#questura di Roma
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Roma l'hanno già presa.
Adesso marciano su Bologna.
E i circoli antagonisti hanno dimostrato di avere molto furore ideologico ma zero senso tattico.
Dar vita a scontri con poliziotti gestiti da un estremista fascista ha solo favorito la propaganda di Benita Frignona e del girasagre.
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Trova la differenza..
Il 26 Dicembre, il figlio di Matteo Salvini, Federico, viene aggredito in strada da 3 tipacci e minacciato con un collo di bottiglia rotta. Dopo le minacce il ragazzo e' stato rapinato del cellulare. Telefonata al padre Matteo che allerta la questura. Subito indagini, al setaccio i filmati delle telecamere della zona e dopo poche ore ritrovato il cellulare..
22 Dicembre 2021..mia figlia Giulia va in stazione Centrale per prendere il treno per Roma. Passa come un razzo un ragazzo che le sfila il cellulare dalla tasca del giubbino e scappa. Salto in caserma per la denuncia. Lei dice che quel tipo di cell ha il localizzatore per essere rintracciato. Controlla sul suo I-pad che aveva in valigia e viene fuori che sta in tale via a tale numero..risposta dei carabinieri.." e mica possiamo andare a suonare tutti i citofoni di quel condominio! Stia piu' attenta la prossima volta che c'e' tanta brutta gente dalle parti della stazione".
Credo sia la stessa risposta che le forze dell'ordine, pagate con i nostri soldi e non con i soldi dei politici, darebbero ad altri 59milioni e 900mila italiani.
Che dire..un vero Paese di merda.
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Così scrivevano alcuni giornalisti sul caso Tortora:
«Mi pare che ci siano gli elementi per trovarlo colpevole: non si va ad ammanettare uno nel cuore della notte se non ci sono delle buone ragioni. Il personaggio non mi è mai piaciuto. E non mi piaceva il suo Portobello mi innervosiva il pappagallo che non parlava mai e lui che parlava troppo senza mai dare tempo agli altri di esprimere le loro opinioni. Non mi piaceva neppure il modo con cui trattava gli umili: questo portare alla ribalta per un minuto la gente e servirsene per il suo successo» Camilla Cederna, sulla Domenica del Corriere.
Ne abbiamo altri, come Marino Collacciani, che su Il Tempo scriveva:
«Enzo Tortora rivela una calma addirittura sospetta al momento dell’arresto. Le labbra mosse con flemma, i muscoli del collo e della faccia tirati e la voce compassata sembrano voler ricordare e riprodurre a tutti i costi il personaggio del piccolo schermo, amato dalle massaie.»
«Dosando con grande mestiere indignazione e sbigottimento ha retto bene la parte della vittima innocente.» Wladimiro Greco, il Giorno
E ancora: «Il suo arresto conferma quello che chiare indicazioni davano già per sicuro, e cioè che Tortora è un personaggio dalle mille contraddizioni. Ligure spendaccione, se non proprio generoso, giornalista e quindi osservatore ma al tempo stesso attore e portato all’esibizione, umorale e tuttavia al servizio del più rigoroso raziocinio, colto (come ama anche ostentare in tv) eppure votato alle opere di popolarità, incline a un’affettazione non lontana dall’effeminatezza ma notoriamente amato dalle donne e propenso ad amare le più belle (due mogli e falangi di amiche). Moralista infine – proprio questo il sigillo che l’arresto imprime alla sua sfaccettata personalità – e ora colpito da un’accusa che fa di colpo traballare ogni sua credibilità morale» Luciano Visintin, dal Corriere della Sera, una persona davvero splendida, da come si può vedere...
Curioso Costanzo Costantini: «Desta qualche sospetto quando fa di tutto per nascondere la sua vita privata, quando conduce sotto l’insegna dell’ordine una vita personale tutt’altro che ordinata assumendo nello stesso tempo atteggiamenti da moralista o da Catone il Censore. I moralisti o i moralizzatori sono sempre da salutare con favore, specialmente in tempi come quelli i che viviamo, ma a condizione che non bistrattino con l’azione i loro princìpi, che conducano una vita irreprensibile.»
Già ai tempi si confondeva la vita pubblica con un'ipotizzata vita privata, costruita da questi rapsodi che invece di cucire i canti, cantavano bugie Alessia Donati, su Novella 2000: «Qualcuno a Milano dice che quando era stato licenziato dalla Rai lo si poteva vedere, di notte, in un giro di balordi. Qualcun altro si meravigliava di averlo incontrato spesso, anche in questi ultimi tempi, sugli aerei Roma-Palermo Palermo-Roma. Che interessi poteva avere Tortora in Sicilia? E poi, per chi lo conosce bene, c’è un altro elemento inquietante: Tortora, di solito violento a parole nel difendersi e così conscio del potere dei giornali e della tv, quando è uscito dalla questura di Roma aveva a sua disposizione televisione e giornalisti: poteva dire quello che voleva; invece, a parte generiche dichiarazioni di innocenza, non ha avuto le reazioni che gli erano solite.»
Pur di scrivere, pur di non "prendere un buco", come si dice in gergo... veleno «Anche perché lo spaccio operato da Tortora non consisteva certo in stecchette o bustine, ma in partite di 80 milioni a botta. Un’attività durata anni e stroncata solo ultimamente, secondo indiscrezioni, per uno sgarro commesso dal noto presentatore. E ancora, pranzi e cene con noti e meno noti camorristi, incontri segreti, rapporti, inchieste, raccomandazioni, suggerimenti, appalti» Daniele Mastrogiacomo da Repubblica, presente qui su twitter, che sicuramente penserà diversamente oggi, vero? Saviane intuì il valore del suo cognome, per il livello di errore di cui è intriso: «Era un po’ malinconico, non tanto perché costretto a camminare con le mani ammanettate e la scorta dei carabinieri, ma perché è arrivato sul teleschermo senza il suo concubino pappagallo».
Il 15 gennaio del 1986 ecco l'organo del partito comunista italiano, e anche Fausta Pizzuto sul Resto del Carlino, il 18 giugno del 1983 sbatte in prima pagina
Il bello di internet è che se un po' cerchi non si perde nulla. Qui , archiviolastampa.it/component/opti… ,possiamo leggere i giudizi dell'epoca. Anche qui, sempre dall'archivio: http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1029_01_1983_0172_0003_14677209/
Qui i giudici spiegano in 267 pp perché lo condannarono:
Poi, con il candore ipocrita di chi ha sempre mentito senza mai dubitare, ecco che nel 1995 arriva l'articolo: in cui si scrive:
Quando decise di pentirsi, nell'inverno dell'84, Gianni Melluso era rinchiuso nel penitenziario di Paliano: «Mi portarono a Napoli, nella caserma dei carabinieri «Pastrengo», dove dove fui accolto da numerosi collaboratori di giustizia. Mi dissero: non fare il fesso, quello l'abbiamo già accusato noi, tu dacci una mano e otterrai ciò che vuoi». «Melluso - sostiene Visto «costruì un teorema accusatorio da lui stesso giudicato davvero incredibile». Un castello di menzogne, insomma, che sarebbe stato costruito a beneficio dei giudici napoletani. Almeno così sostiene l'ex pentito, che fino a qualche tempo fa ha continuato a lanciare dichiarazioni velenose contro
Tortora: «Mi si volle credere - avrebbe giurato davanti ai magistrati Scolastico e Bonadies -, avevo capito che agli inquirenti facevano comodo le mie parole: evidentemente temevano che, se le accuse ad un personaggio tanto famoso fossero cadute, sarebbe crollata anche operazione di polizia condotta contro la camorra di Raffaele Cutolo». Chiaro? Sempre che sia vero o no, il punto è quanto l'azione dei giornalisti, incompetenti peracottari che vogliono farsi du spicci porti alla distruzione di persone perbene.
Chiudo (per ora) riportando questa frase:
"E quando ci saremo ripresi il nostro Paese, ricordiamoci che la democrazia non è stata uccisa dai politici, ma dai giornalisti".
Alberto Bagnai, 21 ottobre 2014
@MattSDpell
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Questa foto è del 1981, forse del 1982.
5 mesi prima oppure 7 mesi dopo quel 19 Novembre 1981 quando fui arrestata per atti osceni in luogo pubblico.
Uscivo dalla lezione di Psicologia ore 19 a Magistero (Roma Piazza Esedra) e avevo un po' di matita agli occhi, abiti vivaci in sintonia con la vivacità dei tempi. Attraversando Piazza dei Cinquecento fui fermata durante una retata, condotta in questura e da li a Regina Coeli dove rimasi 4 giorni e 4 notti. Avevo 24 anni e quell’esperienza resta una cicatrice profonda che non potrò mai cancellare perché ignoravo le ragioni per quello che ritengo essere stato un vero e proprio sequestro.
Non avevo fatto nulla se non essere quello che ero. Il processo per direttissima al quarto giorno sentenziò Atti Osceni. All’avvocato (De Cataldo del Partito Radicale) che mi difese dissi che non avevo fatto nulla e lui mi disse alzando le spalle: la tua parola contro la loro!
Meglio patteggiare. 2 mesi con la condizionale e la non iscrizione al casellario giudiziario (quest’ultima risultava essere la conquista strappata a uno stato che attraverso la sua “Buon Costume” sentenziava sul mio modo di essere).
Ieri, 42 anni dopo, il telegiornale dice che il governo Meloni vuole ripristinare il reato di Atti Osceni aggravando le pene. Un brivido mi ha scosso dal torpore. Rabbia e incredulità per il susseguirsi di atti inquietanti (direi osceni) di questo esecutivo. Assistere alla regressione lascia attoniti. Ieri era il giorno della Memoria.
Porpora Marcasciano, Facebook
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Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma in Porta San Paolo in risposta al divieto “politico” di manifestare a sostegno del popolo palestinese sottoposto ad un genocidio e i bombardamenti israeliani sul Libano.
Nonostante una “tempesta perfetta” di ostacoli (clima di terrore seminato dai media, divieto della Questura, posti di blocco per i pullman sulle autostrade e delle strade intorno a Porta San Paolo, sciopero dei trasporti, pioggia) almeno novemila persone hanno sentito il dovere di opporsi ad un divieto imposto dal governo alla stessa Questura e al tentativo di cominciare – anche in Italia – a criminalizzare e impedire le manifestazioni per la Palestina.
La partecipazione è stata uno straordinario segnale e risultato politico, non del tutto inaspettato ma non nelle dimensioni con cui si è palesato nella piazza di Roma.
Non è stato consentito il corteo richiesto a gran voce dalla piazza ma solo il concentramento in piazza di Porta San Paolo che si è prolungato fino alle 17.30 dopo una sorta di corteo all’interno del perimetro della piazza.
Alla fine della manifestazione, una cinquantina di persone hanno sentito la indesiderata esigenza di azzuffarsi con lo schieramento della polizia in via Ostiense e lanciare alcune bombe carta contro gli agenti ricevendo come reazione l’acqua degli idranti, i lacrimogeni e le manganellate della polizia schierata, ci sono tre manifestanti feriti. Di conseguenza le cronache e i titoli dei telegiornali vengono già largamente monopolizzati da questo fattore e non dallo straordinario risultato politico ottenuto con il rifiuto di massa di un inaccettabile divieto di manifestare.
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Drogate e stuprate dal netturbino. Arrestato 59enne romano.
Drogate e stuprate dal netturbino. Arrestato 59enne romano. La Polizia di Stato di Viterbo e Roma ha eseguito, nella capitale, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ubaldo M., 59enne romano di professione operatore ecologico, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, commessi a Capranica (VT), Riano (RM) e Mazzano Romano (RM), nel periodo compreso tra settembre 2022 e gennaio 2023, ai danni di tre diverse donne. Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Viterbo ed eseguito dai poliziotti della squadra mobile di Viterbo e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza "Flaminio Nuovo" della Questura di Roma , scaturisce da un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli ed iniziata dai poliziotti romani a seguito della denuncia di una delle vittime che si era presentata presso l'ospedale "San Pietro" di Roma. Ai poliziotti la donna aveva raccontato di aver conosciuto sui social il soggetto arrestato e che, dopo una breve frequentazione, lo aveva invitato a casa per una serata romantica. Il giorno dopo, però, la stessa si era resa conto di essere stata fortemente drogata e violentata, così come poi accertato in seguito agli approfondimenti sanitari. Dopo accurate indagini gli investigatori sono riusciti a individuare l'uomo e nel corso di una perquisizione delegata hanno sequestrato una confezione di farmaco sedativo ipnotico e lo smartphone. Al suo interno, i poliziotti hanno raccolto elementi sufficienti a ricostruire almeno altre due violenze, avvenute con le stesse modalità. Sul telefono cellulare erano infatti presenti le immagini di tre diverse donne inermi mentre subivano violenze sessuali. alcune di queste immagini erano state inviate dall'indagato ai propri amici e commentate con tono ironico e sprezzante. Presenti, inoltre, le conversazioni con le vittime durante le quali lo stesso aveva fornito improbabili spiegazioni alle donne, che non ricordavano nulla dei rapporti sessuali. essendo emersi a carico dell'interessato anche precedenti fatti delittuosi avvenuti nella provincia di Viterbo, la Procura di Tivoli ha inviato per competenza territoriale il fascicolo alla Procura di Viterbo la quale ha richiesto, immediatamente, la misura cautelare e, contestualmente, delegato ulteriori atti di indagine alla squadra mobile di Viterbo. L'indagato è stato rintracciato a Roma, nel quartiere "Casilino", a casa di una nuova compagna e tradotto nel carcere di "Regina Coeli". Contestualmente gli uomini della Polizia Scientifica di Roma hanno effettuato un apposito prelievo e test del DNA che è stato confrontato con i vari reperti sequestrati nel corso dell'indagine, rafforzando ulteriormente il quadro probatorio dal quale emerge la sua responsabilità. Sono in corso altri accertamenti al fine di verificare se all'indagato siano contestabili ulteriori analoghi episodi non ancora emersi. L'indagato è stato arrestato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Professoressa con mezzo chilo di droghe pesanti
A BOLZANO no Roma Napoli Bari o Palermo ma Bolzano. Un’insegnante di un istituto tecnico bolzanino è stata arrestata per il possesso di circa mezzo chilo di sostanze stupefacenti, tra cocaina, eroina, ectsasi, marijuana e hashish. La donna, 41 anni, bolzanina incensurata, è stata fermata da una pattuglia della Squadra volanti della Questura, durante un normale servizio di controllo, in viale…
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“Matteo e Pierluigi. Per sempre ‘figli delle stelle’” presentato presso lo Spazio Gangemi a Roma È stato presentato venerdì 4 ottobre 20... #emanuelapiantadosi #figlidellestelle #gangemieditore #gangemiueditore #giandomenicobelliotti #lambertogiannini #libro #matteodemenego #matteoepierluigi #pierluigirotta #spaziogangemi #tizianaterribile https://agrpress.it/matteo-e-pierluigi-per-sempre-figli-delle-stelle-presentato-presso-lo-spazio-gangemi-a-roma/?feed_id=7214&_unique_id=67039d8cef66e
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Roma per la Palestina: Manifestazione non autorizzata per il 5 Ottobre.
La manifestazione che si terrà oggi a Roma ha subito la solita strumentalizzazione mediatica che ci accompagna da un anno per il genocidio palestinese. Quella di oggi, però, ha un carico simbolico maggiore delle altre per molteplici motivazioni.Per le precedenti manifestazioni palestinesi a Roma, a parte qualche caso specifico, la risposta della Questura è rimasta sul collaborativo. Stavolta, con…
#ddl sicurezza 1660#ddl1660#Forze dell&039;ordine#Governo#israele#manifestazione#palestina#Polizia#Roma
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La Questura di Roma vieta la manifestazione nazionale per Palestina indetta per sabato 5 ottobre
Rome Police Headquarters Bans National Demonstration for Palestine Called for Saturday, October 5
#alerta#alert#rome#october 5#october#october 2024#2024#signal boost#signal b00st#signal boooooost#palestine#gaza#rafah#free palestine#freepalastine🇵🇸#ausgov#politas#auspol#tasgov#taspol#australia#fuck neoliberals#neoliberal capitalism#anthony albanese#albanese government#save palestine#palestinian genocide#i stand with palestine#all eyes on palestine#palestine genocide
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enrighetti su Threads
"Lepore dice che la Questura aveva deciso di spostare la manifestazione dei fasci e che da Roma è arrivato l'ordine di non farlo, Piantedosi dice che non è vero, e però ci sono le carte della Questura con lo spostamento.
I manifestanti dicono che i fasci davano gli ordini e la polizia eseguiva, tutti a dire che non è vero e saltano fuori i filmati.
L'intelligenza artificiale produce documenti più veri del vero, oppure la loro effettiva deficienza è conclamata.
Propenderei per la seconda ipotesi"
Non concordo con l'ultima affermazione: non è deficienza ma un preciso piano di destabilizzazione dell'ordine costituzionale.
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Questura di Agrigento: 5 poliziotti premiati per meriti straordinari a Roma
Questura di Agrigento: 5 poliziotti premiati per meriti straordinari a Roma "Da appartenente alla Questura di Agrigento e da Segretario generale nazionale del maggiore... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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ATTACCO ALLA LIBERTA' D'INFORMAZIONE A ROMA TRE CRONISTI PORTATI IN QUESTURA
di Redazione A Roma tre giornalisti che dovevano seguire un presidio nonviolento di Ultima Generazione contro gli omicidi sul lavoro, sono stati fermati prima che iniziasse la manifestazione. Tutto questa deriva antidemocratica ha avuto una accelerazione da quando ai fascisti meloniani si permette, grazie a chi ha fatto fuori il P.C.I., di andare al governo e occupare sistematicamente tutti i…
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Assalto alla Cgil, arrestato il militante di Forza Nuova Corradetti. Sconterà 5 anni e 4 mesi
Arrestato dalla Digos di Roma Fabio Corradetti, militante di Forza Nuova, vicino agli ambienti ultras capitolini e figlio della compagna di Giuliano Castellino. La Suprema Corte, rigettando il ricorso dei legali, ha confermato la condanna a 5 anni e 4 mesi. È stato portato presso il carcere di Rebibbia. Nello specifico, l’attività della Digos della Questura è scaturita dalla pronuncia della VI…
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L'associazione Meglio Legale ha appena concluso un flash mob in Piazza Montecitorio per il lancio della Proposta di Legge di iniziativa popolare sulla coltivazione personale di cannabis. Insieme a Meglio Legale, la proposta è sostenuta da una rete di oltre 30 partner, tra cui l'Ass. Luca Coscioni rappresentata in Piazza da Marco Cappato, Marco Perduca e Matteo Mainardi. L’obiettivo è quello di raccogliere 50.000 sottoscrizioni così come previsto dalla legge italiana; sarà possibile firmare online con Identità Digitale (SPID) al sito https://www.iocoltivo.org/ La Proposta di Legge vuole consentire la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis, esclusivamente per uso personale. Allo stesso tempo, prevede la creazione delle Associazioni di Coltivatori (Cannabis Social Club) con lo scopo della coltivazione della cannabis e della sua distribuzione solamente ai membri. Inoltre, la proposta prevede la decriminalizzazione dell’uso personale. Ciò vuol dire che sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi e le sanzioni amministrative oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto, verranno abolite. Resta naturalmente punibile la guida in stato di alterazione. La futura legge punta così alla creazione di un sistema con regole precise affinché ciò avvenga in maniera legale, ma soprattutto sicura per tutti. La manifestazione è stata inizialmente fermata dalle forze dell'ordine perché, nonostante la richiesta della piazza avanzata dall'Associazione, la questura di Roma non ne aveva autorizzato lo svolgimento. Dato l'arbitrario divieto, l'Associazione, coordinata da Antonella Soldo, ha deciso tenere ugualmente il presidio. Grazie all'interlocuzione dell'Onorevole Riccardo Magi (+Europa) con il gabinetto del questore, gli attivisti sono riusciti ad entrare nella piazza, scortati anche da altri parlamentari tra cui Giulia Pastorella (Azione) e Rachele Scarpa (PD).
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