#spazio cosmico
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we are thinking about movements in the great beyond
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生賴範義, Noriyoshi Ohrai
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Questo o quello?
(mandami un numero)
1. Cani o gatti?
2. Dolce o salato?
3. iOS o android?
4. Fotografare o farsi fotografare?
5. Alcolico o analcolico?
6. Pizza o sushi?
7. Coca-Cola o Pepsi?
8. Frutta o verdura?
9. Patatine o popcorn?
10. Ciliegie o fragole?
11. Film o serie TV?
12. Rock o pop?
13. Pianoforte o violino?
14. Vacanze in Italia o vacanze all'estero?
15. Letto o divano?
16. Pallavolo o basket?
17. Europa o America?
18. Pari o dispari?
19. Amicizia o amore?
20. Papà o mamma?
21. Telecinesi o telepatia?
22. Saper volare o invisibilità?
23. Baciare o essere baciati?
24. Sesso o amore?
25. Nero o bianco?
26. Rosso o blu?
27. Tacchi o scarpe da ginnastica?
28. Estate o inverno?
29. Tè caldo o tè freddo?
30. Tè al limone o tè alla pesca?
31. Sole o luna?
32. Spazio cosmico o profondità marine?
33. Mori o biondi?
34. Occhi chiari o scuri?
35. Ricci o lisci?
36. Doccia o vasca?
37. Acqua liscia o gassata?
38. Automobile o moto?
39. Aereo o treno?
40. Mareno montagna?
41. Pulire casa o cucinare?
42. Appartamento o villetta?
43. Figli maschi o figlie femmine?
44. Aglio o cipolla?
45. Medicina o omeopatia?
46. Italiano o matematica?
47. Inglese o spagnolo?
48. Bellezza o simpatía?
49. Cuore o cervello?
50. Walt Disney o Pixar?
51. Jasmine o Belle?
52. Laura Pausini o Elisa?
53. Tiziano Ferro o Marco Mengoni?
54. Cinema o teatro?
55. Cuffiette o cuffione?
56. Gonne o pantaloni?
57. Cravatta o papillon?
58. Instagram o Tik Tok?
59. Vaniglia o cioccolato?
60. Birra o vino?
61. Baci o abbracci?
62. Barba o pizzetto?
63. Condizionatore o ventilatore?
64. Stufa o termosifone?
65. Eurospin o Carrefour?
66. Nord o sud?
67. Est o ovest?
68. Pesce o carne?
69. Caffè dolce o amaro?
70. Cono o coppetta?
71. Capelli tinti o naturali?
72. Slip o boxer?
73. Penna o matita?
74. Ballo o canto?
75. Scrivere o disegnare?
76. Neve o pioggia?
77. Affitto o mutuo?
78. Cina o Giappone?
79. Sashimi o Carpaccio?
80. Tiramisù o profiteroles?
81. Casual o elegante?
82. Ristorante o fast food?
83. Pasta corta o lunga?
84. Harry Potter o LOTR?
85. Hunger games o Divergent?
86. Francia o Spagna?
87. Contanti o bancomat?
88. McDonald's o burger King?
89. Scacchi o dama?
90. Videogiochi o giochi in scatola?
91. Sport singoli o di squadra?
92. Ketchup o maionese?
93. Soldi o amore?
94. Batman o Superman?
95. Iron man o Captain America?
96. Bicicletta o monopattino?
97. Ansia o paura?
98. Sabato o domenica?
99. Bridgerton o stranger things?
100. _____ o _____? (Scegli tu)
#frasi italiane#frasi sulla vita#citazione#citazioni#citazione vita#domande#questo o quello#compagnia#ask#gente nuova#mandami un numero#domanda#box domande#anon
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«Sul finire del Sedicesimo secolo la volta celeste si alzava, come la vediamo noi ancora oggi, non di venti metri come nel planetario, ma circa a non più di trenta chilometri sopra di noi, come un’inflessibile costruzione. Sopra questa fortezza celesta troneggiava il malefico Dio, la cui vista penetrava in tutti gli errori degli uomini, che puniva senza pietà con la guerra, la peste, gli incendi. La volta celeste, che sosteneva i palazzi e i giardini di Dio, cingeva come un guscio d’uovo la Terra liberamente sospesa nel vuoto. «A questo punto entrò in scena Giordano Bruno e ruppe il guscio dell’uovo cosmico aprendo lo sguardo meravigliato e felice dell’umanità sull’infinità dello spazio. Le stelle fisse non erano più i bottoni dorati inchiodati all’immobile parete celeste, ma divennero barche dorate che si muovevano liberamente nell’etere a grande distanza le une dalle altre. Tutta la magnificenza dei palazzi divini si era volatilizzata. Se fossi un grande artista come lei», disse lo zoologo volgendosi ora al pittore, «progetterei un affresco imponente che, come contraltare del Giudizio Universale di Michelangelo, raffiguri Giordano Bruno sul rogo. Ma le fiamme, che devono bruciarlo, salgono verso il cielo e incendiano la volta celeste come fosse una misera quinta teatrale. Si vedrebbero quindi la città di Dio con i suoi opulenti palazzi crollare, dissolvendosi nel fumo e nella cenere, e insieme ad essi cadrebbero vittime dell’eterna distruzione angeli e santi. In lontananza, le stelle dell’Orsa Maggiore, come sfere luminose, apparirebbero in segno di vittoria.»
Jakob von Uexküll, L'immortale spirito nella natura, traduzione dal tedesco di Nicola Zippel, Castelvecchi (collana I Timoni), 2014. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Der unsterbliche Geist in der Natur, Christian Wegner Verlag, Hamburg; testo pubblicato in tre parti fra il 1938 ed il 1947]
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Disattenzione Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande, senza stupirmi di niente. Ho svolto attività quotidiane, come se ciò fosse tutto il dovuto. Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze, ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa. Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle, e io l’ho preso solo per uso ordinario. Nessun come e perché - e da dove è saltato fuori uno così - e a che gli servono tanti dettagli in movimento. Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro (e qui un paragone che mi è mancato). Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti perfino nell’ambito ristretto d’un batter d’occhio. Su un tavolo più giovane da una mano d’un giorno più giovane il pane di ieri era tagliato diversamente. Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse. La terra girava intorno al proprio asse, ma già in uno spazio lasciato per sempre. E’ durato 24 ore buone. 1440 minuti di occasioni. 86.400 secondi in visione. Il savoir-vivre cosmico, benché taccia sul nostro conto, tuttavia esige qualcosa da noi: un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote.
Wislawa Szymborska
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6, 15, 32, 56, 88
sushi
letto
spazio cosmico
pantaloni
mc
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Secondo assioma dell'ontologia economica: "Ciò che non si può utilizzare non è"
Ciò che la natura contiene di realmente non redditizio, quelle parti cioè che il produttore non soltanto non può utilizzare, ma nemmeno distruggere, l'eccesso dell'universo, per esempio la Via Lattea, rappresentano per lui, seppure ne ammette l'esistenza, uno scandalo metafisico, un ammasso di materiali che nulla giustifica, installato senza motivo e, in certo qual modo, spiegabile solo con una cosmica incompetenza amministrativa. Probabilmente le moderne lamentazioni nichilistiche sull'"assurdità del mondo" esprimono anche - se non soltanto - il "Weltschmerz" dell'era industriale, un dolore cosmico che trae le sue radici appunto dal sospetto che, in ultima istanza, l'eccesso dell'universo sia inutilizzabile, non redditizio, superfluo, sprecato, senza scopo; e che non abbia manifestamente nulla di meglio da fare che andare vagabondando metafisicamente in quello spazio che gli è messo a disposizione per ragioni incomprensibili.
Günther Anders - l'uomo è antiquato
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"Disattenzione" ~ Wisława Szymborska
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle, e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro
oppure
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell'ambito ristretto d’un batter d’occhio.
Su un tavolo più giovane, da una mano d’un giorno più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
È durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
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Traduzione: Pietro Marchesani
Contenuta nella raccolta:
La gioia di scrivere. Tutte le poesie 1945-2009, Adelphi, 2009
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17/07/2024
-La scomparsa delle stelle.
Anni fa, fintantoché c'era meno dolore (dentro di me e nella mia famiglia), tutte le estati andavo in una grande casa in campagna: lontano da tutta la pesante litania cittadina. Andare in questa casa, riusciva sempre a farmi passare il terribile periodo estivo, nel quale ogni cosa sembra fermarsi, e benché la natura, torni a mostrare tutto il suo colore: in realtà tutto si ferma e muore (così questa stagione viene percepita dalla mia anima). In quel periodo, ciò che più mi faceva stare bene, era il lento arrivo della notte, quando la luna e le altre stelle, pian piano riempivano il firmamento, e solo due colori primeggiavano, contrapposizione di vita e di morte: il bianco delle stelle e il nero abissale dello spazio. Quel manto oscuro e luminoso allo stesso tempo, stringeva il mio animo, che sempre restava immobile, ad osservare tutto il firmamento. L'abisso del cosmo donava alla mia mente, un'attimo di pace dal dolore costante, che proveniva dalle mie profondità. E migliaia di pensieri affollavano, in forma di danza, la mia mente. E la solitudine, diminuiva lasciando il suo posto, ad una specie di calore, che proveniva dal mio animo. Perché avevo fin troppo bene compreso che, sotto il vasto cosmo, siamo tutti irrimediabilmente soli.
Da anni ormai non entro più, in quella grande casa di campagna: poiché neanche la notte e il cosmo potevano più destare conforto dentro di me. Ormai tutto è scomparso, e il mio animo non riesce più a vedere le stelle. Ormai il cielo notturno, è un'immenso abisso nera, che tutto divora ogni notte. Non ci sono più i lontani astri, a donare la vita all'intero abisso cosmico. Ormai per il mio cuore, la notte è uguale alla morte. E proprio come la notte più oscura, anche la mia vita, si è trasformata in morte...
#diario personale#malinconia#sentimenti#solitudine#tristezza#dolore#paura#amore perduto#notte#stelle#morte
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Sei la persona che è stata ufficialmente designata per scrivere il "MESSAGGIO nella bottiglia", non quello classico del naufrago sull'isola deserta, bensì quello concepito dall'essere umano e diretto agli altri abitanti del sistema solare.
Devi spiegare cos'è la Terra e com'è l'uomo, ciò che veramente noi siamo, perché dovrebbero venire a trovarci o non piuttosto evitarci come la peste.
Un discorso fiume, o anche poche, significative parole. Come ritieni più opportuno. Grazie a nome del pianeta.
Benritrovato, Viaggiatore.
Tu non conservi memoria di me e nemmeno io di te ma entrambi veniamo da un luogo distante nello spazio e nel tempo, dove lo spazio e il tempo, allora, non avevano significato.
Ci siamo mossi lungo un palcoscenico di desiderio di conoscenza e di connessione, calpestato da individui che oggi non sono più e su cui noi lasceremo spazio a coloro che non sono ancora.
Chissà se il ciclo delle stagioni del tuo pianeta vi restituisca la metafora della nascita, della crescita e della dissoluzione o se luce e tenebra vi risveglino nel cuore le stesse gioie e gli stessi timori di noi abitanti del pianeta Terra.
Cosa posso dirti di questo nostro pallido puntino blu perso nell'avvolgente buio cosmico?
Su di esso, per un breve respiro dell'universo, sono state racchiuse tutte le speranze di ogni madre e di ogni padre che hanno osservato i piccoli passi tremanti dei loro figli, tutti gli amori appassionati e le guerre sanguinose in nome di un dio o di un ideale oramai dimenticati.
Se tu sommassi la voce urlata di ogni proclama, di ogni grido di battaglia, dichiarazione di fedeltà, movimento di odio, giubilo o pianto, essi verrebbero inghiottiti dal nulla che separa il nostro e il tuo tutto.
Eppure noi siamo la somma millenaria di morte e rinascita, sempre pronti a conoscere e connetterci, non appena la paura dell'ignoto viene dissolta.
Stai forse tentando di analizzare la fiala di liquido trasparente che era nella capsula di stasi insieme a questo messaggio?
Ti risparmio la fatica. È acqua.
Quello è stato l'inizio di noi esseri umani e in essa ci siamo mossi e siamo cresciuti finché non l'abbiamo abbandonata, ma mai del tutto.
Quell'acqua racchiude la memoria della siccità, la paura della tempesta, l'ardore di chi l'ha solcata e la tristezza di chi ha visto il proprio sangue diluirvisi. Ma racchiude anche la gioia del primo raccolto, il fresco di una baia sicura e la pioggia lasciata fuori.
Tu stai tenendo in mano il cuore pulsante di tutta la razza umana.
Non analizzarla... non servirebbe a conoscerci.
Ma vieni, o Viaggiatore, e scopri coi tuoi occhi come su questo pallido puntino blu la nostra capacità di distruggere è forse grande e rumorosa ma mai potente come il nostro desiderio di creare, conoscere e condividere.
Ti aspettiamo.
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“Una manciata di tipi di particelle elementari, che vibrano e fluttuano in continuazione fra l’esistere e il non esistere, pullulano nello spazio anche quando sembra non ci sia nulla, si combinano assieme all’infinito come le venti lettere di un alfabeto cosmico per raccontare l’immensa storia delle galassie, delle stelle innumerevoli, dei raggi cosmici, della luce del sole, delle montagne, dei boschi, dei campi di grano, dei sorrisi dei ragazzi alle feste, e del cielo nero e stellato la notte.” Carlo Rovelli art by Rheinlandhammer ********************* “A handful of elementary particle types, constantly vibrating and fluctuating between existing and non-existing, teeming in space even when there seems to be nothing, endlessly combining together like the twenty letters of a cosmic alphabet to tell the immense story of galaxies, countless stars, cosmic rays, sunlight, mountains, woods, wheat fields, the smiles of boys at parties, and the black and starry sky at night. Carlo Rovelli art by Rheinlandhammer
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30 e 32 😌
30. Tè limone o tè alla pesca?
Bevo entrambi, dipende dalla marca. Ma oggi mi sento limone
32. Spazio cosmico o profondità marine?
Anche qui, ahimè, li amo entrambi. Ti dico spazio cosmico, ne so di più e passo intere notti a guardare le stelle
Grazie per le domande
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Disattenzione (Wislawa Szymborska)
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare
domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter
d’occhio.
Su un tavolo più giovane da una mano d’un
giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia
era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote
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Oh my skinny love, please do not disappear -Gojo Satoru
«Suguru»
Gojo lo richiamò con un filo di voce, sorpreso di vederlo lì nella sala comune. Era da giorni che non riuscivano a trovarsi fra una missione e l’altra, distanti in due diverse città ad esorcizzare maledizioni da soli, esausti crollavano ad orari improponibili ed incompatibili... Anche se spossato e sporco di un misto disgustoso di polvere, sangue e residui maledetti, fu felice di scorgerlo comodamente seduto sul divano. Non si voltò nella sua direzione, perso nei propri pensieri non lo aveva nemmeno udito, invece rimase rivolto verso la parete vuota adiacente alla grande finestra socchiusa dalla quale proveniva l’umido fiato della pioggia. Aveva gli occhi stanchi, le occhiaie sempre più scure iniziavano a competere con quelle perennemente violacee di Shoko, e mogio lasciava bruciare la sigaretta stretta fra le labbra. Pensò che fosse ritornato anche lui da poco. La maglietta scura che indossava ricadeva morbida sul suo busto come se all’interno non vi fosse nulla. Aveva sempre deriso la sua predilezione per gli abiti larghi, diffidando parecchio di tutta quella comodità che lui invece garantiva di trovarvi. Però non poté fare altro che notare che anche i pantaloni grigi di tuta incominciavano ad apparire vacanti.
«Tutto okay, Suguru? Mi sembri deperito…»
Gli aveva chiesto qualche pomeriggio fa, quando era riuscito a beccare sia il corvino che la mora ed orgoglioso aveva mostrato loro la sua nuova capacità di manipolare lo spazio infinito.
«Sono solo un po’ stanco, è colpa del caldo…»
Si era giustificato facendo morire lì la discussione. Gojo aveva cercato negli occhi di Shoko un appoggio, aveva pensato che potesse aiutarlo ad insistere sull’argomento ma non era stato così. Lei non aveva detto niente. Forse per non mettere in imbarazzo Geto, forse perché aveva già provato e si era data alla rassegnazione… qualsiasi fosse stata la ragione, l'aveva turbato. Sentiva un doloroso magone spezzargli il fiato come un pugno allo sterno ogni volta che ci ripensava, ogni volta che ci riprovava, ogni volta che lo scorgeva assottigliarsi sempre di più all’interno dei propri vestiti e detestava con tutto se stesso l’incapacità di poter fare qualcosa, la qualsiasi cosa. Aveva paura. Il corvino incominciava ad imbrunire come i folti alberi d’estate a ridosso dell’autunno. Aveva paura di vederlo ancora per un istante e poi sparire. Una rinsecchita radice nera tumulata dalla neve gelida. Pallida era la pelle delle sue braccia, delle sue clavicole, del suo collo e non era la bella tonalità avorio che risaltava grazie ai suoi capelli corvini. Era malaticcia. Gli ricordava la nausea che susseguiva ogni sua consumazione maledetta. Ed ora era una costante, non era più un momento o una sera di quell’inferno... no, era un giorno appresso all’altro, quotidiana come se fosse stata normale.
«Suguru...?»
Questa volta Gojo ebbe la certezza di essere stato riconosciuto. Lo vide schiudere le palpebre come se si fosse appena risvegliato, scoprire le iridi ossidiana vitree. Diede colpa alla scarsa luminosità della stanza, non volle fantasticare sull’assenza di vivacità in quegli occhi che aveva sempre considerato il vuoto cosmico. L’albino percepì una fitta laddove era stato trafitto un anno addietro, laddove la pelle nuova si era cicatrizzata con obbrobrio a quella quella vecchia sotto la camicia chiara della divisa, quando quegli occhi si fissarono su di lui. Da amorevole vuoto cosmico a terrificante buco nero. E sentì la cicatrice ardere dolorosamente per il finto sorriso che il corvino aveva sforzato per lui. Trattenne il fiato, incapace di agire in qualunque modo. Geto sollevò lentamente il braccio sinistro e prese la sigaretta quasi finita dalle labbra, espirò grigiastro intanto che si sollevava appena e, incrociando le gambe, spense la cicca nel posacenere lasciato sul tavolinetto poco lontano dal divano. Gojo si mosse d’istinto non appena quello cercò di alzarsi in piedi. Repentino camminò all’interno della sala raggiungendo la finestra e l’aprì cosciente delle sue intenzioni. L’aria fredda lo fece rabbrividire e l’odore di pioggia gli impregnò le narici mescolandosi a quello della nicotina. Quando si voltò, tirò un sospiro di sollievo: Geto non si era mosso dal suo posto, l’aveva guardato in silenzio, paziente. La sua espressione era illeggibile, l’albino faticava a comprendere se fosse o meno felice quanto lui di vederlo. Cacciò via il dubbio e si gli avvicinò mentre con le braccia attorno a se stesso provava a sgelare l’umidità che lo aveva colpito. Non disse nulla. Non dissero nulla. Il corvino schiuse le labbra ma non emise alcun suono. Gojo sbottonò la giacca scura della divisa e la abbandonò a terra, si tolse le scarpe e senza pensarci due volte si buttò addosso a lui. Anche se colto di sorpresa, Geto lo accolse immediatamente fra le proprie braccia e lui nascose il proprio sorriso contro la sua maglia scura. La gentile curva delle labbra tremò appena quando abbracciando il suo busto potè scoprire quanto questo avesse perso di massa. Gli era fragile al tocco e si pentì di essergli saltato addosso in quel modo, temette di avergli fatto del male e il senso di colpa gli strinse un nodo alla gola perché sentiva la stessa premura da parte di Geto nei suoi confronti. Il corvino con solenne riverenza gli accarezzava la schiena, su e giù lungo la colonna vertebrale e poi la nuca, giocava con le ciocche argentee pettinandole con attenzione per non tirare alcun nodo.
«Come mai tutto questo affetto?»
La domanda risuonò inappropriata, contraddittoria ai suoi gesti e le guance di Gojo arrossirono.
«Ho sonno, non è colpa mia se tu eri in mezzo alla strada fra il divano e me»
Brontolò nascondendosi meglio nell’incavo del suo collo, non volendo assolutamente farsi vedere imbarazzato. E se era bastato poco per tingergli le guance di porpora, il suono della risata del corvino lo mandò su di giri fino a fargli girare la testa: abbracciati in quella maniera condividevano i battiti ed i respiri, due corpi parevano uno solo, due anime si intrecciavano fra loro fino a divenire inseparabili, indistinguibili, una cosa sola.
«Dovresti resistere il sonno ancora un po’ e andare a farti una doccia, Satoru»
Il consiglio lo fece incollerire. Sollevò il capo quanto bastava per lanciargli un’occhiata truce e fu difficile combattere l’affetto che, nonostante l’assenza di luce, il corvino trasmetteva tramite lo sguardo.
«No, lasciami dormire»
Si rifiutò e ritornò comodo contro il suo petto.
«D’accordo»
Mormorò piano contro la sua fronte arrendendosi, intanto che lo stringeva forte a sé per paura di vederlo ancora andare via e lasciarlo nuovamente da solo.
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Disattenzione
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle, e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro
oppure
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell'ambito ristretto d’un batter d’occhio.
Su un tavolo più giovane, da una mano d’un giorno più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
È durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
Wisława Szymborska, Tr. Pietro Marchesani, La gioia di scrivere. Tutte le poesie 1945-2009, Adelphi, 2009
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Asteroide a rischio impatto sulla Terra nel 2032
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Rivisto al rialzo il rischio di impatto dell'asteroide nel 2032. Resta comunque basso, sotto il 2%. Esperti, fluttuazioni attese. Rivisto leggermente al rialzo il rischio che l'asteroide 2024 YR4 possa colpire la Terra nel 2032: per la Nasa è salito dall'1,3% della settimana scorsa all'1,9%, mentre per l'Agenzia spaziale europea è passato dall'1,2% all'1,8%. Secondo gli esperti si tratta di una fluttuazione attesa e che al momento non suscita nuove preoccupazioni perché di solito, con l'aumentare delle osservazioni, la probabilità di impatto tende a salire per poi calare improvvisamente e scendere verso lo zero. "Inizialmente la posizione futura di un asteroide è incerta - osserva l'Esa in una nota - e quindi il 'corridoio di rischio' è un ampio tunnel attraverso il quale l'asteroide potrebbe volare in qualsiasi punto. Quando una qualsiasi porzione del corridoio si sovrappone alla Terra, l'asteroide è considerato una minaccia. Come spesso accade, la sovrapposizione con la Terra rimane anche mentre il potenziale corridoio si riduce a causa di un maggior numero di osservazioni e di una più accurata comprensione del percorso dell'asteroide, e quindi il rischio sembra aumentare.
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Rappresentazione artistica di un asteroide Il più delle volte, man mano che la zona di rischio si restringe con l'aumentare delle osservazioni, il corridoio si allontana dalla Terra e il rischio diminuisce improvvisamente". L'asteroide 2024 YR4, però, rappresenta una sfida per le osservazioni. Il sasso cosmico (che si aggira sui 40-90 metri di diametro) si sta allontanando dalla Terra ed entro le prossime settimane diventerà troppo debole per essere rilevato da telescopi di medie dimensioni. Entro la fine di febbraio diventerà troppo debole anche per i telescopi professionali ed entro aprile potrà essere monitorato solo da strumenti potenti come il James Webb Space Telescope dallo spazio o il Very Large Telescope dell'Osservatorio europeo australe in Cile. Di sicuro l'asteroide scomparirà dalla vista dell'umanità entro maggio e non riapparirà prima di giugno 2028: dunque prima della sua sparizione potremmo non ottenere dati osservativi sufficienti a ridurre completamente il rischio a zero ed escludere un impatto nel 2032. How asteroids go from threat to no sweat https://youtu.be/3_6Ff_2eBAk?si=F_z0ZM2e6GCLbsIC Read the full article
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Breve introduzione ai libri di WARHAMMER 40.000
In vista della serie televisiva ispirata al mondo di Warhammer 40.000 prodotta da Henry Cavill (attore hollywoodiano che ha interpretato Superman e Geralt di Rivia in The Witcher) con Amazon, voglio provare a farvi una breve presentazione di questo gioco da cui sono stati tratti anche videogiochi e soprattutto una serie di romanzi di successo.
INTRODUZIONE A WARHAMMER 40.000
Warhammer 40.000 è nato nel 1987 come gioco di strategia militare che utilizza miniature in scala 1:65 cioè alte 28-32 mm, che rappresentano soldati, creature e macchine da guerra, che si muovono in ambientazioni realistiche secondo una precisa serie di regole. Come negli scacchi ogni pedina ha un ruolo diverso e dovete imparare come si muove e quali regole deve seguire per agire sulla scacchiera che è un realistico modello di una precisa ambientazione e campo di battaglia. Ogni set (campo + pedine) di Warhammer 40.000 è quindi accompagnato da set di regole che dettano come ogni personaggio può muoversi, quanto è bravo a sparare, quanto è resistente la sua armatura, quanti danni potrebbe fare l’arma che tiene in mano e altro ancora.
STORIA DEL MONDO DI WARHAMMER 40000
Warhammer 40.000 è un universo fantascientifico ambientato nella nostra galassia, ma molto più avanti nel futuro, ossia intorno all’anno 40.000 d. C. . L’umanità ha fatto passi da gigante nel corso di tutti questi millenni e ora è quasi completamente riunita all’interno dell’Imperium, un vastissimo impero che parte dal pianeta Terra e si estende per quasi tutta la galassia.
L’Imperatore è un uomo millenario che nacque in Anatolia Centrale, l’odierna Turchia, quando gli esseri umani vivevano ancora in piccole tribù. Grazie alla sua natura immortale, immune all’invecchiamento, passò la propria vita nell’ombra e ottenne poteri ancora più straordinari quando l’umanità sviluppò il viaggio spaziale permettendogli entrare in contatto con esseri alieni che accrebbero ancora di più i suoi poteri.
Non molto tempo prima del 30.000 d. C., l’Imperatore emerse pubblicamente insieme ai propri eserciti, conquistò la Terra e poi avviò la riconquista della galassia e la riunione dell’umanità sotto un unico regime dopo che tra il 20.000 e il 30.000 a causa di terribili catastrofi si era sparsa in lungo e in largo per lo spazio.
Tale operazione prese il nome di Grande Crociata e coinvolse i primarchi, i venti figli che l’Imperatore aveva creato artificialmente tramite esperimenti genetici.
All’alba del 30.000 d. C. , la Grande Crociata si poteva considerare già in una fase avanzata, l'Imperium prosperava, ma i suoi nemici erano numerosi e tramando nell'ombra corruppero Horus, il figlio prediletto dell’Imperatore che si mise a capo di una ribellione che scatenò la guerra civile tra i vari ranghi dell'esercito dell'Imperium.
La guerra durò dieci anni e devastò la glassia, persino la Terra fu colpita e anche se Horus alla fine venne sconfitto, il prezzo fu altissimo: l'imperatore, che ricordiamolo, per l'umanità era un Dio, fu ferito mortalmente ed è vivo, seppur muto e paralizzato, solo grazie al Trono d’Oro, un’immensa macchina che gli permette di usare la propria energia mentale per azionare l’Astronomican, un faro cosmico che guida le navi imperiali attraverso lo spazio come fosse la loro stella polare.
Quindi nel 40.000 d.C. , che è temporalmente quando il gioco è ambientato, l’Imperium è in decadenza e deve affrontare minacce di ogni tipo. Traditori, corrotti e una moltitudine di popoli alieni che l'Imperium cataloga come Xenos: gli Orki: una rozza razza di "pelleverde", grossi ibridi fungo-pianta ossessionati dalla violenza che riciclano la tecnologia delle altre razze e che si riproducono a una velocità sorprendente grazie alla diffusione di spore; gli Eldar: i precedenti "protagonisti" della scena galattica caduti in rovina circa 1 000 anni prima dell'ascesa dell'Imperium a causa dei loro vizi e delle loro perversioni; i Tau: una giovane razza dalla grande spinta tecnologica che fonda la sua società sul raggiungimento del "Bene Superiore", un ideale collettivista e vagamente anti-razzista; i Tiranidi: una razza aliena di predatori cosmici organizzati in gigantesche bioflotte, strutturata come un alveare, proveniente da un'altra galassia che sfrutta entità biologiche e modificazione genetica per consumare tutto ciò che incontra; i Necron : cadaveri cibernetici privi di sentimenti che hanno ceduto la loro anima agli dei stellari noti come K'tan in cambio dell'immortalità e che ora si risvegliano dal loro sonno durato milioni di anni nei loro Mondi Tomba, pronti a reclamare ciò che in tempi ancestrali apparteneva a loro e molti altri.
Ma il più grande nemico dell'Imperium e a dire il vero, di tutti gli esseri viventi di questa dimensione, sono degli esseri demoniaci provenienti da un'altra dimensione: le orde del Chaos.
Questi esseri vivono in una dimensione che l'Imperium chiama l'Immaterium, o più comunemente Warp, che viene utilizzata dalle astronavi per viaggiare a una velocità superiore a quella della luce. Ma in questo reame dove le regole della fisica non valgono e i pensieri e desideri possono prendere forma materiale vivono i demoni del chaos, e i più potenti tra di loro sono le Divinità del Chaos:
Khorne: dio della violenza, della rabbia, della carneficina e della guerra;
Nurgle: dio delle malattie, della putrefazione, del decadimento e della pestilenza;
Tzeentch: dio del cambiamento, dell'inganno, dei complotti, dei sortilegi, della speranza e dell'ambizione;
Slaanesh: dio della depravazione, del piacere, del dolore, degli eccessi e della decadenza.
Questi dei hanno poi al loro servizio orde e legioni di adepti e cultisti e schiavi, un vero e proprio esercito quasi infinito, organizzato in modo molto contorto .
Lo stesso esercito ell'Imperium, vastissimo, è a sua volta organizzato in legioni, sottolegioni, corpi, fazioni : la Guardia Imperiale (Astra Militarum), i sopra citati Space Marine (Adeptus Astartes), gli Ordo dell'Inquisizione, l'Adepta Sororitas, l'Officio Assassinorum, la Legio Cybernetica, gli Skitarii e la Legio Titanicus. Questi stessi gruppi hanno poi al loro interno "reggimenti" specializzati e con proprie caratteristiche speciali, dovute a diverse provenienze. I più famosi sono: Lupi Siderali, Angeli Oscuri, Angeli Sanguinari e Ultramarine per gli space marine; cadiani, cataciani, vostroiani ed elysiani per la guardia imperiale.
ROMANZI AMBIENTATI NEL MONDO DI WARHAMMER 40.000
In questa ambientazione così vasta e complicata di cui io ho solo scalfito la superficie con il riassunto di cui sopra, sono stati ambientati una serie di romanzi che approfondiscono personaggi chiave dell'esercito dell'Imperium o dei corpi dell'Imperium.
Questi approfondimenti, tra l'altro ad opera di autori diversi, non sono stati concepiti come una serie coesa e cronologicamente legata, molti non riportano nemmeno in che anni esatti sono ambientati o si svolgono contempornaemente in luoghi diversi perciò farne un elenco cronologico, è quasi impossibile. Ho trovato online un elenco che vi riporto sotto, ma vi ripeto, è giusto una guida, non un vero e proprio ordine.
LIBRI AMBIENTATI PRIMA DEL 40000 d. C.
In grassetto ho messo le opere più famose e amate
L'Eresia di Horus (Pre-40K)
L'Ascesa di Horus
Falshe Divinità
Galassia in Fiamme
La Fuga dell'Eisenstein
Fulgrim
Discesa degli Angeli
Legione
Battaglia per l'Abisso
Mechanicum
Angeli Caduti
Mille Figli
Prospero Brucia
Il Primo Eretico
Nemesi
I Morti Esiliati
Salvezza Perduta
Non Conoscere la Paura
Paura di Calpestare
Angel Exterminatus
Traditore
Vulkan Vive
L'Assedio di Terra (La Fine dell'Eresia di Horus)
La Guerra Solare
I Perduti e i Dannati
La Prima Muraglia
Saturnino
Mortis
Falco di Guerra
Echi dell'Eternità
Post-Eresia / La Purificazione
La Purificazione
La Bestia Sorge (32° Millennio)
Io Sono la Strage
Predatore, Preda
L'Imperatore si Aspetta
L'Ultima Muraglia
Mondo del Trono
Echi della Lunga Guerra
La Caccia a Vulkan
La Bestia Deve Morire
Guardiani nella Morte
L'Ultimo Figlio di Dorn
LIBRI AMBIENTATI NEL 40.000 D.C.
Fantasmi di Gaunt
1. Primo e Unico
2. Creatore di Fantasmi
3. Necropoli
Trilogia di Eisenhorn
1. Xenos
2. Malleus
3. Hereticus
Trilogia di Ravenor
1. Ravenor
2. Ravenor Ritornato
3. Ravenor Fuorilegge
Battaglie degli Space Marine
1. Helsreach
2. Il Mondo di Rynn
Serie degli Ultramarines
1. Portatore di Notte
2. Guerrieri di Ultramar
3. Cielo Morto, Sole Nero
Ciaphas Cain
1. Per l'Imperatore
2. Caverne di Ghiaccio
3. La Mano del Traditore
6. La Tempesta che si Addensa (41° Millennio)
1. Caduta di Cadia
2. Frattura di Biel-Tan
3. Ascesa del Primarca
7. Il Dominio Oscuro (42° Millennio)
1. Dominio Oscuro
2. Dominio Oscuro: Guerra della Peste
3. Dominio Oscuro: Malattia Divina
8. L'Alba del Fuoco (Era Indomitus)
1. Figlio Vendicatore
2. La Porta delle Ossa
3. Il Tempo del Lupo
DA DOVE INIZIARE A LEGGERLI
Dal momento che l'ordine cronologico in questo caso non conta nulla, vi suggerisco di partire da dove volete, dai libri dei personaggi o delle fazioni che più amate, se conoscete già il gioco. Se invece non lo conoscete e volete comunque approcciarvi a questi libri, vi lascio qui sotto i titoli e i link ad alcune delle serie più amate dai lettori all'interno dell'universo di Warhammero 40.000.
Molti dei libri sono disponibili anche in italiano.
SERIE ERESIA DI HORUS scritta da vari autori tra cui DAN ABNETT, uno dei più famosi e apprezzati
01. Horus Rising (L'Ascesa di Horus)
Link: https://amzn.to/3Q60kMZ
Trama: L'Ascesa di Horus è il primo romanzo dell'epica serie di romanzi di fantascienza "The Horus Heresy" e narra i dettagli dell'ascesa al potere del Signore della Guerra Horus, Primarca della Legione Space Marine dei Lupi della Luna, dopo essere stato nominato dall'Imperatore, sia comandante supremo dell'esercito imperiale, che comandante in capo della Grande Crociata. Il romanzo viene raccontato dal punto di vista del Capitano della Xª Compagnia della Legione dei Lupi della Luna: Garviel Loken, di come diventa membro del Mournival e il suo coinvolgimento in campagne contro traditori e nemici alieni sul finire della Grande Crociata.
02. False Gods (Falsi Dei)
di Graham McNeill
Link: https://fantasiastore.it/it/altri-libri/23626-leresia-di-horus-falsi-dei.html?
Trama: Il romanzo descrive i tragici eventi che conducono alla “caduta” del Primarca Horus per opera di una complessa cospirazione ispirata dagli Dei del Caos. Horus viene ferito sulla Luna del mondo ferale di Davin, venendo contaminato da una prodigiosa ed antica arma demoniaca. In un disperato tentativo di guarirlo, i suoi luogotenenti lo conducono in un tempio sul mondo di Davin, presso le misteriose sette guerriere, native di quel pianeta. Il tempio è tuttavia al servizio del Caos, per cui la ferita di Horus lo espone alla sua contaminazione. Ripresosi dal coma, Horus si sente diverso. Rivoltandosi contro suo “Padre”, l'Imperatore, il romanzo descrive gli eventi messi in atto da Horus, eventi che cambieranno per sempre il volto della galassia…
03. Galaxy in Flames (Galassia in fiamme)
di Ben Counter
Link: https://fantasiastore.it/it/altri-libri/97662-leresia-di-horus-galassia-in-fiamme.html
Trama: Descrive nel dettaglio, i primi gesti folli del Primarca Horus all'inizio della sua ribellione. Vi si racconta del bombardamento virale scatenato dal Signore della Guerra sul mondo di Isstvan III. Sebbene all'apparenza, secondo il Primarca Horus, lo scopo di tale ed estrema devastazione serva a pacificare il sistema, dopo la dichiarazione di indipendenza dall'Imperium, il vero motivo del bombardamento aveva come fine l'obbiettivo di sbarazzarsi di tutti quegli Space Marine della sua Legione, e delle Legioni a lui alleate, che non avrebbero accettato di rivoltarsi contro l'Imperatore. Sotto un pesante bombardamento di morte e distruzione attuato dai loro stessi compagni d'arme, i Marine lealisti dei Lupi della Luna, dei Divoratori dei Mondi, dei Figli dell'Imperatore e della Guardia della Morte, lottano contro i loro fratelli di un tempo in una disperata sfida che segna l'inizio dell'Eresia di Horus.
SERIE SPETTRI/FANTASMI DI GAUNT scritta da Dan Abnett
Se pensiamo all’universo di Warhammer 40k, l'immagine che viene subito alla mente è quella degli Space marines, gli Adeptus Astartes, i guerrieri prediletti dell’Imperatore. Soldati geneticamente potenziati, dotati di armature che amplificano la loro forza brutale e i loro poteri che ben impersonano l'epica efficienza delle armate dell’Imperium. Ma in realtà tri ranghi dell'esercito ci sono anche semplici umani armati di semplici armi che devono cercare di sopravvivere solo con le loro forze: come ad esempio ci fa parte della Guardia Imperiale.
Questa serie racconta le battaglia di un particolare reggimento della Guardia Imperiale: Tanith Primo e Unico, costituito da soldati provenienti dal mondo di Tanith, e rimasti senza casa e affetti poichè il loro pianeta mentre erano in missione è stato completamente distrutto. Privati delle proprie origini e della prospettiva di un ritorno a casa al termine del loro servizio, questi uomini fortunatamente finiscono sotto il comando di Ibram Gaunt, uno dei rari commissario-colonello che si comporta in modo umano con i suoi uomini e non usa la forza per farsi ubbidire, ma bensì li incoraggia e li guida grazie alle sue abilità strategiche . E' grazie a lui che verranno denominati gli Spettri di Gaunt, dalla loro particolare tattica bellica, una guerriglia che si basa su attacchi veloci a sorpresa, in cui nemici non riescono ad accorgersi del loro arrivo anche grazie all'uso di particolari mantelli.
La serie è formata dai libri sottostanti, più altri volumi che qui non nomino:
Primo e Unico
Link: https://www.lafeltrinelli.it/primo-unico-spettri-di-gaunt-libro-dan-abnett/e/9791280607010?srsltid=AfmBOopEoMA7JvGsSCgRhJlIqVxcixBc31gaqTCDhL0UzuwXDBaOeb7y
Trama: Le armate del Caos hanno infestato i mondi di Sabbat. La Guardia Imperiale si prepara a riconquistarli. Il Primo e Unico Tanith combatte in prima linea contro reggimenti rivali ed eserciti di Space Marine del Caos fino alla battaglia più cruenta che si svolge sul pianeta Menazoid Epsilon. Lì Ibram Gaunt sceglie di infrangere il suo codice di onore per salvare milioni di vite innocenti.
2. Creatore di Spettri
Link: https://www.lafeltrinelli.it/creatori-di-spettri-saga-degli-libro-dan-abnett/e/9788878514317?queryId=43c361754bfb6072c34e71940bf88fd0
Trama: Il Primo e Unico Tanith si trova su Monthax, un pianeta ricoperto di giungle, presidiato dalle forze del Caos. Mentre le truppe Imperiali si scontrano con gli occupanti, l'anziano esploratore MKoll scopre che il grosso delle truppe dei marine del Caos assedia un misterioso tempio. Al suo interno si nascondono gli Eldar. Il loro mago Eon Kull deve sigillare le vie di accesso al tempio con la magia. il Primo e Unico Tanith decide così di aiutarli distruggendo tutti i soldati del Caos assedianti, grazie anche alla collaborazione inaspettata di altri reggimenti alleati che, in precedenza si sarebbero rifiutati di farlo. In questo libro viene spiegata l'intera storia del Primo Tanith e dei suoi soldati, grazie a dei flashback del Commissario Gaunt.
3. Necropolis
Link: https://www.lafeltrinelli.it/necropolis-saga-degli-spettri-di-libro-dan-abnett/e/9788878515291
Trama: Una misteriosa ed inarrestabile forza assedia la città formicaio Verun. Gaunt e i suoi Spettri sono pronti a combattere quando un inaspettato tradimento farà crollare le loro difese. Sull'orlo della sconfitta Gaunt decide di reclutare nuovi soldati dal formicaio e da altri mondi per continuare la lotta e salvare Verun dall'attacco imminente di una legione del Caos.
SERIE CHIAPHAS CAIN scritta da Sandy Mitchell (pseudonimo di Alex Stewart)
Altra serie di romanzi dedicati alla figura di un Commissario Colonnello dell'esercito dell'Imperium molto diverso da Gaunt, più irriverente, ironico, codardo, opportunista, eppure passato comunque alla storia come eroe per le sue capacità belliche e l'umanità dimostrata nei confronti dei sottoposti, caratteristiche che lui stesso nei suoi diari dice di non possedere. Nato in un mondo fornicaio e quindi fin da piccolo abituato a fare di tutto pur di sopravvivere Chiaphas Cain dice che non è brutale coi suoi uomini solo perchè non vuole lo ammazino loro sul campo di battaglia, incidenti che capitano spesso ai Commissari più violenti. Ma forse c'era molto di più in lui di quanto lui stesso ammette.
La serie è formata dai libri sottostanti, più altri volumi, so che è stata tradotta anche in italiano, almeno in parte, ma non ho trovato copie acquistabili online:
1. Per l'Imperatore
2. Caverne di Ghiaccio
3. La Mano del Traditore
Altre due serie molto interessanti, opera di DAN ABNETT, e molto amate dal pubblico sono :
La Trilogia di Eisenhorn
1. Xenos
2. Malleus
3. Hereticus
e La Trilogia di Ravenor
1. Ravenor
2. Ravenor Ritornato
3. Ravenor Fuorilegge
Due serie dedicate alle figure di due INQUISITORI, perciò tutto un'altro ramo della militia dell'Imperium con metodologie molto diverse. E questi due personaggi sono anche all'opposto come schieramenti e temperamento. Se invece di semplici tattiche militari e imprese eroiche volete leggere di intrighi, spie, sottointrighi, poteri straordinari, doppio o triplogioco, culti imperiali o del chaos, queste serie fanno per voi, ma non so se sono disponibili in italiano purtroppo.
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