#secessione
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Il Quotidiano Del Sud di Oggi mercoledì, 04 settembre 2024
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ilsimplicissimusblog · 10 months ago
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Usa, prove di secessione
Alla fine il caos creato dalle avide élite nordamericane si sta riversando all’interno: volevano mettere in crisi la Russia, papparsi l’Asia con il contorno del resto del mondo e invece stanno perdendo gli Usa che sono entrati in una fase di potenziale conflitto civile. Tutti ormai sanno che il Texas si è ribellate alle politiche dell’amministrazione Biden, ma sarebbe più esatto dire…
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mote-historie · 2 years ago
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Charles Rennie Mackintosh, Stylized tulips, textile design. Art Nouveau. 1915.
Modern style (British Art Nouveau style). 
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phinnweb · 8 days ago
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Some years ago I was planning as student work a documentary of Tampere's old Jugendstil (related to Art Nouveau/Secessionism) buildings of the late 19th and early 20th century, many of them sadly demolished now. (As there was too much else to do those days, I had to put the planned documentary project on the back burner, hopefully to be retrieved in some form one day...) The corner of Hämeenkatu and Kauppakatu, 1912. From the left: the House of Kansallispankki (built 1904-16) and the House of Blom (built 1907, demolished 1955), both by architect Birger Federley (1874-1935). Photographer unknown, the image in public domain (as far as I know).
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octavianacidicbreastmilk · 1 year ago
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to all the people who like the starks (excluding the tully-starks who are perfect since all of the relevant quirks come the lady of our lord catelyn) would you really want to support a lombardo? 🤨.......think about it 🙌🏻
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Il giorno prima, i combattimenti erano stati saltuari e senza esito. Nei punti di scontro il fumo della battaglia era rimasto sospeso tra gli alberi sotto forma di cortine azzurre finché non furono dissolte dal cadere della pioggia. Nella terra ammollata le ruote dei cannoni e dei carri di munizioni tagliavano profondi solchi irregolari, e i movimenti della fanteria sembravano impediti dal fango che si attaccava alle scarpe dei soldati quando, con le divise inzuppate e i fucili malamente protetti dalle mantelline dei cappotti, si trascinavano di qua e di là in linee sinuose per la foresta gocciolante e il campo allagato. Ufficiali a cavallo, col volto che spuntava sotto il cappuccio di tela gommata luccicante come un elmo nero, si facevano strada, isolatamente o a gruppetti casuali, andando avanti e indietro apparentemente senza meta e senza ricevere attenzione da nessuno tranne che dai colleghi. Qua e là qualche morto col vestito sporco di terra, la faccia nascosta da una coperta o all'aria, gialla e terrea sotto la pioggia, aggiungeva la sua influenza demoralizzante a quella degli altri squallidi elementi della scena e intensificava la desolazione generale con un particolare effetto depressivo. Erano molto ripugnanti, questi relitti d'uomini, niente affatto eroici, e nessuno sentiva il contagio del loro patriottico esempio. Morto sul campo dell'onore, sí; ma il campo dell'onore era tanto bagnato! Fa una certa differenza. La battaglia campale che tutti s'erano aspettata, non c'era stata; nessuno dei piccoli vantaggi derivati, ora a questa, ora all'altra parte, in scontri accidentali e isolati, avevano avuto seguito. Attacchi portati senza convinzione provocavano una resistenza ottusa che si accontentava di respingerli. Gli ordini venivano eseguiti con fedeltà meccanica, nessuno faceva niente di piú del suo dovere. — L'esercito è codardo oggi, — disse il generale Cameron, comandante della brigata federale, al suo aiutante maggiore. — L'esercito ha freddo, — rispose l'ufficiale al quale erano state rivolte quelle parole, — e poi... certo, non ha voglia di finire come quello lí. E indicò uno dei cadaveri che giaceva in una pozzanghera; il fango schizzato dagli zoccoli dei cavalli e dalle ruote dei cannoni gli aveva inzaccherato la faccia e i vestiti. Anche le armi da fuoco sembravano contagiate da questa neghittosità militare. Il crepitio dei fucili suonava apatico e poco convincente. Non aveva senso e non destava quasi attenzione né ansia da parte degli altri reparti non direttamente impegnati nella sparatoria e delle riserve in attesa. Uditi da vicino, gli scoppi dei cannoni erano fiacchi in volume e timbro: mancavano di mordente e di risonanza. Sembrava che i pezzi sparassero a salve con cariche ridotte. E cosi la futile giornata si trascinò alla sua tetra fine. Segui una notte di disagio, poi una giornata d'apprensione. “
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Brano tratto dal racconto Un tipo d’ufficiale raccolto in:
Ambrose Bierce, Storie di soldati, traduzione di Antonio Meo, nota introduttiva di Francesco Binni, Einaudi (collana Centopagine n° 41, collezione di narratori diretta da Italo Calvino), 1976; pp. 132-133.
[Edizione originale: Tales of Soldiers and Civilians, San Francisco: E.L.G. Steele, 1891]
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werewolfetone · 10 months ago
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Nightmare blunt rotation
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campadailyblog · 4 months ago
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Gustav Klimt: Oro e Sensualità nell'Art Nouveau
Gustav Klimt è famoso per “Il bacio”, un dipinto del 1907. Mostra due figure che si abbracciano, con corpi uniti da un arazzo d’oro. Questo lavoro è un simbolo dell’Art Nouveau e dell’arte austriaca. Klimt amava dipingere il corpo femminile, esplorando l’erotismo. Nonostante le critiche, ha seguito la sua visione artistica. Ha avuto successo e guadagnato denaro fino alla sua morte, all’età di 56…
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beautiful-basque-country · 11 months ago
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Since when is Corsica bigger than Breizh?
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Biggest separatist region of each European country.
by european.atlas
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giuseppearagno · 1 year ago
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Partiti e movimenti: lettera di una Sezione ANPI
Ai responsabili napoletani di UP, PD, 5Stelle, Pap, demA, Rifondazione Comunista, PCI, Partito del Sud, Sinistra Italiana, Sinistra Anticapitalista, Cobas e altri movimenti La sezione napoletana “Lenuccia” dell’ANPI, critica il bilancio della recente commemorazione all’insurrezione di Napoli del settembre 1943, ritenendolo estremamente negativo. Abbiamo visto all’opera figure istituzionali e non…
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russianreader · 2 years ago
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Asians of Russia: "Without Independence, Nations Perish"
The Asians of Russia team at an anti-war congress in Berlin, most of them wearing sweatshirts identifying them as “non-Russians.” Photo: asiansofrussia (Instagram) Pyl spoke with Asians of Russia cofounder Vasily Matenov about how the campaign has been helping people despite hounding from the Russian Interior Ministry, and why the residents of Russia’s ethnic republics are the most vulnerable to…
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giornalepop · 2 years ago
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LINCOLN AMMIRAVA L'ATTORE CHE LO UCCISE
LINCOLN AMMIRAVA L’ATTORE CHE LO UCCISE
Essendo uno dei più famosi attori d’America, John Wilkes Booth può entrare in qualsiasi momento nel Teatro Ford di Washington. Ne approfitta per praticare, di nascosto, un foro dietro il palco d’onore, in modo da tenere d’occhio l’odiato presidente Abraham Lincoln, che verrà ad assistere a una nuova commedia. L’omicidio del presidente Abraham Lincoln La sera del 14 aprile 1865, quando inizia la…
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blogitalianissimo · 5 months ago
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Senza ironia alcuna avrei preferito la secessione a questa roba, perché io col cazzo che voglio condividere lo status d'italiana con gente che ci teneva proprio a togliere servizi necessari per la sopravvivenza al Mezzogiorno
Mi dispiace per voi del nord Italia che non siete d'accordo con questa porcata e tra le varie generalizzazioni ci andate di mezzo, ma purtroppo dovete capire che a me della locomotiva d'Italia attualmente non frega un cazzo e nel mio mondo ideale la Padania sarebbe una grande palude abitata da rospi e salamandre. Milano, Brescia, Torino, Lodi, Pordenone, no frega niente, spazio vitale tolto alle ranocchie che sarebbero state vicine di casa più gradevoli dei leghisti
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beautiful-basque-country · 1 year ago
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thinkingimages · 5 months ago
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Alfred Stieglitz
Camera Work: A Photographic Quarterly
New York: Alfred Stieglitz, 1903-1917. A set of 50 volumes, including Numbers 1-49/50 (1903-1917), a Special Steichen Supplement (April 1906), bound later, and two Special Numbers (August 1912 and June 1913). 558 illustrations in photogravure, halftone, color halftone, collotype and letterpress. Numbers 1-49/50 and both Special Numbers with original gray covers. Accompanied by the pamphlet, Photo-Secessionism and Its Opponents/ Another Letter-The Sixth published by Stieglitz in 1910.
Each Volume approximately 12 1/2 x 9 1/8 x 1/2 in. (31.8 x 23.2 x 1.3 cm). Plates various dimensions
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Gli Stati Uniti d’America hanno combattuto oltre un centinaio di conflitti in due secoli e mezzo. Fra guerre mondiali e spedizioni di taglia minima, la neonazione inventata dai ribelli antibritannici ha imbracciato le armi più di ogni altra al mondo. Guerre quasi tutte vittoriose nel primo secolo e mezzo, tutte perse o non vinte dopo il 1945. L’ultima e più lunga (2001-2021) è (stata?) quella contro il terrorismo. Modello di uso a-strategico della forza in quanto sfida a un nemico indefinito e cangiante. Conflitto potenzialmente infinito, certamente invincibile. Infatti straperso con il suggello della tragica fuga dall’Afghanistan, il 15 agosto 2021, che si scoprirà prologo del 24 febbraio 2022. La Pax americana è chimera. Logica imperiale impone di distinguere fra conflitti inevitabili e inutili. I primi, strategici e di imponenti dimensioni, aprono e chiudono fasi della potenza, fissano il rango della nazione fra le altre, segnano la storia universale. Decidono. I secondi accelerano l’entropia del sistema. Derive tattiche antimperiali, che accumulandosi possono indurre negativi effetti strategici. Gli americani hanno ingaggiato e vinto cinque conflitti strategici: il primo, istitutivo dello Stato, è Guerra di indipendenza (1776-1783); il secondo, fondativo della nazione, cosiddetta Guerra di secessione (1861-1865); il terzo, contro la Spagna (1898), termina con il controllo di Cuba e l’acquisizione della prima e ultima colonia, le Filippine, di cui la repubblica non sa che fare; il quarto, Prima guerra mondiale (1917-1918), combattuto nel continente di origine, getta le basi dell’impero; il quinto, Seconda guerra mondiale (1941-1945), lo sigilla. E stabilisce la diffusa presenza militare nel mondo. Eccesso di responsabilità da cui scaturisce il rischio di logorarsi in conflitti insieme antimperiali e antinazionali, perché minano la credibilità americana nel mondo e la disponibilità della nazione a sostenerla. Rischio brillantemente gestito grazie all’antemurale sovietico, ma ormai fuori controllo. Le Forze armate americane riunite formano una massa di oltre due milioni e duecentomila soldati. Considerandone le ramificazioni, fra cui diciassette milioni di veterani più rispettive famiglie, un americano su tre ha o ha avuto a che fare con la guerra. In termini relativi, nessun’altra potenza esibisce un rapporto simile fra comunità militare e popolazione totale. Coltello a doppio taglio. Formidabile deterrente contro ogni rivale. Ma anche tentazione permanente a risolvere le controversie internazionali armi in pugno, sottoponendo il paese a stress continui, difficilmente giustificabili. Non era questa la postura auspicata dai fondatori. La disposizione alla violenza degli americani, testimoniata dalla diffusione delle armi e delle milizie armate, non è frutto dell’organizzazione dello Stato ma del temperamento bellicoso della nazione. “
Lucio Caracciolo, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, Feltrinelli (collana Varia), novembre 2022. [Libro elettronico]
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