#sovrannumero
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Una catapecchia in rovina, piena di spifferi e marciume.
Accoglie troppe bocche da sfamare di quanto può contenere, regge più peso e calore e avidi fiato di quanto può soddisfare.
Penserete siano stupidi questi abitanti, o egoisti, ogni volta che, con noncuranza, danno vita ad altre bocche, altri polmoni, altri corpi che chiedono spazio.
Tra malattie e sudiciume, tra la disperazione.
Eppure, lo fate ogni giorno.
Infliggete a una terra morente un tormento a ogni nascita, avvicinando l'umanità alla fine.
#utopia#serie tv#palhaniuk#beautiful you#inquinamento#ecologia#terra#controllo nascite#popolazione#sovrannumero#risorse
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Qui nella bolla di internet è più facile pensarci perfetti uomini di sinistra, difensori dei più deboli e delle "minoranze", la creazione di un personaggio migliore di quelli che siamo nella vita reale da spendere su internet per averne un ritorno in termini di immagine, fa bene all'autostima, solo che in un gran numero di casi è tutta autostima per un personaggio fasullo, artificiale, "virtuale". Il pensiero cosiddetto "di sinistra" si specchia troppo in questa vacuità le cui intenzioni sono buone ma i risultati non altrettanto. Un conformismo tutto automatico per i temi preconfezionati della cultura di sinistra anima una pletora di socialisti che si contano sempre in sovrannumero rispetto ai dati reali. Grandi sermoni sulla tolleranza e l'inclusione ci vengono propinati da predicatori itineranti, ma più che a noi pare che si rivolgano sempre a se stessi. Li anima un sottile razzismo per chi vive fuori dalla modernità avanzata dei centri urbani, fuori dai quali si trovano ordinati in vilette a schiera tutti gli ignoranti che votano a destra. Tutti si servono delle stesse donne delle pulizie, ma quelli di sinistra lo fanno con un'umanità tutta speciale. Ripensare i modi della loro attenzione verso i deboli sarebbe troppo faticoso, meglio affidarsi ai pacchetti di idee che si possono trovare già pensate e denocciolate per evitare di spaccarsi i denti su concetti troppo duri. La sinistra in questo modo è diventata una destra camuffata, perfettamente inserita nel mercato e nei meccanismi dello sfruttamento mondiale delle "minoranze", tanto che occorre oggi inondare la gente di spot sui detersivi bio e sul rispetto dell'ambiente per rimbambirla a puntino e sfruttarne il senso di colpa a scopi commerciali.
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Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Giustizia al 31 ottobre, sono quasi 60mila i detenuti ristretti nelle carceri ...
da: I NUMERI DEL CARCERE Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Giustizia al 31 ottobre, sono quasi 60mila i detenuti ristretti nelle carceri, oltre 8mila in più rispetto ai posti disponibili. Tenuto conto che la capienza delle carceri è di 51.275 posti, i detenuti in sovrannumero sono 8.440. Il maggiore sovraffollamento è in Lombardia e Puglia: nella prima regione i detenuti sono…
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31 ott 2023 09:01
“UNA STRUTTURA DELINQUENZIALE ORGANIZZATA A LIVELLO FAMILIARE” – L’ORDINANZA DEL GIP DI LATINA STRAPPA IL VELO SULLA DIFESA DI LILIANE MUREKATETE: LA MOGLIE DI SOUMAHORO SOSTENEVA DI NON ESSERE COINVOLTA NELLA GESTIONE DEGLI AFFARI DELLE COOP DELLA MADRE. E INVECE AVEVA UN RUOLO CENTRALE: “ESERCITA POTERI GESTORI E CONDIZIONA LE RIUNIONI”. E, SOPRATTUTTO, UTILIZZAVA I FONDI DESTINATI AI MIGRANTI PER DIFENDERE IL SUO “DIRITTO ALL’ELEGANZA”, COSTATO 368MILA EURO TRA BORSE E HOTEL DI LUSSO, ESTETISTE E CENE. INTANTO, I RIFUGIATI PER CUI INCASSAVA LAUTI FONDI PUBBLICI VIVEVANO IN STRUTTURE FATISCENTI E IN CONDIZIONI DEGRADANTI. ORA, È AI DOMICILIARI E IL MARITO FA FINTA DI NIENTE...
1. AGLI ARRESTI LADY SOUMAHORO: TUTTE LE SPESE COI SOLDI NOSTRI
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”
L’Italia dei buoni, dopo il caso del sindaco Mimmo Lucano, subisce un altro uppercut dal Tribunale di Latina, dove il gip Giuseppe Molfese ha liquidato il sistema d’accoglienza garantito dalla coop Karibu presieduta dalla ruandese Marie Terese Mukamitsindo, suocera del deputato con gli stivali Aboubakar Soumahoro e per anni icona della sinistra con sette parole: «Una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare».
Non sono mancate le stilettate per la figlia Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, la quale, per il giudice «si è affiancata e ha sostituito la madre nei principali atti gestionali, risultando tutt’altro che una semplice segretaria amministrativa».
Le due donne sono accusate di aver utilizzato milioni di euro destinati all’accoglienza per vivere nel lusso, mentre i migranti a loro affidati erano tenuti in condizioni miserabili. Molti soldi sono stati dirottati all’estero, per esempio in Belgio, in Portogallo, in Ruanda, nazione d’origine della famiglia. Uno sperpero […] che ha portato le due donne agli arresti domiciliari con l’accusa di frode in pubbliche forniture, bancarotta per distrazione e autoriciclaggio. […]
Il gip denuncia «un sistema collaudato che è risultato esclusivamente proteso ad eludere gli obblighi pubblicistici […], dotato di schermi societari fittizi riconducibili allo stesso management della Karibu (Jambo Africa e Consorzio Aid), nonché connotato da evidenti caratteri di transnazionalità, tutti unicamente finalizzati a distrarre i fondi pubblici, in buona parte reinvestiti all'estero».
Con l’effetto di «porre i soggetti ospitati, già in condizione di particolare vulnerabilità poiché migranti richiedenti protezione internazionale, in stato di accoglienza gravemente lesivo della loro stessa dignità». Inoltre, gli indagati non avrebbero esitato a disfarsi della documentazione anche contabile della cooperativa Karibu.
Le indagini hanno riscontrato moltissime criticità nelle strutture gestite dagli affini di Soumahoro: ospiti in sovrannumero, alloggi fatiscenti (con umidità e muffa) e arredamento inadeguato, condizioni igieniche carenti, a partire dai bagni e dalla carenza di prodotti per la pulizia personale, mancanza di derattizzazione e «deblattizzazione», riscaldamenti accesi nelle sole ore notturne o del tutto assenti, carenze nell’erogazione dell’acqua calda e nella conservazione della carne, insufficienza e scarsa qualità del cibo, mancata consegna, all’ingresso nella struttura, del kit vestiario, della scheda telefonica di 15 euro.
Tutte mancanze rilevate dai controlli ispettivi, ma anche dalle testimonianze di alcuni ex responsabili. Per esempio un capo struttura ha riferito che sin dall'agosto 2018 «la situazione alloggiativa degli ospiti era molto precaria», ha ricordato che […] «la situazione igienico-sanitaria degli ospiti era anch’essa precaria in quanto la struttura decisamente sovraffollata» e che questo «sovraffollamento causava sporcizia e battibecchi fra i beneficiari».
Nel mirino degli inquirenti sono finiti bonifici per 473.000 euro inviati all’estero e l’utilizzo allegro (in ristoranti, hotel e negozi di lusso) di carte di credito e prepagate per quasi 370.000 euro dal 2017 al 2021. Talvolta le carte erano intestate a dei dipendenti, ma i reali utilizzatori erano «i principali indagati».
Le ricariche erano effettuate «con causali relative a “progetti”», ma poi le spese effettuate erano voluttuarie. Il gip evidenzia anche il ruolo centrale della Murekatete, la quale, come risulta dalle mail, nel periodo sotto osservazione, «esercita poteri gestori sui dipendenti, autorizza pagamenti […] condiziona e determina in base ai suoi impegni le riunioni del Consiglio di amministrazione della cooperativa».
Ma soprattutto «organizza per lei (e chiede la prenotazione dei relativi biglietti) incontri istituzionali finalizzati a trovare nuovi sbocchi lavorativi per la cooperativa». Quali riunioni? Nell’ordinanza si fa riferimento a una in particolare: con il sindaco Giuseppe Sala (che, però, nega l’episodio) e il deputato europeo Pierfrancesco Majorino (all’epoca assessore alle Politiche sociali), entrambi esponenti del Pd.
[…] Il giudice, per le somme distratte alla Karibu, ha ordinato un sequestro preventivo diretto (quindi solo di denaro) di 1,9 milioni di euro da ricercare nelle casse della stessa cooperativa fallita e in subordine sui conti degli indagati, ma con tetti diversi. Alla Mukamitsindo potrà essere prelevato l’intero importo, a Liliane e al fratello Michel circa 1 milione di euro, a Richard 660.000 euro.
Per quanto riguarda l’accusa di autoriciclaggio (relativa ai soldi inviati all’estero) il gip ha disposto un sequestro per equivalente (che può essere soddisfatto anche con beni come auto e appartamenti) da 740.000 euro per la suocera di Soumahoro e il figlio Richard e nei limiti di 285.000 euro per Liliane e Michel. ��Confische che, però, non dovranno eccedere i circa 2 milioni di cui sopra. Dall’ordinanza emerge, seppur appena accennata, anche un’altra vicenda interessante.
A proposito delle esigenze cautelari per la Mukamitsindo si legge: «Continua a rivestire cariche sociali all’interno di soggetti giuridici con finalità non diverse da quelle della Karibu.
È presidente del consiglio di amministrazione della Edelweiss con sede in Nola, avente quale “codice principale” quello di “altre attività di assistenza residenziale” e presidente del consiglio di amministrazione della Karibuni Asbl (associazione no profit di diritto belga)».
Ed ecco la notizia. In Belgio la suocera di Soumahoro ha fondato nel 2019 la Karibuni, associazione senza fine di lucro, che, da statuto, «si ispira al lavoro» che la Karibu italiana svolge da «diversi anni» [...]
Su Facebook si trova ancora una foto della Mukamitsindo con l’europarlamentare Majorino (sempre lui) a Bruxelles dopo «una fruttuosa riunione sul sistema d’accoglienza». Un incontro che, magari, era propedeutico alla nascita della «cugina» belga della Karibu. [….]
2. BORSE, GIOIELLI, SPA: LE SPESE PAZZE ALLA BASE DELL’ACCUSA DI BANCAROTTA
Estratto dell’articolo di Fabio Amendolara e Paolo Gianlorenzo per “La Verità”
Gioielli, scarpe, occhiali, pelletteria di lusso, abbigliamento delle grandi firme, borse, makeup, trattamenti estetici e pernottamenti in hotel a tariffe da capogiro. Ogni spesa dei familiari di Aboubakar Soumahoro tra il 2017 e il 2022 è stata scandagliata e analizzata dagli investigatori della Guardia di finanza ed è riportata nell’ordinanza di custodia cautelare per la moglie del deputato con gli stivali, Liliane Murekatete, per la suocera Marie Therese Mukamitsindo, finite agli arresti domiciliari, e per il cognato Michel Rukundo, per il quale il gip del Tribunale di Latina ha disposto l’obbligo di dimora.
[…] Gli inquirenti hanno scoperto che le carte di credito e prepagate intestate alla coop di famiglia, la Karibu, sarebbero state «adoperate per finalità private»: ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica. Il famoso «diritto all’eleganza» accampato da Aboubakar per la moglie. Gli importi dello shopping sono stati così quantificati dagli investigatori: 93.976,99 euro nel 2017; 208.394,92 euro nel 2018; 49.946,48 euro nel 2019; 13.803,40 euro nel 2020; e 2.177,16 euro nel 2021. Per un totale complessivo di 368.398,95 euro.
[…] Il vortice di spese creato dagli indagati impegna i tre quarti delle pagine dell’ordinanza. La carta di Murekatete, in particolare, sembra aver fatto dei giri stratosferici. Ma non è detto che fosse lei l’unica utilizzatrice. Il 30 maggio 2018, per esempio, striscia 320 euro da Topkapi, una pelletteria dei grandi marchi (Guess, Armani e Calvin Klein) di Latina. Il 2 dicembre 2018 è da Salvatore Ferragamo a Roma. La spesa è da 1.990 euro. Da Gucci ad Amsterdam il 24 aprile 2017 il pagamento è da 323 euro. Il marchio di abbigliamento Elena Mirò doveva essere un must per chi maneggiava la carta dei signori dell’accoglienza pontina: il 12 aprile 2019 il Pos segna 475,60 euro, mentre il 28 giugno successivo altri 534,40. Shopping anche da Cannella. Sono tre gli acquisti nel 2018, per 1.250, 423 e 932,80 euro. Mentre il 20 maggio 2018 risulta una spesa da Tommy Hilfiger Roma per 169 euro. E il 24 dicembre 2018 da Hugo Boss di Castelromano per 110 euro.
Non mancano i cosmetici: da Kiko vengono effettuati tre acquisti tra il 2017 e il 2018: 128,17, 31,20 e 35,80 euro.
Mentre da Sephora l’importo è da 138,77 euro. Spese tracciate anche per estetica e solarium: il 14 aprile 2018 da Nails & the city a Latina per 170 euro; il 28 luglio 2019 da Madame Bovary ad Assisi per 150 euro; il 5 aprile 2019 all’Aesthetics time center di Angri (Salerno) per 50 euro; il 28 aprile 2019 al Tempio di Venere di Roma per 109 euro.
Anche nei negozi di borse la carta di Murekatete sarebbe passata spesso nel Pos. Il negozio più gettonato (ben cinque acquisti) è Prima classe Alviero Martini. Tra il 2017 e il 2019 vengono spesi: 188, 280, 736, 270 e 260 euro. Da Bimba e Lola a Lisbona risulta un acquisto da 82 euro il 30 giugno 2019. E ci sono anche gli accessori. Da Sermoneta Gloves a Fiumicino (guanti di alta moda) il 4 gennaio 2019 vengono spesi 125 euro. Da Tiffany a Fondi il 15 maggio 2018 la spesa è da 90 euro. Da Occhialissimi nel 2019 dalla carta partono 198 euro. E per uno Swatch a Fiumicino 49,50 euro nel 2019.
Grandi marchi anche per le calzature: da Scarpamania a Latina il costo sostenuto è di 186,98 euro, da Ferrandi a Brescia di 260, da Melluso di 103. Compere anche nei negozi di lingerie: da Intimissimi a Latina 700 euro nel 2018, da Udiz a Namur (Belgio) 34,90 nel 2017. Sono diverse pure le gioiellerie visitate, per una spesa complessiva da 2.230 euro tra il 2018 e il 2019.
E c’è una strisciata anche nel Pos di Swarovsky Australia per 401,44 euro. Anche questa spesa è del 2019. Per i profumi i soldi della coop sarebbero stati investiti da Beauty parfums il 6 giugno 2019: la spesa è da 298,90 euro. All’Ikea di Zaventem (Belgio) un acquisto del 2018 è notevole: 1.736,76 euro.
[…] Di certo quanto a pranzi e cene gli indagati non sembrano essersi fatti mancare nulla. I conti più alti li hanno pagati al Monaco Coffee di Kigali (Rwanda), dove la cucina europea s’incontra con quella africana. E dove sono stati spesi ben 1.139 euro in una occasione e 762 in una seconda. Ammonta a 500 euro, invece, il conto del ristorante Porticciolo di Fiumicino e a 400 euro quello dell’Enoteca dell’orologio di Latina.
All’estero gli indagati avrebbero infine soggiornato in hotel esclusivi e con ogni tipo di servizi. Spiccano il Serena hotel di Rubavu (Rwanda) con una enorme piscina per 2.140 euro nel 2017, il lussuoso Pentahotel di Bruxelles, a soli cinque minuti dall’elegante Avenue Louise, nel quale sono stati spesi 1.173 euro nel 2018, il Villa in the sky, sempre a Bruxelles, per 805 euro, e il famoso Hotel L’Adresse di Parigi, attaccato a Champs Elysées per 933 euro nel 2019. Uno dei pernottamenti, infine, appare coincidere con le attività di Soumahoro ai tempi in cui battagliava per i braccianti foggiani. Mentre Aboubakar probabilmente arringava nei campi, la carta della coop il 14 dicembre 2018 è stata infilata nel pos dell’Up Museum hotel di Foggia. La spesa: 240 euro.
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Anziani in sovrannumero: i Nas chiudono una casa di riposo in provincia di Siracusa
Anziani in sovrannumero: i Nas chiudono una casa di riposo in provincia di Siracusa. Dopo la chiusura delle case di riposo abusive di Siracusa, Avola, Carlentini e Melilli, proseguono le ispezioni dei Carabinieri in case di riposo, case famiglia e residenze socio assistenziali. Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i Carabinieri del NAS di Ragusa hanno segnalato alle Autorità una casa di riposo a Rosolini in cui era stato superato arbitrariamente la massima capacità ricettiva. Per questo motivo e in considerazione della recidiva, il sindaco ha ordinato la sospensione dell’attività. Al titolare della struttura sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per l’ammontare complessivo di oltre 1000 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Caso Lecco, il presidente della Lega B Balata: «Serviva una proroga»
articolo: Caso Lecco, il presidente della Lega B Balata: «Serviva una proroga» | Calcio e Finanza Il presidente della Lega Serie B ha aggiunto: «Campionato in sovrannumero? Sarebbe una soluzione ingiusta destinata a creare un’infinità di problemi». Il caso Lecco non accenna a sgonfiarsi con il club bluceleste pronto a farsi valere in ogni sede per vedersi riconoscere quella promozione in Serie…
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"Mortacci tua!"
Non esiste Romano che nel corso della propria vita non abbia esclamato un "Mortacci tua!", fatece caso. Questo modo di dire è polivalente, può essere usato in qualsiasi circostanza e pò esse' più o meno volgare, dispregiativo o amichevole o di stupore, noi Romani il "Mortacci tua!", nelle sue varie forme lo usamo sempre o quasi e lo potemo condi' a nostro piacimento, come se stessimo a 'no street food della parolaccia:
1. "Mortacci tua!" Classico, può essere utilizzato sempre: come espressione di stupore ("mortacci tua che hai combinato"), come insulto a 'n incrocio o a 'n semaforo, al lavoro ovunque e anche come forma di saluto: "mortacci tua, te vedo in forma!"
2. "Tacci tua!" Chiaramente bonario e rivolto a un amico ("Tacci tua, me fai mori'!")
3. "L'anima de li mortacci tua!" Chiaro insulto esasperato, non vengono tirati in ballo i morti ma proprio le loro anime.
4. "L'anima de li mejo mortacci tua!" Come il precedente ma selezionato, vengono tirate in ballo solo le anime dei migliori avi.
5. "Mortacci tua e de chi non te lo dice co' na mano arzata!" Insulto bonario da comitiva. E' chiaro che tocca esse' in compagnia de più persone e si richiede la risposta del branco che risponde alzando il braccio a paletta col palmo della mano rivolto a 3/4 verso il cielo.
6. "Mortacci tua e de tu' nonno!" Pesante, l'offesa è pesante perchè non generica, i morti tua e pure quelli de tu' nonno, che poi so' gli stessi ma 'sticazzi, viene tirato in ballo un defunto prossimo.
7. "Mortacci tua e de tu' nonno in cariola!" Può sembrare come la precedente ma più pesante ma in realtà no, perchè nonno sta in cariola, l'immagine fa ride e strappa un sorriso, in realtà in cariola ce se mettevano i malati quando erano in sovrannumero rispetto ai letti degli ospedali.
8. "Li mortanguerieri!" Espressione di stupore. Qui si va molto indietro nel tempo, vengono tirati in ballo avi antichissimi, dei tempi in cui ancora presumibilmente, imbracciavano spada e scudo, i mortal guerrieri, appunto.
9. "Mortacci stracci!" Anche in questo caso l'espressione è di stupore. In questo caso però vengono presi in considerazione solo gli avi meno abbienti, quelli che facevano gli stracciaroli.
10. "Mortacci de Pippo!" Nessuna offesa. Qui non viene tirato in ballo nessuno, Pippo è 'na terza persona, un nome comunissimo, per cui non se insulta nessuno ma si esprime stupure per qualche fatto accaduto o di cui si sta parlando.
11. "Olimortè!" Espressione di stupore, detto un po' alla francese pe' dasse 'n tono, solitamente quando appare alla vista una bella ragazza.
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No perché la tendenza americana a ~sfanculare~ ehm cancellare le persone al primo sbaglio ha permeato mezzo mondo, quindi adesso pure in Italia giochiamo a fare gli inquisitori. Magari adesso che Joaquin Phoenix ha detto che dare una seconda possibilit�� è giusto forse gli americani, popolo costituito da un unico gregge di pecore in sovrannumero, cominceranno a prendere in considerazione la cosa.
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AUSTRALIA: 10.000 CAMMELLI SARANNO UCCISI NEI PROSSIMI 5 GIORNI - Basta delfinari 10.000 cammelli selvaggi residenti nel Nord Ovest dell'Australia saranno uccisi a causa di un piano di sterminio recentemente approvato che partirà oggi. Per i prossimi 5 giorni, elicotteri con a bordo dei cecchini sorvoleranno le aree in cui vivono gli animali, sterminandoli. La loro colpa è quella, a dire dei funzionari delle terre indicate, di essere in sovrannumero e di consumare troppa acqua, causando danni anche alle zone antropizzate. Gli animali sono inoltre accusati di provocare forti emissioni di gas serra; evidentemente i funzionari sono preoccupati per qualche decina di migliaia di cammelli selvatici e non per i gas prodotti dai miliardi di animali chiusi negli allevamenti. Moltissimi cammelli si stanno trasferendo in massa seguendo una rotta migratoria; i cecchini ne approfitteranno per fare fuoco e sterminarli. https://bit.ly/2FtY8L1 https://bit.ly/36BOqCu 😡😡🤢🤮 https://www.instagram.com/p/B7Du9wpCS7N/?igshid=1vhp2c0eni8zk
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Piove ed è colpa mia e del mio salotto. Ha ragione il capitano Salvini! _____________________ Piove, piove a catinelle, piove a dirotto, grandina, diluvia, e le nostre città sembrano sempre più inadeguate a fronteggiare ogni tipo di fenomeno naturale. Continui disastri, emergenze senza fine, e subito tutti a parlare di bombe d’acqua e catastrofi ambientali, come se mai avesse piovuto prima. Non lo so, mi sembra tutto un brainstorming di sciocchezze ripetute a raffica. Ma i fiumi straripati, le case e le vite distrutte sono lì a far pensare che non si tratti solo di un problema di percezione pubblica; forse le precipitazioni stanno veramente aumentando rispetto ai secoli scorsi e ci stiamo lentamente tropicalizzando. Io, però, resto della convinzione che si tratti di problemi antropici, più che metereologici. Si costruisce troppo e in modo dissennato. La popolazione sul territorio è mal distribuita. Si pianifica poco o niente. Ci si preoccupa degli interessi immediati e si distrugge ogni possibilità di sviluppo futuro. La natura va assecondata, non combattuta. Non si può andare oltre il limite di sopportazione delle terre e dei fiumi. C’è bisogno di terreno che assorba la pioggia e la trasformi in vita. E invece non facciamo altro che continuare a costruire, a mettere cemento su cemento, togliendo spazio agli alberi ed ai corsi d’acqua, provocando nuove deforestazioni in periferia e aumentando la produzione di anidride carbonica, metano e gas di scarico in città già sovraffollate. Tutto questo, a sua volta, contribuisce al surriscaldamento del pianeta: la probabile causa dello scioglimento dei ghiacciai, degli sconvolgimenti delle correnti marine, dell’estinzione o dell’aumento sconsiderato di animali e piante, della desertificazione del terreno e, per l’appunto, della tropicalizzazione del Mediterraneo. Un maledetto cane che si morde la coda. Siamo in tanti, in un pianeta piccolo piccolo, e siamo mal distribuiti. Per sovrannumero, si allargano sempre di più, a livello globale, comportamenti puntati sulle leggi della crescita economica, piuttosto che sul buon senso e sulle irragionevoli ragioni della natura. Mutatis mutandis, considero un problema di cattiva distribuzione degli insediamenti umani anche quello dell’immigrazione. Non si possono mettere migliaia di immigrati in quartieri ghetto che presentano già enormi problemi sociali e pretendere che tutto fili liscio. L’immigrazione può essere linfa vitale per questo paese, ma va distribuita in modo razionale sul territorio e non dirottata e irreggimentata in zone periferiche delle metropoli. Paradossalmente, avere frontiere aperte e lasciare che le masse umane di immigrati si distribuiscano liberamente sul territorio, potrebbe fare meno danni di questa politica che li costringe a nascondersi tra la folla delle metropoli e a rinchiudersi in ghetti fatiscenti. Non c’è niente da fare, anzi ci sarebbe da fare moltissimo. Ma la nostra operatività si limita al lamento. Come sto facendo anche io, ora, qui. Siamo causa del nostro danno e malediciamo il cielo, il mare, la pioggia, le masse umane e i fiumi, dimenticando che siamo noi quelli che continuano a sputare in cielo e a lamentarci della saliva che ci ricade in testa. ____________________ Questo lo scrivevo nel mio blog di periferia a novembre di quattro anni fa. Forse quando l'ho scritto ero pure in salotto. Ha ragione Salvini. Tutti questi disatri ambientali sono colpa mia. https://aitanblog.wordpress.com/2014/11/17/el-que-al-cielo-escupe-en-la-cara-le-cae
#pioggia#diluvi#disastri#ambiente#salvini#disastri ambientali#ambientalisti#migrazione#aitan#aitanblog#ecologia#cemento#cementificazione
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Carenza di pediatri e neonatologi all’Ospedale di Licata, allarme dei sindacati
Carenza di pediatri e neonatologi all’Ospedale di Licata, allarme dei sindacati
Read More La denuncia, “L’Asp assume per concorso pubblico gli specialisti necessari ma li manda in sovrannumero presso altri ospedali continuando a ricorrere impropriamente alla mobilità d’urgenza” The post Carenza di pediatri e neonatologi all’Ospedale di Licata, allarme dei sindacati appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Agrigento, neonatologi, ospedale di licata,…
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Benevento, aumentano i calciatori "bandiera": saranno in sovrannumero | www.ottopagine.it
Benevento, aumentano i calciatori “bandiera”: saranno in sovrannumero | www.ottopagine.it
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Ischia, rissa a colpi di cocci di bottiglia tra minorenni: chiuso un locale a Casamicciola Terme
Ischia (Napoli), rissa a colpi di cocci di bottiglia tra minorenni: chiuso un locale a Casamicciola Terme. Il Questore di Napoli, su proposta della Compagnia Carabinieri di Ischia, ha disposto la sospensione per 15 giorni delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nonché di intrattenimenti danzanti e spettacoli di arte varia nei confronti di un locale di Casamicciola Terme. Rissa tra avventori In particolare, la notte dello scorso 8 luglio, i militari erano intervenuti presso il locale a seguito della segnalazione di una rissa in atto tra alcuni avventori. Gli operatori, giunti sul posto, avevano identificato 7 giovani, 6 dei quali minorenni, ed accertato, grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, che gli stessi, poco prima, avevano preso parte ad una rissa, scoppiata per futili motivi, all’interno del locale e proseguita all'esterno dello stesso, riportando diverse ferite per essersi colpiti, altresì, con cocci di bottiglie. In quell’occasione i carabinieri avevano denunciato i sette ragazzi per rissa e lesioni personali aggravate. Aggressioni e disturbo della quiete pubblica Inoltre, tra aprile del 2022 e aprile del 2023, sia all’interno che all’esterno del locale, sono stati registrati episodi di aggressioni, liti, disturbo della quiete pubblica e disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Invece a maggio del 2023 il titolare era stato denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento poiché i militari della Stazione Carabinieri di Casamicciola Terme avevano accertato la presenza di clienti in sovrannumero rispetto alla capienza massima prevista. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini. Read the full article
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Carpi-Bagnolese: dopo i tribunali, che parli il campo
Carpi-Bagnolese: dopo i tribunali, che parli il campo
Dopo le note vicende estive, parte l’avventura del nuovo Carpi (targato Athletic) che è riuscito ad iscriversi in sovrannumero alla quarta serie, dopo l’esclusione del “vecchio” Carpi FC 1909 dalla Serie C, che per la cronaca, si sta ancora trascinando tra tribunali da più di due mesi.Per questo debutto in campionato (che segue quello in coppa Italia di Serie D col Mezzolara), al Sandro Cabassi…
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Serie D, ufficializzati i gironi, Pro Livorno è in E
Serie D, ufficializzati i gironi, Pro Livorno è in E
Livorno 7 settembre 2021 Il Dipartimento Interregionale ha ufficializzato la composizione dei gironi della Serie D 2021-2022: Nove igironi, di questi: A, B, D, H e I a venti squadre C, E, F, G classico format a diciotto squadre. L’organico definitivo comprenderà 172 club, in attesa delle decisioni riguardo l’eventuale squadra che sarà ammessa in sovrannumero. Dopo i gironi, entro qualche giorno…
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A me non dispiace se dei cuccioli di cervo muoiono, se a cacciarli fossero dei lupi che se li mangiano per necessità. A me fa orrore che ancora si consenta a degli esseri umani di uccidere per divertimento, accampando ogni ridicola scusa per dargli il permesso. Facessero fare il controllo delle specie a dei tecnici laureati in scienze naturali pagati dallo Stato. Scommettiamo che il problema del sovrannumero degli ungulati improvvisamente diventerebbe quasi del tutto trascurabile?
Fare schifo, e continuare come se niente fosse a fare schifo
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