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L’Enigma di Agata di Roberta Baroni e Stella Robi : un viaggio tra libri, misteri e amicizie indimenticabili. Recensione di Alessandria today
Un’avventura intrisa di enigmi e letteratura ambientata al Pisa Book Festival
Un’avventura intrisa di enigmi e letteratura ambientata al Pisa Book Festival Recensione Con “L’Enigma di Agata”, Roberta Baroni e Stella Robi creano una trama avvincente che mescola il mistero classico con un’ambientazione culturale unica. Il romanzo è una celebrazione del mondo dei libri, degli enigmi matematici e della forza dell’amicizia. La storia si svolge durante il Pisa Book Festival,…
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Trailer Concorso di Poesie, Filastrocche, Racconti e Fiabe "Libera la fantasia" 5^ Edizione! Scadenza bando il 20 Maggio 2023! Bando completo su www.lucedellarte.altervista.org - Email:[email protected] - Tel. 3481184968. In palio tantissimi premi, tra cui la pubblicazione di 10 copie omaggio del proprio testo vincitore al 1 ° posto da parte di Luce dell'Arte Edizioni, il nostro progetto editoriale per valorizzare talenti di ogni età! Anche per chi vincitore con editi, vantaggiose proposte di pubblicazione per inediti nel cassetto da sottoporre alla valutazione della curatrice collane editoriali. Saranno premiati tutti anche con i classici riconoscimenti. Proposte di pubblicazioni vantaggiose per i secondi classificati con inediti.
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“ Mala tempora currunt, ora che tutti scrivono un po’ allo stesso modo? Nulla di nuovo sotto il sole. Non è la prima volta che capita. Basta ricordare quanto agli inizi del Novecento Renato Serra annotava: «Oggi tutti scrivono, in modi diversi, press’a poco la stessa lingua», «romanzi e novelle oramai in Italia hanno realizzato il tipo unico con una felicità da fare invidia ai produttori di vino toscano. Un tipo solo in tre o quattro confezioni». Ma Renato Serra auspicava una prosa raffinata, una prosa d’arte, che trionfò per un po’, e che poi fece il suo tempo. Abbiamo dunque a che fare con la millenaria ricorrente lamentela sul presente che è sempre apparso inferiore rispetto al passato? Apro lo Zibaldone di Leopardi in data 2 aprile 1827 e vi leggo: «disgraziatamente l’arte e lo studio son cose oramai ignote, e sbandite dalla professione di scriver libri. Lo stile non è piú oggetto di pensiero alcuno. […] Troppa è la copia dei libri o buoni o cattivi o mediocri che escono ogni giorno, e che per necessità fanno dimenticare quelli del giorno innanzi; sian pure eccellenti. […] La sorte dei libri oggi è come quella degli insetti chiamati efimeri: alcune specie vivono poche ore, alcune una notte, altre tre o quattro giorni; ma sempre si tratta di giorni». E sul tema si potrebbe raccogliere un vasto florilegio di alti lai. “
Gian Luigi Beccaria, In contrattempo. Un elogio della lentezza, Einaudi (collana Vele), 2022. [Libro elettronico]
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Storia Di Musica #264 - Fabrizio De André - Non Al Denaro Non All’Amore Nè Al Cielo, 1971
La piccola scelta di dischi ispirati a grandi romanzi non poteva che finire con questo disco. Senza dubbio è forse il primo che viene a mente riguardo al tema di un disco italiano che ha la caratteristica appena citata, e rimane uno degli episodi più significati della carriera, straordinaria, del suo autore. Fabrizio De André aveva appena pubblicato un disco che, in teoria, poteva benissimo rientrare nel tema principale di Febbraio: La Buona Novella (1970) infatti era un concept, tipologia molto cara all’autore genovese, che si ispirava ai Vangeli Apocrifi. Il Gesù di De André è profondamente umano, in una Palestina antica che in molti passaggi rimanda ai riflessi dell’Italia degli anni ‘70, in una sorta di porta incantata di quotidianità. Allora lo aiutarono Roberto Danè, produttore, paroliere, arrangiatore che proprio in quegli anni fondava la Produttori Associati (che pubblica il disco) e gli arrangiamenti di Giampiero Reverberi. Album toccante, ha una delle mie canzoni preferite di De André, il Testamento Di Tito. Proprio questa canzone fu registrata dal cantante Michele, nome d’arte di Gianfranco Michele Maisano, come lato b di Susan Dei Marinai, scritta dallo stesso De André nei cui titoli non appare, sostituito dal grande Sergio Bardotti. Il progetto iniziale di un disco ispirato ad uno dei libri più amati da De André doveva essere infatti un progetto curato dallo stesso trio De André, Darè e Reverberi per il cantante Michele, ma dissidi interni ruppero l’accordo, e Reverberi se ne va. A questo punto, De André riprende l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, il libro in questione, e ne inizia a ragionare con la sua amica Fernanda Pivano, colei che, su suggerimento di Cesare Pavese, per prima portò in Italia e tradusse questo viaggio sentimentale e particolare che Lee Masters fa dell’America di provincia, ancora più ricca di contraddizioni e storie marginali. Per chi non lo ricordasse, l’Antologia è una raccolta di poesie-epitaffio della vita dei residenti dell'immaginario paesino di Spoon River sepolti nel cimitero locale, pubblicato tra 1914 e il 1915 sul Reedy's Mirror di Saint Louis, che la Pivano tradusse e che Einaudi pubblicò nel 1943 (prima edizione parziale) e nel 1945 (tutti i 212 epitaffi dei personaggi). De André collabora con un suo amico paroliere, Giuseppe Bentivoglio, con cui scrisse Ballata Degli Impiccati da Tutti Morimmo A Stento del 1968, per i testi e sceglie agli arrangiamenti un fresco diplomato del conservatorio, Nicola Piovani, al suo primo impiego importante di una carriera che lo porterà fino all’Oscar. Ad aiutarli una squadra di musicisti grandiosa: il violista Dino Asciolla, Edda Dell'Orso, soprano, i chitarristi Silvano Chimenti e Bruno Battisti D'Amario, questi tre ultimi storici collaborato di Ennio Morricone, il bassista Maurizio Majorana, membro dei Marc 4, il violoncellista classico d'origine russa Massimo Amfiteatrof, il batterista Enzo Restuccia, il maestro beneventano Italo Cammarota e il polistrumentista Vittorio De Scalzi, membro fondatore dei New Trolls. De André compone 9 brani, partendo come Lee Masters da La Collina, il luogo dove sorge il cimitero dove riposano i defunti di Spoon Rivers. 7 brani sono divisi in due grandi categorie: uomini morti d’invidia, ovvero Un Matto, Un Giudice, Un Blasfemo, Un Malato Di Cuore e uomini di scienza, con le sue contraddizioni etiche, ovvero Un Medico, Un Chimico, Un Ottico. Rimane poi Il Suonatore Jones, l’unico che rimane con lo stesso titolo del libro, che chiude il disco, con De André che però gli “toglie” il violino e lo fa suonatore di flauto. Straordinario è il lavoro di rifacimento e di ricreazioni nei testi: per esempio ne Un Giudice, ispirato a Selah Lively, deriso per la sua statura, in Masters è 5 piedi e 2 pollici (=157 cm circa) e nel testo di De André diviene così: Cosa vuol dire avere\Un metro e mezzo di statura\Ve lo rivelan gli occhi\E le battute della gente. I personaggi dell’invidia sono il giudice che ha trovato nella vendetta la sua alternativa alla derisione di essere basso, il matto che è stato spinto dall'invidia a “imparare la Treccani a memoria” (anche qui splendido gioco di trasposizione, in Lee Masters è l'Enciclopedia Britannica), il malato di cuore che riesce a vincere l'invidia attraverso l'amore, nonostante muoia appena porge le sue labbra su quelle della ragazza di cui è innamorato, Un Blasfemo invece è la canzone più politica, essendo uno strale contro chi “non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato / ci costringe a sognare in un giardino incantato”. Degli uomini di scienza, un medico è costretto dalla sua benevolenza, cioè curare i malati gratis, a vendere pozioni “miracolose” essendo caduto in miseria, un chimico è invece una storia di disillusione sull’amore, di un uomo che non capisce le unioni imperfette degli uomini rispetto a quelle perfette delle sostanze chimiche, un ottico invece, che vorrebbe regalare ai clienti un paio di occhiali magici per vedere davvero la realtà, è l’unico che probabilmente non è morto, dato che parla al presente (unicità che è presente anche in Lee Masters). Chiude il disco Il Suonatore Jones, inno alla libertà, di chi non ha voluto chiudere la sua libertà lavorando nei campi ma “Finii con i campi alle ortiche\Finii con un flauto spezzato\E un ridere rauco\E ricordi tanti\E nemmeno un rimpianto”. Oltre la qualità immensa del lavoro testuale è la musica che stupisce: gli arrangiamenti orchestrali, gli sviluppi tematici (come nel caso del motivo principale dell’iniziale La Collina, in continua trasformazione), la sovrapposizione di parti in forma di suite (un Ottico, con evidenti echi progressive ad un certo punto), l’uso di strumenti classici come clavicembali e violini. Sulla copertina della prima edizione, quella che ho pubblicato anche io, c’è un evidente errore grafico, con l’errata accentazione di "né". L’errore fu aggiustato nelle edizioni successive, e nel disco era presenta una lunghissima e delicata intervista di Fernanda Pivano a De André sulla genesi di questo disco e sul libro di Edgar Lee Masters, e alcuni racconti dello scrittore americano erano inseriti all’interno della confezione. Disco memorabile, da riscoprire e che formerà con il successivo, l’amatissimo e criticatissimo Storia Di un Impiegato uscito appena un anno più tardi (ad inizio del 1973) una trilogia lucidissima e potentissima sull’Italia di inizio anni ‘70.
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Ágota Kristóf
Ágota Kristóf, scrittrice e drammaturga ungherese passata alla storia della letteratura mondiale col suo capolavoro La trilogia della città di K. che ha ricevuto numerosi premi letterari ed è stato tradotto in oltre trenta lingue.
I suoi romanzi, dalla scrittura asciutta e incisiva, la prosa austera e la narrazione senza fronzoli, esplorano, in maniera cruda e provocatoria, temi universali come la violenza, la guerra, l’infanzia e la natura umana. I personaggi dei suoi racconti sono spesso segnati dalla condizione esistenziale dell’erranza, di chi è costrettə ad abbandonare la propria terra per cercare rifugio in un paese straniero
Nata il 30 ottobre 1935 a Csikvánd, un piccolo villaggio in Ungheria, a quattordici anni scriveva le sue prime poesie mentre studiava in un collegio di sole ragazze.
Nel 1956, dopo l’intervento dell’Armata Rossa per soffocare la rivolta popolare contro l’invasione sovietica, è fuggita con il marito e la figlia in Svizzera stabilendosi a Neuchâtel, dove ha vissuto fino alla morte, avvenuta il 27 luglio 2011.
Quando è scappata aveva poco più di vent’anni e una bambina di undici mesi avvolta alla schiena. Ha dovuto imparare a ricostruirsi una nuova vita, una nuova lingua, che ha adoperato per scrivere sentendosi sempre analfabeta perché non la padroneggiava abbastanza. Ha lavorato come operaia in una fabbrica, poi è stata insegnante e traduttrice, ha divorziato e avuto altri due figli.
La sua fuga è stato un trauma da cui non si è mai ripresa, allontanata dagli affetti in un mondo totalmente diverso da quello a cui apparteneva. La condizione inesorabile della persona migrante che deve adattarsi a una realtà da cui si sente estranea.
Ha raggiunto il successo internazionale nel 1987, con la pubblicazione de Le grand cahier che, insieme a La preuve e Le troisième mensonge è confluito in quel grande capolavoro che è stato la Trilogie (Trilogia della città di K.). I tre libri ripercorrono il tema del distacco, la separazione di due gemelli, Klaus e Lucas, e il ritrovamento dopo la guerra.
La sua scrittura è scarna, crudele, reale. Un pugno nello stomaco di chi la legge. Quello che racconta non ha bisogno di fronzoli o abbellimenti, è il ritratto di una realtà dura che molto coincide con la sua biografia. Ha rappresentato le tragedie della guerra con una disperazione fredda e sorda, come se scrivesse attraverso gli occhi di un bambino che non giudica mai niente, che si limita a registrare quello che accade con spietata ingenuità.
Vari i romanzi e le opere teatrali che ha scritto consumando, con parole dure, la lotta per integrarsi in una nuova cultura, la continua guerra di chi ha perso la propria terra e non potrà mai più tornare indietro.
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Recensione a caldo della Serie Broken World di Kate L. Mary
Sarà colpa delle temperature bollenti, non lo so, ma mi sentivo proprio in vena di qualche recensione a caldo. E tra gli ultimi libri che ho letto figurano i romanzi di questa serie zombie che, nonostante io non ami gli zombie, mi ha comunque colpito.
La serie è inedita in italiano ed è formata da 6 libri, più un settimo che è una specie di spin off e un ottavo che è una specie di sequel ambientato anni dopo la serie. Io qui in questa sede vi parlerò solo della serie principale di sei libri.
1. Broken World
2. Shattered World
3. Mad World
4. Lost World
5. New World
6. Forgotten World
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Trama: Quando un virus mortale si diffonde nel paese, Vivian Thomas parte per la California nella speranza di vedere la figlia che ha dato in adozione. Poi la sua macchina si guasta e lei si trova di fronte a una scelta. Arrendersi o accettare un passaggio da due fratelli che sembrano dei poco di buono: Angus e Axl. Vivian sa che l'offerta comporta dei rischi, lei è una donna sola e attraente perchè faceva la spogliarellista di lavoro e loro sono due uomini robusti, ma è pronta a tutto pur di raggiungere sua figlia, perciò accetta e sarà la sua salvezza. Il virus si sta diffondendo in mdo fulmineo e quando il gruppo arriva in California, la maggior parte della popolazione è stata spazzata via. ma il peggio è che poco dopo i morti iniziano a tornare in via come zombie. Vivian e gli altri si rendono conto che la mancanza di elettricità o acqua corrente è l'ultimo dei loro problemi, ma anche che avere avuto una vita dura da bassifodi ha preparto sia lei che i fratelli a quanto li aspetta: un mondo pericoloso senza più regole. Ora Vivian deve capire come essere madre nelle circostanze più spaventose, far fronte agli sbalzi d'umore aggressivi di Angus e risolvere la sua crescente attrazione per il fratello minore Axl. Durante la ricerca di un posto sicuro dove andare, raccolgono un pomposo miliardario che potrebbe essere la risposta a tutti i loro problemi. Fidarsi di lui significa addentrarsi nel deserto del Mojave e possibilmente rischiare la vita, ma con le strade invase e nessun altro a cui rivolgersi, sembra che potrebbe essere la loro unica possibilità di sopravvivenza.
Punti a favore della serie:
1. Nonostante il tema zombie qui sia trattato in modo classico non risulta comunque banale, e viene dosato bene, non è mai troppo, anzi sono più gli umani che gli zombie qui a fare paura spesso.
2. I personaggi non sono mai troppo buoni, troppo perfetti, troppo eroi, troppo positivi o troppo negativi, ma hanno molte sfumature sia di bianco che di grigio, nessuno è del tutto buono o del tutto cattivo, tutti hanno difetti, tutti si scoraggiano, tutti si deprimono, tutti si incavolano. Non ci sono eroi qui, come è normale in circostanze così estreme l’egoismo regna spesso sovrano, anche se vorrebbero loro stessi che non fosse così.
3. La scrittura non è male, semplice, scorrevole, forse alcune scene sono un po troppo telefonate e i pensieri di lacuni personaggi poco coerenti a ratti, ma nulla di grave.
Punti a sfavore della serie:
1. Il fatto che la serie non contenga eroi o personaggi particolarmente eroici o generosi o carismatici un po si fa sentire. La loro assenza è realistica, ma un po’ deprime perchè in tali circostanze tutti vorrebbero degli eroi o personaggi positivi a controbilanciare la disperazione del momento, ma qui non si fanno sconti e alla lunga il lettore si deprime pure lui. Anche la storia d’amore principale, che comunqe non è super centrale alla storia, non è poi così positiva viste le circostanzee non mi ha mai convinto del tutto.
2. Meglio non affezionarsi ai personaggi siete avvertiti anche se sembrano importanti l’autrice non risparmia quasi nessuno.
3. le ambientazioni non sono male ma non sono super approfondite quando in alcuni casi sarebbe utile lo fossero. Alcune cose vengono introdotte ma non spiegate mai bene.
A volte sembrava quasi che l’autrice dopo averci mostrato un lato positivo di un personaggio dovesse per forza smontare il nostro entusiasmo mostrandoci subito un suo lato negativo e i lati negativi in quasi tutti i personaggi superavano i lati positivi, ma nel complesso la serie è comunque scritta bene e specie il secondo libro è molto bello, il mio preferito tra tutti, perciò se siete in cerca di una lettura post apocalittica con zombie che non sia troppo assurda o stupida o banale o stereotipata o splatter e sapete leggere in inglese, ve la consiglio veramente. Secondo me se siete fan della serie THE WALKING DEAD dovrebbe piacervi. Inoltre la serie non manca di citare anche famosi film con zombie.
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I commessi della Giunti si staranno ancora chiedendo che strano genere mi piace ahah ma è difficile spiegarmi e poi chissà se gli è rimasta la curiosità di che libro cercavo di descrivergli al commesso che era convinto di aver capito i miei gusti e ha tentato di consigliarmi un libro che non ci azzeccava nulla ahah
Tutto è iniziato con mamma che ha voluto chiedere del terzo libro della saga di Tilly che cercavo tra gli scaffali inutilmente, dopodiché questo commesso mi si avvicina e cerca di sbirciare i libri che ho in mano: due fantasy per ragazzi, però mi ha raggiunta nel settore narrativa per adulti, quindi già lì era curioso di capire perché mi trovassi in quel settore con quel genere di libri in mano ahah e quindi mi chiede "che libri leggi?" E io oddio mo cosa gli rispondo, quindi con voce nasale perché raffreddata cerco di dire "spazio tra ragazzi e adulti" per non dire spazio tra bambini-ragazzi e adulti ahah, e mi sorride incuriosito per poi lasciarmi finire di guardare gli scaffali prima quello a parete in cui mi aveva colpita una ennesima copertina cute con dei libri disegnati e nel titolo la parola libreria, è diventata una fissa ultimamente e soprattutto ne sono davvero un sacco di questo genere, ma mi ritrovo a poggiarlo quasi subito per via della sintesi nella pagina interna della copertina, penso "ah l'ennesimo libro che inizia con un lutto, un locale lasciato in eredità o problemi vari stavolta un'amicizia molto particolare che non ha età ma comunque non di mio gusto o almeno credo, fatt'é che l'ho poggiato. Ho continuato a guardare lo scaffale spuntando mentalmente: quello lì l'avevo già scartato, quello l'ho in eBook e gli altri uffa tema guerra e drammi vari, mi resta solo lo scaffale basso dei romanzi rosa, mah non penso di trovare nulla qui ma non si sa mai. Sempre gli stessi e poi mi colpisce un titolo diverso finalmente! Oh stile libreria ma un magazzino dei sogni, molto interessante, uh scrittrice coreana sempre più interessante, "ti prego che non inizi con qualche disgrazia anche questo" penso mentre apro la copertina alla sinossi, leggo e esclamo a voce abbastanza alta da attirare l'attenzione di mamma "finalmente qualcosa di originale! Diverso dagli altri! Va bene questo come terzo libro da farmi regalare dalla nonna per la laurea al posto di Tilly"
Andiamo in fila per pagare quando quel commesso mi fa "vieni che ho visto che libro ti interessa e penso di sapere quale altro libro può essere di tuo interesse" io lo seguo incuriosita ed emozionata wow si è proprio così tanto interessato, lo so che vuole semplicemente vendermi un altro libro ma ero comunque adrenalinica, ci ritroviamo di nuovo nel settore ragazzi e io gli faccio ah penso di aver capito a che libro ti riferisci! E lui un po' ridendo mi guarda e dice "no mi leggi anche nel pensiero ora!" Spoiler a quanto pare no ahah visto che pensavamo a due libri lontani anni luce dall'essere lo stesso genere ahah, quindi gli spiego che l'illustratrice del libro a cui alludevo è la stessa di quelli di Tilly e che prima l'avevo visto lì solo soletto e avevo pensato "ecco a te devo ancora leggere!" E lui mi dice "ora me lo devi mostrare che sono troppo curioso", niente non lo sono riuscita a ritrovare e non ricordandomi il titolo ma solo copertina fucsia-viola, una ragazza dietro un tavolo con delle pozioni magiche e una V da qualche parte nel titolo e non ritrovandolo nemmeno su internet o nella mia lista di quelli da leggere è rimasto un mistero per il commesso curioso ahah
Nel frattempo gli avevo mollato i 3 libri già sicuri dell'acquisto per continuare a cercare quella benedetta copertina fucsia, quindi lui li va a portare in cassa perché naturalmente non fa il fattorino ahah e mentre cercavo ancora sul telefono arriva la commessa donna, che non aveva capito che la ricerca la stavo facendo per il collega e non per me e poi una volta capito ciò cerca in tutti i modi di convincermi a leggere dei fantasy proprio tanto fantasy dicendomi che lei ama i fantasy e che se è un fantasy lei sicuramente l'ha letto, ma io cerco di farle capire che si amo i fantasy ma non del genere di Harry Potter, al che naturalmente mi guarda perplessa e mi chiede delucidazioni. Io con pazienza cerco di spiegarmi: "mi piacciono fantasy realistici", altro sguardo corrucciato e perplesso, "storie di persone normali in una vita normale ma con magia". A quel punto si illumina e mi porta nel settore fantasy e horror per adulti. Io penso ok mo che ci facciamo qui, c'è solo la trilogia delle gemme qui che ho letto e mi è piaciuta, il resto tutto non dei miei gusti ma sono curiosa e quindi la lascio fare. Prende un librone dopo avermi chiesto se sono veramente una lettrice, ora capisco la domanda era riferita alla quantità di pagine, e legge il titolo mah già l'avrei scartato però dai sentiamo perché proprio questo pensa possa essere il mio genere, mi descrive la storia e se non fosse stato per l'ambientazione di un Inghilterra vittoriana e storia di ragazzi mutanti avrei detto ah hanno copiato l'Accademia del bene e del male che purtroppo non mi è piaciuto come romanzo e quindi ho abbandonato la saga già a fine primo libro, finisce di narrarmi la sinossi lasciandomi con un quesito perché giustamente no spoiler, al che penso poverina il genere non è di mio gusto ma lei è stata così gentile a narrarmi sta sinossi che dire "no, lo scarto" mi pare brutto, quindi mentendo mi limito a dire "ci penso su" lei sorride, mamma tira un sospiro di sollievo perché sentendo la trama sapeva benissimo non essere di mio gusto e andiamo a pagare, saluto e una volta uscita dal negozio mi rigiro e rileggo l'annuncio attaccato su un foglietto "cercasi libraio" forse sono stata troppo precipitosa a dire no a mamma quando me l'ha fatto notare, ci penserò su.
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#narrazione#realtà#libreria#libri#commesso#commessa#negozio#giunti#fantasy#genere#lettura#gusti personali#curiosità#consigli#suggerimenti#divertente#risate#adrenalina#bookslover#scaffali#annuncio#lavoro#chissà
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Il Viaggio di Paulo Coelho verso l’Icona Letteraria Globale
Paulo Coelho è diventato uno dei più celebri scrittori contemporanei grazie alla sua capacità di toccare corde universali con le sue storie spirituali e ricche di saggezza. Nato in Brasile, la sua vita è stata un percorso straordinario che lo ha portato da esperienze difficili a un successo globale come autore. Il suo cammino, nonostante le numerose sfide, ha ispirato milioni di lettori in tutto il mondo, e attraverso piattaforme come z.library Coelho ha visto le sue opere diffondersi tra coloro che amano la lettura digitale.
Le Origini di Coelho: Ribellione e Sogni Infranti
Il viaggio di Coelho inizia con una giovinezza turbolenta caratterizzata da una ricerca costante di libertà e comprensione. Cresciuto in una famiglia conservatrice, trovava spesso rifugio nei libri e nei sogni di diventare uno scrittore. Tuttavia, il suo spirito ribelle portò anche a difficoltà personali. Fu mandato in istituti psichiatrici dai genitori preoccupati per il suo comportamento anticonformista ma non si lasciò abbattere e usò queste esperienze come fonte d’ispirazione.
Un insegnamento nascosto nella sua esperienza adolescenziale è l’importanza della perseveranza e della ricerca di sé, valori che traspaiono in molti dei suoi scritti. È come se ogni libro fosse una parte di lui stesso riflessa tra le pagine.
Il Momento di Cambiamento: Santiago e il Pellegrinaggio
Uno dei momenti più significativi nella vita di Coelho avvenne quando decise di intraprendere il famoso cammino di Santiago de Compostela. Questo pellegrinaggio fu un’esperienza di trasformazione profonda che segnò una svolta spirituale e letteraria nella sua vita. Al termine del cammino, Coelho sentì il bisogno di condividere questa scoperta interiore attraverso la scrittura.
Il Pellegrinaggio divenne il primo romanzo in cui Coelho esplora il concetto di ricerca personale e realizzazione, un tema che sarebbe poi diventato centrale in tutta la sua opera. Per lui, scrivere non era solo raccontare una storia, ma offrire ai lettori una guida alla scoperta di sé.
L'Alchimista: Il Successo Mondiale
Con la pubblicazione de L’Alchimista, Paulo Coelho raggiunse il successo planetario. Questo romanzo, incentrato sulla ricerca del proprio destino, ha conquistato lettori di ogni età e cultura per la sua semplicità e profondità. L’alchimista ha venduto milioni di copie e ha trasformato Coelho in una figura iconica nella letteratura moderna.
La sua popolarità si basa su alcuni punti distintivi che fanno di lui un autore unico:
Storie dal linguaggio semplice e diretto
Temi universali come l’amore e la realizzazione personale
Spiritualità e filosofia accessibili a tutti
Utilizzo di personaggi che riflettono il viaggio interiore dell’autore
Inoltre, la presenza delle sue opere nelle biblioteche digitali ha permesso a sempre più persone di scoprire il suo mondo letterario senza dover andare in una libreria fisica.
Il Messaggio di Coelho: Trasformare il Dolore in Crescita
I libri di Paulo Coelho non sono solo romanzi ma veri e propri strumenti di riflessione per affrontare le sfide della vita. Coelho invita i lettori a considerare le difficoltà non come ostacoli, ma come opportunità di crescita e trasformazione. La sua filosofia si rivolge a chiunque cerchi uno scopo più profondo nella propria esistenza e riconosce che la vita è una continua evoluzione.
Riflessioni Spirituali nei Romanzi di Coelho
Le riflessioni spirituali sono il cuore della narrativa di Coelho. Nei suoi romanzi, ogni esperienza è vista come un tassello essenziale del viaggio umano. Tra visioni mistiche e insegnamenti antichi, Coelho invita ciascun lettore a esplorare la propria anima e a trovare risposte dentro di sé.
Un Esempio di Perseveranza per Scrittori Emergenti
Paulo Coelho è oggi una fonte di ispirazione non solo per i lettori, ma anche per molti scrittori emergenti che vedono nel suo percorso una prova che, nonostante le difficoltà, il successo è possibile.
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Ricky Gervais e il no al Papa: "Ho rifiutato l'invito" (Adnkronos) - Oltre 100 comici in Vaticano ricevuti da Papa Francesco. Star da tutto il mondo hanno risposto all'invito del Pontefice. Qualcuno, a quanto pare, ha detto no: Ricky Gervais - attore, regista, produttore di successo - non era nel gruppo che comprendeva big planetari come quelli arrivati dagli Stati Uniti: Whoopi Goldberg, Jimmy Fallon, Chris Rock, Stephen Colbert e Conan O'Brien. Il 62enne re inglese dei comedian non c'era e l'assenza non è sfuggita ad ammiratori e osservatori. Possibile che il fuoriclasse - tra tv e teatro - non sia stato invitato? La domanda rimbalza su X e Gervais risponde con un tweet: "Sono stato invitato ma ho educatamente rifiutato. Non è proprio il mio ambiente". Sarà vero? Di sicuro, la risposta è plausibile se si considera il repertorio di Gervais, che da ateo dichiarato ha spesso affrontato il tema della religione in maniera dissacrante nelle sue apparizioni televisive e nei suoi spettacoli, che macinano record al botteghino e su Netflix. Memorabile la sua discussione nel 2017 al Late Show con Stephen Colbert, uno dei comedian ricevuti in Vaticano: "Tecnicamente sono un ateo agnostico, significa che non so. Non so se esista un dio. Un ateo rifiuta l'affermazione per cui esiste un dio. Tu dici che esiste un dio, io ti chiedo se puoi provarlo. Tu dici di no, io quindi non ti credo. Tu -dice rivolgendosi a Colbert- credi in un dio, ma ci sono 3000 divinità. Tu neghi l'esistenza di 2999 divinità, io ne nego solo una in più. La scienza è costantemente sottoposta a prove. Se distruggessimo tutti i libri sacri e i romanzi, tra 1000 anni non tornerebbero uguali. Se distruggessimo tutti i libri di scienze, tra 1000 anni tornerebbero uguali perché i risultati sarebbero sempre gli stessi. Non ho bisogno della fede per sapere che se salto fuori dalla finestra mi schianto...".
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“Borgo Materdei”: un nuovo modo di fare turismo
Il cuore pulsante di Napoli si rinnova con "Borgo Materdei", un innovativo progetto di accoglienza turistica promosso dall'associazione Passioni di Napoli, che rivoluziona il concetto di turismo attraverso la valorizzazione della comunità locale. Borgo Materdei nasce dall'idea di trasformare l'intero quartiere di Materdei in una comunità responsabile di ospitalità turistica (“CBT: Community Based Tourism”), dove gli ospiti possono sentirsi “cittadini temporanei”, identificandosi nel ritmo e nello stile di vita locale, ritrovando una dimensione più vera ed autentica. Una Comunità che vuole creare legami e dove persone accolgono persone, come amici venuti da lontano, con la gioia di rivederli ed il piacere di raccontargli tutto quello di cui sono orgogliosi. Borgo Materdei, Tavola Rotonda Così le botteghe storiche, le attività commerciali diventano infopoint diffusi, fornendo tutte le informazioni di cui si può avere bisogno: d’altro canto, chi meglio di chi vive da sempre quel luogo potrebbe darle? I vicoli, le strade e le piazze diventano un “Museo Diffuso”, in cui ogni abitante è narratore della Bellezza e custode dei luoghi e delle tradizioni locali. Non solo le eccellenze del nostro patrimonio, ma le persone sono il grande tesoro che il progetto vuole offrire: grazie all'installazione di QR Code strategici, i visitatori potranno accedere ai Luoghi delle memorie e delle passioni: non solo arte e storia, ma anche racconti, aneddoti, ricordi e piccoli segreti, narrati da una pluralità di voci, quelle di chi ci è “nato, cresciuto e pasciuto”, per esplorare le radici culturali e la vitalità di uno dei borghi più autentici di Napoli. Lo start-up del progetto, a cui da tempo Passioni di Napoli è a lavoro, culminerà in una serie di eventi culturali il 24 maggio, presso il teatro Bolivar, partner di questo ambizioso disegno che aspira ad una crescita sociale, culturale, ambientale ed umana del territorio. Borgo Materdei, infatti, deve costituire un’opportunità non solo per i visitatori, ma soprattutto per i residenti, in termini di creazione di valore e miglioramento della qualità della vita. Il pomeriggio alle ore 17.00 si terrà la round table "Ti racconto... il borgo" che vedrà coinvolti Romina Adaggio, direttrice del teatro, Ciro Guida, presidente dell’associazione VIA NOVA e Vicepresidente della III Municipalità del Comune di Napoli con delega alla Cultura, Antonio Esposito, tra i fondatori della Casa Editrice Edizioni MEA con sede a Materdei, lo scrittore Tonino Scala, autore di diversi saggi, romanzi e libri di narrativa per ragazzi e già Presidente della 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗼𝗿𝗿𝗮, Giuseppe Esposito dell’associazione VIVIQuartiere, ideatore del progetto PASSIONI DI NAPOLI-BORGO MATERDEI. Guarattelle Presente inoltre lo Studio Fotografico di Bruno Ciniglia, che sta curando la realizzazione dei contributi video de I Luoghi delle Memorie e delle Passioni, Carmine Ciniglia, giornalista e videomaker, e gli alunni della scuola media del plesso Lombardi-Fontanelle dell’ IC Statale 19 “Russo-Montale”, con la Dirigente Scolastica, prof.ssa Fabiana Alfieri, ed Il corpo docenti. L’incontro si concluderà con una perfomance a tema degli studenti, frutto di un’attività laboratoriale realizzata durante l’intero anno scolastico, in collaborazione con Passioni di Napoli. La serata si accenderà alle ore 20.30 con lo spettacolo teatrale "Guarattelle - L'impudente rivoluzione del libero arbitrio", una produzione a Km0 interamente creata nel quartiere Materdei. Questo evento unico metterà in scena talenti locali in ogni aspetto della sua realizzazione: da autori, attori e musicisti fino ai costumisti, scenografi e truccatori, per non parlare della location, il Teatro Bolivar, celebrando così la cultura e l'arte del borgo. Critica, riflessione e autenticità sono i valori portanti della pièce teatrale che vuole porre l’accento sulla lotta agli stereotipi con un feroce, ed “impudente”, attacco alla più tradizionale delle rappresentazioni. Attraverso "Borgo Materdei", l'associazione Passioni di Napoli non solo promuove un turismo più consapevole, responsabile e partecipativo, ma rilancia anche Materdei come modello di comunità creativa e sostenibile, dove residenti e “cittadini temporanei” possono sentirsi parte di una storia viva, palpitante, vera! Per maggiori informazioni su Borgo Materdei e gli eventi correlati, visitare il sito www.passionidinapoli.it. Read the full article
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"La trilogia del mentalista" di Camilla Läckberg e Henrik Fexeus: un viaggio nel lato oscuro della mente. Recensione di Alessandria today
Tre volumi di suspense e investigazioni psicologiche che mescolano thriller e illusionismo.
Tre volumi di suspense e investigazioni psicologiche che mescolano thriller e illusionismo. Recensione dettagliata della trilogiaCamilla Läckberg, maestra del giallo scandinavo, unisce le forze con Henrik Fexeus, esperto di comunicazione non verbale e mentalismo, per creare “La trilogia del mentalista”, una serie che fonde il fascino del mistero con l’introspezione psicologica. Nel primo…
#Alessandria today#atmosfera nordica#autori scandinavi#Camilla Läckberg#Colpi di scena#connessioni psicologiche#crime fiction#Google News#Henrik Fexeus#Il codice dell’illusionista#illusionismo#introspezione criminale.#introspezione narrativa#investigazione scandinava#italianewsmedia.com#La trilogia del mentalista#libri consigliati#libri di gialli#manipolazione mentale#Mina Dabiri#misteri scandinavi#narrativa contemporanea#narrativa noir#Pier Carlo Lava#psicologia criminale#romanzi a tema illusionismo#romanzi bestseller#romanzi di successo#romanzi gialli#romanzi imperdibili
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The Book Club, il 29 maggio all'Iic Il Paese dove non si muore mai
Di Pietro Nigro Il 29 maggio all'Iic nuovo appuntamento con The Book Club: è la volta di Il paese dove non si muore mai di Ornela Vorpsi. The Book Club, il 29 maggio all'Iic Il Paese dove non si muore mai Nuovo appuntamento con The Book Club 2024, il circolo di lettura dedicato al tema "I Romanzi e il Luoghi" ospitato nella bellissima biblioteca intitolata a Eugenio Montale dell'Istituto Italiano di Cultura a Londra: il prossimo 29 maggio alle ore 18 è la volta di Il paese dove non si muore mai, romanzo scritto dalla scrittrice ed artista di origini albanesi e milanese di adozione Ornela Vorpsi. Il tema degli incontri di quest’anno è “I romanzi e i luoghi”, perché - come segnalano i promotori della rassegna - "i romanzi che leggeremo sono vari sia per genere che per periodo di pubblicazione. Si va dai classici del ‘900 a scrittori contemporanei seguendo come filo conduttore il legame forte di ogni libro con un luogo o una città". “I romanzi e i luoghi” è ovviamente un tema immenso e con questa scelta si è mirato a dare un ventaglio variegato di possibilità con temi, stili e, appunto, ambientazioni che si prestano a rendere vivace la discussione nei nostri incontri. Come sempre conduce gli incontri Paolo Nelli, Lecturer di Lingua e Cultura italiana al King’s College. Residente a Londra da diversi anni, ha pubblicato racconti e romanzi, tra i quali il suo primo La fabbrica di paraurti (1999), Golden boot (2012), Trattato di economia affettiva (2018) e il recente Il terzo giorno (2020, La Nave di Teseo). Il 29 maggio, il romanzo di Ornela Vorpsi Il paese dove non si muore mai è opera di Ornela Vorpsi, autrice albanese che ha scritto il romanzo in italiano. Quella presentata è un’Albania raccontata attraverso vicende personali e con una forte tensione stilistiche intrisa di ironia e dolore. The Book Club, i prossimi libri da leggere Di seguito i successivi appuntamenti di The Book Club: - Fa troppo freddo per morire di Christian Fascella è un giallo veloce e ironico, scritto con grande abilità letteraria e uno stile scanzonato e ci si muove in una Torino meno riconoscibile. - Con Canne al vento del premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, si ripropone un classico visceralmente legato alla Sardegna. - Con Il corpo nero, Anna Maria Gehnyei scrive un romanzo basato sulla propria vita di bambina e poi donna, nata e cresciuta a Roma ma non italiana per le istituzioni e, attraverso la propria storia, dà voce a un’intera “seconda generazione” di giovani italiani. - Si finirà con Il treno dei bambini di Viola Ardone, uno dei casi letterari di questi ultimi anni, dalla povertà di Napoli del dopoguerra allo spaesamento di un bambino trapiantato nella pianura padane. Per partecipare e ricevere regolarmente i reminders dei prossimi incontri è sufficiente inviare un’email a [email protected]. ... Continua a leggere su Read the full article
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Il primo tema di cui parla Faeti nell'introduzione spiega già quasi tutto.
Si parla di imagerie popolare, iconografia con un lungo passato, nata nelle piazze e radicata nel volgo italiano. E di quelle figure che si muovono in questo ambito: i Figurinai, originariamente venditori ambulanti di figurine, intesi qui come un gruppo definito di illustratori con definite caratteristiche ed affinità con questo tipo di immaginario.
Si fa riferimento a quella antica tradizione che riguarda le stampe popolari e la letteratura ad esse collegata - accostabile ai chapbook inglesi, i bilderbogen tedeschi e la litterature de colportage francese. Erano libretti portati nelle città e nelle campagne da venditori ambulanti. attraverso i quali poteva comporsi una cultura popolare fondata su prodotti artigianali, diversi da quelli offerti dall'editoria moderna. Erano arrangiamenti, manipolazioni, riassunti tratti da opere più complesse ed inserite in grandi e famosi filoni: romanzi, aneddoti, descrizioni di miracoli, episodi storici, biografie di personaggi illustri. La loro più evidente caratteristica era la presenza dell-immagine, che doveva convincere, esporre, spiegare. Le immagini venivano spesso appese alle pareti {da cui la definizione di letteratura murricciolaia}, dalle quali potevano trasmettere il loro messaggio, che spesso risultava decisamente alternativo rispetto ai contenuti pedagogicamente diffusi dall'autorità costituita.
Questa spinta si incarna nelle immagini “capovolte” quelle che rendono protagonisti coloro che sono abitualmente disprezzati, odiati o temuti: Il mondo alla rovescia, L'albero della cuccagna, La gran compagnia de-rovinati, sono alcuni esempi, a cui si pu�� facilmente accostare la mia idea di un carnevale dove la luna si mostra girata al contrario. Queste storie nascono poi nelle piazze, dai racconti dei cantimbanchi, dove nascono anche le maschere del carnevale della commedia dell'arte.
La fine dell'ottocento il momento in cui questa tradizione inizia ad essere sostituita, in parte integrata, con quella che oggi definiamo come letteratura per l'infanzia. Il caso di Salani è emblematico perché si pone al confine di quest'epoca, ed è anche l'editore del corpo principale di opere illustrate da Chiostri che compongono la mia ricerca. La tendenza di Salani era di inserire nell'ambito della letteratura popolare, prodotti che rinnovassero questo repertorio senza del tutto abbandonarlo, seguendo così un itinerario secondo il quale la letteratura per l'infanzia si approprierà di contenuti che gli adulti hanno ormai abbandonato. Un esempio di questo territorio condiviso tra letteratura popolare e libri per bambini sono le Novella della Nonna di Emma Perodi, in cui la fiaba si appropria di contenuti da feuilletton, sempre illustrate da Chiostri.
Analizzando il segno di autori come Chiostri e Mazzanti risulta chiaro come derivi da quello degli anonimi autori delle antiche stampe vendute per strada. La chiarezza del loro segno ripropone la simbolica fissita’ delle immagini dei santi, mentre allude ambiguamente all'ambito opposto, dell’imagerie popolare, con i suoi preti peccatori, e il suo gusto per il blasfemo {che è forse una delle prime espressioni di voglia di sovversione?).
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Penso che il rapporto con l'immagine sacra sia uno di quegli elementi cuciti sottopelle che sto cercando di raccontare in questo progetto, che forse è anche un modo di riappropriarsi e ri-ambientarsi in un luogo, un tempo, una cultura, concreta e spirituale.
É fondamentale la sacralità della Luna all’interno del mio racconto, incarna una divinità femminile come la madonna e la fata turchina. Così come fondamentale il senso di sovversione e di rovesciamento. In questa dicotomia tra aderenza ad una cultura cattolica profondamente radicata {e un rigido sistema pedagogico}, e spinta sovversiva, quasi blasfema, presente nella letteratura Murricciolaia, sento espresso quel senso di appartenenza ed al tempo stesso di messa in discussione della religione, con il suo carico di immagini, simboli, ricorrenze e modi di scandire la vita famigliare, soprattutto nel periodo dell’infanzia, soprattutto la mia.
da Corpo Celeste, di Alice Rohrwacher, 2011. (Dopo ne parliamo).
Marta che accarezza il crocifisso –
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Bibbiena, Arezzo: il Festival del Libro per ragazzi dal 19 febbraio al 10 marzo
Bibbiena, Arezzo: il Festival del Libro per ragazzi dal 19 febbraio al 10 marzo. Un viaggio nel mondo della letteratura contemporanea, con uno sguardo attento a lettori e scrittori junior, attraverso un tema coinvolgente: "Narrare la Generazione 2.0: scoperte letterarie dei giovani d'oggi". Questa la forza del Festival del Libro per Ragazzi 2024, che si terrà a Bibbiena dal 19 febbraio al 10 marzo. L'evento è stato presentato in una conferenza stampa al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso. Sono intervenuti Marco Casucci vicepresidente dell'Assemblea legislativa toscana, Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena; Francesca Nassini, assessore alla Cultura, Katia Albertoni organizzatrice del Festival del Libro. Sarà un viaggio esplorativo nel mondo della letteratura contemporanea con un focus speciale sui giovani di oggi, la cosiddetta Generazione 2.0. Questo evento è dedicato a scoprire e discutere come i libri riflettono valori, interessi, passioni, emozioni, sentimenti e paure dei giovani. Attraverso una serie di workshop, letture e incontri con autori verrà esplorato come i giovani trovino rappresentazione nelle pagine dei libri e come queste narrazioni contribuiscono ad ampliare la loro visione del mondo. Il festival proporrà una varietà di generi letterari, dalla narrativa alla poesia, dai romanzi grafici ai saggi, per mostrare una panoramica completa delle diverse voci che raccontano la realtà giovanile. Ci saranno anche autori locali che hanno avuto un successo eccezionale come Francesco Caremani che con "Chiedi alla polvere" incontrerà i ragazzi delle superiori sul tema del calcio e non solo. "Importante investire sulla lettura e sulla cultura – ha detto Marco Casucci vicepresidente del Consiglio regionale - e il Festival di Bibbiena approfondisce vari aspetti legati alla lettura: narrativa, poesia, fumetto. Parlare ai giovani e agli studenti significa pensare al futuro. Bibbiena sta portando avanti un interessante progetto sulla fotografia e il Festival del Libro diventa un altro elemento per una crescita culturale del territorio. Riuscire a caratterizzarsi per delle specificità è il modo migliore per portare avanti un festival culturale di grande significato e che lascia un segno profondo in questi territori." "E' un progetto che coinvolge la lettura, i libri, il mondo dell'educazione con tantissimi eventi dedicati ai più giovani - ha spiegato Filippo Vagnoli sindaco di Bibbiena – e sta ormai diventando un'iniziativa di livello regionale. Nell'era del digitale si è perso il valore del libro e della carta stampata, cerchiamo con il nostro festival di far avvicinare i giovani alla lettura, facendoli scoprire la ricchezza della nostra letteratura e del mondo dell'editoria." "L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di fara avvicinare gli studenti alla lettura – ha aggiunto Francesca Nassini assessore alla cultura del Comune di Bibbiena – e cominciamo con regalare dei libri che affrontano tematiche importanti, come il bullismo, la costituzione. Il Festival del libro ci ha consentito di compiere un ulteriore salto di qualità, realizzando dei laboratori che affrontino insieme ai ragazzi temi centrali nel nostro mondo. Abbiamo coinvolto delle eccellenze dei nostri territori proponendo tematiche di grande attualità, come il giornalismo, filosofia, fumetti. Significativo avere anche utilizzato i vari ambienti di proprietà comunale, dal museo archeologico a quello della fotografia, dal teatro al cinema." "Il Festival si rivolge ad un pubblico di studenti molto variegato: dagli zero ai quindici anni –ha spiegato Katia Albertoni organizzatrice del festival – ospitando personaggi importanti che cercano di trasmettere i valori contenuti nei libri e nella lettura. Il nostro tentativo è di far capire ai giovani quante idee e suggerimenti si possono trovare nella lettura appassionata di un libro. L'obiettivo è creare un dialogo tra i giovani lettori e il mondo letterario, fornendo loro uno spazio per esprimersi e scoprire nuove prospettive. Attraverso la letteratura, desideriamo incoraggiare una maggiore comprensione dei temi che toccano da vicino la vita dei giovani, dai loro sogni alle loro sfide, dalle loro paure alle loro speranze per il futuro."... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Anaïs Nin
https://www.unadonnalgiorno.it/anais-nin/
Noi non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.
Anaïs Nin è stata una delle esponenti più importanti e all’avanguardia nel panorama letterario del Novecento.
Autrice controversa, affascinante, cosmopolita e elegante, cresciuta tra l’Europa e New York, ha apportato un notevole contributo alla storia della letteratura erotica. I suoi racconti destarono scandalo in tutto il mondo.
La sua opera più conosciuta è il Diario, raccolta di scritti autobiografici iniziata nel 1931 e interrotta alla sua morte, pubblicata a partire dal 1966.
Nacque a Neuilly-sur-Seine, in Francia, il 21 febbraio del 1903, suo padre era un pianista cubano di origini spagnole e sua madre una cantante cubana di origini francesi e danesi.
Aveva iniziato a scrivere quando aveva undici anni quando, dopo che il padre aveva abbandonato la famiglia che si trasferì prima a Barcellona e poi a New York.
Da quel momento in poi non ha più smesso di raccontarsi. Il dolore provocato dall’assenza del padre è stato uno dei temi centrali della sua opera assieme alle riflessioni sulla condizione della donna, che aveva il dovere morale di affrancarsi dalla società maschilista del tempo per esprimersi liberamente.
A vent’anni, nel 1923 sposò, a L’Avana, Hugh Parker Guiler, ma il matrimonio, sebbene durato per tutta la sua vita, si rivelò un’amara prigione che la portò a rifugiarsi in numerose relazioni adulterine.
Nel 1929 si trasferì a Parigi, dove venne assorbita dal fervido clima intellettuale della città. Il suo primo libro è stato D.H. Lawrence. Uno studio non accademico, saggio pubblicato nel 1931.
Nella capitale francese conobbe Henry Miller, lo scrittore autore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno, di cui si innamorò perdutamente e poi ebbe una relazione anche con la moglie di lui, June Mansfield.
Affascinata dalla psicoanalisi a cui si approcciò da paziente di Otto Rank, allievo di Freud, con cui ebbe anche una relazione, per un breve periodo svolse ella stessa la professione a Parigi e poi a New York. Condusse alcuni studi su droghe pesanti come LSD e ne descrisse gli effetti che provoca sul sistema nervoso stimolando la creatività e la percezione del proprio subsconscio.
Nel 1953 ha partecipato al film Inauguration of the Plaeaure Dome del regista sperimentale Kenneth Anger.
Centrale e preponderante in Anaïs Nin è stato il tema erotico. Ha scoperto e sperimentato la libertà sessuale in letteratura quando è iniziata la collaborazione con Henry Miller, il suo libro Il delta di Venere è totalmente incentrato sul sesso dal punto di vista femminile, il raccontarsi senza remore l’ha resa unica nel suo genere, in quegli anni.
Nella sua vita ha avuto numerose relazioni, importanti anche per l’attività letteraria. Amori intensi, vissuti oltre ogni limite.
È stata anche bigama, dal 1955 al 1966, mentre era sposata con Hugh Parker Guiler si è unita in nozze anche con Rupert Pole. Chiese poi l’annullamento dal secondo matrimonio per evitare ai due coniugi guai a livello tributario.
Ha ricevuto una laurea ad honorem in lettere dal Philadelphia College of Art.
È morta di cancro a Los Angeles il 14 gennaio 1977, assistita da Rupert Pole che aveva nominato esecutore testamentario della sua produzione letteraria. È stato lui che ha fatto pubblicare, tra il 1985 e il 2006 una versione integrale dei suoi libri e diari.
Sulla travolgente storia d’amore con Henry Miller si basa il famoso film del 1990 Henry & June.
Nel 1995 è uscito il film Il delta di Venere, tratto dall’omonima raccolta di romanzi erotici.
Anaïs Nin è stata una donna incredibile, tra le scrittrici più originali e irrequiete del XX secolo. Ha affascinato uomini e donne di genio – Antonin Artaud, André Breton, Lawrence Durrell, Gore Vidal, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Djuna Barnes – divenuti poi indimenticabili personaggi del suo imponente Diario.
Nessuna ha osato e saputo raccontare così bene, con tanta sincerità e dal punto di vista femminile, la sua controversa e affascinante attitudine alle passioni tutte.
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Vi parlo del C-drama Hidden love e vi consiglio dei libri simili
Ho appena finito di vedere un drama cinese che inaspettatamente mi è piaciuto molto, si tratta di:
HIDDEN LOVE
Trama: Sang Zhi si è innamorata a tredici anni di Duan Jia Xu, l'amico di suo fratello maggiore, che ha cinque anni più di lei. Il suo amore non ha mai vacillato seppur tenuto segreto e quando ormai al primo anno di università lo reincontra il suo cuore gioisce. E anche lui ora che la vede adulta e la frequenta si rende conto di quanto gli sia cara e non come una sorellina minore, ma come qualcosa di più, che non ha mai conosciuto prima.
Link per la visione su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=guO5E88iiYA&list=PLIPiKkS-FpK9FBPbX-0X-MDicBEQvjfas
Link colonna sonora: https://www.youtube.com/watch?v=4eUlNiuyQUE&t=278s
E' molto meno pieno di clichè, più lineare e meno drammatico della maggior parte dei drama cinesi, perciò ve lo consiglio se vi piace il tema: lei che si innamora del migliore amico del fratello.
E per gli amanti del genere ecco anche una Lista di libri rosa contemporanei dove la protagonista è innamorata del migliore amico di suo fratello:
- Just one of the guys, di Kristan Higgins (inedito in italiano)
Link affiliato: https://amzn.to/3Ro38q8
Cresciuta con quattro fratelli nello stato di New York, la giornalista Chastity O'Neill è stanca di essere solo uno dei ragazzi. Quando torna nella sua città natale, decide che è ora di entrare in contatto con il suo lato femminile. Mentre sta scrivendo una storia sugli eroi locali, incontra un dottore che sembra il candidato perfetto per mettere alla prova le sue nuove astuzie femminili. C’è solo un problema: il pompiere Trevor Meade, il suo primo amore e l’unico uomo che non è mai riuscita a dimenticare, anche se lui sembra averla superata benissimo. Eppure, più tempo trascorre con il Dr. Perfect, migliore sarà l'aspetto di Trevor. Ma con la concorrenza sfacciata, l'irresistibile Trevor inizia a vedere Chastity più che un'amica. . . .
- Fix her up, di Tessa Bailey (inedito in italiano)
Link affiliato: https://amzn.to/3z3KUnt
La famiglia di Georgette Castle gestisce la migliore attività di ristrutturazione di case della città, ma lei ha scelto palloncini invece di progetti e da allora non l'hanno più presa sul serio. Georgie adora organizzare feste di compleanno per bambini e far ridere la gente, ma non a sue spese. È determinata a trasformarsi in una Donna di Mondo... qualunque cosa significhi. E chi meglio della star sportiva residente e favorita dei tabloid può aiutarla a rifarsi una nuova immagine? Travis Ford era il debuttante più in voga della major league di baseball quando un infortunio pose fine alla sua carriera. Ora sta cambiando casa per tenersi occupato e cercando di dimenticare i suoi giorni di gloria. E poi c'è Georgie, la sorella del suo migliore amico, che non è più una ragazzina. Quando lei propone un piano assurdo - far finta di uscire insieme, per scioccare la sua famiglia e aiutarlo a trovare un nuovo lavoro - lui è d'accordo. Qual è il danno? Non è reale. Ma la ragazza che Travis prendeva in giro ora è una donna divertente e piena di vita, e non c'è niente di falso su quanto lui la desideri...
-Sono pazza di Jason Thorn, di Ella Maise
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Ricordo perfettamente la mia prima cotta. Ero innamorata persa di Jason Thorn. Con lui ho sentito per la prima volta le farfalle nello stomaco. Sembra romantico, no? Invece mi ha spezzato il cuore. Mi ha sempre vista come la sorellina del suo amico, tutto qui. Da allora ho cercato di evitarlo il più possibile e mi sono concentrata sull'altro mio grande amore: la scrittura. Anche Jason è andato avanti. Molto avanti, direi. Ora è una superstar di Hollywood e non c'è persona, in tutti gli Stati Uniti, che non conosca il suo nome e il suo irresistibile sorriso. Quando ho saputo che avrebbero realizzato un film tratto da uno dei miei romanzi ho pensato che finalmente tutti i miei sogni si stessero realizzando. Ma indovinate chi è stato scelto per il ruolo di protagonista?
-Promesse che avremmo voluto mantenere, di Monica Murphy
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Sylvie sa bene che per lei Spencer Donato è off-limits. Lui è misterioso, affascinante e soprattutto è il migliore amico di suo fratello, motivo per cui mai e poi mai dovrebbe innamorarsene. Eppure, nei corridoi della Lancaster Prep, tra una lezione e l’altra, tra i due scatta la scintilla. Nessuno, tuttavia, deve sapere di loro: si incontrano di nascosto, dove non possono essere visti. Col passare del tempo, per Sylvie, Spencer diventa il primo amore, il principe azzurro che ha sempre sognato. Per un glorioso istante, si convince che tra loro possa durare per sempre. Poi, però, le circostanze costringono Sylvie a tradire la fiducia del ragazzo che ama. Lei è convinta di averlo perso una volta per tutte, ma quando lo rincontra al matrimonio del fratello, l’attrazione è irresistibile. Dopo tutto il tempo trascorso e dopo tutti i segreti, Sylvie e Spencer troveranno di nuovo la strada l’una al cuore dell’altro? Menzogne, rivelazioni inaspettate e seduzione: bentornati alla Lancaster Prep Una storia di promesse infrante e segreti svelati, impossibile da dimenticare.
-Resta con me per sempre, di Elle Kennedy
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Gli opposti si attraggono, lo sanno tutti. In effetti, non c’è una sola ragione per cui non riesco a smettere di pensare a Colin Fitzgerald, l’insopportabile giocatore di hockey del gruppo di amici di mio fratello. Generalmente i ragazzi super tatuati, fissati con i videogiochi e insopportabilmente nerd non fanno per me. Come se non bastasse, mi considera superficiale. E questo non gioca per niente a suo favore. Ma non è nemmeno il problema peggiore: il suo migliore amico ha una cotta pesante per me. E io sono appena andata a vivere insieme a loro. Già, sono diventata la coinquilina del ragazzo che non potrò mai avere, perché Fitzy ha messo subito le cose in chiaro: non è interessato a me. E nonostante l’elettricità che si percepisce tra di noi, non ho nessuna intenzione di fargli credere che gli corro appresso. Con l’inizio dei corsi universitari e un ambiente del tutto nuovo ho parecchie altre cose di cui occuparmi. E se Colin dovesse accorgersi di quello che si sta perdendo… meglio per me.
-Il mio rischio più grande Emma Hart
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Quando Cam, il fratello che amava più di ogni altra cosa al mondo, muore in un terribile incidente d’auto, per Roxy è l’inizio di un incubo: per dimenticare quella tragica notte e tutto il suo dolore, cerca consolazione nell’alcol, nelle droghe e in avventure occasionali. E così, dopo anni dal loro ultimo incontro, la ritrova Kyle, che resta sconvolto: la sorellina del suo migliore amico si è trasformata in una ragazza disperata, autodistruttiva, sgarbata... e sexy da morire. Kyle ha giurato a Cam che si sarebbe preso cura di lei, perciò decide di fare tutto il possibile per riportarla sulla retta via. Ma presto si ritrova diviso tra i sensi di colpa e l’amore che inizia a provare per lei, mentre Roxy, che ha sempre avuto una cotta per lui, non riesce a credere che i sentimenti del ragazzo siano sinceri: e se stesse mentendo solo per mantenere la promessa di proteggerla? Tra incomprensioni, attrazione, paure e baci infuocati, Kyle e Roxy tenteranno di imboccare la strada verso la felicità.
-L'amico di mio fratello Kendall Ryan
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Smith Hamilton rasenta la perfezione: è intelligente, bello e ricco sfondato. Ma si ricorda bene di quando le cose erano molto diverse. E non ha nessuna intenzione di rovinare tutto proprio adesso. Specialmente non con la sorella del suo migliore amico. Questo significa tenere Evie a distanza di sicurezza. Perché quella ragazzina fastidiosa si è trasformata in una donna irresistibile. Evie Reed sa di essere una privilegiata. Ha una famiglia che la ama e ha cominciato a gestire la comunicazione dell’azienda di lingerie di cui i suoi sono proprietari. Anche se adora il suo nuovo lavoro, non può fare a meno di pensare che le piacerebbe avere qualcuno per cui indossare i completini sexy che promuove. La sua cotta di sempre per Smith non la aiuta affatto. È determinata a fare in modo che smetta di vederla come una ragazzina e per questo ha un piano (quasi) infallibile: infilarsi furtivamente nel suo letto. Quello che non sa è che le cose potrebbero precipitare molto in fretta, e lei e Smith dovranno trovare al più presto una soluzione. Insieme.
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