#scegliete voi
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Qual'é un tuo incubo ricorrente?
#sul serio#rispondete#commentate#anonimate#in pubblico#in privato#sono qua#scegliete voi#compagnia#noia
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Vi prego
#siamo noi i prossimi#Giorgia madre cristiana ™️ farà cambiare i nomi neutri in modo che abbiano il maschile e il femminile#che poi già la prima frase faceva ridere#ma lo spazio e poi#“per volontà di alcuni cristiani conservatori#mi ha spezzato#è come la pausa che fai a teatro prima di dire la battuta finale#o la parte drammatica del monologo scegliete voi#italy#italian robe#italy tag
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Quando te senti stocazzo ma poi il signore prontamente ti ricorda di stare al tuo posto
And when I say il signore I mean ovulazione
#Madonna oh c'ho na panza da 6 mesi#E mi mangerei in qst ordine:#Super cheesy burger#Curly fries#Loaded nachos con tanto di quel guacamole che il cameriere un po si preoccupa#E come side dish linguine gamberetti aglio prezzemolo#Sulla serie tv nel mentre scegliete voi
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Frey Kan è un bambino curioso
Frey Kan è un bambino curioso.
I genitori sono sempre molto fieri di lui. Rispetta tutte le regole, senza mai fare i capricci. Specialmente quando si tratta di andare a letto: sempre alle nove, anche se il resto dei bambini della sua classe sono svegli fino alle dieci per guardare i cartoni. Lui non si lamenta, anche se l'indomani non è un giorno di scuola. In fondo, gli piace.
Frey sa dormire. Sembra tutto al contrario quando si dorme. Di giorno lavora, studia e si stanca a compiere tutte le sue faccende; di notte si riposa, come il papà quando lascia perdere il lavoro e parla di leggi fisiche. Di giorno c'è tanto chiasso a cui badare attenzione, tutt'attorno a lui; di notte è tutto calmo e silenzioso, come la domenica in chiesa subito dopo la comunione. Di giorno deve mantenere gli occhi bene aperti e, se proprio necessario, usare la sua mano per coprirli dalla luce fastidiosa del sole; di notte può chiudere gli occhi, ed è il turno della mano di nascondersi sotto le coperte.
Frey sa fare sogni lucidi. Lo ha imparato tanto tempo fa, così tanto che neanche si ricorda di alcunissimo sogno non lucido. Ma non fa niente, perché non serve a nulla ricordare quando puoi creare tutto quello che vuoi. A dire il vero la base è già tutta pronta quando Frey capisce di essere in un sogno. Un villaggio medievaleggiante, con bastoncini di zucchero al posto di alberi e strade di carbone edibile...
«Sì,» dichiara ad alta voce Frey, «è già successo questo dicembre. Sono in un sogno a tema Natale. Forse perché abbiamo fatto altri lavoretti a scuola stamattina.»
«Che bel bambino, vuoi forse una caramella all'arancia? Ha tanta vitamina C!», gli chiede un torreggiante elfo verde abbassandosi alla sua altezza, imperturbato, come se non avesse sentito le precedenti parole di Frey.
Frey sa parlare. Molto bene, a dirla tutta. Una volta inciampava tra le parole perché doveva essere il più veloce di tutti, ma da quando ha scoperto la dizione ha capito che è più veloce se cerca di fare, molto lentamente, attenzione ad ogni sillaba. Sa anche essere molto molto educato. A scuola gli fanno sempre i complimenti, a parte i compagni invidiosi ovviamente. Le sue maestre gli hanno fatto fare bella figura coi genitori all'incontro scuola-famiglia del primo quadrimestre, e per questo gli hanno regalato un farfallino del suo colore preferito, giallo. Frey nota di averlo addosso proprio in quel momento. Gonfia le sue guance, poi cammina via.
Frey sa andare in bici. Non ha mai imparato, perché non può sporcarsi o sbucciarsi le ginocchia, farsi male è sbagliato perché fa la bua e fa preoccupare la mamma. Quindi non può assolutamente provare, perché se prova rischia di sbagliare. Però sa andarci lo stesso, nei sogni. Frey non fa mai rumore perché non è giusto disturbare i vicini anziani che dormono o la maestra che spiega. Stacca il suo farfallino blu e lo attacca alla bici a mo' di clacson, e con un "poti poti", attraversa la parete di una casa come se non ci fosse, uscendo così dai confini del sogno così com'era.
Frey sa orientarsi. Sa seguire le indicazioni, sa leggere una bussola, sa tradurre una mappa. Conosce il significato di tutti i cartelli stradali, anche se è piccolo. Sa dettagliarti come arrivare ad ogni via della sua città, una volta con un turista ha persino fatto stupire il papà. Chiedigli una nazione, lui ti saprà dire la capitale. Sarà per questo, forse, che quel nero era per Frey una strada. È circondato di stelle mentre corre veloce con la sua bici. Riconosce la Stella Polare, ma non è nella sua direzione che sta andando- no, è altrove. Il villaggio del Natale si fa sempre più piccolo, fino a diventare un'altra stella tra le tante. Frey sa di aver già oltrepassato il confine quando vede, piccola, una figura incappucciata con degli strani baffi a forma di freccia. Non è lui ad averla creata. Farà parte della base?
Frey sa. Sa fare tante, tante cose. Non sa, però, non fare le cose.
«Ciao, Frey. Il mio nome è Uber.»
Il mondo tutto a sinistra di Frey diventa, all'improvviso, un verde sentiero, tutto prato e lontane foreste di frutti. Nel cielo c'è un coloratissimo sole, e si respira una deliziosa aria di campagna, come un misto tra erba spezzata e pecorino appena tagliato dalla forma. A destra, la notte rimane tale.
«Uber, sei parte del sogno?»
«So esserlo.»
«Che intendi?», chiede Frey, un po' spaventato.
«Io sono qui per insegnarti a scegliere, Frey.» La figura alza il suo braccio sinistro, e seguendo la sua mano, ora libera dalle lunghe maniche grigie di Uber, lo sguardo di Frey si ferma sullo spazio dietro di lei. «Per guidarti verso la scelta giusta.»
«Di quale scelta si tratta, Uber?»
Frey sa desiderare.
All'improvviso, alla sinistra di Frey brillano tra le stelle centinaia di fotogrammi in successione. Frey non ha nemmeno il tempo di percepirli, ma sa capirli. Sa pesarne il significato, sa apprezzarne il valore.
«Questa è la tua vita futura, Frey, se sceglierai questa strada. Ti ricordi cos'hai chiesto a Babbo Natale quest'anno che i tuoi genitori ti hanno rivelato che non esiste?, un nuovo robot da cucina, così che la mamma ti possa cucinare la tua torta preferita, la crostata ai frutti di bosco. Qui te l'ha fatta. Vedi?, ha tanta crema, come piace a te. Ti ha anche dato la fetta più grande.
«E la bambina di cui ti sei innamorato, che abita vicino la scuola? Eccovi lì, con i vostri tre figli - oh, eccovi lì di nuovo, anziani, con i vostri nipoti. La mamma e il papà sono così felici con i tuoi figli. Tutti sorridono. È un ritratto davvero idilliaco, ti ricordi la parola?, in questo contesto significa più o meno "senza pensieri".
«E cos'è quello in secondo piano?, ah, già, un pianoforte a mezza coda. Ti è stato comprato in sostituzione della tastiera. Hai continuato a suonare, perché ti piace tanto suonare, giusto?, e allora il papà ha pensato di comprarti un pianoforte a parete per praticare un po' e entrare in conservatorio, poi a mezza coda per continuare. La casa è grande e spaziosa e per gli anni del liceo ci hai invitato gli amici per suonare assieme o discutere di matematica.
«Ecco, la matematica. Ti sei trasferito a Roma per il liceo, giusto per fare qualcosa che sia più alla tua altezza. Hai studiato tanto e ti sei diplomato a pieni voti. In realtà, nel mentre, ti sei anche divertito molto vincendo alcune gare di matematica. Alcuni erano invidiosi di te, ma sei riuscito a trasformarla in ispirazione con le tue parole gentili. Specialmente dopo la tua laurea, quando sei diventato un ricercatore e hai dato il nome a ben tre diversi teoremi. Alcuni giornali ti hanno chiamato il nuovo Einstein.
«In poche parole,» termina Uber, «scegli la strada a sinistra e otterrai tutto quello che hai sempre desiderato.»
Frey sa brillare. I suoi occhi sicuramente scintillano più di tutte le miriadi di stelle sotto e dietro di lui.
«E per quanto riguarda la strada a destra?», chiede.
«Non lo so.» risponde Uber, riponendo le sue mani nelle maniche.
Frey Kan è un bambino curioso.
#120 storie brevi per una vita più lunga#la storia di oggi è preziosetta. voglio bene a Frey#Frey Kan and he will#scegliete voi quale credete sia il finale della storia. Uber ha guidato anche la vostra di scelta#scrittura#scritture brevi#narrazione#narrazione breve#narrativa#narrativa breve#storia breve
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Il Mago.
"La violenza del non volersi bene"
Questo Autunno ci sorprende. Per la sua crudezza. Per il suo essere in perenne contatto con la Vita, con la Carne, con le Ossa.
Ci porta a vivere l'esperienza dell'Incarnazione nella sua piena nudità.
Proprio quel Corpo che noi affossiamo, che non riconosciamo, che riempiamo di immondizia mentale e alimentare, a cui neghiamo Amore e Riposo.
E quel Corpo oggi si fa sentire. Chiede di essere ascoltato nei suoi bisogni più profondi, nelle sue manifestazioni dolorose, chiede di prestare attenzione al dettaglio, alla sua preziosa composizione organica, al suo battito.
Noi siamo Natura.
E se rinunciamo ad esserlo, distruggiamo la nostra Essenza.
In Natura tutto vibra all'unisono, in un perenne stato di necessità e di anelito all'Armonia.
Noi non siamo in Armonia.
E quando lo siamo, essa si presenta come uno "Stato temporaneo" legato prevalentemente alla dissociazione corporea, non al radicamento Corpo-Mente.
Poi accade che un giorno ci stupiamo della Malattia. E la interpretiamo come una condanna, come una "sfortuna", come un qualcosa di accidentale, come un insegnamento punitivo.
Ma non abbiamo idea che essa sia il frutto del nostro perpetuo "maltrattamento" e rifiuto dell'Incarnazione.
Lo Spirito che alberga dentro al nostro Cuore ci sta chiedendo "onestà di intento".
E Responsabilità.
Se i nostri pensieri sono malati, se il cibo che assumiamo è troppo e raffinato, se ci iniettiamo farmaci e ingoiamo pasticche, se siamo perennemente arrabbiati e stanchi, delusi e tristi, se non respiriamo aria pulita, se non curiamo la muscolatura e non ci vogliamo bene nel profondo, ci ammaliamo.
Siamo adulti. Siamo noi i nostri "genitori interiorizzati". Detentori della piena Responsabilità sulla nostra Salute fisica e psichica.
E nel benessere globale dell'Essere umano, il sentirsi "nutriti" dall'Amore per se stessi è fondamentale.
Se perseveriamo nell'ignorare le nostre necessità perché fuggiamo da noi stessi e dai nostri nodi dolorosi, prima o poi la Struttura interiore crolla.
Il Corpo è prezioso. E' il Tempio dello Spirito.
Più è pulito, elastico e forte, più riposa e si nutre con misura e qualità alimentare, più saremo lucidi e presenti, vigorosi e sani.
Non stupitevi della Malattia. Essa non nasce dal nulla. E non si presenta "casualmente" per rompere le uova nel paniere.
E' frutto di "anni di maltrattamento" interiore, di posti sbagliati, di relazioni tossiche, di abitudini malsane.
Imparate a conoscere il vostro Corpo fisico e psichico. Lavorateci tutti i giorni. Liberatelo dagli "elementi inquinanti" e scegliete il meglio per lui.
Vi ripagherà con gratitudine e pieno benessere.
Smettete di "violentarvi" con il Disamore. E prendete in mano le "scelte giuste" per voi. Quelle allineate alla vostra Struttura, quelle che vi fanno sentire bene, quelle che cambieranno la vostra prospettiva di Vita.
E se non lo fate per un miliardo di giustificazioni che vi raccontate da anni, ricordatevi che le frequenze dell'Autunno vi sbatteranno in faccia la realtà.
Perché più si sale, e più Amore serve per vibrare all'unisono con l'Energia Universale.
Perciò ripartite dall'Amore. Per voi stessi e per ciò che vi circonda.
E se non c'è più Amore in nessun luogo, dentro e fuori di voi, spostatevi da dove siete. Sarà un primo passo per cambiare la visuale di osservazione.
Buona settimana... impegnativa ma straordinariamente illuminante.
Mirtilla Esmeralda
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"Ricordate l’espressione: «fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza?»
Dante le fa dire ad Ulisse. Sono forse le parole più celebri dell’intera Divina Commedia. Ma cosa significano? Che cosa vi sta dicendo Ulisse? Ecco è molto semplice: vivere per mangiare, respirare, soddisfare i bisogni primari della vita, significa vivere come animali. Non essere niente di più. In tanti scelgono questa sorta di vita: non pensano, fanno ciò che tutti fanno, non hanno curiosità, non hanno passione, si limitano a sopravvivere, capite? Dante invece vi sta dicendo: non vivete come bruti, perché non siete nati soltanto per questo!
Ricordate le parole di Kant: abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza? Più di duemila anni prima invece un altro grande filosofo diceva: conosci te stesso. Il conosci te stesso di Socrate, il Sapere aude di Orazio (osa sapere!) vi stanno dicendo la stessa identica cosa. La vostra missione su questa terra è di arricchire il vostro bagaglio di conoscenze e di esperienze. Siate curiosi, pensate, indagate, ponetevi continui domande, esercitate e mettete in pratica la vostra intelligenza, perché è il pensare che vi rende umani!
Oggi invece c’è la televisione, ci sono i giornali, gli influencer: tutte queste persone fanno una cosa, una cosa soltanto: vi distraggono! Vi esortano a non pensare. Pensare non va più di moda. Non scegliete in questi nidi di mediocrità e conformismo i vostri modelli. Pensate ad Ulisse invece. Ulisse è il simbolo della curiosità, è l’eroe che per il l’instancabile desiderio di sapere non ha esitato a spingersi oltre i limiti del mondo conosciuto. Dante, Foscolo, Tennyson, D’Annunzio… generazioni di poeti e scrittori hanno parlato di Ulisse, per ricordarvi questo: vivere e sopravvivere non sono affatto la stessa cosa!"
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X
#letteratura #filosofia #dante #scuola #istruzione #cultura
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bellissimo quando sei single da poco ma nessuno lo sa e allora la domanda canonica al pranzo in famiglia è:
“ma non sei accompagnata?”
e allora senza addentrarti troppo nel perché e nel per come devi dire che no, non lo sei.
poi arriva lei e mi fa:
“non ti vedo stare male”
forse perché lo sono stata talmente tanto le altre volte che ho imparato a lasciare andare.
perché sacrificare del tempo per qualcuno che non sacrifica nulla per te, che non sa scendere a compromessi per te, che non sa guardare oltre il suo naso e non vede nient’altro che sé stesso.
ora le male lingue diranno:
“è tornata su tumblr perché è single e cerca conforto in altri”
sono tornata su tumblr perché scrivere è terapeutico e mi aiuta ad accettare le cose negative. ho mandato giù troppe situazioni che mi hanno provocato indigestione, corroso lo stomaco, causato ulcere gastriche e nonostante tutto ho mandato avanti qualcosa in cui credevo.
“qualunque cosa ti dico tu non mi credi”
no, non credo più alle parole, era il momento di agire ma si è paralizzato, quindi mari si è ripresa il tempo per sé stessa.
e poi arrivano le amiche, che alla notizia hanno quasi fatto i salti di gioia:
“non è per cattiveria, ma sono felice, emanava vibrazioni negative”
“spariamo i fuochi?”
poi però in mezzo a tutta questa baraonda di casino, di tutti che vogliono dire la loro, questo chiacchiericcio da gossippari, ci sono io che ho preso la decisione più dolorosa perché, si sa, i sentimenti non si spengono con un interruttore, ma al tempo stesso la più coraggiosa.
se qualcuno vi dice che rimanere con voi significa scegliere tra la vita e la morte, scegliete sempre voi stessi. stare con qualcuno non è un obbligo, è una scelta. stare con qualcuno, dice Moira, deve essere un valore aggiunto. quindi pensateci:
“chi avete accanto è il vostro valore aggiunto?”
e il piantino tattico ce lo siamo fatti anche a sto giro, vero mari?
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C’ho na pazienza da leopardo
La Pazienza è finita.
Non ce n’è più.
Esaurita.
Debellata come il vaiolo.
Inutile che vi chiediate perché la gente ve strombazza a 0,000033 nano secondi dallo scatto del semaforo verde; non domandatevi perché er barista ve lancia l’espresso da in fondo al banco del bar e il banco è lungo come ‘na pista d’atletica.
La pazienza è finita, sicché muovete il culo e attaccateve ar treno.
E’ finita perché evidentemente è stata sprecata, cestinata, sottovalutata, scontata, saldi al 50% a metà stagione e abusata.
E io pure, di pazienza, non ne ho più.
Nun ne posso più se sentì gente che se lamenta nonostante non gli faccia male niente.
Gente che si lascia e poi si riprende e poi si rilascia ad un ritmo di 5 barra 6 volte in un mese e te viene a dì che però se amano. Non si regge più il trentenne che è confuso e spaventato perché stava con una che stava anche con un altro ma aveva dimenticato di dirglielo per whatsapp, al trentenne.
Basta con sta gente che se lagna, quella che piagne, quella che frigna, quella depressa, quella che vuol la testa dell’ex su un piatto d’argento e due patate al forno, quello che ammazza quella perché quella è una santa che sta con un fuori di testa. Avete tutti rotto er cazzo e avete esaurito la pazienza e l’attitudine all’ascolto pure de tutti i monaci buddisti di sto mondo.
Iniziate a lamentarve meno, a guardà con chi scegliete de stare e non scegliete sempre la stra-tipa da copertina o l’hipster che è tanto figo quanto ignorante.
Fateve due domande ogni tanto e fate pure due chiacchiere con l’altra metà.
E se ve mollate, ve prego, scrivetelo giusto su facebook e non rompete er cazzo, non è mai morto nessuno perché s’era mollato, casomai qualcuno ci ha rimesso le penne perché stava con n’infame, ma queste so’ altre storie.
E “domani è n’artro giorno” e se lo disse lei, sfigata com’era, nun vedo perché voi ve state ad arrovellà sulle questioni per stagioni su stagioni.
Divertiteve che a piagnè se fà sempre in tempo.
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Scegliete amici, amanti e amori che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori. Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto, invece di chi vi consola per convenienza. Chi vi affronta a muso duro, vi urla a dosso e alla fine resta. Scegliete chi non vi incatena all'immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo. Chi non fa promesse e poi le mantiene. Chi tradisce le aspettative, perché non c'è altro modo di onorare la vita, nella sua magnifica imperfezione. Chi vi cambia gli occhi, o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare. Scegliete chi vi spinge a lottare, a combattere, a crescere, a sperimentare. Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il verde col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi come la capacità di rompere gli schemi e sovvertire l'ovvio. Scegliete chi vi fa paura. E poi, scegliete chi vi fa venire voglia di vincere quella paura.
"Donne al quadrato" - Antonia Storace
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"Scegliete chi resta con voi fino alla fine della giornata. Scegliete chi vi accetta nonostante i malumori e le mille risposte sbagliate, chi riesce a far apparire i vostri difetti come qualcosa di meraviglioso. Scegliete chi non vi giudicherebbe mai, ma è disposto a darvi sempre una mano. Tenetevi strette quelle persone che pur di vedervi sorridere si farebbero in quattro."
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Scegliete amici, amanti e amori che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori.
Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto, invece di chi vi consola per convenienza. Chi vi affronta a muso duro. [...]
Scegliete chi non vi incatena all'immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo. Chi non fa promesse e poi le mantiene. [...]
Chi vi cambia gli occhi, o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare. Scegliete chi vi spinge a lottare, a combattere, a crescere, a sperimentare.
Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il verde col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi come la capacità di rompere gli schemi e sovvertire l'ovvio.
Antonia Storace, Donne al quadrato
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Scegliete amici, amanti e amori che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori. Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto, invece di chi vi consola per convenienza. Chi vi affronta a muso duro, vi urla addosso e, alla fine, resta. Scegliete chi non vi incatena all’immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo. Chi non fa promesse e poi le mantiene. Chi tradisce le aspettative, perché non c’è altro modo di onorare la vita, nella sua magnifica imperfezione. Chi vi cambia gli occhi o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare. Scegliete chi vi spinge a lottare, a combattere, a crescere, a sperimentare. Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il verde col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi come la capacità di rompere gli schemi e sovvertire l’ovvio. Scegliete chi vi fa paura. E poi, scegliete chi vi fa venire voglia di vincere quella paura.
🖤
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I honestly don't know what to elaborate because these first impressions are ON PAR 😭
True perfection fr ✋🏻😭
But I can say that what you did with give me the lOve, bitxx gave more motivation to listen to their B-sides more because I need to find Il fattore dOra maar in O. I love the other B-sides and dOpamine, I really do, but O has something more that makes it THE SONG. It's like their ECHO or Simulation (or Silver Light), the song that hooks you and makes you go AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH when you listen to it.
I just need to find confermations basically
My very professional review of Things I Can't Say I LOve by OnlyOneOf
bare with me, i had a long day working and studying and all my two braincells left can do is singing "addict to you- addict-" and thinking about that very specific frame of yoojung from the dOpamine mv (more on this later).
not a single bad song in this album i fear.
things i can't say i lOve (instrumental)
went straight into my sci-fi dystopian cyberpunk playlist. the sound is sooo cool to me!! it's giving ateez ngl (affectionate). love the fact that it's not too rough on the ears and has that airy (?) ending. i've replayed it an embarrassing amount of times already... watch it being one of my most played songs this month 💀
dOpamine
since the preview i suspected i was going to enjoy this title track a lot and more than seOul drift, and i was right! i really like the contrast between the industrial sounds and percussions of the verses reminiscing of chrOme hearts and the guitar in the pre-chorus and bridge (that made me levitate btw). the build-up is nice 😌👌 it's on the ooo chillier side aka perfect for me yay
give me the lOve, bitxx
the sound is giving alternative rnb (too tired to know for sure), so i was sold already 😋 she's the brighter sister of "mirage", the toxic one of "suit dance", and the chiller one of "gaslighting". she sits at the same table of "time machine", "desert" and "heartbreak terminal", and i love this for me because i love all these songs 😎
i might be completely wrong about all the associations above though ... my mind is playing a mashup remix of all of them at this point lol
O
nothing better than a slow sexy rnb-ish sound with percussions to make me happy 🤌 the sound production is so cool again, idk how to articulate words more than this rn, but all the various sounds work perfectly together and with ooo's voices 😌👌 talking of voices... kb's deep register esp in the beginning!! more of this in the future please and thank u 🙌 mill mini-rap followed by junji higher note!! can't seem to hear enough of yoojung tho 🧐👂 and that's a crime also because this is my fav track of the album 😠 i'm gonna look for a color-coded lyrics vid to check 🤨
gravity
this song is sooooo gooooddd ahhhhhhhh really my vibe once again 🤭 the chorus is so cute <3 and nine and junji in the bridge 😮💨 i am levitating 🕴 tbh i see it as a perfect chiller title track too, if ooo had made a bright, cute concept, the genre of vibes that love 119 by riize and inbloom by zerobaseone are for example, but chiller 🤔 also, I CAN HEAR MY MAN YOOJUNG CLEARLY HERE THANK U
time for my current ranking:
O
gravity
dOpamine
give me the lOve, bitxx
in conclusion, i really missed my boys ☹ more than i thought i did tbh! i'm so happy we finally have new music from them 🫶🏻 there's no better way to start the new year~
this is all for now because i am too tired to write anything more 😴
let me know your thoughts!! 🫶🏻
#Il fattore dOra maar#vedete che cosa caccio fuori quando sono fuori controllo questo succede#dai su sembra il titolo di qualche film#scegliete voi il genere#onlyoneof#jo 🐇🍓
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Un altro problema è che i progressisti woke questo non lo capiscono.
Di cosa sto parlando? Scegliete pure voi: VALE PER PRATICAMENTE TUTTO.
Il problema del progressista woke è che crede di sapere; in realtà ha solo assunto una serie di pappe predigerite mainstream che ritiene non solo nutrienti per via di quante pecore se l'ingurgitano, ma anche self explanatory, evidenti di per sé.
Per cui non serve studiare, capire, approfondire, esser individualmente preparati: é regressio al fideismo cieco, al CE LO DICE LA SCENZA - PENITENZIAGITE! (cfr. la poverina di Ultima Generazione, spiaciccata addosso a Chicco Testa come un moscerino sul parabrezza).
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scusate dico solo questa cosa ma se il vostro ragazzo o ragazza o ragazzə vi mette davanti alla scelta loro o il vostro migliore amico/amica voi scegliete SEMPRE L'AMICIZIA. SEMPRE.
#seguitemi per altri consigli#che scopare è bello ma condividere la vita con una persona che vi pone davanti a sta scelta fidatevi che non lo è più.
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Me l'avete chiesto in diversi, e approfitto dell'ultima domanda di @cambiamentilenti per specificare meglio cosa accadrà a Gennaio.
SAP dà la possibilità ad ogni dipendente di fare un periodo variabile, da 1 mese ad 1 anno (per la stragrande maggioranza dei casi, da 3 a 6 mesi), in un dipartimento a propria scelta. Il manager non si può opporre a questa scelta, al più può chiedervi di concordare una data specifica di partenza. Scegliete voi dove andare, anche perché il costo dello stipendio, inclusa tutta la parte HR, rimane a carico del proprio capo, diciamo che io costo zero alla persona presso la quale lavorerò, e lavorerò solo per questa persona, mentre il mio attuale dipartimento ne sostiene i costi, quindi chi vi assume deve solo occuparsi che tecnicamente siate validi (per evitare ovviamente di portarsi in casa uno che fa perdere tempo), ma poi non caccia una lira.
Quindi a Gennaio cambio proprio lavoro, non sono più tenuto a presentarmi nel mio vecchio ufficio, a rispondere alle mie attuali email, a partecipare a meeting, per 3 mesi (che potrebbero anche estendersi) sparisco e mi occupo d'altro.
Se poi le cose dovessero piacere ad entrambi, si può trasformare in un vero e proprio cambio di casacca, però poi lì c'è tutta la procedura formale di dimissioni da un lato e assunzione dall'altro, ma comunque resto all'interno della stessa azienda.
Cambierò edificio, colleghi, e soprattutto aria.
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