#situazione planetaria
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blondemushroom · 2 months ago
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Capisco che mi sta iniziando a venire ansia generalizzata quando inizio a sperimentare in cucina senza motivo, senza nessuna ricetta decente da seguire, ne prendo una a caso presa da un raptus e inizio a fare cose.
Stavolta caos puro, manco la planetaria riusciva a salvare la situazione.
Dovrebbe essere albume quello e sembrano delle merdine , la versione meno bella e corretta delle tette delle monache, sono delle tette mosce ecco.
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brunopino · 1 year ago
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Manifestazione per il porto di Gioia Tauro, Laghi: “giusta e opportuna”
“La manifestazione per il porto di Gioia Tauro, di martedì 17 ottobre, è certamente giusta ed opportuna. D’altra parte, l’obiettivo dell’UE di abbattere i gas serra prodotti dalle grandi navi è certamente condivisibile, purché, ovviamente, raggiunga il suo scopo, vista la drammatica situazione ambientale legata alla crisi climatica planetaria”. Così il consigliere regionale, Ferdinando…
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queerographies · 1 year ago
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[Dysphoria mundi][Paul B. Preciado]
Dysphoria Mundi di Paul B. Preciado è un diario della transizione planetaria che prende qui la forma di un testo mutante, fatto di saggistica, filosofia, poesia e autofiction.
“Poiché il mio desiderio di vivere al di fuori delle prescrizioni normative della società binaria etero patriarcale è stato considerato una patologia clinica denominata ‘disforia di genere’, mi è sembrato Interessante pensare all’attuale situazione mondiale come una disforia generalizzata”. Dysphoria Mundi è un diario della transizione planetaria che prende qui la forma di un testo mutante, fatto…
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scogito · 4 years ago
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Sottoscrivo ogni parola e invio questo testo soprattutto ai newagers, ormai troppo impegnati a ho'oponopizzare il globo, inviare benedizioni alle "lezioni" dei propri padroni e a predicare l'apertura del cuore mentre piazzano il Sole al centro.
Coloro che lavorano per il Lato Oscuro possiedono due vantaggi rispetto ai newageisti che credono di lavorare per la Luce:
 1. Sanno di stare combattendo una guerra ogni giorno della loro vita, per cui sanno di non potersi distrarre;
 2. Sono totalmente devoti all’Oscurità e ai suoi obiettivi di conquista, fino al punto di sacrificare la propria stessa vita.
Su questo secondo punto vorrei oggi mettere l’accento.
Lo spiritualista moderno ha una visione poco precisa di “cosa” sia un iniziato e di quali lavori svolgano gli iniziati e i discepoli, indipendentemente dalla fazione a cui appartengono. Lo dimostra il fatto che tutte le volte in cui io nomino dei politici, degli sportivi o degli imprenditori, indicandoli come degli iniziati o dei discepoli anziani, fate delle facce come se aveste assistito a uno sbarco di alieni.
Un devoto dell’Ombra, ossia uno degli Apostoli Neri – la stessa definizione che ho usato in “Come liberarsi dalla manipolazione” – viene solitamente dipinto come uno sporco essere egoista dal livello di coscienza infimo, il cui unico scopo è accumulare denaro e soddisfare la lussuria più sfrenata.
Vi dico com’è fatto un autentico devoto dell’Ombra:
 1. Grande capacità di CONCENTRAZIONE mentale;
 2. FOCALIZZAZIONE quotidiana sull’obiettivo da raggiungere;
 3. ASSENZA DI POSSESSO riguardo il denaro, il quale viene utilizzato unicamente come energia per acquisire maggiore potere sugli abitanti del pianeta;
 4. CONTROLLO DELL’ENERGIA SESSUALE, la quale – nei livelli più alti del Discepolato Nero – viene CONSERVATA E IMPIEGATA A SCOPO RITUALE, nell’ambito della Magia Nera, la quale comprende anche sacrifici umani, sia individuali, sia di massa (stragi terroristiche, epidemie, guerre);
 5. Rispetto dell’ORDINE GERARCHICO, poiché l’obbedienza a chi è più elevato di grado è assoluta, in quanto a nessuno di loro viene in mente di affermare che “non ci sono maestri” e che le decisioni vanno prese per alzata di mano; questo rende l’Ordine Nero estremamente coeso ed efficiente;
 6. SERVIZIO totale alla causa, fino alla morte.
Vi siete mai chiesti come mai un discepolo del Lato Oscuro ha più soldi di voi, più potere di voi e più successo di voi nella vita? Eppure voi siete così spirituali... Perché Dio sembra punirvi, anziché premiarvi... nonostante tutte le ore di meditazione che fate?
La Legge di Attrazione secondo voi funziona solo per le cazzate newage oppure funziona sempre? Il Lato Oscuro possiede tutto questo potere proprio perché i suoi membri – o almeno coloro che fanno parte dell’organismo dirigenziale – soddisfano le sei caratteristiche appena menzionate.
Con particolare riguardo per la caratteristica nr. 6, posso affermare che [...] alcuni di essi, sanno bene quali saranno nell’aldilà le conseguenze delle loro azioni criminali, tuttavia le compiono ugualmente, in nome di una causa superiore. Alcuni fra loro, sanno persino che la fazione del male sulla lunga distanza è destinata alla sconfitta, eppure... lottano fino all’ultimo respiro in nome di essa!
Le ombre non temono il buio.
[...]
E voi, che vi considerate tanto spirituali... a che punto siete?
Riflettete a lungo su quanto vi ho detto in questa lezione, poiché nessuna insurrezione è possibile se non si conosce l’entità del nemico e cosa esso è disposto a sacrificare pur di vincere. Questi sono i personaggi con cui abbiamo a che fare. Ecco perché, pur essendo solo poche centinaia... tengono in scacco un intero pianeta.
[...]
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der-papero · 4 years ago
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Andiamo in tribunale con Papero - Variazioni sul tema
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Questa non è una lezione, non è manco un disclaimer, ma credo che valga la pena fissare alcuni aspetti, visto che ricevuto diverse domande in chat in questi giorni, e vi ringrazio, vuol dire che la cosa vi intrippa allo stesso modo in cui mi intrippa.
Comincio col chiarire un primo aspetto: io non sono vostro padre, né un vostro parente prossimo. Non vi conosco, non so la vostra storia, non vi giudico e non vi giudicherò mai, qualsiasi cosa abbiate intenzione di fare. Questo non vuol dire che io meriti automaticamente la vostra fiducia, eh, attenzione, io non sono nessuno nella vostra vita, però le vostre osservazioni le valuto solo dal punto di vista tecnico, quando io affronto questo tipo di materia non esiste né etica né morale, la responsabilità di quello che fate è solo vostra. E nemmeno mi vedrete mai scrivere ahi ahi ahi birichino/a, questo non si fa, to’ to’ sul culetto!. Magari, se avete intenzione di tirare su un traffico di organi umani, preferirei non saperlo per rispetto alla mia sensibilità, ma siccome un reato lo si commette quando lo si fa e non quando lo si pensa (Tom Cruise permettendo), nulla potrei fare se non esclamare, al più, echecazz. Però questo non significa che dobbiate necessariamente confessarmi quello che combinerete se non ve la sentite, lascio fare alla vostra libertà e coscienza. Volevo solo fissare la mia posizione su questo aspetto. Poi ieri ho pure detto di essere scuola @martinastalla, quindi...
Questo sempre che Minority Report non diventi una realtà, perché poi vi aspetta una roba simile
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Secondo punto. L’etica di queste azioni. Chiariamo bene, molto bene, che qualsiasi sia il vostro nobile intento, resta e sarà sempre un reato. Io non ho mai sottratto informazioni a nessuno, non ho mai creato danno alcuno, anzi, molte volte ho speso tanto tempo per salvare le chiappe ad altri, e ho messo le mie conoscenze tecnologiche e le mie mani per sistemare i troiai che trovavo. Detto questo, io ho commesso comunque e sempre crimini, seppur a fin di bene. Di questo fatto dovete esserne coscienti, una cosa è la legge, un’altra è la giustizia (che la cosa vi piaccia o meno).
Terza questione. L’approccio. Un tossico che entra con una pistola in una filiale bancaria per rubare 500 euro e poi farsi una dose non farà tanti chilometri prima di essere beccato. Questa è una attività criminale e, in quanto tale, va pianificata. Quelli che entrano in banca, e lo fanno in modo serio, stanno giorni a capire movimenti, orari, telecamere e tante altre amenità, anche solo per entrare in retromarcia con una gru, sfondare mezza filiale e portarsi via la cassaforte al gancio (visto tante volte nel mio ex-lavoro). Ok, se state attaccando una rete in Mozambico restando col culo a casa (faccio per dire un paese a caso non proprio “occidentale”), magari, vista la situazione planetaria, il paese ha di meglio da fare che portarvi al Tribunale dell’Aia per crimini di guerra, ma se lo scopo è accedere ad un PC per sottrarre informazioni, beh, dovete stare molto attenti e la prudenza non è mai troppa. Quando sarete lì, in quell'istante, consapevoli di aver avuto accesso e poter fare qualsiasi cosa, adrenalina ed hype vi fotteranno, e vi faranno commettere diversi errori (e io lo so). Ergo, esercitatevi a casa. Attaccate la vostra rete e/o il vostro PC, simulando diversi scenari. Più preparati siete, maggiori saranno le vostre chance di farla franca e non fare la fine dei ladri di galline.
Ultimo punto. Non sentitevi colpevoli "a priori". È vero che si infrange la legge, però questo è vero anche per quei giornalisti che fanno stampa libera in paesi che limitano la libertà di espressione. Alla fine il culo è vostro, non rispondete ad altri individui, tanto meno a me, solo a voi stessi e le leggi che avete sul groppone. Ho sempre dato per scontato che sappiate discernere tra giusto e sbagliato, nei limiti del possibile, poi Odino vede e provvede.
Hackerate responsabilmente.
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abr · 3 years ago
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Massaie è arrivato il sociologo!
Secondo Domenico De Masi, contro la vaccinazione di massa  “In Italia sono in circa 100.000″ (meno dello 0,5%;  ma guarda,  eppure non è vaccinato un terzo degli italiani) ed è un movimento trasversale, destra e sinistra. “ IL LORO COMUNE DENOMINATORE È LA PAURA”.  
Fantasmagorico rovesciamento della realtà: non il gregge che si muove per paura, diretto dai latrati dei cani. Il De Masi descrive gli avversari di chi lo paga, attribuendo a loro le proprie angosce, come fanno le persone da poco senza volerlo. 
Secondo invece tal Orsini de Il Messaggero, ci sono tre classi di Contras: “La prima è rappresentata da coloro che temono le conseguenze del vaccino sul lungo periodo. La seconda è composta dai cosiddetti scrocconi, i quali non temono il vaccino, ma preferiscono che sia il vicino di casa a vaccinarsi per non avere alcun tipo di fastidio. La terza categoria, di cui fanno parte i qanonisti (cospirazionisti), è la più insidiosa (...) una frangia estremista intelligente che vuole diventare egemone di tutto il movimento no vax perché il fine che persegue, il collasso dello Stato, richiede una grande massa di seguaci”. 
Preoccupati (giustamente, per mancanza di informazione seria e test evitati), “scrocconi” (sic) e pericolosi cospirazionisti QAnon urca: grazie Orsini chiunque tu sia, per aver messo per iscritto i tuoi PRE-GIUDIZI LUNARI. 
S’è in effetti  solo dimenticato di inserire tra le categorie che inceppano le sue Magnifiche Sorti e Progressive, quella di chi DA LIBERALE LIBERISTA SIA AUTENTICAMENTE SCHIFATO per come le masse abbocchino terrorizzate ai processi innescati da una classe di policanti imbelli in tutto il Mondo, sostenuti dai mass media ed “Esperti” più proni e prezzolati di tutte le ere; si sono messe per terrore nelle mani di chi persegue la GESTIONE, NON LA SOLUZIONE,  dei problemi provocati dal fomite di tutti i guai odierni ambientali socioeconomici e relativi alla salute e sicurezza planetaria, la Cina, trascurando totalmente i veri aspetti primari della situazione (appunto la CINA e LA CURA, al posto di come si faccia finta di prevenire con vaccini sperimentali); invece stan lasciando che codesti usino la situazione come opportunità per limitare le libertà personali e guadagnarsi spazi di affari, deficit spending, impunità e repressioni. 
Ultima speranza pe rnoi è che codesti vengano annoverati presto tra gli “Esperti” della Real Casa: come diceva Sun Tsu, chi non conosce il suo avversario, come dimostrato palesemente da costoro, è destinato alla più cocente delle disfatte. 
(quotes via Dagospia, commenti miei). 
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ryanadham · 4 years ago
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Dal momento che qui c'è qualcuno che giudica tutto senza capire i generi del GDR (non faccio nome) prima di tutto mostro i generi che possono esistere come potete vedere nello schema ma ora passiamo ai generi che ha il GDR il terzo tempio:
-Thriller: Il thriller è un genere di fiction che utilizza la suspense, la tensione e l'eccitazione come elementi principali della trama.
Accorgimenti tipicamente letterari quali falsi indizi, colpi di scena e complotti sono ampiamente utilizzati.
-Dramma: Un dramma (dal greco δρᾶμα, "drama" = azione, storia[1]) è una forma letteraria che include parti scritte per essere interpretate da attori.
In senso lato è un intreccio narrativo compiuto e destinato alla rappresentazione teatrale. Può essere in forma verbale scritta (ogni opera letteraria che preveda parti recitate o cantate) oppure improvvisata da un attore, o ancora in forma di narrazione non verbale, tramite la gestualità o la danza. Il termine dramma, se inteso in senso restrittivo, si applica esclusivamente alle opere teatrali scritte. Nell'opera lirica, si ricorre in genere al termine libretto.
Action fiction: L'action fiction è il genere letterario che include romanzi di spionaggio, storie di avventura, racconti di terrore e intrighi ("mantello e pugnale") e misteri. Questo tipo di storia utilizza la suspense, la tensione che si crea quando il lettore desidera sapere come verrà risolto il conflitto tra il protagonista e l'antagonista o quale sia la soluzione al puzzle di un thriller.
Mistero: Un film misterioso è un genere di film che ruota attorno alla soluzione di un problema o di un crimine. Si concentra sugli sforzi del detective, investigatore privato o detective dilettante per risolvere le misteriose circostanze di un problema per mezzo di indizi, indagini e deduzioni intelligenti.
Apocalittico-fantasy: La fantascienza apocalittica e post apocalittica sono due sottogeneri della fantascienza, strettamente connessi, generalmente analisi su alcuni elementi comuni come il verificarsi di un evento distruttivo che possa portare all'estinzione dell'umanità o comunque della società tecnologica (f. Apocalittica), o che abbia portato alla nascita di società distopiche (f. post apocalittica); queste eventi possono essere dall'uomo, come ad esempio una guerra nucleare, o naturali, con conseguenze su scala planetaria con danni all'intera umanità.
Rosa: Il romanzo rosa (detto anche romance) è un genere letterario che narra di storie d'amore e del loro intreccio che si dipanano in genere in avventure e intrighi e terminano sempre con un lieto fine. I romance (in inglese significa romanticismo) o romanzi rosa presentano una struttura formale molto simile alla fiaba, infatti in ogni romanzo i personaggi svolgono ruoli che seguono uno schema ben preciso simile a quello presentato da Propp: l'eroina protagonista (la tipica fanciulla giovane e bella che va incontro al pericolo), l'eroe (protagonista maschile e figura molto importante nel romanzo rosa in quanto "cavaliere" nonché "uomo amato" dalla protagonista che la salva sempre dal pericolo), l'antagonista (solitamente anche quella di sesso femminile, come per esempio la matrigna cattiva, ma non così frequente come la figura della protagonista, può anche capitare che l'antagonista sia un maschio che rapisce la fanciulla per poi sposarla contro il suo volere), l'amico/a aiutante dei protagonisti (la figura che nelle fiabe riveste il ruolo di fata madrina) e tanti altri personaggi secondari che si intrecciano sullo sfondo di intrighi politici, complotti, duelli, guerre, ecc...
Ora la persona che non nomino dice: i tuoi pg sono brutti, non possono ruolare con i miei.
Peccato che dal mio punto di vista che la sua soap opera non mi attira completamente. Motivo? non ci sono colpi di scena particolari, è solo sesso e niente storie d'amore che partono dai sentimenti che si provano.
Conclusione? la persona in questione non sa che vuol dire amore e non sa nemmeno cosa vuol dire creare colpi di scena che complicano molto la situazione di personaggi protagonisti.
Si sente offeso e deluso? questa è la verità che gli fa male e non accetta.
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corallorosso · 5 years ago
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LE PANDEMIE CE LE CREIAMO DA SOLI DEL GEOLOGO Mario Tozzi per “la Stampa” (...) Quando tagli una foresta tropicale, sottrai habitat a pipistrelli e altri animali che ospitano virus e batteri e che sono costretti a cercarsi un altro posto, in genere nei pressi degli allevamenti intensivi o delle periferie urbane. Con tutto il loro corredo di microrganismi. In pratica è come se noi stessi li invitassimo a nuove mense, magari attraverso ospiti-serbatoio, come potrebbe essere stato il caso del pangolino cinese. Secondo l' OMS il 75% delle malattie può essere chiamato zoonosi e ne conosciamo circa 200 al mondo,tutte connesse, da Ebola a Nipah, in un passaggio tipico che prevede sempre gli stessi step successivi: 1) deforestazione, 2) perdita o sterminio di predatori e crescita senza limiti delle specie-serbatoio, 3) prelievo e traffico illegale di queste specie, 4) mercati animali enuovi spazi per i virus (gli slums metropolitani), 4) salto di specie. In questo contesto le malattie-pandemie sono solo destinate a crescere. Ma se la situazione è questa, ecco che abbiamo anche la soluzione: basterebbe comprendere che il vero antivirus che abbiamo a disposizione è proprio la conservazione della natura, e in particolare delle foreste tropicali, specialmente quelle del Sud-Est Asiatico. Non è solo l' aspetto ecologico a spingerci verso una gigantesca riconversione ambientale delle attività produttive che comporti zero consumo di suolo e limitato consumo di risorse, oggi è soprattutto la salvaguardia della salute umana e dei viventi. Ma questi aspetti ci erano sconosciuti? E perché eravamo così impreparati? Perché è tipico dei sapiens non prepararsi al peggio probabile, se non è inevitabile. Come dimostra il caso di Ebola, in cui la catastrofe planetaria, o almeno africana, è stata evitata solo perché il virus non si diffonde per via aerea e perché non ha interessato grandi aree urbane (oltre che per il grande lavoro di intelligence degli epidemiologi da campo). In una sua memorabile conferenza del 2015, Bill Gates suggeriva la creazione di un sistema sanitario globale, un corpo medico di riserva e la collaborazione con task force militari pronte all' intervento in ogni parte del mondo. Ebola poteva essere un buon avvertimento. Non lo abbiamo ascoltato.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Iker Casillas e Madonna: tra goliardia e coming out
Il vasto ed enorme mondo di Internet è stato scosso da due avvenimenti distanti ma incredibilmente simili. Parliamo dei recenti post sui social di Iker Casillas e Madonna che hanno "annunciato" due coming out che in realtà non sono veri. Le scuse non sono mancate ma le polemiche non si sono placate. Iker Casillas e Madonna: il post del portiere spagnolo su Twitter “Spero che mi rispettino, sono gay. #buonadomenica” La domenica pomeriggio degli appassionati di calcio (e non solo) si sposta dall'apprensione per le partite pomeridiane al profilo di Twitter di Iker Casillas. Il portiere iberico non ha bisogno di presentazione essendo uno dei portieri più famosi al mondo avendo militato per più di un decennio nel Real Madrid ed essendo stato colonna portante della "generazione d'oro" della nazionale spagnola che conquistò due europei ed un mondiale. Le reazioni sono incontrollabili sia positive che negative ma è la confusione a regnare sovrana. Una situazione di confusione che viene alimentata ancor di più da  “È il momento di raccontare la nostra storia Iker” con tanto di cuoricino rosso., capitano storico del Barcellona e compagno di nazionale di Iker, che scrive:  “È il momento di raccontare la nostra storia Iker” con tanto di cuoricino rosso. Le scuse dei due giocatori Insomma, internet è letteralmente in subbuglio. La situazione cambia quando Iker Casillas cancella il tweet sorprendente e poco dopo pubblica un secondo tweet di spiegazione e scuse: https://twitter.com/IkerCasillas/status/1579118532553760769 Account hackerato e tweet che diventa da coming out coraggioso a scherzo di pessimo gusto. Le scuse arrivano anche da Carlos Puyol che aveva deciso di seguire "il gioco" del tweet del suo ex compagno di nazionale: https://twitter.com/Carles5puyol/status/1579161062666293249 Le scuse, però, non bastano e le polemiche dilagano. Il tutto viene bollato come scherzo ingiustificato che mette in ridicolo quello che è il coming out e la sua importanza per la comunità LGTBIQA+. Accuse molto gravi per due campionissimi dello sport più seguito al mondo, uno scivolone indesiderato accaduto dove tutto viene amplificato dalla più grande cassa di risonanza del mondo: internet. Madonna ed il video su TikTok Sei secondi di video che, come al solito, scatenano il web. Tanto è bastato alla leggendaria Madonna per alzare il più classico dei polveroni su internet. Il suo ultimo video su TikTok raggiunge oltre il milione di mi piace, quasi 20mila commento ed oltre 50 mila condivisioni: https://www.tiktok.com/@madonna/video/7152605555830426923 Anche in questo caso, il polverone viene alzato sia da chi loda il gesto e chi lo critica aspramente. Le polemiche non risparmiano Madonna ma in questo caso il post non viene cancellato ma è ancora perfettamente online. Due casi distanti ma uguali La popolarità di questi due personaggi è planetaria, i social sono veicolo dei più importanti messaggi dei tempi moderni ma soprattutto chi pubblica questi messaggi ha (involontariamente) una responsabilità molto grande. Scherzo o attacco hacker che sia non dovrebbe giustificare messaggi di odio e minacce. Due casi molto lontani ma che devono far riflettere per l'ennesima volta sulla capacità di internet di essere un'arma a doppio taglio Read the full article
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giancarlonicoli · 4 years ago
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21 apr 2021 17:26 1. SUPERLEGA, SUPERSEGA! RETROSCENA: L'IDEA DI CREARE IL TORNEO PER CLUB RICCHI (E INDEBITATI) ARRIVA DA BORJA PRADO, PRESIDENTE DI ENDESA E GRANDE AMICO DI FLORENTINO PEREZ, CHE POI HA AGGANCIATO ANDREA AGNELLI CHE A SUA VOLTA HA AGGANCIATO SCARONI 2. IL PADRONE DELLA JUVENTUS (63,8%) JOHN ELKANN HA DATO IL SUO OK, SAPENDO CHE PER LUI ERA WIN-WIN: SE L'OPERAZIONE FOSSE ANDATA IN PORTO, LA JUVE AVREBBE BENEFICIATO DI MAGGIORI INTROITI. IN CASO DI FLOP, IL DETESTATO CUGINO SAREBBE ROVINATO NELLA POLVERE 3. LA “REPUBBLICA” APPARECCHIA UN’INTERVISTA (SUPERATA DAI FATTI) CON ANDREA CHE SI TRASFORMA IN UN AUTOGOAL (PERCHE’ NON AGGIORNARLA DOPO IL RITIRO DEGLI INGLESI?) 4. “C’E’ UN PATTO DI SANGUE CON IL REAL MADRID”, DICHIARA IL NIPOTE DELL’AVVOCATO CON UN LINGUAGGIO PIU’ RISPONDENTE AI CLAN MAFIOSI - IN BORSA PIANGONO GLI AZIONISTI (-16,20)
Dagonews/1
La figura di merda planetaria del progetto Superlega, annunciato e affondato in 48 ore, è stato un gancio al mento per Florentino Perez, Andrea Agnelli e la loro strategia salva-bilanci.
Come e quando è nata l'idea? La proposta è stata avanzata al presidente del Real Madrid, nell'estate 2020, dal suo amico e advisor Borja Prado, presidente di Endesa e della Commissione Trilaterale.
L'imprenditore, conoscendo la delicata situazione debitoria del Real (esposizione per 900 milioni), ha stuzzicato Perez con il progetto Superlega. Gli sono bastate poche paroline magiche per convincerlo: "Farai più soldi".
I due hanno contattato la banca d'affari JP Morgan per verificare la disponibilità a finanziare l'operazione e, a inizio settembre 2020, hanno agganciato Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus, allettato all'idea di riempire le casse vuote del club, ha contattato il presidente del Milan, Paolo Scaroni. Entrambi di casa a Londra, i due hanno fatto da tramite con le società inglesi. Solo a dicembre 2020, Agnelli ha condiviso le sue intenzioni con il cugino dante-causa John Elkann.
Il presidente di Stellantis e grande finanziatore della Juventus ha dato il suo via libera all'adesione alla Superlega a una condizione: "Purché non danneggi o comprometta le attività del gruppo".
Per Elkann, uno scenario win-win: se l'operazione fosse andata in porto, la Juventus avrebbe beneficiato di maggiori introiti, dando ossigeno al disastrato bilancio. In caso di fallimento, il detestato cugino - come poi è avvenuto - sarebbe andato incontro a una pubblica spernacchiata, con danno d'immagine quasi irreversibile.
Come già dago-rivelato, Yaki non vede l'ora di portare l'altro cugino, Alessandro Nasi, alla guida dei bianconeri. Liberarsi di Andrea (e dei suoi sodali Nedved e Paratici) non è semplice: dargli il benservito con una prova di forza significherebbe spaccare la famiglia. Meglio trovare una onorevole via d'uscita, magari con il vecchio metodo della promozione-rimozione…
Dopo averne discusso con John Elkann, Andrea Agnelli ha tirato dentro anche l'ad dell'Inter, Beppe Marotta, mentre Florentino Perez convinceva il Barcellona e JP Morgan seduceva le squadre inglesi evocando cascate di dollari.
Da subito il gruppo di "rivoltosi" ha trovato l'opposizione del germanico Bayern e del Paris Saint Germain. I qatarini proprietari della squadra francese avendo ottenuto il discusso mondiale del 2022, su cui pendono sospetti di tangenti e corruzione, devono stare buoni e a cuccia ai piedi della Fifa senza fiatare.
E adesso? Ci saranno le trattative di pace per ripristinare una parvenza di concordia. Ma il conto verrà presentato in seguito: le squadre inglesi, che per prime hanno ripudiato lo scellerato patto della Superlega, avranno il condono e il perdono dell'Uefa.
Le spagnole e le italiane, Juventus in testa, dovranno pagare dazio. Come? La vendetta va servita fredda e chissà che qualche arbitro con "un bidone d'immondizia al posto del cuore" non vada prima o poi a presentare il conto…
DAGONOTA/2
L’ira di John Elkann. La cortigianeria del direttore della “Repubblica” che consegna ai lettori un’intervista al Calimero (bianco)nero già superata dai fatti (rinuncia dei club inglesi alla Superlega). Il titolo della Juventus che crolla in Borsa facendo piangere gli investitori istituzionali compresi i fondi dei pensionati (16,20% del capitale).
La ribellione di allenatori e giocatori. Le proteste dei tifosi. Le federazioni che annunciano ritorsioni senza precedenti (esclusione dai campionati, dalle coppe e dalle nazionali). Infine, il mondo dei ricchi pallonari che va in tilt di fronte a quelle che sin dall’inizio appariva un ballon d’essai, sia pure azzardato, destinato a sgonfiarsi…
Andrea Agnelli, l’ultimo rampollo della dinastia a portare il cognome dell’Avvocato, a lungo ricorderà le ultime ventiquattr’ore. Il piccolo principe del football dei migliori, infatti, assisterà basito al naufragio del suo progetto (miliardario) trascinando nell’impresa azzardata anche la Jp Morgan.
La banca d’affari che dopo la rinuncia al progetto potrebbe chiedere di riparare ai guai (finanziari e d’immagine) arrecatigli dal precipitoso arretramento della Sporca dozzina in fuga. E altri danni hanno subito gli attuali proprietari dei diritti televisivi (Dazn-Tim, Sky, Bt, Telefonica, Amazon, Eurosport).
Ma prima d’interpretare i giorni più lunghi (e tragici) del presidente del club bianconero un merito Andrea Agnelli ce l’ha: dopo la Brexit è riuscito a rimettere insieme i cocci della Gran Bretagna con quelli della comunità Europa. Tornate unite con i loro leader impegnati, con una sola voce, a far fallire il golpe pallonaro guidato dallo spagnolo Florentino Pérez, presidente del Real Madrid.
“Tra i nostri club c’è un patto di sangue e ha 100 per cento di possibilità di successo”, dichiara Andrea Agnelli con un linguaggio più consono tra convenenti a clan mafiosi e non tra partner pallonari. Tant’è.
L’istituzione calcio è riuscita così in un piccolo miracolo lì dove da anni hanno fallito le cancellerie del Vecchio Continente. Dall’annuncio roboante di lunedì: la torta della Superleague è servita e ai voi club esclusi restano le briciole (dei diritti televisivi, fino alla resa delle armi (senza alcun onore neppure a Torino) da parte del nipote dell’Avvocato.
A lungo ad Andrea Agnelli continueranno a fischiare le orecchie dopo la telefonata del cugino John Elkann, così raccontano dal quartiere generale dell’ex Fiat, a dir poco sconcertato se non incazzato per la sua improvvida sortita. E tra i due i rapporti non sono idilliaci potrebbero pure sfociare, non subito ma a fine campionato, con le dimissioni del presidente bianconero che, intanto, gli ha sbarrato la strada che portava alla Ferrari, occupando la poltrona di presidente del Cavallino rosso, lasciata libera dopo la morte di Marchionne.
A seguire le reazioni politiche ostili, compreso il capo del governo Mario Draghi, suscitate dal suo progetto. Un annuncio seguito a poche ore dalla sconfitta della Juventus con l’Atalanta che potrebbe pregiudicare il suo ingresso nella prossima Champions League.
Il numero uno di Exor - con il 63,8 per cento primo azionista del club bianconero seguono i fondi istituzionali con il 16,20% dell’inglese Lindsell Trai-, “apparecchiava” un’intervista riparatrice del cugino con il direttore della “Repubblica” (giornale della casa con Gedi), Maurizio Molinari, che - una volta letta -, si è trasformata in un altro clamoroso autogoal.
Mentre in serata i media di mezzo mondo annunciavano il ritiro di Manchester United e City, Liverpool, Chelsea, Arsenal e Tottenham dalla competizione dopo lo stop auspicato anche dal premier Johnson, il Calimero bianconero, invece, sosteneva impenitente “che ha il cento per cento di possibilità di successo”. Già, “il progetto va avanti” ma a noi viene da ridere.
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🪐🌟🌞🌛IL CIELO IN QUESTO PERIODO E LA VITA SOCIALE La cosa che subito salta all'occhio nel cielo di questo periodo è la grande maggioranza dei pianeti nell'emisfero sinistro. Una della prime cose che vengono insegnate agli studenti di astrologia é che quando i pianeti sono concentrati nell'emisfero sinistro del cielo, l'individuo deve fare i conti e concentrarsi su stesso. Il rapporto con gli altri verrà messo in secondo piano. L' emisfero sinistro è quello del rapporto con sé stessi, l'emisfero destro quello del rapporto con gli altri. Chiaramente gli astri non sbagliano, infatti in questo periodo ognuno è chiamato a fronteggiare problemi che riguardano il rapporto con sé stesso. Praticamente tutti i pianeti (tra cui quelli lenti) si trovano attualmente nell'emisfero sinistro. Occorrerà aspettare un po' di tempo prima che ci sia un'inversione di tendenza. La vita sociale riprenderà a pieno regime quando la situazione planetaria lo permetterà. Sarebbe interessante chiedersi come mai venga imposto "dall'alto" un trattamento del genere agli uomini. La totale deprivazione dei contatti sociali è certamente una forma di iniziazione per ognuno di noi. Chi è abituato a definire se stesso in base al rapporto che instaura con il prossimo, chi ha sempre curato le proprie relazioni piuttosto che il proprio io, sarà chiamato a lavorare su se stesso. Questo sarà il mezzo privilegiato di evoluzione della coscienza in questi anni. Phil🍀 https://www.emanuelamagnoni.com/astrologia/ #astrologia #oroscopo #zodiaco #TemaNatale #Lugano #Skype #Ticino #anima https://www.instagram.com/p/CLwxs7ZBQah/?igshid=twircqud4kiw
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samdelpapa · 4 years ago
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indovinate chi aveva previsto tutto? alfonso luigi marra! - dandolo e quel post del 22 febbraio - Dagospia Alfonso Luigi Marra circa 3 mesi fa LA GRAVITÀ DEL CORONAVIRUS E IL PROFONDO DESIDERIO DELL’UMANITÀ DI FERMARSI ANCHE PER COSÌ CERCARE DI FERMARE LA CATASTROFE CLIMATICA. Spiegherò di seguito perché, io credo, in pochi giorni emergerà che le autorità, mentendo come sempre, hanno sminuito quella che è palese sarà tra pochissimo una grave pandemia. Voglio invece partire dal fatto che tutta questa mai vista disponibilità a chiudere aziende, città, settori, cela in realtà il desiderio profondo di non volere più an... dare avanti così dell’intera umanità. Un sistema che, innanzitutto, ha il suo motore in quella gravissima forma di sofferenza che è l’insoddisfazione, anticamera della depressione e della psicosi di massa. Perché il consumismo necessità che i beni siano inutili, affinché appunto, stante la loro inutilità, determinino quell’insoddisfazione che causerà poi altri desideri ed altri consumi inutili all’infinito. A questo poi si sono aggiunti altri gravi elementi di sofferenza frutto delle contraddizioni che, pur nel mezzo dell’eccesso produttivo, hanno reso la società mondiale schiava ad ogni livello del debito, della difficoltà economica e di una grande sofferenza psichica (approfondisci da www.pas.it, dal documento “Causa della fondazione e ideologia del PAS”, del 1987, oltre che da “La storia di Giovanni e Margherita” e le altre mie opere). Cose tutte sovrastate dalla sempre più malcelata consapevolezza planetaria dell’imminenza della catastrofe climatica e dell’esigenza di fermarla a qualunque costo, perché, quale che sarà il numero di morti della pandemia, sarà sempre meglio dell’estinzione, alla quale non è affatto detto che, anche ‘spegnendo il mondo’, riusciremo a sfuggire. Indicazione della pandemia, e non del clima, quale causa della necessità di fermare il mondo che quindi si configura anche come ultimo, estremo tentativo di ‘rivoluzione per non cambiare’. Tentativo destinato fortunatamente a fallire perché senza il cambiamento culturale non si potrà gestire l’enorme complessità della situazione che deriverà dall’arresto del sistema. Un desi https://www.instagram.com/p/CBChcmgCw8x/?igshid=5r51fl9u5a54
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bongianimuseum · 5 years ago
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#GlobalViralEmergency / Fate Presto L’arte tra scienza, natura e tecnologia
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SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“#GlobalViralEmergency / Fate Presto”
L’arte tra scienza, natura e tecnologia
a cura di Sandro Bongiani
con la collaborazione di Ruggero Maggi e Giuseppe Denti
Da lunedì  30 marzo a sabato 13 giugno 2020
 “La vita non è altro che un incessante e temporaneo succedersi di presenze e di azioni  in attesa di una possibile catarsi o di un prossimo dissolversi” Giovanni  Bonanno.
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S’inaugura  lunedì 30 marzo, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale ad invito a cura di Sandro Bongiani dal titolo: “#GlobalViralEmergency / Fate Presto”, una mostra nata in soli 20 giorni con la partecipazione di 72 artisti contemporanei invitati che si sono confrontati da diverse latitudini del globo sul problema della pandemia planetaria da COVID-19,  mettendo in mostra le contraddizioni dell’attuale società dei consumi e dei valori calpestati.  
 Non è la prima volta che gli artisti prendono posizione in prima persona  riguardo i problemi esistenziali politici e sociali, ciascuno lo ha fatto con le proprie sensazioni contrastanti, mettendo in luce l’essenza problematica e vera del nostro esistere, nella convinzione di poter essere in qualche modo ancora utile a questa precaria società. Quello che noi stiamo vivendo con l’emergenza risulta molto complesso e quando mai difficile da cancellare. Oggi, l’intero pianeta si trova, impegnato in questa lotta contro il tempo, di come risolvere questa catastrofe che di colpo si è presentata all’orizzonte, che di fatto ha cambiato le nostre abitudini, la nostra percezione del mondo e di come progettare il prossimo futuro. Tutto non sarà più come prima, la vita, la cultura, l’arte e ciò che abbiamo attorno dovranno per forza di cose cambiare e rimodularsi per essere ancora credibili. Per essere partecipi e attivi a questo disastro planetario noi del Bongiani Ophen Art Museum di Salerno abbiamo attivato in soli venti giorni un progetto on-line di Net Art con una mostra interattiva virtuale visibile 24 ore su 24 in tutte le parti del mondo, sia per sollecitare la politica, la finanza, l’intera collettività e anche lo stesso mondo dell’arte ad un sussulto di orgoglio alla ricerca di una qualsiasi forma di riscatto e di rinascita. In questa sofferta condizione di disagio collettivo l’unica cosa importante che potevamo fare, utilizzando la rete di Internet, è stato chiedere agli artisti cosa pensavano dell’attuale  situazione, dello stato di isolamento collettivo e globale in cui ci siamo improvvisamente ritrovati. Dopo questa catastrofe, con tutte le gallerie e gli spazi culturali chiusi, questa è di fatto l’unica mostra possibile e realizzabile in tutto il pianeta terra. In mostra sono presenti in forma digitale gran parte delle ricerche artistiche in atto, un campionario significativo di riflessioni dell’attuale panorama dell’arte al di fuori da strategie precostituite e mercantili del già assuefatto sistema ufficiale dell’arte. Insomma, l’altra faccia nascosta della medaglia con le conseguenti dissonanze reattive e divergenti di diversi artisti non uniformati rispetto alle convinzioni di comodo che il sistema culturale e ufficiale dell’arte, in tutti i modi possibili, ha deciso da lungo tempo di celare e di lasciare volutamente fuori dalla porta.
Lo abbiamo fatto utilizzando, come sempre, la nostra importante piattaforma virtuale no-profit tutta italiana di arte contemporanea che da oltre dieci anni gestiamo, una realtà sperimentale altamente efficiente degna di essere considerata tra le poche e più interessanti startup presenti in tutto il mondo del web. Non una occasionale improvvisazione da web come fanno  oggi le gallerie ufficiali dell’arte che, di colpo, hanno riversato i contenuti del proprio lavoro nel web ben sapendo di aver poca competenza a tal proposito. Di fatto, siamo forse l’unica galleria, seppur virtuale, in grado di attivare oggi proposte ad ampio respiro.  Tutto ciò ci rende fiduciosi  permettendoci di fare cultura no-profit con un serio e ragionato programma di eventi, facendo conoscere gli artisti e l’arte contemporanea nel mondo senza alcun interesse speculativo e commerciale. La tecnologia per lungo tempo  osteggiata e considerata la rovina del nostro tempo, oggi ci viene in soccorso,  la ritroviamo  amica e partecipe in questa condizione di isolamento e di disagio sociale facendoci sentire  con internet e i diversi social più vicini in questo malaugurato e insopportabile isolamento diffuso. Come giustamente avverte Christian Caliandro in una sua annotazione “e difficile pensare che, al termine dell’emergenza, tutto tornerà come prima,” Tutto non sarà uguale a prima. E’ sicuro che da questa emergenza, da ora in poi, ogni cosa non sarà più come un tempo, dipenderà ovviamente da noi, da quello che sapremo fare per ritrovare la voglia di sopravvivenza e forse di rinascita da questo immane e problematico calvario collettivo. Che sia la nostra, davvero, di buon auspicio a una possibile e probabile rinascita del genere umano. Sandro Bongiani
  Artisti presenti: Adolfina De Stefani  ITALIA I Alberto Vitacchio  ITALIA I Alessandra Angelini ITALIA I Alessandra  Finzi  ITALIA I Alexander Limarev RUSSIA I Alfonso Caccavale ITALIA I Anna Boschi ITALIA I Antonio Sassu ITALIA I Bruno Cassaglia ITALIA I Calogero Barba ITALIA I Carl T. Chew USA I Carla Bertola ITALIA I Cinzia Farina ITALIA I Claudio Grandinetti ITALIA I Claudio Parentela ITALIA I Claudio Romeo  ITALIA I Coco Gordon USA I Emilio Morandi ITALIA I Enzo Patti ITALIA I Ernesto Terlizzi ITALIA I Fernando Aguiar PORTOGALLO  I Filippo Panseca ITALIA I Francesco Aprile ITALIA I Franco Di Pede ITALIA I Franco Panella ITALIA I Gabi Minedi ITALIA I Gennaro Ippolito ITALIA I Gianni Marussi ITALIA I Giovanna Donnarumma ITALIA I Giovanni Bonanno ITALIA I Giovanni Fontana ITALIA I Giovanni Rubino ITALIA I Giuseppe  Denti  ITALIA I  Guido Capuano ITALIA I Ina Ripari  ITALIA I Ivana Frida Ferraro ITALIA I Jack Seiei GIAPPONE I James  Felter CANADA I John M. Bennett USA I John Held  USA I Jose Molina SPAGNA I Kiki Franceschi ITALIA I  Lamberto Caravita  ITALIA I Lamberto Pignotti ITALIA I Lars Schumacher GERMANIA I Leonor Arnao  ARGENTINA I Linda Paoli ITALIA I Luc Fierens  BELGIO I Lucia Spagnuolo ITALIA I Luisa Bergamini ITALIA I Maria Credidio ITALIA I Mariano Bellarosa ITALIA I Maribel Martinez  ARGENTINA I Mauro Molinari ITALIA I Maya Lopez Muro  ARGENTINA I Natale Cuciniello ITALIA I Oronzo Liuzzi  ITALIA  I  Paolo Gubinelli  ITALIA I Paolo Scirpa ITALIA I Patrizio Maria  ITALIA I Pier Roberto Bassi ITALIA I Patrizia Tictac GERMANIA I Rachelline Centomo MESSICO I RCBz USA I Reid Wood USA I  Rosalie  Gancie USA I Ruggero Maggi ITALIA I Ryosuke Cohen GIAPPONE I Serse Luigetti ITALIA I Teo De Palma  ITALIA I Virgilia Milici  ITALIA I Vittore Baroni ITALIA.
 SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
#GlobalViralEmergency / Fate Presto
L’arte tra scienza, natura e tecnologia
Inaugurazione: lunedì 30 marzo 2020, ore 18.00
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/Fax 0895648159
Archivio Ophen Virtual Art   2937380225
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
#GLOBALVIRALEMERGENCY
 #GlobalViralEmergencyFatePresto
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claudioparentela · 5 years ago
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#GLOBALVIRALEMERGENCY
FELICE DI PARTECIPARE....GRAZIE Sandro Bongiani!
HAPPY TO PARTECIPATE....THANX Sandro Bongiani!
___________________________________________ #GlobalViralEmergency / Fate PrestoSPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY“#GlobalViralEmergency / Fate Presto”L’arte tra scienza, natura e tecnologiaa cura di Sandro BongianiDa lunedì 30 marzo a sabato 13 giugno 2020    “La vita non è altro che un incessante e temporaneo succedersi di presenze e di azioni in attesa di una possibile catarsi o di un prossimo dissolversi” Giovanni Bonanno. S’inaugura  lunedì 30 marzo, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale ad invito a cura di Sandro Bongiani dal titolo: ““#GlobalViralEmergency / Fate Presto””, una mostra nata in soli 20 giorni con la partecipazione di 72 artisti contemporanei invitati che si sono confrontati da diverse latitudini del globo sul problema della pandemia planetaria da COVID-19,  mettendo in mostra le contraddizioni dell’attuale società dei consumi e dei valori calpestati. Non è la prima volta che gli artisti prendono posizione in prima persona riguardo i problemi esistenziali politici e sociali, ciascuno lo ha fatto con le proprie sensazioni contrastanti, mettendo in luce l’essenza problematica e vera del nostro esistere, nella convinzione di poter essere in qualche modo ancora utili a questa precaria società. Quello che noi stiamo vivendo con l’emergenza risulta molto complessa e quando mai difficile da cancellare. Oggi, l’intero pianeta si trova, di colpo, impegnato in questa lotta contro il tempo, di come risolvere questa catastrofe che di colpo si è presentata all’orizzonte, che di fatto ha cambiato le nostre abitudini, la nostra percezione del mondo e di come progettare il prossimo futuro. Tutto non sarà più come prima, la vita, la cultura, l’arte e ciò che abbiamo attorno dovranno per forza di cose cambiare e rimodularsi per essere ancora credibili. Per essere partecipi e attivi a questo disastro planetario noi del Bongiani Ophen Art Museum di Salerno abbiamo attivato in soli venti giorni un progetto on-line di Net Art con una mostra interattiva virtuale visibile 24 ore su 24 in tutte le parti del mondo, sia per sollecitare la politica, la finanza, l’intera collettività e anche lo stesso mondo dell’arte ad un sussulto di orgoglio alla ricerca di una qualsiasi forma di riscatto e di rinascita. In questa sofferta condizione di disagio collettivo l’unica cosa importante che potevamo fare, utilizzando la rete di Internet, è stato chiedere agli artisti cosa pensavano dell’attuale situazione, dello stato di isolamento collettivo e globale in cui ci siamo improvvisamente ritrovati. Dopo questa catastrofe, con tutte le gallerie e gli spazi culturali chiusi, questa è di fatto l’unica mostra possibile e realizzabile in tutto il pianeta terra. In mostra sono presenti in forma digitale gran parte delle ricerche artistiche in atto, un campionario significativo di riflessioni dell’attuale panorama dell’arte al di fuori da strategie precostituite e mercantili del già assuefatto sistema ufficiale dell’arte. Insomma, l’altra faccia nascosta della medaglia con le conseguenti dissonanze reattive e divergenti di diversi artisti non uniformati rispetto alle convinzioni di comodo che il sistema culturale e ufficiale dell’arte, in tutti i modi possibili, ha deciso da lungo tempo di celare e di lasciare volutamente fuori dalla port Lo abbiamo fatto utilizzando, come sempre, la nostra importante piattaforma virtuale no-profit tutta italiana di arte contemporanea che da oltre dieci anni gestiamo, una realtà sperimentale altamente efficiente degna di essere considerata tra le poche e più interessanti startup presenti in tutto il mondo del web. Non una occasionale improvvisazione da web come fanno oggi le gallerie ufficiali dell’arte che, di colpo, hanno riversato i contenuti del proprio lavoro nel web ben sapendo di aver poca competenza a tal proposito. Di fatto, siamo forse l’unica galleria, seppur virtuale, in grado di attivare oggi proposte ad ampio respiro. Tutto ciò ci rende fiduciosi permettendoci di fare cultura no-profit con un serio e ragionato programma di eventi, facendo conoscere gli artisti e l’arte contemporanea nel mondo senza alcun interesse speculativo e commerciale. La tecnologia per lungo tempo osteggiata e considerata la rovina del nostro tempo, oggi ci viene in soccorso, la ritroviamo amica e partecipe in questa condizione di isolamento e di disagio sociale facendoci sentire con internet e i diversi social più vicini in questo malaugurato e insopportabile isolamento diffuso. Come giustamente avverte Christian Caliandro in una sua annotazione “e difficile pensare che, al termine dell’emergenza, tutto tornerà come prima,” Tutto non sarà uguale a prima. E’ sicuro che da questa emergenza, da ora in poi, ogni cosa non sarà più come un tempo, dipenderà ovviamente tutto da noi, da quello che sapremo fare per ritrovare la voglia di sopravvivenza e forse di rinascita da questo immane e problematico calvario collettivo. Che sia la nostra, davvero, di buon auspicio a una possibile e probabile rinascita del genere umano. Sandro Bongiani Artisti presenti: Adolfina De Stefani ITALIA I Alberto Vitacchio ITALIA I Alessandra Angelini ITALIA I Alessandra Finzi ITALIA I Alexander Limarev RUSSIA I Alfonso Caccavale ITALIA I Anna Boschi ITALIA I Antonio Sassu ITALIA I Bruno Cassaglia ITALIA I Calogero Barba  ITALIA I Carl T. Chew USA I Carla Bertola ITALIA I Cinzia Farina ITALIA I Claudio Grandinetti ITALIA I Claudio Parentela ITALIA I Claudio Romeo ITALIA I Coco Gordon USA I Emilio Morandi ITALIA I Enzo Patti ITALIA I Ernesto Terlizzi ITALIA I Fernando Aguiar PORTOGALLO  I Filippo Panseca ITALIA I Francesco Aprile ITALIA I Franco Di Pede ITALIA I Franco Panella ITALIA I Gabi Minedi ITALIA I Gennaro Ippolito ITALIA I Gianni Marussi ITALIA I Giovanna Donnarumma ITALIA I Giovanni Bonanno ITALIA I Giovanni Fontana ITALIA I Giovanni Rubino ITALIA I Giuseppe Denti ITALIA I Guido Capuano ITALIA I Ina Ripari ITALIA I Ivana Frida Ferraro ITALIA  I Jack Seiei GIAPPONE I James Felter CANADA I John M. Bennett USA I John Held USA I Jose Molina SPAGNA I Kiki Franceschi ITALIA I Lamberto Caravita ITALIA I Lamberto Pignotti ITALIA I Lars Schumacher GERMANIA I Leonor Arnao ARGENTINA I Linda Paoli ITALIA I Luc Fierens BELGIO I Lucia Spagnuolo ITALIA I Luisa Bergamini ITALIA I Maria Credidio ITALIA I  Mariano Bellarosa ITALIA I Maribel Martinez ARGENTINA I Mauro Molinari ITALIA I Maya Lopez Muro ARGENTINA I Natale Cuciniello ITALIA I Oronzo Liuzzi ITALIA I Paolo Gubinelli ITALIA I Paolo Scirpa  ITALIA I Patrizio Maria ITALIA I Pier Roberto Bassi ITALIA I Patrizia Tictac GERMANIA I Rachelline Centomo MESSICO I RCBz USA I Reid Wood USA I Rosalie Gancie USA I Ruggero Maggi ITALIA I Ryosuke Cohen GIAPPONE I Serse Luigetti ITALIA I Teo De Palma ITALIA I Virgilia Milici ITALIA I Vittore Baroni ITALIA. SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY #GlobalViralEmergency / Fate Presto L’arte tra scienza, natura e tecnologia Inaugurazione: lunedì 30 marzo 2020, ore 18.00 Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/Fax 0895648159 Archivio Ophen Virtual Art  2937380225 e-mail: [email protected] Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00 #GLOBALVIRALEMERGENCY #GlobalViralEmergencyFatePresto
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Coronavirus, il paradosso: "Possiamo uscire dall’epidemia….evitando le strette di mano?"
(di John Blackeye) Facciamo una premessa: il problema che abbiamo in Italia al momento é che persone contagiate dal virus ma che non sanno di esserlo, stanno girando liberamente sul territorio nazionale. Non si vuole sparare sulla Croce Rossa e in questi momenti occorre indirizzarsi verso la coesione nazionale che, per ragioni di appartenenza politica, in Italia non è mai stata coltivata. Si vuole però cercare almeno di dare la sveglia ad un Esecutivo che pare totalmente impreparato a prendere decisioni (drastiche) adeguate alla situazione contingente.
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Forse non è il caso di aspettare disposizioni dalle Istituzioni europee anche perché se gli amici si vedono nel momento del bisogno, Bruxelles sulla questione dell’epidemia in Italia mi sembra uno spettatore al teatro della Scala di Milano che, in questo periodo, è chiuso. Se osserviamo la situazione geografica planetaria possiamo constatare che in Cina sono riusciti a gestire il contagio in un’area geografica comprendente sessanta milioni di abitanti. Sappiamo che lo hanno fatto con la forza, cioè introducendo drastiche misure di contenimento dei movimenti delle persone e salvaguardando queste misure con l’uso dei militari. In Sud Corea ci sono il doppio dei contagiati ma meno della metà dei deceduti che in Italia. In Germania, Francia ed in altre nazioni europee i contagiati rimangono circoscritti ad un numero esiguo che può rimanere facilmente sotto controllo.
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Perché in Italia il virus prolifera contagiando ogni giorno centinaia di persone e mandandone al creatore una percentuale che è maggiore di quella inizialmente individuata con il tasso di mortalità della malattia? Una risposta potrebbe essere questa: il Governo non sta prendendo misure adeguate dal punto di vista sanitario. Le misure adeguate potrebbero riguardare una drastica ed immediata chiusura delle zone rosse, magari con l’ausilio delle forze armate italiane e delle forze dell’ordine, con buona pace di imprenditori e grandi industriali del Nord che vedono nell’economia l’unico problema da correlare con l’epidemia. È vero anche che in Italia, bloccare una intera zona infetta può provocare l’intervento della Magistratura con denunce per “sequestro di persona” nei confronti di chi ha decretato tale misura – visti i precedenti in altri settori - ma se non usciamo fuori da questi limiti che le istituzioni si autoimpongono, il virus continuerà a prendere le vie del Centro e del Sud Italia, mettendo in ginocchio una intera nazione. Ad esempio, si potrebbe cominciare a pensare ai prossimi scenari. Cioè, le migliaia di posti letto messi a disposizione dalle strutture sanitarie e disponibili in caso di incremento dei contagi non hanno un corrispettivo numero di posti di terapia intensiva e sono questi i particolari su cui occorrerebbe lavorare. Si è capito, infatti, che se il virus ti prende “alla leggera” ne esci fuori ma se il virus ti prende in modo serio, hai bisogno di essere messo in terapia intensiva e supportato con la respirazione artificiale. Domanda: i posti di terapia intensiva che si possono garantire in Italia sono compatibili con gli eventuali possibili scenari che si prospettano in un immediato futuro? Numeri alla mano in tutt'Italia dovrebbero essere circa 5mila i posti di terapia intensiva.  In uno scenario catastrofico tutti i posti potrebbero essere destinati all'emergenza coronavirus, lasciando altri casi sanitari da terapia intensiva allo sbando. Pare che in Francia siano state nazionalizzate le ditte che producono mascherine. In Italia non siamo stati capaci a farlo, forse sempre per paura di vedere intervenire la Magistratura. Ma in casi come questi, non potevamo fare lo stesso in Italia? Cosa si sta aspettando per incrementare la produzione e la distribuzione di questi dispositivi a tutta la popolazione? Ci si potrebbe fare un’altra domanda. Oltre che prevedere incentivi economici, è possibile iniziare a ipotizzare interventi sull’industria nazionale affinché questa si concentri sulla produzione di dispositivi medici utili al trattamento della terapia intensiva? Pare, invece, che il Governo continui a vivere alla giornata. Ma vivere alla giornata significa contare il numero dei contagi e quello dei morti.
Forse è arrivato il momento di giocare d’anticipo
Qualcuno tra gli Alti vertici dello Stato si è chiesto se non sia il caso di bloccare intere Regioni per tre settimane, tenendo tutto chiuso: Uffici, treni, aerei e mezzi di locomozione. Infatti, se da un alto tale drastica iniziativa procurerebbe un danno economico limitato e paragonabile a quello che riusciamo a sopportare nel mese di agosto, quando è tutto fermo, da un altro lato otterrebbe il triplice vantaggio di  bloccare la diffusione del virus, superare il periodo di incubazione,  individuando  i soggetti già infettati e  impedire, quindi, che questi passino il virus ai sani. Qualcuno direbbe: “Elementare Watson” ma il sospetto è che gli Organi di Governo stiano ancora guardando a Bruxelles in attesa di “disposizioni” che, probabilmente, non arriveranno mai. Read the full article
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intotheclash · 7 years ago
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“Pietro! Pietro! Affacciati!” Urlò la prima voce. “E muoviti! Sei diventato sordo?” Fece eco la seconda. Cazzo, no che non ero sordo! Ci sentivo benissimo, l’inconveniente era che avevo solo dodici anni. E a quell’età non puoi fare come ti pare, specialmente se è domenica e sei a pranzo con la tua famiglia. Tutta la tua famiglia, tuo padre compreso, che, gli altri giorni della settimana è sempre via per lavoro: camionista per una ditta di travi e tavolati in castagno. Lavoro di merda, secondo i miei pochi anni, ma pur sempre un lavoro. Sentivo le spine sotto al culo, ma guai a sollevare le chiappe senza permesso, così continuavo a fissare il minestrone, che tra le altre cose mi faceva pure schifo, e a giocherellare con il cucchiaio fingendo indifferenza. “Pietro! E forza! Sei sempre l’ultimo!” Insistettero dal vicolo. Mio padre sbuffò un paio di volte, mollò le posate, distolse lo sguardo dal telegiornale e mi allungò uno scappellotto. “Ahio! Cosa ho fatto ora?” Protestai. Mi fissò con i suoi occhi chiarissimi e l’aria burbera di sempre, poi ordinò: “Su, affacciati e senti cosa vogliono quei piccoli rompicoglioni dei tuoi amici; che così non mi fanno capire una sega! Già non lo sopporto quello del telegiornale, se non mi fanno neanche capire quello che dice, me lo spieghi tu cosa cazzo lo guardo a fare?” Controllò il suo orologio e aggiunse: “Ma è appena l’una e quaranta! Come li fanno mangiare ‘sti bambini quelle scansafatiche delle loro madri? Li imboccano con la fionda? Su sbrigati Pietro, che sento che stanno iniziando a girarmi.” “Tanto a te girano sempre!” Pensai mentre mi precipitai sul balcone. “Era ora Pietro! Ma che te stai a magnà?” Dissero in coro Tonino e Sergio non appena mi videro. “Veramente ho iniziato adesso! Ma che volete a quest’ora? E’ troppo presto, i miei si incaz… si arrabbiano se rompete all’ora di pranzo.” Risposi. Fortunatamente avevo fatto marcia indietro in tempo. O almeno così speravo. Mia madre diventava una iena quando mi scappava qualche parolaccia. Diceva che, per quel genere di vocabolario, bastava e avanzava mio padre. E non è che avesse tutti i torti. “Ma che ti sei rincoglionito? La proposta l’hai fatta tu ieri sera ed oggi già non te la ricordi più?” Mi ammonì incredulo Tonino. “Allora davvero sei rincoglionito!” Aggiunse Sergio, che, dei due, era quello che andava sempre a rimorchio. Finalmente lo sguardo mi cadde sulle biciclette appoggiate al muro scrostato della casa di fronte e la nebbia nella mia mente si diradò all’istante. “Cazz…volo! Il fiume! Dobbiamo andare al fiume a fare il bagno! Me l’ero proprio scordato! Che testa di legno che sono!” Dissi “Di legno è dir poco! Di cazzo è più esatto!” Disse Tonino ridendo e facendo ridere anche Sergio. “Aspettatemi li, finisco in fretta di mangiare e scendo. Non vi muovete!” Dissi ancora. “Sbrigati però, che gli altri sono già sotto porta che ci aspettano. Avevamo detto alle due precise!” Insistette Tonino. “E allora? Non sono ancora le due stronzi!” Stavolta mi era scappata sul serio e sperare che sarebbe passata inosservata era un’illusione che neanche io potevo concedermi. “Pietro! Vieni subito dentro!” Fu l’ordine militaresco di mia madre. Come volevasi dimostrare. Rientrai immediatamente in cucina e la trovai già in posa per la predica. Si era tolta il tovagliolo da sopra le ginocchia, si era alzata in piedi, aveva divaricato leggermente le gambe, ma, quel che è peggio, aveva appoggiato il dorso delle mani sui fianchi, che era davvero peggissimo. Tutte e due le mani, la posizione della brocca, praticamente tuoni e fulmini in arrivo. Fosse stata una sola mano, la posizione a tazzina, come l’avevamo battezzata noi ragazzini, te la potevi anche cavare a buon mercato, ma con la brocca eri finito. Avrei volentieri pensato: “Erano cazzi!” Ma in quel frangente avevo persino paura a pensarle le parolacce; non tanto per la sgridata, o gli scappellotti che avrei potuto prendere e che avrei sicuramente preso; quanto per la paura che mi avrebbero potuto vietare di uscire. Quella si sarebbe stata una catastrofe planetaria. “Allora signorino? Quante volte ti ho ripetuto che non voglio che tu dica le parolacce?” “Scusa mamma, mi è scappata!” Risposi col tono più innocente che riuscii a trovare. Non vidi partire la mano, ma l’impatto con la mia testa lo sentii; eccome se lo sentii. “Ahio!” Urlai tra il sorpreso, l’arrabbiato e il piagnucoloso. Poi guardai mio padre di traverso. Lui raccolse il tovagliolo con la mano assassina, si pulì i folti baffi castani, mi fissò e disse: “Scusa, mi è scappato. Non volevo. Magari se ci avessi pensato prima, sarei anche riuscito a non dartelo; ma purtroppo è così che va il mondo e io non posso farci un cazzo di niente!” Da una parte mia madre, ovvero la teoria, dall’altra mio padre, senza ombra di dubbio la pratica. Insieme formavano una morsa d’acciaio che mi avrebbe stritolato senza scampo. Potevo dire addio agli amici, al fiume, al bagno e a chissà quanti altri divertimenti. Ma non andò così. Una via di fuga esisteva, ridotta al lumicino, ma esisteva ed io la imboccai di filata, incurante dei tremendi pericoli ai quali sicuramente andavo incontro. Non fu una scelta consapevole, proprio no, fui costretto ad imboccarla dalla rabbia e dal desiderio di vendetta per essere stato colpito, a mio avviso, ingiustamente e a tradimento. “Allora perché lui le dice in continuazione?” Urlai verso mia madre, ma rivolgendomi più che altro a mio padre. Gli occhi mi si affollarono di lacrime, ma le trattenni stoicamente. Ero schifosamente orgoglioso, fin da piccolo. Era un colpo basso, lo ammetto, avventato e alla cieca, l’ultimo colpo, di quelli che come va, va; quello della disperazione, che ti può regalare il KO, ma che, più spesso, fa finire te al tappeto e trionfare l’avversario. “Cosa, cosa?” Ringhiò basso mio padre. “Le parolacce ecco cosa! Perché tu puoi dirne quante ne vuoi, ma se ne scappa una a me sono guai? Penso che se una cosa è sbagliata, è sbagliata per tutti!” Dissi, sempre con le lacrime in bilico e sforzandomi di non abbassare lo sguardo. Un rischio della Madonna! Fu ancora svelto come un gatto, mi afferrò per la maglietta e mi trascinò a pochi centimetri da lui, facendomi rovesciare la sedia dove prima ero seduto. Ma come aveva fatto? Era grosso come un armadio e con la pancia di chi non sa mai dire di no ad una bella bevuta; ma quando si muoveva era Flash Gordon in persona. Certo che da grande avrei voluto essere come lui! Nessuno mai si sarebbe azzardato a prendermi in giro! “Ascolta bene stronzetto,” Mi disse inondandomi col suo alito di vino. Di vino: staccato,”L’unica persona che poteva dirmi ciò che dovevo, o non dovevo fare, era mio padre ed ora sta sotto un paio di metri di terra. Pace all’anima sua…” Devo dire che il sospetto che lo avesse ammazzato lui mi attraversò la mente, ma mica potevo dirlo. “Adesso ho quarantacinque anni,” Proseguì,” e nessuno, dico: nessuno, può permettersi di darmi degli ordini…” “Io non…” Tentai di giustificarmi. E giù un altro scappellotto, stavolta un po’ più sonoro, visto che mi rimbombarono i pensieri. Il vecchio ora era incazzato sul serio. Ora non potevo fare passi falsi. Dovevo stare attento a giocare bene le mie carte. Soprattutto dovevo uscire il più in fretta possibile da quella spiacevole situazione. Fortunatamente ed inaspettatamente mia madre arrivò in mio soccorso. Cuore di mamma non tradisce mai. “Dai Alfredo, lascialo stare. Basta con gli schiaffi!” Disse con tono pacato ma perentorio. “Cosa fai ora Maria? Prendi le sue difese? Io intervengo a darti manforte e tu mi vieni contro? E’ ora che qualcuno insegni davvero l’educazione a questo moccioso sfrontato e se non vuole capire con le buone, peggio per lui! Io sono cresciuto a pane e scapaccioni tuttavia non mi sono mai sognato di rispondere a mio padre; anche perché mi avrebbe scorticato vivo!” “Ma io non ti ho risposto male! Ho solo dett…” Fu il terzo scappellotto della giornata a troncare il discorso e a sbaragliare la mia timida difesa. “E basta Alfredo! Piantala di alzare sempre quelle tue manacce! Poi non picchiarlo sulla testa che è pericoloso!” Lo ammonì di nuovo mia madre. “Così impara a parlare soltanto quando è interrogato! In quanto agli schiaffoni invece: di cosa hai paura? Per il tuo marmocchio la testa non è un organo vitale, visto che è vuota. O forse temi che il rimbombo possa causargli danno all’udito?” Concluse ridendo di gusto. Cosa volete farci, mio padre era fatto in questa maniera: se la suonava e se la cantava. Faceva le battute e rideva da solo. Era capace di passare dall’incazzatura più nera all’ilarità più sfrenata, e viceversa, in un battibaleno. Difatti mi strizzò l’occhio, mi scompigliò i capelli neri e arruffati e disse:”Dai, finisci la minestra, mangia la carne e fila via. I tuoi amici saranno già in pensiero.” “E no cari miei!” Intervenne mia madre sempre mantenendo la posizione; ma ebbi l’impressione che la “brocca” in questa circostanza, fosse tutta per mio padre: “Con te facciamo i conti dopo,” Disse rivolta al vecchio, “In quanto a te signorino: ora finisci di pranzare, poi te la fili dritto, dritto in camera tua. Uscirai domani. Sempre che tu sia capace di non dire ancora parolacce.” E questo era per me. “Ma dai Maria! Tre sberle, per oggi, vanno più che bene come punizione. Domani, se si azzarderà ancora ad essere maleducato, ce lo portiamo noi al fiume… e ce lo affoghiamo! Così ci togliamo il pensiero!” Detto ciò si batté forte sulle gambe e rise a crepapelle. Mia madre, al contrario, non si stava divertendo affatto. Non aggiunse nulla, ma capii che non vedeva l’ora di restare da sola con suo marito per l’inevitabile resa dei conti. Sfruttai la situazione e mi sbrigai ancora di più. Trangugiai la minestra a palate, con quattro rabbiosi morsi distrussi anche la fettina alla pizzaiola e sprofondai giù per le scale salutando mentre richiudevo la porta alle mie spalle. Scesi gli scalini due alla volta, andai in garage, montai in groppa al mio fido destriero, una femmina per la verità, un’Atala 24 giallo oro, con cambio a tre marce e raggiunsi i miei compagni. “Alla buon’ora Pietro! Stavamo per rassegnarci ad andare da soli!” Disse Sergetto non appena mi vide. “Che casino hai combinato su in casa? Oltre alle urla, mi sembra di aver udito il rumore della tua zucca vuota che sbatteva contro qualcosa di duro!” Fece eco Tonino con tono di scherno. “Andate a fare in culo tutti e due!” Li insultai. Però a voce bassissima, mica ero scemo del tutto! “Pietruccio! Non devi dire le parolacce, altrimenti Gesù bambino piange!” Mi canzonò Tonino. “Potresti ritrovarti all’inferno con tutte le scarpe, o potrebbe sentirti tuo padre, che è ancora peggio! Almeno all’inferno non ti mena nessuno!” Aggiunse Sergetto ridendo. Mostrai loro il mio piccolo dito medio alzato e schizzai via a rotta di collo, pigiando forte sui pedali. Tagliammo a fette le strette vie del paese, rigorosamente contromano, tanto a quell’ora, di domenica e d’estate, il Deserto dei Tartari era sicuramente più affollato. Percorremmo a tutta birra sia le discese che le salite; ma non i tratti in piano, per il semplice motivo che non c’erano. Un cazzo di paese abbarbicato su uno sperone di tufo senza un metro di strada piana; c’era da farsi il culo sulle biciclette, mica scherzi!
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