#terza puntata
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Incredibile, ma vero: mia madre è riuscita nell'impresa di farmi iniziare Mare Fuori e niente sto già sotto ad un treno
#mare fuori#italian things#da nordica 100% obv filippo il mio protetto#ma sto solo alla terza puntata so tutto può cambiare
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farei schifo come storyboarder e ancora peggio come sceneggiatrice ma non posso negare che l'idea che ho sui promessi sposi è intrigante
#prima puntata: fondamentalmente i primi tre capitoli fino all'incontro con azzeccagarbugli#seconda puntata: backstory di fra cristoforo e poi lui che porta l'ambasciata a don rodrigo; agnese dice di avere un'idea#terza puntata: pranzo e colloquio del frate con rodrigo che comanda poi il rapimento; renzo con tonio e poi a casa a convincere lucia#nota: a questo punto lo spettatore è ancora all'oscuro dei dettagli del matrimonio a sorpresa e non sa che lucia non è davvero in pericolo#quarta puntata: i bravi si preparano al rapimento e il vecchio servo cerca di avvertire il padre; menico pov; i bravi entrano a casa (vuota)#quinta puntata: torniamo indietro di qualche ora: renzo spiega i dettagli a tonio e mettono in atto il piano; climax della campana somehow#sesta puntata: addio ai monti e rotta per monza; macchinazioni di don rodrigo; intravediamo la monaca; renzo va a milano#qua dovrebbe finire la prima parte? pensavo avesse senso che la backstory della monaca di monza fosse data all'inizio della seconda parte#e che la seconda parte coprisse quindi un po' i capitoli centrali con vari tagliuzzamenti ma idk valuterò quando avrò finito la rilettura
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Eccoci qui, come l'anno scorso, il masterpost di Sanremo 2024 per quando la Rai toglierà tutto da RaiPlay. Qui il masterpost di Sanremo 2023, qui invece tutti i Sanremo passati dal 2022 al 2012 (con delle clip del 2001 e del 1987)
Annuncio dei cantanti al telegiornale, edizione del 3/12/2023
Sanremo Giovani 2023 (puntata intera, esibizioni, clip, videoclip, interviste)
Conferenza Stampa
Prima Festival con Paola e Chiara
Prima Serata (Clip, Esibizioni)
Seconda Serata (Clip, Esibizioni)
Terza Serata (Clip, Esibizioni)
Quarta Serata (Clip, Esibizioni)
Quinta Serata (Clip, Esibizioni)
Radio2 a Sanremo con Ema Stoccolma e Gino Castaldi (puntate intere, interviste)
Viva Rai2... Viva Sanremo! con Rosario Fiorello, Fabrizio Biggio e Mauro Casciari
Gli Autogol: Missione sanremo (puntate intere, clip)
DomenicaIN (esibizioni, interviste)
Dietrofestival 2024
Perché Sanremo è Sanremo - Speciale TG1 2024
Extra (scalette, interviste, M'AMA non M'AMA)
Il masterpost rimarrà in aggiornamento fino a che ci sarà materiale.
#sanremo 2024#sanremo2024#l'archivio continua l'archivio non si ferma#l'archivio non si ferma l'archivio continua#un giorno tutto questo sarà utile#italian tag#italian post#italian music#masterpost
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TERZA PUNTATA DELLA SPALLETTI CAM
#TUTTE LE SUE URLA ERANO LE MIE#segno della croce compreso#oggi con PELLEE PELLEEEEEEEEEEEE ma anche l'evergreen DAVIDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE#il povero frattesi andra in terapia con gigio finita sta avventura#ma che poi cosa urla che le scelte le fa lui devo ancora capire.........si incazza con giodilo nonno l'ha messo te la eh??!
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Baby Reindeer, siamo solo alla terza puntata e già sei diventato inquietante.
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prima puntata della terza stagione di the bear: 🥹
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Mi mancano due puntate e finisco la quarta stagione di Stranger Things e probabilmente piangerò ahah
Devo dire che non le davo un euro. Probabilmente anche perché ne parlavano tutti e troppo però devo assolutamente dire che molto bella. Tra risate, ovviamente citazioni di film e canzoni e lacrime specialmente l’ultima puntata della terza stagione.
La riguarderei? Sì
Probabilmente farò il rewatch prima di vedere la quarta? Probabilmente si ahah
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(Poi venitemi pure a dire che abbiamo IL COMPARTO DEL DOPPIAGGIO FATTO DI: TRADUTTORI, ADATTATORI, DIRETTORI, ASSISTENTI, DOPPIATORI, E TUTTE LE ALTRE FIGURE RELATIVE AL SETTORE migliore al mondo ecc ecc)
R E P O S T CineFacts.it
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Il 9 gennaio 1997 (in Italia il 19 luglio dell’anno successivo) fu trasmesso l’episodio 11 della terza stagione di Friends.
In quella puntata Chandler, in preda all’alcol, va a letto con la sorella di Joey, ma non riesce a ricordare quale delle tante.
Il problema è che la sorella prende la cosa sul serio e la comunica a Joey.
Chandler però non aveva alcuna intenzione seria e decide di andare a casa Tribbiani per sbolognarla.
Lì si ritrova a sorpresa Joey che, più o meno al minuto 13 e 44”, lo avverte su come comportarsi con nonna Tribbiani.
In italiano il dialogo adattato fu questo:
“Devi mantenere un certo contegno, perché mia nonna non sa ancora di voi due e non è il caso di farglielo sapere così, perché potrebbe ricorrere al suo vecchio fucile a pallettoni”.
In lingua originale, tuttavia, il discorso fu un tantino diverso... sostanzialmente:
“Devi stare calmo, perché mia nonna non sa ancora di voi due e non ti conviene farla arrabbiare, è stata tipo la sesta persona a sputare sul corpo penzolante di Mussolini”.
Stessa cosa, no?
by Giulio Favaro
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SPOILER SU ATTACK ON TITAN
Simo sta vedendo per la prima volta AoT, io lo sto guardando con lei per la terza. Quando, nella prima puntata, muore la madre di Eren e lui dichiara rabbioso di voler annientare tutti i giganti, lei esclama “questa la riconosco: è la nascita del villain”
Ho provato timidamente a farle interpretare diversamente la faccenda ma oh, irremovibile.
Vorrà dire che il finale della serie, per lei, non sarà una sorpresa.
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The Killing: un viaggio oscuro tra delitto e redenzione.
Introduzione alla serie
The Killing è una serie televisiva crime disponibile su Disney+, remake di un prodotto danese tratto dalle opere dello scrittore David Hewson. La serie statunitense è divisa in quattro stagioni. Le prime due narrano il caso dell’omicidio di una diciannovenne Rosie Larson. Mentre la terza e la quarta trattano altri due casi diversi. Le prime tre stagioni sono composte da 13 episodi mentre l’ultima da sole 6 puntate.
I protagonisti sono una coppia di detective della squadra omicidi: Sarah Linden e Stephen Holder. Insieme dovranno affrontare il crimine nella città di Seattle e affrontare i drammi delle loro vite.
La serie è stata accolta molto positivamente dal pubblico e dalla critica. Personalmente è stata una tra le serie televisive più interessanti e coinvolgenti che io abbia mai visto.
L’ambientazione e l’atmosfera noir di Seattle
I protagonisti sicuramente sono i detective e le famiglie delle vittime, specialmente nella prima e nella seconda stagione. Ma da padrona la fa Seattle. I suoi angoli nascosti, la pioggia costante che infradicia i vestiti di Holder e i capelli di Linden.
Il clima rafforza ancora di più l’atmosfera cupa e asfissiante della trama. Come se la pioggia simboleggiasse il mistero e gli ostacoli che circondano i due detective. Il peso dei vestiti grondanti di pioggia è lo stesso peso che grava su Sarah e su Stephen.
Il tutto è immerso in una fotografia quasi grigia e tonalità che ricordano la tradizione noir. L’inquietudine e la tensione che viene costruita una puntata dietro l’altra.
I personaggi principali e la loro evoluzione
Sarah Linden: il ritratto di una detective tormentata
Sarah Linden è impersonata da Mireille Enos. Il personaggio della detective è scritto meravigliosamente. La tenacia e il coraggio di Sarah vanno pari passo con la sua testardaggine e ostinatezza. Le sue difficoltà familiari e il suo passato travagliato hanno profondamente segnato il suo modo di essere. Quello che ha passato durante la sua infanzia ha segnato in modo radicale le sue relazioni. Tuttavia le sue capacità investigative e il rapporto che instaura con le vittime la rende una detective molto determinata.
Procedendo nelle stagioni le sue difficoltà con il figlio aumentano. Il suo lavoro la travolge e il legame che sente con le vittime diventa sempre più opprimente. Troverà nel suo nuovo collega un punto saldo e un amico su cui contare.
Stephen Holder: il partner con un passato oscuro
Linden nella prima puntata ha in programma di lasciare la centrale di Seattle, partire per la California con il suo fidanzato e suo figlio. Il suo sostituto, Stephen Holder, arriva alla omicidi dalla squadra narcotici e dovrebbe ricevere i casi della sua collega. Tuttavia, le cose non vanno così. Linden rimane a Seattle, troppo presa dal caso della giovane Rosie.
Anche se si capisce che Holder ha dei segreti sembra essere volenteroso di imparare e mettersi in gioco, anche se i suoi colleghi non lo lasciano esprimere il suo potenziale.
Nel corso delle puntate il rapporto tra i due detective si rafforza. Entrambi hanno dei fantasmi del loro passato che stanno provando ad affrontare. Holder è un ex drogato che cerca di rimanere sobrio e risanare il rapporto con la sua famiglia. Holder e Linden saranno l’uno la spalla dell’altro.
La chimica tra i due protagonisti e come influenza la narrazione di The Killing
Sicuramente uno dei punti di forza della serie è proprio il rapporto tra i due poliziotti. Le difficoltà che devono affrontare, l’intensità dei casi e la loro complessa vita privata li legano e li avvicinano sempre di più.
Da fan della serie ovviamente la loro relazione diventa uno dei traini della storia. L’affetto che si vede negli occhi di Holder quando guarda Linden e il modo in cui la fa ridere. Nel corso degli episodi, tuttavia, possiamo vedere Linden irrigidirsi sempre di più, faticare gradualmente a lasciarsi voler bene da Holder. Le difficoltà di lui si aggravano quando sente il loro rapporto vacillare. Insieme allo svolgimento delle indagini, l’evoluzione della loro relazione è uno dei focus più intriganti.
L’indagine al centro della narrazione
Ogni episodio introduce nuove scoperte, ma anche nuovi dubbi, alimentando un senso di incertezza che cresce progressivamente. La serie non è mai affrettata nel rivelare dettagli cruciali, anzi, gioca con la pazienza degli spettatori, mantenendo alta la tensione fino alla fine. Questo è uno degli elementi distintivi di The Killing: non ha paura di rallentare il ritmo per esplorare a fondo i personaggi e i loro segreti.
Fin dal primo episodio, ci troviamo immersi in un mondo cupo e malinconico, con la pioggia incessante che cade su Seattle come una metafora del dolore e del mistero che permea la storia. Questo clima si riflette non solo nell’atmosfera generale, ma anche nel ritmo stesso della serie, che rifiuta di svelare la verità in fretta. Al contrario, dilata il tempo, costruendo un senso di attesa prolungata che si traduce in un’esperienza di visione intensamente immersiva.
Ogni episodio introduce nuove scoperte, ma anche nuovi dubbi, alimentando un senso di incertezza che cresce progressivamente. La serie non è mai affrettata nel rivelare dettagli cruciali, anzi, gioca con la pazienza degli spettatori, mantenendo alta la tensione fino alla fine. Questo è uno degli elementi distintivi di The Killing: non ha paura di rallentare il ritmo per esplorare a fondo i personaggi e i loro segreti.
Il gioco del sospetto: chi è il colpevole?
Uno degli aspetti più avvincenti di The Killing è il modo in cui riesce a far sospettare di chiunque. Ogni personaggio, dal più marginale al più centrale, sembra avere qualcosa da nascondere. La protagonista, la detective Sarah Linden, interpretata in modo magistrale da Mireille Enos, è spinta a seguire una serie di false piste che portano lo spettatore a sospettare di diversi potenziali colpevoli. Ogni episodio offre nuovi indizi che, anziché avvicinare alla verità, complicano ulteriormente la trama.
Le dinamiche familiari, politiche e personali di ciascun individuo vengono lentamente rivelate, creando una rete intricata di relazioni e motivi che potrebbero portare chiunque a essere il responsabile dell’omicidio al centro della storia.
The Killing gioca con le aspettative del pubblico, mettendo in evidenza come nessuno sia completamente innocente. Questa costruzione del sospetto diventa quasi una danza: ogni volta che si è convinti di aver individuato il colpevole, la serie introduce un nuovo dettaglio che sconvolge tutto. È proprio questa continua oscillazione tra certezza e dubbio che mantiene alta la tensione emotiva.
Temi principali: colpa, redenzione e il lato oscuro della società
Uno degli aspetti più potenti di The Killing è la profondità con cui esplora la vulnerabilità dei suoi personaggi. Sarah Linden è una detective straordinariamente competente, ma anche una donna fragile, costantemente in bilico tra il suo dovere e i suoi demoni personali. La sua ossessione per il caso e la sua difficoltà a separare il lavoro dalla vita privata sono temi ricorrenti che rendono il suo personaggio incredibilmente umano.
Anche Stephen Holder, con il suo passato segnato dalla droga e dalla corruzione, è un personaggio profondamente sfaccettato. La sua lotta per mantenere la sua integrità e guadagnare la fiducia di Sarah è una delle dinamiche più interessanti della serie, che riflette la complessità delle relazioni umane in un contesto di estrema pressione.
La serie non si limita a rappresentare un'indagine poliziesca, ma esplora il lato oscuro della società: la disuguaglianza, la corruzione e il dolore della perdita. Ogni personaggio, anche quelli secondari, è tratteggiato con attenzione, e tutti hanno un ruolo nel complicare il puzzle che Linden e Holder cercano di risolvere.
Conclusioni: perché The Killing è un must-watch per gli amanti del crime
The Killing non è una serie per chi cerca una risoluzione rapida o facile. La sua struttura dilatata e la capacità di mantenere costante il sospetto su tutti i personaggi la rendono un’esperienza unica nel panorama delle serie crime. Con il suo ritmo lento ma intenso, riesce a coinvolgere lo spettatore non solo nella ricerca del colpevole, ma anche nelle vite complesse e vulnerabili di chi cerca giustizia.
Se sei un amante del crime, apprezzerai l’attenzione ai dettagli e la profondità emotiva che questa serie offre. È un viaggio oscuro e complesso, che richiede pazienza, ma che alla fine ripaga con una narrazione avvincente e personaggi indimenticabili.
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La vostra Easy Tears.
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Inevitabili domande
Nello scrutare con occhio scettico la prima puntata di Amici, alcune domande me le sono poste. Prima domanda: ma Rudy Zerbi, Lorella Cuccarini e Anna Pettinelli capiscono davvero di musica? Me lo chiedo basandomi su chi fanno entrare e su chi lasciano fuori. Seconda domanda: perché Rudy Zerbi provoca continuamente in maniera gratuita Anna Pettinelli? Che poi lei è una che non ci pensa mezza volta prima di raccogliere ogni provocazione. Terza domanda: è mai possibile che la maggior parte di questi aspiranti cantanti cantino - si fa per dire - tutti allo stesso modo? Mancanza di intonazione, cadenze sciatte e strascinamento della voce sono i loro tratti distintivi. Quarta domanda: ma la gente che opera la preselezione di questi ragazzi per Amici e per X-Factor, le orecchie dove le ha? Attaccate al culo? Ne avrei anche delle altre, però penso che quste siano sufficienti. Almeno per adesso.
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Boh Sebastiano nominato tipo 2 volte un paio di scene strappalacrime e basta, senza contare la scrittura pietosa di sta stagione, manco quest'ultima puntata ha messo angoscia come avrebbe dovuto. Non oso immaginare la terza stagione
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House of the Dragon 2, Episodio 3 (The Burning Mill): le Uova, la Septa e le Visioni.
Il terzo episodio della seconda stagione di House of the Dragon (2x03) ci mostra ancora di più gli schieramenti e i dissidi interni tra i Neri e i Verdi, ma soprattutto dei confronti che porteranno a delle svolte decisive.
Un campo immenso nella campagna di Westeros e dei giovani cavalieri che si azzuffano e provocano a vicenda, per finire nel sangue. Inizia così il terzo episodio della seconda stagione di House of the Dragon (2x03), facendoci credere di allontanarci dal fulcro dell'azione, ovvero Approdo del Re e Roccia del Drago, mentre in realtà è proprio lì che la storia ci (ri)porta. Questa volta siamo dalle parti dei Tully e di Delta delle Acque, dove si alimenta la faida tra i Bracken e i Blackwood, divisi tra la fedeltà ai Verdi e ai Neri. Ci viene mostrato il popolo per parlarci delle famiglie reali, anzi della famiglia, i Targaryen divisi tra le loro lotte intestine che in questo episodio fanno un ulteriore passo in avanti verso il sangue.
Le uova di drago
Rhaenyra e Rhaena devono fare entrambe dei sacrifici per il bene del Regno
Tre sono i momenti significativi in questa terza puntata. Il primo riguarda l'incontro tra due donne fondamentali nella serie, che inizia con una "coppia" e finisce con un'altra. Dopo quanto accaduto alle rispettive parti della famiglia coi due infanticidi, e quanto sta accadendo tra le varie Case e i sudditi che giurano fedeltà all'una o all'altra parte, Rhaenyra (Emma D'Arcy) prende in mano la situazione e con Daemon a presidiare Harrenhal che potrebbe darle il controllo necessario per l'attacco all'altra fazione. E' costretta ad un sacrificio, che chiede non solo a se stessa: lascerà andare Joffrey, Aegon il giovane, e Viserys al riparo dalla cugina, Lady Jeyne Arryn, che riceverà in cambio uno dei loro draghi a proteggere Nido dell'Aquila. Dopo aver perso un figlio, per proteggerli devi lasciar andare lontano gli altri, forse a Pentos, nel Continente Orientale, proprio dove è morta la madre di Rhaena (Phoebe Campbell), promessa sposa al compianto Luke, a cui viene chiesto di custodire le uova di drago.
Queste ultime, oltre ad un chiaro richiamo a Daenerys nella serie originale che molti anni dopo riporterà in vita queste creature leggendarie, rappresentano il futuro della Casa del Drago per mantenerne la dinastia: "Sii la loro madre, quella che io non posso essere". La Regina si riferisce non solo ai cuccioli ma anche ai propri figli. La sorella Baela (Bethany Antonia), invece, col suo Moondancer diviene un utile assetto e per questo deve rimanere al fianco del promesso sposo, Jacaerys: "perché hai un drago", come le rinfaccerà Rhaena. Il drago che sarebbe dovuto spettare a quest'ultima, quello della madre Laena, è stato "usurpato" da Aemond che l'ha reclamato, con le conseguenze che conosciamo.
Le visioni di Daemon
Daemon affronta il proprio passato nel castello di Harrenhal
Dopo due episodi in cui qualcuno si è lamentato del suo essere stato poco al centro della scena, Daemon (Matt Smith) torna ad essere uno dei focus della trama di House of the Dragon. Certo, ci chiediamo come siano possibili queste parole dato che è stato praticamente il (secondo) fautore della Danza dei Draghi dopo Aemond - il suo contraltare in un certo senso, come l'anagramma nel loro nome - con quanto compiuto nel primo episodio. Quel suo temperamento bellicoso ed impulsivo ora subisce un rovescio della medaglia: una volta che si ritrova ad Harrenhal, sede di Lord Simon Strong che giura immediatamente fedeltà a Rhaenyra e lo ospita nella fortezza, diviene vittima di visioni spettali. Tra le mura del castello, che divengono angoli sinistri e vicoli bui, dai quali può spuntare da un momento all'altro qualche presenza, dove si possono udire strani rumori in lontananza con eco spaventose ed inquietanti - la regia e la fotografia fanno un ottimo lavoro in questo senso - rivede alcuni fantasmi del proprio passato ovvero una giovane Rhaenyra, Milly Alcott, la cui apparizione è stata una piacevole sorpresa, intenta a ricucire la testa del principino Jaeherys figlio di Aegon II, mentre sussurra a Daemon quello che è essenzialmente quello che succede ogniqualvolta fa di testa sua, tu crei problemi e poi io devo risolverli. Visioni che forse cominciano a fargli mettere in dubbio le sue azioni e la sua anima tormentata e guerrigliera, che è il motivo principale per cui Viserys non lo aveva mai considerato come possibile erede al Trono di Spade.
Scontro tra fratelli
Piededuro fa da (s)consigliere a Aegon
Mentre viene presentato un altro fratello Targaryen, questa volta un bastardo cioè un figlio illegittimo, tra l'alcol e il brusio al tavolo di una taverna, è ancora una volta in questi luoghi ameni che vengono rivelati i grandi disegni del mondo di George R.R. Martin. Torna il bordello quasi a chiudere un cerchio dal precedente episodio, dove ci erano state presentati i feticismi di Aemond (Ewan Mitchell) e il carattere impulsivo e poco lungimirante di Aegon II (Tom Glynn-Carney), attualmente sul Trono. Proprio i dissidi tra i due fratelli raggiungono l'apice in questa puntata e proprio in un bordello; dopo che il degno erede di Ditocorto, ovvero Larys 'Piededuro' Strong, gli ha messo la pulce nell'orecchio su alcune dicerie a Corte, ovvero sul fatto che sia controllato dalla madre e dal fratello, che è poi la verità come ben sappiamo. Bisogna trovare ovviamente un mondo per vendicarsi dell'umiliazione subita. Nel mentre i Concili Ristretti di ambo le parti non fanno altro che ripeterlo ad entrambe le fazioni: è tempo di agire e non più di parlare.
Take me to church
Olivia Cooke nel terzo episodio di House of the Dragon
Proprio questo concetto sarà chiaro alla fine dell'episodio grazie all'incontro più elettrizzante che aspettavamo praticamente dal finale della scorsa stagione: quello tra le due Regine. Un evento significativo. Un incontro girato a regola d'arte, con le candele, l'atmosfera religiosa quasi mistica e gli omaggi alle Septe della serie madre e di quella celebre walk of shame, grazie alle quali il mascheramento e il sotterfugio permette a due vecchie migliori amiche ora su fronti opposti di ritrovarsi e parlarsi finalmente a cuore aperto, da madri oltre che da donne adulte. Le due attrici sono davvero meravigliose e impagabili, facendo trasparire dalla voce e dai movimenti del corpo e del viso tutto ciò contro cui stanno lottando in quel mondo di uomini sia dentro che fuori dal loro cuore. E per chi vi scrive anche un pochino esilarante vedere la reazione di entrambe a questo fugace incontro è stato alquanto divertente. Ma apparirà anche chiaro in fine, dopo le carte messe finalmente in tavola da entrambe, il significato delle ultime parole di Re Viserys I ma allo stesso tempo apparirà altrettanto lampante come sia troppo tardi per tornare indietro e quel “ It’s too late Rhaenyra” è l’ultima goccia che fa traboccare il vaso ed ogni speranza di pace oramai è persa. Perché siamo pur sempre nel sanguinolento mondo di Martin e non in una favola. A meno che non sia la favola sui Draghi.
#house of the dragon#house of the dragon season 2#house of dragons#house targaryen#rhaenyra targaryen#alicent hightower#hotd 2#hotd#hotd2#hotd season 2#aegoniitargaryen#daemon targeryan#aemond targaryen#rhaenys targaryen#corlys velaryon#baela and rhaena#rhaena targaryen#baela targaryen#criston cole
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il mio cervello alle 2 di notte:
NO PERCHÈ VANESSA NELLA 1X12 DICE A FILIP CHE TANTO DALLA SUA VITA SE NE VANNO TUTTI E LUI GLI RISPONDE CHE NON SE NE SAREBBE ANDATO CHE NON L'AVREBBE MAI LASCIATA SOLA E POI NELL'ULTIMA PUNTATA DELLA TERZA LEI PENSAVA CHE ANCHE LUI SE NE FOSSE ANDATO LASCIANDOLA SOLA E INVECE NON SE N'È ANDATO HA MANTENUTO LA PROMESSA ED È RIMASTO NON L'HA LASCIATA SOLA CAPITE
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Inizio Questo mondo non mi renderà cattivo. Stoppo al minuto 04:20 (ihih ke koincidenza bll) per fare un post a riguardo e dico no dai vabb. Stoppo una seconda volta perché proprio devo fare un post però dai no di nuovo. Basta, sono solo a metà della prima puntata, ho stoppato per la terza volta e devo esternare: AO RAGA IO STO A VOLA' ALTISSIMO
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La terza puntata di lessons in chemistry è un capolavoro. Non mi aspettavo quel narratore: così attento, presente, silenzioso, fedele, coraggioso che si sente colpevole. Il mio cuore di panna è sciolto ed io sono commossa come non mi succedeva da un bel po'.
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