Tumgik
#senza tremare
molecoledigiorni · 2 years
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- senza tremare -
come si fa
a non avere paura
delle parole di piombo
ingoiate dal silenzio,
a dimenticare amori
che non accadono mai,
come si fa
a fidarsi della vita,
senza tremare.
©bruna.b.s
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lady--vixen · 4 months
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È stato il suo sguardo a convincermi. Diceva qualcosa tipo "perché mi hanno abbandonato?". Mi sono vista allo specchio. Era il 2019. L'ho portata a casa che pesava quanto un chihuahua. In auto piangeva tra gioia e disperazione. La veterinaria: "Dalle da mangiare poco alla volta o muore". Era trasparente. La bastarda che l'aveva adottata portandola qui da Roma, non si sa bene perché, non le dava da mangiare. La teneva col cappottino addosso per non far vedere ai volontari quanto cazzo fosse magra. Il cane fantasma. Stava morendo di fame. Gliel'hanno portata via. L'hanno data a me. I primi giorni stava al passo senza che gliel'avessi insegnato. Sempre a sinistra, sempre con quella faccia da "ti prego, non farmi male". Mi fissava sempre. Cercava di anticipare i miei desideri. Se sentiva un'auto fermarsi, cercava protezione tra i miei piedi. La voce di uomo la faceva tremare. "Amore, tu stai qui, nessuno ti porta via." Le ore passate a giocare con la palla. Le ore passate a tenerla vicina e protetta. Come fai a convincere un cane che non le farai del male? Che può fidarsi di te? Non lo so. So che l'ha fatto e non ci ha nemmeno messo tanto. Il peso è andato a posto. Ha sviluppato dei bei muscoli, un vocione, il passo sicuro. Non sta più sulla sinistra. Ora sta davanti, dietro, sopra. Salta. Corre. Sorride. Scodinzola. 13 kg d'amore. Mi ha visto tornare a casa pelata e non mi ha riconosciuta. Mi ha annusato quando sapevo di chimico. È stata attenta a non toccarmi mai il PICC. Ha avuto pazienza quando non riuscivo più a fare le scale e giocare. Ha avuto fiducia. Lei, un cane, mi ha dimostrato che ci si può ancora fidare.
Piano piano.
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yellowinter · 12 days
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Sembro triste... sì beh perché lo sono. Sono stata in coma quando ero piccola, ho passato tanto tempo in ospedale, ho sofferto di mutismo selettivo fino agli otto anni, in mezzo all'indifferenza della gente, sono cresciuta in una famiglia disfunzionale dove mia mamma sclerava per ogni minima cosa, tra urla, esplosioni di rabbia e lanci di coltelli, ho trascorso la mia adolescenza chiusa in casa con ansia, depressione, autolesionismo e continui tentati suicidi, mix di farmaci, poi sono scappata e ho vissuto quasi tre anni in una situazione di droga e altra violenza domestica, la ragazza con cui stavo mi ha spaccato a pugni il setto nasale e inclinato due vertebre, mi sono annientata completamente. Poi ho girato per mesi dormendo da persone a caso che non conoscevo, ritrovandomi nuovamente in contesti turbolenti. Ora mi ritrovo sola, in una nuova città, senza un posto dove stare, fa male... cazzo se fa male. Ho in testa tutte le cose orribili che mi hanno ripetuto nel tempo, tutte le emozioni che ancora mi bloccano e fanno tremare. Mi dico che sono forte e probabilmente lo sono davvero, ma giuro che in momenti come questo desidero solamente sparire dal mondo. Ho bisogno di urlare. Ho la sensazione di aver già visto fin troppo.
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ninoelesirene · 1 month
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Succedono cose molto brutte, a noi e a chi ci accompagna nel viaggio. Sembra tutto così raro, finché non accade nel nostro perimetro affettivo. È un’intrusione, una rapina che mette a soqquadro l’arredo e niente ti appartiene più. Non si torna indietro. Violati per sempre, perdiamo l’incoscienza e il futuro balbetta, incespica, perdendo sillabe a ogni passo, e passi a ogni sillaba.
Cosa possiamo fare?
Possiamo amare.
Serve amare di più, meglio, con più forza, oggi, subito, senza paura, spregiudicati nell’istante infinito.
Serve amarti di più, meglio, più vero, più visibile, più assordante, come un’esplosione che fa tremare le pareti del cuore nostro ogni momento fino alla fine. Senza fine.
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volevoimparareavolare · 4 months
Note
raccontaci della tua relazione? è lo stesso ragazzo di anni fa?
Purtroppo, dopo 7 anni, la nostra relazione è finita, e noi con lei. Ne siamo usciti entrambi distrutti. É un argomento che mi riempie di lacrime lo sguardo e mi fa tremare le dita sulla tastiera al solo pensiero.
Sarà una ferita aperta per entrambi che continuerà a sanguinare, anche sotto strati e strati di tempo. Ci sono tanti modi per concludere qualcosa che si coltiva con infinito amore, e noi abbiamo scelto il peggiore. Abbiamo scelto di rendere gli ultimi mesi un inferno per entrambi.
E adesso i fantasmi di quel periodo vivono in noi, nutrono le nostre angosce, ci tormentano la notte, ci strisciano sulle ossa riempiendoci di brividi durante il giorno, e non ci danno tregua.
Per molto tempo, è stato difficile svegliarsi. Perché gli incubi iniziavano appena aprivo gli occhi e mi ritrovavo faccia a faccia con la realtà.
Ogni ricordo, lo tengo per me. Lo custodisco gelosamente, temendo che condividendolo si spezzi, si logori, si consumi. Ma non è il solo motivo per cui non ne parlo; semplicemente, non ci riesco. É come un trauma, e doverne parlare, parlare di tutto ciò che siamo stati, mi costringerebbe a rivivere certi momenti, certe sensazioni, e io non sono ancora pronta. Forse non lo sarò mai.
Noi siamo stati il primo amore l’uno dell’altra. E lo siamo stati per anni. Con tutte le cose meravigliose e terribili che questo implica. Pensavo davvero che saremo stati “noi” per sempre. Ma tante cose non andavano, tanti problemi si affollavano senza che noi gli prestassimo la giusta attenzione per risolverli, tante cose sbiadirono nell’abitudine e tante incomprensioni contribuirono a dividerci, almeno in parte.
So che per i lettori e le lettrici del mio blog, che mi seguono da anni, lo smettere all’improvviso dei miei scritti sull’amore, delle nostre foto assieme, e delle frasi stupende che lui mi diceva… possa essere sembrato repentino, come un taglio netto con lascia. Come un trauma. Ma io non sono riuscita a viverlo in nessun altro modo.
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seipartedime · 12 days
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Nessuno avrebbe mai baciato la malinconia e il vuoto, ma tu lo hai fatto e hai tramutato la mia identità, rendendomi tua per sempre, quei giorni in cui sentivo la terra tremare sotto i piedi e il mio cuore cedere a quel delirio di terrore che avevo affrontato.
Non arrenderti a questi giorni in cui non potrai vedere il mio viso.
Amami ogni secondo, anche quando non mi vedrai di fronte a te perché sappiamo entrambi quanto vogliamo esserci per l'altro,
sappiamo quanto in questa notte vorremmo fare l'amore, sappiamo quanto io desideri un tuo bacio sulla mia pelle, sappiamo quanto io stia morendo dal desiderio di lasciarti milioni di baci sulle labbra, e pol ancora, senza stancarmi mai.
lo non cederò mai dinanzi a questa distanza. lo sarò con te anche oltre al mondo, e mi auguro di portare in te la luce più bella della vita, così tu sei riuscito per me a rischiarare persino il buio.
Mi manchi, ogni secondo, eppure il tuo amore mi riempie.
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lamargi · 5 months
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Si, dovrei fare attenzione quando la mattina esco dal bagno. Quasi sempre seminuda. Di solito in intimo. La casa è piccola. Dal bagno alla camera da letto, dove finisco di vestirmi, Andrea ha così modo di guardare la sua mamma.
È un adolescente. È normale che mi guardi. Che arrossisca. Diventa rosso già quando passo davanti a lui veloce. Non parliamo di quando mi fermo, magari perché ho indosso qualche cosina nuova appena comprata, e gli chiedo se gli piace…. Allora diventa viola, cerca quasi di distogliere gli occhi. È quasi sempre la sua mano corre al pacco, per non farmi vedere cosa gli succede….che effetto gli faccio.
Potrei girare in vestaglia, ben chiusa. Vestirmi in camera mia, con la porta chiusa. Potrei essere una madre seria e riservata. Ma è così tenero e dolce il mio piccino quando diventa rosso davanti la mamma……!
Esci con un uomo, mamma?
Me lo ha chiesto, balbettando. Deve averlo capito dalla mia mise, più sofisticata, più sexy del solito.
È geloso! Il mio tesoro.
Si, è vero, un uomo mi aspetta, una cena, una serata che sarà conclusa con una scopata. Non so nemmeno quanto ne abbia davvero voglia.
Ma qui adesso davanti a me c’è il mio piccino ingelosito. Gli sorrido senza rispondere. Gli chiedo di allacciarmi dietro il reggiseno. Lo sento tremare e trattenere il respiro.
Mi giro di scatto, ora siamo occhi negli occhi. Lo abbraccio, lo stringo. Gli sussurro in un orecchio: “si, è vero, avevo un appuntamento, preferisci che resti con te stasera?” Gli bacio l’orecchio, glielo mordicchio, glielo lecco. Lo sento tremare tra le mie braccia. Spingo la coscia, sento il suo pene. Duro. Accidenti quanto è duro. Quanto glielo ho fatto io diventare duro.
Quale mamma potrebbe lasciare suo figlio solo e sofferente. E quale donna potrebbe lasciarsi scappare una occasione del genere, sedurre un ragazzo ancora vergine.
Abbasso là zip dei pantaloni mentre lo bacio sulle labbra.
“Resto con te, stasera, contento?”
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occhietti · 1 year
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"A momenti cadeva. Invece non cadde".
Aveva imparato a muoversi come gli
equilibristi: con prudenza ed eleganza.
Guardando persino giù, ma senza temere.
Senza tremare.
Ammirando il panorama,
orgogliosa della sua perseveranza.
- Fb Quell'Altrove.
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e-ste-tica · 3 months
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“Orsù che dovrei fare? Cercarmi un protettore, eleggermi un signore, e come l’edera, che dell’olmo tutore accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza, arrampicarmi, invece di salire per forza? No, grazie!
[…] Sudar per farsi un nome su di un picciol sonetto anziché scriverne altri? Scoprire ingegno eletto agl’incapaci, ai grulli; alle talpe dare ali, lasciarsi sbigottire dal rumor dei giornali? E sempre sospirare, pregare a mani tese: Pur che il mio nome appaia nel Mercurio francese? No, grazie!
Calcolare, tremar tutta la vita, far più tosto una visita che una strofa tornita, scriver suppliche, farsi qua e là presentare? Grazie, no! Grazie, no! Grazie, no!
Ma....cantare, sognar sereno e gaio, libero, indipendente, aver l'occhio sicuro e la voce possente, mettersi quando piaccia il feltro di traverso, per un sì, per un no, battersi o fare un verso! Lavorar, senza cura di gloria o di fortuna, a qual sia più gradito viaggio, nella luna!
Nulla che sia farina d'altri scrivere, e poi modestamente dirsi: ragazzo mio, tu puoi tenerti pago al frutto, pago al fiore, alla foglia purché nel tuo giardino, nel tuo, tu li raccolga! Poi se venga il trionfo, per fortuna o per arte, non dover darne a Cesare la più piccola parte, aver tutta la palma della meta compita, e, disdegnando d'essere l'edera parassita, pur non la quercia essendo, o il gran tiglio fronzuto salir anche non in alto, ma salir senza aiuto!„
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me-soltanto-me · 7 months
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" Certe anime sono più calde
del fuoco dell'inferno.
Bruciano per niente
e non riescono
a toccare o a sfiorare
senza toglierti la pelle.
Ti scavano nell'anima
baciandoti i pensieri
e ti affamano
leccandoti i desideri.
Ti fanno tremare
con il loro fuoco riservato
Queste anime bruciano così
come l'inferno che nascondi,
tuo spasmo e ti divorano
nella malinconia di due occhi
che sanno di casa. .."
Jonathan Varani
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i-am-deli · 9 months
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Avessi un altro modo di parlarti, senza arrossire o tremare di paura, senza sentire il mondo crollarmi sulle spalle, ti racconterei del mio primo amore, dei viaggi in bicicletta, delle pagine che ho scritto e poi strappato. Ti racconterei il dolore di lasciare ed essere lasciati, la malinconia di partire e la gioia di tornare. Avessi ancora un cuore, ti lascerei capire. Ma invece vago così, come un randagio senza voce, che non riesce più a parlare.
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scorcidipoesia · 9 months
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Mattina di Natale. Dopo giorni intontita con una febbre che mi ha tenuta come svenuta , senza coscienza e avvolta dalle fiamme e dalla tosse, il termometro e’ sceso. Evito farmaci perché voglio riappropriarmi di me intonsa. Scendo , ho bisogno di respirare aria fresca come in questi giorni ho sempre bagnato il mio ciclamino e le bacche rosse. I cani sono felici di poter annusare l’erba dopo giorni di uscite veloci … vedo un’alba magnifica. So che sono le polveri sottili di Milano che infastidiscono le nuvole ma in quel rosso mi perdo. Accenno qualche passo e mi sembra il mio regalo di Natale poter camminare senza debolezza o fiatone, sentire l’aria frizzante sul naso e le mie gambe muoversi senza tremare. Non dovevo scartarlo il mio dono, ero io tornata in me, a ringraziare il cielo per quel rosso inatteso a contrastare i soliti alberi spogli che si rivestono velocemente ogni anno a primavera. Auguri alla vita , il vero Natale di ognuno
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monologhidiunamarea · 3 months
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Parlarne non serve , scrivere non serve , i giorni passano e i crolli sono sempre li. Il dolore si fá più acuto , la mancanza squarcia l'anima. Mai come adesso ,mai come ora ho la consapevolezza di tutto quello che io provo e non so dove mettere tutto questo subbuglio di sentimenti pieni , voraci , vividi. Di quanto io sia grata di averti avuto nella mia vita , di quanto io e te siamo simili in tantissime cose, di quanto mi hai salvata tutte le volte che ero un passo dall'arrendermi. Quanto continuo a portarti nei miei gesti , nelle cose che faccio sei sempre davanti ai miei occhi pur non essendoci. E l'atroce pensiero di non parlarti mai più, di non poterti più dire tutto quello che ho nella testa , perché più di tutto sei stato l'amico più leale e sincero che avevo accanto. Di quando io sia stanca di vedermi il viso rigato dalle lacrime che scendono incessanti anche contro la mia volontà. Di quanto basti un soffio di vento a farmi tremare. Terrorizzata dal tempo che passa. Prima o poi dovevo incontrare un'onda che mi dominasse.... e sono rimasta incastrata negli abissi. E solo tu sai riportarmi su , solo tu sai scendere senza timore. Solo tu ti sai muovere nel mio nero più nero che ci sia. Darei qualsiasi cosa , pur di parlarti ancora.
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klimt7 · 11 months
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Paesaggio IX
C'è vento. Un vento fortissimo.
Smuove tutto oggi. Ogni cosa. Anche ciò che appariva da sempre fermo nell'anima.
Eppure il vento paralizza. Come avere le vertigini da un altezza indicibile, senza l'altezza.
Mi restringo. Cerco scampo. Come l'animale che sono, mi rannicchio.
Cerco una tana, aspirando a sparire. Sperando una tregua.
Ma il vento prosegue. Rinforza. Un rombo sordo che fa piegare i platani nei viali Rumore e tremare di muri
Stupisce che reggano ancora le finestre dei palazzi, da qui all'orizzonte.
Oggi era domenica
Per me: vento e inquietudine. Cuore in gola e nervi annodati.
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immensoamore · 8 months
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Sogno qualcuno che non si stanchi di quello che sono. Che non si stanchi dei miei sogni, delle mie parole, del mio cuore, del mio modo di vedere di vivere la vita, dei miei pensieri folli, del mio tremare davanti a un cielo di stelle, del mio vivere istanti che valgono eternità. Sogno qualcuno a cui non dover dire “ok, la smetto!” e che, se lo dico, vorrebbe che io non smettessi mai. Sogno qualcuno da far sedere vicino a me su una panchina per stare anche solo in silenzio. Senza aspettare nulla. Vivendo e basta. Che l’amore non è per forza domani, ma quell’ “ora e qui” che dura per sempre..
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greenbor · 8 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Un abbraccio
che ti entri dentro,
che ti scavi l'anima...
un abbraccio
che ti faccia tremare,
che riempi tutti
i vuoti del cuore,
che ti faccia rinascere
e che tu non riesca
più farne a senza...
un abbraccio
pieno di me,
che ti rimanga
nel cuore...
mentre ti stringo
tra le mie calde braccia
e tu ti senta a casa...
un abbraccio senza tempo,
perché io ti appartengo...
per sempre...
M.C.@
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