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#stile scandinavo
casaomnia · 5 months
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STYLE VÉRANDA SCANDINAVE : IDÉES ET CONSEILS
STYLE VÉRANDA SCANDINAVE : INTRODUCTION Découvrez comment aménager une véranda dans le style scandinave. Quels sont les secrets et les techniques qui se cachent derrière ce style de mobilier innovant ? Le style scandinave est sans aucun doute l’un des styles d’aménagement les plus populaires du moment. Également appelé scandinave, il crée une atmosphère familiale et chaleureuse. Il fait de…
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goldie-crawford-1991 · 4 months
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Lo stile di arredamento scandinavo si abbina facilmente ad altre tendenze. Ultimamente lo vediamo sempre più spesso mixato allo stile boho. I colori sono chiari ed i materiali naturali e caldi. Non può mancare il legno in accoppiata con cuscini, divani e tappeti cozy. Le decorazioni sono quelle tipiche dello stile boho!
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designmiss · 9 years
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Paleta, una poltroncina in stile scandinavo https://www.design-miss.com/paleta-una-poltroncina-in-stile-scandinavo/ #Poltroncine di design per un arredamento minimal
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diceriadelluntore · 6 months
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Storia Di Musica #319 - Black Country Communion, Black Country Communion, 2010
Il mese delle storia degli album delle band con "black" nel nome si conclude oggi. Vorrei ringraziare i suggerimenti, alcuni davvero interessanti, come Federica che mi ha suggerito i Beast Of Black (un gruppo heavy metal scandinavo che ama inserire le tastiere stile anni '80 nelle loro canzoni, e fa cover di qualsiasi cosa, persino di Michael Jackson e non solo dei Manowar), ma ho scelto per chiudere questa carrellata, necessariamente parziale e soprattutto cercando di andare oltre le scelte più ovvie (i Black Sabbath, già protagonisti di questa rubrica, o i Black Keys) un gruppo che ritengo estremamente interessante. L'ultima storia riguarda un supergruppo, che i più attenti hanno già percepito essere un'altra di quelle piccole passioni musicali personali. Questo è uno dei più recenti, e soprattutto uno tra i meglio amalgamati e capace di cose, a mio avviso, davvero notevoli. Tutto nasce quando, per una serie di concerti, Glen Hughes e Joe Bonamassa iniziano a suonare insieme nel 2009. Sono due personaggi grandiosi: Hughes, bassista, è stata una delle voci più belle degli anni '70. Iniziò con i Trapeze, prima un quintetto, poi un trio, che pubblicò nel 1970 due dischi bellissimi, Trapeze e Medusa, quest'ultimo uno dei dischi "tesoro nascosto" di quel periodo, poi nel 1973 viene chiamato a sostituire Roger Glover e Ian Gillian nei Deep Purple: è la seconda voce con David Coverdale in Burn, grandioso disco della band inglese, sebbene non venga accreditato tra gli autori per problemi legali. Continuerà nei Deep Purple fino al 1976, poi deciderà a lungo di andare a suonare un po' a piacere (i suoi anni da zingaro li ha sempre definiti), dischi solisti, cantante anche dei Black Sabbath al posto di Ozzy Osbourne e tante altre cose tra cui ricoveri, dipendenze, collaborazioni. Joe Bonamassa è uno dei più grandi chitarristi rock\blues di questa generazione, collezionista di strumenti vintage, amante del suono puro della chitarra con pochissimi effetti, fondatore e presidente della Keeping The Blues Alive Records, etichetta che permette ai giovani di avvicinarsi al genere e produce i più talentuosi giovani performer. Insieme a loro c'è il grande produttore Kevin Shirley (conosciuto come The Caveman, produttore e ingegnere del suono tra gli altri di Aerosmith, Iron Maiden, Journey, Rush, gli ultimi dischi dei Led Zeppelin) che è incaricato di trovare altri musicisti per un progetto di supergruppo. Shirley chiama due suoni amici: Derek Sherinian, tastierista ex Dream Theater, che furono prodotti da Kevin, e Jason Bonham, figlio del leggendario John "Bonzo", batterista come il padre. Scelgono come nome, in questa sorta di unione anglo americana (Hughes e Bohnam sono inglese, Bonamassa e Sherinian americani) Black Country Communion, dal nome della contea delle West Midlands che si chiamana così per l'effetto dello smog provocato sia dalle miniere che dalle fabbriche che usavano il carbone per l'energia.
L'idea della band è di riprendere il suono vintage del rock anni '70 e di catapultarlo in una atmosfera contemporanea. Non sempre le individualità favolose dei singoli nei supergruppi funzionano come le aspettative vorrebbero, ma stavolta l'amalgama e la musica non lasciano dubbi: sebbene non sia un disco innovativo, Black Country Communion, che esce nel Settembre del 2010 è un disco di grande rock "classico", registrato in poco tempo, con pochi aggiustamenti, sincero, fiero e suonato alla grande. Basta l'intro di Black Country e la sua evoluzione hard rock, per capire che questo non è solo un omaggio ad uno dei periodi storici del rock, ma è la voglia di mostrarsi ancora capaci: sono tre minuti e quindici da antologia. One Last Soul, che fu il singolo di promozione, è più leggera ma prepara il terreno per una prima parte di disco stupenda: The Great Divide, Down Again, Beggarman con assolo favoloso di Bonamassa, ma soprattutto la stupenda Song Of Yesterday, che parte come uno slow blues, sale fino in cima e negli ultimi minuti sfodera una cavalcata che sa di ore passate a suonare insieme. Nella second parte, la bella No Time, la ripresa di uno dei brani che Hughes scrisse con i Trapeze, Medusa, che perde l'atmosfera folk prog della sua versione originale, diviene più muscolare e potente ma si mantiene convincente. Il disco si chiude con due brani molto particolari: Stand, che fa della complessità dei ritmi e della stratificazione degli stili (è il brano più progressive in repertorio) il suo fascino, Sista Jane è un brano in stile AC\DC e gli 11 minuti di Too Late For The Sun sono il commiato jam rock di questo disco, tra acrobazie strumentali da pelle d'oca. In tutto il disco, la voce di Hughes giganteggia, a ricordare che negli anni '70 era soprannominato The Voice of Rock, con la solidità tecnica di Bonamassa, di Bonham e di Sherinian a creare un suono che rimane convincente. Il progetto continuerà con un Black Country Communion II nel 2011, un tour in Europa, racchiuso in parte nello splendido Live Over Europe (con alcune gemme, tipo Burn dei Deep Purple, The Ballad Of John Henry di Mississippi John Hurt suonata dal solo Bonamassa, l'intro di Won't Get Fooled Again degli Who prima di Sista Jane) ma dopo Afterglow del 2012 Bonamassa si chiama fuori. Durerà poco, perchè il piacere è così tanto che già nel 2016 ritornano insieme, e proprio di questi giorni è l'uscita del loro ultimo lavoro, V, a 7 anni da BCCIV.
Questi sono i miei auguri di Pasqua. Decisamente rock.
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chouncazzodicasino · 1 year
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Ciao ho una domanda per te che mi arrovella da giorni, anzi due. Che mestiere non faresti mai nella vita? Che elemento di arredo vorresti tanto a casa?
Tu considera che oggi ho, stranamente, una giornata pienissima a lavoro ma queste domande mi piacciono così tanto che ho messo in pausa un preventivo.
Dunque ci sono molti mestieri che non farei mai nella vita ma uno tra i più comuni è di sicuro "lavorare nella ristorazione". So cucinare il giusto, alcune cose molto bene altre malissimo, non ho la passione per la cucina ma per mangiare. Detto ciò io penso che pur di non lavorare nella ristorazione in qualsiasi ruolo mi farei implodere. Vivi ad orari che sono quelli della gente che si gode il suo "tempo libero", FAI TARDI. Mai. Mai nella vita. Io poi ho amiche fidanzate che sono state fidanzate per eoni con cuochi e ristoratori e miiii che vita di merda. Ecco.
Eh, un arredo che vorrei tantissimo a casa, come faccio a sceglierne uno? Mi titilli il nervo leso.
sopra ogni cosa: Libreria in stile scandinavo anni '60 tipo Franco Albini / Bodafors (saprei già dove metterla):
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Lampada ad arco di Achille Castiglioni (ho già il posto pure per questa):
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La Lounge Chair degli Eames, la Barcelona di Mies Var Der Rohe, sedie di Mackintosh, Comò Gio Ponti o meglio qualsiasi pezzo di Gio Ponti e qualsiasi pezzo di Frank Lloyd wright. Oltre questi mettine altri mille sto iperventilando l'architettura e i mobili di design che amo mi fanno sfrantare il cuore.
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eradecor · 22 days
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scontomio · 4 months
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enkeynetwork · 9 months
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Comodità e stile scandinavo, Volvo EX30 la predestinata
Damiano Bolognini-Cobianchi Per il battesimo della strada della sua nuova “piccola” elettrica, Volvo ha scelto il palcoscenico catalano della città di Gaudì. Tra le ramblas di Barcellona, la crossover sino-svedese a batteria, saggiata con esemplari pre-serie, ha mostrato carattere e qualità dinamiche con un bel vestito che racchiude un abitacolo minimalista, si è fatta apprezzare per il comfort…
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wdonnait · 11 months
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Addobbi di Natale: decorare casa per le feste
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/addobbi-di-natale-decorare-casa-per-le-feste/116418?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116418
Addobbi di Natale: decorare casa per le feste
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Decorare casa in vista delle festività natalizie non è solo un’attività piacevole e divertente, ma una vera e propria tradizione. Qualcuno vi si dedica in un giorno ben preciso, ad esempio un mese prima di Natale oppure l’8 dicembre; altri invece lo fanno quando ne hanno voglia, dedicando magari qualche minuto al giorno a decorare un punto ben preciso della casa e arricchendo via via ogni spazio con nuovi addobbi.
Chi desidera non solo divertirsi e rendere la casa festosa, ma anche strappare qualche complimento genuino ai propri ospiti, deve scegliere con attenzione le decorazioni da utilizzare. Data la grande varietà di addobbi e oggetti natalizi oggi disponibili, per ottenere un effetto davvero sorprendente è preferibile decidere in anticipo stile, tema e colori sui quali puntare.
In questo articolo vi spiegheremo come procedere alla scelta degli addobbi di Natale e alla decorazione della vostra abitazione.
Decorare casa per Natale: da dove cominciare
Il primo passo da compiere per regalare alla propria abitazione un’atmosfera natalizia d’effetto consiste nel decidere lo stile principale. Questo dovrà essere in grado di adattarsi al meglio allo stile dell’arredo, assecondandolo e arricchendolo.
Com’è facile immaginare, lo stile guiderà anche la scelta dei colori dominanti, ai quali sarà possibile aggiungerne altri per offrire un effetto più movimentato e sorprendente.
Così, se l’abitazione presenta un arredo in stile scandinavo, sarà opportuno puntare su decorazioni bianche e argentate, aggiungendo, in punti strategici, elementi blu; se invece l’arredamento è in stile shabby chic, via libera, oltre che al bianco, al rosa cipria e all’azzurro. In questo caso, sarà inoltre possibile introdurre qualche elemento rosso, come un cuscino, un plaid, delle calze appese al caminetto e così via.
L’arredo tradizionale e quello country si adattano alla perfezione ai colori tipici del Natale, come il rosso, il verde e l’oro, mentre un’abitazione in stile marino potrà giocare con le tonalità di bianco e azzurro.
La scelta del tema
Sebbene non sia d’obbligo, scegliere un tema può aiutare a ottenere un effetto finale ancora più interessante e originale.
A seconda delle vostre preferenze, potrete decidere di incentrare le decorazioni della vostra abitazione sul tema dello Schiaccianoci o di altre storie natalizie, oppure di creare un vero e proprio villaggio di Natale, posizionando piccoli lampioni, cassette postali e ghirlande decorate.
Decidere quali stanze addobbare
Dopo aver deciso stile, colori dominanti e tema, dovrete fare un ulteriore passo avanti e chiedervi: quali stanze desidero addobbare?
Se il vostro obiettivo è quello di creare la giusta atmosfera per accogliere con calore i vostri ospiti, dovrete concentrarvi sulle stanze nelle quali questi si soffermeranno, primi fra tutti l’entrata e il salotto. Quest’ultimo in particolare è lo spazio che, nella maggior parte dei casi, è destinato ad accogliere l’albero di Natale e il presepe, nonché la maggior parte degli addobbi di Natale.
Nel caso in cui i vostri ospiti dovessero fermarsi a pranzo o a cena, meglio effettuare qualche piccolo intervento anche nella cucina o, se separata da questa, nella sala da pranzo.
Laddove voleste regalarvi il piacere di immergervi totalmente nell’atmosfera natalizia, allora potreste trasformare anche la vostra camera da letto e persino il bagno.
Per finire, se disponete di un cortile o di un giardino privato, non potrete non posizionare qualche addobbo davanti alla porta d’ingresso e in alcuni punti strategici.
Quali sono gli addobbi di Natale irrinunciabili
Eccoci finalmente arrivati a uno dei momenti più divertenti: la scelta degli addobbi di Natale. Sebbene questa possa variare in base al tema da voi scelto e allo stile, ve ne sono alcuni che risultano dei veri e propri must have per gli amanti del Natale, prime fra tutti le ghirlande.
La ghirlanda, la quale può essere acquistata già decorata oppure può essere addobbata, secondo il proprio gusto personale, con lucine, pigne, palline e via dicendo, viene in genere posta sulla porta d’ingresso, all’interno –se questa si affaccia sul pianerottolo del condominio – o all’esterno – se disponete di un cortile privato.
Per rendere ancora più accogliente la porta di casa, potrete posizionare tutt’attorno dei festoni. Questi ultimi sono perfetti anche per decorare le finestre, le porte interne e, se avete la fortuna di averne uno, il caminetto.
Un altro addobbo immancabile, in particolare se in casa vi sono dei bambini, è il calendario dell’avvento, disponibile in tante varietà. Tra i più belli rientrano quelli in legno a forma di casetta, di caminetto o di albero di Natale e dotati di cassettini all’interno dei quali è possibile inserire piccoli regali.
Tra gli altri addobbi natalizi che non possono mancare nella vostra abitazione rientrano i villaggi di Natale in movimento, spesso dotati di musica, gli gnomi e gli schiaccianoci, tutti perfetti per essere posizionati sotto l’albero o sulle mensole, insieme a pigne e candele.
Irrinunciabili naturalmente le palline, da appendere non solo all’albero, ma anche a festoni e ghirlande, e il centrotavola, perfetto per rendere natalizia anche la cucina.
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dettaglihomedecor · 11 months
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Importante ristrutturazione di una casa a Montreal per una giovane famiglia
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Lo studio Entre Quatre Murs svela il suo ultimo progetto per questa casa situata nella città di Mount Royal, a Montreal, Canada. Costruita originariamente nel 1959, la casa non era stata ristrutturata da diversi decenni e presentava tipiche stanze chiuse e corridoi piccoli, stretti e bui. I clienti volevano creare una casa che si adattasse al loro stile di vita. Scelsero di acquistare la proprietà per la sua posizione e l'ampio giardino, ma desideravano una trasformazione radicale di tutti i piani in modo che la loro giovane famiglia potesse prosperare tra le sue mura per molti anni a venire.
Fare della luce un elemento centrale della casa
Per superare la mancanza di luce naturale, l'approccio è stato quello di rivedere completamente il lay out di alcune stanze e creare un'imponente apertura tra il primo e il secondo piano. La scala in legno bianco con ringhiera in vetro, che attraversa i tre i piani della residenza, dà un'impressione di leggerezza e permette alla luce solare di attraversare tutta la casa. Per creare un forte collegamento con l'esterno, sulla facciata posteriore sono state realizzate ampie aperture che consentono la vista sul giardino da tutti i piani.
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Ogni stanza la sua privacy
La zona giorno ora è un ampio spazio aperto. Nonostante ciò, entrando in casa la cucina non è visibile ne dal soggiorno e nemmeno dall'ufficio open space situato al secondo piano. Solo salendo le scale è possibile apprezzare tutti gli spazi contemporaneamente. "Volevamo che ogni stanza avesse la sua privacy e che la vista tra ogni spazio non sminuisse il godimento del momento, ma semplicemente permettesse di intravedere gli altri membri della famiglia che si spostano da una stanza all'altra. Quindi, anche se la maggior parte delle due I pavimenti sono a pianta aperta, i mobili su misura e la disposizione delle camere offrono un senso di calma e privacy", spiega Gatline Artis, proprietaria della casa e designer di Entre Quatre Murs.
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La cucina è caratterizzata da un lay out non convenzionale. Infatti, si sviluppa in due spazi separati. La porzione frontale è composta da tre elementi d'arredo integrati pensati per dare un senso di leggerezza e raffinatezza. Non ci sono pensili e la vetrina richiama le librerie del soggiorno. Inoltre, le gambe dell'isola creano una zona tavolo attorno alla quale la famiglia si riunisce ogni sera per preparare la cena.
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Dietro la porzione frontale, la dispensa total black crea un contrasto deciso con la cucina, mettendola in risalto. Per facilitare l'accesso non è stata prevista alcuna chiusura. Vera e propria estensione della cucina, questo spazio è stato massimizzato per integrare con discrezione il frigorifero, l'angolo caffè e tutti i piccoli elettrodomestici di uso quotidiano. Questi elementi rimangono visivamente nascosti, ma facilmente accessibili. Questo spazio combina armoniosamente estetica e funzionalità.
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In questa casa privacy e spazio comune vanno di pari passo
Al secondo piano tutti gli spazi privati ​​si articolano attorno all'apertura centrale della casa. La disposizione originale delle stanze è solo un ricordo. La nuova configurazione immerge gli occupanti nel cuore della vita familiare non appena lasciano i loro spazi privati. Per migliorare il comfort, particolare attenzione è stata posta all'isolamento acustico di questi ambienti.
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L'ufficio è diventato un elemento centrale nella vita quotidiana dei proprietari. Volevano poter lavorare occasionalmente da casa con vista libera sul giardino. Collocate al centro dello spazio, le grandi superfici di lavoro fungono da isola centrale attorno alla quale tutti i membri della famiglia possono riunirsi per lavorare, mentre i bambini possono fare i loro compiti.
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Tre funzioni in un solo spazio
Un progetto dove nulla è stato lasciato al caso, compreso il piano interrato in cui convivono in armonia tre funzioni senza sovrapporsi. Ciò è reso possibile grazie all'uso di mobili su misura che forniscono una delineazione visiva tra la palestra, l'area della piscina e il soggiorno. Al fine di ottimizzare lo spazio, il design di questi mobili su misura valorizza anche la funzionalità di ciascuno dei sottospazi. Il risultato è un seminterrato vivace e multifunzionale, utilizzato quotidianamente da tutta la famiglia.
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Studio: Entre Quatre Murs Designer/Project manager: Gatline Artis Photo credit: Phil Bernard   Read the full article
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casaomnia · 5 months
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SCANDINAVIAN VERANDA STYLE: IDEAS AND TIPS
SCANDINAVIAN VERANDA STYLE: INTRODUCTION Let’s find out how to furnish a veranda in Scandinavian style. What are the secrets and techniques behind this innovative style of furniture. Scandinavian style is undoubtedly one of the most popular styles of the moment for decorating home. Also called Scandinavian, it creates a familiar and cozy atmosphere. In fact, it makes the interior of the home…
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ellihomedecor · 2 years
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L'azzurro è un colore versatile, fresco, rilassante e che dona serenità. Si adatta perfettamente a qualsiasi stile, dal moderno allo scandinavo, dal rustico allo shabby chic. Lo adoro abbinato a colori neutri come il beige e il grigio... #abbinamento #color #azzurro #inspiration #idea #homedecor #homestylist #ellihomedecor #colorinspiration #skyblue #colour #colourmyhome #shabbychic #scandinaviandesign #rusticdecor #blue #relax https://www.instagram.com/p/CoCmrqZo9h2/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Si chiama EX30 la nuova Volvo
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Nuova Volvo in perfetto orientamento scandinavo abbraccia un futuro minimalista su quattro ruote. Il Suv di nuova concezione e firmato Volvo è il più piccolo di sempre per il marchio e  porta la casa automobilistica direttamente nel futuro, che, in fondo, è già qui dietro l’angolo. Il Suv premium di piccole dimensioni è quello che Volvo ha presentato da poco, puntando sulle dimensioni compatte e strizzando l’occhio, e forse anche due, alle nuove generazioni, alla ricerca di un modo di guidare differente. EX30 va anche ad ampliare la gamma Volvo di vetture completamente elettriche ed è orientata alla sostenibilità, ricercata in ogni dettaglio. Tutto, nella Ex30 è pensato per essere sostenibile, tecnologicamente avanzato e con l’obiettivo di rendere il più piacevole possibile l’esperienza di guida elettrica, per gli usi più differenti. “L’Ex30 completamente elettrica – ha dichiarato Jim Rowan, Ceo di Volvo – sarà anche il nostro Suv più piccolo in assoluto ma rappresenta una grande opportunità per i nostri clienti e per noi come azienda. Ci piace sottolineare che l’Ex30 è piccola ma potente, perché offre tutto ciò che si può desiderare da una Volvo, ma in un pacchetto più compatto”. Il bello in poco spazio, quindi, con un alleato fondamentale come il design, in perfetto stile nordeuropeo. In pratica, Ex30 riassume tutti i principi costruttivi caratteristici di Volvo, ma in un formato più piccolo. Della ricetta di EX30 fanno parte ingredienti come il passo lungo e le ruote grandi, per un generale senso di equilibrio degli esterni, tra la calandra chiusa e un’interpretazione ‘digitale’ dei proiettori ‘Martello di Thor’. Cinque sono le tonalità previste per la carrozzeria, dall’elegante Cloud Blue al luminoso Moss Yellow, quest’ultimo ispirato ai licheni che crescono sulle rocce lungo la costa occidentale svedese. Volvo ha anche deciso di lasciare libertà ai clienti di scegliere la tecnologia della batteria più adatta alle loro esigenze, offrendo l’Ex30 con tre varianti di powertrain (motore singolo o twin) e due diversi tipi di batteria. La nuova Volvo EX30 è una sorta di  distillato di quanto di meglio possa offrire Volvo Cars. È un SUV compatto e completamente elettrico, progettato per garantire la massima sicurezza e un’impronta di CO2 inferiore a quella di qualsiasi altra Volvo mai realizzata fino ad oggi. Per la produzione, è stata utilizzata la maggior quantità possibile di materiali riciclati, compresi circa un quarto di tutto l’alluminio utilizzato e il 17% di tutto l’acciaio necessario.  Stesso approccio per gli interni, con un chiodo fisso e virtuoso: il componente più sostenibile è quello che non c’è. Seguendo l’ottimizzazione come principio guida della progettazione sostenibile, gli ingegneri sono infatti riusciti a riunire in un unico componente più funzioni all’interno della Volvo EX30, riducendo così il numero di parti necessarie all’interno senza compromettere la funzionalità. Il materiale utilizzato per la Volvo EX30 è un altro fattore che contribuisce a promuovere una modalità più sostenibile di realizzazione delle nuove automobili. Circa il 17% di tutte le materie plastiche presenti nell’auto, dai componenti interni ai paraurti esterni, è infatti riciclato. Si tratta della percentuale più alta mai registrata in un’auto Volvo. Si parte: il racconto di Volvo EX30 è appena cominciato… Read the full article
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designmiss · 9 years
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Paleta, una poltroncina in stile scandinavo https://www.design-miss.com/paleta-una-poltroncina-in-stile-scandinavo/ #Poltroncine di design per un arredamento minimal
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vforvileda · 6 years
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Per Mobrì, #arrediamo
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