#ricette storiche
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Rabaton e Focaccia Dolce: Due Tesori della Tradizione Alessandrina
Alessandria promuove i suoi prodotti unici: un'operazione di marketing territoriale per far conoscere due prelibatezze locali.
Alessandria promuove i suoi prodotti unici: un’operazione di marketing territoriale per far conoscere due prelibatezze locali. La città di Alessandria si prepara a lanciare una grande operazione di marketing territoriale per far conoscere due specialità culinarie che raccontano la storia, la cultura e la tradizione del territorio: i rabaton e la focaccia dolce. Questi due prodotti, autentici…
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t-annhauser · 1 month ago
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(Le cose che sto imparando traducendo un racconto se volete anche semplice come il Canto di Natale, e ancora di più traducendo l'Ulisse, che è libro enciclopedico per eccellenza; nozioni storiche, modi di dire e di pensare, ricette sconosciute, ecc. ecc. Ho riscontrato una certa somiglianza anche tra le feste di Natale di Dickens e la festa di compleanno di Bilbo, certe frasi, certi moduli letterari comuni agli scrittori anglosassoni, addirittura affinità stilistiche tra Joyce e Tolkien, come per esempio un comune gusto per le filastrocche, per le canzoni che si traducono in infinite litanie di versi, quel gusto per lo stornello dopo un bicchiere di vino, di birra o di una presa di erbapipa. Gli inglesi si assomigliano tutti, forse è una roba che viene da Shakespeare, o forse son come gli italiani quando cadono nel cliché della moka sul fornello)
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europeansafetycouncill · 7 days ago
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La Rinascita del Turismo in Italia: Nuove Tendenze e Attrazioni
L’Italia, terra nota per la sua storia ricca e affascinante, continua a essere una delle mete preferite per il suo paesaggio mozzafiato e la vivace cultura. Tuttavia, negli ultimi anni il modo di viaggiare in Italia è cambiato, influenzato da nuove tendenze, una crescente consapevolezza ambientale e avanzamenti tecnologici. In questa pagina esploriamo le ultime novità nel turismo in Italia e vediamo come il paese stia adattando il suo fascino iconico per soddisfare le esigenze dei viaggiatori moderni, mantenendo intatto il suo status di destinazione imperdibile. Approfondimenti aggiornati e dettagliati su questi temi sono disponibili su stradenuove.net.
L’ascesa del Turismo Sostenibile in Italia
La sostenibilità è diventata un tema centrale nelle notizie sul turismo in Italia, poiché il paese cerca di bilanciare il numero elevato di visitatori con la necessità di preservare l’ambiente e la cultura locali. Città storiche come Venezia, Roma e Firenze stanno adottando misure per limitare il sovraffollamento e proteggere i loro ecosistemi delicati e i loro monumenti culturali. L’impegno dell’Italia per un turismo sostenibile comprende la promozione di destinazioni meno conosciute, il supporto a strutture ricettive eco-compatibili e l’incoraggiamento all’uso di mezzi di trasporto pubblici o biciclette. stradenuove.net offre articoli su questi argomenti, proponendo itinerari alternativi per chi vuole scoprire le bellezze meno esplorate del Paese e contribuire a un turismo responsabile.
Innovazioni Tecnologiche per Migliorare l’Esperienza dei Turisti
La tecnologia sta giocando un ruolo sempre più importante nel turismo in Italia, rendendo i viaggi più semplici e accessibili. Sono diventati sempre più diffusi i sistemi di biglietteria digitale per i musei, le piattaforme online per prenotare visite guidate e le esperienze virtuali di alcuni siti turistici. Ad esempio, molti luoghi iconici ora offrono tour virtuali, che consentono ai visitatori di esplorare le località prima dell’arrivo, agevolando la pianificazione e contribuendo a ridurre il sovraffollamento. Queste trasformazioni digitali evidenziano l’approccio adattivo dell’Italia, che la mantiene all’avanguardia nel settore turistico e capace di soddisfare un pubblico globale desideroso di esperienze comode e innovative. Su stradenuove.net puoi trovare notizie aggiornate sulle innovazioni tecnologiche e i cambiamenti che stanno trasformando il modo di viaggiare in Italia.
Focus sul Turismo Enogastronomico
Le tradizioni culinarie italiane e i suoi celebri vini continuano ad attrarre milioni di visitatori ogni anno, e questo trend si sta espandendo con tour enogastronomici sempre più organizzati. Regioni come la Toscana, l’Emilia-Romagna e il Piemonte offrono esperienze immersive che celebrano la gastronomia e la viticoltura italiane. I turisti sono sempre più interessati a interazioni personali, come visite guidate ai vigneti con esperti del settore vinicolo o corsi di cucina tenuti da chef locali. Questo crescente interesse non solo arricchisce l’esperienza del visitatore, ma favorisce anche lo scambio culturale e la valorizzazione del patrimonio italiano, contribuendo a consolidare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento per il turismo enogastronomico. Su stradenuove.net sono disponibili numerosi articoli che esplorano queste esperienze culinarie autentiche e uniche in Italia.
Preservare il Patrimonio Culturale dell’Italia di fronte alla Crescita del Turismo
Con l’aumento dei flussi turistici, l’Italia sta adottando misure concrete per proteggere il suo patrimonio artistico e architettonico. Le politiche turistiche del paese mirano a mantenere l’autenticità e la bellezza dei suoi siti storici. Il governo italiano, insieme all’UNESCO, ha aumentato i finanziamenti e messo in atto iniziative di conservazione, in particolare nelle città con un alto afflusso turistico. Questo impegno per la conservazione consente alle attrazioni senza tempo dell’Italia di continuare a prosperare senza comprometterne l’integrità, garantendo che anche le generazioni future possano goderne.
  La combinazione di iniziative sostenibili, innovazioni tecnologiche e conservazione culturale ha posizionato l’Italia come una destinazione turistica all’avanguardia. Viaggiatori da tutto il mondo seguono con interesse le notizie sul turismo in Italia per scoprire questi nuovi approcci che pongono l’accento sia sull’esperienza del visitatore sia sulla tutela del patrimonio. stradenuove.net segue da vicino questi sviluppi e offre contenuti approfonditi per chi desidera rimanere informato sulle ultime tendenze del turismo italiano. L’approccio dell’Italia non solo attrae il viaggiatore moderno, ma assicura anche che i suoi tesori rimangano accessibili e protetti. Per chi sta pianificando un viaggio, non c’è momento migliore per esplorare l’Italia e lasciarsi conquistare dal suo turismo in continua evoluzione. Scopri di più su stradenuove.net, dove troverai approfondimenti sulle ultime tendenze di viaggio e novità riguardanti l’industria turistica dinamica del paese. Questo equilibrio permette all’Italia di continuare a incantare i turisti, rispettando al contempo la sua storia e il suo futuro vibrante, rendendola una meta imperdibile per molti anni a venire.
Per maggiori informazioni:-
Notizie sul turismo in Italia
Notizie turismo Italia
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agathaandrea · 21 days ago
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Meravigliosa Italia: Visitando le Ville Venete con Maria Cristina Buoso - di Maria Teresa De Donato
Meravigliosa Italia:Visitando le Ville Venete con Maria Cristina Buoso di Maria Teresa De Donato    Oggi continuiamo a viaggiare nella nostra Meravigliosa Italia con la nostra cara amica Maria Cristina, Autrice e Blogger. Maria Cristina continua ad ispirarci condividendo con noi le bellezze naturalistiche, storiche, artistiche nonché apprezzatissime ricette del suo territorio. Auguro a voi…
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stiledivinoitaly2 · 5 months ago
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Team Building in Liguria: Rafforzare il tuo Team in un Paradiso Italiano
La Liguria, con la sua splendida costa, le città storiche e i paesaggi mozzafiato, offre molto più di una semplice vacanza. È anche la cornice perfetta per un'esperienza di team building liguria indimenticabile.
Perché scegliere la Liguria per il team building?
La Liguria presenta numerosi vantaggi per organizzare attività di team building aziendale:
Location unica: L'ambiente stimolante della Liguria, con le sue spiagge, le montagne e i borghi pittoreschi, allontana il team dalla routine quotidiana, favorendo la concentrazione e la creatività.
Ampia varietà di attività: Dalle escursioni in barca alle cacce al tesoro con GPS, dalle degustazioni di vini alle sfide culinarie, la Liguria offre un'ampia gamma di attività per soddisfare tutti i gusti e le esigenze.
Incentivi per il team building: Molte strutture ricettive in Liguria sono specializzate in eventi aziendali e offrono pacchetti all-inclusive con sale meeting, servizi di catering e attività di team building.
Opportunità di networking: La Liguria è una regione ricca di storia e cultura, con numerosi eventi e festival che possono essere incorporati nell'esperienza di team building, creando occasioni informali per socializzare e rafforzare i legami tra colleghi.
Tipi di attività di team building in Liguria
Esistono diversi tipi di attività di team building che possono essere organizzate in Liguria, a seconda degli obiettivi specifici del tuo team:
Attività sportive e di avventura: Dalle regate di vela al trekking, queste attività promuovono la collaborazione, la fiducia e la comunicazione all'interno del team.
Attività creative e problem-solving: Sfide artistiche, giochi di ruolo e caccia al tesoro richiedono al team di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, migliorando la capacità di problem-solving e il pensiero laterale.
Attività culinarie e degustazioni: Imparare a preparare insieme un piatto tipico ligure o partecipare a una degustazione di vini locali è un modo divertente e informale per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca.
Attività culturali e storiche: Esplorare le città storiche della Liguria o visitare i siti archeologici è un'ottima opportunità per promuovere il team building e allo stesso tempo conoscere la cultura e la storia del territorio.
Vantaggi del team building in Liguria
Organizzare un evento di team building in Liguria può portare numerosi vantaggi alla tua azienda:
Migliore comunicazione e collaborazione: Le attività di team building favoriscono la comunicazione aperta e la collaborazione tra i membri del team, creando un ambiente di lavoro più produttivo.
Aumento del morale e della motivazione: Un'esperienza di team building positiva e divertente può aumentare il morale dei dipendenti e la motivazione a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Migliore problem-solving: Le attività di team building che richiedono problem-solving e pensiero critico possono aiutare i dipendenti a sviluppare capacità preziose per affrontare le sfide lavorative.
Maggiore creatività e innovazione: Un team affiatato e motivato può generare idee creative e soluzioni innovative per i problemi aziendali.
Migliore retention dei dipendenti: Investire nella formazione e nello sviluppo del team dimostra ai dipendenti che l'azienda ci tiene a loro benessere e crescita professionale, contribuendo a ridurre il turnover.
Organizzare il tuo team building in Liguria
Se sei interessato a organizzare un evento di team building in Liguria, ci sono diverse cose da tenere in considerazione:
Definisci i tuoi obiettivi: Quali sono gli obiettivi specifici che vuoi raggiungere con l'attività di team building?
Scegli il tipo di attività: Seleziona un'attività adatta alle dimensioni del tuo team, alle sue capacità fisiche e ai tuoi obiettivi.
Scegli la location: La Liguria offre una vasta gamma di location, dagli alberghi sul mare alle ville storiche. Scegli una location che si adatti alle tue esigenze e al tipo di attività che hai scelto.
Affidati a un professionista: Rivolgiti a un'agenzia specializzata in eventi aziendali che possa aiutarti a organizzare l'intera esperienza di team building.
Con un'attenta pianificazione e la scelta dell'attività giusta, il tuo team building in Liguria sarà un'esperienza indimenticabile che contribuirà a raf
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olitaly · 8 months ago
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mrfanweb · 10 months ago
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Pizza: storia, cultura e varianti di un piatto italiano nel mondo
Pizza: storia, cultura e varianti di un piatto italiano nel mondo #napoli #originidellapizza #Pizza
La pizza è uno dei piatti più famosi e amati dell’Italia, ma anche uno dei più diffusi e apprezzati in tutto il mondo. Ma da dove viene questo piatto così semplice e gustoso, che ha conquistato il palato e il cuore di milioni di persone? Quali sono le sue radici storiche e culturali, e quali sono le sue varianti regionali? In questo articolo, ti raccontiamo la storia, la cultura e le ricette, di…
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Lombardia, turismo: premio strutture ricettive storiche e di qualità
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Lombardia, turismo: premio strutture ricettive storiche e di qualità Ricevere un riconoscimento da Regione Lombardia che attesti la storicità e la qualità delle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere è un motivo d'orgoglio per molti imprenditori che si dedicano con passione ed impegno a tenere alta la reputazione dell'ospitalità lombarda nel mondo. Un riconoscimento che da oggi può diventare realtà grazie al bando approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore a Turismo, Moda e Marketing Territoriale, Barbara Mazzali, che istituisce un premio per la valorizzazione e promozione degli imprenditori e delle strutture ricettive storiche e di qualità. Da oggi e fino al 1 marzo 2024 è infatti possibile presentare la domanda per il premio destinato alle strutture ricettive storiche e di qualità, le strutture ricettive alberghiere e non alberghiere gestite in forma imprenditoriale caratterizzate da: continuità nel tempo della gestione o dell'insegna per almeno cinquanta anni senza interruzione, salvo ristrutturazione dell'immobile o sospensione dovuta all'emergenza Covid e regolare dichiarazione dei flussi turistici, negli ultimi tre anni. MAZZALI: GRAZIE A CHI CI METTE COSTANZA E PASSIONE - "Siamo fieri - spiega Mazzali - di poter finalmente tributare un riconoscimento agli imprenditori lombardi che lavorano da 50 anni nel sistema di accoglienza con passione e investimenti per far sentire i turisti a casa. La Lombardia vanta alberghi storici, residence e strutture ricettive eccellenti che meritano di essere premiate, così come quelle che stabiliscono un forte legame con il territorio dove operano, favorendo l'offerta di prodotti tipici e peculiarità locali, portando così indotto alla comunità locale. A loro il nostro grazie per il grande lavoro che svolgono ogni giorno per alzare la qualità della ricettività lombarda. Uomini e donne che 365 giorni all'anno regalano il sorriso ai nostri turisti in vero stile lombardo".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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mypickleoperapeanut · 10 months ago
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"Le Categorie del turismo"
Un'analisi paradossale e scherzosa su come gestire il turismo nostrano, una garbata sollecitazione, unita a un briciolo di provocazione.......
Finalmente, dopo anni di studi e ricerche sono state emanate le norme sul turismo a tutela del nostro patrimonio.
Dopo un attento e approfondito esame da parte della commissione appositamente predisposta, sono state varate le direttive atte ad identificate, classificate e normare, le varie categorie di turismo, con soluzioni mirate che definiscono le linee guida per la gestione dei flussi turistici in entrata nel nostro Paese.
Le tipologie che sono state individuate e normate.
Tipologia :
1) T/Q (Turismo di Qualità) : Viaggiatore ricco e colto.
2) T/S (Turismo Selettivo) : Viaggiatore con grandi disponibilità economiche ma scarso spessore culturale.
3) T/C (Turismo Culturale) : Viaggiatore informato, attento e consapevole.
4) T/MF (Turismo Mordi e Fuggi) : Viaggiatore senza alcuna qualifica, stragrande maggioranza dei viaggiatori del 3° millennio.
Norme regolamentari :
1. Turista di Qualità (T/Q):
- Deve dimostrare capacità di spesa.
- Deve avere titolo di studio superiore con conoscenze storiche/umanistiche, culturali e artistiche, da presentare per il permesso di ingresso.
2. Turista Facoltoso (T/S):
- Obbligato a firmare documento che impegna ad alloggiare solo in strutture di lusso e frequentare ristoranti stellati.
- Deve effettuare acquisti solo da Brand Nazionali.
- Per il visto d'ingresso e successivamente per il rimborso Iva esibendo documenti fiscali delle spese sostenute in Italia, deve recarsi personalmente presso le sedi diplomatiche italiane.
3. Turisti Acculturati (T/C):
- Deve superare un esame sulle conoscenze culturali italiane per ottenere il visto.
- Non ha vincoli su scelta di strutture ricettive, ristorazione e distribuzione alimentare.
4. Turista "Mordi e Fuggi" (T/MF):
- Centri di Accoglienza Turistica di Massa per chi non soddisfa i requisiti delle prime tre classi.
- Viene controllato il numero di visitatori per ogni attrazione mediante un sistema informatico.
- Obbligo di possedere sacchetti di plastica ermetici per i rifiuti, con penalità per mancato uso.
La normativa quanto le tipologie sono state introdotte a seguito della richiesta di saggi, cultori dell'arte e cittadini desiderosi di maggiore tranquillità nei luoghi di massimo interesse.
Queste norme permetteranno un'accoglienza organica, adeguata, funzionale e diffusa ai nostri ospiti.
L'attuazione precisa e circostanziata delle procedure potranno prevenire il tanto temuto e terribile fenomeno dell'overturismo.
Tuttavia, mentre ci divertiamo a scomporre e ricomporre le categorie, a sorridere sulle fantasiose norme o più seriamente a ipotizzare improponibili soluzioni tese a limitare i flussi di ingresso, come tornelli, ticket di ingresso, innalzamento della tassa di soggiorno, progressivi aumenti dei costi della ricettività e della somministrazioni per chi ci avrà scelto, non dimentichiamo mai che la cultura, l'arte e la bellezza, appartengono a tutti, senza distinzione alcuna.
Ciò detto, è giusto, opportuno, necessario e indispensabile dare per acquisito una volta per tutte che ogni singola persona che popola la terra, colti e pseudo tali, ricchi o parventi tali, poveri ma belli, giovani o meno, tutti indistintamente hanno diritto di godere delle nostre e delle altrui meraviglie, senza eccessive limitazioni di qualsiasi ordine e grado.
Ricordiamolo sempre e per sempre.
Riccardo Rescio
Presidente "Assaggia l'Italia ApS"
Associazione di Promozione Sociale (no profit)
Firenze 31 gennaio 2024
Ministero della Cultura Ministero del Turismo ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo Città di Firenze Cultura Regione Toscana Toscana Promozione Turistica
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personal-reporter · 1 year ago
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Il magico paese di Natale 2023 ad Asti e Govone
Torna anche quest’anno l’appuntamento con Il Magico Paese di Natale, evento diffuso nel territorio delle Langhe – Roero e Monferrato in Piemonte, giunto alla 17a edizione e inserito da European Best Destinations tra i 10 più importanti mercatini natalizi d’Europa. Protagoniste dell’atmosfera tipica del Natale sono il suggestivo borgo di Govone, dove Babbo Natale ha la sua residenza nel Castello Reale, Asti con il mercatino natalizio e San Damiano d’Asti,  che ospiterà il Presepe vivente in un angolo di Piemonte ricco di cultura e tradizione enogastronomica, il cui paesaggio è Patrimonio dell’Umanità Unesco, dove per sei weekend sarà possibile vivere lo spirito più autentico del Natale. Nella scorsa edizione il Magico Paese di Natale ha contato oltre 500.000 presenze e coinvolto oltre 2.700 strutture ricettive e 11.000 operatori turistici. Ad Asti, dall’11 novembre, partirà il mercatino natalizio, dove sarà raddoppiata l’area dell’evento con, all’interno, spazi dedicati a spettacoli e il numero delle casette di legno presenti toccheranno quota 130 nella centralissima Piazza Alfieri. Le casette di legno ospiteranno artigiani e produttori di tutta Italia, con i loro manufatti per un regalo speciale, i prodotti da assaggiare e lo street food per una pausa diversa dal solito,  all’insegna delle magiche atmosfere natalizie tra addobbi e animazioni 3D. Inoltre si potrà vivere una particolare esperienza turistica della città in chiave natalizia,  con tour speciali guidati dagli elfi per le famiglie e i gruppi. A Govone, dal 18 novembre, ci sarà la Casa di Babbo Natale, allestita all’interno del Castello Reale dove musical e animazione ricreeranno un’atmosfera fiabesca, dove sarà possibile incontrare Santa Claus in persona e i suoi simpatici e insostituibili elfi, indaffarati per i regali e intenti a imparare i segreti per diventare dei veri aiutanti. Sarà possibile addentrarsi nel Castello tra le sale di Casa Savoia per un viaggio temporale che porta il visitatore a conoscere la cultura ottocentesca inerente al periodo natalizio e ammirare le magnifiche sale della residenza sabauda. Inoltre a Govone si proporrà un nuovo allestimento che condurrà il visitatore in una bolla magica sospesa tra Langhe, Monferrato e Roero dove, oltre alla stella cometa di 17 metri, la slitta con le renne e la cornice per selfie dal belvedere del castello, ci saranno varie meraviglie tridimensionali nel parco del castello. Nella città di San Damiano d’Asti nei pomeriggi del 3, 8 e 10 dicembre, a partire dalle 14 fino alle 19. si terrà la 14^ edizione del Presepe vivente dove nelle suggestive cantine storiche del paese, tra cortili, i vicoli acciottolati e i sotterranei, un corteo accompagnerà i visitatori a scoprire la rievocazione della natività con scene di antichi mestieri e personaggi tradizionali. I biglietti per gli eventi possono essere acquistati su www.magicopaesedinatale.com. Read the full article
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giardinoweb · 1 year ago
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Il Fascino del Fico d'India
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Storia, Proprietà Nutrizionali e Ricette Uniche. Ciao, sono Andrea e oggi ti parlerò del fico d'India, un frutto con radici storiche affascinanti e benefici nutrizionali sorprendenti. Originario del Messico, questo frutto fece la sua comparsa nel nostro continente grazie a Cristoforo Colombo, che, convinto di essere sbarcato in India, gli diede il nome che conserviamo ancora oggi. Oggi, il fico d'India cresce rigoglioso in tutto il bacino del Mediterraneo, ma è in Italia, nella splendida Sicilia, che vanta la sua produzione più abbondante. Soprattutto nei territori dell'Etna, questo frutto ha guadagnato il prestigioso riconoscimento di DOP - Denominazione di Origine Protetta. Una delle caratteristiche più affascinanti del fico d'India è la varietà di colori e forme che può assumere. La sua pelle può variare dal rosso porpora al bianco e persino al giallo-arancione. La forma dei fichi cambia a seconda del periodo di crescita, con quelli più precoci che tendino ad essere più tondeggianti e quelli più tardivi e sono più allungati. Anche il peso varia notevolmente, oscillando tra i 150 ei 400 grammi a frutto. Ma andiamo al sodo delle questioni più salutari: le calorie e le proprietà nutrizionali del fico d'India. Con soli 53 calorie ogni 100 grammi e una ricca quantità di fibra, che ti darà una sensazione di sazietà, i fichi d'India sono un'ottima scelta anche per chi è a dieta. Inoltre, la loro polpa è una vera miniera di minerali, in particolare il potassio, e di preziose vitamine come la A, il gruppo di vitamine B e la vitamina C. Non è un caso che in passato i navigatori li utilizzassero per prevenire il temuto scorbuto. L'alto contenuto di acqua li rende anche un alleato per favorire la diuresi, e i numerosi antiossidanti presenti nella polpa li rendono un frutto preziosissimo per contrastare i dannosi radicali liberi. Come si sbuccia il fico d'India — Per rendere più facile la rimozione delle spine che ricoprono la buccia del fico d'India, puoi metterli in uno scolapasta, sciacquarli abbondantemente con acqua corrente e lasciarli in ammollo in acqua fredda per un'ora. Successivamente, taglia le estremità, tieni saldamente il frutto con una forchetta e incidi la buccia in senso longitudinale con un coltello. Sollevando un lembo, la buccia si staccherà con un solo movimento. Come usare i fichi d'India in cucina— Questi frutti sono deliziosi consumati da soli come spuntino o come finale di un pasto. Per chi ama sperimentare, la polpa dei fichi d'India si abbina perfettamente a un'insalata con feta, arancia e mandorle, oppure puoi avvolgerla in fettine di speck per creare un aperitivo originale. Inoltre, oltre al consumo fresco, i fichi d'India trovano impiego nella produzione di succhi, liquori, gelatine e marmellate. In Sicilia, vengono utilizzati per creare uno squisito sciroppo utilizzato nella preparazione di dolci rustici tradizionali. E non si spreca nulla, le bucce dei fichi d'India possono essere riutilizzate per preparare delle patatine gustose. Basta impanarle con uovo e pangrattato, quindi immergerle in olio bollente per alcuni secondi. Anche i semi sono commestibili, ma fai attenzione a non masticarli perché sono troppo duri. E ora, per concludere, ti ricordo che Sabato, Antonietta ha già preparato il post per la rubrica "Il Giardino in Cucina", che vedrà come protagonista il fico d'India. Non mancate, sarà un'occasione culinaria da non perdere! Grazie per averci seguito su GiardinoWeb. Read the full article
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[ad_1] Introduzione: Svelare lo splendore di Castle Casino Benvenuto a Casinò Castellouno squisito stabilimento di gioco d'azzardo dove il divertimento e l'eccitazione si intrecciano perfettamente con il miglior intrattenimento. Questo straordinario casinò si trova dietro le mura di un magnifico castello e offre agli ospiti un'esperienza che non può essere eguagliata da nessun'altra parte. Dalla sua affascinante storia ai suoi lussuosi servizi, questo articolo ti porterà in un tour di Castle Casino, un luogo che ogni giocatore d'azzardo dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Clicca per qui Novità del casinò. Il prodigioso passato di Castle Casino Casinò Cache Creek L'affascinante storia di Castle Casino abbraccia molti secoli. Il castello fu originariamente costruito come fortificazione durante l'era medievale, ma dopo ampi lavori di ristrutturazione, ora è un'attrazione turistica di prim'ordine. La combinazione di caratteristiche storiche e comfort moderni del castello offre un ambiente magico che riporta gli ospiti indietro nel tempo fornendo tutti i comfort di oggi. Il trattamento reale al Casinò del Castello Un ambiente sofisticato ed emozionante ti aspetta nelle sale da gioco di Castle Casino. Il pavimento del casinò brilla di luci di cristallo e luccica di elaborate decorazioni. Al Castle Casino, sia i giocatori esperti che i nuovi arrivati ​​troveranno una fantastica gamma di giochi da giocare, tra cui blackjack, roulette, poker e una pletora di slot machine. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=h7EfgdPzDJw[/embed]L'indulgenza non ha limiti al Castle Casino. Servizi e strutture di lusso sono disponibili per il divertimento dei visitatori in questa località. Castle Casino non bada a spese per offrire ai propri ospiti i più alti standard di comfort, dalle camere spaziose con vista mozzafiato sui terreni del castello alle strutture termali che sono un'oasi di relax. Cucina di lusso e prelibatezze Castle Casino è orgoglioso di offrire una cucina gourmet che soddisferà anche gli ospiti più esigenti. Famosi chef supervisionano lo staff di cucina del castello, che serve piatti deliziosi che attingono da ricette classiche e innovative. Un'ampia varietà di ristoranti all'interno del Castle's Casino assicura un'esperienza culinaria eccezionale, sia che tu abbia voglia di una succosa bistecca, di succulenti frutti di mare o di prelibatezze esotiche da tutto il mondo. Divertimento davvero appropriato casinò del castello Oltre alle sue strutture di gioco di alta qualità e lussuose, Castle Casino offre anche un'ampia varietà di entusiasmanti alternative di intrattenimento. Il vasto teatro del casinò ospita regolarmente spettacoli dal vivo spettacolari di artisti di fama mondiale, oltre a incredibili atti di magia e avvincenti produzioni teatrali. Ogni singolo spettacolo al Castle's Casino è realizzato con cura per affascinare e stupire il suo pubblico. Pro e contro Professionisti Contro 1. Varietà di giochi da casinò: Castle's Casino offre una vasta gamma di giochi da casinò, tra cui blackjack, roulette, poker, slot e altro ancora. 1. Potenziale dipendenza: come ogni casinò, Castle Casino comporta il rischio che i giocatori sviluppino una dipendenza dal gioco. È importante giocare responsabilmente. 2. Ambiente lussuoso e accattivante: il casinò offre un ambiente sofisticato e di alto livello, creando un'atmosfera piacevole per i giocatori. 2. Rischi finanziari: il gioco d'azzardo comporta intrinsecamente rischi finanziari e i giocatori possono subire perdite finanziarie se non sono attenti o responsabili con le loro scommesse. 3. Personale professionale e amichevole: Castle Casino è noto per il suo personale ben addestrato e cortese che fornisce un eccellente servizio clienti. 3. Ambiente ad alta posta in gioco: il casinò può attrarre grandi scommettitori, creando un'atmosfera più intensa e competitiva, che potrebbe non essere adatta ai giocatori occasionali. 4. Promozioni e bonus entusiasmanti:
il casinò offre spesso promozioni e bonus allettanti, come giri gratuiti, cashback o premi fedeltà, migliorando l'esperienza di gioco. 4. Accessibilità limitata: Castle Casino potrebbe trovarsi in un'area specifica, rendendolo meno accessibile a persone che vivono lontano o non possono viaggiare facilmente. 5. Intrattenimento dal vivo ed eventi: Castle Casino ospita spesso spettacoli ed eventi di intrattenimento dal vivo, aggiungendo ulteriore valore di intrattenimento all'esperienza del casinò. 5. Rumore e folla: l'atmosfera vivace del casinò può diventare rumorosa e affollata durante le ore di punta, il che potrebbe non essere preferibile per alcuni giocatori che cercano un ambiente più sereno. 6. Programma VIP esclusivo: il casinò offre un programma VIP per i clienti che spendono molto, offrendo vantaggi esclusivi, servizi personalizzati e privilegi speciali. 6. Potenziale spesa impulsiva: nell'entusiasmo dell'ambiente del casinò, alcuni giocatori potrebbero essere tentati di spendere oltre le proprie possibilità, portando a difficoltà finanziarie. 7. Servizi convenienti: Castle Casino include spesso servizi convenienti come bar, ristoranti e alloggi, consentendo ai giocatori di godere di un'esperienza di intrattenimento completa in un unico luogo. 7. Restrizioni normative: a seconda della posizione e delle normative, potrebbero essere applicate alcune limitazioni sugli importi delle scommesse o sugli orari di apertura, che incidono sull'esperienza complessiva del casinò. 8. Gioco sicuro ed equo: Castle Casino garantisce un ambiente di gioco sicuro ed equo impiegando misure di sicurezza all'avanguardia e utilizzando generatori di numeri casuali certificati per i propri giochi. 8. Isolamento sociale: mentre il casinò può essere un ambiente sociale, il gioco d'azzardo eccessivo può portare all'isolamento da amici, familiari e altre attività sociali. L'apice della stravaganza e del divertimento In conclusione, Castle Casino è lo standard con cui vengono misurati tutti gli altri stabilimenti di gioco d'azzardo. I visitatori sono impressionati dal fascino storico e dai servizi di lusso della struttura reale. Sia che tu stia cercando un'entusiasmante avventura di gioco, un assaggio di una cucina raffinata o un affascinante intrattenimento dal vivo, Castle's Casino va ben oltre per offrire un'esperienza irripetibile nel lusso. Quando entri nel Casinò del Castello, inizierai un viaggio magico degno di un re o di una regina. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. domande e risposte Castle Casino ha una rigorosa politica per i maggiori di 18 anni. Per confermare la tua età, ti chiediamo di presentare un documento d'identità adeguato. Ci sono una varietà di appartamenti e camere disponibili al Castle Casino, alcuni dei quali offrono una vista mozzafiato sul castello vero e proprio. Soggiornare nel tuo hotel preferito richiede una pianificazione anticipata per garantire la disponibilità. Il codice di abbigliamento per Castle Casino è "smart casual". Anche se non è richiesta la cravatta, i visitatori sono invitati a indossarne una per contribuire a mantenere l'atmosfera sofisticata dell'evento. Il divertimento ei giochi al Castle Casino non si fermano mai perché siamo aperti senza sosta, tutti i giorni della settimana. Assolutamente! Le sale per eventi del Castle Casino sono abbastanza flessibili da ospitare matrimoni, funzioni aziendali e altre occasioni speciali. Mettiti in contatto con il nostro staff di eventi per ulteriori dettagli. [ad_2] Source link
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Turismo consapevole: giocare coi monumenti
Il turismo consapevole ha stravolto le regole del viaggio. Ha cambiato il modo di guardare i posti che raggiungiamo. In Italia il turismo, lo stiamo vedendo in questi ultimi anni, rappresenta una leva economica importante. Sostiene molti segmenti della nostra economia: dai circuiti culturali, alle attività ricettive, dalle attività commerciali ai ristoranti. Praticare turismo in maniera consapevole significa, quindi, curare tutti gli aspetti del viaggio non solo in funzione delle proprie esigenze ma anche di quelle della comunità che si visita. Visitare un posto nuovo significa immergersi nella sua storia e nelle sue tradizioni, nella sua cultura in tutte le sue declinazioni. Significa, ancora, rispettare le regole del luogo contribuendo a preservarne le bellezze. Seguire pratiche che sembrano toglierci qualcosa mentre in realtà ci restituiscono esperienze indimenticabili. Per essere chiari: se in una chiesa non è possibile fotografare un quadro del Caravaggio perché la luce del flash lo rovinerebbe, tenendo la macchina fotografica al collo o lo smartphone in tasca non ci saremo privati di un ricordo quanto piuttosto avremo consentito alle prossime generazioni di continuare a godere di quella bellezza. Turismo consapevole tra intelligenza artificiale e gaming Marco Clerico Lo smartphone potrete, anzi dovrete, utilizzarlo in altri momenti del viaggio. Tourismapp è un'app per i turisti che unisce realtà aumentata, intelligenza artificiale e gaming. Con pochi passaggi si possono visualizzare ricostruzioni architettoniche, storiche e di infografiche. Il sistema di intelligenza artificiale conversazionale, inoltre, è in grado di guidare il turista verso mete che soddisfano i suoi gusti proprio come fosse un assistente di viaggio. La storia e la cultura sono, infine, lo spunto per piccoli quiz che portano a classifiche e premi presso musei, strutture ricettive, ristoranti. Concludono il panorama il servizio di sharing, le guide digitali e servizi di prenotazione. Marco Clerico, Direttore Generale e Co-founder di Tourismapp, ci racconta nei dettagli questo progetto che vuole incentivare il turismo responsabile. Cinque Colonne Magazine · Intervista a Marco Clerico, Direttore Generale e Co-founder di Tourismapp Read the full article
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gregor-samsung · 3 years ago
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“ Evidentemente un maestro miniatore medievale, che confezionava le immagini del suo libro d’ore per il committente, era ancorato a un rapporto artigianale: ogni immagine, se da un lato rimandava a un codice di credenze e convenzioni, dall’altro si rivolgeva al committente singolo, e instaurava con lui un rapporto preciso. Ma non appena qualcuno inventa la possibilità di stampare xilograficamente pagine di una bibbia riproducibile in più esemplari, succede un fatto nuovo. Una bibbia che si riproduce in più copie costa meno e può andare a più persone. Una bibbia che viene venduta a più persone non sarà una bibbia minore? E allora la si chiamerà biblia pauperum. D’altra parte il fattore esterno (diffusibilità e prezzo) influisce anche sulla natura del prodotto: il disegno si adatterà alla comprensione di una udienza più vasta, meno letterata. Non sarà più utile collegare il disegno al testo con un gioco di cartigli svolazzanti che ricorda da vicino il fumetto? La biblia pauperum incomincia a sottoporsi a una condizione che qualcuno, secoli dopo, attribuirà ai moderni mezzi di massa: l’adeguazione del gusto, e del linguaggio, alle capacità ricettive della media. Poi Gutenberg inventa i caratteri mobili, e nasce il libro. Un oggetto di serie, che deve uniformare il proprio linguaggio alle possibilità ricettive di un pubblico alfabetizzato che ormai (e grazie al libro, sempre più) è più vasto di quello del manoscritto. Non solo: il libro, creando un pubblico, produce lettori che a loro volta lo condizioneranno. Si vedano le prime stampe popolari del XVI secolo, che riprendono su un piano laico e su più affinate basi tipografiche la proposta della biblia pauperum. Sono stampate da tipografie minori, su richiesta di librai ambulanti e di cantimbanchi, per essere vendute al popolo minuto, nelle fiere e nelle piazze. Epopee cavalleresche, lamenti sui fatti politici o di cronaca, burle, barzellette o frottole, sono stampate male, trascurando spesso di menzionare e il luogo e la data perché dei prodotti della cultura di massa hanno già la prima caratteristica, l’esser effimeri. Del prodotto di massa hanno poi la connotazione primaria: offrono sentimenti e passioni, amore e morte già confezionati quanto all’effetto che debbono conseguire; i titoli di queste storie contengono già l’imbonimento pubblicitario e il giudizio esplicito sul fatto preannunciato, quasi il consiglio di come goderne: Danese Ugieri, Opera bella et piacevole d’armi et d’amore, nuovamente ristampata e corretta con la morte del gigante Mariotto, la quale nelli altri non si ritrova; oppure: Nuovo racconto del crudele e compassionevol caso occorso in Alicante di una madre che ha ucciso il proprio figliuolo, e dato da mangiare gl’interiori a una cagna e li membri al marito. Per non parlare delle immagini livellate secondo uno standard sempre grazioso ma fondamentalmente modesto, teso alla presentazione di effetti violenti, come si conviene a un romanzo d’appendice o a un fumetto. Evidentemente non si può parlare di cultura di massa nel senso che si intende oggi: diverse erano le circostanze storiche, il rapporto tra il produttore di queste stampe e il popolo, diversa la divisione tra cultura dotta e cultura popolare, che cultura era nel senso etnologico del termine. Ma già ci accorgiamo come la riproducibilità in serie, e il fatto che i clienti si accrescessero in numero e si ampliassero in raggio sociale, poneva una tal rete di condizioni da caratterizzare a fondo questi libretti, così da farne un genere a sé con un proprio senso del tragico, dell’eroico, del morale, del sacro, del ridicolo, adeguato al gusto e all’ethos di un “consumatore medio” – medio tra gli infimi. Diffondendo tra il popolo i termini di una moralità ufficiale, questi libri svolgevano opera di pacificazione e di controllo, favorendo l’esplosione di umori bizzarri fornivano materiale di evasione. Ma in fin dei conti sostenevano l’esistenza di una categoria popolare di “letterati”, e contribuivano all’alfabetizzazione del loro pubblico. Infine qualcuno stampa le prime gazzette. E con la nascita del giornale, il rapporto tra i condizionamenti esterni e fatto culturale si precisa ancor più: cos’è un giornale se non un prodotto, formato da un numero fisso di pagine, obbligato a uscire una volta al giorno, in cui le cose dette non saranno più soltanto determinate dalle cose da dire (secondo una necessità assolutamente interiore) ma dal fatto che una volta al giorno si dovrà dir tanto da riempire tante pagine? A questo punto siamo già, compiutamente, nell’industria culturale. Che appare quindi come un sistema di condizionamenti coi quali ogni operatore di cultura dovrà fare i conti, se vorrà comunicare ai suoi simili. Se vorrà cioè comunicare agli uomini, perché ora tutti gli uomini si sono avviati a diventare suoi simili, e l’operatore di cultura ha cessato di essere il funzionario di un committente per essere il “funzionario dell’umanità”. “
Umberto Eco, Apocalittici e integrati. Comunicazioni di massa e teorie della comunicazione di massa. (Libro elettronico Bompiani; edizione originale 1964)
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freedomtripitaly · 5 years ago
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La costa di Trapani e del suo territorio è da sempre considerata la più selvaggia di tutta la Sicilia. Un ventaglio di natura, centri storici, borghi marinari e collinari, spalancati a braccia aperte sul mare, sul il Tirreno e il Mediterraneo, con le isole Egadi e le coste tunisine, così vicine da poterle toccare, Pantelleria e le coste nordafricane e dell’isola di Malta. 150 km di litorale unico al mondo, l’antico approdo di Arabi, Fenici, Greci, dei Mille di Garibaldi. Terra di sole e di cultura, di profumi lontani. Terra di confine tra il cielo e, soprattutto, il mare cristallino che lambisce queste coste, ora frastagliate ora ricoperte di sabbia finissima, senza nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e molto più distanti. La Sicilia e le spiagge di Trapani, invece, sono dietro l’angolo. Il golfo di Castellammare e la tonnara di Scopello La spiaggia di Alcamo Marina è la prima costa trapanese che si incontra venendo da Palermo. Lunga circa 3 km e attrezzata, è molto amata dagli abitanti della zona e non solo e durante i mesi estivi può diventare parecchio affollata. Superata la foce del fiume San Bartolomeo, il litorale prosegue, diventando la spiaggia principale, chiamata Playa, di Castellammare del Golfo, anch’essa sabbiosa e parzialmente attrezzata, seguendo la quale si raggiunge il centro storico della cittadina, affacciata sul mare e sul porto, con il suggestivo castello arabo-normanno e la piccola cala Petròlo. Superato il porto di Castellammare la costa comincia a farsi più frastagliata. Qui si nascondono piccole spiagge rocciose, più riparate e tranquille, come cala dei Sogni, cala Bianca e cala Rossa, dopo le quali si apre la baia, di nuovo sabbiosa e ben attrezzata, di Guidaloca. Qui il mare, riparato da entrambi i lati da alti speroni di roccia, è di meraviglioso blu profondo. Dopo questa rilassante baia, ricomincia la costa rocciosa e frastagliata dove si apre la cala dell’Alberello e poi Scopello, con la splendida baia punteggiata, sull’acqua, da due immensi faraglioni mentre sulla costa si erge l’antico profilo della tonnara, attorno alla quale si sviluppano i bastioni di cemento – l’ingresso è a pagamento (3€ circa) – sui quali godersi il sole a pochi centimetri dall’acqua. Alle spalle della tonnara di Scopello si staglia la tozza figura di un promontorio sulla cui sommità si trova una torre di guardia, alle spalle della quale la costa prosegue con il suo intrico di calette di sassi e scogli (cala Mosca, cala Baialuce e cala Mazzo di Sciacca). Qui, dove l’immediato entroterra è disseminato di bellissime ville e strutture ricettive di livello si arriva al centro visite della riserva Naturale dello Zingaro, della quale Scopello rappresenta la porta d’accesso orientale. Le calette selvagge della riserva dello Zingaro La riserva dello Zingaro protegge una delle zone naturali più belle e selvagge di tutta la Sicilia. Costoni rocciosi, ripidi sentieri bianchi e grotte preistoriche si perdono nella vegetazione bruciata dal sole fino all’azzurro del mare, a meravigliose calette dove il tempo sembra fermarsi e le narici si riempiono dei profumi della macchia mediterranea, gli stessi che hanno inebriato gli antichi popoli che solcavano le acque del Mediterraneo. Qui il mare diventa non solo relax e bellezza ma anche un paradiso per gli amanti dello snorkeling. Ecco allora che si incontrano cala Capreria, con i suoi ciottoli bianchi, seguita da cala del Varo con punta Leone, cala della Disa, cala Beretta e cala Marinella, fino a cala dell’Uzzo, una delle più affascinanti, dominata dai ruderi dell’omonima torre e raggiungibile a piedi in 15 minuti seguendo un sentiero abbastanza agevole completamente immerso nella natura. Nei pressi della caletta, meritano una segnalazione alcuni punti di interesse della riserva dello Zingaro: il museo dell’Intreccio, la grotta preistorica dell’Uzzo e il museo della civiltà Contadina. Tornando sul sentiero che costeggia il mare si raggiunge inoltre il museo delle attività Marinare, situato su un promontorio roccioso sotto al quale si apre, come in una favola, cala Tonnarella dell’Uzzo, la spiaggia principale della riserva dello Zingaro. La strada poco dopo sale improvvisamente con un paio di tornanti, che girano intorno alla torre dell’Impiso, per poi rituffarsi nel mare antistante cala Grottazza. Ora seguiamo il capo verso nord, superando la curiosa caletta chiamata lago di Venere si apre il golfo del Firriato, chiuso a nord da punta Solanto. Il mare caraibico di San Vito lo Capo e le scogliere di Macari Qui la costa rocciosa assume un’atmosfera quasi lunare, spezzata solo dai resti della cinquecentesca tonnara del Secco e dall’imponente profilo di monte Monaco, aggirato il quale si apre la spiaggia antistante San Vito lo Capo, considerata una delle più belle della Sicilia. Con il suo mare trasparente e caldissimo, la sabbia dorata e il fondale basso sembra di stare ai Caraibi. Per dare un ulteriore tocco di esotismo si consiglia di non lasciare San Vito lo Capo senza aver assaggiato il suo impareggiabile cous cous. Oltre la punta sulla quale si erge il faro di Capo San Vito e cala Rossa si scende di colpo verso sud fino a cala Mancina, la grotta dei Cavalli, la spiaggia di Salinella e quella di Isulidda, antistante l’omonima isoletta selvaggia e completamente rocciosa, fino ad arrivare a un’altra delle località balneari più belle della Sicilia: il borgo di pescatori di Macari e le sue bellissime calette. La spiaggia del Bue Marino sotto a una scogliera di antichissime falesie, cala di punta Lunga, la spiaggia di baia Santa Margherita, Scaru Brucia, cala Bove. La costa si fa piatta fino al mare, dove si apre spiaggia di Seno dell’Arena, la Chianca, punta Bucerno e spiaggia Agliareddi. La baia del Cornino e la spiaggia di San Giuliano Oltre gli Agliareddi si apre il territorio compreso nella riserva Naturale del monte Cofano, un altro scrigno di natura incontaminata del trapanese. Il promontorio di monte Cofano si sporge arrotondato sul mare con l’antica tonnara omonima e la punta del Saraceno, superata la quale tra la roccia emergono antiche tracce dei colonizzatori dell’isola: l’edicola di San Nicola, la grotta e la cappella del Crocefisso, la torre del Cofano, fino alla splendida baia del Cornino con la grotta Mangiapane e le sue spiagge ora sabbiose, ora ghiaiose, interrotte da stupende scogliere a picco sul mare superabili grazie a dei pontili di legno, che delimitano l’area balneare. Proseguendo lungo la costa si incontrano poi la piccola spiaggia di rio Forgia, lido Valderice, il borgo marinaro di Bonagia, la sua stupenda spiaggia di ciottoli e sabbia, il suo mare trasparente e una seicentesca tonnara, oggi trasformata in struttura ricettiva, a dominare la natura selvaggia di questo piccolo golfo. Trapani e le sue spiagge, il cuore di questo tratto di costa siciliana, dista ormai solo una decina di km. Dopo Pizzolungo, la litoranea prosegue fino alla lunghissima e sabbiosa spiaggia di San Giuliano, sia libera che attrezzata, che si trova ancora nel territorio di Erice, anche questa sicuramente tra le più belle della costa trapanese. Le spiagge sotto alle mura di Trapani Con il promontorio della tonnara Tipa, compreso oggi in un rigoglioso parco urbano, comincia la spiaggia cittadina di Trapani, che si distende a fianco del lungomare Dante Alighieri fino a lido Paradiso, privato e a pagamento, a piazza Vittorio Emanuele, per poi svilupparsi al di sotto delle mura di Tramontana, dove prende il nome di spiaggia porta Botteghelle. A pochi passi da qui si può passeggiare per il centro storico di Trapani, nella suggestiva piazza del mercato del Pesce affacciata sul mare come una scenografica rotonda e visitare la cinquecentesca cattedrale di San Lorenzo, duomo della città. Il punto più suggestivo delle spiagge cittadine di Trapani è però senza dubbio la scogliera al di sotto della torre di Ligny, la punta estrema del molo cittadino che si distende dentro il mare. Non c’è una vera spiaggia ma si può scendere in acqua dagli scogli con molta facilità, per godersi un bagno al tramonto. Da qui si gode di uno stupendo panorama sulle vicinissime isole Egadi oppure, alle spalle, sul monte Erice. Una volta ammirato lo splendido panorama e respirato l’odore di questo porto proiettato così profondamente nel Mediterraneo da sembrare un’isola nella grande isola siciliana occorre superare il porto e le saline di Trapani, oggi riserva naturale, con un’interessante museo all’interno dell’area, per proseguire lungo la costa trapanese, raggiungendo la bella spiaggia di Marausa. Marsala e la spiaggia di punta Tramontana Superato l’aeroporto di Trapani, il paesaggio cambia di colpo, l’aria si fa umida, la terra diventa piatta quasi più del mare. Siamo sempre più vicini all’Africa e da qualche parte si sente già il deserto. Quello che si vede, invece, è un grande specchio d’acqua, la laguna di Marsala, separata dal mare dall’isola Grande, che racchiude e protegge la spiaggia di San Teodoro con la sua torre, le saline cittadine, l’isola Mozia e la riserva Naturale dello Stagnone. All’interno di quest’area protetta si trova anche la lunghissima spiaggia di punta Tramontana, fiore all’occhiello di Marsala, nota per il mare trasparente e la sabbia bianca, da atollo tropicale. A Marsala sbarcarono i Mille di Garibaldi e sarebbe un peccato lasciarsela alle spalle senza aver fatto visita alle storiche Cantine Florio. Le antiche coste di Mazara, Capo Feto e Selinunte Lasciandosi alle spalle Marsala, la strada scende verso sud incontrando la lunga spiaggia bianca e fine di Lido Signorino e la costa lunare di Mazara del Vallo, con la bellissima spiaggia di capo Feto: 5 km di litorale che si scontra con il mare turchese in un suggestivo paesaggio di dune sabbiose e paludi d’acqua salata. Oltre c’è Mazara e la sua casbah, le tracce del passato normanno e di quello arabo, mentre il viaggio prosegue lungo la costa meridionale della Sicilia, il confine estremo tra il mare e l’Africa. Qui la costa si fa ripida e la litoranea corre quasi a picco sul mare. Perché ricominci il litorale occorre arrivare sino alla torretta di capo Granitola, con la suggestiva cala dei Turchi, una spiaggia di sabbia e roccia incastonata in una scogliera di tufo il cui nome ricorda gli antichi sbarchi dei pirati Saraceni in Sicilia in questo mare trasparente. Oltre il faro di capo Granitola la costa fa una decisa svolta a sinistra, dirigendosi in linea quasi retta verso ovest, dove si incontra la bellissima spiaggia di Tre Fontane, nel territorio di Campobello di Mazara, tra le più belle di tutta la Sicilia. Ampia, sabbiosa e percorsa da sorgenti di acqua dolce è come una grande oasi che è scivolata fino alla costa. Il tratto finale del viaggio lungo le coste e le spiagge di Trapani giunge al termine in un’area dove natura e testimonianze storiche antichissime si mescolano insieme per dare a questi luoghi un’atmosfera unica. La costa compresa nel territorio di Castelvetrano comprende sia un’eccellenza storica che una naturale. Per prima s’incontrano infatti le rovine della necropoli di Selinunte. Questo luogo incredibile custodisce i resti di un’antica città greca sviluppatasi sulle coste siciliane e che deve il suo nome al sedano selvatico, che ancora cresce rigoglioso in quest’area. Poco prima del sito archeologico, venendo da Tre Fontane, si trova Triscine, con il suo lunghissimo litorale sabbioso e, subito dopo, Marinella, con la sua sabbia dorata, il mare limpido e piacevolissime brezze marine che cullano le falde degli ombrelloni. Oltre Marinella si sviluppa lo straordinario habitat che popola la foce del fiume Belice, oggi riserva naturale, con una suggestiva spiaggia incorniciata da dune desertiche, rada vegetazione e sparuti alberi, i cui profili si stagliano sull’azzurro del mare. Proprio qui, pervasi da brezze nordafricane e i profumi trascinati sul Mediterraneo, finisce questo lungo viaggio lungo le spiagge della costa di Trapani e del suo territorio. https://ift.tt/2WNmkSl Le spiagge più belle di Trapani e dintorni La costa di Trapani e del suo territorio è da sempre considerata la più selvaggia di tutta la Sicilia. Un ventaglio di natura, centri storici, borghi marinari e collinari, spalancati a braccia aperte sul mare, sul il Tirreno e il Mediterraneo, con le isole Egadi e le coste tunisine, così vicine da poterle toccare, Pantelleria e le coste nordafricane e dell’isola di Malta. 150 km di litorale unico al mondo, l’antico approdo di Arabi, Fenici, Greci, dei Mille di Garibaldi. Terra di sole e di cultura, di profumi lontani. Terra di confine tra il cielo e, soprattutto, il mare cristallino che lambisce queste coste, ora frastagliate ora ricoperte di sabbia finissima, senza nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e molto più distanti. La Sicilia e le spiagge di Trapani, invece, sono dietro l’angolo. Il golfo di Castellammare e la tonnara di Scopello La spiaggia di Alcamo Marina è la prima costa trapanese che si incontra venendo da Palermo. Lunga circa 3 km e attrezzata, è molto amata dagli abitanti della zona e non solo e durante i mesi estivi può diventare parecchio affollata. Superata la foce del fiume San Bartolomeo, il litorale prosegue, diventando la spiaggia principale, chiamata Playa, di Castellammare del Golfo, anch’essa sabbiosa e parzialmente attrezzata, seguendo la quale si raggiunge il centro storico della cittadina, affacciata sul mare e sul porto, con il suggestivo castello arabo-normanno e la piccola cala Petròlo. Superato il porto di Castellammare la costa comincia a farsi più frastagliata. Qui si nascondono piccole spiagge rocciose, più riparate e tranquille, come cala dei Sogni, cala Bianca e cala Rossa, dopo le quali si apre la baia, di nuovo sabbiosa e ben attrezzata, di Guidaloca. Qui il mare, riparato da entrambi i lati da alti speroni di roccia, è di meraviglioso blu profondo. Dopo questa rilassante baia, ricomincia la costa rocciosa e frastagliata dove si apre la cala dell’Alberello e poi Scopello, con la splendida baia punteggiata, sull’acqua, da due immensi faraglioni mentre sulla costa si erge l’antico profilo della tonnara, attorno alla quale si sviluppano i bastioni di cemento – l’ingresso è a pagamento (3€ circa) – sui quali godersi il sole a pochi centimetri dall’acqua. Alle spalle della tonnara di Scopello si staglia la tozza figura di un promontorio sulla cui sommità si trova una torre di guardia, alle spalle della quale la costa prosegue con il suo intrico di calette di sassi e scogli (cala Mosca, cala Baialuce e cala Mazzo di Sciacca). Qui, dove l’immediato entroterra è disseminato di bellissime ville e strutture ricettive di livello si arriva al centro visite della riserva Naturale dello Zingaro, della quale Scopello rappresenta la porta d’accesso orientale. Le calette selvagge della riserva dello Zingaro La riserva dello Zingaro protegge una delle zone naturali più belle e selvagge di tutta la Sicilia. Costoni rocciosi, ripidi sentieri bianchi e grotte preistoriche si perdono nella vegetazione bruciata dal sole fino all’azzurro del mare, a meravigliose calette dove il tempo sembra fermarsi e le narici si riempiono dei profumi della macchia mediterranea, gli stessi che hanno inebriato gli antichi popoli che solcavano le acque del Mediterraneo. Qui il mare diventa non solo relax e bellezza ma anche un paradiso per gli amanti dello snorkeling. Ecco allora che si incontrano cala Capreria, con i suoi ciottoli bianchi, seguita da cala del Varo con punta Leone, cala della Disa, cala Beretta e cala Marinella, fino a cala dell’Uzzo, una delle più affascinanti, dominata dai ruderi dell’omonima torre e raggiungibile a piedi in 15 minuti seguendo un sentiero abbastanza agevole completamente immerso nella natura. Nei pressi della caletta, meritano una segnalazione alcuni punti di interesse della riserva dello Zingaro: il museo dell’Intreccio, la grotta preistorica dell’Uzzo e il museo della civiltà Contadina. Tornando sul sentiero che costeggia il mare si raggiunge inoltre il museo delle attività Marinare, situato su un promontorio roccioso sotto al quale si apre, come in una favola, cala Tonnarella dell’Uzzo, la spiaggia principale della riserva dello Zingaro. La strada poco dopo sale improvvisamente con un paio di tornanti, che girano intorno alla torre dell’Impiso, per poi rituffarsi nel mare antistante cala Grottazza. Ora seguiamo il capo verso nord, superando la curiosa caletta chiamata lago di Venere si apre il golfo del Firriato, chiuso a nord da punta Solanto. Il mare caraibico di San Vito lo Capo e le scogliere di Macari Qui la costa rocciosa assume un’atmosfera quasi lunare, spezzata solo dai resti della cinquecentesca tonnara del Secco e dall’imponente profilo di monte Monaco, aggirato il quale si apre la spiaggia antistante San Vito lo Capo, considerata una delle più belle della Sicilia. Con il suo mare trasparente e caldissimo, la sabbia dorata e il fondale basso sembra di stare ai Caraibi. Per dare un ulteriore tocco di esotismo si consiglia di non lasciare San Vito lo Capo senza aver assaggiato il suo impareggiabile cous cous. Oltre la punta sulla quale si erge il faro di Capo San Vito e cala Rossa si scende di colpo verso sud fino a cala Mancina, la grotta dei Cavalli, la spiaggia di Salinella e quella di Isulidda, antistante l’omonima isoletta selvaggia e completamente rocciosa, fino ad arrivare a un’altra delle località balneari più belle della Sicilia: il borgo di pescatori di Macari e le sue bellissime calette. La spiaggia del Bue Marino sotto a una scogliera di antichissime falesie, cala di punta Lunga, la spiaggia di baia Santa Margherita, Scaru Brucia, cala Bove. La costa si fa piatta fino al mare, dove si apre spiaggia di Seno dell’Arena, la Chianca, punta Bucerno e spiaggia Agliareddi. La baia del Cornino e la spiaggia di San Giuliano Oltre gli Agliareddi si apre il territorio compreso nella riserva Naturale del monte Cofano, un altro scrigno di natura incontaminata del trapanese. Il promontorio di monte Cofano si sporge arrotondato sul mare con l’antica tonnara omonima e la punta del Saraceno, superata la quale tra la roccia emergono antiche tracce dei colonizzatori dell’isola: l’edicola di San Nicola, la grotta e la cappella del Crocefisso, la torre del Cofano, fino alla splendida baia del Cornino con la grotta Mangiapane e le sue spiagge ora sabbiose, ora ghiaiose, interrotte da stupende scogliere a picco sul mare superabili grazie a dei pontili di legno, che delimitano l’area balneare. Proseguendo lungo la costa si incontrano poi la piccola spiaggia di rio Forgia, lido Valderice, il borgo marinaro di Bonagia, la sua stupenda spiaggia di ciottoli e sabbia, il suo mare trasparente e una seicentesca tonnara, oggi trasformata in struttura ricettiva, a dominare la natura selvaggia di questo piccolo golfo. Trapani e le sue spiagge, il cuore di questo tratto di costa siciliana, dista ormai solo una decina di km. Dopo Pizzolungo, la litoranea prosegue fino alla lunghissima e sabbiosa spiaggia di San Giuliano, sia libera che attrezzata, che si trova ancora nel territorio di Erice, anche questa sicuramente tra le più belle della costa trapanese. Le spiagge sotto alle mura di Trapani Con il promontorio della tonnara Tipa, compreso oggi in un rigoglioso parco urbano, comincia la spiaggia cittadina di Trapani, che si distende a fianco del lungomare Dante Alighieri fino a lido Paradiso, privato e a pagamento, a piazza Vittorio Emanuele, per poi svilupparsi al di sotto delle mura di Tramontana, dove prende il nome di spiaggia porta Botteghelle. A pochi passi da qui si può passeggiare per il centro storico di Trapani, nella suggestiva piazza del mercato del Pesce affacciata sul mare come una scenografica rotonda e visitare la cinquecentesca cattedrale di San Lorenzo, duomo della città. Il punto più suggestivo delle spiagge cittadine di Trapani è però senza dubbio la scogliera al di sotto della torre di Ligny, la punta estrema del molo cittadino che si distende dentro il mare. Non c’è una vera spiaggia ma si può scendere in acqua dagli scogli con molta facilità, per godersi un bagno al tramonto. Da qui si gode di uno stupendo panorama sulle vicinissime isole Egadi oppure, alle spalle, sul monte Erice. Una volta ammirato lo splendido panorama e respirato l’odore di questo porto proiettato così profondamente nel Mediterraneo da sembrare un’isola nella grande isola siciliana occorre superare il porto e le saline di Trapani, oggi riserva naturale, con un’interessante museo all’interno dell’area, per proseguire lungo la costa trapanese, raggiungendo la bella spiaggia di Marausa. Marsala e la spiaggia di punta Tramontana Superato l’aeroporto di Trapani, il paesaggio cambia di colpo, l’aria si fa umida, la terra diventa piatta quasi più del mare. Siamo sempre più vicini all’Africa e da qualche parte si sente già il deserto. Quello che si vede, invece, è un grande specchio d’acqua, la laguna di Marsala, separata dal mare dall’isola Grande, che racchiude e protegge la spiaggia di San Teodoro con la sua torre, le saline cittadine, l’isola Mozia e la riserva Naturale dello Stagnone. All’interno di quest’area protetta si trova anche la lunghissima spiaggia di punta Tramontana, fiore all’occhiello di Marsala, nota per il mare trasparente e la sabbia bianca, da atollo tropicale. A Marsala sbarcarono i Mille di Garibaldi e sarebbe un peccato lasciarsela alle spalle senza aver fatto visita alle storiche Cantine Florio. Le antiche coste di Mazara, Capo Feto e Selinunte Lasciandosi alle spalle Marsala, la strada scende verso sud incontrando la lunga spiaggia bianca e fine di Lido Signorino e la costa lunare di Mazara del Vallo, con la bellissima spiaggia di capo Feto: 5 km di litorale che si scontra con il mare turchese in un suggestivo paesaggio di dune sabbiose e paludi d’acqua salata. Oltre c’è Mazara e la sua casbah, le tracce del passato normanno e di quello arabo, mentre il viaggio prosegue lungo la costa meridionale della Sicilia, il confine estremo tra il mare e l’Africa. Qui la costa si fa ripida e la litoranea corre quasi a picco sul mare. Perché ricominci il litorale occorre arrivare sino alla torretta di capo Granitola, con la suggestiva cala dei Turchi, una spiaggia di sabbia e roccia incastonata in una scogliera di tufo il cui nome ricorda gli antichi sbarchi dei pirati Saraceni in Sicilia in questo mare trasparente. Oltre il faro di capo Granitola la costa fa una decisa svolta a sinistra, dirigendosi in linea quasi retta verso ovest, dove si incontra la bellissima spiaggia di Tre Fontane, nel territorio di Campobello di Mazara, tra le più belle di tutta la Sicilia. Ampia, sabbiosa e percorsa da sorgenti di acqua dolce è come una grande oasi che è scivolata fino alla costa. Il tratto finale del viaggio lungo le coste e le spiagge di Trapani giunge al termine in un’area dove natura e testimonianze storiche antichissime si mescolano insieme per dare a questi luoghi un’atmosfera unica. La costa compresa nel territorio di Castelvetrano comprende sia un’eccellenza storica che una naturale. Per prima s’incontrano infatti le rovine della necropoli di Selinunte. Questo luogo incredibile custodisce i resti di un’antica città greca sviluppatasi sulle coste siciliane e che deve il suo nome al sedano selvatico, che ancora cresce rigoglioso in quest’area. Poco prima del sito archeologico, venendo da Tre Fontane, si trova Triscine, con il suo lunghissimo litorale sabbioso e, subito dopo, Marinella, con la sua sabbia dorata, il mare limpido e piacevolissime brezze marine che cullano le falde degli ombrelloni. Oltre Marinella si sviluppa lo straordinario habitat che popola la foce del fiume Belice, oggi riserva naturale, con una suggestiva spiaggia incorniciata da dune desertiche, rada vegetazione e sparuti alberi, i cui profili si stagliano sull’azzurro del mare. Proprio qui, pervasi da brezze nordafricane e i profumi trascinati sul Mediterraneo, finisce questo lungo viaggio lungo le spiagge della costa di Trapani e del suo territorio. Trapani e i suoi dintorni sono un territorio spettacolare, dominato da spiagge meravigliose e contrasti tra acqua e zone deserte tutti da assaporare.
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thekitchentube · 5 years ago
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🌱 Eʟɪᴄʜᴇ ᴀʟ Pᴇsᴛᴏ Gᴇɴᴏᴠᴇsᴇ ᴄᴏɴ Pᴀᴛᴀᴛᴇ ᴄʀᴏᴄᴄᴀɴᴛɪ 🔸 Ma ve lo immaginate un mondo in cui ordinate un Negroni (cocktail ideato nel 1920 dal conte Camillo Negroni. composto in parti uguali di Gin, Bitter e Vermut Rosso n.d.r), convinti che vi sarà servito ciò che il nome specifica …e invece il gentile cameriere vi porta qualcosa in cui invece del Gin c’è, che so, del buon Cognac francese. Voi gli fate notare con garbo che forse ha sbagliato qualcosa, ma lui si trasforma improvvisamente in uno scaricatore di porto ucraino educato nei bassifondi di Odessa e vi fa notare, offeso e prima di lanciarvi fuori dal locale, usando modi che proprio non avreste immaginato nelle sue corde per come si era presentato e con il vocabolario più forbito del proprio ambiente,che il Negroni lui lo fa così 😮 Anzi, che proprio lui ha anni di esperienza mentre voi siete solo brutte persone e rigidi cultori di una sterile stereotipia, insomma non siete proprio nessuno per fare certe critiche ad un fine sedicente estroso bartender come lui.Vi piacerebbe vivere in questo mondo? "Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste, le parole sono importanti!". Noi aggiungeremmo “anche i nomi. Fa tutt'oggi eco il disperato monito di Apicella, alter ego di Nanni Moretti, nel film Palombella Rossa. I nomi sono retaggio di cultura e di eventi e vanno rispettati nella loro semplice essenza, perché su di essi si basa la precisione della comunicazione. Quindi amici, se volete preparare una Sachertorte (ricetta con quasi 200 anni di storia alle spalle, inventata da Franz Sacher per il principe Klemens von Metternich il 9 luglio 1832 a Vienna n.d.r.) usando le Pesche, oppure del Pesto alla Genovese con le Noci o qualsiasi altra invenzione la vostra mente ricca di fantasia e creativa bombanza immagini, consigliamo di usare il vostro estro anche per inventare nuovi nomi, così da mostrare rispetto verso chi ha inventato qualcosa di unico ed anche per non contribuire a estendere (all’estero, ma anche in Italia) questa pericolosa e controproducente entropia di nomi di ricette storiche e codificate 😉 Oppure,come diceva Moretti, continuiamo così, facciamoci del male 😁😜 🔸 (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/B2eC18IIL_A/?igshid=1ld22t7cfrn40
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