#sogna in grande
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Hai deciso tu per entrambi
Ti conosco da tempo. Siamo sempre stati buoni amici. Si, certo, confesso: ci ho pensato anche io. Spesso. Sei sempre stata bella, molto. Poi, io sono un uomo e ogni uomo quando incontra una donna non ha gli occhi: ha una macchina per la TAC. E se gli piace, poi invariabilmente sogna di averla. Per almeno qualche secondo. Anche se in realtà vorrebbe averla sotto di sé magari per ore. Questo è un dogma. Chi lo nega, mente. Fidati! E se poi lei gli fa capire che ci sta, lui inizia la corte e si va avanti veloce fino a finire a letto. Il prima possibile. Tu un paio di mesi fa, dopo anni di nostra serena consuetudine - eravamo leali compagni di scuola prima e d’università poi - hai deciso di aprire i cancelli della tentazione.
Praticamente, dall’inizio della tua separazione col tuo ex marito t'ho dato la spalla sicura e forte su cui piangere; t’ho supportata per il divorzio e t'ho fatto da confidente-aiutante-autista per risolverti tutti i problemi logistici: la casa, la spartizione, gli avvocati eccetera. Quella sera benedetta, nel pub dove eravamo andati per rilassarci finalmente un attimo, mi guardavi finalmente come non ci fossero stati altri uomini nel locale. Ammiccavi, sbattevi gli occhi di continuo e alzavi verso di me la spalla nuda. Dito in bocca, da scolaretta innocente e viziata. Non ci potevo credere! Non esiste donna più sexy di quella che ti faccia capire molto chiaramente che è disponibile, che ti vuole.
Parlando di te poi, il cuore mi batteva a mille. Ti desidero in segreto da sempre. Anche quando facevo l’amore con la mia ex moglie, non facevo altro che pensarti. D’improvviso, hai trovato una scusa con gli altri amici e sei venuta via con me; m’hai chiesto d’accompagnarti a casa. Non che loro non abbiano capito cosa stesse succedendo. Ma anche ‘sticazzi: io ti volevo da impazzire. E tu altrettanto, m’era evidente. Fanculo i pettegolezzi. Io sono un musicista e a casa tua hai voluto che ti suonassi qualcosa, mentre ti mettevi comoda; poi d’un tratto sei arrivata. Con un balzo aggraziato ti sei seduta sul piano mezza nuda e ti sei offerta al mio sguardo: eri un capolavoro di femminilità ed eros.
Sprigionavi il profumo naturale del desiderio di donna. Poi ti sei inginocchiata e hai voluto che ti legassi: mi hai confessato, rossa in viso e imbarazzata, che sessualmente tu cerchi l’uomo che domina, quello forte, sicuro di sé. Uno duro, che ti impartisca ordini secchi e ti imponga di soddisfarlo appieno. Adori essere punita, frustata, sculacciata e umiliata. Ti vesti e profumi come una dea solo per lui. Quindi, ti piace essere degradata, spogliata e ridotta a umile servitrice ai suoi piedi. Una pantera fiera ma domata. Malgrado tutto, resti sempre un’anima sofferta ma bellissima. Sei una sottomessa. Non l'avrei mai immaginato: sempre sicura di te, intelligente, orgogliosa.
M’hai aperto un mondo che neppure sapevo esistesse. Perché dei gusti sessuali e delle preferenze personali semplicemente non si parla mai; non sta bene. Ognuno ha la sua dose di pudore o la vergogna di mostrare la propria fragilità emotiva, il lato dove potrebbe essere ferito. Però è innegabile che ognuno abbia i suoi desideri e le sue sacrosante, legittime preferenze. Alla fine, dopo quasi un decennio, il divorzio con il tuo ex è arrivato inevitabile, perché - ti sei sfogata con me per la prima volta a riguardo - lui sessualmente parlando è come te, cioè un passivo totale e avrebbe voluto che tu lo dominassi. In sostanza, dopo anni di rapporti sessuali pro-forma e sempre più rari, di insoddisfazioni reciproche, in pratica eravate diventati come fratello e sorella.
Hai scoperto per caso che lui aveva trovato una dominatrice al di fuori del matrimonio. E tu questa menzogna continua e disonesta, una vera e propria mortificazione dell’anima, non l’hai sopportata più. Quindi eccomi qui: nel mio nuovissimo ruolo di macho dominante. Ci sto prendendo grande gusto: quale uomo, con i coglioni gonfi e il testosterone a mille, non desidera una bellissima schiava pronta a soddisfarlo e che non si lamenti mai!?! Sei mia: e ancora non ci credo. Ti tratto come mi pare e piace. Non che sia un sadico, un violento o un tiranno, per carità. Ma a te piace sentire la briglia tirata. Ci godi.
E tu con me sei sempre contenta: perché ogni mia attenzione nei tuoi confronti, positiva o negativa che sia, è comunque un segno del nostro comune coinvolgimento. Un ulteriore trattino d’amore che si aggiunge alla lunga teoria di cose che ormai ci accomunano e ci legano in modo crescente. E che mi stanno facendo innamorare di te ogni giorno di più. Adesso vieni qui e abbeverati, come ogni sera. Godi e fammi godere. Succhiami con grande impegno, puttana ignobile. Ti adoro.
RDA
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Roberto Vecchioni - Sogna ragazzo sogna(Dream boy.......dream)
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Le nuvole grigie ricoprono l’azzurro del cielo, coprono i monti sopra Taormina e velano l’Etna fino a nasconderla. Scendiamo tra le vie di Taormina, lucide di pioggia, per andare nella grande Villa. Ci accolgono viali pieni di fiori e di profumi, e panorami in cui si intravede l’infinito, mentre il mare quieto, si svuota di sagge barche che prevedendo la tempesta, tornano lentamente a riva. La Villa è piena di alberi di ogni specie perché chi la iniziò a creare, Lady FlorenceTrevelyan, la cugina della regina Vittoria, volle creare una piccola oasi con fiori e piante di tutto il mondo dove gli animali potessero vivere indisturbati e lei potesse trovare il suo paradiso lussureggiante. Così, alberi tropicali crescono accanto a pini del lontano nord, fiori del nuovo mondo brillano luminosi accanto ai fiori locali lussureggianti ed eterni nel loro instancabile fiorire. I rumori del mondo sono lontani. Lontani il caos e le follie di chi crede nell’acciaio e nel cemento. Qui vi è solo il canto dei cardellini, il richiamo delle ciaule, il saltellare delle gazze, ed il sospiro del vento appena nato dal mare, che nervosamente sfida i monti a fermarlo, rubando nubi e stracciandole nel cielo. All’ingresso della villa due giovani amanti alati. Perché l’amore dona le ali degli angeli a chi di lui si nutre e con lui sogna.
The gray clouds cover the blue sky, cover the mountains above Taormina and veil Etna until they hide it. We go down the streets of Taormina, shiny with rain, to go to the large Villa. We are welcomed by avenues full of flowers and scents, and panoramas where you can glimpse the infinite, while the calm sea, empties of wise boats that, foreseeing the storm, slowly return to shore. The Villa is full of trees of every species because the person who began to create it, Lady Florence Trevelyan, cousin of Queen Victoria, wanted to create a small oasis with flowers and plants from all over the world where animals could live undisturbed and she could find her lush paradise. Thus, tropical trees grow next to pines from the far north, flowers from the new world shine brightly next to the local flowers lush and eternal in their tireless blooming. The noises of the world are far away. Far away is the chaos and madness of those who believe in steel and cement. Here there is only the song of goldfinches, the call of ciauli, the hopping of magpies, and the sigh of the wind just born from the sea, which nervously challenges the mountains to stop it, stealing clouds and tearing them in the sky. At the entrance to the villa two young winged lovers. Because love gives the wings of angels to those who feed on it and dream with it.
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Viviamo in un’epoca di grande ipocrisia. La follia umana sta raggiungendo un livello veramente esagerato. Attivisti verdi che sporcano di vernice le opere d’arte e gli edifici di importanza storica e culturale; adolescenti che invece di studiare a scuola, e capire che l’energia elettrica non nasce dal nulla, gridano sputando saliva di rabbia che dobbiamo salvare il nostro pianeta passando all’ energia alternativa. I centri storici sono pieni di spacciatori, che vendono l’erba. Ma non possiamo legalizzarla! No! Viviamo in un paese cattolico, dicono. Abbiamo il Vaticano…Ogni ragazza sogna di vendere il suo corpo o le sue immagini nude, invece di studiare e diventare un’insegnante o un dottore. Ma riaprire le case chiuse!- guai! Cosa dirà la chiesa?! Siamo tutti pieni di rabbia e invece di trovare soluzioni, trasciniamo questo mondo verso una terribile ed inevitabile fine.
Non sono né un profeta né un scienziato, ma anche con la mia scarsa preparazione posso e devo ricordare a tutti che esiste da tanti anni un modo per produrre l’energia, sostituire la plastica e ridurre al minimo l’inquinamento. Tutto quello che dobbiamo fare è togliere l’etichetta del demonio dalla cannabis! Immagino che qui mi accuseranno della propaganda della droga, ma non abbiate fretta con il vostro giudizio. Vi rinfresco la memoria, raccontando un po’ di fatti riguardo al nemico del popolo: la Cannabis.
Da 1 ettaro di canapa si ricava tanta carta quanto da 4 ettari di bosco. 1 ettaro di canapa emette tanto ossigeno quanto 25 ettari di bosco. I tessuti di canapa superano persino il lino nelle loro proprietà. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, funi, tessuti , borse e cappelli. Ciò che è anche molto importante: tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con la canapa, la ‘plastica’ di canapa è ecologica e completamente biodegradabile. Questo è solo un piccolo elenco delle qualità uniche della canapa: un'altra cosa- la canapa cresce in soli quattro mesi e un albero in 20-50 anni. Può essere coltivata in qualsiasi parte del mondo con poca acqua, inoltre è in grado di difendersi dagli insetti parassiti, non ha bisogno di pesticidi. È davvero un paradosso? Perché stiamo ancora abbattendo le foreste? Stiamo usando la plastica dannosa per sconvolgere l'equilibrio del pianeta? Sì, perché la società dei consumi giova solo ai problemi, non alle loro soluzioni.
E della Hemp Body Car creata da Henry Ford in 1937 vogliamo parlare?!… Ma finché ci sono l’interessi di compagnie petrolifere non vedremo mai queste macchine sulle nostre strade. Il Dio denaro sta comandando questo mondo e costringe ognuno di noi a fare le scelte che porteranno sempre più verso la distruzione. Dobbiamo pensarci e tutto può cambiare!
Adesso, dopo questa introduzione, che ho cercato di fare più breve possibile, voglio condividere con voi la mia esperienza personale. Perché non c’è niente più convincente e dimostrativo, come la prova tecnica.
Ho una grande passione per i mercatini delle pulci. Una volta, facendo la mia ricerca dei tesori ad un mercatino mi sono imbattuto in rullo del tessuto. Non sapevo cosa era, ma l’aspetto estetico e le caratteristiche tattili di questa stoffa mi hanno fatto battere il cuore! Per fortuna avevo davanti a me un venditore, che sapeva tutto su questo grande rullo tessile. Si trattava di canapa lavorata a mano negli anni ’50. E si è accesa subito la lampadina della mia creatività! Da anni volevo farmi fare un abito chiaro, non solo bello , ma soprattutto comodo e leggero. Un abito che fa fresco d’estate e che mi dà il sollievo in questo clima padano. Inizialmente ero concentrato sul procurarmi un pezzo di lino, il classico intramontabile per ogni gentiluomo. Ma dopo avere visto la Grande Bellezza dell’ antico manufatto in canapa non avevo più i dubbi. Comprato il rullo pesante di canapa dal felice venditore, ad un prezzo veramente simbolico di 20 € mi sono recato direttamente dal mio sarto, il signor Franco Parmelli, un sarto che ha più di 80 anni, la maggior parte di quali trascorsi nell’ accumulare un’impagabile esperienza nel campo di creazione di abiti su misura. La bellezza della stoffa che ho portato ha commosso il vecchio Maestro e abbiamo iniziato subito la realizzazione di questo progetto che io ho chiamato “ Legalize it!” Si tratta di un un completo fatto di pantaloni, pantaloncini corti, gilet e giacca a due bottoni, naturalmente di canapa. É un po’ bizzarro, lo so, ma proprio questi elementi di guardaroba possono essere giocati durante l’estate con il massimo piacere e conforto, senza rinunciare all’eleganza. Un taglio semplice e classico, i bottoni in madre perla e poco altro. Ed ecco a voi il risultato finale. Un abito così comodo e bello non l’ho mai avuto in vita mia! E’ diventata la mia seconda pelle. Sicuramente dà un po’ nell’occhio, in mezzo alla massa di infradito, pinocchietti e t-shirts… Ma preoccuparmi di cosa ne pensano gli altri di me non è stato mai per me un problema. Mi sentirò un combattente della piccola armata di uomini eleganti e a testa alta continuerò di vestirmi e non coprirmi… e a contribuire a salvare il pianeta!
Photos by https://www.instagram.com/giovannigarritano_ph?igsh=MTE2anU5d3BsZ2owdA==
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“Sogna in grande, ti meriti tutto quello che non hai.”
— Andrea filocomo
#sognare#meritare#avere#realizzarsi#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#frasi brevi#frasi vere#frasi profonde#frasi ad effetto
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Sapete perché le relazioni non sono più durature come prima?
Perché siamo più attenti ad altre cose prima che ai nostri partner. Ci preoccupiamo prima dei nostri telefoni e delle cose materiali. Ormai nessuno lotta più per l’amore, è più facile sostituire.
In questi tempi è difficile trovare una buona donna o un buon uomo, nessuno vuole più responsabilità, nessuno vuole più impegni. La maggior parte delle persone cerca una relazione fugace, nessuno sogna più di avere una casa, una famiglia…
Valorizzate e rispettate il vostro partner ora che ce l’avete, apprezzate l’amore che ricevete ora, non perdetelo né mettete a rischio la vostra relazione, la vostra casa, la vostra famiglia per inseguire la bellezza superficiale sui social media, in persone che spesso non meritano nulla da noi.
Non vale la pena, davvero! Perdere tutto per un piacere passeggero, per niente alla fine. Non fate aspettare il vostro uomo o la vostra donna nel letto di notte mentre siete impegnati a chiacchierare con persone online che non aggiungono valore alla vostra vita. I social media stanno diventando un grande cancro nelle relazioni.
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VICTOR HUGO, L'uomo e la donna.
L'uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l'altare santifica.
L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l'amore resuscita.
L'uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
L'uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L'uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l'angelo indefinibile.
L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L'uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un'aureola.
L'uomo è un oceano. La donna un lago.
L'oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L'uomo è l'aquila che vola.
La donna è l'usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l'Anima.
L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l'uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
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" Il fascismo non era, come credevano i liberali, una parentesi, una malattia pur grave ma non mortale, bensì l'esplosione virulenta di mali endemici dello sviluppo della società italiana (la mancata Riforma, il Risorgimento rivoluzione fallita, il trasformismo della classe dirigente dopo l'Unità, la prima rivoluzione industriale avvenuta a vantaggio del Nord e a danno del Sud), e di vizi cronici del popolo italiano (cinismo, indifferenza, «o Francia o Spagna purché si magna», e prima di tutto il proprio «particulare»): anche Rosselli avrebbe ripetuto il giudizio di Gobetti, per cui il fascismo è stato «l'autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell'unanimità, che rifugge dall'eresia, che sogna il trionfo della facilità, della fiducia e dell'entusiasmo».* Ma non era neppure, come credevano i comunisti, un momento necessario e finale del grande conflitto storico tra la borghesia nell'ultima fase imperialistica e il proletariato nella sua prima fase rivoluzionaria, bensì l'espressione catastrofica e insieme irrazionale di una grande crisi di civiltà, in cui non soltanto l'Italia e la Germania ma tutto il mondo civile era stato coinvolto. Se solo un fatto rivoluzionario poteva mettere fine al fascismo, questo fatto doveva dar vita a un regime diverso tanto dalla democrazia liberale prefascista quanto dal comunismo sovietico. Questo fatto rivoluzionario era la Resistenza, purché fosse intesa non come guerra di liberazione nazionale e neppure come guerra di classe, ma come guerra popolare attraverso cui avviene non soltanto lo scardinamento del regime prefascista a cominciare dall'istituto monarchico, ma anche la rigenerazione di un popolo oppresso da secoli di governi di rapina: come guerra politica (non soltanto militare o civile) che, proprio in quanto guerra politica, avrebbe addestrato il popolo alla nuova democrazia. Uno dei compiti in cui si riconobbero la maggior parte dei gruppi che parteciparono alla Resistenza sotto l'insegna del Partito d'Azione fu quello della trasformazione della guerra di liberazione nazionale in «rivoluzione democratica», o altrimenti lo sbocco della Resistenza in una nuova società in cui fossero poste le premesse per l'attuazione di una «democrazia integrale». "
*Carlo Rosselli, Socialismo liberale, Torino, 1979, p. 117.
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Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano, Garzanti (collana gli elefanti / saggi), 1990, pp. 183-184.
#Norberto Bobbio#Destra e sinistra#politologia#Resistenza#politica italiana del '900#liberalismo#socialismo#democrazia#Carlo Rosselli#progressismo#scienza politica#Piero Gobetti#categorie della politica#Liberazione#Socialismo#letture#teorie politologiche#saggistica#leggere#citazioni#politici#intellettuali italiani del XX secolo#libri#ideologie#25 Aprile#libertarismo#egalitarismo#Partito d'Azione#antifascismo#antifascisti
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No, la mia anima non dorme. È sveglia, completamente sveglia. Non dorme né sogna, ma osserva, con gli occhi spalancati, le cose lontane, e ascolta sulle rive del grande silenzio. Piotrek Starchild art by Giy Trend **************************** No, my soul is not asleep. It is awake, wide awake. It neither sleeps nor dreams, but watches, its eyes wide open far off things, and listens at the shores of the great silence. Piotrek Starchild art by Giy Trend
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Poi vai a letto, mi piacciono i letti, credo che il letto sia l’invenzione più grande dell’uomo, quasi tutti siamo nati lì, si muore lì, si scopa lì, ci si abbraccia lì e si sogna lì.
|| Charles Bukowski
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“Ero veramente un bambino difficile. Non è che non capissi le cose o facessi fatica ad apprendere. Era semplicemente che non riuscivo a star fermo più di cinque minuti… che più o meno era il mio massimo periodo di concentrazione. Finivo quasi sempre per essere espulso dalla classe. Fu lì che, dopo avermi visto quattro o cinque volte in corridoio, Mister Pigden si prese cura di me. M'insegnò tutto lui. Non solo la didattica, ma anche a controllarmi, a canalizzare la rabbia e a contare fino a dieci prima d’esplodere come facevo di solito. Io non lo so perché mi scelse, ma lo fece. Mi diede delle responsabilità. Ero io a dover raccogliere i registri degli insegnanti, io a controllare che tutti bevessero la loro razione di latte. Era davvero bello, semplicemente mi sentivo importante. Mi ha fatto capire che potevo servire a qualcosa. Era l’uomo più grande del mondo. Amo quell’uomo.”
Cresciuto senza padre e frequentemente abusato dal patrigno violento, Ian Wright (uno dei più grandi bomber della storia dell’Arsenal) descrive così il suo rapporto col maestro Sidney Pigden, l’uomo che in qualche modo ne mutò la vita. I due si rincontreranno solo nel 2005 e alla vista del vecchio maestro, Ian scoppierà a piangere, incredulo: “Non posso crederci… mi avevano detto che era morto”. Lo sguardo svagato e smargiasso che cambia d’improvviso espressione, gli occhi che cercano disperata conferma, la sacra deferenza nel togliersi il cappello e, su tutto, la voce dolce e gentile del vecchio maestro che sembra provvedere ancora a quel bambino, al suo cuore smarrito, fissandolo intensamente come a dirgli: “Va tutto bene, sono qui e sono fiero di te”. Avrò guardato questo video centinaia di volte, di continuo, e ogni volta penso QUESTO, insegnare è questa cosa qui e non riesco a trattenere le lacrime, perché chissà se un giorno Rayan riuscirà a costruire il robot che ha in testa e ad aprire un negozio di elettronica, se Mirko diventerà papa Michele I, come tanto sogna, o Jacopo farà il calciatore, e incontrandoli, ormai anziano, si fermeranno a salutarmi, mi vedranno, ricorderanno tutto e allora saprò d’avergli lasciato qualcosa, una briciola di vita nel taschino, saprò d’esser stato un buon insegnante e non solo un freddo businessman, pronto a lucrare su asineria e ignoranza per vile tornaconto, ogni bambino una fattura. Non so se sarei in grado di fare ciò che ha fatto Mr. Pigden con Ian Wright, in un mondo, il mio mondo, in cui le mele marce si sostituiscono al primo morso, perché troppo dispendiose. Chissà se sono ancora capace d’insegnargli qualcosa di buono. Chissà cosa ricorderanno un giorno del loro folle tonto maestro.
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Ho l'anima incrinata di sogni, una voce candida come neve che racconta il silenzio, come acqua abissale che custodisce segreti, mentre il vento sussurra verità dimenticate e l'universo si riflette nelle profondità del mio essere. - Leizha D. Danae
"She's like the moon"
Per aspera ad astra. Asta inclinant, sed non obligant 🦢
Pugnare cum diis cumque fortuna, grave est. [Nessuno può sfuggire il proprio destino]
Se una cosa è destinata ad essere non importa quanti ostacoli ci siano di mezzo, ritornerà sempre — Leizha D. Danae
Figlia del Destino, sei l'organo muto del Caos. Ti lasci piegare dal vento, come un filo d'erba, inganni tutti, fingendo spalle fragili. Con i tuoi capelli tessi filigrane d'oro e di ombre, in cui nascondi la promessa di un nuovo mondo, di un giorno in cui il fuoco inghiottirà di nuovo il cielo. Tu sai cosa sogna il vulcano mentre dorme, nel silenzio profondo della terra che pulsa. (Credit to: Machi __polariss_)
"A priestess is a woman who owns her power. She is the embodiment of divine feminine energy. Her existence is alchemy. She is a healer. She is an oracle."
"lo sono la volontà degli Dei, io sono la vita. Io sono la Signora del plenilunio, colei che ritorna per ricordare ai Figli del Cielo l'Antica Arte. Io sono la Dea dell'amore che stende un mantello di stelle sopra la notte. lo annuncio l'alba e saluto il tramonto. lo possiedo il segreto di ogni incantesimo. Io sono colei che comanda la folgore. lo sono la rugiada che scende sui prati fioriti, la linfa che scorre nei boschi, che anima i venti e le acque, che sposa e feconda la terra, che nasce nel fuoco e alimenta la fiamma perenne che grida giustizia agli Dei. lo sono colei che sconfigge la morte e spezza le catene della paura, io sono lo Spirito puro della Natura, lo Spirito libero dell'universo. Io sono la Gloria immortale della verità mai tradita. Io sono l'amore, io sono la vita. Io sono la figlia della Luce infinita". — Canto di Aradia di G.G. Leland
“On snowy days like this my heart dances, as if something might appear at any time to take advantage of this white stillness.”
“I love this cruel, ridiculous, beautiful world.”
"Thank to these eyes... I came to understand how cruel and despicable people can be...but that also allowed me to appreciate true beauty. All you have to do is look at things from a different perspective. Once I realized that the things we usually take for granted are really miracles. I came to see everything in its preocious, emphereal beauty. I love this world"
Ciò che pensavi fosse un dato di fatto è in realtà un prodotto di miracoli. Io... amo questo mondo.
— Lacie Baskerville, Pandora Hearts
“C’è splendore in ogni cosa, io l’ho visto. […] Ciao faccia bella, gioia più grande. Il tuo destino è l’amore. Sempre. Nient’altro” —Mariangela Gualtieri
"Gli altri sono troppi, per me. Ho un cuore eremita. Sono impastata di silenzio e di vento. Sono antica. [...] E se sfreccio a volte sulla modesta moto, è per cantare a gola stesa l'ultimo del paradiso fare il mio guizzo pericoloso con tutto quel vento nel petto seminare parole beate nel panorama nervoso. — Mariangela Gualtieri da "Acqua rotta”, in “Senza polvere senza peso", Einaudi, Torino, 2006
Nella serenità del mio femminile moto perpetuo, trovo la forza di amarmi per ciò che il cielo ha voluto che io fossi. Sono la combinazione perfetta dei pianeti opposti a se stessi....Polvere di fata e di stelle.... [...] - Mariangela Ceci
"She doesn't speak too much but she leads the most intelligent conversations. She is a thinker. She has her coffee and books and music. She has her style. There's something so deep in her eyes. That's why everybody stares at her. She has a beautiful soul. She has a power and she is not afraid to be different. She is the art." (Credit to joytri)
She's a dreamer, and a badass, and a romantic to the bones. She's the moon, stars, earth, water, and fire. She's fierce, and soft, fabulous, and forever. - Mark Anthony
"She did not want to move, or to speak. She wanted to rest, to lean, to dream. She felt very tired." — Virginia Woolf, The Years
She is kind and very beautiful. But she can be so cruel and it comes so suddenly and such birds that fly, dipping and hunting, with their small sad voices are made too delicately for the sea. — Ernest Hemingway
"She is the virgin-harlot. She is vulgar, witty, knowledgeable to a depth that terrifies, cruel when she is most kind, unthinking while she thinks, and when she seeks to build she is as destructive as a coriolis storm." — Dune Messiah by Frank Herbert
"I was one of the insatiables. The ones you'd always find sitting closest to the screen. Why do we sit so close? Maybe it was because we wanted to receive the images first. When they were still new, still fresh, before they cleared the hurdles of the rows behind us, before they'd been relayed back from row to row, spectator to spectator, until worn-out, secondhand, the size of a postage stamp it returned to the projectionist's cabin." — The Insatiables
Habent sua fata libelli. [I libri hanno un loro destino]
"La morte è l'ignoto in cui tutti noi siamo vissuti prima di nascere. Nulla è più creativo della morte perché essa è l'intero segreto della vita. Ciò significa che il passato va abbandonato, che l'ignoto non può essere evitato, che l' io non può continuare, che niente può essere fissato per sempre. Quando un uomo sa questo, vive per la prima volta nella sua vita. Trattenendo il respiro lo perde. Lasciandolo andare lo trova." — Alan Watts, La saggezza del dubbio
Ascolta, è proprio perché ho nuotato negli abissi che ho iniziato ad amare l’abisso della quale sono fatta
Io canto la mia canzone solo a quelli che vengono con me a danzare in un bosco pieno di fate e lupi selvaggi. — Fabrizio Caramagna
Il violino – il più umano di tutti gli strumenti… — Louisa May Alcott)
Un poeta è un uomo che mette una scala su una stella e vi sale mentre suona un violino. — Edmond de Goncourt
“After all, [the world] is on my side. That is, I’m a part of it. Not separate from it. I walk on the ground and the ground’s walked on by me, I breathe the air and change it, I am entirely interconnected with the world.” — Ursula K. Le Guine, the Lathe of Heaven
Io sono completa 🦋 - Leizha D. Danae
"Lord Visnu said: 'Since your heart is filled immovably with trust in Me, you shall, through My blessing, attain freedom from existence.'" (Vishnu Purana, 1.20.28)
Leizha's core 🦋🩵🦚🎼🪞✨️🦢
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Lezioni di chimica: impara la scienza e mettila in cucina
Lezioni di chimica, la serie che riporta Brie Larson in tv dopo United States of Tara, su Apple Tv+, per raccontare in modo avvincente e dolce la storia della scienziata Elizabeth Zott che riuscì ad unire chimica e cucina negli anni '60.
The Bear ci ha insegnato che cucina e salute mentale possono andare a braccetto e sono spesso co-dipendenti l'una dall'altra. C'è una nuova serie che potrebbe farvi scoprire che lo stesso vale per cucina e scienza. Ne parleremo nella recensione di Lezioni di chimica, limited series in otto episodi con protagonista la Captain Marvel Brie Larson su Apple Tv+, che conferma ancora una volta la qualità produttiva del servizio streaming e il suo riuscire a raccontare storie così diverse sempre in modo accattivante e coinvolgente, tanto dal punto di vista della scrittura quanto da quello della messa in scena.
Lezioni di vita
Lezioni di chimica: Brie Larson in una scena
Lezioni di chimica è basata sul romanzo best-seller omonimo della scrittrice, editrice scientifica e copywriter Bonnie Garmus, adattato per la tv da Lee Eisenberg - già creatore per la piattaforma di WeCrashed e Little America, nonché di Hello Ladies per HBO e Jury Duty per Freeve. Il suo sguardo cinico, nonsense eppure incredibilmente dolce è facilmente ritrovabile in questa nuova miniserie, che riporta in tv Brie Larson 12 anni dopo United States of Tara, ben prima che salvasse l'universo insieme agli Avengers nel MCU e fosse prigioniera di un sequestratore abusivo sul grande schermo, qui anche produttrice insieme a Susannah Grant e Jason Bateman.
Lezioni di chimica: una foto di scena
Siamo negli anni '60 e Larson è Elizabeth Zott, una tecnica di laboratorio in una prestigiosa università, che sogna di concludere il proprio dottorato e diventare una scienziata a tutti gli effetti agli occhi dei colleghi maschi. Quella in cui si trova infatti non è una società patriarcale solamente nella vita quotidiana e personale ma anche e soprattutto in quella lavorativa. Reduce da una brutta esperienza che non le ha permesso di continuare la specializzazione, è costretta a lavorare in un laboratorio dove è più intelligente dei suoi colleghi uomini eppure deve fare loro da assistente e preparare il caffè, senza poter eseguire nessun esperimento da sola… almeno durante l'orario lavorativo.
Gli opposti si attraggono
Un'immagine della serie Lezioni di chimica
Elizabeth, tratteggiata in modo perfetto da Brie Larson, è divisa a metà tra il proprio carattere non sempre sociale e socievole (un po' Amy Farrah-Fowler), il rifiuto per ciò che è ritenuto adatto ad una donna nella società americana di Mad Men, e il voler essere parte di quel mondo che tanto pare disprezzare, dopotutto. Una possibile occasione fortuita sarà l'incontro con Lewis Pullman (Top Gun: Maverick, Outer Range), che interpreta Calvin Evans, uno scienziato altrettanto particolare, dedito alla forma fisica che preferisce correre per andare e venire dal laboratorio, facendosi la doccia direttamente lì, che non capisce il senso della discriminazione di genere nei confronti della collega. Nella chimica si dice che gli opposti si attraggono e chissà se questo varrà anche per Elizabeth e Calvin, ma anche per la protagonista e gli altri personaggi che popolano il suo colorato mondo.
Lezioni di chimica: un momento della serie
Un ricco e variegato cast interpretato da Stephanie Koenig (L'assistente di volo, The Offer), Kevin Sussman (l'ex Stuart di The Big Bang Theory), Patrick Walker (Gaslit, Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey) e Thomas Mann (Winning Time: L'ascesa della dinastia dei Lakers). Abbiamo detto colorato non a caso, perché - come spesso su Apple Tv+ che sembra essere la nuova HBO in tal senso - c'è un'enorme attenzione nella ricostruzione delle scenografie e nella cura dei colori pastello, tenui e uniformi, che devono rappresentare non solo la società dell'epoca, ma anche il laboratorio, che risulterà tutt'altro che freddo agli occhi del pubblico. O ancora i quartieri fatti di abitazioni una uguale all'altra, con giardino annesso, in cui vivono i personaggi. Compresa Harriet Sloane, interpretata dalla vincitrice del NAACP Image Award Aja Naomi King (Le regole del delitto perfetto, Il risveglio di un popolo), che rappresenta il lato black della tematica discriminatoria che viene raccontata attraverso la scienza.
Scienza e fede o chimica e cucina?
Un momento della serie Lezioni di chimica
Se il binomio che ha popolato la serialità dai primi anni 2000 (ovvero post-Lost) fino ad oggi è stato quello dedicato a scienza e fede, negli ultimi anni ci si è occupati di salute mentale nelle più svariate risonanze e abbinamenti. Ma se vi dicessimo che chimica (e quindi scienza) e cucina (e quindi arte) non sono antitetiche ma anzi complementari? Una delle caratteristiche peculiari del riuscito personaggio di Elizabeth è l'essere appassionata anche di cousine ed essere piuttosto brava. Anche perché, in fondo, le ricette altro non sono che un insieme di leggi scientifiche applicate in cucina. Ed è questo il mix vincente di Lezioni di chimica, che unisce umanità, scienza, sentimenti, colpi di scena inaspettati, la critica di una società patriarcale senza voler essere didascalici. Uno sguardo dolce e intimo su una figura femminile che arriverà nelle abitazioni di tutte le casalinghe d'America attraverso un programma che, insegnando ricette, svelerà loro in realtà le leggi della chimica e, perché no, anche qualche utile lezione di vita.
Conclusioni
Abbiamo parlato di una società patriarcale che non ha i colori dell’oppressione ma quelli della speranza. Questo perché il viaggio della protagonista Elizabeth Zott, interpretata da un’azzeccata Brie Larson, è pieno di sorprese, a volte drammatiche a volte divertenti, e la porterà nel salotto di molte case americane pronta a mescolare sapientemente conoscenze scientifiche, velleità culinarie e un pizzico di carisma per ricordarci che non tutte le ciambelle riescono col buco, soprattutto nella vita, e che per fare una frittata bisogna necessariamente rompere qualche uovo.
👍🏻
Brie Larson è perfettamente divisa tra le due anime del personaggio.
I colori utilizzati per raccontarci la vita e gli ambienti di Elizabeth.
Lo sguardo quasi ingenuo di Lewis Pullman.
Il mescolare chimica e cucina per parlarci di vita vera.
👎🏻
La protagonista potrebbe risultare respingente come spesso capita coi ritratti di geni scientifici.
La serie procede con cautela nel raccontarci le varie tappe della vita della protagonista.
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Semplicemente buonanotte 🖤
Sogna in piccolo
Sogna in grande
Sogna l'impossibile....
Comunque sogna!!!♡
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