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📣 Rolli Days, 15° Edizione “Il Mare, Genova e i suoi Palazzi” 🏛🌊
Quindici anni insieme, sempre con la “R” maiuscola, che non significa solo “Rolli” ma Ruolo, Rischio, Resilienza, Riqualificazione, Restauro, Rinnovamento, Rivoluzione, Ribellione, Rock ’n’ Roll, Record, Reddito…In un periodo buio “R” è stato Restringere per poi Riaprire e Riabbracciarci, Ritornarando a Respirare, sempre per Rivalorizzare e Restituire a Voi il nostro patrimonio più prezioso, i “Rolli”.
Buona Visita ! 😉👋
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Aaron Fotheringham: Lo Sport Estremo Senza Limiti su Sedia a Rotelle
Aaron Fotheringham è un atleta straordinario che ha ridefinito i confini dello sport estremo attraverso la disciplina del “WCMX” (Wheelchair Motocross). Nato con la spina bifida, una condizione congenita che lo ha costretto a utilizzare una sedia a rotelle dall’età di otto anni, Aaron non si è mai lasciato scoraggiare dalle sfide fisiche. Al contrario, ha trasformato le sue difficoltà in un’opportunità per eccellere in uno sport unico e spettacolare.
Un Innovatore nello Sport Estremo
Fotheringham ha trovato ispirazione guardando suo fratello maggiore esibirsi in gare di BMX negli skate park. Fu proprio il fratello a incoraggiarlo a provare a utilizzare la sua sedia a rotelle nelle rampe. “Un giorno, mio fratello disse: ‘Sarebbe davvero bello se tu scendessi sulla tua sedia, vuoi provarci?'” racconta Aaron. Nonostante le prime cadute, non si è arreso e presto è riuscito a eseguire il suo primo trick su una rampa di quattro piedi. Quell’esperienza ha segnato l’inizio della sua passione per il WCMX e lo ha spinto a perfezionarsi in uno sport che unisce elementi dello skateboard e del BMX.
Record e Trucchi Impensabili
Aaron Fotheringham è la prima persona al mondo ad aver eseguito un backflip su una sedia a rotelle, realizzato a soli 14 anni. Questo risultato incredibile è stato seguito, quattro anni dopo, da un doppio backflip, che ha consolidato la sua reputazione come pioniere nello sport estremo. Non si è fermato qui: tra i suoi trick più spettacolari ci sono i 180 gradi “aerials”, i grind su rotaie e i giri su una sola ruota. Aaron sta attualmente lavorando a una nuova combinazione, nota come “flair”, che unisce un backflip a un aerial 180.
Per allenarsi, Fotheringham utilizza un metodo progressivo: prova i nuovi trick in una fossa di schiuma per minimizzare i rischi di infortuni, passa poi a un resi (una superficie più rigida ma ammortizzata) prima di affrontare le rampe normali. Questa preparazione meticolosa gli ha permesso di esibirsi in performance straordinarie, riducendo al minimo i pericoli.
Una Sedia a Rotelle Su Misura per lo Sport
L’equipaggiamento gioca un ruolo fondamentale nelle sue imprese. Aaron utilizza una sedia a rotelle WCMX progettata su misura da Box Wheelchairs. Leggera, resistente e dotata di sospensioni a quattro ruote, questa sedia è stata perfezionata con il contributo diretto dell’atleta per soddisfare le esigenze dello sport estremo. Grazie alle sospensioni avanzate, Aaron può eseguire atterraggi complessi senza compromettere la stabilità, rendendo possibile l’esecuzione di trick che si credevano riservati agli skater e ai rider di BMX.
La Vita nel Mondo dello Sport d’Azione
Nel 2010, Aaron si è unito al tour Nitro Circus Live, una serie di eventi itineranti dedicati agli sport estremi che lo ha portato in Australia, Nuova Zelanda, Europa e Stati Uniti. Durante questi spettacoli, si è esibito in trick incredibili, tra cui un salto da rampa a rampa di cinquanta piedi e il primo salto mortale in avanti al mondo su una sedia a rotelle, eseguito nel 2011 in Nuova Zelanda.
Fotheringham considera lo sport non solo una passione, ma un modo di vivere. “Non lo considero un allenamento,” spiega, “ma un modo divertente di vivere la mia vita.” Questa filosofia lo ha portato a competere anche in programmi televisivi di grande risonanza, come America’s Got Talent: Extreme, dove ha ottenuto il golden buzzer di Nikki Bella ed è arrivato secondo in finale.
Un Modello di Resilienza e Coraggio
Aaron è stato protagonista anche di altre esperienze significative al di fuori dello sport. Nel 2008, è apparso nel reality The Secret Millionaire, ricevendo una donazione di 20.000 dollari per il suo impegno e la sua dedizione. Nel 2009, ha lavorato come controfigura per il personaggio di Artie Abrams nella serie televisiva Glee. Questi traguardi testimoniano la sua versatilità e il suo impegno nel sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’inclusione nello sport.
Nonostante i numerosi infortuni, tra cui un gomito rotto, Fotheringham continua a spingersi oltre i limiti. Consiglia sempre di indossare un casco durante le performance e di adottare misure di sicurezza adeguate. La sua determinazione e il suo spirito indomabile sono un’ispirazione per chiunque, dimostrando che lo sport è un potente strumento per superare le barriere fisiche e mentali.
Un Esempio di Vita
Aaron Fotheringham, oltre a essere un innovatore nello sport, è anche un esempio di resilienza personale. Nato con una condizione medica complessa, ha subito ben 23 interventi chirurgici nel corso della sua vita. Nonostante ciò, ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità, diventando una figura di riferimento nel mondo dello sport d’azione. Aaron, membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, è anche un uomo di grande fede e valori. Nel 2018 ha sposato Charlee Wilson nel Tempio di Las Vegas, Nevada, continuando a ispirare le persone con la sua storia.
Con il suo impegno e il suo coraggio, Aaron Fotheringham ha dimostrato che lo sport non ha limiti e che la passione può superare qualsiasi ostacolo. Grazie alle sue imprese, ha portato il WCMX a livelli mai raggiunti prima, rendendolo un simbolo di libertà e possibilità.
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Riccardo Cuccioletta: “La stessa maglia”
Il nuovo singolo dell’artista romano, una canzone pop ritmata e solare che celebra la pace e l’amore
«“La stessa maglia” è un brano che celebra la pace e l’amore, affrontando con delicatezza i conflitti quotidiani e la necessità di ritrovare unione e speranza. Un invito a superare le divisioni, trasformando il dolore in resilienza e complicità.» Riccardo Cuccioletta
Riccardo Cuccioletta presenta il suo nuovo singolo, "La stessa maglia". Una canzone pop ritmata e solare, nuovo tassello del percorso musicale dell’artista romano con la label Advice Music.
Il brano è stato scritto da Fabio Vaccaro, Emanuele Sciarra e Oscar Gioffrè e registrato presso i Vs Advice Music Recording Studio da Alberto Boi e Savino Valerio.
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Riccardo Cuccioletta nasce a Roma il 15 marzo 2001 e fin da piccolo coltiva una grande passione per la musica. Crescendo, la melodia diventa la colonna sonora della sua vita e di un percorso musicale ricco di esperienze. Col singolo d’esordio "È Lei", coadiuvato dalla label Advice Music, Riccardo ha ricevuto un buon riscontro mediatico grazie ad un’ampia promozione radiofonica. Questo gli ha fruttato numerose proposte per esibizioni dal vivo, che ha accettato con entusiasmo, come durante la Fashion Week a Milano, dove ha intrattenuto diverse sfilate di moda come ospite. Ad aprile 2024 pubblica il suo secondo singolo dal titolo “Dall’altra parte”, mentre il 13 dicembre arriva in radio “La stessa maglia”, brano presentato alle selezioni di Sanremo Giovani, sempre insieme all'etichetta Advice Music. Prossimamente Riccardo parteciperà a vari contest come ospite e aprirà il concerto dei Dik Dik.
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La Spagna avanza ai quarti di finale della UEFA Nations League come prima nel girone
Nella feroce competizione del sesto turno del Gruppo A4 della UEFA Nations League, la squadra spagnola ha sconfitto la Svizzera per 3-2 in casa. Con questa vittoria, ha bloccato il primo posto nel girone con un record di 5 vittorie e 1 pareggio, e si è qualificata con successo ai quarti di finale della UEFA Nations League. Questa partita non solo riflette la resilienza e la forza della squadra spagnola, ma indica anche che questa giovane squadra che indossa Maglia Spagna Calcio continuerà a portare sorprese e aspettative ai tifosi nelle partite future. All'inizio della partita, la Spagna ha mostrato una forte potenza di fuoco offensiva. Sebbene Morata abbia creato un'opportunità di rigore, Pedri non è riuscito a coglierla e il tiro di rigore è andato a vuoto. Fortunatamente, Jeremie Pino, che indossava la Maglia Calcio numero 19, ha rapidamente effettuato un tiro supplementare e ha segnato per aiutare la Spagna a prendere il comando. Tuttavia, la squadra svizzera ha lanciato un contropiede nel secondo tempo. Dopo che Joel ha perso una grande opportunità di segnare, ha pareggiato il punteggio con un meraviglioso gol personale. Poi, Zeqiri ha aiutato la Svizzera a pareggiare di nuovo il punteggio con un calcio di rigore, e la situazione della partita è diventata estremamente tesa. Proprio quando la partita stava per finire, il Saragozza ha segnato con calma un calcio di rigore nei minuti di recupero, portando alla Spagna una vittoria cruciale. Dopo la partita, l'allenatore spagnolo De La Fuente ha parlato molto bene della prestazione della squadra. Ha detto che la squadra spagnola è piena di energia e desiderio, e la consapevolezza competitiva dei giocatori e le prestazioni eccezionali sono la chiave del successo della squadra. Ha anche menzionato specificamente che la squadra non è stata turbata da infortuni finora in questa stagione ed è in ottima forma. Finora, la squadra spagnola è rimasta imbattuta nella competizione annuale del 2024, con un record eccezionale di 12 vittorie e 1 pareggio, ed è piena di potenza di fuoco in attacco. E con questa vittoria, la Spagna è diventata anche una delle prime otto nella European Nations League, avanzando con Portogallo, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Croazia e Danimarca. I prossimi quarti di finale si terranno a marzo dell'anno prossimo e la Spagna affronterà squadre forti come Croazia, Italia o Paesi Bassi, puntando direttamente alle semifinali.
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Dunque, le telefonate che avrebbero cambiato l’aria attorno alla guerra russa all’Ucraina, quella di Trump a Putin, vantata dall’entourage di Trump e recisamente negata da quello di Putin, poi quella indiscutibile e prolissa di Scholz a Putin – che dalla corte del Cremlino è stata puntigliosamente dettagliata, chiamo io o chiami tu: “E’ stato Scholz a chiamare” – avevano ambedue il proposito dichiarato di indurre Putin a rinunciare all’estensione degli attacchi. Trump l’avrebbe fatto addirittura ricordandogli, un piccolo avvertimento, la presenza di forze e armamenti americani in Europa. La replica russa è stata un’intensificazione da record dei bombardamenti sulle città ucraine, fino al ritorno alle cifre a due zeri dei morti ammazzati, ieri, nella notte a Sumy e in pieno giorno a Odessa, dove i feriti sono stati decine. Intanto gli ufficiali di Biden avevano fatto sapere che il divieto all’impiego dei missili americani di media gittata in territorio russo sarebbe stato revocato. Mosca ha commentato che si trattava di uno sviluppo molto grave e dalle gravi conseguenze. A Putin piace poter bombardare l’Ucraina da capo a fondo, occuparne il territorio, rapirne i bambini (Nello Scavo, “Il salvatore di bambini. Una storia ucraina”, Feltrinelli), arruolare undicimila soldati nordcoreani e prenotarne dieci volte tanti, senza sollevare alcuna obiezione nel fronte supposto nemico. E scandalizzarsi dell’obiezione, prima ancora di lasciarla diventare ufficiale. Che la situazione sia insieme straordinaria e grottesca, lo mostra anche la coincidenza tra le reazioni di qualche esponente di partito di Putin – “è un passo verso la terza guerra mondiale” – e di Donald Trump, sia pure junior: “Biden vuole scatenare la terza guerra mondiale prima che arrivi papà”.
Mi auguro calorosamente che Zelensky e i suoi collaboratori evitino di partecipare della grottesca tragicità adeguando i loro aggettivi ai passi di danza delle decisioni militari e diplomatiche sul ciglio della scadenza di un’epoca: dal piano della vittoria al piano di resilienza al ritorno al piano della vittoria e così via. C’è un terremoto in corso. Nessuna parola può prendersi per l’ultima.
Ieri, mentre censivo le angosciose notizie dall’Ucraina, i morti, i feriti, le distruzioni, le regioni al buio e al freddo, la visita coraggiosa di Zelensky a Pokrovs’k e la baldanzosa rivendicazione russa di nuovi chilometri raccattati nel Donetsk, mi ha colpito un dettaglio giornalistico dal Kyiv Independent. Il quale ha anche lui una rubrica quotidiana sulle “Notizie più popolari”. In testa, questa: “La tv di stato russa, mentre si congratula con il marito per la vittoria alle elezioni, trasmette foto esplicite di Melania Trump”. Il canale statale Russia 1, il più visto, dando notizia in prima serata della vittoria di Trump, aveva rimandato le immagini della modella Melania nel 2000. I conduttori-propagandisti, Olga Skabeeva e Yevgeny Popov, si erano soffermati ammiccando sulla “modella che indossava solo la biancheria intima, sdraiata su un tappeto blu con lo stemma degli Stati Uniti, come se i redattori della rivista maschile, GQ, sapessero qualcosa in anticipo sul suo futuro”.
Non è difficile spiegarsi il successo del ripescaggio (continua intanto la cascata di notizie sulla scoperta dei porno da parte dei soldati nordcoreani finalmente iniziati alle meraviglie della rete). Melania disabbigliata attira gli sguardi equanimi, ma al di là dell’attenzione piccante, c’è un doppio interrogativo. Perché da parte russa, in una sede così ufficiale e controllata, si siano riesumate quelle immagini della prossima “First Lady per la seconda volta”, sorridendone e dandosi di gomito. E se da parte ucraina, almeno dei lettori del quotidiano di Kyiv in lingua inglese, ci si chieda se l’accordo annunciato fra Trump e Putin possa essere incrinato dall’eccesso di zelo bombarolo dello zar, o dalle punture di spillo dei suoi cortigiani alla signora.
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"SHA" è il nuovo singolo di Magic D. Lens
“SHA“ è il nuovo singolo di Magic D. Lens, disponibile da venerdì 28 giugno per Fonoprint Records, un brano che racconta il rapporto con una persona speciale che è stata un pilastro di forza durante un periodo difficile della vita dell’artista. “SHA” è una canzone che celebra l’amore, l’amicizia e la resilienza. Con un testo evocativo, Magic D. Lens ci trasporta in un viaggio di trasformazione e…
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Crisi climatica in Etiopia: siccità estrema e malnutrizione
«In Etiopia è in corso una delle peggiori siccità degli ultimi 40 anni. Cinque stagioni consecutive di pioggia saltate stanno portando il Paese in uno stato di emergenza umanitaria drammatico, che sta colpendo l’intero Corno D’Africa. Da un lato un periodo da record in stato di siccità, dall’altro le recenti devastanti alluvioni che hanno colpito almeno 36 milioni di persone in Etiopia, Kenya, Somalia. Un “paradosso climatico”, considerando che l’intero continente africano contribuisce per appena il 4% alle emissioni di gas serra globali, che alimentano l’emergenza». A lanciare l’allarme è Fondazione CESVI, che interviene proprio in Etiopia dal 2021 con progetti per rafforzare la resilienza della popolazione agli shock di tipo naturale e migratorio interno e per contrastare la crisi climatica. Crisi climatica in Etiopia, cos succede nel resto del mondo? La crisi climatica non risparmia nessuno, nemmeno l’Europa, con milioni di persone colpite da eventi estremi. Nel 2023 le temperature sono state sopra la media per 11 mesi, con livelli record a settembre, caratterizzato da un boom di giornate di caldo estremo, aumentando la mortalità legata al calore del 20% rispetto a 20 anni prima. In parallelo, le piogge sono aumentate del 7%, facendo salire il livello dei fiumi in modo allarmante o facendoli esondare, come in Emilia-Romagna, dove CESVI è intervenuta in risposta agli allagamenti del maggio 2023, costati la vita a 16 persone e causando più di 23 mila sfollati. L’Italia sperimenta però anche la siccità, come in Sicilia, dove sono stati dichiarati lo stato d’emergenza e il razionamento dell’acqua. Il Corno d'Africa Nell’area allargata del Corno d'Africa (GHoA) l’aumento dei disastri legati al cambiamento climatico, unito a povertà, instabilità e conflitti, oltre a causare un numero imprecisato di morti e centinaia di migliaia di sfollati, ha fatto sì che nella regione si concentri ormai il 22% dei bisogni umanitari del mondo. Sono quasi 50 milioni le persone in condizioni d’insicurezza alimentare acuta (IPC3+), fra cui almeno 10,8 milioni di bambini sotto i 5 anni d’età, numero destinato ad aumentare ancora. Secondo l’Indice globale della fame (GHI) 2023, diffuso da CESVI, in Somalia la situazione è estremamente allarmante, mentre in Etiopia e Kenya è grave. In questo contesto aumenta il rischio di epidemie, soprattutto nelle zone inondate dove l’acqua potabile non solo scarseggia, ma viene contaminata. Inoltre, la drammatica situazione ha fatto salire a 23milioni i rifugiati e gli sfollati interni nel Corno d’Africa e Regione dei grandi laghi, con i numeri più alti proprio in Etiopia, Uganda, Sudan e Somalia. In Etiopia oltre 21milioni di persone necessitano di aiuti, fra cui quasi 16 milioni per insicurezza alimentare, e l’Onu stima che 2,4 milioni di bambini sotto i 5 anni e 1,3 milioni di donne incinte o in allattamento abbiano bisogno di trattamenti contro la malnutrizione acuta. In un paese dove il 91% della popolazione vive in aree rurali e il mezzo di sostentamento più diffuso è la pastorizia,��dal 2021 la siccità più grave della storia recente ha portato cinque stagioni delle piogge consecutive pressoché prive di precipitazioni. Attività della Fondazione CESVI Centinaia di migliaia di persone sono sfollate e la ripresa richiederà tra i 5 e gli 8 anni per chi ha perso tutto, come le comunità agro-pastorali. Nell'area di Borena, nell’Oromia, tra le più colpite dalla mancanza d’acqua, CESVI è attiva dal 2021.Le comunità di pastori dell’area negli ultimi anni hanno visto stravolgere la propria vita: l’80% dei capi di bestiame, che prima davano cibo e sostentamento alla popolazione, oggi è scomparso a causa dell’assenza quasi totale dell’acqua, alla cui ricerca e raccolta è oggi orientata l’esistenza degli abitanti. È possibile sostenere questo intervento attraverso una raccolta fondi aperta su GoFundMe con l’obiettivo di aiutare la comunità di Borena e contrastare la malnutrizione infantile che colpisce le famiglie più vulnerabili. Le conseguenze della crisi climatica in Etiopia e nel resto dell'Africa In Somalia siccità e inondazioni si alternano e hanno portato il Paese sull’orlo della carestia, spingendo dal 2021 lontano dalle proprie case 1,5 milioni di persone, uccidendo migliaia di animali, e il numero di sfollati è salito a oltre 2,6 milioni. Nel 2023, poi, le piogge hanno portato acqua, ma anche devastanti inondazioni, colpendo 2 milioni di abitanti e spingendo oltre 750mila a muoversi. Il livello di malnutrizione in Somalia è gravissimo, mentre le strade sono interrotte e i villaggi isolati, scuole e ospedali chiusi, il rischio di malattie è cresciuto. CESVI interviene nel Paese attraverso progetti sanitari con centri di salute e cliniche mobili dove prevenire e trattare la malnutrizione. In Kenya, segnato di recente da forti piogge e conseguenti inondazioni, almeno 267 persone sono morte, 280mila sono sfollate e 380mila colpite. Gli allagamenti hanno ucciso decine di migliaia di animali e distrutto campi coltivati, aziende, infrastrutture, fonti d’acqua. Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay Read the full article
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Giustizia, boom di domande per addetti all’Ufficio per il processo
Giustizia, boom di domande per addetti all’Ufficio per il processo. Sono 72.901 le domande di partecipazione al concorso, indetto dalla Commissione RIPAM per il Ministero della Giustizia, per l'assunzione di un secondo nuovo contingente di 3.946 addetti all'Ufficio per il processo, in coerenza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Un quarto dei candidati ha meno di 30 anni, quasi il 60% meno di 40, e la partecipazione femminile è superiore al 70%. «L’altissima partecipazione al concorso conferma la crescente attrattività del settore pubblico come datore di lavoro – sottolinea il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo –. Alla vigilia della Festa dei Lavoratori, questo importante risultato ci spinge a continuare a lavorare per fare sì che i nostri giovani mettano le loro capacità al servizio del Paese. Non possiamo perdere l'opportunità di avvalerci del loro imprescindibile aiuto». Il bando, volto al reclutamento su base distrettuale di personale non dirigenziale da inquadrare a tempo determinato nell'Area funzionari, è rivolto a laureati in ambito giuridico, economico o delle scienze politiche e sociali. Tra i candidati ci sono anche 870 laureandi. In base a una innovativa disposizione dell'ultimo decreto-legge Pnrr (n.19 del 2024) possono partecipare purché abbiano superato l'ultimo esame del corso di studi e conseguano una delle lauree richieste entro 60 giorni successivi ai termini di scadenza del bando, ovvero il 4 giugno. «Il record di candidature è un segnale di fiducia nella Giustizia», commenta il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Conferma il desiderio di partecipazione a questa fase di rinnovamento, favorita dal Pnrr. Il Ministero potrà avvalersi dell'energia dei futuri addetti all'Ufficio per il processo, che a loro volta avranno l'occasione di arricchire le proprie competenze e contribuire a dare nuovo slancio al funzionamento di un servizio essenziale di ogni stato di diritto». I nuovi assunti si andranno ad aggiungere agli altri 5.575 addetti dell'ufficio per il processo già in servizio, per garantire il raggiungimento della prossima scadenza Pnrr prevista per il 30 giugno 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sam Allan Libera Unbreakable: Un Viaggio Sonoro Attraverso la Brillantezza Elettronica
Introduzione: Nel sempre evolutivo mondo della musica elettronica, gli artisti continuano a spingere i confini e a catturare il pubblico con i loro suoni innovativi. Tra questi pionieri c'è il talentuoso Sam Allan, la cui ultima uscita, "Unbreakable", sta facendo scalpore nella scena della musica elettronica. Sotto l'illustre etichetta "BlackHole", il brano di Allan promette un viaggio sonoro che va oltre i confini convenzionali.
Sam Allan: Una Stella Nascente negli Scenario Sonori Elettronici: Sam Allan sta scolpendo costantemente il suo spazio nel panorama della musica elettronica, noto per la sua fusione unica di melodie, ritmi intricati e un acuto senso di narrazione sonora. Con ogni pubblicazione, Allan ha attirato l'attenzione per la sua capacità di creare esperienze immersive che risuonano con gli ascoltatori.
"Unbreakable": Un Capolavoro Musicale: La più recente creazione di Allan, "Unbreakable", mostra la sua abilità come produttore e compositore. Il brano fonde senza soluzione di continuità ritmi pulsanti con melodie eteree, creando un paesaggio sonoro ipnotico e vigoroso. Il titolo stesso suggerisce resilienza e forza, temi che echeggiano in tutta la composizione.
Il brano inizia con una costruzione sottile, attirando gli ascoltatori con toni atmosferici che preparano il terreno per il viaggio sonoro in arrivo. Man mano che il ritmo si intensifica, "Unbreakable" si svela, mostrando strati di elementi elettronici che danzano armoniosamente. L'attenzione meticolosa di Allan ai dettagli è evidente nelle transizioni senza soluzione di continuità e nel modo in cui ogni elemento contribuisce all'energia complessiva del brano.
BlackHole Records: Una Piattaforma Perfetta: Pubblicato sotto la rinomata etichetta "BlackHole", "Unbreakable" beneficia di una piattaforma nota per il supporto alla musica elettronica all'avanguardia. BlackHole ha una storia di sostegno a talenti emergenti e fornisce un palcoscenico per gli artisti per esprimere la propria creatività. La collaborazione di Sam Allan con l'etichetta indica un impegno reciproco nel superare i confini della musica elettronica.
L'Impatto di "Unbreakable": Mentre "Unbreakable" permea le onde radio, lascia un segno indelebile negli ascoltatori. L'energia contagiosa del brano sicuramente risuonerà con gli appassionati della musica elettronica e con gli ascoltatori occasionali. La capacità di Allan di creare un'esperienza sonora dinamica ed emotiva dimostra perché è una forza da non sottovalutare nella scena della musica elettronica.
Conclusione: Con "Unbreakable", Sam Allan consolida il suo status di stella nascente nel mondo della musica elettronica. La fusione senza soluzione di continuità di ritmi e melodie, unita al sostegno di BlackHole Records, garantisce che il viaggio sonoro di Allan continuerà a catturare il pubblico in tutto il mondo. Mentre ci immergiamo nella brillantezza elettronica di "Unbreakable", anticipiamo con entusiasmo quali paesaggi musicali Sam Allan esplorerà prossimamente.
Ascoltate “Unbreakable” qui: https://open.spotify.com/intl-it/track/2CeV2vrXKaCysEYcB4GQN7?si=a2719681045b47e6 , e seguite Sam Allan su Instagram: https://www.instagram.com/samallan_dj/
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In Italia turismo da miliardi di euro in evasione fiscale
I sette peccati capitali del turismo: vale 100 miliardi ma spazza via tutte le regole. Dopo il Covid l’Italia è di nuovo invasa dai visitatori, con meno italiani e più stranieri. Ma le città d’arte soffocano, le norme sono inapplicabili e le restrizioni agli affitti brevi non arrivano. Tra inquinamento, evasione e lavoro nero il viaggio è da incubo. Inquina. È in prima linea nell’evasione fiscale. Applica condizioni di lavoro da settore tessile nell’Inghilterra di fine Settecento. Ha regole a iosa ma i controlli sono quasi impossibili. Chiede sussidi e occupa sempre più gli spazi pubblici. Vive di concessioni, come quelle dei lidi o dei taxi, che si tramandano per ius sanguinis. Sta snaturando le città d’arte con il fenomeno degli affitti brevi e con una pressione di visitatori insostenibile. I sette peccati capitali del turismo sono uguali nel mondo. In Italia, sono un po’ più gravi perché bisogna aggiungere la fragilità del sistema trasporti-infrastrutture, le condizioni climatiche e persino il dissesto idrogeologico. Sotto questo titolo possono rientrare l’alluvione in Emilia-Romagna di questa primavera, a ridosso dell’apertura delle spiagge in riviera, l’incendio di un condizionatore o di una fotocopiatrice che ha bloccato l’aeroporto di Catania e l’ondata di calore sahariana.
Eppure, dopo gli anni orribili della pandemia che hanno fatto saltare tutti i parametri di settore, il turismo ha mostrato la sua capacità di ripresa e resilienza. E se il cliente o il residente non sono sempre soddisfatti, affari loro. I serbatoi delle Americhe, dell’India e della Cina sono ben lontani dall’essere sfruttati secondo le potenzialità. In un’Italia che perde peso nell’industria e dell’innovazione tecnologica da ben prima del Covid-19, il turismo si conferma un pilastro del prodotto interno lordo con 100 miliardi di euro circa nel 2022 pari a poco più del 5 per cento rispetto ai 1.909 miliardi del pil totale 2022. Per dare un’idea, è lo stesso peso del comparto costruzioni ed è un quarto dei 400 miliardi che porta a casa l’intero settore industriale. Il rilancio dopo le chiusure del 2020 è stato disordinato, da corsa all’oro della California, e la stagione estiva si sta chiudendo con un bilancio altalenante. In sintesi, i visitatori stranieri hanno compensato il disamoramento degli italiani costretti sulla difensiva dalla crisi e dai prezzi impazziti. Ma già parlare di stagione è anacronistico. Il nuovo mantra è appunto la destagionalizzazione con le giunte comunali e regionali che sempre più si orientano verso i grandi eventi per dodici mesi all’anno. Il nuovo tsunami ha creato, soprattutto ai sindaci, un caso clamoroso di falsa coscienza. Da un lato, benedette siano le orde che puntellano l’economia cittadina pagando la divisione in due dei toast sul lago di Como, il servizio torta a Palermo e tre pizze a 63 euro a Genova. Dall’altro, ci sono i datori di lavoro dei sindaci ossia gli elettori, sempre più imbestialiti da mangifici e movide. Fermare il maremoto che stravolge i centri urbani sembra impossibile. Un esempio è Milano che solo vent’anni fa nessuno avrebbe mai definito una città turistica e che nel 2022 ha totalizzato 6,7 milioni di presenze con un +33 per cento (871 mila unità) nel luglio 2023 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Fra settimane della moda, del design, del beauty, del wine, si dovesse mai usare l’italiano, il capoluogo lombardo è diventato un riferimento persino per la capitale che ha 911 siti culturali contro i 524 della città governata da Beppe Sala. Roma oggi ha un assessorato ai grandi eventi, sport e turismo guidato da Alessandro Onorato, 41 anni, imprenditore della ristorazione che nei mesi scorsi si è detto prudente sul giro di vite alle licenze varato dal primo cittadino di Firenze Dario Nardella. Per la capitale ancora in caccia dell’Expo 2030, quindici anni dopo l’esposizione milanese, è stato un anno ottimo. Il record del 2019 è stato superato con +14,3 per cento di arrivi e + 9 per cento di presenze, secondo l’ente del turismo regionale (Ebtl). Il valore aggiunto punta a quota 10 miliardi di euro, quasi un decimo del pil turistico nazionale. Ad agosto l’aeroporto di Fiumicino ha mosso 4,2 milioni di passeggeri (+30 per cento sul 2022). L’esordio del Pantheon a pagamento ha fruttato 280 mila visitatori mentre la Ryder cup di golf da poco conclusa ha portato prenotazioni per 70 mila stanze.
Ma il saldo è in chiaroscuro. Sul fronte del passivo ci sono i deficienti che imitano Anita Ekberg e il suo bagno dentro la fontana di Trevi. C’è l’accaparramento dei biglietti del Colosseo attraverso i bot che imitano gli acquirenti reali per consentire a chi li manovra di rivendere gli 11 mila biglietti quotidiani sul mercato del second ticketing a prezzi maggiorati. Ci sono le file di due ore ai taxi della stazione Termini denunciate dal presidente di Federalberghi Bernabò Bocca e le risse con gli Ncc a Fiumicino. Ci sono le metropolitane a singhiozzo, l’Atac e l’Ama in crisi, il traffico impazzito. Soprattutto sono stati censiti 12 mila b&b abusivi oltre alle 35 mila strutture dedicate agli affitti brevi. L’evasione della tassa di soggiorno è stimata fra i 20 e i 40 milioni di euro. Dal grande al piccolo Venezia, che ha una concentrazione di siti superiore a Roma (258) considerando l’estensione, per la prima volta ha offerto più posti letto ai visitatori che ai residenti: 49700 contro 49300. La città lagunare sarà la prima a pagamento del mondo. A metà settembre la giunta del sindaco Luigi Brugnaro ha approvato in via sperimentale la tassa d’ingresso a partire dalla prossima primavera. Anche grazie a questo provvedimento, due giorni dopo l’Unesco ha votato contro l’inserimento di Venezia nella lista nera dei siti patrimonio dell’umanità a rischio. Resta peraltro da vedere se la tassa inciderà sulla limitazione degli accessi o se sarà soltanto una fonte di reddito in più per Ca’ Farsetti. Il boom più inatteso si è verificato a Napoli tanto che il giornale francese Le Monde, con romanticismo discutibile, ha rimpianto i bei giorni in cui i Quartieri spagnoli erano il regno di contrabbandieri e prostitute anziché dei pellegrini in visita a Largo Maradona bardati di maglia azzurra con scudetto tricolore. «Napoli teme di diventare una seconda Barcellona», ha titolato il giornale francese citando il caso della capitale catalana che per prima in Europa ha affrontato il tema del contingentamento delle licenze per gli affitti brevi e per gli esercizi commerciali, otto anni fa con Ada Colau sindaca. L’esempio della socialista spagnola è stato seguito dalla collega socialista parigina Anne Hidalgo che nel 2019 ha fatto causa ad Airbnb chiedendo 12 milioni di euro. En passant, è una cifra non proprio angosciante per il colosso fondato da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. Airbnb ha chiuso il 2022 con 6,6 milioni di annunci attivi e utili netti a quota 1,9 miliardi di dollari. Ma nemmeno a Chesky piace perdere quote di mercato perché, dopo Barcellona e Parigi, anche Amsterdam, Berlino e Londra hanno introdotto limitazioni al numero di notti l’anno per non essere considerati struttura alberghiera, con le tasse e i controlli che ciò comporta. Ultima è arrivata New York, dove il 5 settembre è entrata in vigore la Local law 18 che stabilisce limitazioni severe sugli affitti brevi sia per le piattaforme sia nei confronti degli utilizzatori. Nell’intervallo tra la proposta di legge, annunciata a gennaio del 2022, e la sua applicazione venti mesi dopo la Grande Mela ha visto scendere i suoi annunci attivi a 7 mila, meno che a Napoli. È difficile dire se l’opposizione dei sindaci, alla lunga, creerà un effetto diga. Ma una diga serve. Secondo il rapporto Ue “Consumo e ambiente”, il turismo è la quarta causa di produzione di Co2. Secondo il Wttc (World travel and tourism), un forum di imprenditori che coopera con i governi, il settore è responsabile di una quota fra l’8 e il 10 per cento della produzione globale di anidride carbonica. In Giappone hanno coniato il termine Kanko Kogai (inquinamento turistico). Nella lingua dei viaggiatori, è semplicemente Overtourism.
A livello di governo centrale italiano la riforma promessa non c’è ancora. A giugno una prima bozza di disegno di legge della ministra del Turismo Daniela Santanchè, impiombata dalle inchieste giudiziarie sulle sue società, è stata ritirata fra le critiche. La seconda bozza è stata proposta in senso più restrittivo verso gli affitti brevi e con il no alla cedolare secca del 21 per cento. «Noi non siamo contro la proprietà privata ma prima c’era un far west che gli amministratori non hanno contrastato», ha replicato la ministra a Sala che l’accusava di non avere fatto nulla. Le critiche del sindaco, e di tanti altri politici locali schiacciati dalle invasioni barbariche, non sono rimaste isolate perché la regolamentazione del turismo è il modo ideale per farsi nemici, dovunque si mettano le mani. Confedilizia, il sindacato dei padroni di casa, insieme ad altre dieci organizzazioni di categoria, ha accusato il ddl sul turismo di ledere in modo incostituzionale il diritto di proprietà e di «contrastare la locazione di abitazioni private attraverso l’introduzione di un numero ingiustificato di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi, alcuni dei quali di impossibile applicazione». Per motivi opposti il testo Santanchè è stato accolto con favore da parte di Federalberghi, che vede negli affitti brevi il nemico numero uno. Ma mentre gli squadroni di Airbnb, Booking, Expedia procedono compatti, in Italia si vive di spaccature corporative tra associazioni aderenti alla Confindustria (Federturismo), alla Confcommercio (Fipe) e decine di altre sigle indipendenti. Fra gli strumenti disponibili a sostegno del settore ci sarebbe l’ente del turismo Enit, carrozzone per antonomasia che nel lontano 2014 Matteo Renzi aveva messo nella lista delle rottamazioni. A novembre 2022 Santanchè ha affidato l’Enit all’amica Ivana Jelinic, ex numero uno di Fiavet, la federazione delle agenzie di viaggio messe in crisi dal fai da te online disponibile sulle piattaforme. Per adesso Enit si è sentita nominare per la campagna da 9 milioni di euro Open to Meraviglia, contestata urbi et orbi, e per l’accordo con WeChat, una sorta di WhatsApp cinese, finalizzato ad aumentare le presenze dalla Repubblica popolare, abitata da 1,4 miliardi di persone che solo in piccola parte hanno scoperto le gioie del turismo. Per gli operatori sarà una gioia accoglierle. Per tutti gli altri è l’incubo assoluto. Read the full article
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32 anni di Tresor
Un'icona berlinese compie 32 anni, e un nuovo documentario ne racconta il passato, il presente e il futuro. Il leggendario Tresor, uno dei club di musica techno più antichi e amati di Berlino, celebra i suoi 32 anni nel 2023. In questo nuovo cortometraggio, che si configura come una mescolanza tra storia e una riflessione sul futuro del club, si esplorano anche le implicazioni più ampie per il panorama culturale berlinese. Il fondatore Dimitri Hegemann, come tanti altri in città, avverte la pressione della sempre crescente gentrificazione e si trova a fronteggiare un contratto d'affitto precario. Con il mercato immobiliare berlinese in continua agitazione, questa situazione ha ispirato Dimitri Hegemann a dare vita alla Fondazione Tresor, un'iniziativa volta a proteggere la presenza di spazi culturali e creativi nel cuore della città e a garantire l'accesso della comunità a queste risorse vitali. Il documentario, intitolato "Tresor: A Story of Survival", è stato diretto da Josiah McGarvie e prodotto da Emma Tracey, con il supporto della Club Commission. Questa emozionante produzione ci offre uno sguardo avvincente sull'eredità del Tresor e sui suoi sforzi per adattarsi alle sfide del presente, mantenendo viva la fiamma della cultura underground di Berlino. Un appassionante viaggio nel cuore pulsante della musica elettronica e della resilienza della scena culturale berlinese. Musica (per gentile concessione di Tresor Records): Shao - Reflection Pt.1 ES - The Road Less Travelled Function - Distant Paradise Surgeon - Oak Bank Underworld - Born Slippy Surgeon - Force & Form Function - The Approach Joey Beltram - Instant Fireground - United https://www.youtube.com/watch?v=-Q09nP62VnU Read the full article
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Ricky Martinelli “Not a second try”
Il nuovo singolo del cantautore bresciano esplora temi di amore, rimpianto e resilienza
«Mi sono seduto al basso ed è venuto fuori un riff che mi piaceva, sul quale ho composto il testo. Il processo è avvenuto abbastanza spontaneamente e il significato della canzone ha preso forma da sé. “Not A Second Try” rappresenta per me un’opportunità di cambiare le cose cercando di non rimpiangere il passato.» Ricky Martinelli
"Not A Second Try" è il nuovo singolo pubblicato dal giovane cantautore Ricky Martinelli, un pezzo che riflette su un amore finito e il concetto del Panta Rei: tutto scorre, e la vita va avanti con ogni esperienza vissuta. Il brano esprime come l’amore, sia per una persona cara che per la passione stessa, permetta di vivere pienamente la vita.
Il ritornello evoca il rimpianto che perseguita gli amanti, ricordando che ogni fine porta con sé nuove possibilità.
Il brano è stato scritto e arrangiato con grande cura, con un piano elettrico “alla Doors” che conferisce un tocco retrò, e una chitarra tremolante che suona il riff principale, mantenendo alta la dinamica del pezzo. Il brano è stato rifinito nell’arrangiamento e produzione da Gabriele Fersini presso il Good Recording Studio di Milano.
Riccardo Martinelli è nato a Brescia il 9 aprile del 2006. Studia chitarra con Marco Tiraboschi e Gabriele Fersini dal 2012, sitar col maestro Ashanka Sen, impara a suonare basso e pianoforte da autodidatta e si dedica allo studio del canto con Luigina Bertuzzi. Partecipa come cantautore al Tour Music Fest e Tour Music Camp 2023. Nel 2023 comincia a registrare i suoi brani nello studio di Paolo Costola a Brescia. Il 12 aprile esce il singolo “Picture of two”, il suo esordio discografico per l’etichetta G Records che raggiunge la prima posizione nella classifica cantautori indipendenti del 27 maggio. Il 5 luglio 2024 esce il singolo “You may take a photograph”. Il nuovo singolo è “Not a second try”, in radio dal 18 ottobre.
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Gory Blister - Greedy existence
"Reborn from Hatred", è la resilienza, la nostra resilienza.
La pubblicazione del nuovo singolo, “Greedy Existence”, ci ha fornito lo spunto per una piacevole chiacchierata con Raff Sangiorgio, chitarrista dei ritrovati Gory Blister. Il focus della discussione si è spostato ovviamente sull’anteprima del nuovo album “Reborn from Hatred” (Eclipse Records) la cui pubblicazione è prevista per il prossimo settembre. Ma, come potrete leggere, il prossimo disco…
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‘Hazy Days’ A Compilation by Resilienza Records
From Bologna to Bristol , from Bari to Amsterdam , from Rome to Seoul passing through Naples. ‘Hazy days’ is a polyedric cassette made by ten different artists from all over the world. A selection of the most hazy and fresh beats from their favorite independent producers. Out now on Resilienza Records.
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