#soffocamento
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princessofmistake · 9 months ago
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C’è una poesia di Jane Kenyon che amo. Sono tre strofe, dieci versi in tutto, piuttosto cupi. La poesia si intitola Nella casa di cura; nel testo paragona la vecchiaia a un cavallo selvaggio che corre tracciando cerchi sempre più piccoli, fino a quando i cerchi scompaiono. Da adolescente, avevo l’impressione che questa poesia rappresentasse in modo perfetto la sensazione di soffocamento della mia infanzia, la terra desolata e impervia di cerchi sempre più stretti in cui abitavo. A volte mi sentivo come se vivessi in un mondo mio, al di fuori del mondo esterno, senza una vera relazione con nessuno o con qualsiasi cosa, come se le imbracature invisibili che legavano gli esseri umani a ciò che li circondava si fossero, nel mio caso, disfatte. Ero abituato a vivere disancorato, a calarmi senza corda né ancora in una realtà che si restringeva. Tutto ciò che sapevo era che stavo guardando la notte in arrivo, da solo, aspettando diligentemente come il cavallo di Kenyon, di essere recuperato da qualche forza, qualsiasi forza, che potesse reinserirmi nella mia stessa vita.
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emilioalessioloiacono · 1 year ago
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L’apparato respiratorio di un bimbo, dopo l’autopsia. Nella trachea, proprio a livello della biforcazione nei bronchi destro e sinistro, c’è bloccata un’arachide (vedi freccia) che è finita accidentalmente nelle vie repiratorie, causando il soffocamento e la morte del bambino.
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mente-forte-arte-audace · 3 months ago
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La lotta interna non è sempre visibile, ma è reale e merita attenzione.
Il disegno rappresenta l'ansia. Le linee disordinate e intrecciate, specialmente attorno al busto e alle mani che sembrano stringere qualcosa vicino al cuore, trasmettono un senso di soffocamento o confusione interiore. L'assenza di un volto definito aggiunge un senso di alienazione o di perdita dell'identità, elementi spesso associati all'ansia. Il modo in cui le mani sembrano cercare di trattenere qualcosa, forse emozioni o pensieri, evoca una lotta interna intensa.
10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale.
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francescosatanassi · 9 months ago
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OGGI COME ALLORA
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Che il fascismo sia tornato è innegabile e chi dice il contrario o è fascista o mente. Nessuno ti picchierá per strada se non ti togli il cappello al passaggio di una divisa, né ti costringerà a bere intrugli nauseabondi (almeno per ora), ma le manovre del governo non sono più soltanto caratterizzate da tagli all'istruzione, alla sanità e alla cultura, ma sono apertamente indirizzate alla repressione e al soffocamento del dissenso. Iniziano a essere minate le libertà fondamentali: gli scioperi vengono vietati, gli antiabortisti entrano nei consultorio, le università vengono militarizzate, l'informazione è censurata o manipolata al fine di creare consenso. Se non ti allinei vieni licenziato, multato, arrestato, picchiato. A suon di leggi, decreti e ordinanze aumentano le restrizioni e il controllo per darci la sensazione di sentirci in pericolo e farci credere di aver bisogno di protezione dal nemico di turno: lo straniero, la femminista, l'ecologista, il "comunista". Ci vogliono buoni e servili per sfruttarci come hanno sempre tentato di fare. Questo 2024 non è così distante dagli anni '20 del secolo scorso, ma oggi come allora i fuochi di Resistenza esistono e riprendono vigore. Gli studenti che scendono in piazza a schivare i manganelli dimostrano di conoscere la storia meglio di chi li vuole zittire. Che fare, dunque? La verità è che il fascismo c'è sempre stato, oggi sta soltanto prendendosi il palcoscenico, ma se lo spettacolo, pagato da noi, è di bassa qualità, lo spettatore ha il diritto di fischiare, alzarsi e buttare gli attori principali giù da palco.
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@esthergravityfalls made me think of this, so have the Loumand fight adapted into Italian by me
L: "Cosa? Cosa?"
A: "È giorno!"
L: "E allora? Me la passavo-"
A: "Con un ragazzo. Te la spassavi con un ragazzo. Ero a casa a girarmi i pollici sul divano."
L: "Ti ho chiesto di unirti a noi."
A: "La notte è passata, la stanza è un casino e ora sono qui, a pulire con straccio e stupidità."
L: "La stanza si è sporcata, e allora? La pulisco."
A: "No, la pulisco io. Tu fai i casini e io li pulisco. Segnamolo sul calendario, allineiamolo con Orsa Maggiore, il triannuale "vaffanculo, ora trovami" di Louis, con scuse a seguire."
L: "Scusa!"
A: "Ti rifugi nelle braccia di delinquenti e malcapitati e ragazzini distrutti, va bene."
L: "Ah, il va bene che non sembra bene."
A: "Ma rivelare la nostra natura a un reporter che hai incontrato in un bar 10 ore fa... E se avesse pubblicato?"
L: "Mi stavo divertendo, stavo per chiudere la faccenda quando..."
A: "Saresti svenuto sul pavimento di fianco a lui, Louis. Stordito dalle droghe che gli hai dato."
L: "Oh, che noia! Sei noioso. Scolorito, insipido. Settimane noiose, mesi noiosi, un noioso del cazzo!"
A: "Ecco le droghe, dalle zanne giù per la gola fino al cuore, le dita tremanti, i piedi..."
L: "Soffocamento dal cuscino più morbido e beige. Le 10 ore che ho passato con quel ragazzo sono state più interessanti, più affascinanti, di decenni con te! Oh eccolo! Lo sguardo mezzo vacuo, mezzo apocalittico. Ma cosa significa oggi, eh? Mi vuole leccare le scarpe o tagliarmi le mani? Stasera c'è il gremlin o la crocerossina?"
A: "Okay. Okay, forse. Ma sono noioso come il blaterare registrato sulle cassette magnetiche del tuo affascinante ragazzo? Oh, oh, è così difficile essere me!"
L: "Mi giravo i pollici sul divano?"
A: "È così difficile uccidere gli umani,sento i loro sentimenti mentre li prosciugo! Tutti quelli che conosco mi fanno dei torti!"
L: "OK, OK, svegliamo il ragazzo e proviamo con te. Sono il vampiro Armand e il mio papà vampiro mi ha addestrato ad essere una puttanella!"
A: "Mio fratello, si è gettato dal tetto! Mia sorella mi ha sepolto vivo!"
L: "Ma i vampiri che hanno ucciso mio papà mi hanno fatto pretendere di non avere il cazzo per 240 anni."
A: "Mia figlia era mia sorella, era il mio soprammobile. Non mi guardava gentilmente. Lestat, Lestat, Lestat, Lestat"
L: "Ho parlato male di lui tutto il tempo! E allora?"
A: "IL NOME! Il nome, muto nella nostra casa da 23 anni, detto di nuovo e di nuovo finché non mi pulsava in testa come un martello."
L: "I nostri problemi non riguardano lui!"
A: "E tu usavi il suo nome solo come copertura, ma poi si tornava sempre a lui!"
L: "L'ho amata!"
A: "Ma lei non amava te! Non come lui, non come me."
L: "Lo so. Lo so! Grazie, grazie per averlo detto."
A few observations
- boy, do they say a lot in 2 minutes
- some things have been changed, such as picking lint off the sofa and idk what Armand meant by "wallowing fingers" at a certain point
- rewatching this scene never gets old
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sottileincanto · 27 days ago
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Qualcuno di voi è mai riuscito a superare il terrore di viaggiare in aereo?
Dai dieci fino ai trent'anni ho sempre viaggiato in aereo, anche da sola. Non era la mia cosa preferita, ma lo facevo senza grossi problemi. Ad un certo punto, a trent'anni, ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia e panico, collegati anche ad una forma di claustrofobia. Ad esempio non riuscivo più nemmeno a passare per il traforo del Gran Sasso, per andare a casa passavo dalla A25 invece che dalla Roma - L' Aquila. Nel momento più basso sono riuscita a sentirmi male anche in viaggio, di notte in autostrada, perché mi sembrava che il cielo fosse un immenso coperchio di plexiglass (le trappole che può tendere la mente sono mostruose). Nell' ultimo volo mai preso - non il primo segnato da questo problema, io non mi arrendo facilmente - , da Trapani a Roma, ho avuto il classico attacco di panico con sensazione di soffocamento e morte, una cosa che non auguro a nessuno. Il pensiero dominante era "Non posso scappare, sono intrappolata qui dentro e non posso controllare nulla".
Sono passati più di dieci anni, nel frattempo ho imparato a dominare gli attacchi di panico tanto che sono quasi completamente spariti. Ma la prospettiva di prendere l' aereo continua a paralizzarmi e questa cosa non va per niente bene. Io voglio viaggiare.
Consigli?
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mostro-rotto · 2 years ago
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La mia psicologa mi ha spiegato che: nelle persone che soffrono d'ansia, quando questa si manifesta come un dolore al petto o sensazione di soffocamento, solitamente è dovuta a dei traumi legati all'implorare di essere amati e al non sentirsi ascoltati. II tuo corpo registra il dolore emotivo come dolore fisico intrappolato dentro di te.
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harshugs · 6 months ago
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quando senti quel peso astratto sul petto, non c’è, non esiste, pero ti da un senso di soffocamento e disagio che quasi ti si rallenta il battito del cuore e la leggerezza di respirare
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datemidelveleno · 7 months ago
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Quella sensazione di soffocamento prima di piangere
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blondemushroom · 2 months ago
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Tanta, tantissima paura di non riuscire a stare dietro a tutto ciò che voglio fare in questo momento e nel prossimo futuro. Rimugino su tutte le cose che sono da iniziare o da continuare e c'è un senso quasi di soffocamento. Un forte desiderio di poter avere molto più tempo, una giornata che non finisca in ventiquattro ore. Posso solo accettare di non dover per forza essere costantemente impeccabile. E dovrei bere anche molta più acqua.
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allaazz2024 · 4 months ago
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Se hai mai vissuto una rottura che ha stravolto il tuo mondo, probabilmente sai cosa significano disperazione, odio, vendetta, sensazione di soffocamento. Prova, essere meraviglioso, a non far sentire a chi ti ama quello che hai provato tu.
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cuoreenero · 6 months ago
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I tremori continui, questa sensazione costante di soffocamento, sono chiari segni dell’ansia che sta peggiorando ed io non so piú come tenerla sotto controllo.
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susieporta · 4 months ago
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«Oggi stelle? Domani stalle!» - Anima sul Sentiero
Picco, abisso.
Stelle, stalle.
Su, giù. Giù, su.
La Legge di Compensazione
e la Legge del Ritmo
sono INESORABILI.
Tutto mira al riequilibrio.
Tutto tende allo ZERO.
Le forze duali possono esistere
solo in virtù della loro RECIPROCITÀ.
Non c'è
- bianco, senza nero;
- bene, senza male;
- gioia, senza dolore;
- pace, senza caos.
Ma c'è il Centro.
L'Unione degli opposti.
Se ti fai coinvolgere
dalle emozioni «belle»,
sarai presto TRAVOLTO
dalle emozioni «brutte».
Perché?
Perché associ le cose belle
al RESPIRO, alla LIBERTÀ,
e le cose brutte
alla PRIGIONIA interiore,
al SOFFOCAMENTO.
Questo può accadere solo
a UN ESSERE DIVISO in tante parti
che vivono di VITA PROPRIA!
1. INDIVIDUA queste parti.
2. CONOSCI queste parti.
3. DISTACCATI da queste parti.
E smettila di fare il pendolo!
Resta al CENTRO.
Vivi il CENTRO.
Sii il CENTRO.
Il Centro del Cuore.
Nella gioia, come nel dolore.
Questo è AMORE 🔥
❤️ @animasulsentiero
📘 animasulsentiero.com
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freddoglacialecostante · 11 months ago
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La sensazione di soffocamento costante
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horacio-oliveira-74 · 1 year ago
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Amuleto - Roberto Bolano
"...E allora (in un determinato momento di quell’istante che è davvero esistito, non posso certo averlo sognato) il professor López Azcárate aprì la bocca. Aprì la bocca come se gli mancasse l’aria, come se quel corridoio della facoltà di colpo fosse entrato in una dimensione sconosciuta, e disse qualcosa riguardo all’Arte di amare, di Ovidio, qualcosa che colse di sorpresa Bonifaz Ñuño, che sembrò interessare oltremodo Monterroso e che i giovani poeti o studenti non capirono, e neppure io. Poi diventò rosso, come se il senso di soffocamento risultasse francamente insopportabile, e qualche lacrima, non molte, cinque o sei, gli scivolò lungo le guance fino a restare impigliata nei baffi, un paio di baffi neri che cominciavano a imbiancare alle punte e al centro e gli conferivano un’aria che mi era sempre sembrata molto strana, come una zebra o qualcosa del genere, un paio di baffi neri che, comunque, non avrebbero dovuto essere lì, che chiedevano a gran voce un rasoio, un paio di forbici, e facevano sì che se uno avesse guardato in viso López Azcarate per troppo tempo, avrebbe compreso senza il minimo dubbio che si trattava di un’anomalia e che con quell’anomalia sul viso (con quell’anomalia volontaria sul viso) le cose inevitabilmente sarebbero andate a finire male.
Una settimana dopo López Azcarate si impiccò a un albero e la notizia corse per la facoltà veloce come un animale terrorizzato. Una notizia che mi fece diventare piccola piccola quando la ricevetti, battevo i denti e allo stesso tempo ero meravigliata perché la notizia, non c’è dubbio, era brutta, pessima, ma allo stesso tempo era anche fantastica, era come se la realtà ti dicesse all’orecchio: guarda che sono ancora capace di fare grandi cose, sono ancora capace di sorprenderti, stupida, e di sorprendere anche tutti gli altri, guarda che sono ancora capace di muovere cielo e terra per amore..."
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sophie-blanceur · 1 year ago
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Quella sensazione
di quando mi prendi per i capelli
e tiri verso di te,
quella sensazione di soffocamento
quando mi stringi tra le gambe
e l'unica cosa che riesco a muovere è la lingua,
quando mi dici basta e non molli la presa,
quando sento i tuoi fremiti contro il mio viso,
quando il tuo sapore mi inebria,
quando il tuo odore mi riempie le narici e la bocca
e mi ubriaca di te,
quando ti rilassi piano
e sono io che non voglio allontanarmi da te,
quando torno indietro per un ultimo bacio,
quando ti riassaporo con la lingua,
quando mi guardi soddisfatta
quasi spaventata dalle sensazioni che hai provato
e dai brividi che ancora hai.
Cit.
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