#sto pensando a te
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pensieri-di-dea · 1 month ago
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Gli abbracci più belli sono quelli che, quando smettono di stringerti, continui a sentirli.
Angelo De pascalis
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Bonne nuit 💢
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Le battaglie spesso si perdono perché le persone non sanno quale guerra stanno combattendo.
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Matteo oltre ad avere la storyline di Cardiotr4p Marc potrebbe benissimo essere la spalla di Manuel quando sarà geloso in culo di Mimmo ci rendiamo conto delle potenzialità
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manubzzz · 3 months ago
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Stavo pensando al fascino...ne ho appena avuto prova davanti al caffè che abbiamo condiviso stamattina...
E pure davanti al croissant alla confettura d'arancia,la mia preferita
Eppure...tra tutto sto "ben di dio",
TU rimani la cosa più appetibile 😜
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Un bacio per te ,dolce cuore mio🫰❤️
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potrestisbagliare · 5 months ago
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Mi sto toccando e pensando a te, vuoi venire a vedere?
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raccontidialiantis · 6 days ago
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Prepotente e sfacciato
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"Silvana, ti mando questo messaggio perché non ce la faccio più. Io penso, anzi: sono sicuro che tu segretamente nel letto ti tocchi pensando a me. Certo: fai la sostenuta, davanti agli altri che ballano sulla pista impegnati nella danza. Vieni a scuola di ballo due volte a settimana. T'accompagna tuo marito. Lui non balla, ma stranamente t'ha chiesto di vestirti sempre più provocante."
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"Da quella prima volta, dalla sera in cui ha visto come ballavamo insieme, ma persino lui ha capito che ti desidero, che ti stringo come se volessi portarti a letto subito. E ha percepito che tu rispondi al mio corpo. Infatti, per ballare ormai, come partner per la lezione cerchi sempre e solo me. Anche se gli dici che ti sto sulle palle e che ti stringo troppo. Però quando arrivi, i tuoi occhi cercano immediatamente i miei. E per ballare i lenti, il tango, la kizomba, la milonga, non so perché ma mi porti sempre lontano da lui."
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"Così da frapporre molte altre coppie tra noi e il suo sguardo. Da poco hai iniziato anche a respirarmi roca nell'orecchio. Mi sussurri che ti sto soffocando, però quella che si stringe… sei tu! Vuoi farmi morire di passione. Ti devo avere. Dimmi tu quando. Ti voglio. Così smetterai di toccarti sognando che io ti possieda e potremo darci al più grande e proibito dei piaceri. Non preoccuparti troppo di tuo marito: è chiarissimo ormai che lui desidera che io ti scopi. E anche tu non vedi l'ora: confessa."
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"Antonio, ma... sei completamente impazzito? Solo perché metto minigonne plissè, calze velate e camicette di tulle trasparenti nere o bianche senza sotto il reggiseno, non vuol dire che tu mi piaccia e che voglia stimolare la tua libidine. Poi, sai che sono sposata e ho un bambino: non scordarlo. Certo, mio marito non mi tocca spesso. Anzi: è mesi che non mi sfiora. Oddio, ti sto facendo delle confidenze forse troppo intime… scusami!"
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"Dovrei essere offesa dalle tue parole, però! Ma... insomma, per chi mi hai presa? Comunque, a dirla tutta, in fondo sono lusingata dalle tue attenzioni di maschio. Questo si, te lo confesso. Al massimo, ma solo per ringraziarti dell'attenzione e siccome non sono una persona maleducata, ti dico che possiamo prendere insieme un caffè. Solo un caffè rapido. Domani: nel primissimo pomeriggio, subito dopo mezzogiorno. Lui è al lavoro e il bimbo ancora all'asilo, dove mangia anche."
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"Ma poi guarda che massimo alle due devo correre a prenderlo. Ti va bene? Capisco che ti fa piacere, perciò verrò vestita… da ballo. Indosserò anche scarpe tacco dodici. Così, dai: potrai finalmente vedermi in tutta la mia... prorompente femminilità! Ti piacerò ancor di più. Oh, Signore! Ma che mi fai dire... Però so anche che di sicuro non ne approfitterai, da gentiluomo quale sei. Ripeto: solo un caffè, ok? Allora, vengo a casa tua?"
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"Si. Ti aspetto già da adesso. Ti mando l'indirizzo e preparerò il miglior caffè. Il miele ce lo metteranno i tuoi occhi. E la tua voce sarà la musica di sottofondo. Non vedo l'ora. Così domani sera i nostri balli saranno più armonici e fluidi, non credi?"
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"Ah, ah: che scemo! Inizi a non starmi più così tanto sulle palle… Ci vediamo domani. Però… per favore non farne parola con nessuno: sai, potrei morire dall'imbarazzo. Una signora per bene che prende un caffè a casa di un separato più giovane… Potrebbero pensare chissà cosa…"
"Tranquilla. Sono un gentiluomo. Baci."
"Un bacio a te. A domani."
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RDA
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armandoandrea2 · 3 months ago
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“Sto ccà”
(“Sto qua”, versione tradotta in Italiano)
Sto, qua, Isabella, sto qua.
Che c’è? Non mi vedi?
Già, non puoi vedermi,
ma sto qua, sono in mezzo ai libri,
tra le carte antiche,
dentro ai cassetti del comò.
Mi trovi quando il sole entra di sguincio,
s’intrufola di taglio
e fa brillare queste cornici dorate
d’argento
grandi e piccoline
di legno pregiato
acero noce palissandro mogano
sembrano finestrini e finestrelle
aperte sul mondo…
Mi trovi quando il sole si fa rosso
prima che tramonti
dipingendo d’oro i rami degli alberi
e s’infila tra le foglie
per farsi guardare.
Altrimenti mi potrai trovare
quando è notte
in cucina, per cercare qualcosa da mangiare
un pezzetto di formaggio, un’insalata,
quel poco che ti sostiene lo stomaco
e poi te ne vai a letto.
Prima della luce dell’alba poi
mi trovi alla scrivania,
con la penna tra le dita
e gli occhi al cielo,
pensando a ciò che ti ho raccontato
e non ho scritto
e chissà se non sia stato un bene
che questi pensieri si siano persi,
distratti, e stanchi di essere pensati,
che volteggiano nell’aria insieme a me.
E se guardi lassù
può succedere
che se ci sono le nuvole
mi trovi.
Il vento straccia le nuvole
e, così, come viene viene,
puoi trovare certi occhi che ti guardano.
Sotto una fronte larga larga
e lunga
e due solchi lungo il viso…
sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo
Era l’anno 1963, e l’autore si rivolge alla compagna Isabella per narrarle di ciò che sarà oltre la vita terrena, e del sentimento che li lega: “Sai, quando non ci sarò più, guarda bene, perché, in tanti segni, io mi paleserò e tu mi troverai”.
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eternosognatore · 5 months ago
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"Sto pensando a te"
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elperegrinodedios · 1 year ago
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Ti sto pensando e sto brindando con te, no non sono con gli amici, sono rimasto qui a casa solo per stare con te e, per brindare con te che sei la mia compagna di cammino più reale della realtà e, più vera e sincera del buon vino d'annata. Già, ti auguro tutto e niente. Tutto ciò che ti fa felice, e niente di quello che può inficiare la tua felicità. Niente che ti faccia soffrire ancora. Tutto invece che possa sfamare e dissetare la tua anima. Che tutto il meglio possa accarezzare il tuo cuore. 🤍
lan ✍️
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sciatu · 5 months ago
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Mimì si avvicinò e si sdraiò accanto a Gegè che sul letto stava facendo scorrere i Reel di Istagram gustandosi la leggera brezza dell’aria condizionata. Lo guardò e le venne un lampo di malizia negli occhi e sorridendo incominciò. “Gegè che fai?” “Sto guardando Istagrammi” Lei fece il broncio “Ecco, non mi guardi più Una volta mi dicevi che mi desideravi più di un cannolo” Mimì, capendo che lei era partita all’attacco e che doveva rispondere nel modo giusto lasciò il cellulare e guardandola le disse, con tutta la dolcezza che poteva avere di dopo pranzo rispose “cori miu accussì iè” Lei si avvicinò e sfregando il suo corpo contro quello peloso e accaldato di lui chiese con voce mielata “e picchì Gegè? Picchì?” Lui cercò di inventare sul momento “perché se vedo un cannolo desidero solo la sua ricotta dolce, delicata, traslucida per lo zucchero che contiene, la sua granella di pistacchi, o la buccia d’arancia candita che c’è sulla sua parte iniziale. Mi viene subito la voglia di immergerci la lingua, di falla scivolare su quella nuvola di piacere, di morderla per divorarla e assaporare il paradiso che riassume. Poi desidero la croccantezza della sua buccia che fa da controcanto alla ricotta, la sua delicata forza, il suo dorso coperto di zucchero al velo. Ma mangiati due o tre cannoli poi la voglia mi passa. Con te invece non passa mai. – si avvicinò e la strinse pensando che magari ne sarebbe venuto fuori qualcosa – io leccherei la tua pelle bianca come la crema di cannoli ma più dolce all’infinito, ti morderei pezzettino a pezzettino, ti divorerei per portare te in paradiso…." Gli occhioni neri lo guardarono felici lanciando fiamme di sensuale passione. “Mimì , mi hai fatto venire voglia…” “Veni ca – fece lui con ormai il testosterone che traboccava dagli occhi e dalle labbra – veni chi ti pottu in paradisu” E fece scivolare la sua mano tra le soffici cosce di lei “Ma chi fai … - fece lei stupita da quanto stava facendo - femmati, ma chi capisti ? nun fari u bastasi!!” “Ma non ti è venuta voglia?” “si ma voglia di cannolo, chi capisti? Dai suggiti, vai alla pasticceria Torrevecchia e comprami due cannoli: me ne hai fatto venire una voglia. Dai gioia, fammi cuntenta, pottami in paradisu..” “Ma …. A st’ura?” “Dai gioia in dieci minuti si dà” “Ma cu stu cauddu?” “Ma tanto a machina ha l’aria cundizionata! Dai amuri! Nun mi voi fari cuntenta?” E lo spinse fuori dal letto. Gegè prese la maglietta rassegnato e si avviò. Alla porta la sentì ciabattare che gli correva dietro “Gegè, Gegè – lo chiamava e, una volta raggiuntolo lo baciò con passione – Ti vogghiu beni” Gli disse con dolcezza. Lui la guardò e pensò che era bellissima finché lei non aggiunse “gli compri un Babà a mamma che la ricotta le fa acidità” Tirò un sospiro rassegnato e chinò la testa. Quando uscì per strada l’insegna della farmacia segnava quaranta gradi all’ombra.
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singinthegardns · 2 months ago
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Sono appena arrivata, ma l'unica cosa a cui sto pensando è a quanto vorrei essere qui al mare con te, camminare mano per la mano sulla spiaggia, ridere e piangere delle cose più stupide. Vorrei farti vedere quanto e grande è il mare, quanto è grande il mondo, per farti capire che in realtà siamo insignificanti a confronto. Ma questo non potrà mai cambiare quello che provo per te, va oltre ogni confine, mi fai sentire speciale, mi fai venire voglia di essere forte, perché ho qualcosa di bello per cui esserlo. Non so cosa succederà a noi, ma vorrei sapessi che non importa, perché sarai sempre la parte migliore di me e ti porterò nel mio cuore, anche quando me lo spezzerai. Spero solo che questo sia l'inizio di una storia d'amore meravigliosa, l'attesa prima di qualcosa di bello, prima di un bacio, di uno scambio di sguardi, di una parola dolce. Voglio che tutto questo diventi realtà, so che l'unico modo per affrontare il mondo è al tuo fianco e solo così sarò felice.
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pensieri-di-dea · 1 month ago
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i sogni di notte diventano persone.
Dea
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Bonne nuit 💢
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Vai avanti. Continua a muoverti. Se ti fermi sarai costretta a pensare...
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comabianco · 6 months ago
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Ti sto pensando tantissimo ultimamente, ma col cazzo che torno da te
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raccontidialiantis · 7 days ago
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Luna park
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Lo odiavo. Non lo potevo soffrire. Mi tampinava. Mi mandava dei messaggi, peraltro molto discreti, in cui mi diceva: “sei bellissima, mi piaci da morire, vorrei poterti portare a cena fuori” e altre cose così. Proprio le parole che ogni donna adora sentire, quelle attenzioni che cerca. Per tutta la vita. Poi quell'atteggiamento spavaldo, quel sorriso beffardo, quel suo profumo invadente nelle mie narici. Come lo vedevo cercavo di evitarlo. Ma confesso che mi piaceva ricevere i suoi messaggi. Tantissimo.
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E poi quell'aria spavalda, esagerata, sopra le righe: da guascone. Mi guardava sempre un po’ di traverso, come a farmi capire: "sarai mia. Tu non mi scappi, sai?" Dio se mi faceva incazzare! In genere il copione si ripete sempre uguale. Immutabile forse da secoli e io non sono sfuggita di certo: improvvisamente il blocco totale delle comunicazioni. Già da una settimana il mio telefono non riceveva più suoi messaggi. Ero un po’ sollevata ma anche un pizzico strana dentro, per questo suo mancarmi, come rumore di sottofondo della mia vita. Avevo una insoddisfazione di base. Lo cercavo con lo sguardo, al lavoro e facevo in modo di passargli vicino.
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Spesso. Lui gelido fingeva di non vedermi proprio. Che cazzo di rabbia! Infine ieri dopo una decina di giorni di totale buio l'ho rivisto in piazza: era in atteggiamento decisamente affettuoso con quella sciacquetta, una poco di buono che gli sbava dietro da mesi. La conosco, quella puttanella. E so quanti ne accontenta. Ci sta riuscendo anche con lui la cagnetta, finalmente. Ma allora io gli devo parlare, lo devo avvisare subito… è urgente. Devo riavere i suoi pensieri tutti per me. Confesso che mi manca. Porca puttana… Si: mi sono scoperta improvvisamente gelosa di lui, interessata.
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E ammetto a denti stretti che mi piace. Non so come fare. Forse lo amo già. Inaspettate ingombranti montagne russe del cuore improvvisamente si materializzano. Anche nella vita di una donna bellissima e corteggiata praticamente da tutti. Frecce arrivano e trafiggono i ventricoli. Sangue fuoriesce a fiotti. Assieme a un doloroso bisogno di quella determinata persona. L'amore non conosce ostacoli o pregiudizi. Arriva quando arriva e ti allaga l'anima di desiderio, sofferenza e gioia.
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Quindi, il flusso di messaggi da ieri sera ha improvvisamente preso a invertirsi e lei scrivendogli, ogni dieci o quindici minuti e macerandosi dentro, nell'esprimersi ha iniziato a seguire la curva esponenziale del suo desiderio.
ciao: ma non mi scrivi? Come stai? forse non ti piaccio più? Non sono abbastanza bella per te?
ma… non è che magari hai finalmente trovato un'altra donna da amare? Mi dicevi che eri pazzo di me…
guarda che un invito a cena da te l'accetterei molto volentieri. Ti devo parlare urgentemente… E magari dopocena… chissà! :)
sai, ti stavo pensando… Molto… Dai: rispondimi, ti prego…
posso confessarti una cosa? Mi manchi un po’ e… forse mi piaci, addirittura. Magari non avrei dovuto dirla, questa cosa… Non sta bene…
perché non mi rispondi? Ma che t'ho fatto? Vuoi proprio che mi umili, che te lo dica? Bene allora: ti desidero, ti voglio. Ti amo. Ecco! Va bene?
adesso sono nuda nel letto e mi tocco pensandoti. Ti vorrei addosso e dentro. Ti mando un bacio pieno di torbida passione.
dai: incontriamoci quando vuoi, dove vuoi. Saprò farti godere da impazzire, vedrai. Scoprirai che sono solo io sono quella che fa per te.
te lo dico chiaramente: voglio succhiartelo, farti venire nella mia bocca. Poi mi girerò e potrai fare ciò che vuoi del mio culo e della mia fica. Le mie tette reclamano la tua bocca. Ti scongiuro rispondimi, chiamami… Amamiii…..
daiiiii...
ehi... ciao! Scusami cara, ma ho cambiato il telefono e sto recuperando tutto man mano. Ah, ah: sapevo che alla fine ti avrei avuto, scemotta! Sai che ti adoro. Mercoledì sera sei libera?
si, siiii! Sarò bellissima per te. Alle otto al chiosco dei giornali in piazza, va bene?
otto in punto. Un bacio alla tua passerina. Guarda che da te voglio tutto. E non mi piace indossare il preservativo. Prendi precauzioni, donna. :)
che scemo sei! Ti aspetterò. Ti voglio anche io. Tanto… Non ti deluderò, amore mio. Ciao.
Già pregusto il sapore della tua fica. Ciao.
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RDA
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mucillo · 7 months ago
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Charles Bukowski: “Sei incancellabile tu”
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Succede che una mattina ti svegli e vedi che fuori non piove più e allora ti chiedi – beh? Che è successo?
Ecco, quella mattina successe a me che da tanto tempo non amavo, ma non per chissà quale motivo, non amavo e manco io sapevo il motivo preciso, ma forse sì che lo sapevo: che senso poteva avere per me l’amare se non amare che te?
Quella mattina io avevo una gran voglia di dirti – ti amo -, almeno credo.
Quanto mi manchi amore mio. Certo, io lo sapevo già dentro di me di questa cosa che mi manchi ma l’ho capita bene solo quando fuori ha smesso di piovere e a me mi giocava il cuore.
che prima avevo la scusa per non vedere il sole, pioveva, mica era colpa mia, ma le nuvole ora sono andate via portandosi dietro tutte le scuse. Ok, tu non ci sei, ok, ma va bene, va bene anche se va male, va bene perché io ti amo lo stesso.
C’è come un diario che ho chiuso nel petto, sento che devo tirarlo fuori e devo farlo senza schemi se non gli schemi che mi porto nel cuore.
Ah! Mannaggia mannaggia, mannaggia al cuore che non sa far calcoli ma che pure spesso sbaglia i conti.
Ma io non ero riuscito a dirti quel ti amo.
Era una primavera quando andasti via, lo ricordi? Io cercavo di farmi forza, la vita andava avanti sentivo dirmi da tutti.
Quando te ne sei andata io mi sono un po’ rincoglionito.
Mi persi, diciamoci la verità, perdendoti io mi persi. E tu? Ah! No scusa, non volevo chiederti se anche tu ci sei rimasta male, era un e tu come stai? Roba del genere insomma, un e tu cosa fai ora? Che stai facendo adesso, adesso è in questo momento, che stai facendo in questo momento? Non mi interessa cosa stai facendo nella vita, io non ci sono più nella tua vita, cosa vuoi che mi importi?
Sicuramente starai facendo tante cose belle, bellissime, ma a me importa adesso, adesso adesso mi importa, adesso in questo momento. Io adesso ti sto pensando facendomi del male. Io vorrei non pensarti ed averti invece qui, qui vicino a me.
Ma non ci sei. Non voglio pensarti ma non lasciarmi solo, non andare via anche dai miei sogni.
Tu dolce ferita mi tagli il cuore, ma io sorrido sai? Non mi fa male questo maledetto male. Sorrido perché dentro ci sei te e ti vedo, almeno posso vederti. Ti vedo pure che dai un bacio a quello lì e questo un pò a dirti il vero mi fa incazzare.
Ma tu non lasciarmi lo stesso, tienimi con te pure se sono incazzato.
Tienimi con te. Non mi fa male la ferita al cuore, no, non mi fa male, sei tu che non ci sei, non andare via oltre.
A volte mi sento tanto forte da poterti dire che non esisti senza di me.
Ma non è vero sai? È che ci provo ad andare avanti, bisogna comunque provarci o almeno provo a convincermi che bisogna provarci.
Fossi riuscito a dirti ti amo oggi me ne fotterei della pioggia che smette o che non smette, facesse cosa cavolo vuole la pioggia, fossi riuscito a dirti ti amo io ora non sarei qui a pensare a dimenticarti senza cancellarti.
Sei incancellabile tu.
Sei come quelle macchie di inchiostro sul taschino della camicia, solo che sulla camicia ci puoi mettere una giacca, un maglioncino, ma su di te cosa ci posso mettere?
(Charles Bukowski)
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