#resistenza alle radiazioni
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Alessandria Celebra il Giovane Scienziato Federico Bergo per il Riconoscimento Internazionale nel Campo della Ricerca Scientifica
Federico Bergo, studente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, premiato con l’EIROforum Special Donated Prize per il suo innovativo studio sulla proteina DSUP.
Federico Bergo, studente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, premiato con l’EIROforum Special Donated Prize per il suo innovativo studio sulla proteina DSUP. Martedì 29 ottobre 2024, alle ore 16:00, presso la Sala Giunta del Palazzo Comunale di Alessandria, si terrà un incontro speciale in onore di Federico Bergo, giovane talento alessandrino che ha recentemente ottenuto un prestigioso…
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Stampa in 3D di strutture per la base su Marte
Nuove prospettive per la costruzione di infrastrutture su Marte usando materiale in sul posto. Un team di ricercatori cinesi ha raggiunto di recente un traguardo significativo nello sviluppo di materiali per la costruzione di future basi spaziali su Marte. Lo studio, condotto dall’Istituto Tecnico di Fisica e Chimica dello Xinjiang presso l’Accademia Cinese delle Scienze (CAS), ha dimostrato la fattibilità della produzione continua di materiali fibrosi a partire da suolo marziano simulato. Utilizzando basalto terrestre, che presenta una composizione chimica e minerale simile al suolo marziano, il team è riuscito a produrre fibre mediante un processo di fusione completa a una temperatura di 1360°C e di filatura, confermando la possibilità di produrre materiali compositi rinforzati con fibre da impiegare nella costruzione di infrastrutture. Questo processo potrebbe essere determinante per la realizzazione di strutture robuste e durature direttamente sul suolo marziano utilizzando materiale sul posto. Ovvero, riducendo significativamente la necessità di trasportare materiali dalla Terra. Costruire su Marte L’idea di utilizzare materiali presenti su Marte per la costruzione di insediamenti umani non è nuova. La NASA, ad esempio, ha investito risorse considerevoli nello sviluppo di tecnologie di stampa 3D che possano utilizzare regolite marziana come materia prima per costruire habitat. Uno di questi progetti è il Mars Ice House, un concetto che prevede l’utilizzo del ghiaccio presente su Marte come materiale da costruzione, sfruttando le sue proprietà isolanti e protettive contro le radiazioni cosmiche. Allo stesso modo, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condotto studi sulla regolite lunare, che ha caratteristiche simili a quella marziana, per la costruzione di basi lunari tramite stampa 3D. Si tratta di progetti che condividono l’obiettivo comune di ridurre la dipendenza dalle risorse terrestri, rendendo più sostenibili le missioni di lunga durata e aprendo la strada a una ipotetica colonizzazione futura del Sistema Solare.
Rappresentazione di un possibile processo di produzione di fibre destinate ai materiali da costruzione per future infrastrutture su Marte. Credits: Guo, Ma et al. 2024 Fibre con proprietà meccaniche ottimali Il risultato più sorprendente dello studio condotto dai ricercatori cinesi è la conferma che le fibre prodotte da suolo marziano simulato possiedono proprietà meccaniche ottimali per l’utilizzo in materiali compositi rinforzati. Durante il processo di fusione e filatura, è stato osservato che velocità di filatura più basse permettono una struttura atomica più densa nelle fibre, migliorandone la resistenza ai danni esterni. Questo tipo di fibre potrebbe quindi costituire la base per la costruzione di moduli abitativi e strutture, capaci di resistere alle dure condizioni ambientali di Marte, come la bassa gravità e l’atmosfera rarefatta. L’abilità di produrre materiali direttamente su Marte ridurrebbe drasticamente i costi e la complessità logistica delle missioni, poiché eliminerebbe la necessità di trasportare grandi quantità di materiali dalla Terra. Inoltre, questa tecnologia potrebbe essere adattata per l’uso su altri corpi celesti, come la Luna, ampliando le possibilità di esplorazione e insediamento umano nello spazio.
Morfologia e proprietà del suolo marziano simulato con basalto terrestre. (A–C) Immagini SEM a diversi ingrandimenti. (D) Fasi minerali del simulante e spettri XRD. (E) Curva DSC del campione. (F) Curva temperatura-viscosità del campione. Credits: Guo, Ma et al. 2024 Le implicazioni per l’esplorazione spaziale Le implicazioni di questa ricerca sembrerebbero promettenti. La capacità di produrre materiali edili direttamente su Marte non solo rappresenta un passo avanti verso l’autosufficienza di ipotetiche future colonie spaziali, ma potrebbe anche rivoluzionare il modo in cui pianifichiamo e realizziamo le missioni interplanetarie. Con la prospettiva di ridurre i costi e i rischi associati al trasporto di materiali dalla Terra, l’esplorazione dello spazio profondo diventa più fattibile (oltre che sostenibile). E questi progressi aprono anche opportunità per la collaborazione internazionale nello sviluppo di tecnologie spaziali avanzate, strategie e idee innovative per future missioni. Ci saranno sicuramente diverse sfide, sottolineano i ricercatori, come l’influenza dell’ambiente marziano (bassa gravità e atmosfera inerte, per fare degli esempi) sulle proprietà delle fibre, ma anche la progettazione e l’integrazione dell’attrezzatura per la filatura delle fibre. Inoltre, poiché è difficile simulare l’ambiente marziano sulla Terra, i ricercatori intendono eseguire alcuni test dimostrativi in orbita, sulla stazione spaziale cinese Tiangong, per studiare le proprietà delle fibre ottenute in diversi ambienti. Lo studio completo, Production of Martian fiber by in-situ resource utilization strategy, è reperibile qui. Read the full article
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Cosa rende i piccoli "orsi d'acqua" così resistenti? Riparano rapidamente il DNA rotto. La resistenza straordinaria dei tardigradi La biologa molecolare Anne De Cian ha introdotto i suoi figli al mondo microscopico dei tardigradi, creature straordinariamente resistenti, capaci di sopravvivere a radiazioni letali. I segreti della sopravvivenza Uno studio recente ha rivelato che i tardigradi sono maestri nella riparazione molecolare, in grado di ricostruire rapidamente il loro DNA danneggiato da radiazioni estreme. Gli scienziati stanno finalmente svelando i misteri dietro la loro straordinaria capacità di resilienza. Una storia di resistenza Da secoli, gli scienziati sono affascinati dalla capacità dei tardigradi di resistere a condizioni estreme. Dal gelo alle radiazioni spaziali, queste creature microscopiche
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Esplorazione dei vantaggi della vernice elastomerica silossanica nella protezione degli edifici
Nel campo dei rivestimenti architettonici, le innovazioni cercano continuamente di fornire soluzioni durevoli ed efficaci per proteggere le strutture dagli agenti atmosferici. Uno di questi progressi è l’emergere della vernice elastomerica ai silossani, un rivestimento versatile che ha guadagnato popolarità per la sua combinazione unica di proprietà. Questo articolo approfondisce caratteristiche e vantaggi delle vernici elastomeriche ai silossani, facendo luce sulle sue applicazioni nella costruzione e nella manutenzione degli edifici.
Comprendere la vernice elastomerica silossanica:-
La vernice elastomerica silossanica │ un tipo di rivestimento che unisce i vantaggi della tecnologia silossanica alla flessibilit¢ delle formulazioni elastomeriche. I silossani, che sono composti di silicio-ossigeno, costituiscono la base della vernice e contribuiscono alla sua eccezionale resistenza agli agenti atmosferici. Le propriet¢ elastomeriche, d'altro canto, consentono alla vernice di allungarsi e contrarsi con le superfici dell'edificio, assecondando l'espansione e la contrazione termica.
Vantaggi principali:-
Resistenza agli agenti atmosferici:- La vernice elastomerica silossanica eccelle nella protezione delle strutture dalle condizioni atmosferiche avverse. La natura idrofobica intrinseca dei silossani impedisce l'assorbimento di acqua, riducendo il rischio di danni causati dall'acqua, muffe e funghi. Ci lo rende la scelta ideale per gli edifici in regioni con climi variabili.
Flessibilit¢ e Crack Bridging:- Le propriet¢ elastomeriche della vernice le consentono di allungarsi e contrarsi, fornendo eccellenti capacit¢ di crack-bridging. Questa flessibilit¢ garantisce che la vernice possa adattarsi a piccoli movimenti strutturali senza fessurarsi, mantenendo nel tempo una barriera protettiva senza soluzione di continuit¢.
Traspirabilit¢:- I rivestimenti elastomerici silossanici sono noti per la loro capacit¢ di consentire la trasmissione del vapore. Questa traspirabilit¢ │ fondamentale per gli edifici, poich← consente all'umidit¢ all'interno delle pareti di fuoriuscire, prevenendo problemi come formazione di vesciche, desquamazione ed efflorescenze.
Resistenza ai raggi UV:- I silossani mostrano intrinsecamente un'elevata resistenza alle radiazioni ultraviolette (UV). Questa resistenza ai raggi UV non solo preserva l'aspetto estetico del rivestimento ma contribuisce anche alla durabilit¢ a lungo termine delle superfici sottostanti.
Ritenzione del colore:- La resistenza della vernice allo sbiadimento la rende una scelta duratura per mantenere colori vivaci e duraturi. Ci │ particolarmente importante per gli edifici in aree esposte al sole dove l'esposizione prolungata alla luce solare pu portare al deterioramento del colore.
Applicazioni:-
La vernice elastomerica silossanica trova applicazione in una variet¢ di contesti architettonici, tra cui:-
Mura esterne:- Ideale per proteggere le pareti esterne dagli agenti atmosferici, la vernice elastomerica ai silossani offre uno scudo durevole contro pioggia, vento e radiazioni UV.
Superfici in calcestruzzo:- Viene comunemente utilizzato su strutture in calcestruzzo, garantendo un'efficace impermeabilizzazione e prevenendo il deterioramento del materiale sottostante.
Edifici storici:- La traspirabilità e la protezione delicata rendono la pittura elastomerica silossanica adatta a preservare l'integrità delle strutture storiche senza comprometterne l'aspetto estetico.
Edifici commerciali e residenziali:- Dai grattacieli commerciali alle case residenziali, questa vernice si rivela versatile nel proteggere le strutture dagli elementi.
La vernice elastomerica silossanica si distingue come una soluzione robusta per architetti, costruttori e proprietari di case che cercano un rivestimento ad alte prestazioni che offra resistenza agli agenti atmosferici, flessibilit¢ e durata. Grazie alla sua capacit¢ di proteggere una variet¢ di superfici e ai suoi benefici di lunga durata, questa vernice innovativa sta diventando una scelta sempre pi popolare per migliorare la longevit¢ e l'estetica degli edifici. Mentre il settore edile continua ad evolversi, la vernice elastomerica silossanica │ pronta a svolgere un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro dei rivestimenti architettonici.
Utili per ulteriori informazioni:-
Pittura Elastomerica Silossanica
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Mercato dei rivestimenti industriali per tipo di prodotto, per canale di distribuzione e previsione 2030
Il mercato dei rivestimenti industriali svolge un ruolo cruciale nella protezione e nel miglioramento delle superfici di vari prodotti, strutture e attrezzature industriali. Questi rivestimenti specializzati offrono una gamma di proprietà funzionali, tra cui resistenza alla corrosione, durata, resistenza agli agenti atmosferici, resistenza chimica ed estetica. Con diverse applicazioni in settori come quello automobilistico, aerospaziale, edile, marittimo, petrolifero e del gas e dei macchinari, il mercato dei rivestimenti industriali continua a prosperare, spinto dalla necessità di migliorare le prestazioni, prolungare la durata e migliorare l'estetica. Protezione dalla corrosione e longevità: una delle funzioni primarie dei rivestimenti industriali è quella di fornire un'efficace protezione dalla corrosione. La corrosione può portare a perdite finanziarie significative e rischi per la sicurezza in vari settori. I rivestimenti industriali fungono da barriera, proteggendo le superfici da fattori ambientali quali umidità, sostanze chimiche e radiazioni UV che contribuiscono alla corrosione. Applicando rivestimenti resistenti alla corrosione, le aziende possono prolungare la durata delle loro risorse, ridurre i costi di manutenzione e migliorare l'affidabilità e la sicurezza dei loro prodotti e infrastrutture. Prestazioni funzionali e personalizzazione: i rivestimenti industriali sono formulati per soddisfare requisiti prestazionali specifici. Possono essere progettati per possedere proprietà come elevata resistenza al calore, resistenza al fuoco, caratteristiche anti-graffiti, resistenza allo scivolamento e conduttività elettrica. Questi rivestimenti su misura consentono alle aziende di ottimizzare le prestazioni dei loro prodotti e attrezzature in ambienti operativi esigenti. Inoltre, il mercato offre una vasta gamma di tipi di rivestimento, tra cui epossidici, poliuretanici, acrilici e fluoropolimeri, consentendo la personalizzazione in base alle esigenze specifiche di ciascun settore. Estetica e marchio: oltre ai vantaggi funzionali, i rivestimenti industriali svolgono anche un ruolo fondamentale nel migliorare l'estetica di prodotti e strutture. Le aziende riconoscono sempre più il valore dell'attrattiva visiva nel differenziare le loro offerte e nel rafforzare l'immagine del loro marchio. I rivestimenti industriali possono fornire un'ampia gamma di colori, livelli di brillantezza e finiture, consentendo ai produttori di creare prodotti visivamente accattivanti pur mantenendo gli standard prestazionali richiesti. Anche i rivestimenti con texture speciali o effetti unici possono aggiungere un tocco distintivo, migliorando l'appeal generale del prodotto. Sostenibilità ambientale: il mercato dei rivestimenti industriali sta assistendo a una crescente enfasi sulla sostenibilità. I produttori si stanno concentrando sullo sviluppo di rivestimenti ecologici che rispettino le severe normative ambientali e soddisfino la domanda di alternative più ecologiche. I rivestimenti a base d'acqua, i rivestimenti a basso contenuto di composti organici volatili (COV) e i rivestimenti in polvere stanno guadagnando popolarità grazie al loro ridotto impatto ambientale e alla maggiore sicurezza dei lavoratori. Inoltre, sono in corso sforzi per migliorare la riciclabilità e la riutilizzabilità dei materiali di rivestimento, in linea con i principi dell'economia circolare e della conservazione delle risorse. Progressi tecnologici e innovazione: il mercato dei rivestimenti industriali continua ad evolversi con progressi tecnologici e innovazioni. I produttori di rivestimenti stanno investendo in ricerca e sviluppo per migliorare le prestazioni del rivestimento, sviluppare nuove formulazioni e migliorare le tecniche di applicazione. I progressi nella nanotecnologia, nei rivestimenti autoriparanti e nei rivestimenti intelligenti con proprietà reattive stanno aprendo nuove strade per l'industria. Queste innovazioni stanno consentendo lo sviluppo di rivestimenti che offrono maggiore efficienza, funzionalità e convenienza. Per ulteriori informazioni, fare clic qui: https://www.coherentmarketinsights.com/market-insight/industrial-coatings-market-4437 Conclusione: il mercato dei rivestimenti industriali svolge un ruolo fondamentale nella protezione, nel miglioramento e nel prolungamento della durata dei prodotti e delle strutture industriali in vari settori. Con particolare attenzione alla protezione dalla corrosione, alle prestazioni funzionali, all'estetica, alla sostenibilità e all'innovazione, il mercato sta assistendo a una crescita resiliente. Poiché le industrie continuano a cercare soluzioni durevoli, efficienti e rispettose dell'ambiente, il mercato dei rivestimenti industriali continuerà a prosperare, contribuendo alla longevità e al miglioramento delle prestazioni di diverse applicazioni industriali. Read the full article
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"MOVIMENTI 2020 -JO SQUILLO- La carriera fa quaranta.” di Fax Mac Allister
Qualcosa sta succedendo a Milano, in quella Piazza Duomo abbacinata dallo scintillio della Bela Madunina che veglia sugli edonistici saldi alla Rinascente. Le fronti di una folla ammutolita vengono sfiorate dal tocco di un’icona. Nei giorni successivi si parla di una manifestazione e di una rivelazione, ma gli influssi taumaturgici della vergine in oro zecchino sembrano distanti. Dal palco un urlo lacera lo spazio, una giovane mano disperde nell’aria i doni, sul capo degli spettatori plana una pioggia di tampax imbrattati di rosso e l’ambasciatrice canta il suo messaggio imperativo “Violentami, violentami piccolò, violentami, violentami sul metrò…” Lei è Jo Squillo, poco più che adolescente in una Milano 1980 ammorbata da un decennio di piombo. Punk dalla cresta verde, come l’Amazzonia minacciata dalla deforestazione capitalista, non ha alcuna intenzione di arruffianarsi il consenso del pubblico gorgheggiando il bel canto sentimentale, infatti lancia in faccia degli assorbenti (apparentemente) utilizzati. Sembra non curarsi dell’intonazione, Jo irrompe squillante. Con quella “Violentami” sovverte lo schema dello stupratore che abusa delle giovani ragazze incitandolo alle prodezze da maschio italico, “sono nuda e tu hai paura”. Nonostante la diffidenza popolare, la censura democristiana dei media, la latitanza delle major discografiche, Milano si arrende. C’ è una Squillo in città. Mi chiedo quanto un’artista sia effettivamente consapevole del viaggio che i suoi messaggi compiano fino a raggiungere le vite altrui, entrando nelle loro case e popolando i ricordi nel tempo. Come per un effetto farfalla, molto lontano da Milano e dall’Italia, quella vibrazione punk raggiunge la vita di un bimbo con il 45 giri di “Avventurieri”, mischiato casualmente fra i vinili delle canzoni dei cartoni animati. Allora ascoltavo solo musica per bambini, ero convinto che “Avventurieri” fosse la sigla italiana di un anime giapponese avveniristico sui robot, anche perché la foto di Jo sulla copertina del disco ricordava i personaggi disegnati da Miyazaki. Nell’Estate del 1992 partii con i miei genitori in Italia per una vacanza a Sanremo, la città di origine dei miei nonni italiani. Avevo nove anni. Una sera Giulio, il mio cugino più grande, mi porta ad ammirare i fuochi d’artificio a Santa Margherita Ligure. Ci imbattiamo in un concerto dal cui palco incalza il motivo “Te gusta? Me gusta. È questa la cosa giusta!” Giulio esclama “Ma è Jo Squillo!” Quel nome mi illumina e riporta alla copertina di Avventurieri. Fatico a riconoscerla per il cambio di look avvenuto dalla stagione punk a una moderazione pop. Rapito, mi immobilizzo ad ammirare il mio cartone animato che prende vita sul palco in una leggera sera d’Estate. Dimentico i fuochi d’artificio e convinco Giulio a rimanere per assistere al concerto, poi Jo indossa un cappello da cow girl e una maschera contro le radiazioni nucleari, canta “Terra Magica”. È giunto il tempo della ribellione, getterò la valigetta con i vinili delle avventure sonore dell’Orso Puddington e la sigla di Penny Crayon, da oggi io ascolto SOLO la Squillo. Imploro Giulio di acquistare per me in un negozio di dischi la musicassetta dell’album “Movimenti” promettendogli che mia madre salderà il conto perché mi ha concesso di scegliere un regalo per il prossimo compleanno. Sono un omino felice, stringo quella cassetta come un bottino prezioso, la cover ritrae Jo bendata in un’ammiccante versione piratesca. L’album sarà sottoposto al vaglio censura di mia madre, contrariata per l’acquisto spontaneo e timorata dei messaggi contenuti nei brani. Dopo un ascolto si approva l’album e mi viene riconsegnato. Ho amato “Movimenti” fino a logorare il nastro per eccesso di ascolti, fino a logorare l’equilibrio psicofisico della famiglia. Saltavo sopra il divano nella mia camera come la Squillo al concerto versione pirata cow girl post-atomica urlando “TE GUSTA? ME GUSTA. È QUESTA LA COSA GIUSTA!”…Divano sfondato. Sentenza patriarcale: L’artista dall’appellativo licenzioso esercita una pessima influenza sul giovane soggetto e minaccia l’integrità delle suppellettili. Pena inflitta: confisca dell’album Movimenti per quindici giorni. Indulto concesso: nessuno. Succede che nel Maggio 2000 termina la guerra tra Eritrea ed Etiopia. L’Eritrea è libera, finalmente potrò raggiungere Massawa, la città sul Mar Rosso che tormenta dolcemente il mio immaginario attraverso gli aneddoti dei nonni dal periodo coloniale. Alla tv vedo le immagini dei combattenti eritrei che calzano gli shida, i sandali di gomma simbolo della resistenza. Sulla copia di un quotidiano in lingua italiana arrivato dal consolato l’autore dell’articolo definisce quei soldati degli AVVENTURIERI. Un caso? Prima di chiudere la valigia ripongo fra gli abiti il 45 giri Avventurieri di Jo Squillo. Non so se potrò ascoltarlo a Massawa, non so se qualcuno potrà, ma sento di volerlo portare con me. Massawa è a pezzi, sventrata dai bombardamenti. I miei coetanei eritrei mi appaiono alieni, circondati dalla distruzione sono ottimisti, pieni di energie come gli eroi di un anime giapponese sui robot. Al tramonto osservano tranquilli il mare calmo fra le macerie italo moresche. Una vecchia balera italiana crivellata dalle pallottole ha preservato dalla rovina un giradischi. Il proprietario accompagna cauto la puntina sul vinile, mi allontano dal locale. Tra le ombre crepuscolari della città l’aria ferma viene attraversata da♫”E se credi che l’avventura sia finita ormai, giovani speranze, nuovi eroi. Il pilota dello spazio attraverso il tempo dice che mi trovo molto a sud. Non ricordo più le strade, sogno solo cose nuove…♫ Lascerò il 45 giri nel locale a Massawa perché compia nuovi percorsi e raggiunga delle altre vite su questa Terra magica. Ora siamo nel 2020. Una pandemia virale paralizza il pianeta. Johannesburg è deserta blindata nella quarantena. Confinato nell’appartamento non godo di una panoramica particolarmente pittoresca, l’Estate australe si sta estinguendo. Leggo online i quotidiani locali, poi quelli britannici, scovo più faticosamente aggiornamenti dall’Eritrea, verifico la situazione in Italia…e in evidenza sul Corriere della sera “Milano Il dj set su Instagram di Jo Squillo contro la quarantena fa impazzire la rete.” -CORTO CIRCUITO TEMPORALE- Milano 1980, Corriere della sera “Piazza Duomo, una diciottenne punk urla il suo inno ribelle lanciando dei tampax usati in faccia al pubblico, è Jo Squillo” – Ancora una volta, distante dall’ epicentro creativo, vengo raggiunto dalle vibrazioni artistiche dei tuoi MOVIMENTI, e chi se ne frega se non apri il Superbowl o se non sei nella top scaricamenti digitali. Sono 40 anni di carriera, nove album pubblicati, decine di singoli autoprodotti, una rete televisiva fondata e diretta personalmente, le capitali della moda come fashion reporter, l’installazione di un muro delle bambole creata come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Una donna adulta con l’energia di una ventenne che lavora tanto senza cedere alle lusinghe dello showbiz gossipparo. Felice quarantesimo amica mia, che i prossimi 40 siano ugualmente folli e creativi. Ci sarà sempre posto nella mia track list per un “I love muchacha”. Se non prevedi la pubblicazione di un cofanetto celebrativo audio video 40 special… almeno su un singolo inedito like a spinball per l’Estate boreale CI CONTO! STAY PUNK, STAY SQUILLO. MOVIMENTI DUEMILAVENTI. Fax Mac Allister
Movimenti 2020 di Fax Mac Allister Copyright © http://www.faxmacallister.com
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Lo zio di Christian De Sica e l’omicidio di Trotsky
«Era zio di mia madre, non proprio il tipo che inviti al pranzo di Natale. Era un aristocratico che ad un certo punto è diventato comunista. Poi l'hanno mandato in Messico ad ammazzare Trotsky. Ci hanno fatto anche un film: con Richard Burton che faceva Trotsky e Alain Delon nella parte di mio zio» C.De Sica
Jaime Ramón Mercader del Río Hernández è stato un agente segreto spagnolo naturalizzato sovietico. Nato in Spagna nel 1913, trascorse gran parte della sua gioventù in Francia con la madre Eustacia María Caridad del Río Hernández. Fin da giovane abbracciò le ideologie comuniste, cooperando con organizzazioni di sinistra spagnole verso la metà degli anni trenta. Venne anche imprigionato per attività politica e fu scarcerato nel 1936, quando in Spagna salì al potere un governo di sinistra. Nel frattempo, sua madre divenne agente segreto sovietico e lui la seguì a Mosca dove venne soprannominato dai suoi superiori "Gnome".
Iniziò dunque ad operare per il NKVD - Narodnyi kimissariat vnutrennich del, organo di polizia segreta dell'URSS, ramificato all'estero – dal quale venne incaricato di assassinare Lev Trockij (Trotsky), che diversi anni prima era stato esiliato dall'Unione Sovietica, ma continuava a fare propaganda contro il leader sovietico Stalin attraverso i suoi scritti in Messico.
«Che c'è ‘a rumba? Io sò frocio pa rumba!»
Mercader si trasferì quindi in Messico nell'ottobre del 1939, con un falso passaporto intestato al nome di Jacques Mornard e con la falsa occupazione di uomo d'affari, nato a Teheran da un inesistente diplomatico belga. Attraverso una segretaria statunitense di Trockij, Sylvia Ageloff, che aveva appositamente corteggiato a Parigi e che aveva poi seguito negli USA e in Messico, riuscì a venire a contatto con Trockij, spacciandosi per un seguace canadese delle sue idee politiche. Il politico russo era appena sfuggito, nel maggio del 1940, all'assalto armato organizzato dal celebre pittore David Alfaro Siqueiros, di tendenza staliniana.
Il 20 agosto 1940, Mercader ferì a morte Trockij, sfondandogli il cranio con una piccozza da ghiaccio dal manico tagliato, nella sua residenza a Coyoacán. Mercader fu ferito e quindi arrestato dalle autorità messicane, alle quali non rivelò mai la sua vera identità: tuttavia, venne condannato per omicidio a 20 anni di carcere.
«Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell'uomo e nel suo futuro mi dà, persino ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi.» L.Trotsky
«Un discorso molto poetico... Non c'ho capito un cazzo!»
Nel 1953 la sua vera identità venne scoperta ma i suoi legami con NKVD rimasero segreti fino allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Il 6 maggio 1960 venne rilasciato dal carcere dopo diverse richieste di grazia. Si trasferì così a L'Avana dove fu accolto da Fidel Castro, che si era appena avvicinato all'URSS. Nel 1961 si recò in Unione Sovietica dove in precedenza il governo staliniano lo aveva insignito con la medaglia d'Eroe dell'Unione Sovietica, una delle più alte onorificenze della nazione: l'onorificenza gli fu successivamente revocata nel 1963 per ordine di Chruščëv.
Trascorse il resto della vita tra Cuba, la Cecoslovacchia e l'URSS. Morì a L'Avana nel 1978 a causa di un sarcoma e venne sepolto a Mosca nel cimitero di Kuncevo, dove tuttora si trova la sua tomba. Il fratello raccontò che Ramón presumibilmente morì a causa delle radiazioni emanate da un orologio da polso donatogli a Mosca dai vecchi compagni. Nell'orologio era stata nascosta una pastiglia di un radionuclide di tallio.
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Alcuni tardigradi, minuscoli animali super resistenti, hanno raggiunto la Luna e potrebbero sopravvivere alle condizioni estreme del nostro satellite naturale per decenni, diventando in un certo senso i primi veri abitanti lunari. I tardigradi sono stati portati sulla Luna da Israel Aerospace Industries, l’azienda spaziale israeliana che lo scorso aprile aveva inviato sul satellite il lander Beresheet. Il veicolo avrebbe dovuto compiere un atterraggio controllato, ma a causa di un problema tecnico si è schiantato sul suolo lunare rompendosi in diversi pezzi. Secondo chi li aveva messi a bordo di Beresheet, i tardigradi dovrebbero essere sopravvissuti all’impatto: un giorno potrebbero essere recuperati per poi studiarli sulla Terra, scoprendo nuove cose sulla loro incredibile resistenza e sulla vita nel Sistema Solare.
I tardigradi
Complice il loro aspetto puccioso e alcuni documentari e meme su Internet, negli ultimi anni i tardigradi sono diventati piuttosto famosi. Sono lunghi poco più di mezzo millimetro ed è quindi necessario un microscopio per poterli osservare. Esteticamente ricordano una via di mezzo tra un bruco e un orsacchiotto, e sono in grado di sopravvivere a condizioni estreme di temperatura e pressione, rimanendo senza acqua e cibo per anni.
Sappiamo dell’esistenza dei tardigradi dalla fine del Diciottesimo secolo, ma solo negli ultimi anni i ricercatori hanno capito meglio come funzionano. Alcuni esemplari sono sopravvissuti dopo essere stati tenuti a -200 °C per un anno e mezzo, e altri dopo essere stati portati a una temperatura di 150 °C per qualche minuto.
Un archivio del mondo
L’idea di spedire qualche tardigrado sulla Luna è venuta a Nova Spivack, un imprenditore statunitense che ha contributo a fondare l’Arch Mission Foundation (AMF), un’organizzazione che ha come scopo la creazione di archivi sull’umanità, da disseminare sulla Terra e nello Spazio in modo da preservarli per le generazioni future ed eventualmente per farci conoscere a specie aliene.
Di Spivack e della sua fondazione si era parlato nel 2018 in occasione del primo volo sperimentale del Falcon Heavy, il razzo più potente mai costruito dall’azienda spaziale privata statunitense SpaceX. All’epoca, l’AMF aveva inserito uno dei propri archivi nella Tesla che Elon Musk aveva deciso di spedire in orbita come carico del razzo. L’automobile si era poi inserita in un’orbita intorno al Sole nella quale si stima resterà per almeno 30 milioni di anni.
Gli archivi realizzati da AMF ricordano per forma e dimensioni un comune DVD, ma sono tecnologicamente molto più avanzati e non richiedono un lettore digitale per essere letti perché sono analogici. Un laser ad altissima precisione incide testi e immagini a livello microscopico su uno strato di vetro, che viene poi ricoperto con un sottilissimo strato metallico di nickel. Le immagini e i testi stampati sul disco possono essere visualizzati e letti con un normale microscopio da mille ingrandimenti. La tecnologia di lettura, il microscopio, è piuttosto accessibile e secondo Spivack potrà essere impiegata dalle generazioni future o dagli alieni per accedere facilmente alle informazioni conservate nell’archivio.
OK, ma i tardigradi lunari?
Mentre stavano lavorando alla loro missione spaziale, Spivack ha proposto agli israeliani di inserire su Beresheet uno dei suoi archivi. Il disco, formato da 25 strati sottilissimi, conteneva circa 60mila immagini ad alta risoluzione di pagine di libri, buona parte del sito di Wikipedia in inglese, migliaia di classici della letteratura da tutto il mondo e altri test di grammatica e lingue per comprenderli. L’idea di trasportare sulla Luna un bel pezzo del sapere prodotto dall’umanità piacque ai responsabili della missione, che acconsentirono all’iniziativa.
Poche settimane prima di spedire agli israeliani l’archivio, Spivack pensò che fosse una buona idea aggiungere qualcos’altro al piccolo carico verso la Luna. Fece aggiungere uno strato di resina sintetica (epossidica) nel quale furono inseriti campioni di sangue e di follicoli di capelli, quindi contenenti DNA, e alcuni esemplari di tardigradi disidratati. Alcune migliaia di altri tardigradi furono inseriti su un nastro adesivo, utilizzato per imballare l’archivio e proteggerlo meglio.
Un allunaggio traumatico
Mentre l’11 aprile scorso i tecnici di Israel Aerospace Industries assistevano alla fine di Beresheet causata da un problema tecnico, Spivack iniziò a chiedersi se il suo archivio fosse sopravvissuto o meno all’impatto. Insieme ai suoi collaboratori, Spivack simulò le condizioni dello schianto del lander israeliano, arrivando alla conclusione che il disco fosse probabilmente rimasto intatto, o che si fosse comunque spezzato in pezzi sufficientemente grandi per essere ancora leggibile. Il nastro e lo strato di resina sintetica popolati dai tardigradi probabilmente hanno contribuito a salvarlo, rendendolo più resistente agli urti.
Non c’è modo di sapere per certo quali siano le condizioni dell’archivio. La sonda LRO della NASA, che orbita intorno alla Luna, è riuscita a fotografare il punto dell’impatto di Beresheet, ma la definizione delle immagini consente appena di distinguere il piccolo cratere creato dall’impatto, e non i frammenti del lander. Considerate le loro grandi capacità di sopravvivenza e di resistenza, è probabile che i tardigradi siano sani e salvi sulla Luna.
Letargo lunare
Quando sono in presenza di condizioni di temperatura e pressione estreme, i tardigradi entrano in una sorta di letargo, che può durare decenni. Riducono al minimo i loro processi metabolici, espellono quasi completamente l’acqua dalle loro cellule e la sostituiscono con una proteina, una sorta di sostanza vetrosa, che permette loro di rimanere cristallizzati per decenni. Quando le condizioni tornano a essere favorevoli, si reidratano e tornano a essere vitali.
I tardigradi sono stati spediti sulla Luna dopo essere andati in letargo. Se fossero osservati ora al microscopio, apparirebbero come piccole palline rinsecchite, niente di molto entusiasmante rispetto a come appaiono quando sono idratati e attivi. Spivack e colleghi ritengono che in quello stato siano riusciti a sopravvivere all’impatto e che si trovino su alcuni frammenti dell’archivio, rimasti all’interno di Beresheet oppure sbalzati al suo esterno mentre il lander si è rotto in diversi pezzi.
Contaminazione
Nello stato in cui si trovano, i tardigradi non costituiscono comunque un particolare rischio per la preservazione dell’ambiente lunare, per quanto ne sappiamo sostanzialmente sterile. In assenza di acqua, questi animali non potranno riprendere a muoversi né a riprodursi, quindi la possibilità che la Luna sia colonizzata dai tardigradi nei prossimi decenni è da escludere. Non è nemmeno detto che questi animali riescano a sopravvivere a lungo alle condizioni estreme lunari, dove le temperature oscillano tra i -230 °C e i 123 °C e c’è una forte esposizione alle radiazioni solari dovuta alla mancanza di un’atmosfera.
Per scoprirlo, una futura missione lunare dovrebbe andare alla ricerca dei rottami di Beresheet, trovare qualche pezzo dell’archivio di Spivack e riportarlo sulla Terra. A quel punto in laboratorio si potrebbe provare a reidratare i tardigradi per scoprire se siano riusciti o meno a sopravvivere al loro soggiorno lunare.
Abbiamo comunque già qualche indizio sulla resistenza all’ambiente spaziale di questi animali. Nel 2007, per esempio, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) portò in orbita alcuni tardigradi, esponendoli direttamente all’ambiente spaziale. Una decina di giorni dopo, gli esemplari tornarono sulla Terra e furono nuovamente idratati. Con loro sorpresa, i ricercatori notarono che alcuni di loro erano sopravvissuti sia alle radiazioni sia al vuoto spaziale, facendo di loro i primi animali conosciuti ad avere vissuto completamente esposti allo Spazio.
I ricercatori e le agenzie spaziali non sono molto contenti quando i privati organizzano missioni spaziali che potrebbero contaminare altri corpi celesti. Per motivi di ricerca, si cerca infatti di preservare il più possibile i pianeti e i loro satelliti naturali, in modo da poterli analizzare e andare alla ricerca di forme di vita avendo la certezza di non averle portate con i veicoli spaziali. Spivack e i suoi non hanno comunque violato le regole stabilite dalla NASA per impedire le contaminazioni, perché la Luna non è considerata a rischio. Prima dei tardigradi, del resto, sul suolo lunare erano già arrivati gli esseri umani che lasciarono diverse cose da quelle parti, comprese sacche contenenti la loro cacca.
Sopravvivenza lunare
Portare i tardigradi sulla Luna può sembrare un’iniziativa fine a sé stessa e il modo in cui è stata organizzata da Spivack non è molto scientifico, ma la loro presenza sul suolo lunare potrebbe aiutarci a comprendere qualcosa di più su come si sia formata la vita sulla Terra. Un’ipotesi piuttosto condivisa è che i primi esseri viventi furono trasportati sul nostro pianeta da un corpo celeste, forse una cometa, e che poi trovarono le condizioni ideali per prosperare, evolversi e differenziarsi.
A oggi non sono mai state trovate altre forme di vita, per come le conosciamo, in posti diversi dalla Terra, ma le missioni spaziali più recenti stanno fornendo numerosi indizi per ipotizzare che a certe condizioni gli esseri viventi possano popolare mondi diversi dal nostro. I tardigradi, così come alcune specie di batteri, sono ottimi candidati per sperimentare e verificare queste teorie.
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Anche i piani sono un po' cambiato la sostanza è la stessa. Operazione Lockstep: dal Rockefeller Playbook 1a fase: comune raffreddore/influenza. Al massimo sintomi lievi. Appoggio dei media alla paranoia e alla paura di massa. Sistema di test difettoso utilizzato, che raccoglie qualsiasi materiale genetico nel corpo e fa scattare un risultato positivo. Inflazione dei numeri dei casi Covid, attraverso la modifica dei certificati di morte, il doppio conteggio e la classificazione di tutti i decessi, comprese altre malattie e cause naturali, come Covid-19. Il lockdown ci condizionerà all'ergastolo secondo le leggi draconiane, preverrà le proteste e identificherà la resistenza pubblica. 2a fase La 1a fase porterà a compromessi e fragili sistema immunitario per mancanza di cibo, distanziamento sociale, uso di maschere e mancanza di contatto con la luce solare e batteri sani. L'esposizione alle radiazioni 5G attaccherà ulteriormente il sistema immunitario. Pertanto, quando le persone riemergono nella società, più persone si ammaleranno. La colpa sarà del Covid-19. Tutto questo accadrà prima che la vaccinazione sia pronta a giustificarlo. Seguirà un blocco più lungo e più potente fino a quando tutti non prenderanno il vaccino. 3a fase Se la maggioranza delle persone resiste al vaccino, un'arma Verrà rilasciato il virus SARS/HIV/MERS. Molte persone moriranno per questo. Sarà la sopravvivenza del fitfest. Sarà anche la spinta definitiva affinché tutti si vaccinano per tornare alla normalità. Chi ha preso il vaccino sarà in guerra con chi non l'ha fatto. Sarà anarchia da tutte le parti. https://www.instagram.com/p/CSL-f0CAVPC/?utm_medium=tumblr
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Protrusione discale: cause, sintomi e cura
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/protrusione-discale-cause-sintomi-e-cura/111105?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=111105
Protrusione discale: cause, sintomi e cura
Con l’espressione protrusione discale ci si riferisce ad una deformazione dello strato più esterno di un disco intervertebrale della colonna.
Di conseguenza, quest’ultima appare un po’ più schiacciata e spostata rispetto agli altri dischi dell’area intervertebrale. Esistono diversi tipi di protrusione discale, come ad esempio cervicale, toracica o lombare (a seconda della zona interessata).
Ma quali sono le cause principali che portano all’insorgenza di tale problematica? Scopriamone di più!
Protrusione discale cause
Per prima cosa, bisogna dire che la protrusione discale si manifesta nelle persone anziane.
Questo perché a differenza dei dischi intervertebrali giovani, c’è una minor quantità di acqua. Quest’ultima, garantisce resistenza ed allo stesso tempo elasticità, fungendo da vero e proprio ammortizzante.
Nel momento in cui si va incontro all’invecchiamento, i dischi intervertebrali subiscono una lenta degenerazione. Ciò significa che la quantità di acqua diminuisce sempre di più, fino a rendere questa zona del corpo più fragile e maggiormente predisposta a rotture e deformazioni.
Allo stesso tempo però, l’avanzare dell’età non risulta essere l’unico fattore scatenante della protrusione discale.
Raramente infatti, essa può presentarsi in soggetti più giovani, i quali però conducono uno stile di vita scorretto. Pertanto, tra le cause bisogna citare anche:
Il fumo
L’obesità
L’assunzione di posture errate
Alimentazione non sana
Troppa e scorretta attività fisica
Indebolimento muscolare
Traumi alla colonna vertebrale
Errati sollevamenti di pesi
E tanto altro ancora…
Protrusione discale sintomi
A questo punto ci si chiede: come ci si accorge di essere affetti da protrusione discale?
Come potete ben immaginare, ci sono vari sintomi che fungono da vero e proprio campanello d’allarme. Ecco i più comuni:
Dolore di tipo cronico nella zona locale
Sensazione di intorpidimento
Rigidità negli arti superiori o inferiori
Formicolio alle braccia o alle gambe
Senso di debolezza muscolare
Infiammazione del nervo sciatico
Dolore al collo, alle mani, al viso, alle spalle, ai polsi
Piccole scossette derivate dalla compressione dei nervi spinali
Ovviamente, questi sono soltanto alcuni dei sintomi che potrebbero manifestarsi.
Tra l’altro, non tutti presentano gli stessi disagi, in quanto la sintomatologia è abbastanza soggettiva. E come vi abbiamo già detto in precedenza, la protrusione discale può essere di varie tipologie. Pertanto, quella toracica, sarà sicuramente differente da quella lombare o cervicale (le ultime due risultano essere le più frequenti).
Ma non è tutto. C’è persino chi presenta una protrusione discale asintomatica. Di conseguenza, non percepisce chissà quale dolore in quanto non avviene una compressione dei nervi spinali circostanti. Sono questi ultimi a determinare una serie di dolori che coinvolgono gran parte del nostro corpo.
Protrusione discale diagnosi
In che modo è possibile effettuare una diagnosi per la protrusione discale?
A tal proposito, sappiate che ci sono diversi esami specifici. Solitamente, si parla di test obiettivo e anamnesi medica accurata. Essi consentono all’esperto di individuare il quadro clinico in maniera generale, in termini di caratteristiche e gravità.
Dopodiché, si passa ad un attento esame neurologico, il quale si rivela davvero molto importante per capire dove avviene la compressione nervosa. Inoltre, ci consente di comprendere al meglio lo stato di salute dei nervi spinali e tanti altri fattori.
Tuttavia, andando nello specifico si procede quasi sempre ai seguenti accertamenti:
La risonanza magnetica nucleare (RMN) della colonna vertebrale
La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) della colonna vertebrale
L’elettromiografia
Entrambi i test non provocano alcun tipo di dolore e forniscono immagini importanti inerenti alla zona in questione. C’è da dire però che a differenza della risonanza magnetica nucleare, la TAC comporta un’esposizione del soggetto a delle radiazioni (dette ionizzanti), che non vanno di certo sottovalutate.
Per quanto riguarda l’elettromiografia invece, si mira all’individuazione dei sintomi e alle attività elettriche muscolari. Ovviamente, si andranno a valutare quelle dell’area in cui il paziente percepisce dolore.
Protrusione discale cura
Qual è la cura per la protrusione discale?
Innanzitutto, bisogna dire che non esiste una terapia universale. Questo perché come vi abbiamo già detto all’inizio dell’articolo, essa varia a seconda del caso specifico. Proprio per tale motivo, la diagnosi si rivela importantissima per l’individuazione di un trattamento idoneo.
A seconda della gravità, il medico curante vi consiglierà la via più adatta. Ecco quali sono le opzioni:
Trattamento conservativo
Trattamento chirurgico
Nel caso del trattamento conservativo, si parla nello specifico di:
Cure farmacologiche, le quali comprendono una serie di medicinali come ad esempio gli antinfiammatori non steroidei (FANS) antidolorifici, i miorilassanti e i corticosteroidi.
Massoterapia, ossia una procedura in grado di ridurre la sintomatologia
La fisioterapia, che garantisce un rinforzo a 360 gradi muscolare, così da poter aumentare la flessibilità e l’elasticità della colonna vertebrale.
In base a quanto dichiarato da una serie di esperti, il trattamento conservativo per protrusione discale sarebbe molto efficace. Ovviamente, bisognerà rivolgersi a dei veri e propri professionisti, in modo tale da poter ricevere una cura mirata ed allo stesso tempo di qualità.
Protrusione discale intervento
Per quanto riguarda invece il trattamento chirurgico per protrusione discale, si parla di discectomia.
Quest’ultima è una procedura che mira alla totale asportazione del disco intervertebrale non funzionale o danneggiato. Una volta effettuato questo step, si andrà ad applicare una protesi.
Come potete ben immaginare, si tratta di un intervento abbastanza delicato che non bisogna prendere alla leggera. Calcolate che questa zona del corpo si rivela importante per le aree circostanti, in termini anche di vasi sanguigni, legamenti, muscoli e nervi.
Proprio per tale motivo, l’intervento di protrusione discale si considera quasi sempre l’ultima spiaggia. Di conseguenza, va fatto soltanto nel momento in cui il paziente dovesse presentare una sintomatologia molto grave.
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Conquistare lo spazio con l'editing genomico
L'umanità potenziata dalla genetica andrà alla conquista dello spazio. Con insediamenti umani sulla Luna e su Marte, ci si concentra su tempi di viaggio, cibo e rischi di radiazioni. L'ambiente spaziale è ostile e l'editing genomico potrebbe permettere agli umani di tollerare tali condizioni.
Lord Martin Rees e Dr. Robert Zubrin hanno discusso se l'esplorazione marziana debba essere umana o robotica. Rees sostiene l'uso di robot, ma entrambi vedono l'editing genomico come essenziale per diventare una specie interplanetaria. Dal 2011, strumenti come Crispr-Cas9 permettono modifiche genomiche precise. Tecniche come il base e prime editing consentono cambiamenti minimi nel genoma. Gli astronauti affrontano alti livelli di radiazioni nello spazio, aumentando il rischio di cancro. Con l'editing genomico, potremmo inserire geni da piante e batteri per ripulire le radiazioni. Geni che rallentano l'invecchiamento e contrastano il degrado cellulare potrebbero essere inseriti, e le colture resistenti alle radiazioni potrebbero garantire cibo. I tardigradi, che tollerano condizioni estreme, offrono un esempio interessante: inserendo i loro geni in cellule umane, aumentiamo la resistenza alle radiazioni. FONTE: sciencealert Read the full article
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5G Avvertimenti alle Amministrazioni
DAL RAPPORTO INDIPENDETE SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI E DIFFUSIONE DEL 5G. Alla cortese attenzione del Sindaco di……. e p.c. all'Assesore alla tutela della salute …….all'Assessore alle Politiche Ambientali…...all'Assessore all'Urbanistica,,,,,, all'Assessore alla Innovazione tecnologica
Le scriviamo per sensibilizzarla sui potenziali gravi pericoli per la salute a cui sarebbero esposti i cittadini qualora questa amministrazione decidesse di istallare la rete 5G ( quinta generazione della telecomunicazione). La rete 5G usa frequenze che vanno da 3,4 a 3,8 GHz in un secondo momento. di onde millimetriche (30 GHz), mai utilizzate finora su larga scala. Studi sperimentali condotti su animali esposti a onde millimetriche hanno evidenziato alterazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, alterazioni del sistema immunitario, aumento dell'antibiotico-resistenza, cataratta, effetti teratogeni, danni a carico della cromatina, alterazione della espressione genica. La tecnologia 5G aumenterà considerevolmente l'esposizione della popolazione alle radiofrequenze .c ome dettagliatamente documentato nelle edizioni del monumentale Bioinitiative Report (2007, 2012, 2014) centinaia di studi scientifici sottoposti a peer review, associano l'esposizione ai campi elettromagnetici artificiali (CEM) sia a bassa frequenza sia ad alta frequenza ( radiofrequenze, Microonde RF MO,) a tumori al cervello negli adulti e nei bambini; leucemia negli adulti e nei bambini; aumentato rischio di malattie degenerative come l'Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica, tumore alla mammella, alterazione delle funzioni immunitarie ( che includono allergie e amplificata risposta infiammatoria), alterazione della funzionalità e del numero di spermatozoi. Tali effetti si verificano a livello di esposizione di gran lunga inferiori ai limiti di legge , Studi recenti evidenziano che le esposizioni alle radiazioni usate nelle applicazioni WLAN/Wifi (Wireless Local Area Network) provoca stress ossidativo, danno allo sperma e alle strutture cellulari dei testicoli, alterazioni neurologiche e modificazione bioelettrica del cervello, apoptosi, danni al DNA, alterazioni del sistema endocrino, massiccio afflusso di ioni calcio attraverso la membrana cellulare, ed anche disturbi dell'attenzione, della memoria e dell'apprendimento, causati dall'effetto citotossico. L'Agenzia Europea per l'Ambiente afferma che i dati scientifici sulle RF non lasciano dubbi sulla opportunità di adottare il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE; Anche il Consiglio d'Europa nella Risoluzione 1815 del 27 maggio 2011 appellandosi al principio di precauzione chiede agli stati membri di limitare l'esposizione della popolazione alle RF-CEM considerando come soggetti a rischio bambini, donne incinte e anziani. La decisione di proseguire nell'implementazione di tale tecnologia e più in generale dei campi elettromagnetici locali verrà interpretata dallo scrivente e da quanti si faranno parte attiva come AGGRESSIONE alla integrità ed incolumità psicofisica e pertanto mi riservo fin d'ora di agire per legittima difesa della mia salute e di denunciare questi comportamenti alle sedi competenti perchè siano adottati i più opportuni provvedimenti in merito ai delitti che tale comportamento configura, tra i quali il dispregio e la inosservanza degli articoli della Costituzione Italiana. Art.2 " La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili ed inalienabili dell'uomo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità , e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" Art. 28" I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici", Art, 32 "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di Legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana" In quanto la normativa attuale della Repubblica Italiana non tiene conto dei dati scientifici che impongono norme restrittive in materia di emissioni elettromagnetiche artificiali. In Italia abbiamo una sentenza del TAR del Lazio dei primi anni novanta che ribadisce per l'art. 32 ella Costituzione che la salvaguardia della salute pubblica abbia la precedenza rispetto all'art, 41 che riguarda la proprietà industriale- Riteniamo inoltre violati i seguenti articoli della Carta dei Diritti dell'Uomo: ARTICOLO 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti: Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. ARTICOLO 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà in oltre stabilita sulla base dello statuto politico giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o Territorio sia indipendente o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o altra limitazione di sovranità. ARTICOLO 3 ogni individuo ha diritto alla vita alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Osserviamo in oltre come siano state disattese, per l'ennesima volta alcune norme fissate dalla CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA: (Nizza 2000) Art. 2 La Comunità ha il compito di promuovere uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche ed un elevato livello di protezione dell'ambiente ed il miglioramento della qualità di quest'ultimo. Art.6 Le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente debbono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni comunitarie, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile. Art 37 Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e conformemente al principio dello sviluppo sostenibile. Ai sensi del D.Lgs 14 marzo 201, n 33 Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicià trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni SU QALI BASI SCIENTIFICHE I COMUNI HANNO APPROVATO PIANI E PROGRAMMI CHE POSSONO AVERE EFFETTI SULL'AMBIENTE E SULLA SALUTE PJUBBLICA. La invitiamo a prendere tutte le misure ragionevoli al fin e di fermare la diffusione della tecnologia 5G finchè non saranno effettuati studi attendibili e indipendenti anche per la PA, a non installare ulteriori hot-spot che aumenterebbero significativamente l'inquinamento elettromagnetico e di conseguenza , i danni alla salute; ad adottare misure di cautela al fine di limitare l'esposizione della popolazione alla RF E e invitare i DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE SCUOLE DI SUA COMPETENZA AD UTILIZZARE RETI CABLATE PER IL COLLEGAMENTO A INTERNET. Un eventuale ritardo ad assumere provvedimenti cautelativi in materia di campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde basati su quanto già si conosce in attesa di studi a lungo termine specifici, avrebbe una ricaduta ancora più grave sulla salute, di quanto abbiano avuto ritardi già verificatisi in passato come nel caso dell'amianto, del mercurio del benzene. Sarebbe economicamente giusto accertare il rischio e governarlo, piuttosto che correre ai ripari quando una tecnologia come quella del 5G si rivelasse pericolosa per la salute e per la sicurezza sociale in generale. IN ATTESA DISTINTI SALUTI I cittadini FIRME Read the full article
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5 fattori potenti che riducono il collagene
Un argomento molto utile, credo che ti possa servire con alcune idee anti-age. La nostra pelle ha bisogno di tanta attenzione, soprattutto adesso che arriva la primavera si sente stanca di continui scambi di freddo/caldo. Nel post di oggi voglio parlare del importanza del collagene e delle sue caratteristiche. Ho appena ricevuto queste fiale di Collagen Regimen da Korff, una prova di 7 gg oppure disponibili anche confezione da 28 gg. Korff è un brand scientifico cosmetico completo che crea soluzioni e prodotti innovativi per chi desidera scegliere per la propria bellezza l’efficacia, l’innovazione, la sicurezza e straordinaria piacevolezza. Collagen regimen Trattamento in fiale ad azione anti-age, indicato per rendere la pelle tonica ed elastica. Collagen Regimen Fiale Tonificanti, con Collagene marino idrolizzato e Acido Ialuronico, migliorano tono, elasticità ed idratazione della pelle. Vitamina C e semi di Giuggiolo mantengono la cute luminosa e riducono la formazione delle rughe. Le proprietà del collagene E una proteina già presente nel nostro corpo, sotto forme di fibre presente nella pelle, ossa, cartilagini, tendini, etc. La sua presenza aiuta a combattere le rughe e mantenere la pelle giovane. Col passare del tempo queste fibre si rovinano dovuta ai fattori eterni e genetici, dopo 25 anni. Il collagene a livello cuteneo è fondamentale per mantenere tonicità e compattezza della pelle, riducendo la comparsa di rughe. La sua presenza a livello del derma serve a comporre quella struttura di sostegno che conferisce alla cute resistenza ed elasticità. La degradazione del collagene, oltre alle conseguenze estetiche, ha però anche altri effetti collaterali. La riduzione dei tessuti connettivi può infatti favorire vari disturbi a livello di cartilagini e ossa. Ecco perché oggi il collagene è usato anche in integratori. Essendo ricco di aminoacidi, con la somministrazione vitamina C e le vitamine B aiutano il scambio cellulare e mantenere giovane la pelle. Alcuni fattori che aiutano a ridurlo sono: fumo; radiazioni solari; smog; abuso di alcolici; alimentazione non bilanciata. Che ne dite è stato utile leggere queste informazioni? Kiss Eva Read the full article
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Idratazione e Attività Fisica
di Penacchio Patrick
L'idratazione è una parte fondamentale dell'alimentazione. L'acqua infatti è un nutriente essenziale.
Il bilancio idrico dipende dal mantenimento dell'equilibrio tra il volume in entrata e quello in uscita dall'organismo. Tale equilibrio è regolato dal centro ipotalamico della sete. La disidratazione diminuisce il volume plasmatico, l'attività cardiaca, la sudorazione, il flusso ematico cutaneo, la capacità di resistenza.
L'uomo può sopravvivere senza cibo per alcune settimane, ma senza acqua non più di qualche giorno: essa è indispensabile per la vita, quindi l'organismo cerca di mantenere una quantità costante di liquidi nell'ambiente intra ed extra cellulare attraverso un continuo equilibrio tra apporto e cessione.
In condizioni fisiologiche basali (di riposo), alla temperatura ambiente (18-20°) le perdite di acqua sono inferiori ad 1 ml/min. Con l'attività fisica e l'aumento della temperatura ambiente queste perdite dovute soprattutto alla sudorazione possono arrivare a 15-25ml/min.
LO SPORTIVO E' PARTICOLARMENTE A RISCHIO DI CARENZA per la maggior quantità di sudore prodotta durante l'attività sportiva (si calcola che nel soggetto che pratica attività fisica sportiva sia necessario 1 ml di acqua per ogni caloria di dispendio energetico).
Le perdite idriche, se non adeguatamente compensate, determinano ipoidratazione, cioè riduzione di acqua in tutti i compartimenti dell'organismo, in particolar modo di quello circolatorio.
ESERCIZIO FISICO E RICAMBIO IDRICO
Durante l'esercizio fisico l'aumentata produzione di energia da parte delle cellule muscolari porta l'individuo ad incrementare la propria temperatura corporea. Questo eccesso di calore rappresenta un fattore limitante sulla prestazione sportiva e deve essere eliminato.
Vengono pertanto messi in atto taluni meccanismi di compensazione adatti a mantenere la temperatura corporea entro i limiti fisiologici naturali (37° circa):
IRRADIAZIONE: poiché il nostro corpo è più caldo rispetto agli oggetti circostanti perde energia irradiando calore sotto forma di radiazioni termiche;
CONDUZIONE: una piccola parte di calore viene trasmessa dagli strati più profondi della pelle a quelli più superficiali per conduzione e, da qui, alle particelle d'aria circostanti;
CONVENZIONE: in base alla velocità con la quale l'aria in prossimità della superficie corporea viene scambiata;
ARIA ESPIRATA: responsabile di circa il 10% delle perdite totali di calore;
TRASPIRAZIONE: responsabile di circa il 35% delle perdite totali di calore. L'evaporazione del sudore prodotto dipende da tre fattori: la superficie cutanea esposta all'ambiente; la temperatura e l'umidità relativa all'area ambiente; le correnti aeree convettive intorno al corpo;
IDRATAZIONE E REIDRATAZIONE
Prima dell'esercizio fisico: la somministrazione di liquidi deve iniziare già prima dell'esercizio per garantire uno stato di idratazione ottimale nel momento dello sforzo. E' sconsigliato assumere grandi quantitativi di acqua semplice nei 45-60 minuti precedenti allo sforzo (perché può stimolare la diuresi e la conseguente eliminazione di liquidi), per lo stesso motivo è sconsigliato assumere alcolici o caffeina.
Durante l'esercizio: il reintegro dovrà tener conto:
delle caratteristiche ambientali nelle quali si pratica il lavoro (temperatura, umidità, ventilazione);
tipo di lavoro muscolare (pesante, leggero, di velocità o resistenza);
indumenti usati.
L'apporto di 1/4 di litro ogni 15 minuti può comunque essere considerato ottimale.
Dopo l'esercizio, risulta importante assumere liquidi per evitare l'ipoidratazione cronica, per permettere il recupero delle scorte di glicogeno ed in generale per ristabilire una situazione di equilibrio interno all'organismo.
LA BEVANDA IDEALE
La bevanda ideale deve possedere diverse caratteristiche: innanzitutto deve avere un sapore gradevole, deve essere facilmente assorbibile ma senza causare problemi gastrointestinali e deve aiutare per quanto possibile l'ottimizzazione della performance.
Per essere rapidamente assorbibile l'acqua deve essere moderatamente refrigerata (circa 10°), non deve essere assolutamente iperosmolare e deve contenere una minima quantità di carboidrati (5-8%) non superiore al 10%.
LO SAPEVI CHE...
Si possono bere al massimo circa 9,5 litri di acqua al giorno. Superata questa soglia possono insorgere problemi anche piuttosto seri per la salute dovuti a marcata alterazione delle concentrazioni degli elettroliti nei fluidi organici.
Una perdita di peso sotto forma di liquidi può provocare:
1% di peso perso = aumento temperatura corporea
3% di peso perso = diminuita performance fisica
5% di peso perso = disturbi GI, esaurimento del calore
7% di peso perso = allucinazioni
10% di peso perso = collasso circolatorio
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Abitare contemporaneo: villa ecologica, moderna e stravagante in Ticino sul Lago Maggiore
Sostenibilità, efficienza energetica, basse radiazioni e in armonia con la natura, sono queste le sfide globali dei nostri tempi. Che si tratti di siti industriali o della costruzione di spazi abitativi, una riflessione ecologica deve semplicemente avvenire in tutte le menti responsabili, in quanto i cambiamenti climatici non possono più venire ignorati. Inoltre, il desiderio di una vita responsabile ed ecologica è aumentato bruscamente, dovuto all'influenza dei materiali da costruzione tossici e all'elettrosmog, che nuoce alla salute e al benessere.
Oggi vorremmo dare un'occhiata più da vicino a un buon esempio. La villa ecologica con bosco privato a Brione sopra Minusio sul Lago Maggiore è una proprietà indipendente completamente ecologica e quindi sostenibile. Chiediamo ai proprietari, una coppia tedesca, la loro storia e l'idea di costruire una villa ecologica in Ticino, sul Lago Maggiore.
Come mai è stata presa in considerazione l'idea di ecologia nella progettazione e realizzazione della vostra nuova abitazione?
Soprattutto per motivi di salute. Molti anni fa ci siamo ammalati entrambi nella nostra vecchia casa. Dopo una lunga ricerca, insieme a degli specialisti, abbiamo identificato l'elettrosmog e altri fattori di stress presenti in quella abitazione, che erano la causa della nostra malattia. Dopo esserci trasferiti nella nostra nuova e incontaminata abitazione sul Lago Maggiore, i nostri malanni sono spontaneamente e rapidamente cessati.
Quali caratteristiche ecologiche vorreste avere nella vostra futura abitazione?
Particolarmente importante per noi è l'assenza di elettrosmog a bassa e alta frequenza, di inquinamento chimico dovuto a materiali da costruzione e un campo geomagnetico indisturbato. Abbiamo fatto in modo che le zone notte non siano disturbate da venature d'acqua. Inoltre per noi è anche importante avere un sistema di riscaldamento rispettoso dell'ambiente e a prova di futuro, senza dover dipendere da combustibili che devono essere trasportati da varie parti del mondo.
Quali sono state le sfide nella realizzazione?
Ci sono state molte sfide che abbiamo dovuto affrontare durante l'attuazione. Iniziando con le cose più semplici, come Internet. Poiché non vogliamo usare la rete WLAN, i cavi LAN hanno dovuto essere posati in tutte le stanze.
Per le camere da letto sono stati installati degli interruttori di disinserimento automatico dalla rete elettrica. Questi sistemi di interruzione della rete sono un elemento di commutazione elettrico, il quale può disinserire la tensione di rete in un circuito dopo che tutti gli utenti si sono scollegati e riavviarlo dopo l'accensione di un'utenza. Sono state inoltre apposte delle tende speciali per schermare le radiazioni ad alta frequenza (telefoni cellulari, WLAN, ecc.). I letti sono stati posizionati in modo tale che si trovino al di fuori di venature d'acqua.
I pavimenti come il parquet e le pietre naturali sono solo oliati o cerati. Gli intonaci e le pitture murali sono privi di solventi e su base naturale. In tutto il seminterrato sono state posate speciali piastre di sughero, che smorzano gli effetti delle venature d'acqua. È stata prestata attenzione, affinché i metalli non creino circuiti chiusi che possano disturbare il campo magnetico naturale della terra. Nelle coperture, ringhiere e altre strutture metalliche, i possibili circuiti elettrici sono stati volutamente interrotti.
Per questo motivo, tutte le pareti, comprese le facciate esterne, sono state realizzate in mattoni e non in acciaio-calcestruzzo. Il tetto è in legno. Il riscaldamento a serpentine non è costituito da tubi metallici, ma da tubi in plastica.
Tutta l'acqua della casa è condotta attraverso 3 sistemi dell'azienda "Granderwasser". Questo assicura, tra l'altro, che non vi sia quasi nessuna necessità di cloro nella piscina. L'idea di base del processo secondo Johann Grander è quella di migliorare la struttura dell'acqua. Il metodo rafforza l'autopurificazione e la resistenza dell'acqua, generando all'interno di essa un sistema immunitario stabile. Tutti i siliconi utilizzati (ad eccezione delle cellule umide) sono a base di aceto e in gran parte privi di solventi. Anche l'acrilico sovraverniciabile è in buona parte privo o a basso tenore di solventi.
Il riscaldamento è basato su 3 sitemi; geotermia, energia solare termica, stufa a legna con recupero di calore nel sistema di riscaldamento. La legna proviene esclusivamente dal nostro bosco privato. I tre accumulatori di calore collegati hanno un volume complessivo di circa 10.000 litri.
Grazie al clima soleggiato del Ticino e alle dimensioni diel nostro impianto solare, possiamo riscaldare la casa, piscina compresa, per circa tre quarti dell'anno utilizzando solo energia solare.
Nonostante le suddette esigenze ecologiche, è stata una grande sfida realizzare una villa esteticamente moderna, in cui l'"ecologico" non sia esteriormente visibile.
Come sono le cure rispetto a una casa "normale"?
In termini di cura e uso, non c'è differenza rispetto a una casa "convenzionale". L'oliatura e la ceratura dei pavimenti in parquet e pietra naturale deve essere effettuata solo una volta a intervalli di molti anni. È sufficiente utilizzare detergenti a olio o cera appositamente adattati alla superficie, al posto dei detergenti convenzionali.
Siete soddisfatti del risultato?
Siamo molto soddisfatti del risultato e non vorremmo mai che fosse diversamente. Anche nella nostra nuova casa realizziamo le stesse condizioni ecologiche sopra descritte.
Scopri di più su questa villa unica ed ecologica a Brione sopra Minusio
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Da un paio di giorni un’automobile viaggia nello Spazio profondo. È la Tesla Roadster lanciata martedì 6 febbraio dalla compagnia spaziale SpaceX, durante il volo inaugurale del suo Falcon Heavy, il razzo più grande e potente disponibile sulla Terra. Il lancio è stato un successo ed è servito per testare le capacità del razzo e dimostrare ai clienti di SpaceX che potranno affidare i loro costosi e pesanti satelliti alla società di Elon Musk, per collocarli in orbita e metterli in servizio. Musk aveva promesso di portare in orbita la sua Roadster e di farle inseguire Marte, ma le cose sono andate un po’ diversamente e la prima automobile elettrica nello Spazio è destinata a fare un viaggio molto più lungo del previsto.
Perché proprio un’automobile Il modo di dire “non è scienza dei razzi” per distinguere una cosa semplice da quelle complicate ha un suo fondamento: ogni lancio spaziale ha numerose variabili e rischi, il malfunzionamento di un minuscolo componente può causare la distruzione del razzo e del suo carico. Per questo motivo nei voli sperimentali si utilizzano carichi di prova senza alcun valore, soprattutto se confrontato con quello dei satelliti da decine di milioni di dollari. Nella conferenza stampa dopo il lancio del Falcon Heavy, Musk ha raccontato che di solito per questi test si fanno scelte “noiose”, inserendo per esempio nel vano per il carico (sulla punta del razzo) cose pesanti come blocchi di cemento, e di avere pensato che si potesse fare qualcosa di più stupido e divertente: “Perché anche le cose ridicole sono importanti”.
La Tesla Roadster montata sul suo supporto, durante la preparazione per il lancio del Falcon Heavy (Elon Musk su Instagram)
Musk aveva annunciato la sua idea qualche mese fa su Twitter e in molti avevano pensato che stesse scherzando. Nelle settimane seguenti al suo annuncio, il CEO di SpaceX nonché capo di Tesla ha pubblicato fotografie dei lavori di preparazione della Roadster collocata su un grande piedistallo, dimostrando di avere intenzioni molto serie. Per sua stessa ammissione, era comunque scettico sul fatto che il lancio potesse andare a buon fine: sarebbe stato già un successo se il razzo non fosse esploso nei primi secondi quando era ancora intorno alla rampa di lancio, dove avrebbe creato danni enormi e influito sulle prossime attività di SpaceX. Con sua sorpresa, il lancio del Falcon Heavy è andato invece perfettamente (come abbiamo raccontato qui) e, invece di polverizzarsi in un’esplosione, la Tesla è arrivata in orbita e ha iniziato il suo lungo viaggio spaziale.
La Tesla Roadster in diretta La Roadster è stata assicurata su un grande piedistallo, sul quale c’è una targa che contiene tutti i nomi delle centinaia di dipendenti di SpaceX che hanno lavorato per realizzare e testare il Falcon Heavy. Alla guida dell’automobile c’è Starman, un manichino che indossa la tuta spaziale di SpaceX, più o meno lo stesso modello che un giorno potranno usare gli astronauti in viaggio su Crew Dragon, la capsula da trasporto i cui primi test con persone a bordo dovrebbero essere eseguiti entro fine anno, per conto della NASA. Starman è in una posa piuttosto casual, col gomito appoggiato sulla portiera della decappottabile e l’altra mano sul volante, mentre sul cruscotto c’è ben visibile la citazione “DON’T PANIC!” dalla Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams.
Per diverse ore dopo il lancio, tre telecamere montate sul supporto hanno mostrato immagini incredibili e al tempo stesso assurde della Roadster mentre orbitava intorno alla Terra, prima di allontanarsi dal nostro pianeta. La trasmissione in diretta su YouTube ad alta definizione di quelle immagini ha affascinato centinaia di migliaia di persone e – complice l’idea da fantascienza di un’auto nello Spazio – ha sicuramente contribuito a rendere più alto l’interesse nei confronti di un lancio spaziale sperimentale, che altrimenti sarebbe stato bollato come noioso dai meno appassionati.
Musk ha spiegato di essere rimasto sorpreso dalla resistenza dei materiali dell’automobile, che non è certo stata costruita per l’ambiente spaziale. La Roadster era stata caricata sul razzo senza grandi modifiche e nessuno aveva idea di preciso di cosa sarebbe successo. Dopo poco meno di 5 ore, lo streaming su YouTube è stato chiuso da SpaceX ed è probabile che non avremo molte nuove immagini dalla Roadster, le cui batterie sono state consumate per la trasmissione in alta definizione delle riprese verso la Terra.
OK, ma dov’è la Roadster? Il piano di Musk era spingere la Roadster in un’orbita intorno al Sole con la stessa ampiezza di quella di Marte. L’automobile non avrebbe mai raggiunto Marte, ma sarebbe rimasta sulle sue tracce inseguendolo a debita distanza, per evitare che ci potessero essere imprevisti e rendere ancora più remota la possibilità che l’auto si schiantasse sul suolo marziano (l’ambiente di Marte deve essere preservato per scopi scientifici: una contaminazione esterna potrebbe impedirci di scoprire cose sul suo passato). Le cose sono però andate diversamente.
Dopo avere raggiunto l’orbita, la Roadster è rimasta collegata al secondo stadio del razzo centrale del Falcon Heavy (che ne ha in tutto tre), che le ha fatto compiere una manovra per attraversare la fascia di van Allen, una zona intorno al nostro pianeta ricca di particelle cariche, che si raccolgono a causa del campo magnetico terrestre. Non è un’area facile da attraversare e SpaceX aveva deciso di farlo per dimostrare le capacità del suo razzo, anche in vista di particolari contratti con clienti come l’aeronautica statunitense. Il test, che ha previsto l’attivazione in vari momenti del motore del secondo stadio, ha funzionato e la Roadster ha resistito bene alle radiazioni, ma la terza accensione del motore ha spinto più in là del previsto l’automobile, che ha quindi mancato l’inserimento nell’orbita prevista.
La Roadster si spingerà oltre il percorso che Marte segue intorno al Sole, ma non arriverà comunque fino alla fascia principale, un’area densa di asteroidi che si trova tra le orbite di Marte e di Giove. L’ipotesi era stata formulata in seguito a una prima proiezione della nuova orbita, pubblicata dallo stesso Musk su Twitter, che però è stata messa da subito in discussione da molti esperti e poi rivista sulla base di dati più precisi forniti da SpaceX. Accade spesso che i dati preliminari siano diversi da quelli ottenuti in un secondo momento e, su distanze come quelle astronomiche, lo scarto di pochi gradi può comportare calcoli molto diversi.
Basandosi sulle informazioni fornite da SpaceX, si può calcolare con un buon grado di approssimazione il percorso che seguirà la Roadster nei prossimi anni orbitando intorno al Sole. La sua orbita farà sì che ciclicamente intersechi quella di diversi pianeti, compreso il nostro, ma a enormi distanze e restando difficilmente osservabile. Da qui al 2030, il passaggio più ravvicinato a Marte sarà nell’ottobre del 2020, quando la Roadster si troverà a 7 milioni di chilometri dal pianeta. La distanza sarà tale da non subire alcuna significativa attrazione gravitazionale da parte di Marte, quindi l’automobile proseguirà indisturbata a orbitare intorno al Sole. Il prossimo passaggio ravvicinato alla Terra avverrà invece nel marzo del 2021, quando la Roadster si troverà a 45 milioni di chilometri da noi.
Alle 5:19 (ora italiana) di oggi, la Roadster ha intanto superato l’orbita della Luna, che a quell’ora si trovava a 400.923 chilometri da noi. L’automobile supererà l’orbita di Marte il prossimo luglio quando il pianeta sarà a circa 67 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. La Roadster continuerà ad allontanarsi fino a raggiungere il suo punto di massima distanza dal Sole il prossimo 19 novembre.
Non ne sapremo più nulla? Né Musk né SpaceX hanno dato molte informazioni sui sistemi di trasmissione a bordo della Roadster, ma sembra improbabile che possa tornare a mettersi in contatto con la Terra. Come abbiamo visto, sarà a distanze enormi e per quanto ne sappiamo non è dotata di antenne potenti a sufficienza per comunicare. Non ha nemmeno pannelli solari o altre soluzioni per caricare le proprie batterie. Del resto, anche se potesse trasmettere, avrebbe poco da mostrarci: il suo viaggio sarà sempre più al buio e le telecamere inquadrerebbero il vuoto per anni. Conoscendo i suoi parametri orbitali, potremo comunque calcolare dove si trova e dove sta andando.
Il viaggio di Starman proseguirà a lungo per miliardi di chilometri e per chissà quanti secoli, ma in totale solitudine. Forse, un giorno, qualcuno troverà quello strano oggetto costruito dagli esseri umani, come ha immaginato di recente Musk: “Magari sarà scoperta dagli alieni e penseranno: ‘Che cavolo stavano facendo questi qui? Veneravano questa auto?’. Penso li lascerà molto confusi”.
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