#sto pensando a te
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Ti penso.
Ti tengo nel cuore.
Chiudo gli occhi. Entro nel centro di me. Apro un casetto e ti sistemo lì.
Non come un fazzoletto, un paio di calzini o una camicia.
Ma come una cosa preziosa.
Così preziosa che quel cassetto non lo chiudo.
Lo lascio aperto.
E continuo a buttarci l'occhio. A prenderne il contenuto,
a tenerlo un pò tra le mani per poi riappoggiarlo.
E riprenderlo ancora in mano.
Mi avvicino e mi allontano da quel casetto.
Di continuo.
Perché ti penso.
Mi spiace non poterti abbracciare. Toccare.
Venirti a trovare.
Per questo ti penso.
Alberto Pellai.
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Le battaglie spesso si perdono perché le persone non sanno quale guerra stanno combattendo.
#amore#lacrime#amore adolescenziale#cuore#amore non corrisposto#guerra#lotta#battaglie perse#sto pensando a te#sto piangendo#sto male#voglio piangere#voglio te#mi viene da piangere#dolore#mi sento sola#sono un mostro#sono patetica#sono un errore#sono un fallimento#fallire#fallimento#mi sento triste#solitudine#non ne posso più#nonostante tutto#nonbinary#non ce la faccio#resilienza#libertà
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Matteo oltre ad avere la storyline di Cardiotr4p Marc potrebbe benissimo essere la spalla di Manuel quando sarà geloso in culo di Mimmo ci rendiamo conto delle potenzialità
#oggi sto pensando a 'te che ne sai di quello che pensa simone' what was the reason#what. was. the. reason.#un professtag
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Stavo pensando al fascino...ne ho appena avuto prova davanti al caffè che abbiamo condiviso stamattina...
E pure davanti al croissant alla confettura d'arancia,la mia preferita
Eppure...tra tutto sto "ben di dio",
TU rimani la cosa più appetibile 😜
Un bacio per te ,dolce cuore mio🫰❤️
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Mi sto toccando e pensando a te, vuoi venire a vedere?
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“Sto ccà”
(“Sto qua”, versione tradotta in Italiano)
Sto, qua, Isabella, sto qua.
Che c’è? Non mi vedi?
Già, non puoi vedermi,
ma sto qua, sono in mezzo ai libri,
tra le carte antiche,
dentro ai cassetti del comò.
Mi trovi quando il sole entra di sguincio,
s’intrufola di taglio
e fa brillare queste cornici dorate
d’argento
grandi e piccoline
di legno pregiato
acero noce palissandro mogano
sembrano finestrini e finestrelle
aperte sul mondo…
Mi trovi quando il sole si fa rosso
prima che tramonti
dipingendo d’oro i rami degli alberi
e s’infila tra le foglie
per farsi guardare.
Altrimenti mi potrai trovare
quando è notte
in cucina, per cercare qualcosa da mangiare
un pezzetto di formaggio, un’insalata,
quel poco che ti sostiene lo stomaco
e poi te ne vai a letto.
Prima della luce dell’alba poi
mi trovi alla scrivania,
con la penna tra le dita
e gli occhi al cielo,
pensando a ciò che ti ho raccontato
e non ho scritto
e chissà se non sia stato un bene
che questi pensieri si siano persi,
distratti, e stanchi di essere pensati,
che volteggiano nell’aria insieme a me.
E se guardi lassù
può succedere
che se ci sono le nuvole
mi trovi.
Il vento straccia le nuvole
e, così, come viene viene,
puoi trovare certi occhi che ti guardano.
Sotto una fronte larga larga
e lunga
e due solchi lungo il viso…
sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo
Era l’anno 1963, e l’autore si rivolge alla compagna Isabella per narrarle di ciò che sarà oltre la vita terrena, e del sentimento che li lega: “Sai, quando non ci sarò più, guarda bene, perché, in tanti segni, io mi paleserò e tu mi troverai”.
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"Sto pensando a te"
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Mimì si avvicinò e si sdraiò accanto a Gegè che sul letto stava facendo scorrere i Reel di Istagram gustandosi la leggera brezza dell’aria condizionata. Lo guardò e le venne un lampo di malizia negli occhi e sorridendo incominciò. “Gegè che fai?” “Sto guardando Istagrammi” Lei fece il broncio “Ecco, non mi guardi più Una volta mi dicevi che mi desideravi più di un cannolo” Mimì, capendo che lei era partita all’attacco e che doveva rispondere nel modo giusto lasciò il cellulare e guardandola le disse, con tutta la dolcezza che poteva avere di dopo pranzo rispose “cori miu accussì iè” Lei si avvicinò e sfregando il suo corpo contro quello peloso e accaldato di lui chiese con voce mielata “e picchì Gegè? Picchì?” Lui cercò di inventare sul momento “perché se vedo un cannolo desidero solo la sua ricotta dolce, delicata, traslucida per lo zucchero che contiene, la sua granella di pistacchi, o la buccia d’arancia candita che c’è sulla sua parte iniziale. Mi viene subito la voglia di immergerci la lingua, di falla scivolare su quella nuvola di piacere, di morderla per divorarla e assaporare il paradiso che riassume. Poi desidero la croccantezza della sua buccia che fa da controcanto alla ricotta, la sua delicata forza, il suo dorso coperto di zucchero al velo. Ma mangiati due o tre cannoli poi la voglia mi passa. Con te invece non passa mai. – si avvicinò e la strinse pensando che magari ne sarebbe venuto fuori qualcosa – io leccherei la tua pelle bianca come la crema di cannoli ma più dolce all’infinito, ti morderei pezzettino a pezzettino, ti divorerei per portare te in paradiso…." Gli occhioni neri lo guardarono felici lanciando fiamme di sensuale passione. “Mimì , mi hai fatto venire voglia…” “Veni ca – fece lui con ormai il testosterone che traboccava dagli occhi e dalle labbra – veni chi ti pottu in paradisu” E fece scivolare la sua mano tra le soffici cosce di lei “Ma chi fai … - fece lei stupita da quanto stava facendo - femmati, ma chi capisti ? nun fari u bastasi!!” “Ma non ti è venuta voglia?” “si ma voglia di cannolo, chi capisti? Dai suggiti, vai alla pasticceria Torrevecchia e comprami due cannoli: me ne hai fatto venire una voglia. Dai gioia, fammi cuntenta, pottami in paradisu..” “Ma …. A st’ura?” “Dai gioia in dieci minuti si dà” “Ma cu stu cauddu?” “Ma tanto a machina ha l’aria cundizionata! Dai amuri! Nun mi voi fari cuntenta?” E lo spinse fuori dal letto. Gegè prese la maglietta rassegnato e si avviò. Alla porta la sentì ciabattare che gli correva dietro “Gegè, Gegè – lo chiamava e, una volta raggiuntolo lo baciò con passione – Ti vogghiu beni” Gli disse con dolcezza. Lui la guardò e pensò che era bellissima finché lei non aggiunse “gli compri un Babà a mamma che la ricotta le fa acidità” Tirò un sospiro rassegnato e chinò la testa. Quando uscì per strada l’insegna della farmacia segnava quaranta gradi all’ombra.
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Non sono mai stata una gran festaiola in generale, o meglio mi è sempre piaciuto divertirmi e bere e ballare finché sento che mi sto divertendo senza dover per forza oltrepassare il limite (in generale sono una che raramente ama gli eccessi: preferisco bere un cocktail al giorno piuttosto che 0 e poi 10 in un giorno).
Fatta questa premessa, se c'è un cambiamento che davvero mi piace della persona che sono diventata scavallando tra i miei 20 e i 30 anni, (e lo voglio scrivere, perché per carattere tendo a notare solo le cose di me che non mi piacciono, e diventare il peggior critico intransigente e algido verso me stessa), è quella particolare capacità che da più piccola - dovrei forse iniziare a dire "giovane", ma non sono pronta - ho sempre invidiato a molti coetanei e che definirei una qualche sorta di "nonchalance sociale" grazie alla quale, semplicemente, smetti di iper-analizzare il contesto, di pensare a cosa gli altri vicino a te stanno pensando, smetti di "guardarti dall'esterno" e, finalmente, ti occupi per un breve istante solo di esistere e divertire te, divertirti per te, profondamente immerso in un momento tuo e tuo soltanto.
Ripenso a quella ventenne insicura e così assurdamente consapevole della propria "corporeità" che non riusciva a godersi nulla fino in fondo, che si guardava intorno, cercava di dare il profilo migliore, si preoccupava di una smorfia, di non ridere troppo, di risultare inopportuna, o eccessiva. Forse è per questo che non mi sentivo mai magra abbastanza. Forse volevo dimagrire ancora e ancora fino a non occupare più spazio, non dare fastidio.
E con un po' (finalmente) di orgoglio guardo la trentenne di oggi, che quando è in vena e l'occasione capita, si butta sotto cassa e ride con la gente noncurante del resto del mondo, senza pensare a come sta ridendo, parla con gli sconosciuti senza alcun imbarazzo, e balla balla balla abbandonandosi al ritmo perché è atavico e apotropaico e selvaggio mettere in pausa la scatola-pensiero e sentirsi tutt'uno con il resto del mondo che fa rumore, fino a domani, anche solo per un po'.
Quel corpo che mi faceva paura muovere adesso lo rivendico, è mio, mi appartiene. Mi abbronzo nuda, ballo sfrenata, corro, salto, rido forte. E allora?
Con i trent'anni ho imparato a fregarmene, lasciar fluire, fluire anch'io.
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Ti sto pensando tantissimo ultimamente, ma col cazzo che torno da te
#pensieri#frasi mie#frasi e citazioni#frasi tumblr#frasi belle#frasi italiane#amore#citazione tumblr#tumblr italia#le migliori frasi#frasi d'amore#frasi di vita#scrivere#parole
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Ti seduce l'anima....solo chi
ti intriga la mente.
Bonne nuit 💢
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Vai avanti. Continua a muoverti. Se ti fermi sarai costretta a pensare...
#lacrime#amore#cuore#dolore#anima#sto piangendo#sono un errore#sono un fallimento#amore non corrisposto#amore adolescenziale#sto male#sto pensando a te#società#mi sento sola#sola#solitudine#mi sento triste#vuota#sono stanca#sono sola#sono un mostro#non so perché#non ce la faccio#non ce la faccio più#non ce la posso fare
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Ti sto pensando e sto brindando con te, no non sono con gli amici, sono rimasto qui a casa solo per stare con te e, per brindare con te che sei la mia compagna di cammino più reale della realtà e, più vera e sincera del buon vino d'annata. Già, ti auguro tutto e niente. Tutto ciò che ti fa felice, e niente di quello che può inficiare la tua felicità. Niente che ti faccia soffrire ancora. Tutto invece che possa sfamare e dissetare la tua anima. Che tutto il meglio possa accarezzare il tuo cuore. 🤍
lan ✍️
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Charles Bukowski: “Sei incancellabile tu”
Succede che una mattina ti svegli e vedi che fuori non piove più e allora ti chiedi – beh? Che è successo?
Ecco, quella mattina successe a me che da tanto tempo non amavo, ma non per chissà quale motivo, non amavo e manco io sapevo il motivo preciso, ma forse sì che lo sapevo: che senso poteva avere per me l’amare se non amare che te?
Quella mattina io avevo una gran voglia di dirti – ti amo -, almeno credo.
Quanto mi manchi amore mio. Certo, io lo sapevo già dentro di me di questa cosa che mi manchi ma l’ho capita bene solo quando fuori ha smesso di piovere e a me mi giocava il cuore.
che prima avevo la scusa per non vedere il sole, pioveva, mica era colpa mia, ma le nuvole ora sono andate via portandosi dietro tutte le scuse. Ok, tu non ci sei, ok, ma va bene, va bene anche se va male, va bene perché io ti amo lo stesso.
C’è come un diario che ho chiuso nel petto, sento che devo tirarlo fuori e devo farlo senza schemi se non gli schemi che mi porto nel cuore.
Ah! Mannaggia mannaggia, mannaggia al cuore che non sa far calcoli ma che pure spesso sbaglia i conti.
Ma io non ero riuscito a dirti quel ti amo.
Era una primavera quando andasti via, lo ricordi? Io cercavo di farmi forza, la vita andava avanti sentivo dirmi da tutti.
Quando te ne sei andata io mi sono un po’ rincoglionito.
Mi persi, diciamoci la verità, perdendoti io mi persi. E tu? Ah! No scusa, non volevo chiederti se anche tu ci sei rimasta male, era un e tu come stai? Roba del genere insomma, un e tu cosa fai ora? Che stai facendo adesso, adesso è in questo momento, che stai facendo in questo momento? Non mi interessa cosa stai facendo nella vita, io non ci sono più nella tua vita, cosa vuoi che mi importi?
Sicuramente starai facendo tante cose belle, bellissime, ma a me importa adesso, adesso adesso mi importa, adesso in questo momento. Io adesso ti sto pensando facendomi del male. Io vorrei non pensarti ed averti invece qui, qui vicino a me.
Ma non ci sei. Non voglio pensarti ma non lasciarmi solo, non andare via anche dai miei sogni.
Tu dolce ferita mi tagli il cuore, ma io sorrido sai? Non mi fa male questo maledetto male. Sorrido perché dentro ci sei te e ti vedo, almeno posso vederti. Ti vedo pure che dai un bacio a quello lì e questo un pò a dirti il vero mi fa incazzare.
Ma tu non lasciarmi lo stesso, tienimi con te pure se sono incazzato.
Tienimi con te. Non mi fa male la ferita al cuore, no, non mi fa male, sei tu che non ci sei, non andare via oltre.
A volte mi sento tanto forte da poterti dire che non esisti senza di me.
Ma non è vero sai? È che ci provo ad andare avanti, bisogna comunque provarci o almeno provo a convincermi che bisogna provarci.
Fossi riuscito a dirti ti amo oggi me ne fotterei della pioggia che smette o che non smette, facesse cosa cavolo vuole la pioggia, fossi riuscito a dirti ti amo io ora non sarei qui a pensare a dimenticarti senza cancellarti.
Sei incancellabile tu.
Sei come quelle macchie di inchiostro sul taschino della camicia, solo che sulla camicia ci puoi mettere una giacca, un maglioncino, ma su di te cosa ci posso mettere?
(Charles Bukowski)
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Sai, quando non ci sarò più, guarda bene, perché, in tanti segni, io mi paleserò e tu mi troverai.
Sto, qua, Isabella, sto qua. Che c'è? Non mi vedi? Già, non puoi vedermi, ma sto qua, sono in mezzo ai libri, tra le carte antiche, dentro ai cassetti del comò. Mi trovi quando il sole entra di sguincio, s'intrufola di taglio e fa brillare queste cornici dorate d'argento grandi e piccoline di legno pregiato acero noce palissandro mogano sembrano finestrini e finestrelle aperte sul mondo… Mi trovi quando il sole si fa rosso prima che tramonti dipingendo d'oro i rami degli alberi e s'infila tra le foglie per farsi guardare. Altrimenti mi potrai trovare quando è notte in cucina, per cercare qualcosa da mangiare un pezzetto di formaggio, un'insalata, quel poco che ti sostiene lo stomaco e poi te ne vai a letto. Prima della luce dell'alba poi mi trovi alla scrivania, con la penna tra le dita e gli occhi al cielo, pensando a ciò che ti ho raccontato e non ho scritto e chissà se non sia stato un bene che questi pensieri si siano persi, distratti, e stanchi di essere pensati, che volteggiano nell'aria insieme a me. E se guardi lassù può succedere che se ci sono le nuvole mi trovi. Il vento straccia le nuvole e, così, come viene viene, puoi trovare certi occhi che ti guardano. Sotto una fronte larga larga e lunga e due solchi lungo il viso… sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo
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penso sia ora di fare i conti con tutto il casino che è ed è stato il fandom di PO e mettere mano anche in particolare sulla situazione del mio heritage blog che ho.
Non voglio fare nessun callout, semplicemente voglio solo sfogarmi di tutto quello che è successo.
In a nutshell: mesi fa il fandom di tumblr di PO si era spaccato in due con io in mezzo (ma come tutte le cose io sto sempre in mezzo ;_;), e penso anche altra gente, per le solite ship wars e frecciatine (povero Glass Joe, tipo Gesù in croce). Quindi abbiamo le fazioni di C e di B.
C mi ha spesso contattato per mediare con B, ma già in quel periodo mi ero allontanato da tutti, anche perché in fondo non mi sono mai sentito parte del fandom:
diciamo che a C avevo chiesto come mai ci fosse hetalia come tw nel server e scovando un po' avevo scoperto che la persona che aveva chiesto il tw aveva un post del 2020 che diceva che i fan di hetalia fossero dei nazi. Capirei il tw per altre ragioni, ma non questa. Hetalia non è mai stato content per estrema destra. Di questa cosa non l'ho mai accennata perché non mi sembra il caso di far ragionare gente che fa hetalia = nazi. Ho preferito lasciare perdere pensando che C forse in fondo gli stia bene che ci sia gente del genere e non penso sia così sciocco da farsi passare inosservato il fatto che quella persona avesse certi post nel suo blog principale... Vabbè, io ci sarò se quella persona volesse cambiare idea su hetalia.
B aveva iniziato a interagire di meno con noi di PO e quindi il suo server era tipo il deserto e sinceramente non mi piaceva il fatto che attaccasse molto ship diverse dalla sua e che fosse pesa nei confronti di Glass Joe e i suoi fans.
Poi è successo che B è stata na stronza nei confronti di un minorenne (scrivendogli roba zozza e insultandolo) e questa capa si è buttata fuori dal fandom giustamente perché anche le sue amicizie più strette si sono rese conto dell'andazzo (l'ha mandata a cagare persino la sua amica più stretta, facendo persino chiudere il server che avevano insieme di PO). Era già una persona esagerata per certi pov, però con sta storia ha esagerato, perché ha fatto del male a una persona, in particolare un minorenne.
Che poi lo strano che era una persona contro le ship little mac (17 anni) x gli altri boxer e aveva un atteggiamento molto duro nei confronti di ship con Glass joe e capisco che sia tipo un nonnino, ma quando si tratta di adulti, lascia vivereeeeeeee. Cosa ti ha fatto di male la Burnt Bread (glass joe x aran ryan)?
Ci sono rimasta male per il suo comportamento perché in generale non stavo malissimo in sua compagnia, visto che nei miei confronti era più aperta di altri fan di PO ed era con lei che realizzavo i meme o le art più divertenti.
Purtroppo le interazioni sociali sono sempre una roulette russa, non sai mai se il mutual con cui parli spesso e crei roba bella sia una persona decente o meno.
Già quando si accaniva per certe ship avrei dovuto capire che qualcosa non andava in B, ma il fatto che avessi anche una vita al di fuori di internet non mi ha dato modo di riflettere su quello che succedeva qui. Come i miei amici irl che usano tumblr sanno (penso), da quando mi sono trasferito mi piace di più stare nel mondo reale che online, anche perché da giovane ho sofferto tantissimo la solitudine e sinceramente mi rendo conto che il mondo online è troppo tosto da gestire e che faccio super fatica ad interagire e spesso leggo i messaggi senza mai interagire nei vari server.
So che B non potrà mai leggere sto post perché ha smesso di seguirmi su Deviantart, instagram e tumblr e perché non conosce l'italiano, però... perché l'hai fatto? Perché hai buttato benzina su sto fuoco? Perché quando te la prendevi con quello che non piaceva (ship con glass joe, glass joe stesso, meme fatti male di deviantart, etc...) oppure quando influenzavi la gente a shippare/fare headcanons con personaggi o serie a cui non fregava una beata minchia non ti sei fermata subito? Perché hai fatto del male a quel ragazzino? Sinceramente di preciso non so cosa gli hai fatto, ma deve essere stato qualcosa di traumatico per avere avuto poi contro persino la tua amica più stretta. E nemmeno hai detto nulla, semplicemente te ne sei andata in un altro fandom. Perché?
Perché... perché...?
Da tua mutual dal 2021 sono rimasta sconvolta ma sinceramente è, purtroppo, il gioco delle interazioni sociali, non sai mai chi hai davanti, specialmente dietro uno schermo.
Per quanto riguarda C, sarei tentata di nuovo di togliermi da quel server, ogni volta che ci entro sto male.
Solo B di tutto il fandom, spero per lei che l'abbia tenuto con sé, sa qual è la mia OTP (niente di ché, due adulti consenzienti) e vi anticipo a chi leggerà che si, il motivo per cui sto male a stare in quel diamine di server di C è per via di questa ship.
Io vorrei tanto disegnare, scrivere, parlare della mia ship, ma quando so che in quel server c'è qualcuno che vuole che hetalia, solo perché la ritiene roba nazi, sia trigger warnata, allora io mi blocco. Mi sento sbagliato nell'amare sto anime e mi sento schifata dagli altri.
Io purtroppo shippo crosshipping, ovvero shippo persone di serie, anime, videogiochi diversi. E la mia otp di adesso, di cui ne avevo parlato con B, c'entra Hetalia.
Finisco qua la confidenza sulla mia OTP perché è già tanto dire tutto ciò e penso che i più attenti di voi si siano accorti chi shippo, ammetto di non essere capace di nasconderlo...
Vorrei tanto che il fandom di PO fosse più chill e con meno casini...
e parlando sempre di B, devo capire che fare con tutta la roba che negli anni ha fatto per Aran Ryan, visto che ho un heritage blog su di lui. Che fare?
rebloggare tutto ma mai pubblicare niente, damnatio memoriae?
oppure mettere tw e spiegare la mia scelta? avrei la collera di chi è stato ferito da lei.
che fare?
che fare?
non vorrei che questa scelta decreti la fine di quel heritage blog.
avevamo fatto tante cose insieme e non mi hai mai giudicato per quello che sono. perché l'hai fatto? B, perché?
Caro S, nemmeno tu leggerai questa lettera aperta, ma mi dispiace per il male che ti hanno fatto, sia prima che dopo. Non meritavi tutto sto odio solo perché postavi roba diversa dalla nostra e nemmeno l'odio di B. Spero che la vita sia meno stronza con te.
ultima cosa: internet non è la vita vera, le ship altrui non sono problemi, così come i personaggi preferiti di altri. Trattate la gente con riguardo, uno schermo e il fatto di stare in continenti diversi non vi da motivo in più di fare del male.
Uscite a toccare l'erba
#tiro i sassi in tangenziale/j#uso entrambi i pronomi per me stess sorryyyy#people I don't want to be associated with
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