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PUNTI DISTANTI
Orbite introverse in cui ragguagliareun manuale logico posto al rigoredi complici regie.Angoli della bocca sversatiin un soffio d’orizzontene scompongono il tondotravasando lo sconfinoin una soffice alchimia di gelsomini.Muove il passo lo sguardoaccostando morbide visioni alla memoriaoltre il consenso d’inferriate arrugginiteprecipitate nel vuoto d’un tempo remotodai punti distanti….@Silvia De…
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Il prima e il dopo.
Ho scritto più volte di come e quanto la pandemia e il lutto mi abbiano cambiato e di come percepisca cambiati a loro volta moltissimi dei rapporti interpersonali (alcuni addirittura di lunga se non lunghissima data) che si erano sviluppati negli anni con svariate persone, fossero consanguinei o meno. Il contrasto nel confronto e nel ricordo di ciò che era e non è più si fa più netto e pesante con l'approssimarsi delle feste. Personalmente cresciuto e abituato da sempre a periodi con parenti e amici, sono dal 2020 portato a rifuggire le festività natalizie, combattuto tra desiderio di dare al futuro erede splendidi ricordi e aspettare che il periodo passi con meno memorie dolorose possibili. Parte dello scisma e della scrematura (o sarebbe il caso di dire frattura) sono avvenuti a causa di posizioni antiscientifiche - alcune sfociate nell'antivaccinismo plateale - di diversi individui. In altri casi ci hanno pensato le differenze tra l'essere divenuti genitori o meno a causa di tutte quelle cose che volenti o nolenti avere dei figli comporta: la responsabilità di gestire un bambino implica tutta una serie di scelte forzate (orari, modi, spazi, persone). In altri ancora si sono presentati problemi sotto forma di imprevisti più o meno gravi come malattie invalidanti o infortuni personali o di familiari stretti che rendono non consono l'organizzare un ritrovo "tanto per" o "facendo finta di". A tutto aggiungiamo per ultimo ma non per importanza la percepita diffidenza e chiusura (sia nostra che altrui post pandemia) verso la creazione di nuovi rapporti o legami con sconosciuti complice una stanchezza nel voler gettare le fondamenta per nuovi ponti con la paura di arrivare ad affrontare tematiche più importanti sulle quali dover scoprire magari in seguito orribili punti di vista (e non si possono costruire rapporti sinceri e profondi solo sulle conversazioni e chiacchiere leggere e di cortesia scambiate fuori da scuola aspettando che escano i bambini o sorseggiando tiepido spumante in bicchieri di plastica ad ogni compleanno di un compagno di classe del futuro erede). Viviamo una nostra piccola diaspora con le persone che vorremmo vicino ma che il caso o la vita ha messo (o tenuto) lontane mentre i mesi e gli anni passano aggiungendo magari ostacoli o privandoci di sorrisi e affetti all'improvviso.
Desidero dormire ma non ci riesco, vorrei serenità e quiete distanti da tutto "questo" che ci circonda sopratutto per le "feste", pace e lontananza dai falsi "buone feste" e "a te e famiglia".
I volti e le voci che incontro per strada sempre più tesi e nervosi anche a causa di una realtà comune che si presenta sempre più ingestibile per molti.
Mi domando quando arriverà il punto di rottura, mio, nostro, di chiunque.
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Mi è appena venuto in mente questo per descriverci io e te.
Siamo paragonabili a due di quelle variopinte "palline matte" di gomma con cui giocavamo da bambini, quelle che quando le lanciavi sul pavimento rimbalzavano su e giù incontrollabili e impazzite in direzioni imprevedibili, più le sbattevi forte a terra più forte si proiettavano verso il soffitto e poi su e giù su e giù per un tempo che ci sembrava infinito, spesso rallentavano docilmente, altre volte sparivano sotto un mobile o finivano nella stanza vicina, capitava anche che andavano a colpire qualcosa o qualcuno e finiva sempre che andavano a rompere qualche oggetto e la mamma inesorabilmente le sequestrava e nascondeva in qualche buio e segreto cassetto per impedirci di fare altri danni.
Ecco, immagino siamo proprio così noi due, dal basso in alto ciclicamente senza uno schema preciso, incontrollabili e impossibili da acciuffare fino a che non ci fermiamo volontariamente. Rimbalziamo ovunque senza senso nello spazio vuoto, a volte molto distanti, quando uno è a terra l'altro è nel punto più alto e viceversa, altre volte improvvisamente ci scontriamo se ci avviciniamo troppo e il contraccolpo ci spedisce nei punti più impensabili, come un ... "bacio e scappo".
Raramente e con stupore ci succede di beccare lo stesso rimbalzo e di oscillare alla stessa velocità su traiettorie parallele, così allineati e coordinati da guardarci dritto negli occhi e tenerci per mano mentre stiamo volando nello spazio vuoto.
Ci è successo spesso se ci pensi di sentirci così, sulla stessa linea d'onda.
Non resta che aspettare il nostro prossimo "allineamento planetario".
E lo sappiamo sai, che più forte ci buttano giù più in alto riusciamo poi ad arrivare.
Cit. Smokingago 18 settembre 2024
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100 ragioni per riprovarci insieme
Ci siamo sempre amati
Ci manchiamo da morire
Manca il tuo profumo
Manca il tuo sguardo
La nostra complicità
Quella casa che avevamo in mente
I gatti che volevamo
I cani che volevamo
Astrid
Erik
Tu
Io
Viaggi insieme
Norvegia
Islanda
Madrid
Barcellona
Roma
Firenze
Liguria
Carnevale di venezia
Gite in motagna
Le nostre risate
Le nostre litigate
La lotta di cuscini
Coccole
Amore prima di andare a letto
Amore appena svegli
Amore ovunque in qualunque momento
I piedini che si sfiorano la notte
Le mani che si intrecciano
Le mille canzoni cantate a squarcia gola
Concerti di ultimo insieme
Gite a cavallo
Road trip in auto, a vedere tramonti
Aperitivi
Cene
Pranzi
Famiglia
Passioni
Diegni
Sorrisi rubati
Pianti insieme
I nostri baci
I nostri abbracci
Shopping insieme
Tatuaggi matchati
Magliette rubate
Felpe rubate
Calzini rubate
Spalmare la crema a vicenda
Le nostre favole
Gli sguardi complici di chi si intende senza parlarsi
Le cadute fatte in montagna
Gite al lago
Giro in barca sul Garda
Prima volta a gardaland
Prima volta in aereo insieme
Le nostre prime volte
Tramonti in riva al mare
Freschezza dell'aria che ci bacia la pelle all'alba
Aiutarci a finire il cibo a vicenda
Esperienze enogastronomiche
Viaggio sotto la tour eifelle
Visitare gli Harry potter studios
Scegliere i colori delle pareti di casa
Il colore delle ante di casa
Delle porte di casa
Le lenzuola
Creare la nostra parete di lego
I peluches ovunque per la casa
Tutte la battaglie superate
Guardarsi e sapere già che si prenderà un campari
Trovare insieme la nostra strada
La prima pazzia fatta assieme a Sarnico...
Le code in autostrada
Le serate a rimini
Le nostre anime che con un abbraccio si uniscono
I punti neri che mi tartassavi ed io a te
Le notti abbracciati
Le giornate intere mano nella mano
Gli scherzi fatti a vicenda
Baci sul collo
Morderci le orecchie
Baci sul corpo
Carezze appena svegli
I grattini a qualsiasi ora del giorno e della notte
Film visti
Serie TV fino a notte fonda
Il sudore sulla pelle mentre dormiamo d'estate
L'amicizia che avevamo e la complicità che ci ha sempre contraddistinto
La nostra collana
Le serate a chiamarci per dormire insieme ma distanti
Abbracciarci in montagna per il freddo
Darti i miei vestiti quando in giro hai freddo
Siamo la nostra medicina
La crescita fatta in questi anni
Noi e solo noi
Il nostro futuro come lo immaginiamo
Ripartire senza paura di cadere insieme ci realizzeremo sempre
Ragioni per cui non dovremmo riprovarci
Non so cosa vuoi tu...
#frasi#amore#citazioni#amore triste#citazione amore#fottetevi#pensieri#ho bisogno di te#compagnia#ultimopeterpan#torniamo#potremmoritornare
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Parliamoci chiaro. Sbagliare non è bello. A volte può creare ferite, crepe e dolori che ci mettono anni a mettersi a posto. E alcuni errori, semplicemente, non si mettono a posto mai. No, sbagliare non è bello: però è necessario. Necessario se si vuole sapere davvero chi siamo, perché errori e difetti ci parlano di noi molto più dei pregi e dei punti di forza. Necessario se si vuole vivere una vita piena, esprimere davvero tutto il nostro potenziale, far emergere il nostro talento nella grammatica dei sentimenti in cui il verbo essere e il verbo sbagliare smettono di essere distanti, ma si avvicinano fino a toccarsi. Se si vuole davvero essere, occorre qualche volta sbagliare, [...]”
Enrico Galiano - L'arte di sbagliare alla grande
Ph Mateusz Chudy
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Non arrenderti mai,
di fronte le difficoltà che la vita ti pone.
Ascolta solo la tua voce interiore.
Avrai sicuramente dei momenti difficili saranno proprio gli stessi, a trasformarti nella persona che meriti.
Ti auguro di dare sempre il massimo
Anche nelle cose che ti piacciono meno.
La vita è quello che ti accade mentre pianifichi tutt'altro.
Sii fiducioso verso il futuro.
Le tue esperienze sono come tanti piccoli punti, Che apparentemente sembrano distanti e senza connessione, ma un bel giorno guardandoti indietro, si uniranno.
Sarai solo tu a potergli dare un senso.
Non guardare con rimorso al passato
Vivi con passione il presente.
Mantieni sempre la luce della speranza viva.
About me🌻
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L'albero della cuccagna
Nutrimenti dell'arte
Achille Bonito Oliva
Analisi storica Guido Guerzoni
Skira, Milano 2017, 254 pagine,brossura, 151 ill.a colori, 24x28cm, ISBN 9788857237107
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Nell’immaginario collettivo la Cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento per antonomasia.
Il gioco che da questo mito prende il nome ha alle proprie spalle una lunga tradizione e una altrettanto arcaica memoria popolare. Simbolo di gioia e prosperità – ma anche della fatica e dell’impegno indispensabili a ottenerle – questa immagine è comune a tutte le culture europee, ed è presente nelle sue diverse varianti tanto nei riti diffusi sulle sponde del Mediterraneo, quanto nelle saghe nordiche. Molteplici sono i riferimenti concettuali che conferiscono a questa icona specifica un valore d’identità condivisa, che accomuna civiltà tra loro anche distanti. L’albero della cuccagna è, dunque, identificabile come motivo iconografico capace di una funzione narrativa e interpretativa del presente globalizzato, ma anche come metafora utile a generare riflessioni sul tema dell’alimentazione e della giustizia sociale. Attraverso un innovativo progetto espositivo in progress, partito nell’ambito di EXPO 2015 e conclusosi nel 2017, Achille Bonito Oliva ha selezionato 45 artisti per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna, costruendo una mostra diffusa su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, che ha coinvolto musei e fondazioni pubbliche e private. Nel libro l'installazione luminosa di Giovanni Albanese, la “camera a olio” di Per Barclay, la quercia di Gianfranco Baruchello, le opulenze contraddittorie e inquietanti di Bertozzi e Casoni, per arrivare a una varietà di punti di vista con Marzia Migliora, Goldschmied &Chiari, Alfredo Jaar, Sislej Xhafa, Patrick Tuttofuoco, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani, Mimmo Paladino.
L’esperienza curatoriale ed espositiva, per molti versi straordinaria, di questa mostra è ora raccolta nel volume italiano/inglese edito da Skira che, accanto al saggio del curatore e a un’analisi storica firmata da Guido Guerzoni, documenta le 45 opere attraverso i contributi critici di professionisti del mondo della cultura contemporanea (critici, storici dell’arte, direttori di museo e curatori indipendenti) e la segnalazione delle innumerevoli collaborazioni e sponsorizzazioni – pubbliche e private – che hanno supportato artisti e musei.
Mostra 25 settembre 2015 - 10 marzo 2017 Oltre 40 sedi in Italia
23/06/24
#art exibition catalogue#Achille Bonito Oliva#45 artisti#albero della cuccagna#Patrick Tuttofuoco#Mimmo Paladino#Michelangelo Pistoletto#Luigi Ontani#Alfredo Jaar#Per Barclay#Marzia Migliora#rare books#art books#fashionbooksmilano
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La Fisica Quantistica e la Teoria dell'Anima sono due ambiti di studio che, apparentemente distanti, si intrecciano in modo suggestivo. In questo articolo esamineremo l'interessante connessione tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima, esplorando gli aspetti metafisici che emergono da questa fusione. Attraverso l'analisi di concetti come l'entanglement quantistico, il potere dell'osservatore e l'interconnessione universale, cercheremo di comprendere l'essenza stessa dell'esistenza.
IL PENSIERO DI ERWIN SCHRÖDINGER: L'ESSENZA NON MATERIALE DELL'ANIMA.
Il celebre fisico teorico Erwin Schrödinger ha sostenuto che l'anima non può essere ridotta a una sostanza materialmente ponderabile. Egli afferma: "L'anima non è una sostanza materialmente ponderabile, ma qualcosa di completamente immateriale". Questa visione suggerisce che l'anima sia un'entità non legata alle caratteristiche fisiche, ma diffusa nell'interezza del cosmo. La fisica quantistica è una delle più affascinanti e rivoluzionarie teorie scientifiche del nostro tempo. Esplora i misteri della realtà a livelli microscopici e sfida le nozioni tradizionali di spazio, tempo e causalità. In questo articolo introduttivo esamineremo alcuni fondamenti della fisica quantistica con un'attenzione particolare agli aspetti metafisici che solleva. Esploreremo il pensiero di Erwin Schrödinger, fisico teorico di spicco, che ha evidenziato l'essenza non materiale dell'anima e la sua connessione con il cosmo.
Erwin Schrödinger, vincitore del Premio Nobel per la Fisica del 1933, espresse una visione unica dell'anima. Egli affermò che l'anima non può essere ridotta a una sostanza materialmente ponderabile. Questa concezione suggerisce che l'anima non sia confinata alle caratteristiche fisiche del corpo, ma permei l'intero cosmo. Schrödinger guardava all'anima come a un'entità che trascende i limiti della dimensione materiale, aprendo così le porte a una comprensione più ampia dell'universo.
L'interferenza di Schrödinger: l'anima nelle leggi della natura. Un risultato fondamentale della fisica quantistica, l'interferenza, è stato teorizzato proprio da Erwin Schrödinger. Questo fenomeno descrive come due onde possono combinarsi per produrre un effetto di amplificazione o soppressione. Schrödinger affermò che l'interferenza è indicativa della presenza dell'anima nelle leggi della natura stessa. Egli concepiva l'anima come un'energia sottile che interagisce con il mondo attraverso i processi quantistici, lasciando una traccia dell'interconnessione universale.
Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Libertà e incertezza dell'anima. Werner Heisenberg, un altro luminare della fisica quantistica, formulò il celebre principio di indeterminazione, che postula che la posizione e il momento di una particella non possono essere noti simultaneamente con precisione. Questo principio ha importanti implicazioni filosofiche, poiché suggerisce che l'autodeterminazione e l'incertezza siano parte integrante della nostra esperienza umana. In questo contesto, l'anima può essere vista come una forza libera che trascende le leggi deterministiche delle particelle, permettendo alla volontà e al libero arbitrio di emergere nell'universo quantistico. La fisica quantistica, con la sua natura affascinante e spesso paradossale, ha suscitato notevole interesse sull'aspetto metafisico dell'esistenza umana. Attraverso la visione di Erwin Schrödinger sull'essenza non materiale dell'anima e la connessione dell'anima con le leggi della natura, ciò che potrebbe sembrare astratto e complesso diventa intrigante e affrontabile. Questi punti di vista ci invitano a riflettere sul significato del libero arbitrio, sulla nostra relazione con l'universo e sul potenziale illimitato dell'anima umana.
L'OSSERVAZIONE QUANTISTICA: IL POTERE DELL'INTENTO.
Uno dei principi fondamentali della fisica quantistica è che l'atto di osservazione influenza attivamente la realtà. Questa idea trova una connessione interessante con la teoria dell'anima, secondo la quale l'osservazione può influenzare e manifestare l'esperienza individuale. Alcuni studiosi interpretano la consapevolezza e l'osservazione come dimensioni dell'anima che interagiscono con il mondo quantistico, plasmandolo attraverso la loro presenza e intenzioni.
Il paradosso dell'osservazione quantistica. Il ruolo dell'osservatore nell'esperimento. Uno dei paradossi più noti della fisica quantistica è quello dell'osservazione, spesso espresso nell'esperimento della doppia fenditura. In questo esperimento, quando un elettrone viene mandato attraverso due fenditure, si comporta sia da particella che da onda, ma il suo stato definitivo viene determinato solo quando viene osservato. Questo paradosso solleva la domanda cruciale: cosa accade durante l'atto dell'osservazione che determina il risultato finale? Alcuni studiosi suggeriscono che siano l'intenzione e la consapevolezza dell'osservatore che influenzano l'esito dell'esperimento.
L'effetto dell'intenzione sulle particelle subatomiche. L'influenza dell'anima. Diversi studi hanno investigato l'effetto dell'intenzione umana sul comportamento delle particelle subatomiche. Un noto esperimento è stato condotto da Helmut Schmidt negli anni '60, in cui i partecipanti concentravano la loro attenzione su una serie di lanci di moneta. Si è notato che, quando gli individui desideravano fortemente ottenere un risultato specifico, la distribuzione delle teste e delle croci non seguiva più il principio della casualità. Questo fenomeno potrebbe essere interpretato come un'interazione tra l'anima individuale e il mondo quantistico, in cui l'intenzione dell'individuo modifica attivamente il risultato delle misurazioni.
L'interconnessione tra mente e realtà. Il ruolo dell'osservatore nel creare la realtà. La fisica quantistica suggerisce un collegamento profondo tra mente e realtà. Alcuni scienziati interpretano l'osservazione come un atto creativo in cui l'osservatore partecipa attivamente alla costruzione della realtà oggettiva. Questo concetto, noto come idealismo quantistico, sostiene che la nostra osservazione e consapevolezza plasmano il tessuto dell'universo stesso. Nell'ambito dell'anima, questa prospettiva implica che la nostra presenza intenzionale e la nostra consapevolezza svolgono un ruolo centrale nella manifestazione della nostra esperienza individuale e nella creazione della nostra realtà.
L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO: L'ANIMA COLLETTIVA
L'entanglement quantistico, un fenomeno in cui due particelle diventano inestricabilmente connesse al di là della distanza fisica che le separa, suggerisce l'esistenza di un'interconnessione profonda tra le parti dell'universo. Alcuni pensatori ipotizzano l'esistenza di un'anima collettiva, una coscienza che permea tutto ciò che esiste. Secondo questa prospettiva, ogni individuo sarebbe intrinsecamente legato agli altri attraverso l'entanglement quantistico, creando una rete di interconnessioni che riflette l'essenza stessa dell'esistenza.
L'entanglement quantistico.Il mistero delle connessioni invisibili. L'entanglement quantistico è un concetto che ha stupito e affascinato gli scienziati sin dalla sua scoperta. Quando due particelle sono entangled, qualsiasi misurazione effettuata su una delle particelle influenzerà istantaneamente lo stato dell'altra, indipendentemente dalla distanza che le separa. Questa connessione straordinaria sembra andare oltre la spazio temporalità e sfida il concetto tradizionale di separazione. Alcuni studiosi vedono l'entanglement quantistico come un'indicazione di un'interconnessione più profonda tra tutte le cose, che potrebbe riflettere l'esistenza di un'anima collettiva.
L'abisso quantistico. La possibilità dell'anima collettiva. L'idea di un'anima collettiva che permea tutto ciò che esiste ha affascinato pensatori e filosofi per millenni. La scoperta dell'entanglement quantistico ha stimolato nuove riflessioni su questa prospettiva. Alcuni teorizzano che l'entanglement quantistico che collega tutte le particelle potrebbe riflettere un'anima collettiva, una consapevolezza universale che si intreccia attraverso tutte le cose. Questa visione suggerisce che ogni individuo sia parte di un tutto più grande, e che le nostre azioni e le nostre esperienze siano in qualche modo intrecciate con quelle degli altri.
L'esperimento dell'entanglement. Un legame profondo tra le particelle e forse oltre. Uno degli esperimenti che ha fornito prove concrete sull'entanglement quantistico è stato condotto da Alain Aspect negli anni '80. L'esperimento ha dimostrato che lo stato di una particella in entanglement era determinato istantaneamente dalla misurazione effettuata su un'altra particella entangled, anche se le due particelle erano distanti tra loro. Questo risultato incredibile sottolinea la natura profonda e misteriosa dell'entanglement quantistico, suscitando la speculazione che possa esistere una connessione ancora più ampia che trascenda le particelle stesse. L'entanglement quantistico rappresenta un mistero sfaccettato che stimola il nostro immaginario e ci invita a esplorare il potenziale dell'esistenza umana in modi nuovi e affascinanti. Se l'entanglement quantistico riflette un'anima collettiva o un'interconnessione più profonda tra tutte le cose, ciò solleva domande sulla natura stessa dell'essere umano e sulla nostra relazione con l'universo. Mentre continuiamo a scrutare gli aspetti metafisici della fisica quantistica, potremmo scoprire che il mistero dell'entanglement offre non solo una finestra sulla natura intima della realtà, ma anche una prospettiva affascinante sulla possibilità di un'anima collettiva che trascende le singole esperienze umane.
UN PONTE TRA SCIENZA E SPIRITUALITÀ
L'incontro tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima rappresenta un punto di intersezione tra scienza e spiritualità. Molti scienziati quantistici hanno espresso interesse per l'aspetto metafisico della loro disciplina, cercando un terreno comune con l'approccio spirituale. Questo connubio offre un nuovo orizzonte di possibilità per comprendere l'essenza dell'esistenza umana e del cosmo circostante.
Alla ricerca del terreno comune. L'esplorazione del legame tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima non solo ci invita a riflettere sull'aspetto metafisico della realtà, ma anche ad esplorare un terreno comune tra scienza e spiritualità. Molti scienziati quantistici hanno manifestato interesse per l'aspetto spirituale della loro disciplina, spingendosi oltre i confini della scienza tradizionale per cercare una comprensione più olistica dell'universo e della nostra esistenza.
La frontiera dello sconosciuto: la ricerca di un'integrazione tra scienza e spiritualità. La fisica quantistica ha portato alla luce una realtà straordinaria che va oltre le nostre previsioni e concezioni tradizionali. Questo innesca un dibattito e una ricerca per trovare un terreno comune tra scienza e spiritualità. Mentre la scienza esplora i meccanismi e le leggi che governano l'universo, la spiritualità si occupa dell'aspetto più intimo ed esperienziale dell'esistenza umana. L'intersezione tra questi due campi può offrire nuove prospettive e una comprensione più profonda della realtà.
Sincronia e coincidenze significative: l'universo come danza interconnessa. La teoria dell'anima e la fisica quantistica trovano un punto di contatto attraverso il concetto di sincronicità e coincidenze significative. Gli studiosi della spiritualità riconoscono che ci sono momenti nella vita in cui eventi apparentemente casuali si allineano in modo significativo. Nella fisica quantistica, siamo consapevoli dell'entanglement quantistico che collega le particelle e le interferenze che si verificano a livello subatomico. Questa connessione profonda e misteriosa, secondo alcuni, potrebbe alludere all'esistenza di un'energia o un'intelligenza universale che permea tutto ciò che esiste.
La consapevolezza come elemento fondamentale. La ricerca del significato dell'essere. La ricerca del significato dell'essere è un obiettivo condiviso sia tra scienza che spiritualità. Mentre la fisica quantistica esplora la realtà a livello più profondo, si scopre che l'osservatore stesso ha un ruolo attivo nella creazione della realtà. Questo concetto suggerisce che la consapevolezza e l'intenzione dell'osservatore siano parte integrante del processo di manifestazione e co-creazione dell'universo. La spiritualità, d'altra parte, insegna che la consapevolezza dell'individuo è fondamentale per raggiungere uno stato di illuminazione o di connessione con l'essenza divina.
Note bibliografiche. Molti di questi libri sono stati editi anche in lingua italiana.
[1] Capra, F. (1982). "The Tao of Physics: An Exploration of the Parallels between Modern Physics and Eastern Mysticism". Shambhala Publications. [2] Wilber, K. (2000). "A Brief History of Everything". Shambhala Publications. [3] Laszlo, E. (2004). "Science and the Akashic Field: An Integral Theory of Everything". Inner Traditions. [4] Schrödinger, E. (1958). "Mind and Matter: The Tarner Lectures". Cambridge University Press. [5] Greene, B. (2004). "The Fabric of the Cosmos: Space, Time, and the Texture of Reality". Penguin Books. [6] Heisenberg, W. (1958). "Physics and Philosophy: The Revolution in Modern Science". Harper Perennial.
(A cura di Bruno Del Medico, blogger, divulgatore, scrittore.)
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Parliamoci chiaro. Sbagliare non è bello.
A volte può creare ferite, crepe e dolori che ci mettono anni a mettersi a posto. E alcuni errori, semplicemente, non si mettono a posto mai. No, sbagliare non è bello: però è necessario. Necessario se si vuole sapere davvero chi siamo, perché errori e difetti ci parlano di noi molto più dei pregi e dei punti di forza. Necessario se si vuole vivere una vita piena, esprimere davvero tutto il nostro potenziale, far emergere il nostro talento nella grammatica dei sentimenti in cui il verbo essere e il verbo sbagliare smettono di essere distanti, ma si avvicinano fino a toccarsi. Se si vuole davvero essere, occorre qualche volta sbagliare...
E. Galiano
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Bruciature.
Bruciature sui polsi, bruciature sulle braccia, bruciature sulla coscia sinistra.
Marchiata a fuoco, il dolore reso rabbia, rabbia ardente, rabbia bruciante.
Rabbia mista a malinconia, piccoli punti di cenere sparsi dappertutto.
Coloro di rosso quella distesa candida fatta puramente di bianco, la mia pelle fragile come foglie spazzate via dal vento.
Coloro di nero catrame quella che in realtà....sono io. Un angelo bianco dalle ali spezzate.
Sono incapace di colorare luce, dipingere stelle brillanti su una tela in attesa di essere abbellita.
I pastelli chiari si trovano oramai molto distanti, distanti anni luce.
E adesso mi ritrovo qui, distesa, quasi persa, intenta a sfiorare quei piccoli solchi fatti di cenere.
Quasi persa, a sfiorare due braccia segnate da una storia.
Storia al mondo sconosciuta ma impressa nei cuori di chi soffre.
Fammi sapere cosa ne pensi!❤️
molto bella e mi dispiace che tu stia passando tutto questo, ma non smettere mai di scrivere, la scrittura è sempre qualcosa di positivo ❤️
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"Entropia" è il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote
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Dal 24 gennaio 2025 sarà in rotazione radiofonica "Entropia", il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 gennaio.
"Entropia" è un brano composto da Francesco Cavestri in collaborazione con Willie Peyote. Il brano, che fonde il pop con forti influenze di jazz contemporaneo e hip hop — i generi di provenienza dei due artisti — è arricchito da sonorità elettroniche che ne caratterizzano la produzione. Il testo, metaforico e ricercato, esplora il tentativo di un artista di trovare un equilibrio tra l'amore per una persona e quello per la musica, con l'obiettivo di elevare la propria arte e crescere come individuo. La canzone riflette sul vuoto che emerge quando la magia di un momento si trasforma gradualmente in "entropia".
Qui il linkfire per il pre-save di "Entropia", Francesco Cavestri ft. Willie Peyote: https://cavestri.lnk.to/entropia
"Entropia" è una corsa senza sosta tra paure e speranze, dove l'armonia musicale e la forza narrativa dei due artisti accompagnano l'ascoltatore in un viaggio emotivo e ipnotico. È un invito a lasciarsi trasportare dalla musica, trasformando la confusione in qualcosa di autentico e potente.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Entropia è un viaggio sonoro tra i mondi musicali che più mi affascinano e caratterizzano da sempre la mia ricerca musicale e divulgativa: il jazz e l'hip hop, due emisferi solo in apparenza inconciliabili e distanti, ma che in realtà presentano innumerevoli punti in comune. Fin dal mio primo album 'Early 17' ho raccontato come l'hip hop sia nato direttamente grazie alle influenze sonore derivanti dal mondo del jazz, e anche l'incontro con Willie Peyote è avvenuto proprio su questa fascinazione reciproca verso il mondo dell'altro, che ha portato alla nascita di questo brano in cui le sonorità del jazz contemporaneo incontrano le barre di uno degli artisti più rispettati e affermati nel panorama hip hop italiano. La produzione, realizzata nel mio home-studio bolognese durante dei caldi giorni di agosto e perfezionata nello studio milanese, è caratterizzata da patine di sonorità elettroniche che arricchiscono gli interessanti movimenti armonici, che gli studi e la pratica del jazz mi permettono di inserire anche in questo brano, mantenendo le contaminazioni che legano il jazz ad altri generi e che hanno caratterizzato i brani dei miei tre precedenti album, sempre per raccontare che il jazz è una musica per tutti".
Biografia
Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York. La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato "Early 17" (il cui titolo deriva dall'età in cui l'album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo "IKI - Bellezza Ispiratrice", è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo "Una Morte da Mediano" raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound.
Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024. Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà).
A gennaio 2024 Cavestri ha inoltre ricevuto un ulteriore importante riconoscimento, venendo premiato come il più giovane tra i nuovi talenti del 2023 dall'autorevole rivista Musica Jazz.
Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album "IKI – Bellezza Ispiratrice" registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all'Alexanderplatz Jazz Club di Roma. Il tour è poi proseguito con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc...) e arriverà anche all'estero, segnando il debutto fuori dall'Italia del giovane pianista-compositore bolognese.
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
A settembre 2024, Francesco Cavestri ha avviato una collaborazione con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e diventando Spirio Ambassador.
Il 31 ottobre 2024 si è esibito con un concerto per JazzMi nel Teatro della Triennale di Milano con Willie Peyote, registrando il sold out con oltre un mese di anticipo. Durante la serata, Cavestri e Peyote hanno anche presentato il brano inedito realizzato insieme e di prossima uscita, mentre a fine novembre ha tenuto un concerto a Villa D'Este sul Lago di Como come apertura di una rassegna organizzata dal Blue Note di Milano.
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"Entropia" è il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote

Dal 24 gennaio 2025 sarà in rotazione radiofonica "Entropia", il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 gennaio.
"Entropia" è un brano composto da Francesco Cavestri in collaborazione con Willie Peyote. Il brano, che fonde il pop con forti influenze di jazz contemporaneo e hip hop — i generi di provenienza dei due artisti — è arricchito da sonorità elettroniche che ne caratterizzano la produzione. Il testo, metaforico e ricercato, esplora il tentativo di un artista di trovare un equilibrio tra l'amore per una persona e quello per la musica, con l'obiettivo di elevare la propria arte e crescere come individuo. La canzone riflette sul vuoto che emerge quando la magia di un momento si trasforma gradualmente in "entropia".
Qui il linkfire per il pre-save di "Entropia", Francesco Cavestri ft. Willie Peyote: https://cavestri.lnk.to/entropia
"Entropia" è una corsa senza sosta tra paure e speranze, dove l'armonia musicale e la forza narrativa dei due artisti accompagnano l'ascoltatore in un viaggio emotivo e ipnotico. È un invito a lasciarsi trasportare dalla musica, trasformando la confusione in qualcosa di autentico e potente.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Entropia è un viaggio sonoro tra i mondi musicali che più mi affascinano e caratterizzano da sempre la mia ricerca musicale e divulgativa: il jazz e l'hip hop, due emisferi solo in apparenza inconciliabili e distanti, ma che in realtà presentano innumerevoli punti in comune. Fin dal mio primo album 'Early 17' ho raccontato come l'hip hop sia nato direttamente grazie alle influenze sonore derivanti dal mondo del jazz, e anche l'incontro con Willie Peyote è avvenuto proprio su questa fascinazione reciproca verso il mondo dell'altro, che ha portato alla nascita di questo brano in cui le sonorità del jazz contemporaneo incontrano le barre di uno degli artisti più rispettati e affermati nel panorama hip hop italiano. La produzione, realizzata nel mio home-studio bolognese durante dei caldi giorni di agosto e perfezionata nello studio milanese, è caratterizzata da patine di sonorità elettroniche che arricchiscono gli interessanti movimenti armonici, che gli studi e la pratica del jazz mi permettono di inserire anche in questo brano, mantenendo le contaminazioni che legano il jazz ad altri generi e che hanno caratterizzato i brani dei miei tre precedenti album, sempre per raccontare che il jazz è una musica per tutti".
Biografia
Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York. La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato "Early 17" (il cui titolo deriva dall'età in cui l'album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo "IKI - Bellezza Ispiratrice", è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo "Una Morte da Mediano" raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound.
Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024. Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà).
A gennaio 2024 Cavestri ha inoltre ricevuto un ulteriore importante riconoscimento, venendo premiato come il più giovane tra i nuovi talenti del 2023 dall'autorevole rivista Musica Jazz.
Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album "IKI – Bellezza Ispiratrice" registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all'Alexanderplatz Jazz Club di Roma. Il tour è poi proseguito con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc...) e arriverà anche all'estero, segnando il debutto fuori dall'Italia del giovane pianista-compositore bolognese.
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
A settembre 2024, Francesco Cavestri ha avviato una collaborazione con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e diventando Spirio Ambassador.
Il 31 ottobre 2024 si è esibito con un concerto per JazzMi nel Teatro della Triennale di Milano con Willie Peyote, registrando il sold out con oltre un mese di anticipo. Durante la serata, Cavestri e Peyote hanno anche presentato il brano inedito realizzato insieme e di prossima uscita, mentre a fine novembre ha tenuto un concerto a Villa D'Este sul Lago di Como come apertura di una rassegna organizzata dal Blue Note di Milano.
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"Entropia" è il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote
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Dal 24 gennaio 2025 sarà in rotazione radiofonica "Entropia", il nuovo singolo di Francesco Cavestri feat. Willie Peyote disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 gennaio.
"Entropia" è un brano composto da Francesco Cavestri in collaborazione con Willie Peyote. Il brano, che fonde il pop con forti influenze di jazz contemporaneo e hip hop — i generi di provenienza dei due artisti — è arricchito da sonorità elettroniche che ne caratterizzano la produzione. Il testo, metaforico e ricercato, esplora il tentativo di un artista di trovare un equilibrio tra l'amore per una persona e quello per la musica, con l'obiettivo di elevare la propria arte e crescere come individuo. La canzone riflette sul vuoto che emerge quando la magia di un momento si trasforma gradualmente in "entropia".
Qui il linkfire per il pre-save di "Entropia", Francesco Cavestri ft. Willie Peyote: https://cavestri.lnk.to/entropia
"Entropia" è una corsa senza sosta tra paure e speranze, dove l'armonia musicale e la forza narrativa dei due artisti accompagnano l'ascoltatore in un viaggio emotivo e ipnotico. È un invito a lasciarsi trasportare dalla musica, trasformando la confusione in qualcosa di autentico e potente.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Entropia è un viaggio sonoro tra i mondi musicali che più mi affascinano e caratterizzano da sempre la mia ricerca musicale e divulgativa: il jazz e l'hip hop, due emisferi solo in apparenza inconciliabili e distanti, ma che in realtà presentano innumerevoli punti in comune. Fin dal mio primo album 'Early 17' ho raccontato come l'hip hop sia nato direttamente grazie alle influenze sonore derivanti dal mondo del jazz, e anche l'incontro con Willie Peyote è avvenuto proprio su questa fascinazione reciproca verso il mondo dell'altro, che ha portato alla nascita di questo brano in cui le sonorità del jazz contemporaneo incontrano le barre di uno degli artisti più rispettati e affermati nel panorama hip hop italiano. La produzione, realizzata nel mio home-studio bolognese durante dei caldi giorni di agosto e perfezionata nello studio milanese, è caratterizzata da patine di sonorità elettroniche che arricchiscono gli interessanti movimenti armonici, che gli studi e la pratica del jazz mi permettono di inserire anche in questo brano, mantenendo le contaminazioni che legano il jazz ad altri generi e che hanno caratterizzato i brani dei miei tre precedenti album, sempre per raccontare che il jazz è una musica per tutti".
Biografia
Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York. La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato "Early 17" (il cui titolo deriva dall'età in cui l'album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo "IKI - Bellezza Ispiratrice", è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo "Una Morte da Mediano" raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound.
Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024. Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà).
A gennaio 2024 Cavestri ha inoltre ricevuto un ulteriore importante riconoscimento, venendo premiato come il più giovane tra i nuovi talenti del 2023 dall'autorevole rivista Musica Jazz.
Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album "IKI – Bellezza Ispiratrice" registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all'Alexanderplatz Jazz Club di Roma. Il tour è poi proseguito con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc...) e arriverà anche all'estero, segnando il debutto fuori dall'Italia del giovane pianista-compositore bolognese.
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
A settembre 2024, Francesco Cavestri ha avviato una collaborazione con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e diventando Spirio Ambassador.
Il 31 ottobre 2024 si è esibito con un concerto per JazzMi nel Teatro della Triennale di Milano con Willie Peyote, registrando il sold out con oltre un mese di anticipo. Durante la serata, Cavestri e Peyote hanno anche presentato il brano inedito realizzato insieme e di prossima uscita, mentre a fine novembre ha tenuto un concerto a Villa D'Este sul Lago di Como come apertura di una rassegna organizzata dal Blue Note di Milano.
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Toro-Parma: probabili formazioni
Questa domenica, alle ore 18:00, il Torino di Vanoli ed il Parma di Pecchia si affronteranno per la 19^ giornata di Serie A. In scena andrà un match che vedrà sfidarsi l’attuale undicesima contro la quattordicesima in classifica, distanti l’una dall’altra appena due punti. TORINO: 3-5-2 per i granata con diversi ballottaggi ancora aperti. In difesa dovrebbero agire Vojvoda, Maripan e Coco,…
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🤔 Futuro incerto per la Roma: attesa per il nuovo allenatore. I Friedkin, freddi e distanti, hanno già cambiato 3 tecnici in 12 giornate! 🏟️ Chi sarà il prossimo? De Rossi, un nome internazionale o una sorpresa? I tifosi sperano in una scelta vincente! 🔴🟡 #ForzaRoma #Calcio #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Prove di forza in Nba, Milwaukee batte Oklahoma 118-93
Un Giannis Antetokounmpo scatenato, con 30 punti e 19 rimbalzi, ha guidato i Milwaukee Bucks alla vittoria contro Oklahoma City in uno degli incontri della domenica in Nba che metteva di fronte due pretendenti al titolo. I Bucks si sono imposti 118-93 con una seconda parte di gara fenomenale, dopo che all’intervallo il risultato era 48-47, e sono sempre secondi a Est, anche se ben distanti da…
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