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#roberto renzetti
lamilanomagazine · 10 months
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Comune di Mantova e AmareMantova, l’opera lirica all’Ariston davanti a più di 400 bambini
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Comune di Mantova e AmareMantova, l’opera lirica all’Ariston davanti a più di 400 bambini E’ tornata in scena la lirica per le scuole primarie. Più di 400 bambini martedì 12 dicembre hanno applaudito all’Ariston l’opera ”La storia della cambiale di Matrimonio” in atto unico per attore e artisti lirici, libretto di Gaetano Rossi, musica di Gioacchino Rossini. Nel teatro cittadino è stata rappresentata la terza edizione della rassegna AmareMantova 4 kids. Un progetto realizzato dal Comune di Mantova in collaborazione con il presidente della associazione Angelo Goffredi. Il giovane pubblico era formato dalle classi delle scuole primarie cittadine Don Mazzolari, Nievo e Pomponazzo che sono state accolte con il saluto dell’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Serena Pedrazzoli. “Per il terzo anno è stato organizzato con successo questa iniziativa che serve per avvicinare gli alunni alla lirica – ha sottolineato Pedrazzoli-. E’ stato riproposto un percorso scolastico delle scuole primarie che si sta rivelando valido e che il Comune sostiene con convinzione”. I protagonisti in scena, oltre a Goffredi anche nelle vesti di direttore artistico, sono stati Dario Giorgelè, Cecilia Rizzetto e Maurizio Leoni. Nicola Dal Cero, alla direzione musicale, era anche concertatore al pianoforte. Le scene e le luci sono state affidate a Gianluca Spaggiari di Fabbricamente e la grafica ad Arcoeste di Mantova. La “Cambiale di Matrimonio” è una farsa musicata all'età di 18 anni da Rossini. Ha esordito al Teatro San Moisè di Venezia il 3 novembre 1810. Il compositore pesarese aveva già scritto altre opere, ma questa era la prima volta che veniva messa in scena pubblicamente. Al Teatro La Fenice di Venezia arrivò nel 1910. Ebbe successo anche all’estero: nel Regno Unito la première è stata nel 1954 al Sadler's Wells Theatre di Londra, nel 1984 a Perth, Ayr (Scozia), Stirling, Dundee, Dunfermline ed Inverness nella traduzione di Elizabeth Parry per la Scottish Opera. La prima rappresentazione al Rossini Opera Festival avvenne nel 1991 diretta da Donato Renzetti con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, Enzo Dara, Luca Canonici e Roberto Frontali (con successive repliche nel 1995 e nel 2006).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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digitalandy · 3 years
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Madama Butterfly, Donato Renzetti, Alex Olle, Teatro dall'opera di Roma, Circo Massimo
Sempre suggestive questa bellissima location estiva per l'opera di Roma. Il rumore delle auto sulla strada laterale si dimentica di fronte alla bellezza dei Fori e dei pini che costeggiano il Circo Massimo.
Notevole la dimensione del palco che permette delle messe in opera molto spettacolari e riduce la classica distinzione tra preparazione della scena e performance. Tutto infatti avviene di fronte al pubblico, dai cambi di scena alla messa a punto della scenografia. Elemento questo sottolineato dal figurante, travestito da operaio edile, che fa misurazioni sul palco prima dell'inizio.
E la costruzione è il motivo trainante di questa messa in scena moderna. I palazzi rappresentano un elemento importante della scenografia.
Meno impattante il primo atto dove la scena si svolge ai bordi di un bosco.
Bello il secondo atto con una bellissima scenografia che sottolinea il dramma attraverso un bel gioco di luci e il grande schermo sullo sfondo dove si costruiscono e si illuminano gli alti palazzi che contrastano con la piccola abitazione di Madama Butterfly. Una chicca il taxi elettrico che attraversa la scena sottolineando questa unicità della dimensione del palco.
Interessante il modo di rappresentare il suicidio che non avviene di fronte al pubblico ma è simboleggiano sul grande schermo che si tinge di rosso.
Bravi i cantanti e puntuale la direzione.
Madama Butterfly
Music Giacomo Puccini
 
Japanese Tragedy in three acts
Libretto by Luigi Illica and Giuseppe Giacosa
after John Luther Long and David Belasco
 
First performed
Milano, Teatro alla Scala, 17 February 1904
Length: about 3 h with 1 intermission
CONDUCTOR
 Donato Renzetti
DIRECTOR
 Àlex Ollé (La Fura dels Baus)
DIRECTOR COWORKER Susana Gómez
CHORUS MASTER Roberto Gabbiani
SET DESIGNER Alfons Flores
COSTUME DESIGNER Lluc Castells
LIGHTING DESIGNER Marco Filibeck
VIDEO Franc Aleu
CAST
MADAMA BUTTERFLY (CIO-CIO-SAN) Corinne Winters
SUZUKI Adriana Di Paola
KATE PINKERTON Sharon Celani *
B. F. PINKERTON Saimir Pirgu /Angelo Villari 31 July, 6 August
SHARPLESS Andrzej Filończyk
GORO Pietro Picone
PRINCE YAMADORI Raffaelen Feo
THE BONZE Luciano Leoni
THE COMMISSIONER Arturo Espinosa *
THE COUSIN Marika Spadafino / Claudia Farneti 20, 31 July
THE REGISTRY OFFICIER Francesco Luccioni / Daniele Massimi 20, 31 July
*After the project “FABBRICA” YOUNG ARTIST PROGRAM of the Teatro dell’Opera di Roma
Teatro dell’Opera di Roma Orchestra and Chorus
A Teatro dell’Opera di Roma Production in collaboration with Opera Australia / Sydney Opera House
sung in italian with italian and english surtitles
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amicidomenicani · 3 years
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Che dire di San Tommaso favorevole alla pena di morte degli eretici?
Che dire di San Tommaso favorevole alla pena di morte degli eretici?
Quesito Buonasera caro Padre Angelo,estraggo un passo di in un recente libro “San Francesco e i crimini dei francescani: Inquisizione, lager, truffe” (autore Roberto Renzetti )…. “La pena di morte mediante il rogo (pena nuova e purificatrice di fronte all’idra eretica e sacrilega) era stata ufficialmente introdotta in Spagna nel 1194, quindi in Italia, Germania, Francia ed Inghilterra (1401). Ed…
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italianaradio · 5 years
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GERACE Domani concerto alla chiesa di San Francesco con il tenore Alessandro Mariani e la pianista Anna Lucia Trimboli
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/gerace-domani-concerto-alla-chiesa-di-san-francesco-con-il-tenore-alessandro-mariani-e-la-pianista-anna-lucia-trimboli/
GERACE Domani concerto alla chiesa di San Francesco con il tenore Alessandro Mariani e la pianista Anna Lucia Trimboli
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GERACE Domani concerto alla chiesa di San Francesco con il tenore Alessandro Mariani e la pianista Anna Lucia Trimboli
R. & P.
Domani mercoledì 7 agosto 2019 alle ore 21,00, presso la Chiesa di San Francesco, avrà luogo un concerto tenuto dal tenore Aleandro Mariani (nella foto) accompagnato al pianoforte da Anna Lucia Trimboli.
La manifestazione rientra fra gli eventi promossi da AMA Calabria con il sostegno del Fondo Unico dello Spettacolo del MiBAC Direzione Generale dello Spettacolo, con il cofinanziamento della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura nell’ambito del piano di Azione e Coesione 2014/2020 Asse 6.7.1 TRIENNIO 2017/2019 Azione 1° Grandi Festival ed Eventi Internazionali e della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Importante sul territorio la collaborazione che AMA Calabria realizza, ormai da anni con l’Accademia di Musica lettere e Arti Senocrito di Gerace.
Aleandro Mariani, nato il 24 settembre 1989 ad Avezzano (AQ), in Italia, si è diplomato al corso istituzionale nel 2016 in canto lirico presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Nel novembre del 2012, guidato dal M ° Renata Scotto, ha frequentato il corso di alto perfezionamento all’Accademia di Santa Cecilia in Roma. Ha frequentato l’accademia Lirica di Osimo, ha frequentato il progetto Fabbrica del teatro dell’opera di Roma, frequenta l’opera School di Bologna. Ha frequentato masterclass con: Rocwell Blake e Mariella Devia, Carlo Barricelli e Patrizia Orciani.
Ha collaborato con: Dario Lucantoni, Giuseppe Lanzetta, Bruno Aprea, Leo Nucci, Rolando Nicolosi, Donato Renzetti, Andrea Griminelli, Jader Bignamini, Michele Gamba, Vladimir Ovodok, Cristina Mazzavillani Muti.
Nel 2012 è il vincitore assoluto della competizione TIM (Torney International of Music) e nel 2013 ottiene il 1 ° premio del Concorso Rolando Nicolosi che gli consente di tenere un tour in Cina con il celebre Rolando Nicolosi. Nel 2013 ha cantato a Panama per il Ministero degli Affari Esteri d’Italia, inaugurando la nascita dell’Orchestra Italiano-Panamense. Nel 2014 Mariani ha tenuto il Concert for Peace a Tyro, in Libano, per conto dell’ONU. Nel 2015 ha debuttato in Amico Fritz di Pietro Mascagni, diretto da Donato Renzetti e Leo Nucci, al Teatro dell’Opera di Piacenza, Pavarotti di Modena, Alighieri di Ravenna. Nel 2015 ha tenuto il concerto di chiusura del Padiglione Italia a Milano EXPO 2015. Nel 2016 ha vinto come unico Tenore il concorso Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2016 debutta in Rigoletto e Trovatore al teatro dell’opera di Roma.
Nel 2017 ha debuttato, come protagonista, (Turiddu) in Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni diretto da V. Ovodok, regia di C. Mazzavillani Muti. Nel 2018 ha cantato come ospite d’onore per il capodanno cinese  in diretta nazionale sulla tv nazionale la cctv.
Anna Lucia Trimboli, diplomata con lode in pianoforte presso il Conservatorio di Reggio Calabria sin da giovane ha vinto diversi Concorsi come il 6° Concorso Nazionale di Musica Danilo Cipolla di Cetraro, il 12° Concorso Musicale dell’Adriatico di Loreto o il Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale di Castel Ritaldi. Ha iniziato una brillante attività concertistica sia come solista che con Orchestra esibendosi in prestigiosi contesti come la Sala Accademia del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Attualmente frequenta il Biennio di Pianoforte presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha partecipato a Master class tenute da Roberto Cappello, Carlo Guaitoli, Boris Berman e Andrea Lucchesini. Insegna Pianoforte nei corsi pre-accademici dell’Associazione Musica Insieme in convenzione con il Conservatorio di Vibo Valentia.
Il programma di assoluto interesse musicale e di godibile ascolto comprende di Schumann/Liszt Widmung, di Franz Schubert Standchen, di Francesco Paolo Tosti Non t’amo piu, L’alba separa dalla luce l’ombra, di Pietro Mascagni dalla Cavalleria Rusticana Intermezzo Sinfonico (arr per piano solo), di Giuseppe Verdi da “il Trovatore” Ah si, ben mio, da “Machbet” Oh figli miei, di Giacomo Puccini  da “Tosca”E Lucean le stelle, di Jules Massenet da “Thais” Meditation (arr. per piano solo), di Eduardo di Capua O sole mio, di Salvatore Cardillo Core n’grato, di Ernesto de Curtis Torna a Surriento.
    R. & P. Domani mercoledì 7 agosto 2019 alle ore 21,00, presso la Chiesa di San Francesco, avrà luogo un concerto tenuto dal tenore Aleandro Mariani (nella foto) accompagnato al pianoforte da Anna Lucia Trimboli. La manifestazione rientra fra gli eventi promossi da AMA Calabria con il sostegno del Fondo Unico dello Spettacolo del MiBAC
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Francesca Cusumano
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allinfoit · 6 years
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MIRABASSI - RENZETTI - TAUFIC | Arriva #AGRESTE
MIRABASSI – RENZETTI – TAUFIC | Arriva #AGRESTE
#MirabassiRenzettiTaufic @gmirabassi #cristinarenzetti #Taufic #Agreste @EGEA_Music Agreste è il secondo lavoro del trio Mirabassi – Renzetti – Taufic. Dopo l’esperienza di Correnteza, dedicata alla musica sofisticata e raffinatissima di Jobim, il percorso dei tre prosegue risalendo il fiume verso l’entroterra, avendo come guida la suggestione potente della traduzione portoghese del termine:…
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izazilli · 7 years
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Terraço Itália comemora 50 anos
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Terraço Itália comemora 50 anos
5 décadas, 5 chefs, 5 menus com prato principal em releitura  marcam as comemorações dos 50 anos do Terraço Itália e contam a história do restaurante através de uma série de menus mensais exclusivos que serão oferecidos de maio até o final de setembro. Bodas de Ouro mais para o ícone do cenário da capital paulista, o restaurante com bar, varanda e uma das mais belas vistas panorâmicas da cidade.
Convidados a interpretar alguns dos clássicos mais pedidos à época em que o Terraço Italia nascia, os chefs Marco Renzetti (Osteria del Petirosso), Pier Paolo Picchi (Picchi), Roberto Ravioli (Casa Ravioli), Gianpiero Giuliani (Due Cuochi), e a dupla Salvatore Loi & Paulo Barros (Modern Mamma Osteria) assinam a cada mês um menu para o jantar, com entrada, principal e sobremesa. PE é claro que o chef toscano Pasquale Mancini, do próprio Terraço Itália, acompanha as criações  que serão apresentadas nesses meses de comemoração.
O prato principal de cada um dos menus traz uma releitura atual de um clássico do restaurante, adaptado de acordo com a criatividade do chef convidado. Marco Renzetti abre os trabalhos, de 1 a 31 de maio, com o Mil folhas de legumes de estação com redução de queijo parmesão, já o prato principal é uma releitura da Lagosta ao Thermidor, e de sobremesa Fondant de Chocolate com calda de figo e brandy, disponíveis no jantar. O valor da refeição é R$ 219 por pessoa e valerá também nos outros meses.
Fondant de Chocolate com calda de figo e brandy / foto: divulgação
Abaixo, veja o cardápio dos meses seguintes:
Junho: a partir de 1 de junho, é a vez de Pier Paolo Picchi, com Capellini de palmito pupunha, brotos, flores e Alici; Ravioli de truta com manteiga noisette de amêndoas e redução de laranja Bahia, revisitando a famosa truta com amêndoas da época, e Pão, chocolate e Pera, de sobremesa.
Julho: Roberto Ravioli é quem assina o cardápio desse mês que inclui como entrada Torre Cruda del Mare (tartar de atum, abacate e lagostim, com tempura de abacate e crisps de quinoa)  um remake do Steak Diana com Dry Aged e funghi Porcini, e suflê ao cioccolato con Nutella e crema di mascarpone.
Agosto: é Gianpiero Giuliani quem assume as caçarolas do restaurante, servindo polenta cremosa com Taleggio DOP e mostarda de cremona, Ravioli aberto de pato e Porcini com redução de laranja lima – versão moderna do Pato com Laranja – e Duas Texturas de mascarpone italiano com compota de figo,  mel trufado e farofa de cantucci toscano.
Setembro: Salvatore Loi e Paulo Barros fecham a temporada e assinam o menu em setembro, com Gnocchi recheado com espinafre, molho de tomate fresco com manjericão, seguido de Camarão Rosa com cebolas confitadas e gelatina de água de coco verde – o camarão com coco revisitado – e crostata de ricota com chocolate e caramelo com flor de sal, para a sobremesa.
http://revistaviajar.com.br/
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lamilanomagazine · 1 year
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Bologna: continuano le serate di San Francesco estate con musica e teatro in piazza
Bologna: continuano le serate di San Francesco estate con musica e teatro in piazza.  Proseguono le serate di SAN FRANCESCO ESTATE musica e teatro in piazza, il calendario di spettacoli dal venerdì alla domenica a cura di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con il Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna, pensato per la splendida Piazza San Francesco. Il progetto è parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena. Venerdì 14 luglio alle ore 21.00 va in scena Margherita Hack, stella tra le stelle. La vita rigorosa e spettinata di una scienziata galattica, performance del giornalista e divulgatore scientifico, amico e collaboratore della scienziata, Federico Taddia. La scienza e i gatti, l’atletica e la bicicletta, la passione per le stelle e l’amore per Aldo, le parolacce e il senso dell’etica: un suggestivo reading musicale dedicato a Margherita Hack in occasione dei dieci anni dalla sua morte, che ripercorrere le tappe e i messaggi fondamentali della sua “vita rigorosa e spettinata”. Uno spettacolo ironico, coinvolgente, ritmato ed emozionante, adatto a un pubblico di tutte le età. Il racconto è arricchito da una playlist dedicata alle stelle, composta da brani noti, altri riarrangiati e molti inediti. Sabato 15 luglio alle ore 21.00 sul palco della piazza si mescolano canzone d’autore ed etnofolk con As Madalenas, il più attivo duo di musica brasiliana in Italia, che presenta il nuovo e terzo album. L’omonimo disco, uscito a maggio 2023 per Jando Music con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, vede le polistrumentiste Cristina Renzetti (bolognese) e Tatiana Valle (brasiliana) – questa volta anche in qualità di cantautrici – comporre i loro brani in maniera “simbiotica”, in un continuo gioco di rimandi e scambi. Il progetto discografico, dai registri delicati e raffinati, propone un modello di easy listening tutto al femminile, consapevole ed elegante, in cui mondi e continenti si mescolano attraverso voce, chitarra e strumenti come pandeiro, surdo, triangolo e clarinetto. Quello in San Francesco è un inedito live che vede per la prima volta sul palco insieme al duo, una band composta da tre strumentisti: il chitarrista brasiliano Roberto Taufic, il batterista e percussionista Bruno Marcozzi e il bassista Francesco Tino. Il fine settimana si chiude domenica 16 luglio alle ore 21.30 con Bo-Noir, la rassegna dedicata a letteratura e cronaca nera, con gli script della scrittrice Grazia Verasani, la moderazione del giornalista Stefano Tura e la regia di Riccardo Marchesini. Il quarto e ultimo appuntamento tratta il caso della studentessa uccisa a 16 anni nel 1977, il cui cadavere fu rinvenuto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza il 17 marzo 2010: Elisa è sempre stata lì. L’omicidio Claps. Le indagini successive appurarono che la morte della giovane era avvenuta lo stesso giorno della sua scomparsa e per mano di Danilo Restivo, il quale, nel periodo in cui la sorte di Elisa Claps era ancora sconosciuta, fu giudicato colpevole anche dell'uccisione, compiuta nel 2002 in territorio britannico, di una vicina di casa, Heather Barnett. Intervengono Gildo Claps, fratello di Elisa; Marco Pontecorvo, regista della serie tv “Per Elisa”; il giornalista e scrittore Tobia Jones; l’attrice Laura Pizzirani con un reading e al pianoforte Riccardo Roncagli. Il weekend successivo vede in programma venerdì 21 luglio GREG & THE FRIGIDAIRES con le vivaci e coinvolgenti sonorità della musica americana anni Cinquanta-Sessanta; sabato 22 luglio il Teatro del Pratello con la presentazione del libro Visioni di lavoro e con lo spettacolo LAVORARE E VAGABONDARE. Una lezione di Pinocchio, vecchio maestro di Riformatorio; domenica 23 luglio il gruppo #NARRANDOBO con la serata Dark Bologna sulle peripezie della notte bolognese, tra jazz club e qualche faccia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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redazione-rosebud · 6 years
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Per questa eccezionale pubblicazione ringrazio Roberto Renzetti e il suo editore Tempesta Editore. Cliccate sulla coperta per acquistare il testo. RB
Il nome Cristoforo, dal greco Χριστοφορος (Christophoros); è composto da Χριστός (Christós, “Cristo”) e φέρω (phérō, “portare”), e significa quindi “portatore di Cristo”. Il nome, meglio l’aggettivo, era stato dato per sottolineare che il neonato portava Cristo dentro di sé, nel cuore, e sarebbe stato un buon cristiano (Lettera ai Galati 2,20) ma, con la medioevale Legenda Aurea (XIII secolo), è nato un altro significato per quel nome. Ed il significato è legato al seguente racconto.
             Reprobo (cioè malvagio), questo era il nome di colui che diventerà Cristoforo, era un soldato dell’esercito romano (altra leggenda lo vuole traghettatore di un fiume) originario di Canaan, aveva una corporatura imponente ed un aspetto animalesco con un viso che somigliava a quello di un cane. Un giorno, mentre Reprobo si trovava vicino ad un fiume, gli capitò un bambino che gli chiese di passare dall’altra parte del fiume che era in piena. Nell’attraversare il fiume con il bimbo sulla spalla, Reprobo si accorse che il peso che trasportava aumentava sempre più ed egli iniziava a fare una grande fatica. Depositatolo a terra dall’altra sponda Reprobo si rese conto che aveva trasportato il piccolo Gesù e cioè il peso del mondo intero. Decise allora di battezzarsi ed il nome scelto fu, appunto, Cristoforo. A questo punto Cristoforo si recò in Licia a predicare e lì fu martirizzato intorno al 250, sotto Decio. Fin qui siamo nell’agiografia più ordinaria riguardante una storia addirittura meno fantasiosa di altre. Quando però andiamo ad osservare l’iconografia antica che rappresenta San Cristoforo martire che trasporta Gesù, scopriamo che egli ha una faccia da cane (queste rappresentazioni furono via via sostituite dopo che la Chiesa ebbe reso il potere con un Cristoforo bello ed aitante come tutti i santi).
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Icona rappresentante San Cristoforo cinocefalo che trasporta il bambino.
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Affresco di origine sconosciuta
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San Cristoforo da antiche icone greche
Vi era un’antica tradizione che collegava questa immagine di Cristoforo cinocefalo ad un fatto astronomico, cioè ai calori della canicola. La festa del santo cade il 25 luglio quando il caldo asfissiante la fa da padrone ed inizia la canicola. E’ questo il periodo dell’anno in cui il Sole sorge in congiunzione con la stella Sirio (questo accadeva nel Medioevo), la costellazione del “Piccolo Cane” (in latino canicula è il diminutivo di canis) all’interno della costellazione del Cane maggiore. Ebbene noi usiamo dire che siamo in un clima di canicola quando sorge la costellazione che porta il nome del cane e la testa di san Cristoforo. Anche qui però dobbiamo rifarci alla religione egizia che, come informa Plutarco, identificava con Anubis la Costellazione del Cane ed in particolare con la stella Sirio.
Resta da spiegare quella testa di cane. Se andiamo a visionare le icone delle antiche divinità ne troviamo una sola con la testa di cane, il dio egizio Anubis.                                             
Il dio Anubis
          Sembra ragionevole pensare, come ho già accennato nell’Introduzione, che degli egiziani convertiti al Cristianesimo, particolarmente i copti, non siano stati in grado di rinunciare a questo dio per loro di estrema importanza.
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Anubis mentre pesa un cuore con una piuma sull’altro piatto
Anubis era dio dell’oltretomba e presiedeva ogni attività legata ai morti, la loro imbalsamazione (ricordo che fu Anubis ad aiutare Iside ad imbalsamare Osiride), il traghettamento verso il regno dei morti (qui ricordo che nella religione greca e romana era un cane, Caronte, che svolgeva le medesime funzioni di Anubis trasportando i morti nell’Ade), la pesatura del cuore dei morti (come già visto):
«Caronte custodisce queste acque e il fiume e, orrendo nocchiero, a cui una larga canizie invade il mento, si sbarrano gli occhi di fiamma, sordido pende dagli omeri il mantello annodato» [Virgilio, Eneide VI, 298-301].
«Egli, vegliardo, ma dio di cruda e verde vecchiaia, spinge la zattera con una pertica e governa le vele e trasporta i corpi sulla barca di colore ferrigno» [Virgilio, Eneide VI, 302-304].
Le funzioni di Anubis, tra il XX ed il XV secolo a.C., vennero prese da Osiride. Durante il periodo ellenistico, a partire dal regno di Tolomeo Sotere (320 a.C.), Anubis fu associato (con quel modo di operare strano di cui ho detto) ad Hermes che aveva la stessa funzione di traghettatore di anime nella religione greco-romana. Anche qui però Anubis non scompariva perché fu creato il dio sincretico Hermanubis.
San Cristoforo nell’antichità cristiana era un santo importante perché era uno dei 14 santi invocati in caso di gravi calamità naturali o disgrazie di qualunque tipo (come ad esempio un’epidemia). Ma il santo era ed è (nel 1969 Paolo VI ha tolto questo santo, insieme a molti altri, dal Calendario Liturgico in quanto non vi sono prove sufficienti della sua esistenza; il suo culto resta facoltativo) il protettore del trasporto, dei trasportatori, dei barcaioli, dei traghettatori (in questo senso assimilabile ad Anubis), dei pellegrini, dei viaggiatori, dei facchini, dei ferrovieri.
Le immagini di San Cristoforo con la testa di cane, come ricorda Fincati,
sono attestate tra l’altro nel monastero del Monte Sinai, al tempo dell’imperatore Giustiniano, e nei monasteri del Monte Athos in Grecia, dove in alcuni casi la testa canina venne poi abrasa dai monaci. Spesso la sua statua era posta all’ingresso delle chiese con funzione di guardiano, così come Anubis (e Cerbero) era il guardiano dell’Oltretomba. …
Anche il particolare del bambino trasportato da Cristoforo sulle spalle è tutt’altro che genuino. Ci sono infatti delle gemme incise in cui Anubis trasporta sulle spalle un ariete (simbolo del Sole-Osiride che viene guidato nel viaggio notturno). Come non pensare anche alla figu­ra cristiana del ‘buon pastore’, considerando l’influsso egizio’ che sta in parte alla base del Cristianesimo? Nel mondo greco-romano si ebbe­ro le figure di Hermanubis e di Herculanubis in sostituzione del dio egizio, a testimonianza di una popolarità giunta fin nell’Urbe, poiché nei Musei Capitolini sono conservate due loro statue. Nella mitologia greca è nota anche la figura del gigante Ercole che porta sulle spalle il piccolo Eros: ‘Questi ultimi tratti leggendari, che accomunano singo­larmente Eracle a Cristoforo, non ci devono far perdere di vista l’essen­ziale, cioè che Eros è una specie di demiurgo e che svolge spesso un ruolo cosmogonico. L’Eracle con Eros, il buono e santo gigante che porta il generatore del mondo è dunque per davvero uno dei prototipi del Cristoforo col Gesù bambino […]’. In verità, san Cristoforo non di­pende solo da Anubis e da Hermanubis, ma da Eracle-Herculanubis, tutti simboli che fornirono ai creatori di immagini dei tipi intercam­biabili che non si peritarono di fondere assieme e mescolare. Le imma­gini di san Cristoforo sono la risultante di questo amalgama. La cor­rente iconografica che va da Anubis a Cristoforo, abbracciando Her­mes ed Eracle, Hermanubis ed Erculanubis, è dunque significativa e possiamo affermare, in tutta certezza, che le immagini di Cristoforo derivano da questa vasta corrente pagana che ha di volta in volta attri­buito a Hermes e a Eracle il fanciullo divino, a Hermes e Anubis la pal­ma o l’olivo, ad Anubis la testa di cane e il costume militare. …
Pare che lo stesso nome Cristoforo abbia un’origine tutt’altro che cattolica; afferma il Saintyves: ‘Il nome stesso Cristoforo è forse una trasposizione del nome egizio del dio […] che i greci tradussero con l’espressione Osiris-Apherou e che i cristiani alessandrini, che so­stituirono Osiride con Cristo, vollero tradurre a loro volta con Christ-Apherou, da cui è derivato Christophoros …
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                                                                                    Hermanubis
In quanto ho qui detto il riferimento al Cristianesimo che rapina miti e culti pagani è soprattutto all’iconografia, alle immagini (mitologia delle immagini). In altre parti di questo lavoro avevo parlato del nome di una divinità pagana che, con qualche trasformazione, diventava cristiana (mitologia dei nomi propri). In altre parti ancora, sempre di questo lavoro, mi sono occupato della ricerca dei riti, delle festività pagane dalle quali ha attinto il Cristianesimo (mitologia dei riti). Dovrò ora cercare di andare più a fondo su questi tre tipi di mitologie.
      Esclusivo – Roberto Renzetti. LA GRANDE RAPINA I riti pagani diventano cristiani Indagine sull’evoluzione del cristianesimo – IL CASO DI SAN CRISTOFORO
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giuseppeinfantino · 3 years
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Vi aspetto questa sera alla prima di “Manon Lescaut “ di Giacomo Puccini presso il @teatrocarlofelice Start ore 20:00 Manon Lescaut Maria José Siri/Monica Zanettin Renato Des Grieux Marcelo Álvarez/Riccardo Massi / Francesco Pio Galasso Lescaut Massimo Cavalletti /Enrico Marabelli Geronte di Ravoir Matteo Peirone Edmondo Giuseppe Infantino L’oste Claudio Ottino Il maestro di ballo Francesco Pittari/Didier Pieri Il musico Gaia Petrone/Sandra Pastrana Il sergente degli arcieri Matteo Armanino Il lampionaio Francesco Pittari/Didier Pieri Un Comandante di marina Loris Purpura Renato Des Grieux anziano Roberto Alinghieri Un parrucchiere Simone Tudda Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti Regia Davide Livermore ripresa da Alessandra Premoli Scene Giò Forma e Davide Livermore Costumi Giusi Giustino Luci Nicolas Bovey Videodesign D-Wok (presso Teatro Carlo Felice) https://www.instagram.com/p/Cbh5gisstjj/?utm_medium=tumblr
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redazione-rosebud · 5 years
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Filosofia dell’anima – Su Rosebud e Ipazia nel 2020. Sullo lotta per la libertà di espressione e su Fiscamente.net di Roberto Renzetti
Filosofia dell’anima – Su Rosebud e Ipazia nel 2020. Sullo lotta per la libertà di espressione e su Fiscamente.net di Roberto Renzetti
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redazione-rosebud · 6 years
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Dossier scuola e università - Il coraggio di andare controcorrente
Dossier scuola e università – Il coraggio di andare controcorrente
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redazione-rosebud · 6 years
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L’ottimo prof. Renzetti e i 5Stelle che aprirebbero la via al fascismo. E una fenomenologia breve della storia della coglioneria nella politica italiana, metacoglione compreso!
L’ottimo prof. Renzetti e i 5Stelle che aprirebbero la via al fascismo. E una fenomenologia breve della storia della coglioneria nella politica italiana, metacoglione compreso!
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redazione-rosebud · 6 years
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Mille e un libro da leggere (14) - LA GRANDE RAPINA I riti pagani diventano cristiani Indagine sull’evoluzione del cristianesimo
Mille e un libro da leggere (14) – LA GRANDE RAPINA I riti pagani diventano cristiani Indagine sull’evoluzione del cristianesimo
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redazione-rosebud · 7 years
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Filosofia dell’anima – Di laicità, non di ateismo.
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redazione-rosebud · 7 years
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Mitico Roberto Renzetti. FEDELI, LA RENZISTA, PRENDE ANCORA A CALCI LA LINGUA ITALIANA!
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redazione-rosebud · 7 years
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La buona scuola… a lezione di “sinistra”. Una noterella sul bullo ignorante di Rignano sull’Arno….
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