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Discorso all’umanità
Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare ne conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povert��, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – “Il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo” – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia. Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah l’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.
Charlie Chaplin - Discorso all’umanità
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Protesta di terroristi armati di fogli A4 subito soppressa davanti a Montecitorio, un po' troppo adulti da poter manganellare
#Legalizzazione #cannabis #Cannabislegalisierung #iocoltivo #SpiniNelFianco
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Il chiodo fisso in testa (1 di 2)
A ventiquattro anni, appena laureata ho trovato lavoro. Dopo qualche mese mi sono pure fidanzata ufficialmente. Fino ad allora solo storielle minime, senza alcun serio approfondimento, dal punto di vista dell'intimità. Vabbe': un po' di sano petting o magari masturbavo il mio fidanzato di turno. Mi piaceva anche vederli sborrare, ma mai nessuna penetrazione nel mio corpo. Perché è sempre stata mia ferma intenzione quella di darmi tutta solo a mio marito. Tutto bene? No: ho appena lasciato il mio fidanzato! Fiorenzo oltre ad avere un ottimo lavoro, è veramente un bellissimo uomo: gioca a basket, è alto 1,98 e pesa quasi cento chili.
Confrontato con me che sono alta 1,60 e peso 48 chili dopo aver pranzato, il mio ex sembra la mia custodia. Voleva fare le cose per bene anche lui, per cui non ha mai protestato perché non mi sono mai concessa intimamente a lui in alcun modo. E non m'ha neppure mai chiesto nulla, oltre a baci e carezze più o meno superficiali. Mi sembrava un po' strano, per un uomo sano di ventiquattro anni, ma non avrei mai immaginato ciò che avrei scoperto In seguito. Comunque, andando per ordine: lui m'è sempre sembrato un tipo sereno, equilibrato e pieno di interessi. Completo, in una parola. Decisamente da sposare. E mi ero sinceramente affezionata a lui e a Lorella, sua madre. Che poi non è veramente sua madre, ma la seconda moglie del padre, colei che l'ha cresciuto sin da quando aveva otto anni dopo la prematura dipartita della mamma biologica.
Lorella, addirittura più piccolina di me, è un'impiegata di cinquantatre anni che si mantiene in perfetta forma, mentale e fisica. Con me lei è sempre stata più che affettuosa; quasi la sorella maggiore che non ho mai avuto. Quando restavo a pranzo o a cena, ero testimone del forte legame che loro due hanno. E che non m'era mai sembrato anomalo. Un attaccamento reciproco che li ha uniti ancor di più dopo la morte improvvisa e inaspettata di Attilio, il papà di Fiorenzo e marito di Lorella. Spesso parlavo con lei del prossimo matrimonio, di vestiti, trucchi, viaggi, vacanze e altro. Risate, battute eccetera. Un ottimo rapporto.
Perché l'ho lasciato in tronco è presto detto: ieri pomeriggio alle cinque sarei dovuta partire per una breve trasferta di lavoro. Ma appena scesa dall'autobus in stazione, ho saputo che grazie a uno sciopero imprevisto e selvaggio per il rinnovo del contratto, gran parte dei treni era stata soppressa, incluso il mio. Quindi sarei potuta partire solo stamattina prestissimo. Come poi è avvenuto. La casa di Fiorenzo è in centro, molto più vicina alla stazione della mia, che invece è fuori città. Per cui, facendo due passi, dopo pochissimo ero già arrivata a casa loro: avrei passato la notte lì. Avendo le chiavi d'emergenza di portone e portoncino nel mio portachiavi, ho deciso di lasciare il trolley nell'androne e, con le scarpe in mano, salire pian piano, come una gatta, per far loro una sorpresa. Mai fare sorprese, ragazzi!
Ho aperto in modo silenzioso il portoncino e sono entrata. Subito ho sentito dei rumori provenire dalla camera da letto matrimoniale. Il cuore mi batteva forte! Ma no, non poteva essere... ma su: Fiorenzo e Lorella? Impossibile, dai! Di sicuro lui non c'è. Sarà uscito con gli amici e io adesso stavo rovinando la scopata di quella donna col suo uomo! Dio che scema! Hai capito Lorella! Volevo uscire in silenzio. Ma dovevo comunque essere sicura che fosse così. Curiosità femminile, pettegolezzo. Quindi, mi sono avvicinata alla porta socchiusa e quello che ho visto m'ha bloccato il battito e la respirazione!
Il mio promesso sposo aveva indosso solo la maglietta e stava a gambe larghe sul bordo letto a occhi chiusi. Teneva entrambe le mani sulla nuca di Lorella, per non farla allontanare troppo dal suo inguine. Anche se obiettivamente non mi sembrava ce ne fosse bisogno. Lei era nuda, perfettamente depilata ovunque. A giudicare dall'aroma gradevole che ben conosco e dalla lucidità del suo ano, era anche completamente incremata del burro profumato per la pelle che, tra l'altro, lei ha regalato anche a me.
Potevo osservarne benissimo il taglio delle natiche completamente spalancato, il suo corpo piccolino ma tonico e oggettivamente molto bello. I seni le ballonzolavano un po'. Glieli avrei succhiati, giuro! Capelli legati, lo stava pompando come una professionista. La cosa incredibile è che ho potuto vedere come riuscisse a inghiottire senza alcun problema tutta la verga di Fiorenzo, che ovviamente, essendo in proporzione al suo fisico, è un vero missile.
Poi ho potuto assistere a un'altra scenetta intima che a momenti mi faceva urlare di dolore, rabbia, invidia. Forse anche di desiderio e che mi ha fatto comunque venire solo voglia di andarmene via e non vederli più. Rabbia sorda, gelosia. E desideravo quell'uomo più che mai. A un certo punto, Fiore ha preso dal comodino su cui era poggiata una bottiglia di Coca Cola di vetro formato famiglia. Una di quelle degli anni ottanta che ormai non si trovano più. Con fare esperto e senza alcun problema, avendo anche le braccia lunghissime, l'ha infilata nel culo di Lorella fino quasi alla svasatura finale. Lei non ha fatto neppure una smorfia di dolore: la bottiglia le è entrata dentro in non più di quattro secondi. Anzi: s'è piegata al massimo per facilitare l'operazione, mugolando di gioia.
Il colmo è che quando Fiore le ha detto: "devo sborrare" lei, che intanto non aveva smesso di pompare il suo uccello, è riuscita a far entrare nella sua bocca pure le palle e lui in quel frangente le ha infilato nel culo anche la svasatura finale della bottiglia che era rimasta fuori! Fiorenzo quindi le ha sborrato in gola a lungo: potevo vedere che entrambi sobbalzavano a ogni getto che fuoriusciva da lui ed entrava nella gola di lei. Incollati, saldati, godevano entrambi moltissimo. Era una scena erotica bellissima, se presa per sé. Ma totalmente scorretta, nei miei confronti. Penso che anche lei sia venuta: per terra infatti c'era un lago. Li ho visti ridere insieme soddisfatti, mentre lui le toglieva il cazzo dalla gola e lei espelleva con facilità la bottiglia. Poi lei l'ha leccato per pulirlo.
Hanno iniziato a parlare, ridere, baciarsi appassionatamente. Poi si sono fatti più seri, si sono messi sul letto e hanno cominciato a fottere in modo tradizionale. Lui la copriva tutta da dietro, a cucchiaio, e l'accarezzava. Lei gli diceva che voleva ancora tanto il suo cazzo tutto dentro. Sono arretrata e mi sono nascosta nella stanza vicina; per circa dieci minuti ho ascoltato Fiore e Lorella godere mentre si accoppiavano con quello che era un rapporto di coppia, un vero amore. Prima di andarmene, ho lanciato un'ultima occhiata e ho visto che lei era finalmente distesa a pancia sotto e lui la inculava, stando totalmente affondato nel suo corpo. A un certo punto quella donna, molto elastica malgrado l'età, con tutto quel cazzo ficcato nel culo s'è girata con testa e spalle e gli ha chiesto di baciarla in bocca con passione, perché stava venendo. Sembrava una contorsionista del circo!
Lui obbediente le ha detto: "si, mamma" e quindi hanno unito le loro bocche, mentre lui intensificava la cavalcata eiaculando e rantolando come un cavallo imbizzarrito. Lei allargava di più le natiche per farlo entrare meglio, sborrare e godere molto. Sono arretrata piano e per chiudere il portoncino ho aspettato che urlassero mentre venivano, sì da coprire il minimo rumore dello scatto. Sono fuggita via, ho messo le chiavi nella cassetta postale e tremante ho scritto su un biglietto a Fiore che non avrei mai più voluto vederli. Perché sapevo del loro segreto, non importa come. Che comunque sarebbe rimasto tale solo se non si fossero più fatti sentire o vedere da me. Mai più. Poi ho preso un taxi e sono andata a casa mia: non avevo certo la serenità per prendere un autobus. Sono partita stamattina e ora sono sul treno, incazzata come una biscia. Ed eccomi nuovamente sola. Penso che inizierò a scopare da subito. Cazzo: ho una voglia...
RDA
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Quando ho tanta fame, ma proprio tanta, mi viene voglia di panino al latte con soppressa all'aglio e asiago sottile sottile
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Ah sì? Che peripezie sono successe?
per farla breve il mio treno si è bloccato per boh più di un’ora esattamente in mezzo tra fiorenzuola e fidenza perché davanti al mio treno ce n’era un altro guasto, io dovevo andare a bologna per fare cambio e ormai mi ero già arresa al mio destino: avrei perso la coincidenza
nel mentre di tutta quell’ora fermi sono arrivate più notizie: non potevamo andare avanti perché c’era il treno guasto, allora hanno pensato di tornare alla stazione precedente (fiorenzuola), poi alla fine non siamo più tornati indietro ma siamo riusciti ad andare a fidenza, ma la corsa del mio treno viene soppressa, in tutto ciò io dovevo comunque raggiungere bologna, solo che alla fine ho scoperto che a fidenza si era fermato il treno che dovevo prendere a bologna e quindi sono riuscita a fare il cambio lì
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Era un giorno come tanti altri, uno di quelli in cui accompagnavo i miei figli a scuola. Era il tempo in cui i miei figli frequentavano la scuola elementare. Un giorno figlio numero uno mi presentò la nuova bidella, la collaboratrice scolastica come si usa dire oggi, tutto orgoglioso. La donna sorridendo a mio figlio gli chiese come mi chiamassi, lui le rispose. Poi lei gli chiese quando fosse nato il suo papà, mio figlio rimase per un attimo spiazzato. Si girò verso di me, con uno sguardo che mi chiedeva la risposta. Gli dissi di dirle che avevo nove anni. E lui glielo disse. La bidella mi guardò stranita "Come nove anni"; le risposi: "Come padre sono nato
quando nacque lui", indicandole mio figlio. Da quel giorno la collaboratrice scolastica mi guardò sempre con misericordia, aveva compreso il mio essere un caso umano. O forse era solo la voglia soppressa di ridermi in faccia.
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Forse è l'ora di far uscire fuori tutta questa rigidezza, per anni soppressa sotto strati di finta fluidità e adattabilità che infine mi hanno causato solo rabbia e rancore perché in realtà violentavo la mia anima, la strizzavo, la mutilavo in situazioni in cui non volevo davvero stare per paura.
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L’ing. Lakhovsky sosteneva che la vita nasce dalla radiazione, è trattenuta dalla radiazione ed è soppressa dal disequilibrio oscillatorio. Se la cellula è costretta a vibrare ad una frequenza diversa da quella naturale, si danneggia e per guarirla occorre sottoporla ad una radiazione avente una frequenza tale da fornirgli l’energia necessaria per riportarla allo stato di salute naturale. Se per Pasteur era necessario uccidere i microbi, per Lakhovsky era sufficiente ripristinare l’oscillazione ovvero l’energia cellulare naturale mediante l’impiego di radiazioni aventi frequenze adeguate. Mosso da queste considerazioni, ideò alcuni dispositivi energetici costituiti da anelli aperti di rame e argento isolati e di dimensioni variabili in modo da ottenere bracciali, collane e cinture. Tali dispositivi erano veri e propri circuiti oscillanti aperti in grado di riequilibrare lo stato energetico delle cellule e di guarirle. Dal 1924 impiegò i suoi circuiti oscillanti nella battaglia contro il cancro, presso l’ospedale della Salpetriére a Parigi. Inizialmente condusse i suoi esperimenti su gerani affetti da tumore ottenendo le prime guarigioni e successivamente, spinto dal primario del reparto di oncologia, su malati terminali di cancro ricoverati presso l’ospedale, ottenendo la guarigione straordinaria di soggetti ritenuti dai medici incurabili.
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In parole povere, energia e frequenze.
Oggi si chiama Radiestesia. In futuro li chiameranno Med Bed. Se si arriverà a costruire un altro Sistema sarà praticamente un cosciente processo di autoguarigione.
Queste cose le hanno sempre sapute, perculate e nascoste.
E continuano ancora.
#citazioni#energia#studi#verità#consapevolezza#lavoro su di sé#zombie#società malata#sistema#mateix#salute#malati cronici#scienza#società#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazioni#dittatura#virus#schiavi#catene#bugie#diavoli#med med#lakhovsky#medicina#guarigioni
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Chissà se a fare gli stronzi si prova soddisfazione.
Perché una motivazione aiuta sempre a raddrizzare le cose, se io chiedo come stai e ricevo una risposta di merda, mi piacerebbe sapere se l'altra persona si sente meglio. Così, per curiosità, eh, mica per altro.
La gente di merda andrebbe soppressa. Intendo fisicamente.
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Ho bisogno di scrivere, quello che ne uscirà non ho idea se avrà un senso compiuto oppure sarà solo un caotico prodotto della mia mente, ma tant'è se non scrivo credo che scoppierò:
Fin'ora è stato un anno davvero davvero duro, sono successe e continuano ad accadere, pressoché con cadenza regolare, vicende che mi stanno portando a mano a mano a perdere le mie certezze, la mia sanità mentale e fisica, ma non scendo nei dettagli poiché sono cose davvero troppo personali e che non mi va di mettere per filo e per segno in mano al web; basti sapere che per quanto questa situazione si stia protraendo da così tanti mesi io sto continuando ad andare avanti nonostante tutto.
Ormai già a partire dallo scorso anno ho intrapreso un percorso, non facile e non tutto rose e fiori, di crescita e ricerca di un amor proprio che non ho mai avuto e posseduto realmente fino in fondo, di una costruzione o meglio ricostruzione di un'autostima per troppo tempo soppressa ed annichilita dagli altri e da me stessa.
Questo percorso mi ha portata e mi sta portando,tra alti e bassi, a nuove consapevolezze, prese di coscienza e posizione, a scremare tra le mie priorità ed interessi al fine di raggiungere il nocciolo di quanto maggiormente mi preme o mi sta a cuore realizzare, consolidare, raggiungere o mantenere. Mi sta conducendo verso nuovi interessi e passioni, in qualche caso anche più mature di quelle che avevo, a riprendere vecchi hobby, a perseguirne di nuovi, a scoprire e sperimentare ed avere sempre un pizzico di curiosità. In questo quasi anno e mezzo ho imparato diverse cose su di me: ho cambiato gusti, pareri, modi di pormi o pensare in determinate situazioni o contesti, ho allontanato da me contesti e persone che non mi ero accorta prima non facessero per me o peggio fossero tossici. Sto ancora vicina a tutti, ma non mi faccio più sfruttare come un tempo, anche se talvolta ancora non colgo quando le persone cercano di manipolarmi o usarmi, ma sto crescendo anche in questo aspetto.
Non è sempre facile fare fronte a certi cambiamenti, alla vita, ma si può decidere di affrontare le cose e darsi una possibilità, io sto cercando di darmela, sto provando a darmi un'opportunità di crescita, un'opportunità per cambiare ed essere una persona migliore, quella che voglio essere. Non sempre sono convinta di potercela fare e spesso inciampo nel mio tragitto, ma non demordo, perché so che un giorno mi volterò indietro e rivedrò il percorso fatto e mi godrò la vista, ringraziando i momento belli e quelli brutti, soprattutto quelli brutti, perché mi avranno portata dove sarò.
Il percorso per superare questo periodo sarà ancora lungo ed impervio, sì va avanti giorno per giorno, contro i breakdown,contro i periodi di down, contro la rabbia, contro il dolore, contro la disperazione, contro le delusioni, contro una salute che non va, sì va avanti giorno per giorno, minuto per minuto sempre ringraziando ed essendo grata per ciò che ho, che sia anche solo una cosa piccola e semplice, perché intanto è "mia",si gode delle cose belle, sì medita, si prega e si lavora per i propri sogni, "se puoi sognarlo puoi farlo" diceva Walt Disney ed io sono dello stesso parere e quindi non mollo o almeno spero.
Cerco solo un po' di stabilità mentale, prima di tutto, sanità fisica, persone pulite e che mi facciano stare bene perché tengono a me, raggiungere i miei obiettivi, fare felici le persone che amo ed essere felice e soddisfatta di quello che ho.
Non so se ce la farò, non so quante persone vorranno seguirmi e quante ancora dovrò perdere, ma so che voglio riuscire ad essere felice.
Pensieri a caso del 07.05.23
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko / 07.05.23)
#life#vita#umi-no-onnanoko#writing#writer#write#scrivere#scrittura#scrittrice#07.05.23#pensieri#thoughts
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Paolo Nutini
Iron Sky
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"A coloro che mi ascoltano, io dico: non disperate.
L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero.
L'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano,
l'odio degli uomini scompare e i dittatori muoiono
e il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo.
E finchè gli uomini muoiono, la libertà non può essere soppressa.
Non arrendetevi di fronte ad uomini innaturali
Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine, voi non siete bestie,
siete uomini!
Voi, persone, avete il potere di rendere questa vita libera e bella
di rendere questa vita un'avventura meravigliosa.
Permetteteci di usare quel potere,
uniamoci tutti"
Il discorso, all’interno del brano “Iron sky”, é tratto dal film
"The Great Dictator" prodotto, scritto e interpretato da Charlie Chaplin.
nel 1940
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EPISODIO 12
Adoro come il Masaya onirico vada in crisi perché 'non conosce la vera Ichigo' ... dopo averle essenzialmente detto che è una figa pazzesca.
Il ritorno dei frame immobili: dieci secondi di Moe che sta immobile in questa posizione, senza aprire bocca. Ve lo dico io, in quei dieci secondi Moe ha capito la vera identità di Ichigo, la vera identità di Deep Blue, il vero scopo degli alieni, la verità sull'esistenza di Dio e la logica dietro gli orari di Trenord. Purtroppo la sua mente sublime avrebbe distrutto l'intera serie e quindi è stata soppressa, ma in suo onore hanno voluto lasciare il momento della grande intuizione.
Apprezzatissima la scena della cicala, perché è la prima volta che Aoyama si apre un po' a Ichigo sui propri reali pensieri ed emozioni, senza limitarsi a presentare l'immagine da bravo ragazzo.
Certo che gli è andata di lusso che Ichigo sia così innocente, perché l'usare un insetto alla disperata ricerca di figa come metafora gli si sarebbe potuto facilmente ritorcere contro in molti modi diversi.
Caffè Mew Mew, vorrei ordinare qualcosa anch'io! Una spiegazione eterosessuale per questo frame, grazie!
E niente, semplicemente adoro questa faccia di Ichigo.
Aspe', gli alieni vogliono distruggere gli animali in via di estinzione? Che supercazzola sta sparando Ryou? Gli alieni vogliono eliminare esattamente una specie terrestre, e questa specie conta otto miliardi di rappresentanti. Tutti gli animali e le piante attaccati sono un mezzo a quel fine, tra l'altro limitati ad aree circoscritte.
Almeno questo è ciò che appare più tardi nella serie; o Ryou si sta sbagliando clamorosamente visto il suo bias, oppure l'informazione verrà corretta in seguito.
Nessuno che sappia cosa sia una neofocena!! In effetti gatti, scimmie e lupi sono intuitivi, lorichetti un po' più difficili ma intuibili, ma una neofocena chi l'ha mai sentita nominare?
Okay, perché Ichigo si impalla quando Kisshu le propone di allearsi con lui. È perché il dover fare la Mew Mew a tempo indeterminato la spaventa? Allearsi con il nemico non mi sembra una soluzione. Kisshu le ha sempre fatto schifo e correntemente non sta dando il meglio di sè, cercando di ammazzare tuttecose. Quindi perché quella pausa?! Mancanza di fiducia nelle proprie capacità, forse, che ha superato con l'incoraggiamento delle amiche? Boh.
Ryou che fa tutto il serio tenebroso ... e poi quando le cose si fanno pericolose Keiichiro lo trova afflosciato mezzo svenuto sulla sedia. Bellissimo.
Ma che espressione è?! Kisshu è sadomasochista, è canon, ufficiale, confermato.
#tokyo mew mew#tmm#mew mew amiche vincenti#tmm ichigo#tmm minto#tmm retasu#tmm aoyama#tmm ryou#tmm kisshu#tmm rewatch
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Non sai quanto per me sia difficile infatuarmi di qualcuno. Penso che in tutti questi anni della mia vita, prima di te, non sia mai successo.
Non sono fatta per le mezze emozioni. Per quelle sfumature sbiadite che stanno a metà tra i due estremi.
Per me in amore, come nel resto è o tutto o niente. O le emozioni che provo sono fortissime, oppure non sento niente.
Non ce la faccio proprio a legarmi a qualcuno per il semplice gusto di farlo, per non rimanere sola. Non durerebbe molto.
Penso che questa sia una cosa abbastanza comune, il problema è che questa scintilla che io aspetto che mi nasca dentro, è un evento abbastanza raro.
Per questo motivo, negli anni, mi sono detta che ero destinata a rimanere sola. Che se anche avessi finalmente trovato la persona giusta, le nostre vite poi non si sarebbero intrecciate.
Poi sei arrivato tu. Io fin dall’inizio ho sentito qualcosa dentro di me. Qualcosa di inspiegabile, mai provato prima e ho capito che quella stronza di una scintilla aveva scelto te per esplodere nelle mie vene e destabilizzarmi tutta.
L’ho tenuta a bada, l’ho soppressa perché il tutto ovviamente ai miei occhi era impossibile. Così siamo rimasti amici. Io ti guardavo con ammirazione e fantasticavo su di te, ma con i piedi per terra, senza starci male.
Poi abbiamo iniziato ad avvicinarci. La nostra amicizia è evoluta, ci siamo avvicinati sempre di più. Io ti ho confidato tutti i miei scheletri, tu hai fatto lo stesso. Ci siamo conosciuti un po’ più profondamente e questa scintilla ha iniziato a scoppiettare un po’ più forte. I miei tentativi di tenerla a bada avevano iniziato a fare cilecca.
Qualcosa poi è cambiato. Tu hai iniziato a comportarti in modo più dolce, ma ancora abbastanza innocente. Io ero confusa, non capivo dove volessi arrivare, ma mi sono lasciata travolgere dal tutto perché, in fondo, era quello che volevo anche io.
E infine è arrivato quel maledetto giorno in cui mi hai detto quelle parole. Quelle parole che hanno dato il via libera, che hanno fatto esplodere la scintilla in me e che ha iniziato ad ardere in modo incontrollato. Mi hai fatto nascere un fuoco di passione e io non ho saputo resistergli.
Abbiamo scoperto tante cose di noi e abbiamo scoperto di avere una connessione assurda. La mia voglia di te, in tutte le tue sfaccettature è arrivata a livelli mai raggiunti.
Non ho mai desiderato nessuno così tanto. Nessuno mi ha mai fatta sentire così. Non hai idea di quanto per me sia difficile che questo accada. E invece è successo, nella mia testa era impossibile, ma poi, ancora mi chiedo come, lo è diventato. Ci siamo dapprima osservati, poi sfiorati, infine intrecciati. Abbiamo condiviso i nostri corpi e le nostre menti. Ci siamo messi a nudo uno con l’altro.
Non puoi capire, per una persona come me, il valore enorme che abbia tutto questo. Quanto io viva intensamente queste emozioni. Che se io abbia scelto te, vuol dire che ti voglio con tutta me stessa. Perché quando le cose iniziano a farsi concrete io mi tiro indietro. Ma con te non è successo, perché con te io non voglio tirarmi indietro, non ho intenzione di farlo.
Come cazzo faccio a dirtelo? A confessartelo? Con la costante paura di perderti per sempre?
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Chi ha subito un torto prova un senso di malessere e avverte in se un risentimento verso la persona che, a suo modo di vedere, ha causato il disagio.
Molta energia viene impiegata per mantenere vivi rancore e frustrazione, rimuginando e rimasticando viene amplificato l'episodio che ha scatenato il torto. In alcuni casi si creano veri e propri tormenti interiori che tolgono la quiete, la pace e spesso anche il sonno. Persino il sistema immunitario esce indebolito da questo esercizio masochistico attorno all'episodio irrisolto che da tempo reclama "giustizia e vendetta". Quando i "colpevoli" vengono individuati nelle figure genitoriali le cose si complicano ulteriormente, perché vanno a toccare i simboli interiorizzati che dovrebbero essere baluardi della propria sicurezza e e della propria autostima. Se, infine, non riusciamo a perdonare noi stessi, allora siamo veramente nei guai, perché quell'"aguzzino" del quale vorremmo liberarci, ce lo ritroviamo continuamente addosso oppure riflesso in uno specchio.
Le religioni se la cavano con l'imperativo "porgi l'altra guancia", come se l'aggressività che alberga in ogni essere umano dovesse semplicemente essere soppressa. Ma la retroflessione dell'aggressività è dannosa per chi la pratica, lo stress non si risolve né si riduce in questo modo.
Lo stress prolungato può produrre significativi danni alla salute psicofisica. In queste condizioni l'organismo attiva meccanismi definiti come attacco-fuga, ossia una risposta psicofisiologica che aumenta battito cardiaco, pressione sanguigna e consumo di ossigeno, entrando in uno stato di iperarousal, che innesca pattern comportamentali di attacco/fuga e freezing, producendo una risposta che può essere caratterizzata da iperdifensività, reattività emotiva, ipervigilanza, immagini ed emozioni intrusive e pensieri ossessivi o accellerati.
Ciò che avviene in condizioni di stress è una risposta del sistema nervoso simpatico che prepara l'organismo ad affrontare un pericolo o un'attività logorante da un punto di vista energetico. sponsabile della risposta di stress da parte dell'organismo.
Le conseguenze più comuni dello stress prolungato includono fatica, deperimento muscolare, diabete steroideo, ipertensione, ulcere, decalcificazione delle ossa, interruzione dell'ovulazione, impotenza, perdita del desiderio sessuale, diminuita resistenza alle malattie, apatia e accelerata degenerazione neurale durante l'invecchiamento.
Quando cerchiamo di liberarci dai torti subiti, non basta dunque porgere l'altra guancia, occorre attivare un meccanismo sanamente egoistico che miri al mantenimento della propria salute psicofisica, quindi puntare su se stessi e evitare che gli altri condizionino la nostra esistenza.
Perdono non perché l'altro meriti il mio perdono, ma perché io merito la mia pace interiore e la mia serenità.
Quando avrò appreso come conservare saldamente nelle mie mani il "timone" della mia vita, allora potrò ragionevolmente credere di poterla indirizzare nella direzione che io desidero e decido liberamente.
Non porto rancore non perché sono buono, bensì perché, consapevole di essere costantemente causa ed effetto in ogni rapporto umano, ho deciso di non dare a nessuno la possibilità d'interferire negativamente nella mia vita.
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Napoli, funicolare di Chiaia: ripristinate la linea sostitutiva NC! L’impianto non riaprirà prima del 20 dicembre prossimo, tra 50 giorni
La linea 128 effettua una partenza ogni 24 minuti che nei festivi diventano 40 Un autobus della linea NC soppressa ” All’inizio del 26esimo mese di chiusura finalmente sortisce qualche timido accenno a una probabile data di riapertura della funicolare di Chiaia, chiusa dal lontano 1° ottobre 2022: potrebbe riaprire il 20…
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#ANM#Comitato Valori collinari#funicolare di Chiaia#Gennaro Capodanno#linea 128#linea NC#Napoli#via Cimarosa#Vomero
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Experience the Best Wood Fired Pizza in Ringwood North at Julia's Restaurant
When it comes to wood fired pizza, Ringwood North has emerged as a culinary hotspot, with Julia's Restaurant leading the charge. Known for its dedication to authentic Italian flavors and high-quality ingredients, Julia's offers an unforgettable dining experience that pizza lovers cannot afford to miss. This guide explores the best wood fired pizzas available at Julia's and what makes them the standout choice in the area.
The Art of Wood Fired Pizza Making
At Julia's Restaurant, the wood fired pizza process is an art form. The use of a traditional wood-fired oven imparts unique flavors and textures that cannot be replicated in a standard oven. This method creates a high-temperature environment that results in a perfectly charred crust while keeping the inside soft and chewy. Each pizza is crafted with meticulous attention to detail, ensuring that every ingredient shines.
Benefits of Wood Fired Cooking
Enhanced Flavor: The wood fire adds a distinct smokiness that enhances the overall flavor profile.
Perfect Texture: High temperatures create a crispy crust with a light and airy interior.
Quick Cooking Time: Pizzas cook in just a few minutes, locking in the freshness of the ingredients.
Signature Wood Fired Pizzas at Julia's Restaurant
1. Hot Soppressa
The Hot Soppressa pizza is a must-try for those who enjoy a little heat. Topped with sopressa salami, red onion, mozzarella, and a medley of wood-fired peppers, this pizza is a flavor explosion. The addition of chili brings a spicy kick that balances perfectly with the richness of the cheese and the savory salami. Each bite is a delightful journey through layers of flavor that showcases the restaurant's commitment to quality.
2. Margherita
No list of wood fired pizzas would be complete without the classic Margherita. Julia’s version features flor di latte cheese, fragrant basil, a drizzle of extra virgin olive oil, and a rich tomato base. This pizza celebrates simplicity, allowing the fresh ingredients to shine. The combination of creamy cheese and aromatic basil creates a timeless flavor that transports you straight to Italy.
3. Hawaiian
For those who believe in the sweet and savory combination, the Hawaiian pizza is an absolute winner. Topped with juicy pineapple, smoked ham, mozzarella, and a tangy tomato sauce, this pizza offers a delightful contrast that keeps you coming back for more. The sweetness of the pineapple is perfectly balanced by the savory ham, creating a harmonious flavor profile that appeals to a wide range of palates.
4. Prosciutto
Indulge in the sophisticated flavors of the Prosciutto pizza. This exquisite dish features flor di latte cheese paired with fresh prosciutto, rocket leaves, and a sprinkle of Parmigiano cheese over a rich tomato base. The combination of creamy cheese and delicate prosciutto creates a luxurious experience, while the peppery rocket adds a refreshing touch.
5. Capricciosa
The Capricciosa pizza is a hearty option that brings together an array of ingredients. With a blend of mushrooms, smoked ham, olives, artichokes, mozzarella, and tomato, this pizza is packed with flavor and texture. Each bite offers a delightful combination of earthy, savory, and tangy notes, making it a favorite among those who appreciate a well-rounded pizza.
6. Saleenas
For a unique vegetarian option, try the Saleenas pizza. Featuring marinated eggplant, pumpkin, fresh herbs, mozzarella, and a drizzle of extra virgin olive oil, this pizza showcases seasonal produce at its best. The combination of roasted vegetables and creamy cheese creates a satisfying dish that is both flavorful and nutritious.
The Perfect Dining Experience
Inviting Atmosphere
Julia's Restaurant boasts a warm and inviting atmosphere that enhances your dining experience. The rustic decor, combined with comfortable seating, creates a cozy environment perfect for family dinners or gatherings with friends. The open kitchen design allows diners to witness the magic of wood-fired pizza preparation, adding an extra layer of excitement to your meal.
Exceptional Service
The staff at Julia's Restaurant are dedicated to providing outstanding service. They are knowledgeable about the menu and are eager to assist you in selecting the perfect pizza and beverage pairing. This level of attentiveness ensures that every visit is a memorable one.
Beverage Pairings: Elevating Your Meal
A great pizza deserves a great beverage pairing, and Julia's Restaurant offers a curated selection of wines and craft beers to complement your meal.
Wine Selections
Chianti: A classic Italian red that pairs beautifully with tomato-based pizzas, enhancing the flavors of the sauce and toppings.
Sauvignon Blanc: This crisp white wine works well with lighter pizzas, particularly those featuring vegetables or seafood.
Craft Beer Options
Julia's also features a rotating selection of local craft beers. Whether you prefer a hoppy IPA or a light lager, there’s something to suit every palate. Pairing your pizza with a local brew adds an extra layer of enjoyment to your meal.
Community Engagement and Support
Julia's Restaurant is not just about great food; it's also deeply involved in the local community. By sourcing ingredients from local farmers and participating in community events, Julia's helps to foster a sense of connection and support among Ringwood residents. This commitment to the community adds to the restaurant's charm and makes dining there feel like being part of something special.
Why Choose Julia's Restaurant for Wood Fired Pizza?
When searching for the best wood fired pizza in Ringwood North, Julia's Restaurant stands out for its dedication to quality, flavor, and community. Each pizza is a testament to the art of pizza-making, combining fresh, locally sourced ingredients with traditional techniques.
Customer Satisfaction
Julia’s has garnered numerous positive reviews from patrons who rave about the exceptional quality and flavor of the pizzas. The restaurant’s commitment to customer satisfaction is evident in every aspect, from the food to the service.
Conclusion
For anyone in search of the best wood fired pizza in Ringwood North, look no further than Julia's Restaurant. With their commitment to quality ingredients, innovative flavors, and a welcoming atmosphere, they have established themselves as a top choice for pizza lovers. Experience the magic of wood-fired cooking and indulge in the rich flavors of Julia's signature pizzas. Gather your friends and family and make your way to Julia’s for an unforgettable dining experience that will leave you craving more!
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