#terso
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lafabricadelunasart · 1 year ago
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Papa Emeritus III doll.
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Il Tempo di Oggi domenica, 11 agosto 2024
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sarkisozumm · 5 months ago
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okaysign · 2 years ago
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DAWON 230109
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givemeanorigami · 7 days ago
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Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera
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danceyvenus11 · 7 months ago
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(Wip) i still draw yall
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sarcasm-andotherstuff · 2 years ago
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Cmq che fastidio quando è umido o c'e foschia e non si vedono le montagne all'orizzonte da casa mia
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wealiciavasquez · 1 year ago
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CON ESTE SECRETO DE BELLEZA TENDRAS EL ROSTRO TERSO LIMPIO Y SIN ARRUGAS
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stilouniverse · 1 year ago
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Marco Nardovino - Lorenzo Foddai "Blu terso. Poesia e fotografia", Fefè Editore
Poesie di Marco Nardovino  • fotografie di Lorenzo Foddai Saggio introduttivo di Francesco Carchedi Pagine 186, prezzo euro 15 Fefè Editore Due arti stimolano nello stesso libro l’emisfero destro del cervello, quello emotivo (le foto di Foddai) e il sinistro, razionale (la poesia di Nardovino). L’incontro tra due forme espressive tanto differenti dà risultati imprevedibili, ma il rischio…
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lafabricadelunasart · 10 months ago
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Papá Emeritus terso.
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susieporta · 3 months ago
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CARO VUOTO INTERIORE
In questa silenziosa e vuota giornata di agosto di una città deserta, riflettendo su di te, caro vuoto, ho capito che la verità di me dipende da te: da come ti tengo pulito, da come ti curo e ti proteggo da tutti i ciarlatani che continuamente mirano a riempirti con mille seducenti, e per loro lucrose e convenienti, suggestioni. Ti devo custodire dalle erbacce che sempre tendono a insidiarsi in te come se tu fossi un giardino, anche perché tu per davvero sei il mio giardino, il terreno da cui fuoriescono i miei fiori e i miei frutti, cioè il mio pensiero e la mia volontà. Se saprò coltivarti, resistendo alla tendenza a riempirti a tutti i costi pur di non sentire il tuo risucchio, avrò ottenuto l’indipendenza spirituale.
La partita della vita si gioca dentro di me, alle prese con te, caro vuoto. Per questo Montaigne insegna: «Bisogna riservarsi un retrobottega tutto nostro, del tutto indipendente, nel quale stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e la nostra solitudine». Se ti manterrò pulito e terso, tu cesserai di agire come un vortice da cui proviene un continuo risucchio e diverrai il mio rifugio più sicuro. Acquisire la pratica di convivere con te significa imparare a stare fermo sul mio abisso, a guardare il cratere del mio vulcano interiore, a stare in ascolto, a zittire la mente, a udire il suono del mio silenzio. È questo il lavoro giusto da fare. A partire da questa giornata di agosto, con le strade deserte che quasi sorridono per il loro surreale silenzio.
Vito Mancuso
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birtekhayalimsensin · 2 months ago
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Tamam terso mersoyum ama bi sarılmaya nakavtım ya
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okaysign · 2 years ago
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sara-saragej · 1 year ago
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Non sono io quella che la paura ha ingoiato, la noia ha consumato, la tristezza ha divorato, la noia ha dissipato.
Io sono quella rapita dal cielo terso, quella incantata dall'arcobaleno.
Quella che spalanca gli occhi davanti a un tramonto,
Sorride agli occhi puri di un bambino e ride divertita davanti un gioco
Quella che immerge il viso in un libro avvincente.
Quella che impasta ciambelle. Quella che si inchina alla vita.
Quella che recita preghiere non scritte né contemplate.
Ma forti e potenti... ...per coloro che ama.
- Raffaela Abategiovanni -
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It's not me the one that fear has swallowed, boredom consumed, sadness devoured, boredom has dissipated. I am the one kidnapped by the clear sky, the one enchanted by the rainbow.
The one that opens your eyes. in front of a sunset, he smiles at the pure eyes of a child. and she laughs amused in front of a game
The one that immerses the face in a compelling book. The one who kneads donuts. The one who bows to life. The one who recites unwritten prayers nor contemplate. But strong and powerful... - Raffaela Abategiovanni-
Dolce🥂Serata⭑
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danceyvenus11 · 11 months ago
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MERRY SQUIDMAS (im late) Elise sure is feeling the holiday, and Callie sure feels something owo.
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libero-de-mente · 3 months ago
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L'Ultimo Tuffo
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Agosto, un sole implacabile batteva sulla sponda del lago. L'aria era ferma, appiccicosa. Il lago, quel giorno, era un tappeto blu intenso, invitava a tuffarsi. Renato non era più un ragazzino, ma un uomo e di tuffi ne aveva fatti a centinaia e centinaia. Cercando sempre una sfida con se stesso. Aveva sempre sfidato se stesso, per tutta la sua vita, non fermandosi mai. Anche davanti al fatto di essere diventato, nel tempo, padre di due meravigliose creature.
Con un fisico scolpito, era un habitué di quei salti nel vuoto. Le rocce, alte più di una decina di metri, erano il suo trampolino preferito.
Quel giorno, qualcosa sembrava diverso. Il caldo opprimente, forse, o un presentimento che aveva cercato di ignorare. Nonostante le raccomandazioni degli amici, si avvicinò al bordo, i muscoli tesi, gli occhi fissi sull'acqua cristallina.
Un suo amico lo vide "strano" e gli chiese se tutto fosse a posto. Lui sorrise, tranquillizzandolo e rispondendogli che quello sarebbe stato il suo ultimo tuffo. Che era una promessa.
Respirò profondamente, un ultimo sguardo al cielo terso, e si lanciò.
Il corpo entrò in acqua con la perfezione di un tuffatore olimpionico. Eppure, mentre il suo corpo entrava nel lago, sull'acqua si sentì un tonfo sordo. Il cuore si strinse in una morsa a tutti quelli che lo stavano osservando.
Lo aspettavano riemergere i suoi amici, sapevano che spesso riusciva a muoversi sotto acqua velocemente riemergendo da un'altra parte. Quante volte aveva fatto prendere un colpo ai suoi amici.
Non quella volta. Qualcosa era andato storto, qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere. Un movimento sbagliato, un calcolo errato, forse solo una tragica fatalità. Non lo si seppe mai.
Quando lo riportarono a riva, era troppo tardi. Il sole continuava a splendere, indifferente alla tragedia che si era consumata. La scogliera, testimone muta di tanti tuffi, quel giorno era diventata la scena di un dramma silenzioso.
Renato, l'uccello libero che amava volare, era precipitato in un lago che, per un attimo, aveva smesso di essere amico. E sulla sponda, sotto il cielo d'agosto, rimaneva solo il ricordo di un ragazzo che aveva sfidato la gravità, fino all'ultimo respiro.
A Renato.
Che la terra ti sia per sempre lieve, mio caro amico.
12 agosto 2015
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