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#socialcomunistas
carabanchelnet · 5 months
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SOCIALCOMUNISTAS Vamos a poner este video de Iñaki Gabilondo en bucle. Todos los líos siempre vienen del bando de la fachosfera, toda la crispación y amenaza a la democracia, te lo explica con claridad Iñaki Gabilondo. No olvides quien asalta el capitolio o la lía en las sedes socialistas. Dale al play y comparte!!! Que rule!!! Video publicado por Fran Guerrero @Fran_Guerrero82
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minglana · 4 months
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both my parents voted by mail..... girl what. also thank fuck! going to vote w my dad is a pain in the ass!!!
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jartita-me-teneis · 26 days
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@JesusCintora
A la ultraderecha que va de catolicona cuando le conviene seguro que le gusta:
El Papa Francisco recuerda que rechazar a los migrantes es un "pecado grave".
El Papa rompiendo España. Vaticano socialcomunista.
Ver mi informe👉 https://youtu.be/qSJIYa82ewU?si=d8CxQ_zka_C--r6W
A ver si se enteran sobre todo el OPUS.
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purasangree · 5 months
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NO LO DIGO YO, YA LO RECONOCEN ELLOS, LO QUE SON.
GOBIERNO SOCIALCOMUNISTA.
DICTADURA PANCHISTA.
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crazy-so-na-sega · 10 months
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Perché non esiste una cultura di Destra
Uno dei motivi che più ricorrono sulla nostra stampa e nelle conversazioni del nostro ambiente è la condanna del massiccio allineamento a sinistra della cultura italiana. Questa condanna viene formulata in tono un po' addolorato, un po' sorpreso, quasi fosse innaturale che la cultura si trovi ormai schierata da quella parte mentre a destra si incontra un vuoto quasi completo. Di solito si cerca di rendersi ragione di questo stato di cose con spiegazioni a buon mercato, quel tipo di spiegazioni che servono a tranquillizzare sé stessi e permettono di restare alla superficie delle cose. Si dice - ad esempio - che la cultura è a sinistra perché là si trova la maggior quantità di danaro, di case editrici, di mezzi di propaganda. Si dice anche che basterebbe che il vento cambiasse perché molti "impegnati a sinistra" rivedessero il loro engagément.
In tutto questo c'è del vero. Una cultura, o meglio, la base di lancio di cui una cultura ha bisogno, è anche organizzazione, danaro, propaganda. È indubbio che lo schiacciante predominio delle edizioni d'indirizzo marxista, del cinema socialcomunista, invita all'engagément anche molti che - in clima diverso - sarebbero rimasti neutrali. Ma ciò non deve farci dimenticare la vera causa del predominio dell'egemonia ideologica della Sinistra. Esso risiede nel fatto che là esistono le condizioni per una cultura, esiste una concezione unitaria della vita materialistica, democratica, umanitaria, progressista. Questa visione del mondo e della vita può assumere sfumature diverse, può diventare radicalismo e comunismo, neoilluminismo e scientismo a sfondo psicoanalizzante, marxismo militante e cristianesimo positivo d'estrazione "sociale". Ma sempre ci si trova di fronte ad una visione unitaria dell'uomo, dei fini della storia e della società. Da questa comune concezione trae origine una massiccia produzione saggistica, storica, letteraria che può essere meschina e scadente, ma ha una sua logica, una sua intima coerenza. Questa logica, questa coerenza esercitano un fascino sempre crescente sulle persone colte. Non è un mistero per nessuno il fatto che un gran numero di docenti medii ed universitari è comunistizzato, e che la comunistizzazione del corpo insegnante dilaga con impressionante rapidità. E, tra i giovani che hanno l'abitudine di leggere, gli orientamenti di sinistra guadagnano terreno a vista d'occhio.
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-Adriano Romualdi
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A SÁNCHEZ solo le importa complacer a golpistas, a filoetarras, a comunistas, a chiringuitos y a las mafias de ilegales.
👉NO HAY DINERO para los enfermos de ELA👉NO HAY DINERO para aprobar medicamentos contra el cáncer👉NO HAY DINERO para defender nuestras fronteras👉NO HAY DINERO para millones de españoles con necesidades 📢SÍ HAY DINERO PARA ILEGALES, porque el gobierno socialcomunista es cómplice de un sátrapa que pretende inundar a España con aquellos a los que desecha.#StopInvasion#DeportacionYA
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lagacetapuntoes · 3 months
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El Ingreso Mínimo Vital llega en junio a 1,9 millones de personas
La nómina del Ingreso Mínimo Vital llega en junio a 625.382 hogares en los que conviven 1,9 millones de personas La pobreza en España sigue aumentando, a pesar o por las políticas socialcomunistas del Gobierno de Sánchez. Son un total de 150.475 prestaciones activas más que hace un año El IMV protege a 775.798 menores de edad, el 41,2% de los beneficiarios. Hay 109.000 hogares monoparentales…
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marcel-lo-zingaro · 10 months
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Una delle tante truffe del 900, a discapito dei soliti beoti, creduloni, lobotomizzati ma soprattutto IGNORANTI COME CAPRE è il dipinto di Picasso ribattezzato Guernica.
Ribattezzato poiché è un quadro riciclato al quale venne cambiato nome per l'occasione; Da buon spagnolo, Pablo Ruiz Biasco y Picasso amava le corride. Fu, dunque, sconvolto dalla tragica morte di un suo beniamino, il famoso torero Joselito. Per celebrarne la memoria, mise in cantiere un’enorme tela di 8 metri per 3 e mezzo, che gremì di figure tragicamente atteggiate, a colori luttuosi. Finita che l’ebbe, la chiamò Lamento en muerte del torero Joselito.
Il quadro cambia titolo
Correva però il 1937, in Spagna infuriava la guerra civile e il governo anarco-socialcomunista si rivolse a Picasso per avere da lui un quadro per il padiglione repubblicano all’Esposizione Universale in programma a Parigi per l’anno dopo
Il Picasso (che diventerà, non a caso, uno degli artisti più ricchi della storia) ebbe una pensata geniale: fece qualche modifica alla tela per il torero, la ribattezzò Guernica (dal nome della città basca bombardata dall’aviazione tedesca e italiana) e la vendette al governo "popolare" per la non modica cifra di 300.000 pesetas dell’epoca. Qualcosa come qualche miliardo - pare due o tre - di lire di oggi, che furono versati da Stalin attraverso il Comintern.
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ildiariodibeppe · 1 year
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Minima Cardiniana 433/3
SE IL PATETICO NOSTALGISMO PRETENDE DI FARSI DOGMA STORICO…
L’ANPI, “Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia”, era fino a qualche anno fa un sodalizio di combattenti che pretendeva di rappresentare tutto il mondo della Resistenza volontaria armata ma che escludeva un largo settore di esso in quanto dava voce solo all’area socialcomunista. Oggi però la sua struttura umana è cambiata per motivi di naturale usura generazionale: un partigiano combattente, per essere stato tale, deve aver avuto almeno 14 anni tra 1943 e 1945, quindi averne oggi più o meno dai 90 ai 95. Me li ricordo bene, io, i “vecchi” dell’ANPI, con i quali ho discusso e polemizzato nei decenni scorsi: polemici e spesso intransigenti, ma a volte anche simpatici. Noto ora malinconicamente che il loro posto è stato preso da “ragazzini” e “ragazzacci” faziosi, di scarsa cultura e di ancor più scarsa fantasia: Vedo che tendono a ritenersi i diritto non solo di “monopolizzare l’antifascismo”, bensì anche a pretendere di essere i soli a poter dar lezioni di storia in merito. Ma c’è un ostacolo: per insegnare la storia bisogna conoscerla, o quanto meno saperla distinguere dalla dogmatica e dalla demonologia. Ecco quel che ne pensa uno studioso come Dino Cofrancesco – FC (Franco Cardini)
LA STORIA, L’IDEOLOGIA E LE PRETESE DI LEGITTIMA REPRESSIONE
di Dino Cofrancesco
Non c’è motivo perché sia l’ANPI a monopolizzare la narrazione della Guerra civile nelle scuole. È giusto che ci sia chi celebra i miti fondativi della nostra Repubblica. Ma la ricerca vera è altro.
“Stop alle lezioni su Resistenza e Costituzione” è la prima parte del titolo di un articolo allarmatissimo di Repubblica del 18 settembre. Se ci si fermasse qui, si sarebbe indotti a credere che il Governo fascista presieduto da Giorgia Meloni ha gettato la maschera. Senonché la seconda parte del titolo chiarisce di che si tratta. “Valditara non sblocca il rinnovo dell’accordo con ANPI”. È davvero un vulnus alla democrazia se si pensa che quell’accordo venne stipulato, nel 2014, tra l’allora presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia, giurista e partigiano, e la Ministra Maria Chiara Carrozza sostenuta da Pier Carlo Bersani ed Enrico Letta, noti cultori dei classici del liberalismo? In realtà, a quanti hanno il senso della ricerca storica, il fatto che sia un’associazione dei reduci dalla parte giusta a spiegare, nelle scuole, gli eventi tragici seguiti, in Italia, al Patto d’Acciaio, alle infami leggi razziali, all’entrata in guerra a fianco del peggiore dittatore del XX secolo, ricorda molto il malfamato ventennio, con i suoi riti, i suoi sabati, le sue scuole di mistica fascista.
Educare alla democrazia significa educare alla scienza e la scienza storica si fa nei laboratori di ricerca, negli Atenei, nelle istituzioni culturali dove non si celebrano i nostri eroi ma se ne rievocano le azioni inserendole nel tempo e nello spazio in cui ebbero luogo e ci si preoccupa di ricostruire le azioni (e le ragioni) dei loro avversari, lasciando alla coscienza individuale il giudizio etico-politico. Nella vibrata protesta dell’attuale Presidente dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, si legge: “La cosa più grave è il segnale politico. Al centro dei nostri approfondimenti c’è la Costituzione, non l’ANPI. Non credo ci si possa accusare di parzialità, a meno che non mi dicano che ci vuole anche la testimonianza dei reduci di Salò”.
Quando si dice: e qui casca l’asino! Caro Pagliarulo, si fa storia anche con le testimonianze ma chi la fa seriamente sente, glielo impone l’etica professionale, le due campane. Se fa storia delle crociate va a studiarsi come erano viste dagli storici arabi, se fa storia del Cristianesimo a Roma non può ignorare le opere di Giuliano l’Apostata o Contro i cristiani di Celso. Se Pagliarulo trova giustamente assurda “la testimonianza dei reduci di Salò” significa che vuole andare nelle classi per celebrare la Resistenza non per spiegare cosa fu la guerra civile in Italia. I riti repubblicani, beninteso, sono legittimi e necessari, per avvicinare i cittadini alle istituzioni e, nella fattispecie, a quelle della democrazia liberale. La retorica che li caratterizza risulta, pertanto, inevitabile: sarebbe assurdo festeggiare la Repubblica all’altare della Patria dando la parola all’Unione Monarchica Italiana o l’unità d’Italia leggendo, assieme ai proclami di Vittorio Emanuele II e agli scritti di Mazzini, di Cavour, di Garibaldi quelli di Pio X o di Francesco II. Ma è proprio quello che è tenuto a fare lo storico del Risorgimento. E che facevano i nostri grandi storici da Adolfo Omodeo al Walter Maturi del classico Interpretazioni del Risorgimento.
Recentemente in un Liceo di Genova, una missionaria dell’ANPI ha fatto lezione inveendo contro i libri di Giampaolo Pansa, traditore e bugiardo. Col risultato che studenti che non sapevano neppure chi fosse si sono incuriositi e sono corsi a comprare Il sangue dei vinti.
A proposito di Pansa, non posso non ricordare che quando lo invitai a Genova a presentare il suo ultimo libro, mi rispose cortesemente che in certe città gli era stato sconsigliato di mettere piede onde evitare manifestazioni ostili dell’ANPI. Sarà pure questa, Presidente Pagliarulo, la vostra democrazia vigile e sempre pronta a menar le mani contro i fascisti, ma perché tale modello civile dovrebbe essere esportato a scuola? Non bastano a illustrare fascismo, antifascismo, Resistenza le centinaia di docenti di storia contemporanea, oltretutto, nella stragrande maggioranza, non certo elettori di Giorgia Meloni? Ci vogliono pure le fatwa dell’ANPI?
Tempo fa Fausto Biloslavo ricordò su “Panorama” un episodio che la dice lunga sull’imparzialità degli anpisti, impegnati “a divulgare i valori espressi nella Costituzione repubblicana e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale” (sic!). “A Nemi, alle porte di Roma, i partigiani della sezione Gismondi si sono scagliati contro un monumento non dedicato alla pace, ma alla guerra. Una stele inaugurata il 18 ottobre, voluta dal nucleo locale dell’Associazione nazionale paracadutisti per ricordare i parà caduti in guerra e in tempo di pace nelle missioni internazionali degli ultimi anni”. A Genova, nel 2021, una solenne protesta fu elevata contro la statua dedicata all’aviatore e imprenditore Giorgio Parodi che aveva fondato con Carlo Guzzi l’azienda motociclistica Moto Guzzi. L’ANPI vorrebbe andare nelle medie di ogni ordine e grado per giustificare questi episodi di intolleranza? Si accontenti dei lauti finanziamenti pubblici spesso lesinati a istituti che fanno davvero ricerca disinteressata e della presenza nelle cerimonie ufficiali della Repubblica ma non pretenda di essere la coscienza critica del Paese!
Persista, caro Ministro Valditara, nella sua saggia decisione!
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ferrolano-blog · 1 year
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Victoria contra un gran propietario: 140 familias recuperan el dinero tras una subida ilegal del alquiler... Cuando algunos inquilinos respondieron que la subida era ilegal, los dueños, la familia Castro Lomas, llegaron a alegar que la restricción era “socialcomunista” y no cabía respetarla. Siete meses después, han acabado cediendo, y los residentes consiguieron paralizar alzas por encima del IPC tras organizarse en bloque contra los propietarios. Ahora se exponen a incrementos del 60% al término de los contratos... El Sindicato de Inquilinas, muy activo en la organización de los residentes, pretende evitarlo. “Esto es como con Blackstone”
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lamilanomagazine · 1 year
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La Russa: "Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo". Scatta una nuova bufera politica
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La Russa: "Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo". Scatta una nuova bufera politica Il 20 aprile il Senato ha votato due mozioni sui festeggiamenti per il 25 aprile: una delle opposizioni, che condannava il fascismo e chiedeva di rispettare la verità storica della Liberazione nelle celebrazioni, e una della maggioranza che estendeva la condanna a tutti i tipi di totalitarismi. Dopo la votazione, il presidente del Senato Ignazio La Russa è stato intercettato da Repubblica e ha fatto alcune osservazioni. Una su tutte: "Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo". Il presidente del Senato "ha detto che l'antifascismo non è in Costituzione, noi diciamo che l'antifascismo è la nostra Costituzione", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. La Russia non si tira indietro neppure quando si tratta di chiarire il significato delle sue parole che hanno suscitato tante polemiche: "Ho letto l'articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo "L'antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d'accordo tutti". Ringrazio il giornalista che ha lecitamente trasformato in "colloquio" un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall'agenzia di stampa ANSA - ha poi spiegato il presidente del Senato in una nota -. Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era "all'antifascismo" ma all'assenza in Costituzione della "parola antifascismo", essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero. Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all'Altare della Patria a fianco del presidente della Repubblica". Nell'agenda del Presidente di palazzo Madama si legge che la mattina del 25 aprile, La Russa, si recherà all' Altare della Patria, poi, partirà alla volta di Praga per partecipare alla riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell'Unione europea (Praga) e poi alle 15 sarà alla commemorazione, con la deposizione di una corona al Monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao. "La Repubblica è nata da una Liberazione che è frutto non solo di una Resistenza che combatteva accanto alle forze Alleate contro il nemico occupante, ma anche per il rifiuto del fascismo, della sua ideologia e contro i venti anni di dittatura fascista", così Giovanni Maria Flick, già presidente della Corte costituzionale. "La Costituzione - nella quale vedo una connessione stretta tra ciò che rappresentano le date del 25 aprile, dell'1 maggio e del 2 giugno - è stata firmata da un Capo provvisorio dello Stato liberale, De Nicola, da un Presidente del Consiglio democristiano, De Gasperi, e dal Presidente dell'Assemblea costituente, ebreo e comunista, Terracini: è frutto di un'Assemblea costituente nella quale erano presenti una componente liberale, azionista e repubblicana, una democristiana e una socialcomunista. Discutere oggi se la Costituzione avesse o non avesse connotazioni esplicite di antifascismo è più un tema da filosofi o da linguisti; non mi sembra un tema adatto e importante in questo momento nel nostro Paese che ha bisogno di coesione di tutti per andare avanti", ha aggiunto Flick. Sempre nel colloquio con Repubblica, ha affermato di "condividere appieno i valori della Resistenza, vista come superamento di una dittatura. Il problema è che di quei valori si sono appropriati il Pci e poi la sinistra. Questo è un fatto storico. E a questo mi sono sempre opposto". Alla domanda se è ancora possibile fare oggi una distinzione tra storia comune e lettura di parte, La Russa risponde: "Nel leggere alcune posizioni dell'Anpi mi sembra di poter dire di sì. Guardi che pure la Destra, nella sua storia, ha candidato i partigiani. Quante inutili polemiche sulle mie frasi - prosegue - C'è stata una bufera quando ho ricordato la nascita del Msi. Ai funerali di Almirante c'era pure il presidente della Repubblica". Rispetto alle sue frasi su via Rasella: "Il fatto che io abbia sposato la svolta di Fiuggi parla di me. Che devo fare? Poi Fini è andato oltre, ma io credo comunque che quando ha definito il fascismo male assoluto parlasse delle leggi razziali. Qualsiasi cosa si dica o si faccia viene strumentalizzata - afferma ancora - E finiamo costretti sempre a inseguire la polemica. Allora rinuncio pure a fare commenti, come è accaduto in Israele. Se togliamo la fiamma dal simbolo di FdI, ci rinfacceranno il riferimento alla Nazione e poi ne troveranno altre. È una gara a cui non sento di partecipare". Su Lollobrigida e la 'sostituzione etnica': "Ma pensa davvero che sia un suprematista bianco? Lui stesso ha detto che non sapeva quello che diceva, o meglio non conosceva la teoria complottista di Kalergi".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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haveabuendia-blog1 · 1 year
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Ni en la Champions League se libra el presidente del Gobierno socialcomunista de la ira de los españoles. En el campo de Stamford Bridge, en el duelo de vuelta de cuartos de final entre el Chelsea y el Real Madrid (0-2), los aficionados merengues, en torno al minuto 20, empezaron a corear un audible «Pedro […]
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purasangree · 11 months
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Póngase la mascarilla caballero, está usted incumpliendo el real decreto 3/14 impuesto, por LA TIRANÍA socialcomunista caballero, vamos a proceder, a su detención caballero, y a su posterior ingreso, en un centro de reeducación, donde le impartirán clases sobre EL PENSAMIENTO ÚNICO, y ser UN BUEN CIUDADANO.
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Los jefes de la banca y las energéticas se embolsan más de 80 millones en un año de beneficios récord | Público …pero nada luego que si Ferrovial no puede ganar dinero por los socialcomunistas dice el facherio patrio
Los salarios de los grandes ejecutivos aumentan por encima de la inflación en la mayoría de los casos, e incluso llegan a duplicarse, mientras las políticas comerciales de sus empresas encarecen el acceso a servicios esenciales como la energía y el crédito. — Leer en www.publico.es/economia/jefes-banca-energeticas-embolsan-80-millones-ano-beneficios-record.html
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A SÁNCHEZ solo le importa complacer a golpistas, a filoetarras, a comunistas, a chiringuitos y a las mafias de ilegales.
👉NO HAY DINERO para los enfermos de ELA👉NO HAY DINERO para aprobar medicamentos contra el cáncer👉NO HAY DINERO para defender nuestras fronteras👉NO HAY DINERO para millones de españoles con necesidades 📢SÍ HAY DINERO PARA ILEGALES, porque el gobierno socialcomunista es cómplice de un sátrapa que pretende inundar a España con aquellos a los que desecha.#StopInvasion#DeportacionYA
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umbriasud · 2 years
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Terni e il mito di Ciaurro
L’opinione di SERGIO FILIPPI* Trent’anni fa, nel giugno del 1993, Gianfranco Ciaurro veniva eletto sindaco di Terni. Era il primo sindaco non socialcomunista. Il primo in Italia ad elezione diretta. Vinse da solo al ballottaggio, sostenuto da una lista “civica” improvvisata che in buona parte faceva riferimento ad Alleanza Democratica che voleva essere antesignana del Partito Democratico. A…
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