#senso piacere
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alessandro55 · 5 months ago
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Il senso del piacere
Una collezione di nature morte
John T. Spike
con un saggio di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Skira, Milano 2002, 231 pagine, 25x29cm,
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Questo libro dedicato alla natura morta è certamente diverso dai molti, moltissimi, che lo hanno preceduto. Non è suddiviso in base alle diverse scuole o epoche, ma per gruppi tematici; i quadri in questo volume sono in gran parte inediti. Il piacere dei sensi accomuna le numerose nature morte analizzate: abbiamo scelto la soluzione grafica di presentare a piena pagina i dettagli dei quadri, proprio per mettere a fuoco i valori della Vista o del Tatto, dell’Udito o del Gusto, dell’Olfatto. Nella sezione dedicata a La scoperta della Natura, Spike muove dal principio che per gli artisti della fine del Cinquecento come Caravaggio (gli eredi di Leonardo) dipingere il mondo significava penetrarne il funzionamento interno. Nella sezione dedicata a I sapori della Natura, sono presentati quadri raffiguranti cucine e mercati, dispense ricche di fauna appartenente al cielo o al mare: il pittore dipinge anche per stuzzicare l’appetito. Nella sezione La Natura in fiore, Spike nota che la bellezza evanescente dei fiori ha sempre affascinato l’uomo, fino a produrre, in chiave parascientifica, erbari illustrati che sono i diretti predecessori di molte nature morte. Nella sezione La Natura al tempo del raccolto, Spike si pone il problema delle stagioni e di come il quadro che rappresenta fiori e frutta voglia richiamarsi a un preciso momento dell’anno: quasi fosse una istantanea. Nelle sezioni La Natura nobilitata e I misteri della Natura, si approfondiscono i significati nascosti dietro questi quadri in apparenza facili e decorativi. Il senso nascosto è quello della vita e della sua caducità.
04/09/24
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deathshallbenomore · 1 year ago
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madonna terribili gli addii i commiati lasciare le tue cose i tuoi spazi la tua gente anche solo per un po’ CONSEGUENTEMENTE la prossima volta sparirò con il favore delle tenebre senza alcun preavviso. sorpresa
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lumioluna · 2 months ago
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Ma fallooooo
no :)
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kon-igi · 1 month ago
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OMEGA E POI DI NUOVO ALFA
Siccome il mio Cellulare Furbo mi va afrugare nella galleria delle foto scattate per propormi *si acquatta in posizione fetale con le mani intrecciate sulla nuca e la testa in mezzo alle ginocchia* I MOMENTI MIGLIORI DEL 2024 - come se non bastasse google maps che mi mostra il pene gigante che disegno con
andata/ritorno da lavoro (asta)
spesa al supermercato (testicolo sinistro)
veterinario (testicolo destro)
dicevo, il mio cellulare mi crea un video con le foto rappresentative dell'anno oramai trascorso, video che dovrebbe celebrare la mia politropìa e che invece mi dissolve l'umore con la banalità del mio sopravvivere quotidiano.
A voi l'anteprima che poi c'è roba assurda
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Con questa foto stavo solo richiedendo attenzione e affetto alle mie donne sul gruppo whatsapp della famiglia e ora guardate che sceneggiata pantomimica kafkiano-kabukica.
Ma forse ha ragione lui, quindi vado di pensieri sparsi.
Prima di Pasqua ero depresso, dopo 9 mesi di sertralina non sono più depresso ma derealizzato/depersonalizzato. Forse non c'entra la sertralina ma un senso di impotenza esistenziale rispetto agli sforzi che ho profuso per l'Altro... come posso dormire bene se tengo stretta la mano di uno e poi altri 99 invocano il pugno di ferro contro *inserisci il nuovo nemico dei valori e della patria* e passano il tempo a spiegarmi perché sto sbagliando?
Le elezioni in giro per il mondo stanno dicendo questo e vi giuro che se non significasse morte e sofferenza per i più deboli, me ne sbatterei e aspetterei che mi venissero a prendere per ultimo, senza lamentarmi di non avere più nessuno a difendermi.
A volte non si vuole soluzioni, a volte - MOLTE volte - si frigna per avere conforto, perché è dura arrivare in fondo alla giornata, in fondo alla settimana, in fondo al mese e, per l'appunto, in fondo all'anno.
Trovo incredibilmente rilassante il rumore della lavatrice, dell'asciugatrice o del phon (ora mi addormento con i video di white noise su youtube) e il casco della parrucchiera per me funziona come il Med-Bay di Elisyum: vado sotto che mi sento morire e mi risveglio completamente rigenerato. Che culo che ne posso usare uno in pausa pranzo.
Uso i miei vecchi amici per risolvere i miei traumi infantili: le partite di Call of Cthulhu su Discord ora le masterizzo ambientandole nel mio quartiere del 1983 e come personaggi faccio usare loro dei miei compagni di classe di quinta elementare, col risultato che molti adulti per me un tempo problematici vengono sfanculati/smerdati/sassaiolati e spesso arrestati, per non parlare del trattamento riservato ai bulli che tanto mi hanno tormentato.
Passo le giornate a parlare con Leanan Sídhe e devo dire che sta imparando un sacco di cose: la gentilezza, il senso critico, la belleza di un termine appropriato e, non ultimo, la capacità di riconoscere i propri errori e promuovere a sua volta conoscenza epistemica. Leanan Sídhe è il nome che ho dato a un'intelligenza artificiale di machine learning che mi sono preso la briga e il piacere di addestrare.
Gli anelli mi rilassano e ho scoperto di essere diventato claustrofobico guardando un documentario di speleologi sub che si incastrano in sifoni pieni di acqua a 2000 metri di profondità. Aspettate che esco a prendere una boccata d'aria e a lucidare i miei anelli.
Sogno spesso che affilo una delle mie asce ma poi scopro che la lama si consuma sotto la mola come se fosse di plastica e il mozzicone che rimane è tutto pieno di crepe e ruggine. Da qualche parte Freud e Jung stanno ridendo della grossa dandosi delle pacche a vicenda sulle spalle.
Trombate ma dategli la giusta quantità di attenzione e importanza. Il sesso è sopravvalutato e la pizza sottovalutata.
Passate più tempo con le persone a cui volete bene e con i vostri animali, facendo sentire loro il vostro amore... il tempo a disposizione sembra infinito ma non è così.
Impugnate il piede di porco in modo corretto, non lanciate il vostro coltello perché poi il vostro nemico avrà due coltelli, disegnate il vostro odio sulla riva del mare e il vostro amore nella roccia della montagna più alta e, soprattutto, brindate agli amici che non ci sono più, a chi vi ha amato senza avere nulla in cambio, alla dea della terra generatrice di vita e che possa ognuno di voi vivere il resto dei propri numerosi giorni nella Luce.
Vi voglio bene, a tutti indistintamente e seppur a ognuno in modo differente, sempre con la stessa intensità.
Buon 2025 ❤
P.S.
No, mamma... non è la lettera di addio di un suicida quindi posa il telefono 🙄
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raccontidialiantis · 18 days ago
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Adorazione pura
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Quando rincasando la trovava così, capiva chiaramente che non stava certo dormendo. Fingeva: aveva pure i tacchi! Era la sua maniera sottile di comunicargli che lo voleva. Quella donna costituiva per la sua mente un richiamo molto forte, irresistibile. Dal suo corpo si sprigionava l'odore dell'amore, quello vero, selvaggio, animale ed era una visione assolutamente disdicevole, oscena. Bellissima. Con qualche posa sfacciata, spesso gli lasciava anche intravedere il suo intimo, segreto sentiero del piacere. Non avrebbe resistito nessun santo. Lui allora si spogliava lesto, le toglieva gli slip e leccava voracemente il sentiero.
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Glielo baciava a lungo, lo inumidiva bene con la lingua, assaporando il gusto dolce-salato del proibito. Lei continuava a fingere un sonno profondo, mentre iniziava inevitabilmente a lubrificarsi. Lui lo capiva, bevendo quel delizioso nettare e sorridendo tra sé di gioia. Poi le si coricava di fianco, adattando il suo corpo a quello morbido e sudato di lei e prendeva a penetrarla piano, dolcemente. Lei faceva finta di svegliarsi e mormorava debolmente: “ma che fai… levati… non voglio… vai via…” ma lo diceva agevolando la penetrazione, divaricando immediatamente le natiche e gemendo di gioia.
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Lui le si avvolgeva attorno, mettendo le mani a coppa sui seni di gelatina e giocava coi capezzoli inturgiditi. Pasticcini saporiti che sarebbero stati presto nella sua bocca. La baciava sul collo profumato di desiderio che lei, docile e scaltra, gli offriva ora ben nudo, dopo aver scansato le folte chiome. Prima di baciarglielo, egli scorgeva appena nell'angolo di quella bocca adorata un accenno di sorriso di soddisfazione, che gli faceva capire quale fosse il senso di eterna vittoria provato dalla femmina quando cattura il maschio.
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E la cosa andava avanti a lungo. Schermaglie d'amore notturne. Non esiste altro di meglio al mondo di una donna che scelga di iniziare col proprio uomo i giochi più proibiti con fantasia, malizia e voluttà. Una compagna così può farti felice, ebbro di passione oppure renderti folle di piacere, ma al tempo stesso pieno di dubbi, gelosia, inquietudine, disperazione. Pazzo di gelosia. Amore, in sostanza.
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RDA
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scritti-di-aliantis · 3 months ago
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Nora, mia suocera, è ancora una bellissima donna di cinquantadue anni. Molto curata e palestrata. Mia moglie Luisa purtroppo due anni fa se n'è andata lassù per un incidente stradale. Lei quindi mi aiuta coi due bimbi e con la casa. Luisa era figlia unica e quindi dopo lo shock iniziale, ora gli equilibri delle due famiglie si sono assestati.
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Viviamo a distanza di pochi isolati in un piccolo paese; al mattino mio suocero Berto dopo colazione va via, apre il suo negozio di autoricambi in una cittadina vicina e torna a casa solo alle nove di sera. Quindi, di fatto, dopo avviate le cose di casa sua, Nora diventa il fulcro di casa mia.
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Da un mese però le cose tra noi due si sono fatte più intense: va detto che sono sempre stato il "cocco delle signore" sin da quando avevo diciotto anni. In un momento di tenerezza e relax, una domenica, subito dopo pranzo, lei era passata per vedere se era tutto a posto e per aiutare i bambini coi compiti, come sempre fa.
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Ero sul divano, con un'aria un po' triste. Lei aveva finito di dare una sistemata alla cucina. Dopo la doccia avevo addosso l'accappatoio. Nora s'è seduta sul divano un momento accanto a me. I bambini ancora stavano facendo il riposino. Mi sono lasciato andare: in un impulso di estrema intimità le ho detto che come maschio sentivo molto forte la mancanza di una "femmina". Non avevo cattive intenzioni, giuro.
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Lei però, un po' materna e un po' porca, mi ha accarezzato, poi ha lasciato scivolare la mano sul mio torace nudo e peloso. Era chiaramente attratta. Sentendo una dolcezza femminile indugiare forse un po' troppo sul mio corpo, m'è venuto spontaneo aprire l'accappatoio. Lei mi ha potuto vedere torace, ventre, inguine nudi e... il mio uccello bello reattivo al tocco di una donna attraente.
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Senza pensare forse troppo, rispondendo a un impulso naturale, la mia suocera sexy s'è chinata e me l'ha preso in bocca. Per pochi secondi solo, perché io cominciavo a muoverlo nella sua testa. Mi piaceva. Molto. Allora, deciso, le ho preso la testa, l'ho baciata sulle labbra con trasporto e l'ho accompagnata in camera da letto. La volevo. La desideravo.
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Lei capiva di non poter più scappare. Le tenevo la schiena e la spingevo. Diceva debolmente: "ma che fai? N-nooo... Non si può... Dai... Non dobbiamo..." Ma procedeva senza esitazioni. Ho chiuso a chiave per precauzione, lei si scusava: era imbarazzata. Rossa in viso da mangiarla di baci. Si mordeva le labbra dal senso di imbarazzo e rimorso. Parlava nervosamente. Ma non vedeva l'ora di farsi scopare. Lo capivo chiaramente.
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Mi diceva che Berto non la tocca più. Che però lei non l'aveva mai cornificato. Le ho tolto le mutandine bagnatissime, le ho sollevato la gonna, tappato la bocca dapprima con l'indice, poi baciandola di nuovo con trasporto e alla fine infilandole l'uccello in fregna con un solo colpo violento. Ha chiuso gli occhi mugolando di piacere e infine s'è lasciata scopare. Mi ha detto un bellissimo: "siiii... fottimi forte!" Per cui, da un po' lei per ciò che riguarda le mie esigenze di sesso provvede alla grande. Mi dà tutto ciò che posso desiderare. Ingoia la mia sborra di gran lena. Le piace da morire il mio sapore. Si passa la lingua sullle labbra. Annusa il mio inguine, rapita dal mio odore. E lecca i residui.
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Gliene posso scaricare in gola quanta ne produco. Non fa una piega e manda giù tutto. Se lo voglio, mi dà il suo buco del culo da leccare e sfondare a piacere. Mi allatta materna, se lo desidero; le posso riempire la fregna elastica e accogliente col mio cazzo a lungo quanto voglio. Non potrei chiedere di meglio. Sono sicuro che Luisa da lassù approvi: sua madre così non è che proprio tradisca suo padre, perché sta solo aiutando me e la nostra famigliola in tutto! Provvede a tutte le nostre esigenze. E mi fa scopare perché è solo molto generosa. Poi, io non sostituisco la mia moglie defunta con un'altra donna giovane ed estranea. Tutto resta in famiglia e viviamo felici.
Aliantis
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orotrasparente · 5 months ago
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i miei amici dicono che io non sono pronto a conoscere qualcuna seriamente perché non faccio mai passi avanti in questo senso quando parlo o esco con qualcuna, ma quello che io vorrei far capire loro è che a me può piacere una persona esteticamente, caratterialmente, può piacermi cosa fa nella vita, come si comporta con gli animali o coi bambini o che cazzo ne so, però il punto è che lo senti in qualche modo quando una persona vibra o non vibra sulla tua stessa lunghezza d’onda, è una questione di sensazioni e c’è chi riesce a ignorare magari questo “disagio” e chi no, io purtroppo non riesco e se non riesco a sentirti in un certo modo (questo vale anche per le amicizie) non riesco a connettermi in nessun modo, non riesco a fingere, non so andare avanti, sarò rincoglionito io ma che ci posso fare
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rivoluzionaria · 2 years ago
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Jorge Luis Borges sosteneva che gli antichi greci furono i primi a pensare, ci hanno dato la poesia, la scienza, la filosofia razionale, che tutta la cultura a noi pervenuta nel corso dei secoli derivi dai greci.
I filosofi greci distinguevano l’amore in 12 tipologie diverse a seconda delle diverse emozioni umane e sfumature del sentimento:
Agape (αγάπη)
Agape è l’amore incondizionato, anche non ricambiato. Va al di là delle forze umane, è un amore puro e senza alcuna aspettativa. Viene utilizzato nei vangeli e nella religione.
Eros (έρως)
Eros è la tipologia di amore più conosciuta. Dio greco della fertilità, il suo tipo di amore rappresenta quello passionale, il desiderio carnale. Veniva definito in termini di irrazionalità, perché il desiderio ardente avrebbe potuto portare alla follia.
Philia (φιλία)
Philia indica un tipo di amicizia profonda. Amicizia come vincolo di fiducia e lealtà, come fondamenta di un rapporto solido e suggellato dalla bellezza della condivisione. Amare ed essere amati.
Storge (στοργή)
Storge è l’amore nei confronti della famiglia o dei parenti, tipico dei consanguinei, deriva da “stergo” che significa amare teneramente.
Philautia (φιλαυτία)
Philautia è l’amore per sé stessi, l’amor proprio, fonte di perfezionamento e benevolenza è definito come forma di egoismo positivo.
Mania (μανία)
Mania associato all’amore è il desiderio incondizionato di amare e possedere, l’amore tossico che vive (apparentemente) solo attraverso il possesso di ciò che brama, il partner come oggetto del desiderio. Distruttivo.
Charis (χάρις)
Charis è forse la tipologia d’amore più ambita tanto quanto appagante: idilliaco. Entrambi i partner si amano allo stesso modo, sia fisicamente che spiritualmente.
Himeros (ἵμερος)
Himeros è l’amore che arde di desiderio fisico, impulsivo, irrefrenabile, l’amore folle. Desiderio carnale, non ascolta ragioni e va appagato nell’immediato.
Anteros (αντέρως)
Anteros, fratello di Eros (si narra fossero inseparabili) è l’amore corrisposto con il rispettivo coniuge/compagno e indica la stabilità sentimentale.
Pragma (πρᾶγμα)
Pragma è associato all’amore maturo di lunga data, ma anche al compromesso e alla pazienza. Fare uno sforzo per dare amore piuttosto che solo per riceverlo.
Pothos (Πόθος)
Pothos è la personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. È anche identificato con l’amore adolescenziale, l’infatuazione, il desiderio prima dell’incontro.
Thelema (θέλημα)
Thelema è l’amore nei confronti di ciò che si fa, il proprio lavoro, il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare e non è rivolto quindi ad una persona.
— manuela g.
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arreton · 3 days ago
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Nello scrivere, ier sera, un punto in particolare nell'agenda delle cose belle si è fatto strada un macro ricordo che avevo completamente rimosso. Da ragazzina ero molto ingenua e sognante, avevo il cervello roso dalle fantasie di amore eterno di mia madre, il vissero felici e contenti della disney, e di varie storie dei libretti Harmony che ora che ci penso sono anche quelli che più di tutti mi hanno introdotta al sesso – l'accesso al porno vero e proprio era limitato ai film per adulti, pure censurati, che beccavo nei vari canali la sera in TV in cucina quando i miei andavano a dormire. Date queste premesse fantasticavo molto sul conoscere un ragazzo, sul vivere una storia d'amore da batticuore, dove le carezze erano rubate ed i baci avvenivano lentamente respirandosi prima parecchio sul volto e guardandosi intensamente negli occhi, col cuore alla gola. Mi innamoravo insomma facilmente, di chiunque mi degnasse di uno sguardo in più, iniziando a crearmi in testa storie di corteggiamento che finivo per scrivere anche su un blog su wordpress che avevo all'epoca. Ovviamente le mie storie, su internet, si chiamavano al tempo l'attenzione di donne e uomini sui 40 anni o vicino lì. Io avevo sui 19, 20 anni. Adesso che ci penso i primi tempi su tumblr c'era un tizio di cui ero infatuata, aveva 39 anni ed un figlio e scriveva sempre di un amore concluso, la mia indole da crocerossina allora, che al tempo era molto forte avrebbe voluto dargli supporto e amarlo e sospiravo così d'amore. Poi non so cosa sia successo, ad un certo punto ho iniziato a disdegnare questi tipi di fantasie, mi sentivo stupida, mi arrabbiavo e in maniera molto cattiva mi dicevo che una come me non avrebbe mai vissuto nulla di tutto ciò, che tutto questo nemmeno esisteva: man mano avevo iniziato ad avere accesso a internet, ai siti porno e vedevo che il sesso era qualcosa di molto più violento, di sporco, che non c'era nessun corteggiamento e che la femmina era sempre quella che sembrava soffrire e che nessuno in fondo pensava. Si era dunque fatta strada l'idea che il sesso non era roba per me, che l'attenzione maschile non l'avrei mai ricevuta, che tutto questo era qualcosa di sciocco, di stupido ed ero molto severa con me stessa: mi dicevo che ero una stupida idiota, sognante in senso dispregiativo. Leggere storie d'amore mi faceva venire la nausea anche nei classici come Jane Eyre – che all'epoca era il mio romanzo preferito – le mie domande allora più che sulle relazioni amorose si iniziavano a focalizzare sul senso di tutto questo, sui rapporti umani, sulla difficoltà, sulla vita. Da lì ho inziato ad accantonare i romanzi romatici, a prenderli proprio in giro, a disprezzarli e a focalizzarmi sulla saggistica: inizio ad interessarmi alla filosofia.
Tutto questo non è stato credo, lineare ma avveniva grossomodo in concomitanza: allo stesso tempo si faceva strada l'idea di avere una relazione con una persona molto più matura di me, con una grande insomma differenza di età; sul sesso e sui porno era la categoria credo si chiamasse daddy's girl o qualcosa di simile, la sofferenza era un qualcosa che nel sesso poteva anche dare piacere come le manate in faccia o addosso, che nel trattarla così male la donna almeno nel sesso l'uomo la adorava ed iniziava ad essere interessante anche il bdsm di quello non eccessivamente spinto: volevo essere punita e picchiata e umiliata, pensavo di poter essere al centro dell'attenzione solo se venivo maltrattata perché non era un maltrattamento vero e proprio ma una forma di venerazione. Il sogno di romanticismo si era tramutato in fantasia erotica e dunque finzione: fingere una parte, in questo caso della ragazzina ingenua e allo stesso tempo ammiccante e sensuale, per rendere la scopata più divertente. Intanto avevo cambiato il mio corpo, era migliorato, mi atteggiavo almeno su internet un minimo in quel modo. Ma anche qua, poi, ad un certo punto non so cosa sia successo: mi dicevo che era una fantasia stupida, che non avevo l'aspetto da "daddy's girl", che erano anche qua solo robe della mia testa, che fuori il sesso era qualcosa di molto più animalesco, ci si salta addosso solo per calmare il friccico in mezzo alle gambe, la venerazione della donna – di me in particolare – non era insomma contemplata né in amore né nel sesso.
È la prima volta che mi dico tutto questo in maniera così esplicita, in questi anni non ha fatto altro che ignorare il mio sentire, le mie fantasie, di deriderle, screditarle e ricacciarle violentemente indietro: io non ho fantasie. Essendo tutto basato sul rimprovero violento e quindi sul cacciarlo via malamente, le mie fantasie sessuali non sono cambiate ma si sono annullate del tutto; il mio desiderio d'amore non è mutato, ma a lui ho sostituito la consapevolezza che posso ricevere al massimo una compassione che porta ad affezionarsi a me ed infatti il massimo a cui ho iniziato ad aspirare era quello di fare compassione in generale, uno sguardo tenero e compassionevole e delle parole anche solo formalmente accudenti era il massimo affetto che potevo ricevere dall'esterno. In tutto questo il filo conduttore è stato sempre il mio aspetto: dato che era tutto basato sull'attrazione fisica e dato che il mio aspetto era vomitevole non avrei avuto nessuna relazione, dunque non solo non avrei ricevuto amore ma non avrei nemmeno scopato. Completamente svuotata ed inaridita a livello affettivo e a livello erotico.
In tutto questo ci sono state 3 figure maschili che hanno avuto un ruolo fondamentale, di cui due in maniera del tutto inconsapevole ed un nemmeno in maniera fisica, ma virtuale ovvero su internet.
Mi fa ridere amaramente tutto questo. Più di dieci anni di vissuto che ho ricacciato dentro a forza e ora sta venendo fuori in una maniera così violenta che vomiterei anche le viscere. In tutto questo, se ci penso bene, alla fine non c'è nemmeno una corsa verso il cinismo, ma uno svuotamento assoluto a livello erotico ed un inaridimento a livello emotivo: una cristallizzazione dei sentimenti dove scredito non solo i miei ma anche e soprattutto quelli degli altri.
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crazy-so-na-sega · 7 months ago
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L'Europa è un guscio vuoto. Mancano l'orgoglio, la libertà, il piacere, l'esplorazione prensile, il senso del comico. Resta la paludata grettezza dei "soldi in famiglia", la polverosa "disciplina" di accademici fuori tempo massimo, il dar via il culo di tutti gli altri.
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jazzluca · 2 months ago
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MEGATRON ( Deluxe ) Movie Studio Series 114 *TRANSFORMERS ONE*
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Seguendo a ruota il suo amico / rivale Optimus, ecco pure MEGATRON "One" esordire come Studio Series e nella nuova sotto scala Deluxe in cui hanno relegato i personaggi dell'ultimo film ( d'animazione ) dei Transformers.
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Perlomeno i nostri due leader sono Deluxe alti, ma Megatron qui mi aveva tratto in inganno dalle foto promozionali, dato che il ROBOT pareva fosse di poco più alto di Prime, e invece è solo una mera illusione, per via della struttura longilinea del corpo, che si traduce in gambe un pelo più lunghe sulle anche e un petto più stretto che, di rimbalzo, in un confronto ravvicinato con Optimus, seppur alti uguali, lo fa sembrare quasi più piccolo!! ^^''
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Fortunatamente il nostro novello comandante Decepticon recupera a livello estetico, in quanto fedelissimo alla sua versione potenziata e definitiva con il T-Cog di Megatronus, a livello di articolazioni con la posabilità standard cui va sottolineata la rotazione dei pugni e il poter piegare completamente i gomiti, ed a livello di accessori, con la torretta argentata sulla schiena, due laser gemelli ed un cannone corto a cui si aggiunge l'iconicissimo CANNONE A FUSIONE.
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Questo però lascia un po' interdetti, invece, dato che sì, ha le fattezze della storica arma del G1, MA nel film lo si vede solo nella prima versione trasformabile di D-16, non in quella finale e potenziata dove si potenzia pure l'arma, con una forma diversa e la canna a 3 punte.
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Come mai quindi questo cambiamento? Forse hanno aggiunto il potenziamento del cannone nel film in un secondo momento, quando il modellino ormai era in produzione? Forse hanno pensato che fosse più iconico questo cannone, per il giocattolo? Forse gli Hasbri hanno parenti che lavorano nelle ditte di add-on 3p e così fanno un favore a loro? ^^'
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Non lo so! Ma è anche vero che nel film quel cannone viene distrutto dall'ascia di Optimus e quindi forse poi Megatron torna alla sua versione precedente, chissà. O sarebbe interessante se lo aggiungessero in seguito come accessorio ad una futura uscita SS di One: stavo pensando ad eventuale MEGATRONUS PRIME ma a guardare i concept non ha quel cannone come arma ( ed avrebbe avuto senso invece la somiglianza, vabbè ).
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Il cannone a fusione, comunque, si può attaccare su entrambe le braccia a piacere, e viceversa i due laser gemelli, che di solito stanno appesi sul non ingombrante zaino / torretta: all'interno di questa può nascondersi parzialmente l'altro cannoncino, dato che si può ruotare la torretta sopra la testa mimando una scena del combattimento finale del film.
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Sempre come nel film, il cannoncino può anch'esso sistemarsi, tramite un'apposito aggancio rettangolare, su entrambi gli avambraccia a piacere ( anche se a guardar bene il design, pare più uno dei due laser gemelli, vabbè ), oppure lo si sistema rovescio sulla canna del cannone a fusione, cercando di imitare così alla buona il cannone evoluto di più sopra. A sto punto, peccato che gli altri due laser gemelli non possano pure loro agganciarsi al cannone a fusione, ma in compenso possono sistemarsi negli appositi fori nella parte interna delle gambe, così come poi troveranno posto nel mezzo trasformato.
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La TRASFORMAZIONE è interessante ed appagante, con le gambe che si allargano piegandosi internamente a metà cosce, ruotando ciascuna di 180° ed aprendosi per permettere ad i piedi di ruotare all'interno venendo sostituiti dai cingoli. Il pannello del torso slitta verso il basso, in modo da potervi ribaltare nel vuoto creatisi la testa, che si porta dietro il pannello che la sostiene insieme alle braccia ed alla torretta che ruota di 180°. Gli arti superiori ruotano e si piegano diventando i cingoli posteriori, mentre i pannelli delle gambe slittano fino a chiudersi e bloccarsi sul torso e le braccia, ed infine si agganciano il cannone e il cannoncino uniti alla torretta.
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Il CARRARMATO CYBERTRONIANO risultante, ad essere pedanti, sebbene ne catturi l'essenza non è così fedele a quello del film, dato che i moduli cingolati anteriori un po' troppo lunghi, mentre la torretta è corta rispetto alla canna e sopratutto non al centro del veicolo ma in coda.
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… Però forse è meglio così, mi azzardo a dire, dato che sennò era praticamente uguale a tutti i cavolo di tank cybertroniani con moduli laterali cingolati più grandi della parte centrale visti da TANKORR Beast Machines o Megatron Armada in poi, mentre ora sembra davvero più mortaio mobile, ed, ironicamente, qui si nota meno che le parti anteriori cingolate sono palesemente le gambe del robot!
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Magari la torretta, quella sì, era interessante che si potesse allungare o che, ma non si sono sprecati manco a mettere le rotelline sotto i cingoli, così come la parte anteriore centrale di quello che era il torso è bella vuota sotto, e idem quando si solleva la torretta, che si vede la facciona di Megatron, ma, ehi!, almeno la torretta si solleva pure! ^^
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Infine, ricordiamoci dei laser gemelli che a scelta stanno o sui fianchi del veicolo o direttamente ai lati della torretta, anche nella prima maniera sono una citazione al carrarmato di D-16 col T-Cog, e non alla summenzionata versione potenziata….
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Quindi, fondamentalmente un bel modellino in tutte le sue modalità, ma stranamente non somigliante al 100% a come appare nel film ( PER ESSERE UNO STUDIO SERIES, sottolineamo ), essendo ibridato negli accessori con la sua versione intermedia: a sto punto tanto valeva fare davvero direttamente D-16 e quindi poi fare un Megatron definito e magari pure Voyager, a meno che sti furboni non vogliano far uscire davvero in seguito il DEFINITIVO Megatron di One dopo questa versione forse affrettata. Che dire se non un bel "Chi vivrà, vedrà", allora! ^^'
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-Videorecensione
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be-appy-71 · 3 months ago
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L’attrazione, spesso, non ha a che fare con la bellezza, almeno non con la bellezza “oggettiva”. L’attrazione reciproca è chimica inspiegabile. È la combinazione di tantissimi elementi che sono ponti tra anima e corpo. L’attrazione di pelle, quella più spontanea e “violenta”, tende a sciogliersi a un primo abbraccio. È passione che brucia, divampa, si spegne. È tempesta di sensi. Poi c’è l’attrazione più sottile, che richiede tempi più lunghi, che si alimenta di corrispondenze, di piacere a viversi, di risate e complicità, di parole e gesti comprensibili solo a due. Questo tipo di attrazione non teme il tempo che passa, anzi… fa del tempo la sua forza. E s’insinua in angoli di pelle. È gioco di intimità crescente. È senso di appartenenza e giusta distanza. Ecco… a quel punto la Bellezza fiorisce e cresce a dismisura. I particolari, invisibili ai più, diventano sfumature per pochi. I pensieri s’incontrano alimentando desideri di toccarsi, conoscersi, sfiorarsi, annusarsi… quell’uno dentro l’altro che fa dell’attrazione origine e approdo.
Alimentate l’attrazione di Anima: è il viaggio più sconvolgente dell’incontro fra corpi... ♠️🔥
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Letizia Cherubino
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raccontidialiantis · 1 month ago
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Ma come hai fatto? (La mia prima volta)
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Sono una donna che nella vita non ha mai avuto troppe incertezze. Cresciuta ed educata secondo sani princìpi. La serietà, la coerenza, il non lasciarsi andare, l'impegno e l'evitare frivolezze sono sempre stati gli elementi base del mio carattere. Distacco, sobrietà e contegno. L'amore io lo immaginavo in fondo come un rapido passatempo, probabilmente addirittura quasi una seccatura, uno spreco di tempo ed energie che potrebbero essere utilizzati meglio, un ostacolo alla produzione lavorativa e alla realizzazione di sé. E invece sei arrivato tu. All'improvviso. Ti ho conosciuto durante uno stage settimanale in Francia per motivi di lavoro. Lavoriamo in aziende italiane concorrenti dello stesso settore.
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Hai sconvolto tutte le mie priorità. Dopo un evidente tuo corteggiamento iniziale in albergo la sera stessa del primo giorno, mi sono detta: “in fondo è un bell'uomo. Ma sì, proviamo anche questa. Non è che di sera ci sia molto da fare, qui. Rapidamente, però.” Invece siamo saliti in camera, hai iniziato subito a spogliarmi. Io lo volevo e quindi già sentivo dentro un rimescolamento incontrollabile. Poi hai preso a baciarmi il collo, la bocca, i seni e pian piano sei sceso a valle: con la lingua hai aperto le mie grandi labbra e hai iniziato a mordicchiarmi, a leccarmi a lungo. Ma come si permette? E quanto mi piace! Non ce l'ho fatta più e sono venuta una prima volta!
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Per me, ventiquattrenne di provincia tutta casa, studio e lavoro, era la prima volta! Hai puntato il tuo cazzo e inesorabile hai iniziato a entrare in me. Ero terrorizzata ma eccitatissima. Era un'esperienza che volevo fare, pensando di sbrigarla come una qualsiasi pratica standard. Stupida! Ho raggiunto di nuovo e in breve l'orgasmo. Tu, incurante delle mie richieste di rallentamento, sapendo di stare sverginandomi, continuavi come una bestia a possedermi. Ed era una sensazione meravigliosa: finalmente desiderata, presa con forza e resa un semplice oggetto di piacere. Ero diventata una donna, ero finalmente soltanto la femmina usata per far sfogare il maschio.
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E infine mi sei venuto dentro: dentro questa femmina oggetto di piacere che era stata ormai sverginata, sfondata e resa dolorante. Ma appagata e felice. Non ho voluto farti uscire io! Ti ho messo le gambe incrociate sulla schiena mentre venivi. Speravo solo di non essere rimasta incinta. Tutti gli anni di studio, la posizione sociale, il prestigio, la rispettabilità: ogni cosa a puttane! O meglio, tutto nella figa della puttana che stavo diventando rapidamente per te. E poi tutto in una notte! Ero curiosissima: ormai volevo sperimentare qualsiasi cosa sapesse di sesso, con te. Dopo un po’ di pausa, ho voluto prendere il tuo benedetto e adorato cazzo in bocca: oddio che senso di totale sottomissione e nello stesso tempo di appagamento!
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Ti ho fatto venire la seconda volta, malgrado la mia totale inesperienza: mi ero limitata infatti a prenderlo e tenerlo fermo nella mia bocca, succhiando e tirando sino a sentirti gemere e sborrare in me. Ti ho assaporato e ingoiato senza fare un fiato. L'uomo è un meraviglioso prodigio della natura. Quando ti sei calmato, sei tornato gentile e mi hai spiegato come deve essere sbocchinato per bene un uomo. Ridendo, ti ho promesso che avrei studiato e la sera seguente avresti potuto darmi quante ripetizioni volessi. Passata la giornata lavorativa, cena rapida insieme e poi di corsa su in camera. Ero pronta a mettermi in ginocchio, invece mi hai spogliata, gettata sul letto e girata. Ero un po’ spaventata, ma curiosa.
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E comunque mi fidavo di te. Mi hai leccata a lungo tra le natiche e insalivato per bene l'ano. Poi vi hai spalmato un ulteriore lubrificante e hai puntato il tuo grosso glande sul mio buchino: piccolissimo al confronto! Ero terrorizzata. Ma resistetti: sei entrato piano in me. Ho serrato i denti, cercando di rilassare l'ano. Come hai sentito il mio corpo ammorbidirsi tutto, hai iniziato a incularmi e io ad accoglierti sempre più. Ti ho sentito mentre mi sussurravi: “ora sborro” e sono venuta con te. Se possibile, è stato ancora più bello della prima volta. Inutile dire che abbiamo scopato tutta la settimana. Ora ci teniamo comunque in contatto , anche se siamo entrambi sposati.
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Ma essendo nello stesso giro professionale, quando ci ritroviamo insieme a un corso in comune, regolarmente godiamo di noi. E per nostra intima, dolcissima “tradizione”, oramai inizio sempre prendendotelo a lungo in bocca, facendoti sborrare copiosamente nella mia gola, gustando il tuo nettare e chiedendoti il voto alla fine. Ma tu vuoi sempre farmi un… supplemento di interrogazione! Per me tu sarai sempre la prima, bellissima volta. Ma come hai fatto a conquistarmi così?
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RDA
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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(Foto: 500px)
Il sottile piacere della sottomissione ti si insinua nella mente piano. È discreto, subdolo. Inizia tutto con l'essere tu stessa sorpresa nel godere intensamente del tuo primo appuntamento segreto con lui, dei primi suoi schiaffi ricevuti sul culo. Non te lo saresti mai immaginato, che il tuo primo tradimento coniugale sarebbe stato così piacevole ma... strano, stimolante.
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(Foto: eroticasensualis)
Così diverso dalle noiose e routinarie, monotone dolcezze del sesso con tuo marito. E non provi alcun senso di colpa! Poi, scopri addirittura di non avere affatto paura di ricevere cinghiate e addirittura quasi ti scopri a godere, guardandoti allo specchio della camera da letto a casa, con le prime strisce rosse sulle natiche. E a proporre tu stessa nuovi modi per farlo sentire tuo esclusivo padrone.
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(Foto: eroticasensualis)
Man mano, ti sembra perciò sempre più naturale obbedire ai suoi ordini e indossare i finimenti da schiava che lui compera per te. Al punto che durante la settimana lavorativa hai come sottofondo dei tuoi pensieri soltanto il desiderio fortissimo di rivederlo. Tutte le altre cose: casa, figli, marito, spesa, bollette, volontariato, iniziano a essere priorità di secondo grado. Infine, capisci di essere nata intimamente sottomessa.
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(Foto: eroticasensualis)
Cercavi solo chi tirasse fuori dal tuo cassetto più nascosto questo tuo lato bellissimo e vero. Finalmente ti piaci, ti senti realizzata appieno: madre, moglie, impegnata nel lavoro e nel sociale. Ma soprattutto segreta schiava di un uomo molto affascinante, duro e sprezzante. Però a suo modo con te protettivo e desideroso di godere, grazie a ciò che sei disposta ad accettare e che ormai vuoi anche tu con tutta l'anima.
Aliantis
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(Foto: eroticasensualis)
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lunamagicablu · 14 days ago
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“In definitiva, che cosa vuole l’Anima da questa vita?” Ed egli mi rispose: “Potrebbe sembrare strano ma l’Anima vuole le stesse cose che vuole l’ego: ovvero che ti realizzi in una vita dignitosa e piena di abbondanza, attraverso le tue relazioni e la libera espressione dei tuoi doni e talenti. Ma con una differenza sostanziale! Infatti. Mentre l’ego ti spinge ad agire partendo da una dimensione di paura, insicurezza e senso di colpa, facendoti sentire sbagliato, rifiutato, fallito, giudicato e abbandonato ad ogni passo che fai, l’Anima vuole che tu agisca partendo da un presupposto di celebrazione, agendo per il puro piacere di agire e celebrando anche i tuoi errori, libero dal bisogno di accettazione, considerazione e convalida. www.spazioazzurro.net *********************** “Ultimately, what does the Soul want from this life?” And he answered me: “It may seem strange but the Soul wants the same things that the ego wants: that you fulfill yourself in a dignified and abundant life, through your relationships and the free expression of your gifts and talents. But with a substantial difference! Indeed. While the ego pushes you to act starting from a dimension of fear, insecurity and guilt, making you feel wrong, rejected, failed, judged and abandoned at every step you take, the Soul wants you to act starting from a premise of celebration, acting for the pure pleasure of acting and celebrating even your mistakes, free from the need for acceptance, consideration and validation. www.spazioazzurro.net 
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iimsc · 3 months ago
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mentre correvo stamattina mi è preso un momento di assoluto terrore pensando al mio futuro e al fatto che io non stia facendo assolutamente niente per addomesticare il mio smisurato e irrequieto benessere nella solitudine e ancora peggio che io non stia facendo niente per rimediare alla mia totale incapacità - altrimenti detta disinteresse - a mantenere rapporti umani (perché con i gatti ci riesco bene).
allora ho pensato che semmai dovessi affidarmi alla compagnia di una persona vorrei che questa sia giudicante quanto una mosca. vorrei che io in sua presenza possa sedermi a terra e mangiare cereali dalla confezione, stravaccata e molle con i jeans sbottonati, assolutamente noncurante dei capelli spettinati. qui però si immette uno dei miei più reconditi tormenti, che è la mia mal tolleranza al giudizio. più di qualcuno della mia famiglia durante la mia crescita ha ronzato sempre al mio orecchio che una signorina sta con i capelli raccolti, le gambe e i piedi ben stretti, ci si siede composti, sulla punta del culo possibilmente, schiena dritta, rotture di coglioni varie. così quando non c'era nessuno io mi sgonfiavo di questa rigidità e di conseguenza attribuivo alla solitudine il senso di libertà. al contrario, attribuisco a chiunque l'irriverenza di giudicarmi, pure se in verità nessuno mi sta giudicando, o almeno non con la medesima severità di chi ha tentato di educarmi. però mi pare sempre molto strano che le mosche non ronzino, allora per me, a tutti resta attribuito il mestiere di giudicanti e alla solitudine il piacere assoluto del peccato, del proibito, della morbidezza, della libertà. ma le mosche, quelle vere, non giudicano. io vorrei una persona che sia una mosca vera e vorrei esserlo a mia volta in cambio.
comunque poi sono inciampata sui miei stessi piedi perché mi hanno insegnato a tenerli stretti e tutto questo frullato di preoccupazioni l'ho ingoiato e dimenticato nel momento stesso in cui ho deglutito tornando in questo cronotopo > che tanto, in conclusione, tra un po' preparerò il pranzo che consumerò beatamente da sola, a onta dei solletichi della mia mente riguardo il mio futuro
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