#rischi sul lavoro
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“Sicuramente in Campo”: Una Giornata Dedicata alla Sicurezza sul Lavoro in Agricoltura
La Cia Alessandria, in collaborazione con lo S.Pre.S.A.L., organizza un incontro formativo nell’ambito della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2024.
La Cia Alessandria, in collaborazione con lo S.Pre.S.A.L., organizza un incontro formativo nell’ambito della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2024. Alessandria, 21 ottobre 2024 – In occasione della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, la Cia Alessandria, in collaborazione con il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.)…
#Acqui Terme#Agenzia Europea per la Sicurezza#agricoltura sicura#Alessandria#assistenza alle aziende#attrezzature agricole#azienda agricola#Cia Alessandria#collaborazioni tra enti#comunità agricola#convegno sicurezza#Cultura della sicurezza#D.lgs. 81/2008#EU-OSHA#eventi sulla sicurezza#formazione agricoltori#gestione documentale sicurezza#Hotel Valentino#macchine agricole#piani di prevenzione#piani di prevenzione in agricoltura#Piero Trinchero#prevenzione in agricoltura#prevenzione incidenti#rischi sul lavoro#S.Pre.S.A.L.#salute e sicurezza#Sensibilizzazione sicurezza#Settimana Europea della Sicurezza#Sicurezza Ambientale
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Siamo il secondo paese industriale europeo, subito dopo la Germania. Ma gli italiani non lo sanno.
In alcuni settori d’eccellenza (la meccatronica e la robotica, la chimica fine, la farmaceutica d’alta specialità, le componentistica auto, la cantieristica navale da diporto, etc.) abbiamo posizioni da primato internazionale, ma per gran parte della nostra opinione pubblica è innanzitutto il turismo ad assicurare la ricchezza dei territori.
Siamo tra i cinque maggiori paesi esportatori del mondo, proprio grazie all’industria e a quella meccanica in prima linea, ma i cittadini per il futuro confidano negli alberghi e nelle opportunità del commercio, nello shopping.
“Dissonanza cognitiva” è il nome di questo fenomeno, un’opinione che fa a pugni con la realtà di fatti e dati. Detta in altri termini, l’Italia non sa bene chi è e come si produce la sua ricchezza e dunque non ha una fondata idea di dove andare.
L’industria scivola ai margini dell’immaginario collettivo, occupa un ruolo periferico nella rappresentazione sociale dello sviluppo. (...)
Ecco il punto: l’Europa può continuare a restare ancorata ai suoi valori e alla sua cultura civile se mantiene una forza industriale di peso e respiro globale. (...) E se dunque investe sulle nuove tecnologie (infrastrutture, ricerca, processi di conoscenza e formazione) e sull’impiego ben strutturato e guidato dell’Intelligenza Artificiale (...).
Serve insistere sull’industria, insomma, (per) evitare il precipizio indicato alcune settimane fa dal “Financial Times”: perdere la sfida competitiva con Usa e Cina e ridursi a essere “il Grand Hotel dei ricchi e potenti del mondo”. Un luogo di storica eleganza. Ma privo di peso e potere. Incapace di decidere sul suo futuro. (...)
Viene da lontano, questo fenomeno di sottovalutazione del peso industriale. Da una diffusa cultura anti-impresa, ostile al mercato, alla fabbrica ma anche alla tecnologia e alla scienza (...). Da una disattenzione culturale verso i fenomeni del lavoro industriale, (...) da un’opinione pubblica incline ai luoghi comuni anti-industriali e segnata da un evidente deficit informativo. E da una tendenza, ben radicata in ambienti economici ed accademici, a insistere sul tramonto dell’industria alla fine del Novecento, per cedere il passo al “terziario avanzato” e alla finanza.
Dati e fatti, soprattutto dopo la Grande Crisi finanziaria del 2008, hanno smentito queste false costruzioni di un immaginario distorto e ridato invece importanza all’economia reale. E l’Italia è cresciuta, più e meglio di altre aree europee, negli anni post Covid, proprio grazie al suo “orgoglio industriale”, investendo, innovando, (...) facendone un asset di competitività e di qualità sui mercati.
Eccola, dunque, la realtà dell’Italia industriale ad alta tecnologia e sofisticata qualità (...), per evitare che la mancata conoscenza dell’Italia industriale alimenti quelle disattenzioni, quelle false percezioni della realtà che contribuirebbero ai rischi di declino economico e dunque sociale e civile del nostro Paese.
Se ne accorge finalmente anche l'informazione dei finti sapientoni (e fa autocritica pur senza dirlo): https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/11/18/news/litalia_e_un_grande_paese_industriale_ma_gli_italiani_non_lo_sanno_e_preferiscono_pensare_al_turismo-17751079/
In realtà manco l'Huff Post dei sapientoni sa che in quanto a export stiamo gareggiando col Giappone e, tolta l'Olanda che non esporta quasi nulla di suo ma lucra sull'in-out di Rotterdam da e verso la Cermania, saremmo sul podio MONDIALE delle bilance commerciali attive. Grazie alle industrie citate ma non solo, grazie anche alle altre eccellenze italiane: MODA & LUSSO, FOOD&BEVERAGE.
Ovviamente l'articolo è stato qui depurato , solita profilassi antibatterica, da false devianze riguardo "svolte green necessarie", no non lo sono anzi rappresentano un freno a mano tirato, verso "grazie alle politiche europee di Draghi", no è un liquidatore fallimentare, e tutti quei "ci vuole più politica per guidare" da dirigisti socialisti: non servono affatto, tutto questo è successo proprio GRAZIE alla distrazione della politica dirigista pre e post covid.
Ah e manca anche l'indicazione fondamentale: ma quale Trump, ma basta con 'ste ridicole scuse - btw, se riaprisse il mercato russo facendo finire la guerra dei Biden, decolleremmo ancora di più e dei dazi ce ne fregieremmo alla grande..
Per evitare che il declino si accompagni al degrado sociale in atto per via dei migranti (la manodopera dequalificata e a basso costo fa calare i salari quindi i consumi, oltre a far soppravvivere aziende decotte e terziario arretrato), la spada di Damocle per l'industria italiana è evitare il crollo economico della Cermania, nostro primo mercato. Ma quale Draghi, è necessario la facciano immediatamente finita con tutto 'sto verde elettrico.
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IL CONGO DICE BASTA ALL’ESTRAZIONE DI PIOMBO DALLA MINIERA INQUINANTE
Il ministero dell’Ambiente della Repubblica del Congo ha ordinato la totale sospensione delle attività di Metssa Congo, filiale dell’indiana Metssa che produce piombo per l’esportazione, a causa dei rischi causati all’ambiente e alla salute dei residenti dai suoi impianti di riciclaggio, situati a 50 metri da una scuola.
La chiusura è arrivata dopo la pubblicazione del rapporto “All’ombra delle industrie nella Repubblica del Congo”. Il documento, stilato da Amnesty International, infatti denunciava diversi casi di fuoriuscite di petrolio sul suolo e sulle sorgenti d’acqua, ed emissioni di fumo da forni di alluminio e piombo legati alle attività di due compagnie petrolifere e di una società di riciclaggio nelle aree di Pointe-Noire e Kouilou. Emissioni che stanno causando problemi di salute alle popolazioni locali. A Vindoulou, alla periferia di Pointe Noire, un collettivo di residenti si lamenta da anni del fumo che esce dalla fabbrica Metssa Congo, un impianto di riciclaggio situato di fianco a una scuola. Questa filiale del gruppo indiano produce in particolare barre di piombo per l’esportazione. Nel marzo 2023 sono stati prelevati campioni di sangue a 18 persone che vivevano nei pressi della fabbrica che sono stati fatti analizzare da un laboratorio indipendente con il contributo di Amnesty International. Tutti presentavano livelli di piombo ben al di sopra del livello ritenuto sicuro dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Il governo del Congo ha deciso quindi di intervenire bloccando definitivamente l’attività dell’azienda.
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Fonte: Africa News; Amnesty International; foto di Kudra Abdulaziz
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Abbattere e seppellire alberi per fermare il cambiamento climatico: l’idea di una startup sostenuta da Bill Gates
Un anno fa Merritt Jenkins si è trasferito da Boston a Twain Harte, in California, ai piedi della Sierra Nevada. Un mattiino si dirige verso un bosco di dieci acri nella Stanislaus National Forest. Qui la sua startup, Kodama Systems, sta perfezionando la sua macchina per la raccolta del legname, che pesa 17 tonnellate ed è lunga 7metri e mezzo. I taglialegna usano macchine del genere, per prendere tonnellate di alberi tagliati e detriti e trascinarle fuori dal bosco. La versione di Kodama è progettata per svolgere questo compito anche di notte, con meno persone, grazie a connessioni satellitari e camere avanzate a lidar (light detection and raging), le stesse utilizzate sulle auto a guida autonoma, per monitorare il lavoro da remoto. Non è facile. “Gli alberi hanno molte texture diverse”, dice Jenkins, 35 anni. “Ogni 3 metri il cammino è leggermente diverso”. Ma tagliare legna nell’oscurità non è la parte più intrigante dei programmi di Kodama, che ha raccolto 6,6 milioni di $ di finanziamenti dalla Breakthrough Energy di Bill Gates e da altri. Dopo avere tagliato gli alberi, Jenkins vuole seppellirli per contribuire a rallentare il cambiamento climatico e raccogliere compensazioni di carbonio che potrà poi vendere (e forse, un giorno, anche crediti d’imposta). L'idea è quella di piantare alberi per assorbire la CO2 dall’aria e poi vendere i crediti alle aziende, ai proprietari di jet privati o a chiunque altro abbia bisogno o voglia compensare le sue emissioni. Gli scienziati, però, sostengono che anche seppellirli possa ridurre il riscaldamento globale. Soprattutto nel caso di alberi che finirebbero altrimenti per bruciare o decomporsi, disperdendo nell’aria il carbonio che hanno immagazzinato. I giganteschi incendi divampati in California nel 2020 hanno evidenziato i rischi per l’aria, le proprietà e la vita posti dalle foreste troppo estese. “I cieli arancioni di San Francisco hanno rappresentato un punto di svolta”, afferma Jimmy Voorhis, head of biomass utilization and policy di Kodama. “Ora queste storie hanno un’eco diversa. L’allarme suona ancora più forte quest’anno, dopo che gli incendi in Canada hanno messo a rischio l’aria di New York, Washington e Chicago. Per affrontare il problema, lo Us Forest Service intende tagliare 70 milioni di acri delle foreste occidentali, soprattutto in California, nei prossimi 10 anni. In questo modo estrarrà più di un miliardo di tonnellate di biomassa secca. È consuetudine, dopo un disboscamento del genere, che i tronchi di dimensioni tali da essere di interesse commerciale finiscano alle segherie, mentre il resto viene in gran parte accatastato e bruciato in condizioni controllate. Kodama, invece, vuole seppellire gli avanzi in vasche di terra progettate per mantenere condizioni asciutte e senza ossigeno e proteggere il legno dalla putrefazione o dalla combustione. Oltre ai fondi raccolti da venture capital, Kodama ha già ricevuto sovvenzioni per 1,1 milioni di dollari dall’agenzia californiana che si occupa degli incendi boschivi. Altri si sono già impegnati ad acquistare i crediti di carbonio legati alle prime 400 tonnellate di alberi seppellite. Sul mercato, quei crediti dovrebbero fruttare 200 $ a tonnellata. Kodama conta di arrivare ad abbattere e seppellire più di 5000 tonnellate di alberi all’anno. L’idea di seppellire gli alberi sembra semplice e poco tecnologica, soprattutto se paragonata alle complesse tecnologie per la cattura del carbonio che vengono sviluppate per estrarre la CO2 dall’aria. Grazie all’Inflation Reduction Act approvato dai DEM nel 2022, società come Occidental Petroleum ed ExxonMobil potrebbero beneficiare di 85 $ di crediti d’imposta per ogni tonnellata di CO2 se riusciranno a perfezionare i sistemi per aspirare il gas direttamente dall’aria e trasferirlo tramite condutture, per poi iniettarlo nel sottosuolo. La legge incentiva alcuni di questi progetti con crediti d’imposta pari al 30% o più del capitale iniziale investito.
https://forbes.it/2023/08/04/kodama-systems-startup-abbatte-alberi-salvare-clima/
Non ho parole per commentare, se non che basta piantare nuovi alberi. Ma evidente non rende così tanto
https://www.science.org/doi/10.1126/science.aax0848
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🇪🇺⚔️🇷🇺 L’UE STA PREPARANDO LA DECISIONE DI INVIARE TRUPPE IN UCRAINA
🔴La Francia è soprattutto favorevole all'invio di istruttori militari in Ucraina, con il sostegno dei Paesi baltici, della Danimarca e della Svezia, scrive Welt am Sonntag. Allo stesso tempo, Austria, Ungheria, Germania, Malta e Slovenia “temono un’ulteriore escalation e rischi imprevedibili”.
➡️La preparazione formale della questione è iniziata con una lettera da Kiev datata 31 maggio al capo diplomatico dell'UE Josep Borrell.
➡️I ministri degli Esteri e della Difesa dell'UE discuteranno l'argomento per la prima volta a metà della prossima settimana. Il loro incontro informale avrà luogo il 29-30 di agosto.
🔴Tecnicamente, l’introduzione di istruttori dell’UE in Ucraina può essere effettuata attraverso l’espansione del mandato della missione di assistenza militare dell’UE in Ucraina (EUMAM Ucraina), che terminerà a metà novembre. Dovrebbe essere prorogato per due anni. Il mandato può essere ampliato in modo che in futuro l’addestramento delle Forze Armate ucraine venga effettuato sul territorio ucraino.
➡️La pubblicazione osserva: “In questo caso, l’esercito dell’UE prenderà parte ufficialmente per la prima volta ad una guerra sul suolo ucraino”.
➡️Ai decisori è stata presentata una relazione del Servizio europeo per l'azione esterna, che delinea gli aspetti positivi e negativi dell'introduzione di istruttori dell'UE in Ucraina. Il documento rileva che Kiev “si aspetta fino a 150mila nuovi coscritti a seguito della mobilitazione di maggio, nonché dieci nuove brigate di fanteria”.
🔴Molto probabilmente, l'UE deciderà di inviare istruttori in Ucraina, anche se non dalla prima seduta. L’euroburocrazia è favorevole. Resta da convincere alcuni scettici. Parte del lavoro sarà svolto dagli Stati Uniti e parte dagli stessi burocrati europei. Come ultima risorsa, la soluzione comporterebbe che i Paesi membri inviino istruttori in Ucraina su base volontaria, anziché obbligatoria.
➡️Per Washington, si sta formando un'altra comoda situazione di ulteriore spostamento verso l'Unione europea dei rischi di uno scontro militare diretto con la Russia, nella quale gli stessi USA rimarranno in disparte.
➡️Ma dovremmo capire che un istruttore militare straniero può trovarsi come sul campo di addestramento, così anche nel quartier generale e nelle formazioni di battaglia. Le Forze Armate ucraine soffrono ora molto per la carenza di ufficiali, soprattutto sottufficiali. L’esercito europeo potrebbe ridurre la gravità di questo problema formando "lo scheletro" delle Forze Armate ucraine.
🔴A tutti gli effetti, l'introduzione di istruttori militari dell'UE in Ucraina equivale all'introduzione di truppe dei Paesi dell'UE e alla partecipazione ufficiale alla guerra contro la Russia.
⚡️ La domanda principale è: come reagirà Mosca a tutto ciò? Se nel modo consueto, in seguito entreranno unità del personale NATO a pieno titolo con il proprio equipaggiamento.
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Tutto si compra: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi, io. Scrivo questo libro per farmi licenziare. Se mi dimettessi, non beccherei l’indennità. Mi tocca segare il confortevole ramo su cui sto appollaiato…Preferisco essere sbattuto fuori da un’impresa che dalla vita. (…) Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione: sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi. […] Siete di fronte a individui che disprezzano il pubblico, che vogliono mantenerlo in un atto d’acquisto stupido e condizionato. Nel loro animo si rivolgono alla “rincoglionita sotto i cinquant’anni”. Voi cercate di proporre qualcosa di divertente, che rispetti un po' la gente, che tenti di tirarla verso l’alto, perché è una questione di buona creanza quando s’interrompe un film in tv. E vi viene impedito. […] Idealmente, in democrazia, l’intento dovrebbe essere quello di utilizzare il formidabile potere della comunicazione per smuovere le menti anziché annientarle. Questo non succede mai perché le persone che dispongono di questo potere preferiscono non correre rischi. […] Vedrete che un giorno vi tatueranno un codice a barre sul polso. Sanno che il vostro unico potere risiede nella vostra carta di credito. Hanno bisogno di impedirvi di scegliere. Devono trasformare i vostri atti gratuiti in atti d’acquisto. […] Gli uomini politici non controllano più nulla; è l’economia che governa. Il marketing è una perversione della democrazia: è l’orchestra a dirigere il direttore. Sono i sondaggi che fanno la politica, i test che fanno la pubblicità, i panel che scelgono la programmazione musicale alla radio, le “sneak preview” che determinano il finale del film, l’auditel che fa la televisione. […] Creativo non è un mestiere in cui devi giustificare il tuo salario; è il salario a giustificare il tuo lavoro. Come per gli autori di programmi televisivi, la carriera è effimera. Ecco perché un creativo prende in pochi anni quello che una persona normale guadagna in una vita intera. […] La pubblicità si è messa a dettare legge su tutto. Un’attività che era partita quasi per scherzo domina ormai le nostre vite: finanzia la televisione, condiziona la stampa, regna sullo sport [...], modella la società, influenza la sessualità, sostiene la crescita economica.
Frédéric Beigbeder
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Grandinate
Ieri 27 Marzo 2023, l’entrata di una corrente di aria fredda sull’Italia centro meridionale, ha scatenato una serie di violente e spettacolari grandinate: Roma, molte zone della Campania, il Foggiano. Va detto subito che non è affatto raro che ciò capiti, e non è certo questo fenomeno sentinella del cambiamento climatico (si dovrà fare una volta un bel discorso su questo tema, siamo vittima di un rapporto con la meteorologia al limite del fanatico). C’è un video, drammaticamente commovente, di un floricoltore foggiano, Giuseppe Savino, che a Manfredonia ha un’azienda florovivaistica specializzata in tulipani: le spettacolari fioriture di inizio primavera erano una attrazione per migliaia di persone, e nel video un desolato Giuseppe piange, sotto la grandine, la totale distruzione dei preziosi fiori. Va detto che per quanto emozionante, e commovente, è uno dei rischi del lavoro agricolo, dove comanda sempre chi o cosa sta in cielo (qualsiasi cosa voglia significare per ognuno).
Nel mio post sulla gita a Ravenna, ho accennato ad un evento molto doloroso per me, e molti e molte delle persone che seguono il mio Tumblr mi hanno chiesto, con la gentilezza e l’educazione delle persone per bene. Anche io sono stato vittima di una grandinata metaforica, le parole di un messaggio mi hanno colpito con la stessa violenza dei chicchi di ghiaccio sui delicati petali dei tulipani di Giuseppe. E ogni parola che colpiva un petalo, era un ricordo di affetto, dedizione, disponibilità di anni caduto a terra, e reso in un attimo inutile. Mi sono sentito come Giuseppe con i suoi tulipani, disperato e angosciato.
Dopo la pubblicazione del video, centinaia di messaggi sono arrivati a Giuseppe: tutti chiedevano all’agricoltore di non rimborsare i biglietti già venduti, e di usare i soldi per ricominciare una nuova avventura. C’è addirittura chi vuole comperare un biglietto senza vedere nemmeno un fiore, solo per aiutarlo. Spero Giuseppe riesca a rialzarsi.
A differenza della sua grandinata, la mia ha un nome e cognome, un volto, una voce, che ho sentito per anni in ogni momento, soprattutto di conforto, di riso, di emozioni condivise. La mia grandinata era del tutto inaspettata, proprio per questo fa più male. Tra l’altro, per sottile beffa dei pensieri, i tulipani furono uno dei motivi del nostro volerci bene.
I tulipani anche se perdono i fiori, continuano a vivere: i bulbi se curati possono fiorire per decine di anni, e si moltiplicano ad ogni fioritura. Non cambierò il mio essere gentile, premuroso e affettuoso con gli altri per questa grandinata, nè cambierò mai idea sul voler bene comunque, che a rigor di logica è meno peggio che prendere a maleparole un’altra persona. Un abbraccio a Giuseppe, e se so qualche modo su come aiutarlo ve lo farò sapere.
Sii gentile quando possibile. È sempre possibile Dalai Lama
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Nell’ultimo anno e mezzo l’Intelligenza Artificiale è diventata una realtà che influisce nella vita di tutti. L’incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti di Torino su pratica architettonica e intelligenza artificiale è stata l’occasione per fare il punto su come l’AI sta cambiando il lavoro dell’architetto.
Partendo da sette casi studio, il dibattito ha affrontato temi come la spinta alla miniaturizzazione degli Studi professionali, l’analisi predittiva, l’integrazione dell’AI nel processo progettuale, la psicologia della progettazione e la qualità di vita.
Una domanda però è rimasta inespressa e pertanto senza risposta: se domani l’attività umana si limiterà alla selezione degli output artificiali, affidando alla AI la funzione creativa, quale futuro ci attende quando, nel suo continuo processo di auto apprendimento, l’AI finirà per attingere ai suoi stessi elaborati, in una iterazione continua che potrebbe non essere percepita criticamente dall’uomo?
Ho girato la domanda a ChatGPT e questa è la risposta:
“Hai ragione, poni la questione in modo appropriato. Se l'attività creativa dovesse essere completamente delegata all'AI, senza un effettivo controllo umano sul processo, allora emergerebbero alcuni rischi significativi:
- Come dicevi, l'AI potrebbe cadere in un loop di auto-apprendimento che la porterebbe a generare soluzioni sempre più autoreferenziali, basate sui propri precedenti output e prive di originalità. Questo processo potrebbe sfuggire al controllo umano.
- Si rischierebbe di perdere progressivamente la capacità di comprendere e valutare criticamente il lavoro dell'intelligenza artificiale. Siamo ancora lontani dall'avere sistemi di AI pienamente trasparenti e spiegabili.
- Verrebbe a mancare il contributo umano di sensibilità estetica, empatia ed etica, fattori imprescindibili soprattutto nel campo dell'architettura e del design.
- Si creerebbero le condizioni per un'omologazione e standardizzazione delle soluzioni progettuali, in contrasto con i principi di sostenibilità, innovazione e contestualizzazione.
In definitiva, in assenza di un effettivo controllo umano sul processo creativo, delegato completamente alle macchine, i rischi di "derivazione" dell'intelligenza artificiale sarebbero concreti e difficilmente governabili.
Per un futuro sostenibile sarà fondamentale un approccio prudente che preservi il ruolo dell'uomo, integrando e guidando le potenzialità dell'AI, senza mai delegarle il libero arbitrio progettuale.”
Uomo avvisato…
L’immagine principale non è collegata all’evento dell'Ordine degli Architetti ma è stata generata da Stable Diffusion XL attraverso un prompt basato sul testo del post e successivamente reiterata un certo numero di volte
#intelligenzaartificiale#intelligenzaartificialegenerativa#iaart#IAGenerativa#AIarchitecture#CreativityandAI#DigitalDesign#architecture
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Perché?
Perché non dovreste affrontare una ristrutturazione in piena estate? Do per scontato che la domanda sia su questo.
Perché in estate le fabbriche e i distributori sono chiusi, se ti va bene meno di un mese, se ti va male sono chiusi già oggi e riaprono a settembre. Questo vuol dire che le quantità, a meno che non ci sia uno stock grande (cosa che ormai nessuno fa più ed è sconsigliata per un punto vendita) tu non avrai mai tutte le quantità giuste per affrontare una ristrutturazione a disposizione. Allora dovrai ordinare, ma le aziende chiudono, e se non sono chiuse stanno andando ad esaurimento scorte perché le fabbriche sono chiuse. Quindi rischi forti ritardi, prodotti non giusti, rischi di dover tappare i buchi con prodotti diversi da quelli preventivati. Ti incazzi e ti sfoghi con quei poveri tre cristi che stanno lavorando per te mentre tutti stanno in ferie, quei tre poveri cristi che si stanno facendo un culo per te perché le aziende che li riforniscono sono senza stock, le fabbriche sono chiuse e le quantità finite.
Per affrontare una ristrutturazione con animo sereno va prospettato il 20% in più del budget e del tempo che sta scritto sul preventivo. In estate tutto ciò diventa incontrollabile. E in estate, soprattutto, i clienti sono molto più maleducati quindi 🤘 NB. Il primo che mi dice "ma no a me la ditta ha assicurato che andrà tutto bene" vince uno sguardo inceneritore perché NO, NON ANDRA' TUTTO BENE e la ditta non lo sa ancora, o non vuole dirtelo o sono dei cafoni di merda (come taaanti in questo periodo) e non gliene frega un cazzo se tanto va a tuo discapito. Sai quante ditte ho visto lavorare bene in questo ultimo anno? Ditte che hanno lavorato bene e lasciato il cliente soddisfatto? Ditte che non si sono approfittate, che non hanno lasciato la merda dietro di se? Sai quante? Due. E io per lavoro vado dove le ditte hanno quasi finito. Mi rode il culo? Sì, e non sono nemmeno in prememestruo pensa. Perché a me interessa che il cliente sia soddisfatto e questo non è il modo giusto.
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TUTTE LE BATTERIE DIVENTANO RICICLABILI PER LEGGE
L’Europa ha adottato oggi un nuovo regolamento che stabilisce le norme di sostenibilità per le batterie e che ne disciplina l’intero ciclo di vita, dalla produzione al riutilizzo e al riciclaggio.
Il regolamento del Parlamento europeo si applicherà a tutte le batterie, compresi tutti i rifiuti di batterie portatili, di batterie per veicoli elettrici, di batterie industriali, di batterie per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione e le batterie per mezzi di trasporto leggeri (biciclette elettriche e monopattini elettrici).
Secondo le stime dell’Unione Europea, la domanda di batterie aumenterà di oltre dieci volte da qui al 2030 e la nuova norma ha l’obiettivo di rendere questo mercato sostenibile e competitivo. Le principali novità del nuovo regolamento che vale per tutte le tipologie di accumulatori sono: l’obbligatorietà di produrre apparecchi portatili con batterie che i consumatori possano sostituire da soli, obbligo di riciclo di tutte le vecchie batterie da parte dei produttori che le dovranno ritirare senza costi per che le cambia, adozione di una ‘politica di dovuta diligenza’ da parte di chi immette le batterie sul mercato, finalizzata a sviluppare azioni e politiche per affrontare i rischi ambientali e sociali per l’approvvigionamento e le trasformazione delle materie prime per la produzione. Il testo prevede inoltre un passaporto digitale per le batterie dei veicoli di trasporto leggeri, le batterie industriali e le batterie dei veicoli elettrici. Lo smaltimento e il riciclo per le batterie e per i suoi elementi dovrà arrivare all’80% entro 5 anni dall’entrata in vigore della legge.
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Fonte: Consiglio europeo
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La Lega contro Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), che ha chiesto al governo di correggere il nuovo Codice degli appalti mostrando perplessità sulla "deregulation" celebrata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. "Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo - dichiara Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega - Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile".
In un'intervista a Repubblica Busia commentando il nuovo Codice degli appalti spiega: "Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche". Puntualizza sulla riflessione di Salvini che il Codice porterà più velocità, più cantieri, più lavoro. "È giusta l'enfasi sui tempi - troppo lunghi - ma procedere per affidamento diretto non è la strada: rischia di escludere le imprese migliori, danneggiando la Pubblica amministrazione, le aziende e i cittadini", risponde Busia.
All'attacco del presidente dell'Anac anche i deputati leghisti in Commissione ambiente Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. "La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l'Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un paese veloce, non ci sono dubbi".
I parlamentari del Carroccio si riferiscono alle dichiarazioni di Busia sui rischi nell'assegnazioni dei lavori: "Potrebbero essere chiamate le persone più vicine al dirigente, al sindaco o all'assessore. E ridurre la trasparenza aumenta i rischi corruttivi, specie ora che le risorse sono tante".
Chi può chiedere in questo modo la rimozione del presidente dell'Anac se non un manipolo di corrotti?
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rischi sul lavoro per una tumblrina dedita a narrare sanremo fotogramma per fotogramma: l’algoritmo poi ti dà questi consigli per gli acquisti (come prodotto per la cucina e la sala la pranzo, peraltro)
#Sanremo#però spero che l’abbiate già de-blacklistato anche voialtrə perché è una perla#oh comunque quattro stelle e mezzo mica noccioline eh
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Questo lo scrivo per me. Per ricordarmi chi ho scelto di essere. Mantenere unito un gruppo di amiche è difficile. Difficilissimo. O ti omologhi alla personalità dominante o rischi di restare sola perché "non sei", "non fai", non "dici". Scuole diverse, città diverse, orari diversi, interessi diversi che da adulte diventano casa, figli, lavoro. No, rimanere unite mantenendo le proprie diversità non è per tutte, devi saper scegliere che tipo di persona vuoi essere, quella che molla o quella che tiene; quella che vuole circondarsi solo di chi la asseconda o anche di chi la critica; quella che vuole amiche simili o anche diverse. Abbiamo affrontato di peggio e nessuna è mai stata lasciata indietro. Se ho un tatuaggio sul polso, è perché noi abbiamo sempre scelto "noi".
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17/05/2023 - 19:00
Sono rientrata a casa da poco dopo una giornata importante e impegnativa, ma non ancora conclusa e giunta al termine. Ieri ho comunicato a lavoro che alle 17:00 necessitavo di dover andar via perché avevo un controllo medico e loro molto spontaneamente e gentilmente, hanno deciso che oggi avremmo lavorato tutti quanti dalla mattina fino alle 17 e per pranzo ci mangiavamo un pezzo di focaccia tutti insieme. È stato un gesto che ho apprezzato molto, l'adeguarsi degli altri ad una mia necessità. Non era una cosa consona dove lavoravo prima e mai qualcuno lo avrebbe fatto per me, mentre per gli altri si. Da qualche giorno in studio è presente anche un ragazzo che sta svolgendo il tirocinio forense. Oggi davanti ad un cliente dove ci siamo tutti ad accoglierlo, per poi valutare chi e come lavorerà sul caso in base a fattori ed esigenze professionali, c'era anche lui. Nella consulenza iniziale è parso a tutti quanti fosse un caso di mia competenze e quindi ho preso io la parola, chiedendo ed esaminando i fattori a me utili per poi svolgere una consulenza dettagliata. Successivamente si è deciso che mi affiancherà lui e nel mentre che continuavamo a lavorare qualcuno mi ha chiesto "ma quanti anni hai?". Ho risposto, poi il silenzio. Ognuno ha continuato a lavorare per conto proprio e tempo ho chiesto il perché di quella domanda. Sentirmi dire da qualcuno che professionalmente e umanamente è più avanti di me, che ho lo sguardo di una donna che ha vissuto e gli atteggiamenti di una donna stabile e autonoma, nonostante la mia giovanissima età, mi ha fatto pensare. È proprio così. Ho vissuto e vivo e non necessito di nessun appoggio esterno. Sono autonoma in tutto, mi assumo le mie responsabilità e i miei rischi. Tornano a casa e praticando a velocità sostenuta quella strada piena di curve mi ha fatto riflettere. La vita è come una guida, se si ha la padronanza del mezzo e di noi stessi, nonostante il rischio e le difficoltà del percorso, è possibile viaggiare spediti e sicuri.
E io vivo la mia vita affrontando rischi e difficoltà con una padronanza di me stessa e delle mie capacità che mi danno modo di affrontare gli ostacoli senza danneggiarmi troppo. Le ferite so farle marginarle subito e nonostante la cicatrice, vado avanti a testa alta e con maggiore consapevolezza di chi sono. Perché io sono. E posso essere una "è" accentata per essere verso e una "e" per congiugere e congiungermi.
Sto facendo più dell'abbastanza, ogni giorno. Ogni giorno termino ciò che mi sono prefissata di fare e vado anche oltre. E tu? Tu stai facendo abbastanza? Che stai combinando di bello? Vorrei tanto saperlo. Nel frattempo ti mando un bacio, dove vuoi tu.
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LIBRI IN ITALIANO CON VIAGGI NEL TEMPO SEZIONE NARRATIVA GENERALE, video 2
- Timeline, di Michael Crichton
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Il romanzo inizia in un mondo in cui le nuove tecnologie, sfruttando anche le teorie della fisica quantistica, permettono di muovere istantaneamente informazioni e oggetti, senza cavi né reti. Computer piccoli come una molecola consentono anche agli uomini di visitare qualunque istante del passato: la storia potrebbe diventare un immenso luna park a disposizione dei turisti del tempo. È difficile immaginare i rischi di viaggi di questo tipo: lo apprende a proprie spese un gruppo di storici e archeologi che “visita” la Francia del Trecento e si trova catapultato nel pieno della Guerra dei Cent'Anni, tra assedi, duelli, briganti, soldataglie e affascinanti castellane.
- La confraternita degli storici curiosi, di Jodi Taylor (serie di 12 libri)
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Link al post dove parlo di questa serie: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/643733196166545408/jodi-taylor
Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po’ eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la Storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.
- La mappa del tempo, di Felix J. Palma
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Londra, 1896. Il giovane e ricco Andrew Harrington è inconsolabile per la perdita dell'amata Marie, una prostituta uccisa anni prima da Jack lo Squartatore. A un passo dal suicidio però decide di tentare un'ultima, disperata mossa: tornare nel passato per cambiare il corso degli eventi e salvare la donna. In un'epoca di scoperte e invenzioni, questo sembra infatti possibile tanto che una nuova compagnia, la Viaggi Temporali Murray, dichiara di aver realizzato una macchina del tempo, già immaginata un anno prima da H.G. Wells nel suo celebre romanzo. Ma i viaggi nel tempo hanno effetti imprevisti: lo scrittore stesso è minacciato da un ciarlatano arrivato dal futuro, Marcus Rhys, che tenta di rubargli il manoscritto della sua ultima opera. Rhys è a sua volta inseguito dall'ispettore Garrett, che lo ritiene responsabile di una serie di crimini compiuti con armi misteriose. A servirsi del prodigioso apparecchio c'è anche l'eccentrica Claire Haggerty che, per scappare dalla rigida morale vittoriana, si sposta nell'anno 2000, dove incontra finalmente l'uomo della sua vita. Per tutti è solo una questione di tempo: sfuggirgli, trasformarlo, modificarlo potrebbe offrire loro l'unica possibilità di cambiare il proprio destino.
- Serie Oxford Time Travel di Connie Willis (5 libri, ma in realtà solo Blackout e All Clear vanno letti per forza asssieme, i romanzi precedenti seppur ambientati nello stesso universo sono a sé stanti)
1. Fire watch (inedito in italiano)
2. To say nothing of the dog (inedito in italiano)
3. L'anno del contagio
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Per la giovane Kivrin viaggiare nel tempo è un'esperienza unica e affascinante, ma in fondo non troppo difficile: l'importante è osservare le regole perché il suo improvviso arrivo nel 14° secolo risulti plausibile e passi inosservato. Il resto è compito della tecnologia futura che rende possibile un simile trasferimento temporale. Tuttavia il suo viaggio nel Medioevo sarà molto di più che la realizzazione di un sogno, anzi si trasformerà in un'esperienza decisiva, non solo per sé, ma addirittura per due epoche separate dall'abisso del tempo, eppure unite da un solo drammatico destino. disposizioni normative, prodotta al riguardo dal Ministero delle Finanze. nella distribuzione dei redditi personali e familiari.
4. Blackout (collana Urania)
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Inghilterra 2060. Tre esperti di viaggi nel tempo si preparano a tornare in momenti diversi della Seconda guerra mondiale. La missione: osservare, da un punto di vista "sicuro", la vita quotidiana in un periodo storico critico. Quindi dall'evacuazione di Dunkerque agli orrori del blitz su Londra. Peccato che qualcosa vada storto e gli osservatori si trovino intrappolati nel flusso della storia, costretti a partecipare agli eventi che determineranno un'intera epoca e tutto il nostro futuro.
5. All Clear (collana Urania)
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Michael Davies, Merope Ward e Polly Churchill sono i tre storici di Oxford che dal 2060 sono rimasti intrappolati nell'Inghilterra della Seconda guerra mondiale. Tornando nel 1940 dovevano essere semplici osservatori della storia, invece piccole discrepanze nella documentazione sembrano indicare che in qualche modo hanno influenzato il passato, cambiando l'esito della guerra e smentendo la convinzione che il passato possa essere osservato ma mai alterato. Nel frattempo a Oxford, nel 2060, il supervisore del progetto cerca di ritrovare i tre aghi nel pagliaio della Storia...
-Hyperversum, di Cecilia Randall (serie di 3 libri con molti spin off)
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Daniel, studente universitario, ha una passione bruciante per un videogioco online, “Hyperversum”, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Una sera, Daniel gioca con alcuni amici e mentre vivono tutti insieme la loro avventura virtuale nel Medioevo vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: i ragazzi si ritrovano così in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si apre quindi per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore.
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Comunicato Stampa #834: Sicurezza sui cantieri e patente a crediti, i tecnici della provincia di Matera si aggiornano
Un convegno organizzato dagli ordini professionali tecnici e dalle associazioni di categoria ha avuto luogo a Matera il 19 novembre 2024. Nutrita la partecipazione di relatori e pubblico. Il 22 novembre seminario su “Molte diverse luci” con il patrocinio di Architetti e Ingegneri delle province di Bari e Matera.
Ha avuto luogo a Matera, nel pomeriggio del 19 novembre 2024, il convegno su “La patente a crediti e la sicurezza nei cantieri”, organizzato dagli Ordini Professionali Tecnici della provincia di Matera e dalle Associazioni di Categoria Confapi, CNA e Confartigianato di Matera. “Mai come in questi ultimi tempi, nel nostro Paese si registrano numerosi infortuni sul lavoro, spesso fatali per le maestranze coinvolte” – commenta l’Ing. Giuseppe Sicolo, presidente della Scuola di Formazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’organismo che annovera gli ingegneri di Matera e Provincia. “La qualificazione dei soggetti presenti in cantiere è alla base della cultura della prevenzione, con conseguente riduzione dei rischi. Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla qualificazione delle imprese e sull’istituzione dell’obbligo, per tutti i soggetti coinvolti nei lavori di cantiere, di conseguire la Patente a Crediti, la sicurezza diventa un obiettivo irrinunciabile e condiviso, anche negli appalti a cascata nei cantieri temporanei e mobili”. Nel suo messaggio di benvenuto ai numerosi partecipanti, Sicolo ha altresì sottolineato “l'importanza sempre maggiore, nei cantieri, della figura del coordinatore della sicurezza: infatti, occorre un impegno crescente da parte dei professionisti nella progettazione dei cantieri stessi per garantire la migliore sicurezza per i lavoratori”. Nutritissimo il programma degli interventi: oltre a prevedere i saluti di rito di tutti i presidenti delle organizzazioni professionali e istituzionali partecipanti, hanno preso parte ai lavori del convegno la Direttrice INAIL della Basilicata, Lucia Carmen Angiolillo (“La situazione del lavoro nei dati Inail); il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso (“La sicurezza in cantiere e le ultime modifiche al D. Lgs. 18/08”); il Responsabile Nazionale CNA Costruzioni, Riccardo Masini (“La qualificazione delle imprese e la patente a crediti”); Angelo Licchelli e Luciano Colella, dell’U.O. Medicina e Sicurezza del Lavoro ASM del Materano (“Gli aspetti prevenzionistici dell’ispezione in cantiere”); il Componente del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianluca Giagni (“La formazione continua quale strumento di prevenzione per la sicurezza del lavoro”); il Dirigente del Settore OO.PP. della Provincia di Taranto e autore di testi normo tecnici, Pantaleo De Finis (“Il subappalto nei cantieri tra norme e profili operativi”); infine gli incaricati Confapi e CNA di Matera, Mario Bitonto e Matteo Buono, con le conclusioni affidate al Vicepresidente Comitato Regionale di Coordinamento INAIL Basilicata, Leonardo Montemurro. Il simposio, moderato da Giuseppe Lapacciana (Commissione di Sicurezza dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera), ha potuto contare sulla collaborazione della Direzione Regionale dell’INAIL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, e dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Infine, per venerdì prossimo, 22 novembre 2024, presso l’Aula Magna dell’Università della Basilicata di Matera (dalle 15.00 alle 19.00) è in programma il seminario “Molte diverse luci”, organizzato da Opera Luce in collaborazione con Accademia della Luce e patrocinato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle province di Bari e Matera. La partecipazione a questo nuovo evento comporterà il riconoscimento di tre crediti formativi a favore degli architetti e ingegneri che vi aderiranno.
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