#scaldaletto
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Man Ray, Le Témoin, 1971 VS Prete (”priest”), italian bed warmer
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Venerdì sera
Se il sabato non lavori il venerdì sera è la felicità assoluta. Pizza, scaldaletto, tumblr, libro, sonnecchiare davanti a propaganda.
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Una visita al Papa
Il pèndolo segnava le ùndici e mezza. E per le dieci dovèa èsser la udienza! Io aveva già esaurito ogni possìbile passatempo; aveva presa, come si dice, la consegna del luogo; fatto cioè conoscenza, non amicizia, con quattro arrazzoni che tenèan ciascuno una parete; addolìtomi il collo a mirare il dorato soffitto in cui campeggiava l’arme di Sua Santità, con due immensi chiavoni più atti a sfondare che non ad aprire le porte; gustato un pò di tutti i sedili intorno la sala, graditi assài quanto agli occhi, ma quanto a quell’altro, che, in fatto di sedie, è il migliore dei giùdici, assài poco… E poi, aveva passato in rivista i mièi compagni d’udienza: poche persone, del resto; sei o sette in nera marsina, cravatta bianca e mani sguantate, al pari di mè e dei servitori da caffè; due militari dimessi, abbigliati sul gusto dei generali delle marionette; nel rimanente, mònaci e preti dai visi o birbi o intontiti, i quali però, usi al mestiere dell’ozio, se la passàvano placidamente susurrando fra loro e stabaccando e sputacchiando in certe cassettine leggiadre poste tutt’intorno la sala. Nè a ròmpere la monotonìa, vi era che l’apparizione intrigata di qualche nuovo invitato o il frettoloso passaggio di qualche pretocchio dal mantellino di seta color violetto. Quand’ecco, la cannonata annunziatrice del mezzodì. Ciascuno si leva di tasca l’oriolo; dal cronòmetro mio allo scaldaletto del chierichino; e chi si mette a montarlo o ad aggiustarne la freccia e chi se l’appone all’orecchio e chi lo confronta con quel del vicino. E un servitore, pomposamente vestito di un damasco scarlatto, si appressa in grande sussiego al baroccofaragginoso orologio, ne apre il cristallo e con un dito guida la pigra lancia sulladodicèsima ora; poi, dà un buffetto al pèndolo, che rappresenta il gaudente faccione del sole. Ma, con esso, si riavvia anche la noja. I militari fuori di corso riprèndono a passeggiare su e giù e ad incrociarsi lisciàndosi i baffi; i mònaci e i preti a sbadigliare tacitamente, a stabaccare, a grattarsi; i signori in marsina, che non sedèttero a tempo, a non sapere più su quale gamba appoggiarsi. Ed io, cercato inutilmente di entrare in uno stanzone tutto marmi e colonne, in mezzo al quale, intorno a un braciere, stà un gruppo di Svìzzeri, in elmo e giallo-rossa divisa, cui non màncano che i dadi e il tamburo per èsser veri giudèi da sepolcro, ritorno nel vano del fìnestrone da cui mi sono staccato, e mi rimetto a guardare la sottostante amplìssima Roma. In quella, ecco risuona distintamente da Castel S. Angelo, una fanfara da bersagliere! Stranìssimo effetto! I preti sorrìsero ironicamente, i due militari arricciàronsi i baffi e si fècero d’occhio; io, dalla gioja, arrossìi. Per la prima volta in mia vita, amài, un istante, i soldati. Quell’allegra fanfara, udita in quella morta atmosfera di quattro sècoli fà, parèa dicesse, che il mondo vivèa tuttora nè mai avèa cessato dal proceder di corsa; che l’Italia s’andava compiendo a dispetto di tutti i Santi del taccuino nè così tosto si sarebbe disfatta. E lì mi coglièa la smania di vedere una schiera di que’ giòvani arditi, dalle piume al cappello, venire correndo al riscatto dei formosìssimi Iddìi vaticani, prigioni delle negre sottane, finèndola una buona volta con quella minùscola China, con quel pìccol rifugio dell’ignoranza e della immobilità, ammorbatore d’Europa. Ma quì, un gran movimento per tutta la sala. Da una lontanìssima porta, in fondo all’anticamerone de’ Svìzzeri, appariva un barbaglio di vesti d’ogni colore, e tra esso, un coso bianco, una specie di sacco. Il chierichetto, vicino mio, divenne rosso di fuoco. I due generali da burattini, si accomodàrono le pistagne e si fècer panciuti ancor più; fratume e pretame si mise a sbottirsi di tasca un nùvolo di agnusdèi, corone, crocifissi, santini, e pezze e pezzuole; trè o quattro giù, si buttàron per terra come majali. Capìi, che quel bianco che si avanzava, dovèa èsser qualcosa peggiore di un sacco. Era, difatti, Sua Santità il servo dei servi, primo fra gli inciampi al progresso, màssimo fra i nemici d’Italia.
C. Dossi, Una visita al papa da Goccie d'inchiostro [1880] in Opere scelte, Torino, UTET, 2004
Nota: l'evidenziazione nel testo è mia
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Every winter, as I grit my teeth against ice cold sheets, I wonder why humanity gave up on scaldalettos/nuns/warming pans. We had the technology. In multiple cultures. Why don’t we have an even better and safer way to preheat the bed now, hundreds of years later? How have we taken such a giant step backwards in comfort?
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♥️
E comunque ricordatevi sempre che lo scaldaletto più efficace rimane sempre l'amore.
Oggi alla Conad era in offerta a 9 e 90!
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Non so più se ho caldo o freddo, nel dubbio io mi faccio lo scaldaletto perché si.
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NATALE ’22: RITORNANO LE CUCINE A LEGNA DELLA NONNA
La stufa a legna ci riporta indietro nel tempo quando la famiglia si riuniva in cucina non solo per consumare il pasto ma anche perché era la stanza più calda della casa, grazie al fuoco che ardeva costantemente nelle piccole celle di combustione in ghisa. Sopra la piastra della stufa c’era sempre una pentola piena d’acqua per regolare l’umidità della stanza e per il caffè e diverse casseruole in rame, alluminio o terracotta per cuocere i cibi lentamente secondo la tradizione.
Negli ultimi tempi queste tradizionali cucine a legna stanno ritornando in grande auge, sempre più diffuse e ricercate anche come dono per Natale, riesumate dalle cantine, ripulite e messe a nuovo dagli amanti delle tradizioni e da molte persone che cercano un nuovo modo per superare l’incremento dei prezzi del gas. Sono nati gruppi di discussione e condivisione e seguitissime pagine sui social network.
Da un angolo della stufa parte un tubo su cui è attaccata una raggiera di bacchette utili a far asciugare i canovacci da cucina ma anche il bucato o per scaldare gli abiti. In passato venivano anche stesi i pigiami da indossare prima di affrontare il gelo delle stanze, dove si portava una bacinella con l’acqua calda o lo scaldaletto con la brace ardente. Una serie di cassetti servivano per far lievitare il pane e poi cuocerlo oppure per raccogliere la cenere che una volta era anche usata per lavare i panni. Ben caricata, al mattino è ancora tiepida e il suo profumo riempie la casa.
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Fonte: Amici della cucina economica a legna
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Oggi Valiente ha la luna storta…ha preso a schiaffi tutti, me compresa! Il solo modo per metterlo buono è stato accendere lo scaldaletto così, ora dorme mostrando il didietro ai fratellini e guarda male me ogni volta che passo davanti alla camera…felice giornata a tutti! 🙄 https://www.instagram.com/p/ClljkVRtWEi7R2J0l_KNrzHobf_ghWxSk-YpjU0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Penelope,Ugo & Amelia #cozzepelose #puzzocozza #scaldaletto https://www.instagram.com/p/B43VFdSowWrFFPvpxb4TgAEbNtApPCfqf4tnE00/?igshid=cferaqvv18p8
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Quando fate i favori alla gente assicuratevi che siano favori e non dispiaceri. Tipo mia madre ogni sera mi chiude le imposte, mi accende lo scaldaletto e mi porta un bicchiere d'acqua nuovo.
Io con lo scaldaletto non riesco a dormire, senza luce la mattina non mi sveglio e l'acqua sul comodino mi irrita perché la rovescio sempre la mattina per spegnere la sveglia. E da una settimana a questa parte mi sale il crimine ogni santa volta
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Volevo solo dirti che ci sono 30° fuori, ma ho acceso lo scaldaletto per sentire qualcosa di simile al calore del tuo corpo.
Un po' mi sono abituata a dormire con te.
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I open the french dispatch tag and it’s photos and gifsets of tremotino scaldaletto
I close the french dispatch tag
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Scaldasonno cosa sono e come funzionano
Scaldasonno cosa sono e come funzionano . . . #ilblogdialice #scaldasonno #scaldaletto #soloperaffare #piccolielettrodomestici #sonno #dormirebene
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25 novembre: Il fuoco di Santa Caterina Anni fa, il primo fuoco per scaldarsi e per procurare le braci per riempire gli scaldini e gli scaldaletto, veniva acceso la sera di Santa Caterina, il 25 novembre, e si continuava fino all'ultimo giorno di febbraio.
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