#sfiga day
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perfettamentechic · 13 days ago
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17 venerdì: sfiga day per antonomasia?
17 venerdì: sfiga day per antonomasia? #17 #venerdi #17venerdi #sfigaday #venerdinero #superstizione #perfettamentechic
Venerdì 17 un giorno in cui stare particolarmente attenti alla sfortuna? Venerdì 17 è considerato un giorno iellato nella cultura italiana, superstizione che ha origini da ricercare, probabilmente… o forse, dall’epoca presocratica e a seguire dalle influenze religiose. Iniziando a considerare già che Pitagora considerava il numero 17 imperfetto, a differenza dei numeri 16 e 18 essendo questi gli…
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pinkpogiclub · 11 months ago
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yeah
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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der-papero · 6 months ago
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Come primo mese da padre, al di là delle battute che ogni tanto pubblico qui, è stato abbastanza duro.
Non che io le rimproveri nulla, ci mancherebbe. Come biasimare una persona che, dalla sera alla mattina, si ritrova un povero stronzo nella propria vita, senza aver avuto la possibilità di poter dire la sua, ed essere anche costretta suo malgrado a doverla accettare, quando nulla era dovuto a nessuno, solo perché le è andata di sfiga (certo, c'è di peggio, ma sempre di sfiga si tratta, è andata molto meglio al gatto di Ilaria, per capirci). Razionalmente l'ho sempre accettato, ma una cosa è dirla, una cosa è viverla, e io l'ho vissuta male, molto male, il suo tenermi a distanza, il suo volermi evitare a tutti i costi, quasi come a dire "so che devi essere il mio papà perché l'ha detto un burocrate qualsiasi, ma almeno non mi rompere il cazzo", e diciamo che così ho fatto, pieno di rabbia e delusione ci siam divisi, vivevamo come due studenti universitari che condividono una casa, ognuno per conto suo, e così è stato per giorni, non ci ho dormito per diverse notti, e non riuscivo a trovare una soluzione, nonostante ci provassi in tutti i modi, una via per comunicare, un modo per trovarsi, quelle robe di cui tutti sembrano capire tanto qui sopra e poi a nessuno funziona. Esausto e avvilito, mi sono arreso e ho fatto finta come se non esistesse più, se non nei miei stretti doveri, perché rompere le scatole mai, a nessuno.
Poi, non so bene cosa sia successo, un giorno si è svegliata e mi ha detto ti voglio bene, così, di botto, lasciandomi come un cretino. E non perché le servisse qualcosa o avesse un po' di melassa da smaltire, era sincera, si sentiva dal suo abbraccio. E da allora sembra come se stessimo insieme da sempre, la mia scrivania è piena di disegni che mi dedica, mi tira via dai meeting, ci tiene a dire davanti a tutti che passare il tempo con me è tutta un'altra cosa, e che vi devo dire, io ho ritrovato il sorriso, il sonno e la gioia di vivere. Non saprò mai perché, e non lo voglio manco sapere.
Personalmente sono contrario a mostrare foto che non sono mie, quindi qui non ci sarà mai, e pur se volessi legalmente parlando non potrei. Questi racconti sono le mie foto con lei, perché chissà, se non schiattiamo tutti forse riuscirà a leggerle queste parole un domani, e ci faremo insieme una bella risata e un bel pianto su.
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abatelunare · 1 month ago
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Di riffa o di raffa
Quand'ero più giovane, la mamma partecipava alle riffe promosse dai bar della zona. E aveva un culo incredibile, perché vinceva sempre il primo o il secondo premio. Poi, non so per quale motivo, ha smesso di farlo. Bene, l'altro giorno ha provato la riffa di un bar tabaccheria del quartiere. Oggi le hanno detto di aver vinto. A casa abbiamo esplorato il contenuto del cestone. Be', c'era un sacco di roba. E sembra tutta buonissima. Meno male che ogni tanto in mezzo alla sfiga s'intravede un raggio di qualcosa. Buonanotte a tutti voi.
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anitalianfrie · 6 months ago
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NO VABBE OGGI NON GUARDO LE GARE E CELE TERZO???? AMICI MAGARI PORTO SFIGA IO, CELE TVB
No dai ho fiducia in te non sei stata tu
CELE PODIOO SONO IN FIBRILLAZIONE DA ORE
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astra-zioni · 1 year ago
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Questa società è perennemente estremizzata e tagliata in due a mo’ di slogan e vale per qualsiasi argomento. La violenza perpetrata dai partner è una di quelle situazioni divisive, dove non esistono sfumature, complessità, esiste solo il concetto di vittima e carnefice. E questo è vero, è verissimo, ma è un’argomentazione parziale, perché di fatto deresponsabilizza la vittima e non permette alla vittima di certi abusi di ragionare su eventuali segnali che il partner le ha fornito, di ragionare sul perché si è trovata in una determinata situazione e se fosse cosciente o meno del pericolo, e laddove fosse stata cosciente perché non ha chiesto aiuto o non si è defilata da una situazione pericolosa. Intendiamoci: ci sono purtroppo casistiche dove le persone si rivelano dal giorno alla notte. Son casistiche rare, quando la violenza che si andrà ad attuare è quasi sicuramente feroce e priva di scampo. (Mi riferisco al marito o alla moglie perfetti che dal giorno alla notte cambiano e si trasformano in feroci assassini). E qui non puoi e potrai mai avere strumenti per accorgertene e intervenire in merito. È sfiga. È la tragedia. Nella vita quotidiana, comunque, sono casistiche esigue: di certe parole, certi toni, certi abusi, hai potenzialmente gli strumenti per riconoscerli in tempo. Dunque, chiarito che la colpa morale, legale e giuridica è di chi ammazza di botte il proprio partner possiamo provare ad allargare il discorso parlando di responsabilità, non per istillare senso di colpa nella vittima, ma più consapevolezza. Perché io ho perso onestamente il conto di quante ragazze/ragazzine/donne desiderano l’uomo stronzo che le usi e le tratta male. Ed è qui che si genera il cortocircuito. La nostra responsabilità, in quanto donne, in quanto esseri umani, è quella di comprendere i confini (propri) e quelli dell’altro, in modo tale che dal primo schiaffo ricevuto tu ti alzi e te ne scappi a gambe levate. Questo tema mi tocca da vicino, ed è stato fondamentale per me avviare un processo che andasse al di là della dicotomia vittima/carnefice, per responsabilizzarmi e capire dove avevo fallito, dove si era generata la mia incomprensione, dove avevo peccato di ingenuità. Questo processo introspettivo mi ha salvato la vita. Questa dicotomia portata avanti come slogan, invece, non credo mi avrebbe poi tanto aiutata, perché io sarei rimasta vittima e basta di uno spiacevole incidente che non avrei mai compreso e, forse, neanche perdonato.
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papesatan · 1 year ago
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Verrà la luce - un omaggio a Walter Benjamin
Non posso far a meno di sventrarmi l’animo leggendo l’atroce storia di Walter Benjamin, spirito perdente perseguitato dalla sfiga in aeternum, roso da quel folletto dispettoso che pur ammattiva il Tasso. Re del fallimento quale sono, sento mie le sue acri sconfitte e prego per un finale migliore. Puntualmente respinto da Accademia e accademici, Benjamin aveva il dono funesto di viver sempre al momento sbagliato. Quando finalmente un pio editore gli proponeva un progetto o una rivista, ecco che questi dichiarava bancarotta prima d’avergli pagato il primo numero. Ma più tentava la vita, più il malefico coboldo s’accaniva sulle sue fragili spalle, ridendo dei suoi atroci scherni. Un giorno Benjamin trovò il coraggio di metter fine alle ipocrisie del suo matrimonio, lasciando la moglie Dora per darsi anima e sangue alla sua amante, la regista Asja Lacis, ma questa per tutta risposta lo liquidò malamente il giorno dopo (lui totalmente me). Come se non bastasse, fuggito a Parigi dalla Germania nazista, prese a pubblicare per l’Institute for Social Research di Adorno, ma questi infastidito da Benjamin, troppo indipendente, gli voltò le spalle, negandogli così ogni sostegno economico. Fuggito a Marsiglia, in attesa d'un visto d’emergenza per l’America, scoprì che la sua biblioteca parigina, i suoi amati preziosissimi libri, faticosamente collezionati nel corso degli anni, erano stati requisiti dalla Gestapo e probabilmente bruciati, pisciati, calpestati senza ritegno. Ottenuto il visto per l’America e il permesso d’espatrio per salpare da Lisbona, Benjamin s’incamminò allora verso il confine spagnolo, stringendo a sé una borsa nera con dentro il suo mondo, manoscritti e pensieri incompiuti. Tuttavia, giunti a Portbou, sui Pirenei, lo gnomo venefico decise di tendergli un ultimo diabolico agguato: il permesso delle autorità francesi era stato revocato, sicché i profughi sarebbero stati ricacciati indietro a rischiar la vita nella Francia nazista. Sentendosi ormai disperato e sconfitto, Benjamin s’ammazzò allora di veleno, svanendo da tutto e tutti in pochi istanti. Per tragica ironia, il permesso francese arrivò il giorno dopo, sicché i suoi compagni poterono proseguire il viaggio. Come scrisse Hannah Arendt, sua cara amica: “un giorno prima Benjamin sarebbe passato senza difficoltà, un giorno dopo a Marsiglia si sarebbe saputo che in quel momento non si poteva passare per la Spagna. Solo quel giorno era possibile la catastrofe”. Arrivata negli Stati Uniti sotto l’ala protettiva di Adorno, Hannah Arendt pensava che i manoscritti di Benjamin, stretti in viaggio con sé, sarebbero stati accolti degnamente da Adorno, ma questi invece ne trascurò la pubblicazione con pigra indifferenza. Alcuni amici di Benjamin pagarono l’affitto di un loculo a Portbou per cinque anni. Dopodiché la salma fu gettata in una fossa comune ad eterno oblio. La borsa nera in cui Benjamin custodiva carte e manoscritti venne ritrovata soli molti anni dopo, ma ormai al suo interno non c’era più nulla, tranne polvere e cieco silenzio. Spero d’esser riuscito a rendere col mio post un flebile omaggio alla sua vita, ma voi che vivete come me di penosi inciampi e travagliose frane, ricordatevi di non cedere mai alla paranoia, non lasciatevi abbattere dai tragici dispetti del vostro demonico folletto, c’è una luce più avanti dove non si vede, il cammino è lungo, arduo assai e costa sangue e patimento, ma voi non fermatevi, credete, verrà la luce.
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betweenthe-bars · 2 years ago
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Lista per riconoscere un malessere:
1- tutte le sue ex, a detta sua, erano psicopatiche che lo hanno fatto solo soffrire
2- si presenta come la vittima della situazione, il ragazzo dai sani principi che ha ricevuto solo ingiustizie dal mondo
3- non pubblica una foto insieme perché "la gente è cattiva e mi porta sfiga" ma racconta sui social anche quante volte va al bagno
4- tante parole, pochi fatti
5- ha sempre la scusa pronta per qualsiasi situazione in cui viene beccato
6- giura sulla sua vita e quella di sua madre che lui certe cose non le ha mai fatte (ovviamente le ha fatte)
7- si circonda di amici che cornificano le ragazze dai tempi dei dinosauri (dimmi con chi vai e ti dirò chi sei)
8- vi porta a casa a conoscere genitori, fratello, nonna, gatto dopo due settimane che vi conoscete
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it-d0esnt-matter · 1 year ago
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Quale argomento interessa di più
E già che ci siamo utilizziamola questa "nuova" funzione dei sondaggi per capire quale argomento interessa di più fra:
Sì, ho escluso l'argomento relazioni a distanza perché francamente ha anche rotto le palle. Ceh dai, tutto il mio blog da quando l'ho creato nel lontano 2016 tratta l'argomento relazioni a distanza. Non ditemi che a qualcuno ancora frega dei cazzi miei. Negli anni sono maturato e ormai annoia anche me parlare d'amore. L'amore è diverso per ognuno, non si può insegnare ed è privato. Non si sputtana su un blog al grande pubblico. E poi parlarne porta sfiga-
P.S. sto sondaggio non se lo cacherà nessuno anche se ho 1800 lettori inattivi e tumblr non mi spamma più nel feed di nessuno data la mia inattività, ma sticazzi. Lo metto anche in evidenza va
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sayitaliano · 1 year ago
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TI PENSO SEMPRE | BRUSCO
Uh, uh Brusco Na, na, na ,na Bru-brusco Uh, uh Sì, sì Na, na, na ,na
Ti penso sempre, sei nella mia mente, ti vorrei con me I always think about you, you're on my mind, I'd like to be with you (in Italian is = I'd like for you to be with me) Arriverò I'll arrive Ti penso sempre, qui c'è tanta gente, manchi solo te I always think about you, here there's a lot of people, you're the only one missing Ma ci sarò But I'll be there Ti penso sempre, l'acqua è trasparente, tuffati con me I always think about you, the water is transparent, dive with me Ce la farò I'll make it Ti penso sempre, voglio solamente stare un po' con te I always think about you, I only want to stay with you for a little Musica Music
Hai detto: "Basta", sei andata via You said "Enough", you went away Questa vacanza per me è un'agonia This holiday for me is an agony Sì, mi diverto e sto in compagnia Yes, I am having fun and I am in company Ma senza te non c'è fantasia But without you there's no fantasy Mi hai detto: "Seguimi, fino in Turchia" You told me "Follow me, up to Turkey" Mi hai detto: "Seguimi, in Tunisia" You told me: "Follow me, in Tunisia" Lo so però ho fatto di testa mia I know but I did as it pleased me Ora ti troverò dovunque tu sia Now I will find you wherever you are Dove sei? Where are you? Ho sbagliato amore, ok I made a mistake, love, okay Ma fino in capo al mondo andrei But 'till the end of the world I'd go Per te non sai cosa farei, ehi You don't know what I'd for you, hey Cosa fai? What do you do? Ti chiamo e non rispondi mai I call you and you never pick up your phone Se un giorno me lo chiederai If one day you'll ask me Arriverò fino alle Hawaii I'll reach up to the Hawaii Sì, sì Yeah, yeah
Ti penso sempre, sei nella mia mente, ti vorrei con me I always think about you, you're on my mind, I'd like to be with you Arriverò I'll arrive Ti penso sempre, qui c'è tanta gente, manchi solo te I always think about you, here there's a lot of people, you're the only one missing Ma ci sarò But I'll be there Ti penso sempre, l'acqua è trasparente, tuffati con me I always think about you, the water is transparent, dive with me Ce la farò I'll make it Ti penso sempre, voglio solamente stare un po' con te I always think about you, I only want to stay with you for a little
Ho preso la rubrica, ho chiamato una tua amica I picked up the phonebook, I called one of your friends Ora so che sei finita, al mare in Costarica Now I know that you ended up, at the sea in Costa Rica Vabbè che vuoi che dica, rischierò la vita Whatever what do you want me to say, I'll risk my life Io partirò, volerò, incrocerò le dita I'll leave, I'll fly, I'll cross my fingers Mi scusi señorita, che ha visto questa chica? I'm sorry miss, have you seen this girl? Ti cerco nell'albergo, sì ma li non ci sei mica I search for you in the hotel, yeah but you're not there Non ci posso credere I can't believe it Che ho fatto sta fatica I made this effort (=went through/afforded all this) Inutilmente per niente, guarda te che sfiga! In vain for nothing, dang what rotten luck!
Ti penso sempre, sei nella mia mente, ti vorrei con me I always think about you, you're on my mind, I'd like to be with you (in Italian is = I'd like for you to be with me) Arriverò I'll arrive Ti penso sempre, qui c'è tanta gente, manchi solo te I always think about you, here there's a lot of people, you're the only one missing Ma ci sarò But I'll be there Ti penso sempre, l'acqua è trasparente, tuffati con me I always think about you, the water is transparent, dive with me Ce la farò I'll make it Ti penso sempre, voglio solamente stare un po' con te I always think about you, I only want to stay with you for a little Sì, sì Yeah, yeah
Adesso basta, io vado via Enough now, I go away Torno in Italia a casa mia I come back to Italy to my home Non amerò mai più alla follia I'll never love like crazy again Nessuna al mondo chiunque essa sia Nobody in the world whoever they are Non ho più un euro e non ho energia I have no more money and I lack energy Neanche lo stereo mi fa compagnia Not even my stereo keeps me company Arrivo a piedi fino alla mia via I arrive by foot up to my street Apro la porta di casa e magia I open my home's door and magic Trovo lei, la sola cosa che vorrei I find her, the only thing I'd like to have E con gli occhi dentro ai miei And with her eyes inside mine Mi dice quanto tiene a noi e poi She tells me how much she cares about us and then Dice: "Sai, ti seguirò dovunque andrai She says "You know, I'll follow you wherever you go Se un giorno me lo chiederai If one day you'll ask me Arriverò fino alle Hawaii" I'll reach up to the Hawaii Sì, sì Yeah yeah
Ti penso sempre, sei nella mia mente, ti vorrei con me I always think about you, you're on my mind, I'd like to be with you (in Italian is = I'd like for you to be with me) Arriverò I'll arrive Ti penso sempre, qui c'è tanta gente, manchi solo te I always think about you, here there's a lot of people, you're the only one missing Ma ci sarò But I'll be there Ti penso sempre, l'acqua è trasparente, tuffati con me I always think about you, the water is transparent, dive with me Ce la farò I'll make it Ti penso sempre, voglio solamente stare un po' con te I always think about you, I only want to stay with you for a little
Vieni con me, resta con me Come with me, stay with me Vieni con me, resta con me Vieni con me, resta con me Vieni con me, resta con me
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libero-de-mente · 2 years ago
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Il sesto giorno
Il sesto giorno Dio creò l'uomo, dal quel momento iniziarono le famose "fila" per prendere qualcosa.
Il giorno che distribuivano l'ironia alcuni non mollarono la fila delle polemiche per una questione di principio.
Quando distribuivano il metabolismo veloce alcuni avevano il vassoio ed erano in fila alla mensa.La fila per la "Santa pazienza" era mezza vuota, in molti si erano rotti i coglioni.
La fila per l'ansia vedeva gente in fila dal giorno prima per l'agitazione di perdere il posto.
Si avvisarono quelli in fila per ottenere la capacità della puntualità che l'attesa era più lunga del previsto. In molti se ne andarono.
La fila per il buon carattere fu sospesa per disordini e tafferugli, non fecero più sapere quando riaprì.
La fila per distribuire tette grandi e cervello erano vicine, alcune donne fecero la fila in mezzo per prendere posizione in entrambe. Ma non tutte ci riuscirono.
Ci fu un problema con coloro che fecero la fila per ricevere neuroni perché, in alcuni giorni, anziché neuroni furono distribuiti c0glioni. Si scusarono per il disguido tecnico e non accettarono resi. Stupidi restarono.
La fila per un fisico perfetto era vicina a quella del fast food, in tanti ci cascarono.
Coloro che fecero la fila per la sfiga non immaginarono che fu l'unica volta che ne indovinarono una in tutta la loro vita.
Non furono ammesse le persone che fecero la fila per l'altezza anche nella fila per le tette. Si dovettero rivolgere a un chirurgo plastico.
Durante la fila per la serenità si videro molte persone con attacchi di panico perché la fila procedeva serenamente e lentamente.
Fu severamente vietato fare video ballerini per TikTok durante la fila per il cervello.
Chi fece la fila per una forma atletica ebbe diritto a uno sconto per un divano di qualità della rinomata azienda artigianale Poltronechitelofafa'.
Molti di quelli che erano in fila per la fiducia nel prossimo la fecero per controllare da vicino il proprio partner, che era a sua volta nella fila a fianco per i fisici perfetti.
Quelli in fila per essere forti come un carro trainato dai buoi sottovalutarono la fila per avere il pelo della gnagna.
Ci fu chi prese lucciole per lanterne, chi fischi per fiaschi e chi schiaffi sul culo per amore.
Quelli che fecero la fila per la voglia di scopare ebbero delle case pulitissime.
Molti di quelli che fecero la fila per avere la capacità di far ridere, con lo scopo di far innamorare, scoprirono che gli studi dentistici furono inventati secoli dopo.
Quelli in fila per essere sempre accettati finirono ricoverati.
Qualcuno mise in giro la voce che c'era la fila per "chi di gnagna colpisce di gnagna perisce". Manco col cazzo venne trovata.
Una moltitudine fecero la fila perché videro altri in fila, senza sapere cosa distribuissero.
Quelli nella fila per farsi i cazzi propri vennero dispersi perché stavano facendo troppe domande.
Chi fu nella fila della menzogna negò di esserci.
Chi era nella fila della bontà e, cortesemente, lasciò passare i più deboli e più anziani, rimase ultimo e a forza di far passare passò per coglione.
Io odio le fila.
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girlboccaccio · 2 years ago
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Per due lire questo televoto me nono lo gestiva meglio.
Scusate so che è Sanremo, shitposting taralucci e vino mecojoni ecc, ma questa cosa mi sta facendo girare male e mi ha tolto il sonno, devo sfogami.
Parlo dell’ultima esibizione, Salirò di Daniele Silvestri cantata dai Colla Zio con Ditonellapiaga.
Primo, la scaletta (con quasi un’ora di ritardo) arriva alle 01:07 dopo Mara Sattei e Noemi, con ancora due esibizioni mancanti (tra l'altro di nomi che finora alla classifica sono stati sfanculati e meriterebbero un po’ di aiuto), mandano la pubblicità dicendo che dopo questo stacco ci sarebbe stato Fiorello, senza ricordare al pubblico che mancano ancora altre due cover. Con questo, molti spettatori avranno pensato fosse finita, andando a letto senza aspettare la classifica finale, perdendosi le ultime esibizioni che sarebbero potute piacere e ricevere voti.
Secondo, vi sembra giusto che alla fine dell’ultima esibizione Amadeus arriva dicendo: "per votare loro codice 28" e neanche un secondo dopo, davanti alle loro facce (imbarazzate, poveretti), "STOP AL TELEVOTO"? Con un'esibizione alle 01:33 con mezzo pubblico magari già a letto? Se io devo votare l’esibizione, come posso aver tempo di giudicare e decidere gli ultimi nomi se non mi viene dato tempo materiale?
Stasera non volevo votare nessuno, ma siccome Salirò per me ha un significato particolare avevo deciso di spendere quei 51 centesimi per loro, soprattutto perchè mi era molto piaciuta come l’hanno interpetata. Non faccio nemmeno a prendere in mano il cellulare (davanti 10 cm a me) che lo stoppano.
Se io votassi (di solito lo faccio solo alla finalissima a 3) lo farei dopo averle sentite tutte, e mi piacerebbe avere un attimo per decidere. Penalizza molto i Colla Zio, che già mercoledì si sono trovati a cantare tra Mengoni e Giorgia, ma martedì erano penultimi (con Paola & Chiara). 
Infatti la sfiga vera è che questi poveri cristi sono dei nessuno, se fosse successo con Ultimo o anche Tananai avremo avuto i social ufficiali del Festival intasati.
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acquaconlimone · 1 year ago
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Frecce Tricolori,
Intanto una bambina di 5 anni è morta e il fratello è grave.
Sfiga o non sfiga non importa, per fare quelle evoluzioni quegli aerei vengono sottoposti a sollecitazioni importanti e siccome sono macchine anche controllatissime qualche cosa per forza di cose si rompe e a quelle velocità causa disastri. E poi basta con la storiella detta dai vertici della Areonautica Militare sulla assoluta sicurezza degli spettacoli aerei che non è vera. Quelle evoluzioni possono costare la vita di una bambina di 5 anni? Io penso e dico di no, quindi mi sta bene il volo in formazione con il tricolore che è davvero bello ma tutto il resto non vale la vita di nessuno, nemmeno dei piloti.
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calcitriolo · 2 years ago
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L'altra sera ero in ritardo ad un appuntamento e, tra le altre cose, ero anche a piedi.
Mentre correvo, mi si sono scollate ENTRAMBE le suole delle scarpe.
Disperata e stremata dalla mia immensa sfiga, ad un certo punto, giro l'angolo.
Di fronte a me una busta di quelle in cartone rettangolare, rovesciata, col contenuto riverso a terra: una scatola, e scarpe evidentemente nuove, appena comprate, perse chissà in che modo, nere tra le altre cose, come quelle che indossavo io.
Ovviamente ho lasciato tutto lì perché A potevano essere di qualche senzatetto, B poteva beneficiarne qualche senzatetto e C che figura di merda dai.
Però, ieri mattina, mi è capitato di passare nello stesso punto. Le scarpe, ovviamente, erano sparite, ma c'era ancora la scatola. Per curiosità butto l'occhio sul numero: 39, il mio.
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conigli-letterari · 2 years ago
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[ TRAMA ] Ci troviamo nella Napoli del 1631, in piena dominazione spagnola. Nello Esposito è un mariuolo che campa alla giornata, costantemente affamato e vittima della sfiga. Un giorno, a seguito di un colpo andato male, si imbatte in un certo Basile che gli offre un lavoro di facile guadagno. Ma qualcosa non torna, il vecchio nasconde qualcosa. E infatti è così, Nello ben presto si troverà invischiato in vicende più grandi di lui: verità omesse, scontri tra creature leggendarie e cinque Terrori che minacciano di radere al suolo la città. Molti dei personaggi principali prendono ispirazione da figure del folklore partenopeo, ma non farò nomi per non rovinare la sorpresa. Vi dico solo che, tra tutti, mi ha fatto molto piacere ritrovare O’Munaciello, spiritello che sicuramente avrete sentito nominare. Si tratta di una creatura ambigua, che mi ha sempre affascinata fin dai tempi in cui, alle medie, ci facevano sorbire le novelle di Matilde Serao. A proposito di autori, buona l’idea di inserire numerose citazioni tratte dal Pentamerone o Lo Cunto de li Cunti del caro Basile. Di solito non amo la sovrabbondanza di citazioni, ma in questo caso credo sia stata una scelta felice. Ho apprezzato il modo in cui è stato gestito il personaggio di Nello e la sua psicologia; l’ho trovata verosimile rispetto al contesto sociale nel quale è cresciuto. Di base è un bravo guaglione, ma porta in sé la netta e lacerante dualità che, credo, sia presente anche nell’anima della città stessa. O’nìro e o’jànco.
[ ig: @conigli_letterari ]
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