Tumgik
#soppressa
solosepensi · 8 months
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Discorso all’umanità
Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare ne conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – “Il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo” – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia. Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah l’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.
Charlie Chaplin - Discorso all’umanità
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soldan56 · 7 months
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Protesta di terroristi armati di fogli A4 subito soppressa davanti a Montecitorio, un po' troppo adulti da poter manganellare
#Legalizzazione #cannabis #Cannabislegalisierung #iocoltivo #SpiniNelFianco
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tettine · 1 year
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Quando ho tanta fame, ma proprio tanta, mi viene voglia di panino al latte con soppressa all'aglio e asiago sottile sottile
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harshugs · 3 months
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Ah sì? Che peripezie sono successe?
per farla breve il mio treno si è bloccato per boh più di un’ora esattamente in mezzo tra fiorenzuola e fidenza perché davanti al mio treno ce n’era un altro guasto, io dovevo andare a bologna per fare cambio e ormai mi ero già arresa al mio destino: avrei perso la coincidenza
nel mentre di tutta quell’ora fermi sono arrivate più notizie: non potevamo andare avanti perché c’era il treno guasto, allora hanno pensato di tornare alla stazione precedente (fiorenzuola), poi alla fine non siamo più tornati indietro ma siamo riusciti ad andare a fidenza, ma la corsa del mio treno viene soppressa, in tutto ciò io dovevo comunque raggiungere bologna, solo che alla fine ho scoperto che a fidenza si era fermato il treno che dovevo prendere a bologna e quindi sono riuscita a fare il cambio lì
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libero-de-mente · 5 months
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Era un giorno come tanti altri, uno di quelli in cui accompagnavo i miei figli a scuola. Era il tempo in cui i miei figli frequentavano la scuola elementare. Un giorno figlio numero uno mi presentò la nuova bidella, la collaboratrice scolastica come si usa dire oggi, tutto orgoglioso. La donna sorridendo a mio figlio gli chiese come mi chiamassi, lui le rispose. Poi lei gli chiese quando fosse nato il suo papà, mio figlio rimase per un attimo spiazzato. Si girò verso di me, con uno sguardo che mi chiedeva la risposta. Gli dissi di dirle che avevo nove anni. E lui glielo disse. La bidella mi guardò stranita "Come nove anni"; le risposi: "Come padre sono nato
quando nacque lui", indicandole mio figlio. Da quel giorno la collaboratrice scolastica mi guardò sempre con misericordia, aveva compreso il mio essere un caso umano. O forse era solo la voglia soppressa di ridermi in faccia.
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inesistenzadellio · 1 year
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Forse è l'ora di far uscire fuori tutta questa rigidezza, per anni soppressa sotto strati di finta fluidità e adattabilità che infine mi hanno causato solo rabbia e rancore perché in realtà violentavo la mia anima, la strizzavo, la mutilavo in situazioni in cui non volevo davvero stare per paura.
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scogito · 2 years
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L’ing. Lakhovsky sosteneva che la vita nasce dalla radiazione, è trattenuta dalla radiazione ed è soppressa dal disequilibrio oscillatorio. Se la cellula è costretta a vibrare ad una frequenza diversa da quella naturale, si danneggia e per guarirla occorre sottoporla ad una radiazione avente una frequenza tale da fornirgli l’energia necessaria per riportarla allo stato di salute naturale. Se per Pasteur era necessario uccidere i microbi, per Lakhovsky era sufficiente ripristinare l’oscillazione ovvero l’energia cellulare naturale mediante l’impiego di radiazioni aventi frequenze adeguate. Mosso da queste considerazioni, ideò alcuni dispositivi energetici costituiti da anelli aperti di rame e argento isolati e di dimensioni variabili in modo da ottenere bracciali, collane e cinture. Tali dispositivi erano veri e propri circuiti oscillanti aperti in grado di riequilibrare lo stato energetico delle cellule e di guarirle. Dal 1924 impiegò i suoi circuiti oscillanti nella battaglia contro il cancro, presso l’ospedale della Salpetriére a Parigi. Inizialmente condusse i suoi esperimenti su gerani affetti da tumore ottenendo le prime guarigioni e successivamente, spinto dal primario del reparto di oncologia, su malati terminali di cancro ricoverati presso l’ospedale, ottenendo la guarigione straordinaria di soggetti ritenuti dai medici incurabili.
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In parole povere, energia e frequenze.
Oggi si chiama Radiestesia. In futuro li chiameranno Med Bed. Se si arriverà a costruire un altro Sistema sarà praticamente un cosciente processo di autoguarigione.
Queste cose le hanno sempre sapute, perculate e nascoste.
E continuano ancora.
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der-papero · 2 years
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Chissà se a fare gli stronzi si prova soddisfazione.
Perché una motivazione aiuta sempre a raddrizzare le cose, se io chiedo come stai e ricevo una risposta di merda, mi piacerebbe sapere se l'altra persona si sente meglio. Così, per curiosità, eh, mica per altro.
La gente di merda andrebbe soppressa. Intendo fisicamente.
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umi-no-onnanoko · 1 year
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Ho bisogno di scrivere, quello che ne uscirà non ho idea se avrà un senso compiuto oppure sarà solo un caotico prodotto della mia mente, ma tant'è se non scrivo credo che scoppierò:
Fin'ora è stato un anno davvero davvero duro, sono successe e continuano ad accadere, pressoché con cadenza regolare, vicende che mi stanno portando a mano a mano a perdere le mie certezze, la mia sanità mentale e fisica, ma non scendo nei dettagli poiché sono cose davvero troppo personali e che non mi va di mettere per filo e per segno in mano al web; basti sapere che per quanto questa situazione si stia protraendo da così tanti mesi io sto continuando ad andare avanti nonostante tutto.
Ormai già a partire dallo scorso anno ho intrapreso un percorso, non facile e non tutto rose e fiori, di crescita e ricerca di un amor proprio che non ho mai avuto e posseduto realmente fino in fondo, di una costruzione o meglio ricostruzione di un'autostima per troppo tempo soppressa ed annichilita dagli altri e da me stessa.
Questo percorso mi ha portata e mi sta portando,tra alti e bassi, a nuove consapevolezze, prese di coscienza e posizione, a scremare tra le mie priorità ed interessi al fine di raggiungere il nocciolo di quanto maggiormente mi preme o mi sta a cuore realizzare, consolidare, raggiungere o mantenere. Mi sta conducendo verso nuovi interessi e passioni, in qualche caso anche più mature di quelle che avevo, a riprendere vecchi hobby, a perseguirne di nuovi, a scoprire e sperimentare ed avere sempre un pizzico di curiosità. In questo quasi anno e mezzo ho imparato diverse cose su di me: ho cambiato gusti, pareri, modi di pormi o pensare in determinate situazioni o contesti, ho allontanato da me contesti e persone che non mi ero accorta prima non facessero per me o peggio fossero tossici. Sto ancora vicina a tutti, ma non mi faccio più sfruttare come un tempo, anche se talvolta ancora non colgo quando le persone cercano di manipolarmi o usarmi, ma sto crescendo anche in questo aspetto.
Non è sempre facile fare fronte a certi cambiamenti, alla vita, ma si può decidere di affrontare le cose e darsi una possibilità, io sto cercando di darmela, sto provando a darmi un'opportunità di crescita, un'opportunità per cambiare ed essere una persona migliore, quella che voglio essere. Non sempre sono convinta di potercela fare e spesso inciampo nel mio tragitto, ma non demordo, perché so che un giorno mi volterò indietro e rivedrò il percorso fatto e mi godrò la vista, ringraziando i momento belli e quelli brutti, soprattutto quelli brutti, perché mi avranno portata dove sarò.
Il percorso per superare questo periodo sarà ancora lungo ed impervio, sì va avanti giorno per giorno, contro i breakdown,contro i periodi di down, contro la rabbia, contro il dolore, contro la disperazione, contro le delusioni, contro una salute che non va, sì va avanti giorno per giorno, minuto per minuto sempre ringraziando ed essendo grata per ciò che ho, che sia anche solo una cosa piccola e semplice, perché intanto è "mia",si gode delle cose belle, sì medita, si prega e si lavora per i propri sogni, "se puoi sognarlo puoi farlo" diceva Walt Disney ed io sono dello stesso parere e quindi non mollo o almeno spero.
Cerco solo un po' di stabilità mentale, prima di tutto, sanità fisica, persone pulite e che mi facciano stare bene perché tengono a me, raggiungere i miei obiettivi, fare felici le persone che amo ed essere felice e soddisfatta di quello che ho.
Non so se ce la farò, non so quante persone vorranno seguirmi e quante ancora dovrò perdere, ma so che voglio riuscire ad essere felice.
Pensieri a caso del 07.05.23
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko / 07.05.23)
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Paolo Nutini
Iron Sky
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"A coloro che mi ascoltano, io dico: non disperate.
L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero.
L'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano,
l'odio degli uomini scompare e i dittatori muoiono
e il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo.
E finchè gli uomini muoiono, la libertà non può essere soppressa.
Non arrendetevi di fronte ad uomini innaturali
Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine, voi non siete bestie,
siete uomini!
Voi, persone, avete il potere di rendere questa vita libera e bella
di rendere questa vita un'avventura meravigliosa.
Permetteteci di usare quel potere,
uniamoci tutti"
Il discorso, all’interno del brano “Iron sky”, é tratto dal film
"The Great Dictator" prodotto, scritto e interpretato da Charlie Chaplin.
nel 1940
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mewscarrafone · 2 years
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EPISODIO 12
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Adoro come il Masaya onirico vada in crisi perché 'non conosce la vera Ichigo' ... dopo averle essenzialmente detto che è una figa pazzesca.
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Il ritorno dei frame immobili: dieci secondi di Moe che sta immobile in questa posizione, senza aprire bocca. Ve lo dico io, in quei dieci secondi Moe ha capito la vera identità di Ichigo, la vera identità di Deep Blue, il vero scopo degli alieni, la verità sull'esistenza di Dio e la logica dietro gli orari di Trenord. Purtroppo la sua mente sublime avrebbe distrutto l'intera serie e quindi è stata soppressa, ma in suo onore hanno voluto lasciare il momento della grande intuizione.
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Apprezzatissima la scena della cicala, perché è la prima volta che Aoyama si apre un po' a Ichigo sui propri reali pensieri ed emozioni, senza limitarsi a presentare l'immagine da bravo ragazzo.
Certo che gli è andata di lusso che Ichigo sia così innocente, perché l'usare un insetto alla disperata ricerca di figa come metafora gli si sarebbe potuto facilmente ritorcere contro in molti modi diversi.
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Caffè Mew Mew, vorrei ordinare qualcosa anch'io! Una spiegazione eterosessuale per questo frame, grazie!
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E niente, semplicemente adoro questa faccia di Ichigo.
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Aspe', gli alieni vogliono distruggere gli animali in via di estinzione? Che supercazzola sta sparando Ryou? Gli alieni vogliono eliminare esattamente una specie terrestre, e questa specie conta otto miliardi di rappresentanti. Tutti gli animali e le piante attaccati sono un mezzo a quel fine, tra l'altro limitati ad aree circoscritte.
Almeno questo è ciò che appare più tardi nella serie; o Ryou si sta sbagliando clamorosamente visto il suo bias, oppure l'informazione verrà corretta in seguito.
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Nessuno che sappia cosa sia una neofocena!! In effetti gatti, scimmie e lupi sono intuitivi, lorichetti un po' più difficili ma intuibili, ma una neofocena chi l'ha mai sentita nominare?
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Okay, perché Ichigo si impalla quando Kisshu le propone di allearsi con lui. È perché il dover fare la Mew Mew a tempo indeterminato la spaventa? Allearsi con il nemico non mi sembra una soluzione. Kisshu le ha sempre fatto schifo e correntemente non sta dando il meglio di sè, cercando di ammazzare tuttecose. Quindi perché quella pausa?! Mancanza di fiducia nelle proprie capacità, forse, che ha superato con l'incoraggiamento delle amiche? Boh.
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Ryou che fa tutto il serio tenebroso ... e poi quando le cose si fanno pericolose Keiichiro lo trova afflosciato mezzo svenuto sulla sedia. Bellissimo.
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Ma che espressione è?! Kisshu è sadomasochista, è canon, ufficiale, confermato.
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forbidden--voices · 1 year
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Non sai quanto per me sia difficile infatuarmi di qualcuno. Penso che in tutti questi anni della mia vita, prima di te, non sia mai successo.
Non sono fatta per le mezze emozioni. Per quelle sfumature sbiadite che stanno a metà tra i due estremi.
Per me in amore, come nel resto è o tutto o niente. O le emozioni che provo sono fortissime, oppure non sento niente.
Non ce la faccio proprio a legarmi a qualcuno per il semplice gusto di farlo, per non rimanere sola. Non durerebbe molto.
Penso che questa sia una cosa abbastanza comune, il problema è che questa scintilla che io aspetto che mi nasca dentro, è un evento abbastanza raro.
Per questo motivo, negli anni, mi sono detta che ero destinata a rimanere sola. Che se anche avessi finalmente trovato la persona giusta, le nostre vite poi non si sarebbero intrecciate.
Poi sei arrivato tu. Io fin dall’inizio ho sentito qualcosa dentro di me. Qualcosa di inspiegabile, mai provato prima e ho capito che quella stronza di una scintilla aveva scelto te per esplodere nelle mie vene e destabilizzarmi tutta.
L’ho tenuta a bada, l’ho soppressa perché il tutto ovviamente ai miei occhi era impossibile. Così siamo rimasti amici. Io ti guardavo con ammirazione e fantasticavo su di te, ma con i piedi per terra, senza starci male.
Poi abbiamo iniziato ad avvicinarci. La nostra amicizia è evoluta, ci siamo avvicinati sempre di più. Io ti ho confidato tutti i miei scheletri, tu hai fatto lo stesso. Ci siamo conosciuti un po’ più profondamente e questa scintilla ha iniziato a scoppiettare un po’ più forte. I miei tentativi di tenerla a bada avevano iniziato a fare cilecca.
Qualcosa poi è cambiato. Tu hai iniziato a comportarti in modo più dolce, ma ancora abbastanza innocente. Io ero confusa, non capivo dove volessi arrivare, ma mi sono lasciata travolgere dal tutto perché, in fondo, era quello che volevo anche io.
E infine è arrivato quel maledetto giorno in cui mi hai detto quelle parole. Quelle parole che hanno dato il via libera, che hanno fatto esplodere la scintilla in me e che ha iniziato ad ardere in modo incontrollato. Mi hai fatto nascere un fuoco di passione e io non ho saputo resistergli.
Abbiamo scoperto tante cose di noi e abbiamo scoperto di avere una connessione assurda. La mia voglia di te, in tutte le tue sfaccettature è arrivata a livelli mai raggiunti.
Non ho mai desiderato nessuno così tanto. Nessuno mi ha mai fatta sentire così. Non hai idea di quanto per me sia difficile che questo accada. E invece è successo, nella mia testa era impossibile, ma poi, ancora mi chiedo come, lo è diventato. Ci siamo dapprima osservati, poi sfiorati, infine intrecciati. Abbiamo condiviso i nostri corpi e le nostre menti. Ci siamo messi a nudo uno con l’altro.
Non puoi capire, per una persona come me, il valore enorme che abbia tutto questo. Quanto io viva intensamente queste emozioni. Che se io abbia scelto te, vuol dire che ti voglio con tutta me stessa. Perché quando le cose iniziano a farsi concrete io mi tiro indietro. Ma con te non è successo, perché con te io non voglio tirarmi indietro, non ho intenzione di farlo.
Come cazzo faccio a dirtelo? A confessartelo? Con la costante paura di perderti per sempre?
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luposolitario00 · 2 years
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Chi ha subito un torto prova un senso di malessere e avverte in se un risentimento verso la persona che, a suo modo di vedere, ha causato il disagio.
Molta energia viene impiegata per mantenere vivi rancore e frustrazione, rimuginando e rimasticando viene amplificato l'episodio che ha scatenato il torto. In alcuni casi si creano veri e propri tormenti interiori che tolgono la quiete, la pace e spesso anche il sonno. Persino il sistema immunitario esce indebolito da questo esercizio masochistico attorno all'episodio irrisolto che da tempo reclama "giustizia e vendetta". Quando i "colpevoli" vengono individuati nelle figure genitoriali le cose si complicano ulteriormente, perché vanno a toccare i simboli interiorizzati che dovrebbero essere baluardi della propria sicurezza e e della propria autostima. Se, infine, non riusciamo a perdonare noi stessi, allora siamo veramente nei guai, perché quell'"aguzzino" del quale vorremmo liberarci, ce lo ritroviamo continuamente addosso oppure riflesso in uno specchio.
Le religioni se la cavano con l'imperativo "porgi l'altra guancia", come se l'aggressività che alberga in ogni essere umano dovesse semplicemente essere soppressa. Ma la retroflessione dell'aggressività è dannosa per chi la pratica, lo stress non si risolve né si riduce in questo modo.
Lo stress prolungato può produrre significativi danni alla salute psicofisica. In queste condizioni l'organismo attiva meccanismi definiti come attacco-fuga, ossia una risposta psicofisiologica che aumenta battito cardiaco, pressione sanguigna e consumo di ossigeno, entrando in uno stato di iperarousal, che innesca pattern comportamentali di attacco/fuga e freezing, producendo una risposta che può essere caratterizzata da iperdifensività, reattività emotiva, ipervigilanza, immagini ed emozioni intrusive e pensieri ossessivi o accellerati.
Ciò che avviene in condizioni di stress è una risposta del sistema nervoso simpatico che prepara l'organismo ad affrontare un pericolo o un'attività logorante da un punto di vista energetico. sponsabile della risposta di stress da parte dell'organismo.
Le conseguenze più comuni dello stress prolungato includono fatica, deperimento muscolare, diabete steroideo, ipertensione, ulcere, decalcificazione delle ossa, interruzione dell'ovulazione, impotenza, perdita del desiderio sessuale, diminuita resistenza alle malattie, apatia e accelerata degenerazione neurale durante l'invecchiamento.
Quando cerchiamo di liberarci dai torti subiti, non basta dunque porgere l'altra guancia, occorre attivare un meccanismo sanamente egoistico che miri al mantenimento della propria salute psicofisica, quindi puntare su se stessi e evitare che gli altri condizionino la nostra esistenza.
Perdono non perché l'altro meriti il mio perdono, ma perché io merito la mia pace interiore e la mia serenità.
Quando avrò appreso come conservare saldamente nelle mie mani il "timone" della mia vita, allora potrò ragionevolmente credere di poterla indirizzare nella direzione che io desidero e decido liberamente.
Non porto rancore non perché sono buono, bensì perché, consapevole di essere costantemente causa ed effetto in ogni rapporto umano, ho deciso di non dare a nessuno la possibilità d'interferire negativamente nella mia vita.
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gregor-samsung · 2 years
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“ Sembrava che la vita si fosse accanita su Galina, ma si fosse accanita invano: si era arenata in un paese dove quelli come lei non li volevano, senza un altro posto dove andare; aveva un lavoro da impiegata in ospedale, e l’aveva perso perché non aveva superato l’esame di lèttone; si era arrangiata per anni dando lezioni di balletto e di violino (sí, era diplomata in violino), finché era riuscita ad andare in pensione, e chissà quanto misera doveva essere la pensione; infine viveva da sola, a piú di settant’anni. Eppure sembrava che nessuno di questi eventi avesse scalfito il suo strutturale ottimismo. I vestiti? Glieli mandava una sua amica di Madrid che aveva un guardaroba, a sentire lei, sterminato. L’assistenza sanitaria? Non c’era, la Lettonia l’aveva soppressa, troppo cara per le finanze del paese; ma per fortuna aveva fatto amicizia con un suo vicino farmacista, che le passava qualche medicina, se ne aveva bisogno. Non avevano una lira in Lettonia, ha spiegato, improvvisamente pragmatica. La Lettonia produce una sola cosa, legname, e ne vendeva il novanta per cento all’Unione Sovietica, ma naturalmente, appena diventati indipendenti, i lettoni hanno pensato bene di interrompere i rapporti commerciali, col che il legname restava lí a marcire. Nell’euro non li avevano voluti, e allora loro avevano detto, bene lo stesso, non c’è problema, facciamo una valuta col cambio fisso. Insomma, ha concluso creativamente Galina, si sono chiusi los huevos, i coglioni, nel baule della Porsche di Angela Merkel e le hanno detto, va’ pure Angela, noi ti seguiamo di corsa. Ed ecco i risultati! Ma rideva dicendolo, come se la cosa non la riguardasse. Anzi, col procedere dei chilometri, Galina aveva assunto atteggiamenti che si potevano definire civettuoli, seduttivi; aveva la capacità di ricreare intorno a sé, anche in un triste autobus sotto un cielo di nuvole, l’atmosfera del bel mondo cosmopolita della sua giovinezza, che era felice di rievocare, senza per questo rimpiangerlo. C’era da imparare da lei. Il mio amico si è ripromesso di farlo, anche se non sapeva bene come. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; p. 112.
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truculentbitch · 6 days
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Chicken vs egg aside, what’s your favourite sandwich combo?
i'm not a huge sandwich fan bc i don't really like bread but i would say: smooth danish fetta as a spread, thinly shaved smoked ham, hot soppressa, chargrilled peppers, semi sundried tomatoes, rocket/arugula, baby spinach, on a damper roll
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Lo sport fascista: la Mille Miglia
Lo sport fascista aveva l'importante compito di diffondere la propaganda di regime. L'attività sportiva, infatti, supportava le tesi sulla superiorità della razza ariana vista come razza sportiva. Altro mito, molto caro a quell'epoca, fu la velocità. E' in questo contesto che, tra le strade sinuose e panoramiche della penisola, prese vita una delle competizioni automobilistiche più leggendarie e iconiche del mondo: la Mille Miglia. Pur se nata nel fervore del regime fascista, questa gara automobilistica ha trasceso il suo contesto storico per arrivare fino ai giorni nostri. Le origini nell'epoca del Fascismo La Mille Miglia fu ideata nel 1927 dal conte Aymo Maggi, dal cavaliere Franco Mazzotti, Renzo Castagneto, che fu l'organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, giornalista di chiara fama nel settore automobilistico. Nacque come una sfida di resistenza automobilistica, progettata per dimostrare l'affidabilità delle auto italiane e promuovere il prestigio del regime fascista. La prima edizione si svolse nel 1927, partendo da Brescia e attraversando l'Italia fino a Roma e ritorno, per un totale di mille miglia, da cui il nome della competizione. La Mille Miglia divenne rapidamente una prova iconica di resistenza e velocità, attraendo i migliori piloti e le migliori vetture del mondo. La gara attraversava paesaggi mozzafiato, attraversando città e villaggi pittoreschi lungo il percorso. I piloti affrontavano strade dissestate, curve pericolose e condizioni meteorologiche avverse, mettendo alla prova le loro abilità e la resistenza delle loro auto. Il fascino e il prestigio della competizione La Mille Miglia non era solo una gara automobilistica, ma anche un evento sociale e culturale di primo piano. Ogni anno, migliaia di spettatori si radunavano lungo il percorso per vedere da vicino le auto e i piloti, creando un'atmosfera di festa e celebrazione. Le auto partecipanti, da Alfa Romeo a Ferrari, da Mercedes-Benz a Porsche, incarnavano l'essenza dello stile, del lusso e della velocità, attirando l'attenzione di appassionati di tutto il mondo. Nel 1957, a seguito di un tragico incidente che causò la morte di numerosi spettatori, la Mille Miglia fu interrotta e successivamente soppressa. A causare l'incidente fu una vettura della Ferrari. Enzo Ferrari, patron dell'azienda costruttrice, subì un processo dal quale uscì assolto. Tuttavia, il suo spirito e la sua eredità continuavano a vivere attraverso la memoria di coloro che avevano partecipato e ammirato la competizione. Nel 1977, la Mille Miglia fu ripristinata come gara storica per vetture d'epoca, mantenendo viva la tradizione e il fascino della competizione originale. La Mille Miglia moderna Oggi, la Mille Miglia è una delle più prestigiose e apprezzate gare automobilistiche al mondo, attirando partecipanti e spettatori da tutto il globo. La competizione vede la partecipazione di vetture d'epoca, che affrontano un percorso lungo le strade panoramiche dell'Italia, ricreando l'atmosfera e lo spirito della gara originale. La Mille Miglia moderna è diventata un'occasione per celebrare la storia dell'automobilismo, l'arte del design e la passione per le auto d'epoca. In copertina foto di Ingo Leukers da Pixabay Read the full article
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