#sandinista!
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Storia di Musica #335 - The Clash, Sandinista!, 1980
Il punto esclamativo finale di questa piccola carrellata tra i dischi che lo hanno nel titolo arriva ad uno dei più famosi dischi degli anni ’80. Protagonista una band che nasce dal calderone del punk britannico della seconda metà degli anni ’70, ma che grazie ad un percorso per molti versi unico e virtuoso, è arrivata ad essere, giustamente, considerata come una delle più importanti rock band d tutti i tempi. Joe Strummer è figlio di un alto funzionario del Ministero degli Esteri Britannico, tanto che nasce in Turchia nel 1952. Quando ha 20 anni, fonda un gruppo, i 101’ers con Clive Tiperlee e Richard Dudanski. Suonano con discreto successo nei pub londinesi e registrano persino qualche canzone. Nel loro giro c’era un altro gruppo, I London SS, che erano noti poiché non suonavano quasi mai con la stessa formazione, in una sorta di gruppo aperto: tra coloro che più spesso ne facevano parte c’erano Mick Jones, Paul Simonon, Tory Crimes e Nicky “Topper” Headon. I primi tre si uniscono a Strummer e per qualche mese al chitarrista Keith Levine (che suonerà pochi anno dopo nei PIL di Johnny Rotten) e fondano un proprio gruppo, che prima si chiama Heartdrops, e poi The Clash. La prima, storica, esibizione è allo Screen On The Green di Islington, il 26 Agosto 1976. Inizia qui la loro storia: agli esordi sono una delle punte di diamante del punk di quegli anni, espressione più matura e politicamente sensibile del periodo storico economico di quei tempi. Ne è esempio il primo grande successo, White Riot, uscito nel Marzo 1977, ispirato agli scontri tra polizia e giovani neri al carnevale di Notting Hill nel 1976. Sono il punto di incontro della visione politica più matura e curiosa, lontano dall’anarchismo furbetto dei Sex Pistols o dall’apatia politica disinteressata dei Damned. Il loro esordio discografico è fragoroso: The Clash esce nell’anno Uno del Punk Britannico, il 1977, e piazza canzoni mito come I Fought The Law e (White Man) In Hammersmith Palais, unendo i ruvidi stilemi del punk a ritmi giamaicani del dub e del reggae. Il successo li carica, e il successo lavoro è leggenda: London Calling (1979) è il primo disco in studio cui Topper Headon prende posto dietro i piatti della batteria (dopo aver suonato già nel tour post primo disco), ma soprattutto è il racconto del rapporto odio-amore con gli Stati Uniti, fonte delle musiche vitali per loro stessi ma anche dell’ipocrisia, dei complotti. È un doppio disco che mostra la personale e infinita voglia di contaminare la musica di suoni e colori differenti: album pietra miliare per le musiche (l’incandescente title track), i temi (la violenza urbana di Guns Of Brixton, il terrorismo basco di Spanish Bombs), la copertina (che riprende la grafica dei primi dischi di Elvis con la foto di Simenon che distrugge il basso sul palco).
L’idea successiva, dopo un tour che li portò in mezzo mondo a suonare e una ormai consolidata fama di band impegnata, era piuttosto bizzarra: dopo aver imposto alla CBS il prezzo politico per London Calling di disco singolo pur essendo doppio, la band progettò la pubblicazione di 12 singolo uno per mese. Negata l’idea, ottenne di poter registrare per una settimana i mitici Electric Ladyland Studios di New York. Registrano di tutto, e tornano con una montagna di materiale a Londra. Inclusi vari remix dub di idee e canzoni. Mettono un po’ a posto tutto, e decidono di pubblicare tutto quello che avevano registrato, 36 canzoni, un triplo disco. La CBS non vorrebbe pubblicarlo, poi si accorda con la band: se volete anche stavolta il prezzo “politico imposto” dovete rinunciare ai diritti per le prime 200 mila copie. La band accettò.
Sandinista! è un omaggio al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, un movimento rivoluzionario e partito politico nicaraguense protagonista nel 1979 del crollo del regime dittatoriale di Anastasio Somoza Debayle: deve il suo nome all’ispirarsi alle teorie di Augusto César Sandino, rivoluzionario nicaraguense, nonché uno dei conduttori della resistenza rivoluzionaria alla presenza militare statunitense in Nicaragua tra il 1927 e il 1933. Tra l’altro leggenda vuole che Margareth Thatcher odiasse profondamente il termine e avesse avuto l’idea di proibirlo in Gran Bretagna. Il disco allarga a dismisura l’osservazione del mondo, proprio perché, e le interviste dopo la pubblicazione lo confermeranno, i concerti li avevano portati dove non erano mai stati, potendo così vedere quello che non avevano mai visto. La musica non è mai stata così piena di influenze, di idee, tanto che i fan della prima ora lo criticarono aspramente, accusandolo di aver perso tutta la spontanea violenza del punk. Ma a ben vedere, i nostri non hanno affatto perso lo sguardo critico e potente sulle cose, lo hanno solo voluto esprimere in modi diversi. Bastano i 6 monumentali, e storici, minuti di The Magnificent Seven per spiegare tutto: primo brano di rap bianco, Mick Jones a New York rimase ipnotizzato dai primi lavori della Sugarhill Gang e dei Grandmaster Flash & The Furious Five, è il viaggio nella testa di un operaio che si alza alle sette di mattina per andare al lavoro, che lavora per comprare regali alla sua fidanzata, ma che è anche un grande affondo alla realta del consumismo contemporaneo. Hitsville Uk è un brano che sa di gospel e di soul (il titolo è un omaggio alla Motown). C’è il Blues di Junco Partner e la sua versione dub in Version Pardner. Ivan Meets G.I. Joe è la cronaca surreale dell'incontro-scontro a ritmo di disco music tra un soldato americano e uno sovietico su una pista da ballo, in un tripudio di suoni da videogioco. The Call Up si apre con i cori dei Marines statunitensi, perché la chiamata del titolo è proprio un riferimento al servizio militare, dato che nel 1980 il Congresso ripristinò l'obbligo per gli uomini di età compresa tra 18 e 25 anni di registrarsi al Selective Service System. C’è persino un valzer, Rebel Waltz, Charlie Don't Surf è tratto da una celebre battuta del film Apocalypse Now, Police On My Back, divenuta famosissima, è una cover di un vecchio brano di Eddy Grant contro il regime dell'apartheid in Sudafrica. Il tutto con remix, versioni dub, riferimenti alle rivoluzioni in America Latina, perfino la voce di una bimba, Maria, figlia di Mick Gallagher che dà una bella mano a suonare nel disco, che canta in modo stentato alcune strofe di Guns of Brixton accompagnata al pianoforte dal padre.
Ridondante, eccessivo, imperfetto, eppure spargerà fertilità ovunque e per decenni. Ricordo un ultima curiosità: non si sa se per caso o perché i Clash lo imposero, ma il numero di catalogo del triplo era 'FSLN1', stesso acronimo di Frente Sandinista de Liberación Nacional. Un ultimo riferimento magico ad un disco leggendario.
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(via The Clash - The Magnificent Seven (1980)
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The Clash (1980)
© Pennie Smith
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The Clash - Charlie Don't Surf
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The Clash
Sandinista! (1980)
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#get your car outta that gear#the magnificent seven#the clash#sandinista#sandinista!#music#punk rock#punk#the only band that matters#Spotify
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the train track rattles my Nicaragua
full bodied with a hint of cacao
so said the wagon barista
the sips warm my chest but
I swear there is an aftertaste
I swear I can taste
the invisible sweat
the calloused hands of the cafetal
a colonial afterthought
the instant the dark nectar
settles in the stomach
the train track rattles my Sandinista
coughs up black streams
the sides of my cardboard cup
~Tadhg Ó hErodáin
#diary#coffee#cafe#Cafetal#sandinista!#Sandinista#Nicaragua#poem#mine#my poem#my poetry#original poem#my writing#My words#colonialism#decolonialism#decoloniality
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The Clash ''The Crooked Beat''
#the clash#the crooked beat#joe strummer#mick jones#paul simonon#topper headon#punk#punk rock#reggae#dub#funk#world music#experimental#sandinista!#1980#Youtube
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So you've got to live up to your name Or else I'll put you to shame
Listen!
If you say you a selector You a fe have good selection And I say if you say you a de special Man I say I want to know your potential
You a say you a madness You a say you a de best But when I put you 'pon you feet A-some a-some a say you can't play de beat
And I hear you say a Clash a you ruler Say a Clash sound cooler Say a Clash sound sweeter And now-a-days man a measure mile in a metre
Live up to your name Or else you die in shame And a so me say fe live up to your name A so me tell you say you die in shame
Some a dem a bodysnatcher Some a dem a barracuda But who a know fe me Jah Jah Fe me Jah a me creator
Flying saucers, rock-and-roll Natty Dread a fe be in control It's all in the whirlwind I say you've gone with the blockhead
And I say me say dat some a dem a Sex Pistol Nipple erectors A so me tell you set dem still up on a corner An a who on a farm And I'll tell you 'bout the X-generation Me know dem a victimed 'Cause dem no know fe me sweet Jah Jah
Clash a you ruler Say a Clash sound cooler And I tell you say a Clash sound sweeter And now-a-days man measure mile in a metre A none a dem deh measure gallon in a litre And I tell you say me know dem a cheat ya
'Cause when you living inna fame You got to live up to your name Or else a suffer and you die inna shame And I tell you say it's all in the game
Some a say dem a selector Dem a fe have good selection Or else deh moving in the wrong direction And deh no know dis a reggae vibration And a so me say a Clash a you ruler And dis ya one a say it a musically cooler
Me say fe live up to your name Or else you suffer and you die inna shame 'Cause when you living inna fame A so me tell you say it's all in the game
And so me talkin' about Specials and Madness beats, Big body snatcher, selector
Flying saucers, rock'n'roll See you gone in the whirlwind And I tell you say, a you a de blockhead And some will tell you dat you dreader than dread
And a-some a say a Clash a you ruler See a Clash sound cooler Clash sound sweeter Man a measure mile in a metre
When you living inna fame You got to live up to your name Or else you suffer and you die inna shame It's all in the game
This is the game of life We no want no strife Game of life We no want no strife, no no
Living In Fame
from Sandinista! (1980)
vocal by Mikey Dread (1954-2008)
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The Clash - ‘The Magnificent Seven’ - 1980
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The Clash - Hitsville U.K. (Remastered) [Official Audio]
#youtube#the clash#hitsville u.k#sandinista!#ellen foley#mick jones#pop punk#joe strummer#norman watt-roy#topper headon#jody linscott
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Happy 44rd birthday to my favorite Clash/triple album of all time. This is the copy I bought at Orpheus Records in Georgetown the day it came out.
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Famous Bloodlines Encountered (A Life of Scum and Villainy)
Michael Charlebois: "Cain", a spy's accountant, out of "Chutzpah", a political artist.
Alice O'Neill: "Kilpatrick", a female spy, out of "U'Niall", a spy's slaver.
Kenny Winston: "Weinstein", a Gentile's banker, out of "Cromwell", a German fire fighter.
Ryan Taylor: "Gaylord", a Buddhist assassin, out of "Polk", an optometrist.
Katie Stevens: "Stevenson", a Jamaican drug runner, out of "Alexander", a Macedonian inventor.
Matthew Lennox: "Satan", a Jewish king, out of "Nigger", a Parisian actor's mother to Scipio Africanus.
John Remby: "Roosevelt", a poverty demanded leader, out of "Alexander", a Macedonian inventor.
Pasquale Acosta: "Ibn Rashid", a Medina Arab, out of "Princeps", a Central Powers mercenary.
William Morgan: "Davis", a Southern cotton obsessive, out of "Hamilton", a treasurer's informant's officer.
Mark Salib: "Harding", a munitions developer, out of "Gilgamesh", a sugar salesman.
Cassie-Leigh Stock: "Donalban", a Puerto Rican Aryan, out of "Gould", a fascist writer for Francisco Franco.
Alexandra Gaetano: "Crowley", an Irish priest, out of "Brian", the victim of Christ.
Jenna Williamson: "Bundy", a Canadian spy, out of "Booth", a Mossad hired assassin.
Zach Savell: "Morales", a firefighter's inventor, out of "Aragorn", the first cowboy.
Maureen Harrison: "Harrison", a poisoner artist Gadze, out of "Cornwallace", a disgraced general.
Jen McDade: "Aensley", a British banker, out of "Lemerise", a British cop family.
Jeremy Stevens: "Mosley", a Group Force Leader, out of "Oswald", a British undercover agent.
Raven Bush: "Desperado", a Comanche Sheriff, out of "Joseph", a defeated Greek.
David Cohen: "Adolph", a German Turkish spy, out of "Ataturk", a cigarettes salesman.
Nicholas Maynard: "Hayes", a patent swindler, out of "Bourbon", a female transgender.
Allison Haimes: "Chi Minh", a CIA undercover, out of "The Duke of York", a professional British knife fighter.
Greg Connolly: "Visser", an Afrikaans Irish, out of "Lan Ray", a Boer Holocaust victim.
Brian Monaghan: "Myers", a KGB Ireland, out of "Carnegie", a Scottish Knight.
Ivan Tomasic: "Dahmer", a professional first strike mutually assured destruction pilot, out of "Ljudovich", an Austrian Black Shirt.
Christopher Sweeney: "Sween", a Black Baron Schultzstaffel, out of "Washington", a Romalian Boelyn.
Joshua Moen: "Van Zant", a professional raconteur assassin, out of "Chaucer", a Knight's Guard.
Bernice Lamb: "De Salvo", a Nietzschean Ubermensch, out of "Panzram", a sculptor author.
Joshua Golden: "Eshkol", an intelligence programs founder, out of "Mosaic", a Hittite Prince.
Uma Thurman: "Magnusdotter", a bodybuilder assassin, out of "Catherine", a surmised monarch.
Joseph Biden: "Capone", a police officer criminal, out of "James of Scotland", a legal reformer.
Lloyd Ahlquist: "Agnew", a Rabbinical entomologist, out of "Bin Laden", a prison convicts manager.
Will Ferrell: "Adams", a carnival's lover, out of "Pedro II", a harbormaster.
Joseph Kennedy III: "Kenway", a pork meats distributor, out of "Kennedy", a Tepes, a cannibal.
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#up in heaven (not only here)#music#nostalgia#youtube comments#the clash#sandinista!#sandinista#Spotify
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it took me embarrassingly long to make this pls appreciate it
#that album is rlly goofy and the children singing isn't even the weirdest thing on it#the clash#sandinista#sandinista!#izzie.text
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