#sharon verzeni
Explore tagged Tumblr posts
ideeperscrittori · 6 months ago
Text
SCIACALLI
Sede della Lega – È stata uccisa una donna. – Cheppalle, ora partiranno i discorsi sul patriarcato. – Chi è stato? – Non si sa. – Ne parliamo? – Boh. – Ci limitiamo a chiedere la pena di morte? – Ok. Meglio di niente. – Fermi tutti! Mi è arrivato un messaggio. – Che dice? – È stato un uomo di origine nordafricana. – Evvai! Sapete cosa fare!
[L'Ideota]
26 notes · View notes
ginogirolimoni · 6 months ago
Text
Anche Salvini ha origini africane.
1 note · View note
anchesetuttinoino · 6 months ago
Text
Tumblr media
Al di là della notizia che si commenta da sola, provate a fare un test. Provate a ricercare su internet questa vicenda di ordinaria follia nel cuore della capitale e cronometrate il tempo che impiegate a imbattervi nella nazionalità del delinquente arrestato.
Quando finalmente troverete nella penultima riga dell'articolo di qualche testata un riferimento alla nazionalità nigeriana, segnatevi il tempo e confrontatelo con i millisecondi che avete impiegato per leggere l'espressione "disoccupato italiano" riportata nei titoli di tutti i giornaloni che hanno rilanciato la notizia dell'arresto di Moussa Sangare, l'assassino di Sharon Verzeni.
Alla fine di questo esperimento, avrete ottenuto un'ottima misura del grado di ideologizzazione della nostra stampa.
👉 Segui PRO ITALIA
Telegram | X | Facebook | Instagram | YouTube | Sito ufficiale
44 notes · View notes
oltre-la-linea · 6 months ago
Text
Omicidio Verzeni, il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, in conferenza stampa dopo il fermo dell'omicida, reo confesso: «Sharon nel posto sbagliato al momento sbagliato» Corriere TV .
Mancava soltanto che dicesse "ha la minigonna e se l'è cercata".
Anche Iris Setti fu prima stuprata e poi ammazzata da un "immigrato clandestino con una trentina di reati alle spalle" espulso ma che stava sempre qui.
Della triste vicenda di Iris Setti sbalordirono le "giustificazioni" della procuratrice di Rovereto Viviana Di Giacomo; che apprezzava il killer per "il fisico atletico" e soprassedeva ai precedenti per droga perché in Olanda "non sono reati".
Magistratura faziosa e incompetente.
19 notes · View notes
pettirosso1959 · 6 months ago
Text
Quando CHI DEVE non fa il proprio dovere (non faccio nomi, altrimenti i suoi "piccoli fans" si offendono e mi danno del kompagno) , allora può capitare che il GIUSTIZIERE DELLA NOTTE che si può annidare nel nostro subconscio , quello di ognuno di noi, salta fuori all'improvviso, cappello e giubbotto nero, baffetto e pistola in tasca, e reagisce, si riprende il suo con gli interessi e si vendica.
Oggi Viareggio è migliore.
I residenti respireranno senz'altro un'aria più pulita, più salubre, perché un sacchetto della spazzatura è finito finalmente in un inceneritore , liberando la città dal suo disgustoso olezzo.
E questo è quanto, senza emotività, senza pietà, perché la spazzatura non ne merita.
Cinzia dal Pino è apparentemente passata e ripassata su quel sacchetto per schiacciarlo ben bene, prima che finisse nell'inceneritore.
Poi è semplicemente scesa dall'auto , si è ripresa la sua borsa che il rifiuto solido urbano le aveva scippato, e se ne è andata.
E poi, solo poi, forse, mentre guidava per tornare a casa, il Charles Bronson/Dottor Paul Kersey che era in lei se ne è tornato a cuccia, è rientrato, finalmente appagato, nei labirintici meandri della mente umana, e la Signora si è resa conto di cosa avesse fatto.
Ma era sconvolta.
Era fuori di sé, arrabbiata, umiliata , spaventata.
Magari, dopo aver investito il sacchetto, invece di ingranare la retromarcia ha ingranato più volte la prima, che non ci capiva più nulla, presa da quel RAPTUS di cui i giornali tanto hanno parlato, per tentare di giustificare l'assassino pigmentato di Sharon Verzeni.
"Momentaneamente incapace di intendere e volere", insomma, a causa del TRAUMA che il Tale e Quale le aveva cagionato.
Mi sembra di poter affermare che la Signora quindi è assolutamente innocente , immacolata direi, per le nostre coscienze di vittime sacrificali dell'altrui tradimento ed infamità, perché solo degli infami e dei traditori, possono consentire, governando una Nazione, che essa venga continuamente riempita di spazzatura senza muovere un dito, né mai svuotare il cestino.
Ma a Viareggio , oggi, grazie a lei, si cammina un po' più tranquilli per strada.
Buona Fortuna , Signora Cinzia, siamo tutti con Lei!
10 notes · View notes
t-annhauser · 6 months ago
Text
The halting problem
Quando comincia a menare il torrone, l'algoritmo di Google non si ferma più, è andato avanti per giorni con il Bayesian e Sharon Verzeni, adesso è il turno di Maria Rosaria Boccia, e non la pianterà finché non ce la farà uscire dalle orecchie. "Il problema dell'arresto (o problema della fermata) chiede se sia sempre possibile, descritto un algoritmo e un determinato ingresso finito, stabilire se l'algoritmo in questione termina o continua la sua esecuzione all'infinito." La risposta è che continua la sua esecuzione all'infinito, e per arrestare la macchina bisogna staccarle la spina, tagliarle i cavi, sminuzzarle tutti i transistor e sotterrare i pezzi in un bunker di cemento armato a duecento metri sotto il livello del mare.
7 notes · View notes
vintagebiker43 · 6 months ago
Text
C'è chi - casualmente a destra - cerca di paragonare la morte di Giulia Cecchettin con quella di Sharon Verzeni soprattutto per farne sciacallaggio razzista.
Se non si riesce a cogliere la differenza fra un femminicidio accuratamente preparato e un raptus folle, una revisione ai neuroni sarebbe consigliabile.
5 notes · View notes
montagne-paesi-news · 4 days ago
Text
0 notes
alephsblog · 6 months ago
Text
Ma la vera alternativa, nell’attenzione dei titolisti e degli italiani, era un’altra. Più che un’alternativa, una staffetta. Fra l’assassinio a coltellate della giovane donna Sharon Verzeni, e l’assassinio a coltellate della famiglia di Paderno Dugnano. Tre tratti comuni, almeno: i coltelli - quattro (o tre) nella provvista di Moussa Sangare, uno “da pesce” per il diciassettenne Riccardo - la certificata “assenza di movente”, e la nazionalità italiana. Per il resto, gli antipodi. Moussa Sangare (dichiarato nordafricano da Salvini, che poi ha annesso al Nordafrica il Mali di cui i suoi antenati erano originari) aveva spaventato la sua famiglia, madre e sorella, e minacciato di uccidere a coltellate la sorella, e suscitato invano la richiesta alle apposite istituzioni di occuparsi del suo stato. Il ragazzo Riccardo era il primogenito di una famiglia autoctona “felice, molto felice” (così la magistrata competente). I politici alla Salvini, alla Laura Ravetto (a proposito di Sangare: “Sono questi i nuovi italiani?”) pronti a raccomandare alle autorità e al pubblico da quali fattezze esotiche guardarsi, non hanno saputo completare il promemoria: “guardarsi dalle famiglie completamente autoctone, benestanti, felici, molto felici”. Non hanno fatto meglio molti degli esperti interpellati, né gran parte dei cronisti mandati a riempire pagine a ufo: a leggerli, viene da credere che il ragazzo Riccardo non potesse che sterminare fratellino madre e padre, e che i membri di famiglie perfette debbano provvedere a dormire con un occhio solo, e con un pugnale sotto il cuscino.
0 notes
m2024a · 6 months ago
Video
Sharon Verzeni, il compagno Sergio Ruocco: «Moussa Sangare può uccidere ancora e merita l'ergastolo. Lei? La più brava del mondo» L'omicida che ha causato la morte di Sharon Verzeni ha un nome e un cognome: si tratta di Moussa Sangare, reo confesso. A uccidere la donna è stato proprio quello sconosciuto che Sergio Ruocco ha sempre immaginato come possibile colpevole. «E adesso spero gli diano l’ergastolo, che resti in prigione il più a lungo possibile», racconta a Il Messaggero. Sergio Ruocco è tornato a Terno d'Isola, nella Bergamasca, dove viveva fino allo scorso 30 luglio. Dal giorno del delitto, infatti, l'idraulico di 38 anni si è trasferito a casa della famiglia di lei nel vicino paese di Bottanuco, passando dalla vecchia abitazione di via Merelli, ancora sotto sequestro, soltanto in occasione dei sopralluoghi dei carabinieri. Nonostante il ritorno rimane un forte senso di inquietudine. In tanti i compaesani che si immedesimano nella vittima e che osservano che avrebbero potuto trovarsi loro al suo posto. «È assurdo», ha detto una barista. «Poteva capitare a chiunque». «Che resti in carcere a vita» L'ex partner di Sharon è più sollevato dopo aver saputo dell'arresto del killer, ma il senso di amarezza resta: «non ce la riporta più indietro nessuno». Al quotidiano di Roma racconat che la sua dolce metà era «la ragazza più brava del mondo. Purtroppo è andata così». Moussa Sangare, come si è nascosto dopo aver ucciso Sharon Verzeni: il taglio di capelli, gli occhiali da sole e le modifiche alla bici La sete di giustizia c'è, il desiderio di Ruocco è solo uno: l'ergastolo. «Deve restare dentro più a lungo possibile. Perché una persona così non può tornare in libertà tra cinque anni e uccidere ancora». Il ritorno alla «quotidianità» Domanda e pressioni hanno turbato Ruocco, soprattutto nei primi giorni delle indagini, poi il dietrofront: «All'inizio non capivo cosa volessero da me, poi dopo due o tre giorni mi è stato chiaro che questo fa parte delle indagini», spiega al Messaggero. L'ex compagno di Verzeni è tornato a lavorare: colleghi e amici sono vicini a lui così coem la famiglia di Sharon: «I Verzeni mi sono stati sempre accanto: mi sento un po’ come un loro figlio. È stata una consolazione averli accanto, senza di loro non ce l’avrei mai fatta». Via Mirellli, dove viveva la coppia, non è più come prima. Sergio Ruocco tornerà a vivere lì? «Ci proverò e vedrò come andrà».
0 notes
telodogratis · 6 months ago
Text
Sharon Verzeni, l’annuncio choc di Sergio Ruocco su Moussa Sangare
[[{“value”:” Nella notte tra il 29 e il 30 agosto, ad un mese esatto dall’omicidio, è stato catturato… L’articolo Sharon Verzeni, l’annuncio choc di Sergio Ruocco su Moussa Sangare proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”Nella notte tra il 29 e il 30 agosto, ad un mese esatto dall’omicidio, è stato catturato… L’articolo Sharon Verzeni, l’annuncio choc di Sergio Ruocco su Moussa…
0 notes
hotnew-pt · 6 months ago
Text
Assassinato de Sharon Verzeni, assassino preso que confessa: 'Eu a vi e a matei' #ÚltimasNotícias
Hot News Um mês depois de a garçonete de 33 anos ter sido morta a facadas em Terno d’Isola, um italiano de 30 anos foi identificado: é a pessoa filmada enquanto saía da cena do crime em sua bicicleta, na noite de o crime. Ele não conhecia Verzeni e não haveria motivo. Premeditação contestada: saiu de casa com 4 facas. “O objetivo era óbvio”, disse a vice-procuradora de Bérgamo, Maria Cristina…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sinapsimagazine · 6 months ago
Text
CARABINIERI: Bergamo, denunciato finto teste -OMICIDIO VERZENI-
CARABINIERI: Bergamo, denunciato finto teste -OMICIDIO VERZENI-
Il 24 agosto 2024 un cinquantenne residente di Brembate di Sopra (BG), di professione attore, riferiva ai Carabinieri della Stazione di Ponte San Pietro di essere in possesso di informazioni su Sharon VERZENI che potevano essere utili alle indagini. Veniva immediatamente sentito dai militari del Nucleo Investigativo di Bergamo, ai quali riferiva di essere stato avvicinato dalla VERZENI alla fine…
0 notes
roma-sera-giornale · 7 months ago
Text
Omicidio Verzeni, spunta pista Scientology.
La pista Scientology  “Sharon si stava preparando a un corso per il matrimonio religioso e mi sembrava molto convinta della scelta: poi francamente non so se abbia frequentato Scientology come si fa yoga senza essere buddisti. A me sembrava animata dalla fede cristiana e convinta della scelta di un matrimonio cattolico“. Afferma Il parroco di Terno d’Isola, interpellato dagli organi di…
0 notes
isacopraxolu · 7 months ago
Text
Omicidio Verzeni, spunta pista Scientology: le indagini #scientology #tfnews #16agosto
0 notes
m2024a · 6 months ago
Video
Sharon Verzeni, i testimoni che hanno incastrato il killer Moussa Sangare: «Quella notte lo abbiamo visto, ci ha fatto una smorfia, era strano» «L'unico rimpianto è non aver potuto fare qualcosa per salvare Sharon Verzeni. Se fossimo stati più vicini al luogo dell'omicidio, forse avremmo potuto salvarla». Così a Repubblica due ragazzi (italiani di origine marocchina, riporta il quotidiano) di 25 e 23 anni che hanno dato un aiuto decisivo ai carabinieri nell'identificazione dell''uomo in bicicletta". Cosa è successo quella notte Raccontano di quella notte: «Io mi sto allenando per il titolo italiano di kickboxing, lui gioca a calcio in prima categoria. Quella sera eravamo usciti come al solito molto tardi per allenarci. Era più o meno mezzanotte, eravamo a Chignolo vicino alla farmacia e davanti al cimitero dove ci siamo fermati per fare delle flessioni. A quel punto sono passati due nordafricani in bicicletta, poi un terzo. Lui ci è rimasto impresso, perché era un po' strano. Aveva una bandana in testa e un cappellino, uno zaino e gli occhiali. Ci ha fissato a lungo e poi ci ha fatto una smorfia. Non lo avevamo mai visto prima». Chi sono i testimoni «Abbiamo raccontato di quel ragazzo quando siamo stati chiamati in caserma. A un certo punto ci hanno fatto anche i complimenti perché ci ricordavamo tutto. Ora ci sentiamo orgogliosi per essere stati utili all'identificazione dell'assassino. Il rimpianto che ci resta è non aver potuto fare qualcosa per Sharon. Non essere stati più vicini a via Castegnate. In quel caso forse avremmo potuto salvarla. Magari l'assassino ha visto una preda facile, come quei due ragazzini che voleva aggredire. Quando ha incrociato noi, invece, ci ha solo guardato male ed è andato avanti». «Noi - concludono - abbiamo avuto la cittadinanza da ragazzini, a 15 anni. Vogliamo far riflettere che se il killer è di origini straniere, lo siamo anche noi. Forse senza la nostra testimonianza sarebbe libero. Pensiamo di aver fatto il nostro dovere».
0 notes