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#quindi le ho mandato una mail
apettaa · 4 months
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Devo prendere un appuntamento dai sindacati per delle cose che sinceramente non ho nemmeno ben compreso (dichiarazione dei redditi, 730, CUD) e mio moroso mi ha consigliato di andare dove va lui. Per caso ho letto le recensioni (non sapevo nemmeno si potessero recensire ste cose) e tutti parlano benissimo di una certa signora Patrizia, che è gentilissima, paziente ecc. Ho mandato una mail per prenotare e la conclusione del messaggio che non ho scritto ma avrei voluto era "se possibile, vorrei svolgere le pratiche con la signora Patrizia, perché ho qualche problema di ansia e tutti ne parlano tanto bene e magari se faccio con lei non scoppio a piangere". Invece sono ormai una donna adulta, forte e indipendente, quindi mi affiderò a qualunque impiegato mi capiti e lo farò con coraggio [voglio già piangere]
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ilpianistasultetto · 1 year
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VI STRAPPO UNA RISATA..
“Papà, ti ho mandato sulla mail la rata del mutuo che dovrei pagare ma non ho soldi" - “che bello, non aspettavo altro, guardo subito!”
Ho ingoiato un po' di saliva e ho aperto l'allegato.
Chiamo mia figlia: “Giu', ma si deve pagare subito o abbiamo un po' di tempo?” - “Pa', ieri già era tardi! Perché c'è qualche problema?” - “nooooo, quale problema, figurati...”. Pero', cavolo, per pagare sempre tutto uno si dovrebbe mettere a far rapine.
Rapine? Ho detto rapine? Mumble mumble..La banca si trova a due chilometri e ho la schiena che mi duole senza tralasciare l'uomo nerboluto che sta all' ingresso. Penso di optare per il negozio di cibo per animali sotto casa. C'è sempre una vecchietta da sola e le crocchette per cani vanno a ruba. Sicuramente gli incassi non mancano, sembra il posto perfetto da rapinare..
Il piano è da preparare con cura. Avrò bisogno di qualche complice. Chi meglio del mio cagnolino?
Gli racconto un po' la strategia: “Ascolta Dandy, le crocchette non ti sono mai mancate, anche le scatolette di manzo, pollo e cinghiale di quella marca che tu preferisci. I croccantini, quelli che a te fanno schifo, ma costano poco, non te l'ho mai imposti, quindi, se vuoi continuare a fare la vita da nababbo come un parlamentare mi devi essere complice. Ascoltami bene: stasera verrai con me, indosserai questo marsupietto colorato, anche se il disegno di Pluto non ti piace, non ho altro, quindi zitto! Andremo nel negozio di cibo per animali. La signora ama i cani e di sicuro quando ti vedrà sarà un gioco facile. Ti prenderà in braccio, tu, in un primo momento, sarai dolce, occhi mielosi e strusciamenti continui: “Ma quanto è bello..., come si chiama..., ma che carino...”, dopo qualche minuto tu, con uno scatto gli scivolerai via dalle braccia e ti nasconderai nel retro bottega. Naturalmente la signora ti vorrà seguire e ti cercherà, bada che non ci vede bene, quindi perderà del tempo: "Cagnolino, dove sei?" E in quel tempo io mi pappo la cassa..., intesi?”
Il piano è fallito vergognosamente, io me lo sentivo, Dandy non è affidabile. In quel caxxo di negozio, proprio mentre tentavo il furto è entrato un tizio con un Rottweiler bavoso e anche un po' scontroso. Ha trovato Dandy che si era nascosto in due secondi.... quel bastardo!
Dandy è scappato come un vigliacco!
Oltre al mutuo ci sono le bollette da pagare..., forse opterò per la banca, almeno lì i cani non li fanno entrare!
@ilpianistasultetto
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Il complice..😱
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firkloverr · 7 months
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oggi il cugino di mamma mi ha chiesto "perché non scrivi?" sono diventata tutta rossa e ho iniziato a elencare una serie di scuse ciniche, fingendo di non starci provando, di non aver mandato in giro i miei racconti, di non controllare ogni giorno le mail sperando di trovare una risposta positiva, perché non ammetto fallimenti quindi non posso ammettere di averci provato, ma onestamente mi ha impressionato che una persona che lavora nel campo e di cui ho tanta stima abbia pensato che avrei le carte in regola per farcela
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sorella-di-icaro · 2 years
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Quella volta in cui fui accusata da mia madre di stupro
Ciao a tutti amici Tumblriani
Oggi vi voglio raccontare di quella volta in cui mia madre (quella santa donna) mi accusò di violenza sessuale (o stupro in gergo comunicativo).
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Tutto ebbe inizio nella primavera del 2022 quando un pomeriggio io e mia madre ci dirigemmo verso lo studio della ginecologa per fare una visita un po' più approfondita per quanto riguarda il mio ciclo invalidante.
Passate dal CUP per pagare la visita, veniamo chiamate dalla ginecologa in persona che ci disse che possiamo entrare per poter iniziare la visita.
Varcata la soglia del suo studio medico, la ginecologa mi ha chiesto se ho mai avuto rapporti sessuali o meno ma non perché a lei interessasse la cosa ma voleva saperlo solo perché voleva sapere come comportarsi con l'ecografia, ovvero di farmela interna o esterna.
Ho ceduto alla sua domanda e ho risposto affermativamente e quindi lei mi ha detto di prepararmi per l'ecografia interna.
Quando mia madre ha sentito la fatidica domanda della ginecologa e la mia risposta affermativa ad essa, lei come tutte le volte che vuole prendersela con me si tiene il tutto dentro e la ramanzina o sfuriata me la fa a casa senza neanche lasciarmi proferire parola e spiegarle come stanno realmente le cose.
Infatti è proprio questo che è successo a me una volta finita la visita per poi dirigersi verso casa dove lei si è scatenata come una furia spiegandomi per l'appunto per filo e per segno come avviene uno stupro senza lasciarmi proferire parola come il suo solito.
Anche se lei si era incazzata come una bestia per una cosa normalissima come il fatto che sua figlia ha avuto rapporti sessuali consensuali come ogni ragazza della sua età.
Il tutto condito con lei che mi ha letteralmente minacciata con una faccia schifata nei miei confronti, dicendomi che se continuerai a portarmi ragazzi in casa per fare sesso io ti ci butto fuori casa.
Io che non ho mai portato nessuno in casa perché so come lei avrebbe reagito e anche perché vivere con una madre che a malapena mi da la possibilità di respirare.
P.S. Durante la visita la ginecologa mia ha parlato anche della pillola contraccettiva, cosa che mia madre e neanche mio padre non mi volevano far prendere perché hanno sentito a destra e a manca che potrebbe distruggermi di tutto dentro di me poiché è così che ha detto Zia Pina l'amica di Romario del terzo piano.
Quindi io non ho più litigato con mia madre su questo argomento, e per questo motivo ho preso il telefono e ho mandato una mail al mio medico curante comunicandogli che voglio un'impegnativa per il ginecologo.
Il giorno dopo mi arriva risposta via mail, apro e vedo la ricetta pronta per essere stampata.
Nel pomeriggio dello stesso giorno mi dirigo verso l'ASL del mio paesino con la mia bella impegnativa stampata e ho chiesto al CUP che voglio fissare una visita ginecologica con la dottoressa tal dei tali per il giorno prestabilito.
Arrivata al giorno della visita, prendo su mio cugino che mi ha accompagnata nell'ospedale dove la visita si sarebbe tenuta.
Finita la visita, la ginecologa mi ha prescritto tranquillamente la pillola poiché (parole sue) si fida più di me che di lei.
Ora mia madre non può più dirmi nulla sul fatto che io assuma la pillola perché me la pago con i soldi che guadagno col misero lavoro che faccio.
Morale della favola: Se anche voi vi trovate in una situazione simile alla mia e avete anche le possibilità economiche di farlo, dovete fare tutto alle loro spalle e se scoprono potete dire loro semplicemente che avete fatto tutto coi vostri soldi e che quindi non hanno nulla da ridirvi.
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1 GIUGNO 2023
Si inizia a sentire il caldo. Io non riesco più a stare a casa a meno che non abbia niente da fare. Non riesco a studiare, a lavorare, a concentrarmi su qualsiasi cosa seria e non sopporto più la voce dei miei. Non avrei retto gli anni del covid se avevo lezioni da seguire o se avessi iniziato a lavorare.
Oggi ho fatto mezza giornata nello studio vecchio e adesso faccio l’altra metà giornata in smart a casa. Non sapevo la mail dell’account di google drive che usiamo in studio e sul gruppo ho scritto se possono dirmi la mail dato che password la sapevo, ma ovviamente la password non andava e ho chiesto a Cosimo ma è inutile e quindi ho chiesto in privato a Susanna (che poi ha mandato una foto dallo studio nuovo, idk io non ho capito, potevo stare anche io là stamattina ma non so perché mi hanno detto di andare ancora nel vecchio). Almeno ho rivisto il mare nel mio morning commute per l’ultima volta. Non che non posso ritornarci, è il lungomare della mia città dopotutto, solo non lo percorrerò più la mattina. Non sono una fan del mare anche se è una città di mare (tipo Bobba), se mi sposto altrove all’interno non ne sento la mancanza ma per questo periodo mi è piaciuto camminarci vicino.
Non vedo l’ora di poter portare un po’ di cose mie nello studio nuovo. Ho bisogno di una tazza per il tea, dell’agenda a nuova, posso avere un portapenne tutto mio e posso appoggiare le bustine degli snack sulla mia scrivania senza invadere più spazi altrui. Vorrei sapere come decideranno le stanze, Cosimo e Giuseppe intendo, ma Cosimo prima decide lui e poi non volendo fare la figura del capo dice che siamo libere di organizzarci noi e ci saranno dei problems, già lo so. Ieri, dopo la mia riunione con in team per la gara di Genova (che ho vinto facendo le mie prime due tavole in assoluto) era rimasta Anna ad aspettare che finissi così si portava il portatile che stavo usando per lavorare oggi in smart. Quando sono tornato anche quei due ha detto la sua opinione di divisione stanze separandosi da Grazia (ha accettato me insieme, idk come prenderla questa cosa) andando a dividere grafici e tecnici (ha ragione quando dice che le grafiche che dicono di voler fare anche il lavoro dei tecnici quando gli viene detto di fare relazioni e quant’altro si lamentano). Io non so, mi ero convinta nella divisione grafici/tecnici ma è anche vero che se nei tecnici, Martina se ne andrà e Anna dovrà sorbirsi Grazia da sola per tutti i pomeriggi, io impazzirei. Bho si vedrà martedì o lunedì, non ho capito tanto per cambiare.
Ho l’ansia per queste cose che sto facendo per Genova ma alla fine sto eseguendo le direttive di Cosimo e lui mi sta tranquillizzando, anche perché vede che sto gestendo da sola un bel po’ di cose. Speriamo serva a qualcosa questa responsabilità che mi sto prendendo. Devo solo fidarmi. Ah. Come se fosse facile. Non riesco manco a dire alle altre di aggiungermi sul gruppo con i boss. Vabbè lunedì risolvo anche questa cosa. E se Daniele se ne esce dicendo un’altra volta che è contento che sto gestendo nuove cose e che sto crescendo dandomi della ‘piccola’ giuro lo picchio. Non ho uno sfogo fisico ultimamente e lui se la sta cercando. Arrivo fino a dove abita prendendo treni e pullman solo per mollargli uno schiaffo in faccia.
Nel frattempo non sento più Cate e Bobba. Anzi, solo Bobba, lei sparisce come me, sarà piena di cose da fare che manco scrive per più di 10 secondi sul gruppo. Cate dovrebbe stare in fase di orale di scienza con Benedetto (ifkyk) e sarebbe fantastico incontrarsi con loro senza che se lo porta dietro. Mi ha inviato i biglietti dell’ interrail e ho finalmente prenotato i miei posti sui traghetti, spero di averlo fatto bene. Mi porterò quel gilet off white che mi sono presa per la festa della laurea di Marco tra 3 sabati, così la metto il giorno del mio compleanno. Mi sento carinissima con questo outfit :)
Ora aggiorno il mio bullet journal dato che ho tempo e devo aspettare direttive, e tra un po’ mi prendo un po’ di te freddo.
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in sti ultimi due giorni sto cercando un’alternativa all’esame cambridge dato che non è proprio economico quindi vorrei ripiegare sul trinity. il problema: è difficilissimo trovare sedi che fanno questo tipo di esame seppur sia il più conosciuto. quindi oggi, arrivata al limite dato che ho mandato mail e chiamato tutte le scuole di inglese della mia zona, ho contattato direttamente il trinity college chiedendo quali e dove sono le sedi nelle marche (mia regione), emilia romagna (è vicino alle marche) e toscana (mia sorella sta a firenze quindi potrei appoggiarmi da lei). ho pensato “dai dato che posso muovermi tra più regioni troverò una sede”, sciocco da parte mia pensare questo 🤡 risultato: l’assistenza dell’emilia romagna mi ha risposto ma ancora non mi ha saputo dire quali sono le sedi che hanno richiesto il trinity a maggio. l’assistenza della toscana mi ha indicato una scuola superiore a cecina, a livorno, che ha le date a giugno. impossibile per me andare a livorno. l’assistenza delle marche non mi ha nemmeno risposto, ma non mi aspetto nulla.
bella merda insomma. al momento la certificazione di inglese è il motivo principale delle mie ansie. 
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kqluckity · 2 years
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corallorosso · 4 years
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Il ristoratore amico di Salvini che ha 6 locali ma dice di pagare solo 10mila euro di tasse l’anno Di Selvaggia Lucarelli Un giorno bisognerà dedicare un volume ai personaggi che Matteo Salvini sceglie come simboli delle sue battaglie, perché ha un talento innato nello scovare mitomani e soggetti improbabili che poi si rivelano boomerang imbarazzanti da sotterrare in tutta fretta nella prima buca disponibile (vedere, per esempio, alla voce Giuseppe De Donno detto Joseph Dominus e la cura al plasma che i poteri forti osteggiano). Ultimamente, una delle sue bandiere preferite è Umberto Carriera, il ristoratore pesarese che tiene aperti i suoi sei locali violando il Dpcm, con Vittorio Sgarbi tra i commensali. “Uno degli uomini in prima fila, non un marziano o un evasore!”, l’ha definito Matteo Salvini durante una delle sue dirette con lui. “Per noi è sopravvivenza, ho tra gli affiliati al mio movimento 60.000 bar e ristoranti pronti ad aprire dal 15 gennaio in poi! Abbiamo ricevuto solo elemosina, dobbiamo riaprire, è un governo di incompetenti!”, ulula Carriera, parlando di sé in terza persona. Bene. Sapete quante tasse ha pagato Umberto Carriera lo scorso anno per il suo reddito personale? 9.800 euro, quindi dichiara poco più di mille euro al mese. Ma partiamo dall’inizio perché il personaggio va raccontato nella sua interezza, per poi chiudere con la sua dichiarazione dei redditi. Su Carriera c’è una lunga sfilza di aneddoti che a Pesaro e dintorni fanno ormai parte della mitologia locale. Per dirla in maniera semplice, Carriera ha una discreta reputazione da mitomane e bisogna dire che si impegna molto per alimentarla. Intanto, nel 2019, racconta di essere stato inserito nell’elenco dei 150 imprenditori under 30 più promettenti del nuovo anno da nientepopodimeno che la più famosa rivista di economia e finanza del mondo: Forbes. Sì, avete letto bene. Lo scrive lui e lo scrivono tanti giornali locali, per esempio il Corriere Adriatico, che lo intervista: “Carriera, come lo ha saputo?”. “Era una raccomandata. Una multa, ho pensato. Io le colleziono. E invece. È come entrare nella lista dei candidati al pallone d’oro o agli Oscar!”. Peccato che da Forbes Italia abbiano smentito categoricamente via mail e che oggi, interrogato da me sulla questione, Carriera abbia risposto: “Ma l’hanno scritto dei giornalini come il Resto del Carlino o il Corriere Adriatico per avere titoli d’effetto, io ho partecipato a un workshop, è un’altra cosa…”. Cioè, non si ricorda di averlo raccontato lui stesso in un’intervista che evidentemente, ora che la sua popolarità è alle stelle, rinnega perché rilasciata a giornali non più alla sua altezza. Strano che poi pubblichi su Instagram la prima pagina del Resto del Carlino e di altri “giornalini”, più volte, quest’estate, vantandosi di essere citato. A proposito, non va dimenticato il suo esordio, anni prima, come scrittore (“Ho 6 ristoranti e scritto un romanzo”, scrive nella bio). “Uscirà nella prossima primavera, a quasi tre anni dal successo de ‘Il coraggio delle scelte’, il secondo romanzo del poliedrico scrittore Umberto Carriera, che si intitolerà ‘Scrivimi quando arrivi’. Dopo le quasi cinquemila copie vendute con il primo libro…”, scrive trionfale ilpesarese.it del Grisham locale. Peccato che questo secondo romanzo non si sia visto e che il sospetto è che riguardo il primo, si tratti di un’autopubblicazione. Delle 5.000 copie vendute non esiste, ovviamente, alcuna prova. O magari sono nella sua cantina, dentro dei sacchi neri, chissà. Ma andiamo avanti. Nel 2016 annuncia che gireranno per ben CINQUE giorni Masterchef nel suo ristorante ‘La grande bellezza’. I soliti giornali, anzi, “giornalini” locali rilanciano la notizia, intervistandolo. Però nel suo ristorante non viene girata alcuna puntata. “Ma come no!”, risponde lui quando gli chiedo chiarimenti. “È stata girata un’esterna con la crescia e i prodotti locali sono stati valorizzati”. “Ma nel suo ristorante?”. “Certo”. Quindi insiste nel sostenere che una puntata di Masterchef sia stata girata lì, ma non risulta da nessuna parte. “Non è stata girata alcuna puntata nel ristorante ‘La grande bellezza’”, conferma un’autrice storica di Masterchef, dopo aver consultato anche il produttore. “Tra l’altro non giriamo mai per più di una giornata le esterne. È una fake news, ci sono alcuni ristoranti che si inventano queste cose per farsi pubblicità”. E ora arriviamo al 2020, quando Carriera, poco prima della pandemia, a gennaio, guida la rivolta delle partite Iva contro l’obbligatorietà dei Pos e invita a sospendere i pagamenti allo Stato per via delle tasse troppo alte. Ma quante tasse pagherà mai Umberto Carriera, titolare di sei ristoranti? Nella trasmissione radio La zanzara, sollecitato da un ascoltatore che gli dà dell’evasore, qualche giorno fa Carriera risponde serafico: “L’anno scorso ho pagato 9.800 euro, vi sembrano pochi?!”. Gli faccio notare che sono pochissimi per la sua attività e lui: “Ma io mangio al ristorante pranzo e cena!”. Dunque il reddito personale (lordo) annuo di Umberto Carriera si aggira intorno ai 20.000 euro. Sei ristoranti, 40 dipendenti, famiglia, figli, macchina, casa, bollette e lui guadagna meno che un suo dipendente. Accidenti. Tutta questa fatica per nulla. Un benefattore. Ma non ci fermiamo qui. Perché il nostro eroe – quello che ora è diventato il promotore della rivolta dei ristoratori contro il Dpcm perché “siamo distrutti economicamente, qui è sopravvivenza” e che dice al suo sponsor Salvini, in diretta Facebook, “qui si finisce col cappio al collo” – nel 2020, dunque in piena pandemia, apre ben due ristoranti. “Ma la casa è di proprietà e per la macchina ho il leasing”, dice spiegando come vive con poco più di 1.000 euro al mese. “Ognuno fa le sue scelte, non devono essere per forza sei ristoranti in attivo…”. “Sono riuscito ad aprire un ristorante anche il primo ottobre. Si vede che lei non fa l’imprenditrice e non sa che ora i ristoranti si possono pagare anche dopo, fai un accordo per scaglionare i costi in 5/6 anni”. Accidenti, e se è in grado di accollarsi altri debiti e di pagare il personale assunto, quali sarebbero i suoi problemi? Proprio lui che non ha problemi e che paga 800 euro di tasse al mese, è il portabandiera dell’#ioapro? Tra l’altro ha appena detto che non tutti ristoranti sono in attivo, dunque bizzarro che si impegoli in nuove iniziative nella ristorazione. Fatto sta che c’è l’ultimo, meraviglioso colpo di scena. Giorni fa Carriera pubblica una storia su Instagram scrivendo “Questo è l’odio che seminate” e pubblicando il messaggio di un utente che gli dice “Se domani apri ti facciamo male, sappiamo dove dove va all’asilo tuo figlio”. Terribile. Peccato che non noti che sotto i messaggi inviati su Instagram appaia la scritta col nome dell’utente che ha inviato il messaggio, in questo caso ‘La Macelleria Pesaro’. Per la cronaca, La Macelleria è uno dei ristoranti di Umberto Carriera, dunque si sarebbe mandato da solo quel messaggio dall’account del suo ristorante, senza accorgersi della gaffe. Quando gli viene fatto notare cancella tutto, poi dice che è stato fatto un fotomontaggio da una pagina pesarese vicina al sindaco Ricci. Comblotto! Allora gli viene fatto notare che quell’account (la Macelleria) per la verità è registrato con una mail che inizia e finisce come la sua mail e con un cellulare che finisce con i numeri 4 e 7 come il suo numero di cellulare. A me dice: “Ma quell’account non è del mio ristorante, ho denunciato”. Insomma, un personaggio tra l’urticante e l’esilarante. A proposito. Neanche i 60.000 ristoratori che secondo lui stanno aprendo in violazione del Dpcm sono numeri veri. O forse ha anche quelli in cantina, imbavagliati, accanto alle 5.000 copie del suo romanzo.
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cartacei · 3 years
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Non lo avrei mai detto ma I pomeriggi di Giorgio Poi mi mette di buon umore e mi carica. Domenica mentre raccoglieremo mesoplastica la sparerò a palla. Ogni tanto è importante sentirsi apprezzati. Mariaconcetta è una spalla perfetta per ridere e piangere oltre ad essere una vera teatrante come non ne conoscevo dai tempi di Maria Pia. Dipenderà dal nome composto. Ho scoperto che mi piace stare al sole immobile come le lucertole con la differenza che non fuggo quando sento avvicinarsi qualcuno. Le nuvole a volte le detesto un po' come te. Franz a breve stamperà le foto in analogico che mi ha fatto e non vedo l'ora di vederle. Ho mandato una mail al MeP per iniziare a stampare poesie ed attaccarle sui muri. Mi hanno risposto che, ogni volta serve chiedere, numerare, parlarne... quindi il movimento per l'emancipazione della poesia, in realtà, è come Plastic Free: un'azienda di pessimo gusto. Quanta tristezza. Attaccherò versi senza utilizzare il loro acronimo e, probabilmente, sarò molto felice.
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heresiae · 5 years
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nulla di nuovo sotto il sole nel mondo del lavoro digitale
quando finalmente riesci a trovare la concentrazione e la disciplina (perché c’è un motivo se non ho mai considerato di fare la freelance) e quindi ti metti ad analizzare e disegnare effettivamente il progetto, mobile first (perché siamo nel 2020, la gente sta progressivamente smettendo di guardare i siti sul desktop, io pure) e fai una cosa che alla tua supervisor piace, quindi sei tutta contenta e arriva quindi il momento di trasformare tutto in layout da computer ma...
arriva mail dall’account.
il cliente non ha mandato i requisiti (e voi direste, “ohibò heresiae, ma ti han fatto disegnare senza requisiti?” sareste sorpresi di sapere quante volte succede), ha mandato il design.
non solo, non ci va vicino per niente a quelli che noi pensavamo essere i requisiti. 
e quindi?
e quindi all’account sono arrivate diverse mail molto gentili ma dove spero si capisse lo sbigottimento e incazzatura, inclusa quella della supervisor, e ora sono formalmente “unallocated” come ore di lavoro, perché a che cazzo serve che io continui a disegnare se tanto è chiaro che non abbiamo capito un cazzo?
fanculo.
al cliente.
alla gestione del cliente di questa azienda.
al mondo.
diocanebastardo.
ma quando assumete il piastrellista lo fate per avere un pubblico mentre le mettete giù voi (a cazzo) le piastrelle o per farvi fare il lavoro. no perché a sto punto tanto valeva che ve la suonavate e cantavate da soli, senza farmi venire crisi isteriche nel tentativo di cercare di fare il mio lavoro bene durante una quarantena e vari attacchi d’ansia e di panico.
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realedigitale · 4 years
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Un approccio offline
Il mio primo contatto con il mondo digitale è stato in realtà molto particolare e anticonvenzionale: mentre leggevo i post degli studenti degli anni passati mi sono infatti rapidamente reso conto che, per la maggior parte delle persone, l’approccio a questa nuova tecnologia è collegato all’avvento delle connessioni internet, più o meno avanzate, nelle loro case. Io tuttavia, sia per cause anagrafiche sia per le mie esperienze personali, non associo questi due concetti, in quanto le prime operazioni che ho effettuato con un computer sono state principalmente legate all’uso di Word.
Nei miei primi ricordi d’infanzia mio padre lavorava già in America (dove tutt’ora vive); Skype era diventato quindi un software essenziale nella mia quotidianità, sebbene non sapessi usarlo. Tutto quello che capivo era infatti che attraverso questo strumento, un vecchio computer fisso con annesso monitor, riuscivo a vederlo e a sentirlo, nonostante fosse a centinaia di chilometri di distanza. Durante le mie giornate gli scrivevo quindi delle lettere o gli facevo dei disegni che poi, grazie all’aiuto di mia madre, avrei scansionato e mandato via mail.
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 Una delle lettere scansionate
La caratteristica che più mi stupiva e emozionava di questa tecnologia era la velocità della trasmissione dei dati: nonostante le connessioni non fossero neanche lontanamente paragonabili a quelle attuali, riuscivo tuttavia a mandargli in pochi minuti le mie lettere e perfino a giocare a scacchi con lui attraverso la piattaforma “chess-mail” Non appena tornato da scuola, il mio pensiero andava subito al computer, che, una volta acceso, mi avrebbe permesso di effettuare la mia mossa giornaliera per poi aspettare pazientemente il giorno successivo per vedere quali danni avevo fatto. 
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Il vecchio logo di Skype; foto di keiner, da kein Werk presa da Wikipedia Commons  
Tuttavia, come ho anticipato, il mio primo utilizzo personale è stato offline: amavo scrivere delle brevi storie (spesso insensate) di poche righe su personaggi di mia fantasia e, soprattutto, annotare con cura maniacale l’elenco dei libri che avevo letto nel corso dell’anno. Chiunque mi conosca si stupirebbe nel sentire che fin da piccolo non smanettavo su internet, ma in realtà ero molto più legato al mondo analogico che a quello digitale, anche grazie al fatto che i miei genitori non mi hanno permesso di avere un telefono e nessun social media fino all’inizio delle superiori. 
Non sono quindi cresciuto considerando il web come un mezzo per socializzare e comunicare con i miei amici, ma, al contrario, vedendolo quasi esclusivamente come un’enciclopedia infinita, che mi permetteva di approfondire tutti gli ambiti che mi interessavano maggiormente con una facilità e un’immediatezza che fino a pochi anni prima erano assolutamente inimmaginabili.
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Il logo di Wikipedia, l’enciclopedia libera più conosciuta sul web; foto di Angelus presa da Wikipedia
Si evince facilmente quindi che sono sempre stato più osservatore che attore, e ciò mi ha permesso di forgiare il mio profilo di utilizzatore di internet con caratteristiche che tuttora mi descrivono. Mi considero infatti un “onnivoro” del web, in quanto sono caratterizzato da una profonda curiosità nel cercare informazioni su qualunque argomento, a partire dalle ultime novità del mondo tecnologico fino agli ambiti che più ci riguardano nel quotidiano (e per questo spesso monotoni e noiosi). 
Nonostante sia considerato da molti un fastidio, io al contrario mi diverto nel cercare programmi, offerte o metodi alternativi e più efficienti che permettano di semplificare e ottimizzare la tecnologia nella mia vita.
Mattia Chiarle
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mcl-luce · 5 years
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DF - All’università Episodio 11 Guida
- Risultato negativo / Risultato neutro + Risultato positivo / o +  Significa che il mio Lov’o’metro con quel personaggio è al massimo, ciò vuol dire che il risultato può essere sia neutro che positivo.
Punti Azione: 1.500 massimo
Illustrazioni: 5 in totale, una per ogni ragazzo. E’ possibile prendere 1 illustrazione per giocata. Se volete l’illustrazione con la vostra crush bisogna avere il lov’o’metro più alto con lui/lei, con il colpo di fulmine.
La zia: Si trova in mensa prima di andare a scegliere le tenute/cambiarsi.
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Soldi: - 185 $ Pantaloni in pelle con camicia a quadri: Rayan/Nath - 190 $ Abito nero: Castiel - 190 $ Short strappati e t-shirt: Hyun/Priya
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~ Passiamo la serata con Chani.
Chani: A. Sembra che le cose vadano meglio tra te e Yeleen? È grazie alla presentazione? + B. Grazie per avermi portata qui. È vero che uscire fa bene. /
A. (So che Chani non dirà niente…) + B. No… Mi dispiace, davvero non posso. /
~ Tornate in camera.
Yeleen: A. No, non un granché. + B. Ho solo voglia di andare a dormire. C. Hmm… E tu? +
ll pacco si trova davanti al liceo Dolce Amoris.
~ Tornate al campus.
Melody: A. Sì, ma non resto molto. B. Ma certo! / C. A proposito, sei riuscita a finire la tua parte della presentazione sui vichinghi? +
Street art: 1. Ingresso università, sul muro. 2. Bar Cosy Bear Cafe, vicino l’insegna in alto a sinistra 3. Parco, per terra
Se si ha Rayan come love interest:
Rayan: A. Sì professore, ne ho trovati tre. È davvero una lezione molto interessante. + B. Sì, fatto. Grazie per il messaggio che mi hai mandato ieri… / C. Non so se parlare qui sia una buona idea… -
A. Stai cercando di dirmi che vuoi che smettiamo di vederci? / B. No, ma stai scherzando? C. Capisco. /
Alexy: A. Ho visto che hai lasciato il gruppo di conversazione… B. Mi dispiace per quello che è successo ieri. +
A. Io credo invece che ci sia molto da dire, è solo un malinteso! / B. Avete solo bisogno di un po' di tempo tutti e due. Tu... + C. Non era il momento giusto per parlare di adozione, lei era…
~ A casa di Rosalya.
A. Come ti senti…? / B. Venendo, ho incontrato Alexy qui sotto… Sembrava preoccupato. C. Credevo che saresti rimasta più a lungo in ospedale… Ma sono felice di vederti in piedi. +
A. (Le ho mostrato una foto di lei e Leigh.) - B. (Ho tirato fuori una foto di Nath.)
~Tornate in camera.
Se si ha come love interest Nathaniel:
A. No, ma stai scherzando? Mi prendi in giro! Mi prendi per una delle ragazze che passano nel tuo letto senza neanche sapere come ti chiami?  B. So cosa stai per dire. Ho sentito abbastanza… (Con un nodo in gola mi sono alzata per prendere la direzione del campus.) + C. Stai cercando di dirmi che è finita? Che significa che tu non "puoi"? 
A. Dimmi che quel bacio non ha nessuna importanza per te. Dimmi che non hai provato niente. + B. Benissimo. C. E io che ci credevo. Non commetterò più lo stesso errore.
A. (Non m'importa, voglio cercare di raggiungerlo. Voglio capire.) / B. (Gli ho mandato un messaggio.) / C. (Sono entrata nel campus.) /
Se si ha come love interest Hyun:
A. Tornavo in camera, tutto qui. Perché? B. Sei sicuro che vada tutto bene? / C. Sabato, è stato davvero bello… Non ho smesso di pensarci.
A. Neanch'io lavoro questa settimana, Clementina mi ha mandato una mail con il planning ma non mi ha iscritta. B. Sei sicuro che va tutto bene? È come se qualcosa fosse cambiato. - C. Ci rivediamo presto?
A. (Forse dovrei scrivergli un messaggio...) / B. (Era di partenza, forse non era il momento giusto per parlare. Aspetterò il suo ritorno, si vedrà.) /
Se si ha come love interest Priya:
A. S-sì,  certo, a dopo. / B. Anche a me avrebbe fatto piacere passare una serata pizza con te… C. No, lascia perdere… A quanto pare hai cose più importanti da fare.
A. (Ho voglia di scriverle un messaggio!) / B. (Ho esitato a scriverle, ma no… L'ho già fatto ieri sera, non voglio peggiorare le cose, basta così. Prima o poi mi risponderà.) /
Messaggio Rayan: A. (Ho voglia di scrivergli un messaggio. Rifiuto che tutto finisca con questa discussione.) / B. (Uff… ho spento il cellulare. Cercherò di dormire.) /
Messaggio Castiel: A. (Gli mando un altro messaggio, vedremo…) / B. (Ho dato una scorsa ai commenti… Sono tutte pazze di lui. Dopo un po' ho spento il cellulare.) /
Kim: A.Ah, ok… Ottimo! / B. Sono stupita nel vederti collaborare con Ambra. / C. Scusami se non vengo spesso in palestra…
Ambra: A. Dimmi un po’, hai qualche novità su Nathaniel? / B. Quindi sarai la nuova testimonial della palestra a quanto pare! /
~ Andiamo a lezione.
Melody: A. Durante il corso dell'età vichinga, che va dal VII secolo fino all'VIII secolo della nostra era. B. Durante il corso dell'età vichinga, che va dal XVII secolo fino all'XVIII secolo della nostra era. C. Durante il corso dell'età vichinga, che va dall' VIII secolo fino all'XI secolo della nostra era. +
A. Gli stili di Oseberg, Borre e Jelling. + B. Gli stili di Dingwall, Elinor e Fergus. C. Gli stili di Odin, Frigg e Thor.
~ Usciamo con Chani.
Chani: A. Peccato. Vieni andiamo al campus in una delle nostre camere, staremo bene lo stesso. B. Non riusciremo mai ad entrare. C. Proviamoci, non abbiamo nulla da perdere.
Castiel: A. Bene Chani, vieni, lasciamo stare. B. Strano, eppure conosco molto bene qualcuno che viene spesso qui, un certo... Nathaniel! Non le dice nulla? - C. Ah ma certamente, hai dato i nostri soprannomi Chani! Ci scusi, dovremmo esserci iscritte come Maria e Paola. +
Chani: A.C-cosa? Credi davvero? Sei sicura? + B. Sono solo delle idee. C. Se solo fosse vero. /
Se non avete Castiel come love interest:
A. Il video era incredibile. Ancora non posso credere al successo che avete avuto. Ci credi? / B. Sto bene sì, e tu?  C. Tutto ok, grazie ancora per averci fatto entrare. Prima di arrivare pensavamo che sarebbe stata la solita serata allo Snake Room. +
A. Hmm, preferisco un altro piccolo gruppo, ma non credo che tu lo conosca, si chiama Crowstorm. / B. È fantastico! + C. Devo ascoltare più brani per capire se mi piace davvero. -
A. Una notte.. senza un domani intendi? / B. E’ una prospettiva interessante… / C. (Ho subito tirato via la mano per evitare le sue carezze.) /
A. N-no…No. (Tornerete al campus per incontrare la vostra crush!) B. Mi stai tentando…
Se avete Castiel come love interest:
A. Intendi dopo che mi hai baciata davanti ai tuoi fan senza farti più vivo per una settimana?  B. Sì, tutto bene. + C. Sinceramente non mi aspettavo di non avere tue notizie dopo la nostra serata insieme? Tu come stai? -
A. Hmm, preferisco un altro piccolo gruppo, ma non credo che tu lo conosca, si chiama Crowstorm. / B. È fantastico! + C. Devo ascoltare più brani per capire se mi piace davvero. -
A. Una notte.. senza un domani intendi? / B. E’ una prospettiva interessante… + C. (Ho subito tirato via la mano per evitare le sue carezze.) -
A. N-no…No.  B. Mi stai tentando… +
Appuntamento Rayan:
A. Quindi mi stai dicendo che hai cambiato idea sulla questione? + B. Sei venuto per girare il coltello nella piaga? C. Non ti da fastidio sapere che Chani ne è al corrente?
A. No, te lo proibisco. Ami questo lavoro più di ogni altra cosa, non lascerai mai l'università a causa mia! + B. Davvero? Ne sei certo? Sarai capace di fare questo per me? C. In ogni caso, se vogliamo iniziare qualcosa insieme, è l’unica soluzione. O io o tu, dobbiamo lasciare questo posto.
A. Ma io ne ho voglia invece. / B. Non abbiamo scelta. +
Appuntamento Nath:
A. Posso sapere perché mi stavi aspettando? Credevo che non dovevamo vederci più, invece adesso ti trovo davanti la mia porta?! B. Ha fatto bene. Buona notte Nath. C. Sono contenta di vederti. +
A. Sono ancora qui, non vedi? + B. Nath, devi assolutamente andare dalla polizia, poco importa quanto ti possa costare. C. Non posso credere che tu abbia fatto questo... Come...
Appuntamento Hyun:
A. Ho la stessa reazione ogni volta che ti vedo. + B. Mi rassicura... Ho avuto così tanta paura che ti fossi pentito per sabato. C. Non devi entrare in panico quando mi vedi, sono io.
A. Mi dispiace molto aver creduto che tu avessi cambiato idea rispetto a sabato scorso... Ma tra l'assenza di messaggi e il resto, mi sono fatta delle idee... B. Sono davvero contenta che tu sia tornato prima per vedermi, grazie. C. Hai lasciato la tua famiglia per venire a trovarmi, dev'essere stata una decisione importante. +
A. Sì... Mi piacerebbe tantissimo. + B. Dormire davvero? O... C. Puoi restare se vuoi, non mi disturbi.
Appuntamento Priya:
A. Ero sorpresa di non avere più tue notizie, durante tutta la settimana... + B. Non sei con... "Tara" stasera? C. Perché volevi vedermi?
A. È stato... è stato assurdo, non mi sono ancora ripresa. + B. Non avevo tue notizie, nonostante i miei messaggi, mi sono davvero preoccupata. E vederti con Tara non mi ha affatto aiutata. C. Non so... Devo viverlo ancora per capire che cosa è successo dentro di me.
A. Se iniziamo a vedere qualcosa rischio di addormentarmi, sono stanca morta. B. Voglio solo stare con te... poco importa quello che facciamo. + C. L'idea delle serie non è niente male!
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couragescout · 5 years
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I primi risultati dei test per il college sono arrivati ad Aprile e io risultai non idonea e ci rimasi davvero male. Da Aprile a inizio Agosto ogni volta che qualcuno mi chiedeva quando sarei partita mi sentivo male, rispondevo "Purtroppo non lo so, devo attendere l'inizio dei corsi" ed ogni volta realizzare di essere in lista d'attesa mi faceva impazzire. Partire era la cosa che più volevo da mesi.
Il 15 Agosto, mentre ero a festeggiare Ferragosto con gli altri, mi arriva una e-mail dalla responsabile del corso ESOL. Prima di aprirla ci ho messo dieci minuti, fissavo la notifica ed ero terrorizzata da quello che ci sarebbe potuto essere scritto.
L'ho aperta e "You are on the reserve list. If you want, we can transfer you onto a new course".
Non riuscivo a crederci, era una nuova opportunità. Ho pensato "non tutto è andato perso". Mi sono avvicinata a B e gliel'ho fatta leggere. Mi ha guardata "O mio dio", io non avevo realizzato e lei continuava a guardarmi con gli occhi spalancati. Abbiamo aperto il file allegato in cui spiegavano i giorni di lezione e l'inizio dei corsi: 26 Agosto. Mancavano 11 giorni.
Abbiamo iniziato a cercare i voli e i costi. Ho subito inoltrato l'email a mio fratello per farmi dare un parere poi ho risposto positivamente all'email e abbiamo iniziato a parlare.
Non avevo ancora visto i miei.
La sera sono tornata a casa e dopo cena ho sganciato la bomba, "Mi hanno mandato l'email dalla Scozia, devo partire il 24 Agosto perché i corsi iniziano il 26". Silenzio. Dopo due minuti mamma mi fa "Bene, preparo le valigie" mentre papà è rimasto in silenzio.
Io e mamma abbiamo iniziato a parlare un po' "Sono contenta per te, è sempre un'esperienza e come andrà non importa. Devi provarci. Stai mettendo in gioco il tuo futuro". Papà ha continuato a tacere.
Io lo guardo, lui mi guarda e mamma fa "Non dici niente?". "Cosa devo dire? È questa la sua scelta quindi non posso dirle di no", poi si è alzato ed è andato fuori a giocare con il cane (cosa mai fatta in quattro anni che Caccola è con noi).
Io e mamma ci guardiamo e ridiamo. Lui ovviamente non se lo aspettava, per mesi è stata solo un'idea, una cosa idilliaca quasi e adesso che improvvisamente è diventata reale fa fatica ad accettarla e a condividerla. Me l'aspettavo questa sua reazione, lo sapevo fin dall'inizio. Però non mi ha fermata. Nessuno dei due lo ha fatto e anche oggi ci abbiamo scherzato su con mamma mentre con papà non abbiamo toccato l'argomento. L'altro fratello ancora non lo sa. Nemmeno gli altri amici lo sanno ancora, glielo dirò domani sera.
Quella che fino ad un anno fa era solo un'idea ora sta diventando reale. Mi è stata data una possibilità e voglio mettercela tutta per realizzarmi lontana da qui. Il mio bisogno di andarmene, di respirare altrove, di stravolgere la mia routine e il mio percorso sta trovando pace.
Ieri pomeriggio ho fatto il biglietto quindi è ufficile: Cuffola il 24 prenderà un aereo e si catapulterà in una nuova avventura. Finalmente l'ago della mia bussola ha puntato il Nord-Ovest e non mi resta altro da fare che iniziare a camminare per raggiungere la meta.
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Trovata la pompa per la prova di portata
16 settembre 2022
Nosy Be... un’isola da film. Leggevo la rassegna stampa in un momento libero. Avrà preso la direzione giusta Ezio? Antonio
Sono ancora a Antananarivo.... Potrei prendere verso nord...... dopo tutto Ezio
Ma avete comprato le pompe? Quelle con 2.5 e 4 Kw? Renato
Ne abbiamo comprato una da 2.4 kw Ezio
Ciao, Renato . Ezio, Antonio Paladini e P. Fahamaro  hanno riutilizzato la vecchia scheda malgascia inserendola nel nuovo telefonino che mi ha dato Silvio e sembra che le cose vadano bene. È in funzione quindi il numero malgascio che ho sempre avuto in questi anni. Spiegalo a chi avesse incertezze. L'indirizzo mail è "[email protected]". Ezio e Paladini hanno già inserito la scheda Telma nel loro telefonino e riescono a comunicare bene. Abbiamo visitato la "SANIFER" per vedere le pompe. Abbiamo mandato le fotografie a Filippo e a Edoardo. Ci hanno risposto subito e abbiamo già comprato, su indicazione di Filippo, una di queste pompe (550 Euro, pagati da Ezio con bancomat), così possiamo tentare di fare la famosa prova di portata, rosecondo l'indicazione di Filippo. Ora attendiamo l'arrivo di Edoardo e Francesca qui alla casa delle suore Nazarene. Così potremo partire per Fianarantsoa domani mattina alle ore 06. Per ora è tutto. Saluta tutti. Ciao. padre Tonino
Comprata la pompa 2.4 kw e anche se manca la 4 kw è già un grande passo avanti rispetto alla 0.75 kw attuale per la prova di portata. Per puro caso oggi c'è anche l'aggiornamento del modem di Milano Teleport a complicare le cose. TIMÒ è stato avvertito per tempo il 14 che deve assolutamente esserci energia in quel momento. Non abbiamo ancora news a riguardo Renato
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14 novembre 2022
Mia madre da sabato sta con il gesso, e mo diventa tutto un problema. Quando sto io a casa posso aiutare ma per il resto mi sa che deve sbrigarsela mia sorella. Mio padre è abbastanza inutile.
La situazione con ile si è calmata ed è quasi tornata come prima, anche se abbiamo solo evitato di parlare direttamente del fatto. Ora scherziamo e collaboriamo come se non fosse successo nulla, sabato sono anche andata a casa sua a finire le prime tavole di urbanistica e sono rimasta a pranzo da lei e ho fatto le pause anche con Davide e Stella. Niente fuori posto.
Anzi ora sia Rambo che ile hanno ripreso a sfottermi per la storia dei protetti, solo che adesso si stanno proprio divertendo perché siamo arrivati al punto in cui Daniele scrive sul gruppo e quei due dicono ‘rispondi all’amore tuo’. Già mi immagino che figura devo fare se per caso si fanno sfuggire sta cosa con lui, il disagio. Con Daniele va tutto bene, il giovedì sera prima che ile tornasse il giorno dopo in auletta mi ha accompagnato in stazione anche se poteva prendere l’autobus e dato che eravamo arrivati troppo presto mi ha offerto un gelato e ci siamo seduti ai tavoli a mangiarlo. Io adoro mangiare gelati col freddo, qui si è preso 10+ punti bonus. Poi mi ha lasciato al binario e mi ha comunque fatto compagnia via messaggi dato che il mio treno ha deciso di fare 55’ di ritardo. Ora è una cosa che facciamo spesso, ci scriviamo mentre stiamo in treno per tenerci compagnia quando stanno ritardi (aka sempre).
L’altra sera, dopo revisione, mi chiese di mandargli le tavole e quando tornai a casa lo feci. Poi, dato che stavamo un po’ tutti fusi dallo stress, mi scrive ‘io ti voglio bene davvero… ma mi hai inviato il file sbagliato’ (lasciando perdere il piccolo dettaglio che ha ignorato il titolo della mail e non si è accorto che gli ho mandato ciò che aveva chiesto più altro, mo sta iniziando a fare così, a scrivere ti voglio bene, a mandare cuori a caso, oh ragazzo calma, che stavolta sto tenendo a bada i miei film mentali molto discretamente) (se mai Rambo o ile capitano con il mio cell e la chat con lui aperta non conoscerò più pace). Venerdì scorso venne dopo pranzo in auletta e ile e Rambo se ne stavamo andando, io volevo rimanere un’altro po’ perché a casa faccio davvero poco. Quindi rimanemmo noi due, e dopo la tragedia dei pc rubati dall’auletta accanto la nostra, lo accompagno in stazione sul suo binario e scopriamo che gli hanno soppresso i treni per sciopero. Al che, mentre mi lascia al mio binario, cerca gli autobus. Poi parliamo un altro po’ e ci salutiamo. Quando sto per arrivare a casa mo scorce dicendo che anche alla fermata degli autobus c’è l’avviso dello sciopero, e quindi non parte niente. La sua unica soluzione è tornare in stazione e prendere l’ultimo treno che sta dopo 3 ore. Io gli dico che mi sento in colpa ad averlo lasciato lì, dato che i miei treni erano ok avrei potuto fargli compagnia e lui subito mi rassicura ma chiude li il discorso. Ieri sera poi ci aggiorniamo sul punto della situazione e io gli dico che ho finito un prospetto e lui mi ricorda che quello lo aveva preso lui nel suo file per farlo. Io gli dico che avevo visto solo l’edifico prima e non l’ho fatto apposta a fregargli il lavoro. E da qua inizia a sfottermi dicendo ‘se se come devi dire’ ‘non mi hai mandato neanche le foto delle frittelle’ ‘i fatti parlano’ e cose del genere, in più ‘mi hai lasciato nella solitudine della fredda stazione’. Vabbè ieri si è dato alla pazza gioia insomma, è diventato uno sport nazionale prendermi in giro qua. La storia delle frittelle continua perché poi voleva che minimo adesso le portavo, e prima gli dico ok, poi cambia discorso dicendo che ha trovato un file utile per urbanistica ed evidentemente lo liquido abbastanza in fretta perché mi dice pure ‘quanto entusiasmo, oggi mi congeli’ e ‘bè a domani, non ti scordare le frittelle’ ‘cuore’ (lui non è tipo da mandare emoji di cuore, questa cosa mi urta, perché non so come prenderla). Poi vabbè le frittelle erano finite e lui stamattina non trova il fornellino da portare in auletta, non s’ha da fare.
Oggi per compensare gli porto un libro che può prenderne in prestito, e verso natale gli chiederò di prestarmi i libri su Camelot, cosa che non ho mai sentito nessuno leggere, purtroppo devo dargli altri 10+ punti bonus per questo (se poi non vuole prestarmeli, perderà tutto). Mente ad ile ho portato le luci di Natale da appendere in auletta e alla pausa pranzo lo facciamo 🧡.
[later]
Il karma mi sta dicendo qualcosa oppure l’universo si diverte a inviare sconosciuti sulla terra con il solo compito di tormentarmi. Una signora straniera al banco dei piatti pronti al famila vicino l’uni, appena dopo ho ordinato, fa per chiedere lei quando Daniele parla prima facendole capire che stavamo facendo un ordine insieme e lei come reagisce? Mi guarda e fa a chi stava con lei ‘sta con il marito’ a me!! My brother in christ, no bastano quei due la mattina, no, adesso devo sentirmi queste cose anche da altri mentre stiamo in giro con lui. E lui cosa risponde alla signora? ‘Non ancora’ ashdhsja cosa non ancora?? *sigh intensified* questa situation sembra uscita da un kdrama. Come se non bastasse quando torniamo in auletta racconta questo fatto agli altri e ile subito ‘ io l’ho detto dal primo momento che secondo me nasce qualcosa tra voi’ o qualcosa di equamente imbarazzante a cui abbiamo riso e basta.
Alla fine gli ho prestato il libro ma mi sa che pensa sia un romanzo, aka gli devo rispiegare bene il fatto.
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Recruiting day
Sveglia alle 5.30 per prendere il treno e andare a Bologna. Arrivo in stazione in giacca e cravatta, vedo un paio di persone con in mano la locandina dell’evento vestite eleganti come me, sembrano nervosi, mentre io stringo le chiappe per trattenere un attacco di colite. Collasso in treno, sonno senza sogni e senza incubi. Mi sveglia una massa umana che si accalca contro i sedili e le porte: siamo arrivati a Bologna: 9,30. E il primo colloquio ce l’ho alle 10. Mi perdo per le strade di Bologna, addio primo colloquio. Trovo il posto dove si tiene in Recruiting day: circa 200 metri di fila, la struttura vista dall’esterno sembra una scuola elementare con gli striscioni di Unibo. Mi metto in fila, mi accendo un sigaro, chiacchiero con gli altri studenti in fila con me, ci distribuiscono volantini che portano il nome di uno sconosciuto comitato studentesco bolognese che c’invita a sabotare questo evento “ fatto dai padroni che ci vogliono sfruttare”,  ed in cuor mio mando un vaffanculo spirituale a vent’anni di sindacalismo provinciale e classista. Mi accorgo che quasi tutti i ragazzi in fila hanno una laurea quinquennale, mentre io porto nello zaino il mio portfolio con il lavoro online che ho svolto negli ultimi tre anni, e su questo punto per i colloqui. Arrivo all’ingresso, mostro la mail d’iscrizione all’evento, mi danno un bracciale, poi mi dicono di andare in una fila, da qui ci vuole un’ora per arrivare al secondo piano. La disorganizzazione è palese: la struttura è divisa su due piani, con 500 metri quadri al primo terra, con giardino, e 200 al secondo,  saremmo circa poco meno di 1000 persone dentro, sembra di stare perennemente all’ingresso di una discoteca. Il secondo appuntamento ce l’ho con Florim, che scopro aver mandato una mail a tutti i partecipanti all’evento e quindi essere intasata di persone. Alle 12.30 riesco ad arrivare al secondo piano, e finalmente vado in bagno. Mi ripasso i desk della giornata, riesco a farmi un colloquio che mi frutta una registrazione alla newsletter di http://se.pgcareers.com/  che mi riempie di pubblicità la mail e che viene prontamente bloccata, adocchio una ragazza che sta al desk di un’agenzia per assicurazioni, mi avvicino e inizio il colloquio: le presento il mio lavoro di marketing e comunicazione, pagine che riescono a raggiungere il 200% di visualizzazioni, lei mi ferma e mi spiega che questo tipo di lavoro potrebbe servire ad una filiale della loro azienda, ma lei è una semplice stagista e l’unico compito che ha oggi è quello di selezionare dei candidati papabili per uno o due posti di lavoro su centinaia di richiedenti, in base alle direttive che si trovano sul depliant dell’evento. Mi guarda imbarazzata e mi fa un sorriso amaro, la ringrazio con tutta la gentilezza possibile  e decido di andare ad una conferenza al piano di sotto. Qui il senso di tutto l’evento si fa più evidente : Florim è un’ azienda di ceramiche e maioliche ed è stata una delle prime in Italia a saldare i prestiti alle banche dopo la crisi del 2008,  ha molti soldi per investire, il più grande investimento che fatto finora è un magazzino completamente automatizzato che da materiali lavorati ad ogni ora, in base alle specifiche che fa ogni cliente. Il magazzino è stato un investimento miliardario, e probabilmente durerà  una decina d’anni perché la tecnologia che lo costituisce è molto giovane e tra poco non reggerà il confronto di mercato. In questo momento però capisco che per l’uomo sulla cinquantina che stà presentando, che quando aveva la mia età e guardava Blade Runner e pensava agli automi, l’idea di un magazzino automatizzato possa sembrare geniale. Non voglio dire che tutti i non nativi digitali non siano capaci di comprendere i fenomeni della rete, ma sicuramente dimostrano sul campo una certa riluttanza nel capirne appieno il potenziale.  Di sopra i ragazzi che ho incontrato la mattina hanno aspettato quattro ore per avere un colloquio con le aziende più promettenti, mi rendo conto di essere un fortunato: io sono riuscito a fare un paio di colloqui in un paio d’ore dopo che sono arrivato al primo piano, moltissimi dalle 10.30 del mattino alle 16.30, orario di chiusura dei desk per i colloqui, sono riusciti a farne solo 3. Ho incontrato varie persone che hanno vissuto l’evento in tutte e due le giornate e sicuramente questo è il modo giusto per partecipare al Recruiting day,ma io avevo già utilizzato un giorno di permesso e tanto mi bastava. Quello che mi porto a casa di questa esperienza è che l’Italia ha un bisogno enorme di fare impresa, soprattutto di non poter lasciare semplicemente la ricerca di lavoro in mano alla legge della domanda e dell’offerta, perché questa domanda e questa offerta sono drogate da un sistema che  non riesce a comunicare in modo corretto, in primis perché considera i giovani come persone da formare e non che possono formare, come se il mondo del lavoro, nell’epoca dei social media, non fosse cambiato da quarant’anni a questa parte.  Sono stato spiazzato nel vedere persone di due anni più grandi di me con una laurea quinquennale nel mio stesso corso che sono disperati perché non trovano lavoro: il lavoro non si trova, si crea, ci si rende appetibili per le aziende, io credo che se pensi di poter lavorare con ciò che hai studiato, allora puoi renderlo commerciabile, non bisogna cercare qualcuno che si assuma la responsabilità d’iniziare al proprio posto. A fine giornata trovo un posto in treno, mi siedo e collasso, di nuovo.
Se foste interessati in questo link potete trovare le aziende che hanno partecipato all’evento, potere inviare il curriculum online, stando però ben attenti al tipo\a di candidato\a che viene ricercato dalle aziende https://eventi.unibo.it/recruiting-day/aziende-partecipanti 
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