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#puškin aleksandr
tuportamiviareturn · 4 months
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Tra i piaceri della vita, solo all'amore la musica è seconda. Ma l'amore stesso è musica.
Aleksandr Sergeevič Puškin (Mosca, 6 giugno 1799, 26 maggio del calendario giuliano – San Pietroburgo, 10 febbraio 1837, 29 gennaio del calendario giuliano)
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ma-pi-ma · 1 year
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Ah, quanto ebbi a lungo in testa Due piedini… Triste e freddo, Li ricordo ancora, e in sogno A turbarmi il cuor mi vengono.
Aleksandr Puškin
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poesiablog60 · 11 months
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Io pensavo che il cuore avesse dimenticato
il facile talento del soffrire
e mi dicevo che ciò che è stato
no, non accadrà più.
Passò l’estasi passò il dolore
passarono i sogni belli da credere
ma ecco ancora mi sorprendono i brividi
alla forza scardinante della bellezza.
Aleksandr Sergeevič Puškin
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alonewolfr · 6 months
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Non c'è scopo davanti a me: il cuore è vuoto, vana la mente, e mi opprime d'angoscia il monotono rumore della vita.
|| Aleksandr Sergeevič Puškin
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pensierispettinati · 2 years
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Quando il più grande scrittore russo di tutti i tempi, Aleksandr Puškin, era agonizzante, dopo il duello che l’avrebbe ucciso, sembra che gli abbiano chiesto se voleva dire qualcosa ai critici, e sembra che lui abbia risposto «Dite a quelli che hanno voluto ferirmi che ci sono riusciti».
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cutulisci · 2 years
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Non starò a rimpiangere le rose Appassite a una lieve primavera; Mi è cara anche l’uva sui tralci A filari maturata su un pendìo. Bellezza della mia fertile valle, Gioia d’autunno dorato, Affusolato e diafano, Come le dita di una tenera fanciulla.
Aleksandr S. Puškin
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lamilanomagazine · 5 months
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Cultura, consegnati a Roma i “Premi Nazionali per la Traduzione” 2023
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Cultura, consegnati a Roma i “Premi Nazionali per la Traduzione” 2023 Sono stati consegnati il 16 aprile, a Roma, al Ministero della Cultura, i “Premi Nazionali per la Traduzione”, edizione 2023. I riconoscimenti, istituiti nel 1988, sono destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito, con le loro opere, ad elevare la quantità e la qualità degli scambi reciproci fra la cultura italiana e le altre culture. La commissione, presieduta dalla professoressa Tiziana Lippiello e composta da Maria Cristina Assumma, Michele Bernardini, Daria Galateria, Emma Giammattei, Camilla Miglio, Franca Poppi e Barbara Ronchetti, con il supporto della Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore del MiC, Paola Passarelli, ha conferito 8 premi, 4 maggiori e 4 speciali. Alla premiazione era presente il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Il lavoro del traduttore è un vero e proprio impegno creativo, una maestria artigiana che supera per sublimarlo il mero esercizio linguistico. Si tratta di alte professionalità artistiche, letterati capaci di trasmettere non solo i pensieri ma anche le emozioni degli autori tradotti. Per citare Josè Saramago: mentre lo scrittore rende la letteratura nazionale, il traduttore la rende universale”, ha detto la Direttrice Passarelli. I premi maggiori sono andati a: Francesco Zambon (Italia): vanta un altissimo profilo di filologo romanzo e di traduttore letterario. Sue le traduzioni di alcuni tra i più importanti trattati cristiani del XII secolo tra cui il “De Contemplando Deo”, il “De natura et dignitate amoris” di Guglielmo di Saint Thierry e il “De diligendo Deo” di Bernardo di Clairvaux. Le tre opere presentate sono collegate dalla straordinaria perizia del traduttore, un filologo che tiene a restituire al lettore “il sapore massimo di ogni parola”; Carlos Ortega Mayor (Spagna): ha presentato tre proposte di altissimo interesse per l’originalità dei testi e per la qualità della traduzione, traducendo in spagnolo “La Bella Estate” di Cesare Pavese, “Riccardino” di Andrea Camilleri, pubblicato postumo, “Dopo il Divorzio” di Grazia Deledda; Casa Editrice Edicola (Italia): casa editrice indipendente, specializzata nella pubblicazione di opere di autori cileni contemporanei tra i più apprezzati e premiati, quali Andrés Montero, Maria José Ferrada e Nona Fernández. Pregevole la collana “Al tiro”, che raccoglie racconti e romanzi brevi degli autori cileni di maggior talento; Casa Editrice Colibrì (Bulgaria): casa editrice fondata nel 1990, con sede a Sofia, offre variegate proposte letterarie, dai classici moderni italiani quali Italo Calvino, Elena Ferrante, Dino Buzzati e Umberto Eco tradotti in bulgaro, a traduzioni di classici senza tempo, grazie alla collana che raccoglie i “Classici del mondo” come Dante Alighieri. Degna di essere ricordata infine, la collana “Amarcord”, che ospita le memorie di illustri protagonisti del cinema, tra i quali, Marcello Mastroianni, Franco Zeffirelli, Claudia Cardinale, Federico Fellini; I premi speciali sono andati a: Anna Isabella Squarzina: professore associato di lingua e traduzione francese è dotata di una sensibilità non comune. Traduttrice di un testo raro di Jean Starobinski, intitolato “Poetiche della nostalgia”, riproduce, al di là delle fedeltà ermeneutica, il ritmo “malinconico” della scrittura del grande critico. Di massimo rilievo inoltre, è la sua prima traduzione mondiale dei “Settantacinque Fogli” di Marcel Proust, curatissima in ogni dettaglio e caratterizzata da una eccezionale eleganza stilistica; Annelisa Alleva: da anni apprezzata nel panorama italiano e internazionale come poeta, saggista e traduttrice, ha tradotto con grande abilità autori di spicco della tradizione russa come Lev N. Tolstoj ed Aleksandr Puškin. Le sue traduzioni puškiniane costituiscono l’approdo di un importante lavoro durato decenni. “Scrittrice che traduce”, come lei stessa preferisce definirsi, Alleva intreccia competenze diverse. Ha pubblicato varie raccolte di versi, tra cui “La casa rotta”, insignita del premio “Sandro Penna” nel 2010. Fulvio Bertuccelli: studioso caratterizzato da un’intensa attività come traduttore, soprattutto rivolta alla letteratura turca contemporanea. Si segnala la capacità di resa in italiano di opere turche abbastanza rare, mai tradotte in lingue europee con un valore aggiunto importante: l’attenzione per i problemi sociali della Turchia odierna. Tra le opere da lui tradotte in italiano, “Yusuf di Kuyucak” di Sabahattin Ali e “Zamir” di Hakan Gűnday, autori molto apprezzati dal pubblico turco, tradotti in italiano con una resa estremamente convincente. Guia Minerva Boni: traduttrice con un ricco curriculum di traduzioni e di interventi sulla traduttologia, traduce dal portoghese, dal francese e dall’inglese. Ha tradotto “La divina irrealtà delle cose. Aforismi e dintorni” di Fernando Pessoa, “La donna che scrisse la Bibbia” del brasiliano Moacyr Scliar, “Peregrinazione” del portoghese Fernão Mendes Pinto. Particolarmente lodevole quanto presentato sia per la complessità del testo tradotto che per il suo valore storico-culturale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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liviaserpieri · 1 year
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Sedevo ai suoi piedi e il gatto colto Le sue favole mi raccontava. Una me la ricordo ancora E al mondo la dirò proprio ora…
Aleksandr Puškin
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julias-74 · 1 year
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Seascape
Stormisci, stormisci, vela obbediente,
Agitati sotto di me, cupo oceano.
Vola, vascello, portami verso le plaghe lontane
Sul tempestoso capriccio degli ingannevoli mari..
Aleksandr Puškin
Coastal scene in the moonlight (1878) - H. Mosby, Rocky Coast in the Moonlight (1830) - Johann Nepomuk Schödlberger, Rocky Seashore (1876) by Ivan Aivazovsky, Ivan Aivazovsky (1817 - 1900), Seascape, 1878, “Moonlit Coast with a Castle” - Lev Lagorio,Coast of Capri, 1822 - Johan Christian Dahl, Stormy Seas in Moonlight, Leon Kalogeropoulos, Harbour, 1926, Willem Welters, Seascape (2015 - Oil on canvas) - Dawid Figielka
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ginkovskij · 3 years
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went to the book shop today and at the third attempt of the lady there to help me i finally told her i was looking for dostoevskij and she looked perplexed and said she was going to check on the digital catalog and then asked me if i could tell her how to spell dostoevskij
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petalidiagapanto · 3 years
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«Ricordo il magico istante:
Davanti m'eri apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di sublime bellezza.
Nei disperati miei tormenti,
Nel chiasso delle vanità,
Tenera udivo la tua voce,
Sognavo i cari lineamenti.
Anni trascorsero. Bufere
Gli antichi sogni poi travolsero,
Scordai la tenera tua voce,
I tuoi sublimi lineamenti.
E in silenzio passavo i giorni
Recluso nel vuoto grigiore,
Senza più fede e ispirazione,
Senza lacrime, né vita e amore.
Tornata è l'anima al risveglio:
E ancora mi sei apparsa tu,
Come fuggevole visione,
Genio di sublime bellezza.
E nell'ebbrezza batte il cuore
E tutto in me risorge già -
E la fede e l'ispirazione
E la vita e lacrime e amore»
(Aleksandr Sergeevič Puškin)
[Dan Gerhartz]
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gregor-samsung · 5 years
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Da qualche tempo gli Stati Nord Americani attirano in Europa l'attenzione delle menti più curiose. La causa non va ricercata negli avvenimenti politici: l'America prosegue tranquilla il suo cammino, è sempre sicura e prospera, forte della pace assicuratale dalla sua posizione geografica, orgogliosa dei suoi ordinamenti. Ma alcune menti profonde recentemente si sono dedicate allo studio dei costumi e delle istituzioni americane, e le loro osservazioni hanno riaperto questioni che già da tempo si credevano risolte. Il rispetto per questo nuovo popolo e per la sua costituzione, frutto della più recente cultura, è stato fortemente scosso. Con stupore abbiamo visto la democrazia nel suo più ripugnante cinismo, nei suoi crudeli pregiudizi, nella sua intollerabile tirannide. Tutta la nobiltà, l'abnegazione, tutto ciò che esalta l'animo umano è soffocato da un implacabile egoismo e dalla passione per il benessere (comfort); una maggioranza che opprime sfacciatamente la società; la schiavitù dei negri che convive con l'istruzione e la libertà; la persecuzione della nobiltà in un popolo che non possiede aristocrazia; da parte degli elettori cupidigia e invidia; da parte dei governanti pavidità e opportunismo; il talento, per rispetto dell'uguaglianza, costretto ad un volontario ostracismo; il riccone che indossa una palandrana stracciata per non offendere sulla strada l'arrogante miseria che segretamente disprezza: questo è il quadro degli Stati Americani quale recentemente ci si è presentato. I rapporti degli Stati con le tribù indiane, gli antichi padroni della terra oggi abitata da oriundi europei, sono stati anch'essi sottoposti all'analisi rigorosa dei nuovi osservatori. Le evidenti ingiustizie, gli abusi e la disumanità del Congresso sono condannati con indignazione; comunque, in un modo o nell'altro, col ferro e col fuoco, col rhum e gli abusi, o con mezzi più etici, è certo che all'approssimarsi della civiltà la barbarie deve scomparire. Questa è una legge inesorabile. I superstiti degli antichi abitanti dell'America presto saranno completamente sterminati e le steppe sconfinate, i fiumi immensi, dove con le reti e le frecce si procuravano il cibo, si trasformeranno in terreni coltivati, ricoperti di alberi, e in porti commerciali, dove fumeranno i piroscafi e sventolerà la bandiera americana.
Brano di un articolo di A.S. Puškin pubblicato in Sovremennik (1836, n. 3, pp. 205-59) nel quale sono esposte le impressioni avute dalla lettura del celebre saggio di Tocqueville (De la démocratie en Amérique, 1835). Il testo, tradotto da Giuseppina Cavallo, è raccolto in:
AA.VV., E i russi scoprirono l' America. Diari, memorie, testimonianze, a cura di Nicoletta Marcialis, Editori Riuniti (collana Albatros), 1989¹; pp. 167-68.
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ma-pi-ma · 2 years
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Io pensavo che il cuore avesse dimenticato il facile talento del soffrire e mi dicevo che ciò che è stato no, non accadrà più. Passò l’estasi passò il dolore passarono i sogni belli da credere ma ecco ancora mi sorprendono i brividi alla forza scardinante della bellezza.
Aleksandr Sergeevič Puškin
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poesiablog60 · 2 years
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Io pensavo che il cuore avesse dimenticato
il facile talento del soffrire
e mi dicevo che ciò che è stato
no, non accadrà più.
Passò l’estasi passò il dolore
passarono i sogni belli da credere
ma ecco ancora mi sorprendono i brividi
alla forza scardinante della bellezza.
Aleksandr Sergeevič Puškin
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alonewolfr · 7 months
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È meglio aver sognato mille sogni che mai e poi mai aver sognato affatto.
|| Aleksandr Puškin
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Passò l’estasi passò il dolore
passarono i sogni belli da credere
ma ecco ancora mi sorprendono i brividi
alla forza scardinante della bellezza.
Aleksandr Sergeevič Puškin
_____Fabiana Belmonte
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