#selezione naturale
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imperfect-girl17 · 1 year ago
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Detesto litigare: piazzate, urli e offese. Se qualcuno ti offende anche solo in un momento di rabbia, vuol dire che non ti rispetta fino in fondo. Il rispetto sta alla base di ogni tipo di relazione interpersonale. Niente rispetto, niente relazione. Almeno, per me è così. Mi piace la tranquillità per cui preferisco discutere e chiarire senza offendere nessuno e senza urlare. Ci si può chiarire in modo civile. Alla fine di solito è solo un disaccordo o un'incomprensione.
Ed invece no: è pieno di drama queen che non vedono l'ora di scatenare tutta la loro rabbia e maleducazione per un minimo dettaglio che "le ferisce perché sono sensibili". La vera sensibilità non sta nel capire ed accettare l'altra persona con i suoi pregi e difetti? E per cose insignificanti non sarebbe meglio lasciare andare? Se vuoi bene a qualcuno non cerchi lo scontro, ma di andargli incontro per capire cosa non va. La via più facile è sicuramente urlare e mandare a fanculo, soprattutto quando non si hanno argomenti per controbattere. Più sentono la sconfitta vicina e più diventano aggressivi.
Le persone così alla lunga mi snervano. Sono emotivamente immature e non sanno gestire qualcuno che le contraddica o che non faccia quello che loro credono giusto. Basta anche con queste: altra categoria da debellare perché è tutta pazienza e tempo sprecati.
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selezionenaturale · 1 year ago
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ma-pi-ma · 5 days ago
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Tu la chiami solitudine,
io, "selezione naturale".
Claudio Del Pizzo
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abr · 7 months ago
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Robe che capitano , meritatamente verrebbe da dire a chi non ignori le conseguenze della selezione naturale, a chi non abbia ben afferrato cosa significhi davvero PRESERVARE LA DIVERSITY, cioè la Vita.
E' noto che la prima cosa da fare per difendere la Diversity cioè la Vita E' SEGREGARLA, non mescolare indistintamente popolazioni diverse che competano per le medesime risorse.
Si impara al primo anno di scienze naturali o biologia, é la lezione di dolorose e costose catastrofi naturali, commesse con la medesima leggerezza colpevole dell'accoglionismo senza se e ma, in Australia alle Mauritius e da altre parti del Mondo. Spiaze.
(dice, si ma con gli umani é diverso. Ma pensa, non eravate voi quelli che i Nativi Americani etc.etc.?)
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occhietti · 4 months ago
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Darwin aveva ragione.
Attorno a noi avviene una "selezione naturale"
e ti rimangono vicini solo quelli
che ti vogliono bene veramente.
- web
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firewalker · 5 months ago
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Una collega scrive quello che non sono riuscito a scrivere io
Su Facebook, Giovanna Corona, Biologa Nutrizionista pure lei, scrive sull'incontro di pugilato femminile più famoso degli ultimi giorni. Riporto qui il suo post perché è quello che avrei voluto scrivere io ma non riuscivo a dare una parvenza logica ai pensieri.
Parola a Giovanna.
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Post (forse) provocatorio, sicuramente lungo.
Khelif ha un vantaggio genetico (?). Difatti è ancora da dimostrare, pare che sia stato il risultato di un solo esame fatto in un centro (pare) abbastanza discutibile a livello professionale (magari dopo il caso Pantani andiamo un po' cauti con i risultati sporadici di un unico esame).
Comunque diamo per buono che abbia questi XY che causano un livello di testosterone maggiore rispetto alle altre donne. (Sì, si può avere il testosterone alto anche avendo XX, vedi donne con PCOS, che sono tantissime).
Ha un vantaggio genetico.
Come ha magistralmente spiegato Avvocathy (confesso che non lo sapevo prima) Phelps aveva un'apertura di braccia molto più ampia della media, un vantaggio genetico, che, oggettivamente, gli conferiva un vantaggio atletico rispetto ai suoi colleghi, infatti Phelps ha stravinto.
Se confrontiamo gli atleti di oggi con i corrispettivi di un secolo fa, a livello genetico li troviamo migliorati, con miglioramenti netti anche nella composizione corporea, nella forza e nelle prestazioni. Basta fare riferimento ai record che vengono segnati con prestazioni atletiche sempre migliori.
Quindi nello sport esistono vantaggi genetici che conferiscono vantaggi atletici.
Come in ogni altra cosa. È la natura.
Evoluzione.
Selezione. (Non naturale perché se si tratta di un punteggio o di un cronometro a selezionare non è certo un fenomeno naturale, ma è comunque una selezione basata sulle caratteristiche fisiche).
La mia domanda è: esiste un limite all'evoluzione? Ci sono vantaggi genetici accettabili nello sport ed altri non accettabili?
Potrebbero.
Ma, se esistono, bisogna studiarli, dimostrarli e, soprattutto, scriverli da qualche parte.
Se non esiste una classificazione che stabilisce quali vantaggi genetici sono accettabili e quali no non si può fare una distinzione, perché lo sport agonistico vive ANCHE di vantaggi genetici.
Anche perché se non fosse così, Varenne non lo avrebbero messo a generare migliaia di figli alla ricerca della trasmissione di quel vantaggio genetico che, evidentemente, il cavallo ha.
Nota personale (ma può non essere condivisibile): secondo me non esiste il vantaggio genetico accettabile e quello non accettabile, semplicemente perché si tratta di processi naturali.
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fatalquiete · 2 months ago
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"All'inizio del ventunesimo secolo l'evoluzione umana ha raggiunto una svolta: la selezione naturale, il processo secondo il quale il più forte, il più intelligente e il più veloce si riproduce in misura maggiore rispetto agli altri. Il processo che una volta aveva favorito gli aspetti più nobili dell'uomo aveva cominciato a favorire caratteristiche diverse... La maggior parte della fantascienza dell'epoca prevedeva un futuro più civile e più intelligente, ma col passare del tempo, le cose andarono nella direzione opposta. Un instupidimento generale! Com'era potuto accadere? L'evoluzione non sempre premia l'intelligenza e senza predatori naturali ad assottigliare il branco, cominciò a premiare coloro che si riproducevano di più e lasciò che gli intelligenti diventassero una specie in via d'estinzione."
Idiocracy non è un film ma un documentario
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3nding · 1 month ago
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Ettore Meccia, fb
Una selezione minima, solo per avere qualche riferimento.
Il 4 ottobre 2020 scrive, assieme a Martn Kulldorf e Sunetra Gupta la Great Barrington Declaration, un documento in cui sostiene che per fronteggiare al meglio l'emergenza da Covid-19 la vita deve andare avanti come se niente fosse meno che per i vulnerabili che dovranno ricevere una focused protection (non riuscendo a definire né chi siano i vulnerabili né cosa sia la focused protection se no portare la spesa a casa agli anziani). In questo modo la popolazione infettandosi raggiungerà in fretta l'immunità di gregge e ci lasceremo la pandemia alle spalle. Quattro anni dopo contiamo milioni di decessi, un virus che continua a circolare e mutare originando ancora nuove varianti infettando e reinfettando la popolazione, è sempre più chiaro il rischio da infezioni cumulative e milioni di persone stanno ancora combattendo con gli esiti del Long Covid.
L'11 gennaio 2021 sostiene in un articolo su The Print che ormai la maggior parte degli Indiani ha raggiunto l'immunità naturale e non è il caso di vaccinarli per Covid-19, anzi potrebbe essere pericoloso. L'11 gennaio è dove c'è la freccia rossa nel grafico qui sotto con l'andamento cumulativo dei casi per milione (dati Our Wold In Data). Due settimane dopo in India emerge la variante Delta con 300.000 morti, più tutti quelli che farà in giro per il mondo.
A maggio 2023 viene presentato come un eroe in un'intervista pubblicata sul sito della Hoover Institution, il Think Tank conservatore e neoliberal che ha sede da sempre nella sua università (Stanford) per essersi opposto alle politiche di prevenzione del governo durante la pandemia. La Hoover Institution non ha nulla a che spartire con scienza e ricerca biomedica ma solo con politica e economia.
La comunità scientifica internazionale si prepara ad accogliere il prossimo direttore del NIH, Jay Bhattacharya. Sperando che H1N5 continui ad infettare solo oche selvatiche polli e mucche e non si faccia venire strane idee.
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blacklotus-bloog · 1 month ago
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Uomini...
... non si nasce, non si appare, si diventa giorno per giorno ribellandosi alla rinuncia alla propria emotività, alla mancanza di comunicazione, al paradosso delle dicotomie. Uomini si diventa quando non ti contraddici, quando non ti sveli completamente neanche a te stesso, quando non permetti che le cose restino così immutate e ferme, stereotipate. Un Uomo è figlio di una selezione naturale che percorre i sentieri impavidi della fermezza caratteriale, della misurata solitudine, dell'onestà, del rispetto. La grandezza di un Uomo è essere un ponte da attraversare per scorgere le bellezze dell'anima e non uno scopo per stare meglio per completare l'esistenza lacunosa di una donna. Un Uomo va sentito dentro come l'aria per respirare, come l'acqua per dissetarsi, come il sole per scaldarsi. Mia Nonna diceva sempre "Un Uomo è come la terra, è tuo se ci parli, se lo curi" e curare dalle mie parti significa avere una prioritaria premura, avere attenzioni particolari come quella della comprensione del momento, del rispetto dei suoi silenzi, del bisogno di solitudine. Curare dunque la consapevolezza di essere presenza e non intralcio. Quindi auguratevi un Uomo, auguratevi di sentirvelo scorrere nelle vene, auguratevi la serenità che solo un Uomo può darvi. Auguraratevi quella complicità esclusiva tale da poter osare sempre e superare limiti, avere un Oltre che è molto più oltre quello che pensavate...
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BLACKLOTUS
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orotrasparente · 1 year ago
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comunque nel 2024 quasi non si può accettare di leggere ai, o, a, senza h, a un certo punto anche per osmosi dovresti renderti conto, girando un po’ sui social, come si scrive, a questo punto aveva ragione darwin sulla selezione naturale
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gradazioni · 3 months ago
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per certe persone forse non c’è miglioramento? c’è una sorta di selezione naturale e per queste non c’è nulla in serbo? e forse se non so cosa sono, nè cosa essere, allora dovrei solo non essere nulla e aspettare di scomparire?
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muffa21 · 4 months ago
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Ieri sera sono stato all'Alcatraz. Non capisco molto di questo genere di musica, ma credo che tutta la fauna milanese appassionata di Techno aspettava l'evento da un anno, come quello più importante in assoluto della stagione. È stato come andare alla prima della Scala, ma agli antipodi per quanto riguarda lo stile musicale e il genere di invitati che ti aspetteresti ad ascoltare la Tosca in religioso silenzio.
Siamo entrati al tocco della notte e subito le droghe hanno fatto la loro selezione naturale. Ragazzi e ragazze che s'aspettavano troppo dalla serata, e non hanno saputo gestire l'ansia da prestazione sono cascati come birilli dopo le prime note. Sono rimasti così gli esperti del settore, i premi nobel dell'Md e della musica selvaggia proveniente direttamente dalla consolle di questi dj, evidentemente famosissimi, che hanno mosso i loro primi passi nella lande metanfetaminichendella Berlino ovest dei primi anni Novanta (non a caso la serata si chiamava Der Techno).
Io sono rimasto sobrio come un bicchiere d'acqua distillata. Mi sono concesso solo due morettone ipa a 10 euro ciascuna. Ammetto che la seconda l'ho presa solo per rivedere il viso della barista, una delle donne più belle che ho avuto il privilegio di potere guardare.
Ma ritornando alla gente presente alla serata... gli uomini avevano spalle grosse come portaerei, ogni addominale scolpito con la precisione maniacale di un cesellatore di mosaici, tutti a petto nudo e sudati come cavalli del palio di Siena. Le donne erano un tripudio di muscoli guizzanti e abiti che potevano benissimo restare negli armadi, dato che non servivano a coprire nemmeno le pudende. A un occhio poco attento poteva sembrare che queste creature eteree e bellissime avessero impiegato dieci minuti per mettersi addosso un pietoso velo di stoffa e uscire. Ma sapevamo tutti che il loro stile era ricercato fino al minimo dettaglio, dall'acconciatura, al numero di borchie che dovevano ricoprire il seno destro, al tipo di smalto che doveva colorare l'ultima unghia del piede sinistro.
Ma nelle donne tutta questa ipersessualizzazione, sapevo, da bambino abusato, in molte di loro era una risposta agli stessi traumi subiti da me. Il dolore lo si affronta o tacendo e digrignando in silenzio i denti o urlando fino a che la gola ti diventa un'unica macchia rossa e infiammata, che come una luce al neon dice solo guardatemi.
Non tutte, spero, avevano subito abusi sessuali ( molestie sì, tutte. le ho viste reiterarsi anche ieri sera purtroppo) ma la tristezza che mi accompagnava nel guardarle, bellissime e dannate, è stata quasi catartica.
Ho rivelato ai miei due amici, dentro un mccafè, alle sei del mattino, cosa ho subito da piccolo e perché avere ricevuto un piedino sotto al tavolo la sera prima è stato per me un evento epocale (io che inizio a inculare simbolicamente il mio abusatore). E ho rivelato questo arcano del mondo femminile delle molestie, dell'abuso, del tacere e dell'urlare.
Spero che abbiano capito. Io ho solo provato a dare loro un piccolo strumento per capire meglio il dolore di alcuni esseri umani. E che come sempre l'apparenza non solo inganna, ma copre. Perché sotto c'è una ferita che a vederla farebbe fermare gli orologi del mondo.
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scogito · 2 months ago
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Specifiche sul ruolo femminile.
In un processo naturale evolutivo il genere femminile della specie umana è deputato alla selezione. Ciò significa che le donne, consapevoli o meno, attuano comportamenti che hanno lo scopo di filtrare il maschio più valido, forte, sicuro, stabile e di buona salute. Ora non bisogna pensare a Rambo e a cazzate di ego, ciò è finalizzato alla riproduzione per garantire il progresso migliore della specie e si estende allo sviluppo della società intera, che anche se non vive più nelle caverne, ha ancora lo stesso istinto di programmazione immutato.
I segnali di superficie che in questa società sono a favore o contro certi aspetti sono ad esempio legati allo status, alla prestanza e al benessere fisico, alla stabilità mentale e interiore, alla capacità di risolvere problemi, alla possibilità di essere protette.
Attualmente la maggioranza delle donne sono distorte e dunque applicano questo principio in modo disfunzionale e manipolatorio. Sono madri che creano figli dipendenti da loro, che crescono succubi e codardi, oppure generano carnefici ed egotisti perché li controllano senza dare amore. Sono donne che usano gli uomini per i propri comodi e li considerano merce di supermercato. Donne che annientano l'uomo attraverso le sue debolezze. Donne superficiali che si limitano a volere essere regine, desiderate, venerate, pur non assumendosi la responsabilità del loro ruolo. Donne che vogliono esclusivamente soldi.
Qui è bene definire il fatto che in un equilibrio normale i soldi sono soltanto un mezzo, e una donna può valutarli come metro per capire quanto l'uomo sa badare a se stesso, raggiungere obiettivi e mantenerli. Una donna distorta vorrà solo denaro per i suoi porci comodi (ad esempio sono quelle che sposano mafiosi o sfruttano chiunque), una donna sana non vede il conto in banca, ma vede la capacità di sostentamento, starà molto attenta anche all'origine del denaro, ovvero all'etica del partner, e di certo non selezionerà una testa di cazzo solo perché ha la Porsche.
Una donna degna di questo nome assume in sè la forza accogliente ed è portatrice di verità, la donna a livello sacro è generatrice del mondo, e di conseguenza le sorti del mondo a lei sono legate. Discerne e seleziona con rispetto e per verità, non per tornaconto, affinché in caso di prole sia custode del miglior contesto psico-fisico per la crescita di un individuo, e anche senza figli sappia scegliere per sé stessa un compagno che rappresenti il sano coraggio e tuteli un altrettanto sano progresso.
Tutto è finalizzato all'evoluzione e al miglioramento della specie, che al contrario di quanto si pensi sta nelle mani delle donne.
Per cui in un mondo simile è abbastanza chiaro che le donne equilibrate non solo devono, ma sono costrette ad affinare ancora di più questo processo.
Sottolineo che questa società è piena di puttane maligne e di distorsione femminile, che ha creato uomini ignari del proprio ruolo e sfiduciati nel prendersene cura. Inoltre con l'androginia fasulla gli uomini hanno perso il coraggio e le donne si sono tirannizzate. Per questo c'è tanta merda in giro e ognuno dovrebbe riprendere il proprio vero compito, comprendendo che volenti o nolenti c'è una selezione in corso, a prescindere da quanto sia applicata dal genere femminile.
Ringrazio chi ha commentato perché ho approfondito questo post.
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abr · 8 months ago
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Ah beh, allora sarebbe selezione naturale: i più defi non si riproducono e lasciano ecospazi ai più svegli, tutt' appuost' allora. Grazie cattocommie in duplice cupio dissolvi, sia come catto che come commie, rilanciatori asettici e catatonici di "studi" del caz e pure antireligiosi.
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occhietti · 1 year ago
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Sono faticosa
e mi piace esserlo…
è la mia personalissima
selezione naturale...
- Susanna Casciani
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firewalker · 1 year ago
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Immagino che sappiate tutti che esiste un punto, nei pressi del gomito, che se colpito fa un male boia, con scosse che arrivano fino alla mano. Credo che più o meno sia qui, dove c'è la X rossa
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Ecco, con mio sommo gaudio e amplissima felicità ho scoperto che esiste un punto analogo, che non saprei ritrovare con esattezza perché è la prima volta che lo trovo, sul ginocchio.
Un passo. Un semplice passo, anche relativamente lento, per spostarmi di 40 centimetri verso la mia sinistra e alla smodata velocità di... boh? 8 metri l'ora, probabilmente, lo spigolo appuntito della sedia mi si pianta in quel punto del ginocchio.
Sono praticamente caduto a terra, con l'istinto di allungare la gamba il più possibile e la voglia di piangere come se fossi stato colpito con una Morning Star.
Se Dio esiste, è un sadico bastardo. Se non esiste, allora è colpa della selezione naturale. Comunque qui, qualcuno, è un sadico bastardo.
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