#processi mentali
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SIGNUND FREUD
🧠 la mente umana è divisa in tre parti:
1. L'Es è la parte più primitiva della mente, è il luogo delle pulsioni istintive e delle voglie.
2. L'Io è la parte della mente che interagisce con la realtà oggettiva e cerca di conciliare le esigenze dell'Es con le regole della società.
3. Il Super-Io è la parte della mente che funge da coscienza morale e auto-osservazione. È il luogo delle norme sociali e delle regole morali che abbiamo interiorizzato. Il Super-Io ci fa sentire colpevoli quando infrangiamo queste regole e ci fa sentire orgogliosi quando le rispettiamo.
🩵 Ha definito due tipi di processi mentali:
1. processi primari sono quelli che regolano il funzionamento dell'inconscio. Questi processi sono liberi dalla logica, poiché l'energia psichica fluisce lberamente, passando da una rappresentazione all'altra attraverso i meccanismi dello spostamento e della condensazione. Questo è il modo in cui funzionano i sogni, gli atti mancati e sintomi nevrotici.
2. processi secondari, al contrario, sono strettamente razionali e logici. Questi processi regolano il funzionamento della coscienza e sono responsabili del pensiero logico, dell'attenzione, del giudizio e del ragionamento. Questi processi tendono a inibire o a limitare Fenergia dei processi primari per mantenere un equilbrio psichico.
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Processi mentali
Non credo di avere una mente scientifica. Sono metodico, questo sì. E anche se sulla cose io ci ragiono, in fondo aspetto sempre l'illuminazione. Quella lampadina che si accende improvvisa e permette a ogni tassello di scivolare dolcemente al proprio posto. È un processo quasi automatico. Io me ne sto lì a guardare. Intervengo soltanto per confermare. E dire che è proprio come pensavo.
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vorrei capire come riesce la gente a vivere nel disordine. quali sono i loro processi mentali. perché io vado in corto circuito totale e non capisco più cosa devo fare
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La Forza
"La Dimensione dell'Essere si espande nella Materia".
Dopo il trambusto degli ultimi giorni, nonostante le Energie mantengano a tutt'oggi un assiduo e costante moto di intensificazione, nelle prossime ore alcuni passaggi interiori volgeranno a conclusione definitiva.
Altri movimenti di chiusura proseguiranno la loro corsa per l'intero mese di Dicembre, attraverso un graduale processo di esaurimento e voltura.
Il Corpo sta preparando questo commovente rilascio. La Mente predispone interiormente il "rituale della resa".
Siamo pronti per congedare con Fermezza e Sacralità alcune parti dolorose del nostro Passato, concedendoci di recuperare un altro pezzettino di Amore per noi stessi.
Osservare a terra i brandelli dell' "antica pelle d'asino" che ci rivestiva e che oggi a stento riconosciamo come nostra, è piuttosto scioccante.
Si è scollata con disumana fatica dalle fasce neuronali e dalle memorie di Sistema.
E' stata il nostro "rifugio", la nostra "illusione", il nostro "inganno" per molti anni.
Eppure, nonostante abbia demolito gran parte dei nostri "progetti sani" di Vita, non possiamo che voler bene a quella "parte di noi".
Non la condanniamo più ad espiare colpe che non le appartengono. Non la allontaniamo con disprezzo e omertà. Non la violentiamo più con il giudizio e la rabbia.
"Quella parte", disfunzionale e rotta, collusa e complice di uno schema malato, ci ha pur sempre accompagnati con eccezionale Forza verso chi siamo oggi.
Ci ha difeso dalla Morte.
Ci ha protetto come poteva dall'immenso dolore inascoltato che provavamo dentro.
Ci ha reso deboli e poi potenti, ci ha prostrati a terra e poi rialzati con ostinazione dai nostri "pozzi di oscurità".
Dicembre ci guida verso una "nuova versione" del nostro Sè.
L'ennesima "nuova versione".
Stavolta ciò che abbiamo guadagnato sul campo è "brillante", è visibile ad occhio nudo. Non è più solo "dentro". Inizia a splendere anche fuori e a muovere i primi importanti passi nella Materia.
L'atto generativo è pronto.
La Struttura sta ultimando le attivazioni e le integrazioni del prossimo "sistema neurovegetativo".
Non è il "cambio definitivo".
Ne vedremo ancora di assestamenti potenti e di chiusure incomplete affacciarsi all'orizzonte del 2025. Ma alcune movimentazioni e novità assolute sono pronte ad essere portate concretamente nella nostra Vita cosciente.
Dicembre spalanca le porte alla Mente.
Sarà la protagonista assoluta del nuovo ciclo di trasformazione.
Condannata, esiliata, tacciata di essere "schiava del sistema", essa in realtà è potente strumento evolutivo.
Era scissa dal movimento libero del Cuore. Questo sì. Per diversi millenni.
Ma all'oggi è saldamente collegata all'Amore generato dal Cristallino. E possiamo iniziare a collaborare con i nostri processi mentali, con fiducia e spirito di lealtà, per la creazione di nuovi Mondi di manifestazione.
Nelle prossime ore avverrà una "caduta importante" dentro di noi. La stavamo attendendo con grande trepidazione.
Non farà male.
Anzi.
Suggellerà un potente Patto Interiore con la nostra Anima.
"Mai più", sarà l'accordo che verrà stipulato tra il Cuore e la nostra manifestazione Spirituale.
Mai più Materia senza Cuore, Spirito senza Amore.
Ogni parte di noi, sia essa di Connessione o di Generatività, accoglierà la fine della Guerra interiore e firmerà il definitivo Armistizio.
Abbiamo combattuto contro noi stessi per diverse Vite. Ora siamo pronti per collaborare insieme al "nostro Tutto". Per l'Evoluzione. Con l'Evoluzione.
Come Donna e come Uomo. Come Destino e Incarnazione.
Non è "per tutti" questo passaggio. E' vero.
Ma è comunque "con tutti".
Con tutti quelli che hanno contribuito "nel bene o nel male" a farci giungere fino a qui. Alla porta del Secondo Varco. Il più bello. Quello vissuto con le Emozioni a fior di pelle, quello autentico nella sua fragile bellezza, quello "forte e delicato", quello puro e originale.
Ad ognuno il suo "passaggio" oggi.
Di attesa, di ingresso o solamente di immobile contemplazione del "campo energetico". Non è importante "entrare". E' fondamentale sapere di poterlo fare. Di essere parte di questa immensa possibilità.
C'è tempo per adempiere alla "svolta".
Ma oggi è il tempo di concedersela.
Buona giornata. Buona resa. Buona visione multidimensionale.
Mirtilla Esmeralda
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : RM Lo Rende Possibile | 03.07.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
RM Lo Rende Possibile
__ Uno sguardo ai diversi MV per Right Place, Wrong Person __
__ di SEO SEONGDEOK | 03. 07. 2024
Twitter | Orig. KOR
RM ha scritto Right Place, Wrong Person prima di iniziare il servizio militare, e poi l'ha rilasciato in corso d'addestramento. Per questo motivo, ovviamente, non è stato possibile vedere sue apparizioni alla TV o a programmi in diretta, men che meno scoprire i suoi pensieri e processi mentali relativi all'album. Invece, nel corso di un mese, è stata pubblicata tutta una serie di video performance e video musicali—sei in totale— L'album tratteggia il tipo di persona che RM è diventato oggi. Vorace amante della musica, RM ha tratto ispirazione da diversi generi e si è fatto aiutare da molteplici collaboratori al fine di portare alla luce la sua più sincera visione del mondo. Affiancato – in particolare – da San Yawn dei Balming Tiger, la super star dei BTS si è affidata ai propri gusti personali – invece che volgersi a nomi noti della musica – per creare la sua squadra dei sogni, composta da artisti coreani ed internazionali. Il risultato è qualcosa di più unico che raro, anche per quella fetta di idol K-pop che già si occupa in prima persona della propria musica. RM muove un ulteriore passo al di fuori delle aspettative, distanziandosi dal seguire una mera diramazione dei lavori e dello stile dei BTS – per addentrarsi, piuttosto, in un territorio musicale lui poco noto. Quest'album non è un progettino personale qualsiasi, ma un lavoro dalla produzione e le risorse tipiche dei rilasci su scala internazionale. RM ha dunque attinto dalla sua identità coreana – e, più generalmente parlando, asiatica - per esprimere il suo status di outsider agli occhi del mondo occidentale. E tutto questo è stato possibile proprio perché è un artista K-pop, è un membro dei BTS e si tratta di lui, RM. Come sicuramente già menzionato, la libertà espressiva e linguistica di RM non è solo o tanto un punto di forza, quanto una sua caratteristica identitaria.
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Chiaramente i diversi MV preparati per accompagnare l'album non possono che riflettere la personalità del progetto stesso. “Come back to me”, rilasciato come singolo prima dell'uscita dell'album, vede la regia di Lee Sung Jin, già autore della serie Netflix Beef (Lo scontro). L'anno scorso, Lee ha preso parte ad una conferenza che si è tenuta in Corea e ha condiviso come in passato, “Scrivevo preoccupandomi di come poter creare qualcosa che potesse piacere al pubblico americano”. Mentre ora, ha detto “Cerco di esprimere la mia identità, nei miei progetti.” Il cast principale apparso nel MV di “Come back to me” sono tuttə attori/trici coreanə o parte della diaspora coreana. Nonostante l'atmosfera vagamente aliena, le riprese in interno—esperta opera della direttrice artistica Seong-Hie Ryu—sembrano rappresentare un qualche spazio residenziale in Corea. Come si è visto in pellicole quali Parasite e Everything Everywhere All at Once—e, più recentemente, nelle famosissime serie TV The Sympathizer (Il Simpatizzante / HBO) e Shōgun (FX), d'ambientazione rispettivamente vietnamita e giapponese—è ormai assolutamente normale ed accettato seguire e concentrarsi su tali storie senza dover metter mano e trasporre il contesto linguistico e culturale d'origine.
In un'era in cui la musica coreana non è più sconosciuta è dunque forse possibile puntare a qualcosa di più che la semplice ambiguità culturale o un'estetica esotica, quando si tratta di video musicali? Sembrerebbe un quesito ed una possibilità condivisi da moltə dato che, mentre in passato il K-pop non si è quasi mai distanziato dall'iconografia tipicamente coreana – fatta, ad esempio, di uniformi scolastiche -, negli anni più recenti la scena si è sviluppata ed espansa fino ad includere elementi di cultura ed abbigliamento tradizionali — come l'hanbok— ed il folklore coreano. L'approccio adottato da RM, però, non spicca tanto per la sua modernità, quanto per la qualità cinematografica. Il non-detto è sufficiente a suggerire un'ulteriore e più profonda proliferazione di possibilità ancora inesplorate, e la struttura circolare esprime al meglio le tematiche narrate in quest'album, ovvero la dicotomia giusto/sbagliato, la contraddizione in termini del voler essere se stesso nonostante i dubbi identitari, ed il contrasto tra il desiderio di esplorare cose nuove e l'attenersi a ciò che già si conosce.
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Il video musicale di “LOST!” è stato diretto dal regista Aube Perrie. Perrie si è aggiudicato i premi Best New Director e Best Hip Hop/Grime/Rap Video (International) agli UK Music Video Awards 2021 per i MV di “Chemical” di MK e “Thot Shit” di Megan Thee Stallion e, successivamente, è diventato ancor più famoso grazie al contributo dato ai brani “Music For a Sushi Restaurant” e “Satellite” di Harry Styles. I video musicali di Perrie sono noti per il modo in cui sanno spingersi oltre i limiti dell'immaginario in scenari e situazioni ben precisi. Vi troviamo un collage di stili – tra cui, anche la clay animation (plastilina animata) – e set che ricordano miniature o studi televisivi d'epoca, il tutto mixato insieme in un labirinto escheriano di ripetizioni e paradossi temporali.
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I video di “Groin”, “Nuts”, “Domodachi” (feat. Little Simz) e “ㅠㅠ (Credit Roll)” sono usciti in un secondo momento e sono tutti opera della regia di Pennacky. Questo regista è noto e celebrato nella scena indie giapponese come pioniere dello stile rètro anni ’80s/’90s ed è celeberrimo per le sue collaborazioni con vari artistə asiaticə, anche al di fuori della scena giapponese, come il collettivo musicale coreano dei Balming Tiger, la band singaporeana dei Sobs ed il gruppo indonesiano dei Gizpel. Ma dire che opera unicamente entro i limiti della scena indie non è del tutto corretto, vista la sua partecipazione a progetti di artistə giapponesi famosissimi come le ATARASHII GAKKO! ed altrə appartenenti alla scena mainstream occidentale, quali i Phoenix. Lo stile tipico di Pennacky pervade i video diretti per RM. È evidente la predilezione per una certa estetica ed iconografia—la pellicola 16 mm, un approccio semplice e diretto ad effetti particolari ed affascinanti, cui attinge senza nascondere l'evidente sprezzatura—e la tendenza ad enfatizzare il gusto propriamente giapponese che caratterizza i suoi video, qualsiasi sia la nazionalità dell'artista o la scala del progetto cui partecipa – ad esempio la presenza costante di figure quali il personaggio del lavoratore salariato giapponese ed effetti speciali più vicini alla cultura e tradizione nipponica.
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Tra tutte le sue collaborazioni con RM, però, il video che accompagna la penultima traccia dell'album, “ㅠㅠ (Credit Roll)”, è forse il più degno di nota. RM siede di fronte ad una telecamera mentre il filmato viene riprodotto su una vecchia TV squadrata e, nelle sue immediate vicinanze, gente di diversa età ed origini siede a terra, attorno ad un tavolo tradizionale - bapsang, condividendo un pasto a base di pietanze che potrebbero essere coreane, sebbene sia difficile a stabilirsi. Questi personaggi chiacchierano animatamente senza mai voltarsi verso la televisione. Un gruppo di individui non coreani riuniti per consumare un pasto coreano – o anche solo asiatico, mentre RM si esibisce in TV—quale migliore rappresentazione del rispetto che RM si merita, di quanto dovrebbe esser fiero di se stesso, e del mistero che ancora cela ciò che gli riserverà il futuro? “ㅠㅠ (Credit Roll)” non è solamente un'umile traccia conclusiva in cui l'artista ci ringrazia preventivamente per aver ascoltato fino ai titoli di coda. Alcuni artisti si considerano e/o sono consapevoli d'essere piattaforme e mezzi espressivi di per sé. Right Place, Wrong Person presanta tematiche quali il sentirsi un estraneo, l'essere una star globale, l'approccio a percorsi ancora inesplorati e le difficoltà di adattamento—o forse l'inadeguatezza in genere. La vasta gamma di collaboratori di cui si è circondato RM per questo progetto non fa che arricchire la trama di questi brani e video fondamentalmente appartenenti alla sfera idol, espandendone i concetti e contenuti contestuali. E, come già detto, tutto questo è possibile solo perché si tratta di K-pop, si tratta dei BTS e si tratta di RM.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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Tutti in ginocchio
Anche nelle reti televisive non appartenenti a lui, il santino è pronto. Il Monumento, anche per le doti personali, per la simpatia (la politica è intrattenimento), anche per il lato umano (ci aspettiamo che i politici siano diavoli bavosi), è pronto a superare la grandezza del Duomo di Milano. Imminenti i paragoni con Aldo Moro e De Gasperi. Tutti in ginocchio in una messa cantata per dimenticare la storia. Una corsa ad esprimere cordoglio per un uomo che ha conquistato la televisione per poter conquistare le coscienze ed il senso della realtà. Mussolini si rese conto che avrebbe dovuto fare il Concordato con la Chiesa cattolica per consolidare il suo consenso; oggi, per lo stesso scopo, bisogna acquistare una società di calcio, spendere tantissimo e farla vincere. Se trionfi nel campo della vera religione di massa, il calcio, in politica tutto è in discesa. In un mondo semplificato dalla logica sportiva dei meritevoli e degli sfigati, dei vincenti e dei servi, non c’è piacere migliore del baciare i piedi di chi ha denaro, potere e forza mediatica. Il Padrone potrà anche aver dato un contributo decisivo alla crisi profondissima sul piano economico (esplosione del debito pubblico, crescita zero, natalità zero, aumento dell’emigrazione, salari più bassi d’Europa), sul piano culturale (falsificazione del liberalismo, volgarizzazione della televisione, pornografizzazione delle donne, delegittimazione della scuola e della cultura), sul piano morale (evasione fiscale, prostituzione a livello pubblico, corruzione, rapporti opachi con la mafia), sul piano della legalità (condanna definitiva per frode fiscale e cacciata dal Senato nel 2013, decenni passati a parlare dei suoi processi, risolti con fughe, leggi ad personam ed insulti ai magistrati, definiti “malati mentali), politico (attacco a tutti i poteri terzi in pieno malinteso della democrazia, l’amicizia con i dittatori, l’avallo della guerra in Iraq e della repressione di Genova 2001, alleanze con fascisti e razzisti) potrà aver fatto tutto questo, ma innanzitutto dobbiamo nascondere il servilismo e l’assenza di libertà critica dietro l’ovvia pietà per un anziano che muore. Anche questa indulgenza è il tripudio del berlusconismo, una sintesi di perdonismo immorale, plutocrazia anticristiana, cortigianeria e fascino per il potere, sempre lo stesso della tradizione della penisola, atavico, popolare, sempre concesso dal basso della plebe verso l’alto di vescovi e re, papi e sovrani, mafiosi e piazzisti mediatici.
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Dress code? Per me solo Black Camo in 9x19 grazie..
In realtà l’unica differenza tra 9×19 e 9×21 è che quest’ultimo ha il bossolo di 2 millimetri più lungo (quindi, paradossalmente, potrebbe contenere una maggior carica di polvere), ma questa maggior lunghezza non può essere in alcun modo sfruttata perché la lunghezza totale della cartuccia è la stessa del 9×19.
Il tiro a segno è una disciplina sportiva che richiede capacità di concentrazione e autocontrollo. Ogni fase della sequenza di tiro richiede che l’atleta abbia la percezione della corretta postura ed un controllo accurato dei movimenti che portano all’azione di scatto. Il preciso allineamento fra occhio, organi di mira e bersaglio viene attraverso processi mentali complessi che consentono di controllare esattament le diverse fasi di tiro. Le caratteristiche del tiro a segno lo rendono affascinante per i giovani. È abbastanza frequente che i giovani tiratori arrivino a praticare questo sport grazie ai genitori, in particolare tramite il padre che a suavolta può essere od essere stato un tiratore. In questo caso i genitori conoscono ladisciplina e ne valorizzano gli aspetti positivi, legati ad un’attività stimolante e gratificante praticata in sicurezza. Invece, per i genitori che non conoscono il tiro a segno la decisione di consentire aipropri figli di praticare quest’attività è a volte difficoltosa. La prima preoccupazione è ovviamente la sicurezza. Io personalmente ho iniziato prestissimo a 13 anni gia mi dilettavo con l aria compressa. Mi ci portò mio padre bravissimo tiratore con "tutto". Poi a 18 anni ,passai al piattello, poi alla lunga distanza, poi al dinamico, poi il servizio militare mi fece innamorare del tiro operativo. Se vorrà anche Camilla potrà praticarlo. #tiroasegno #sport #training
#indoor #tirodinamico #9x19 #sig#robertonicolettiballatibonaffini
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Io devo essere carina per essere felice, Ho bisogno della chirurgia per essere carina. Devo per forza essere magra, famosa, alla moda. In quest’epoca l’immagine della donna è ridotta ad un oggetto di consumo. Prostitute, corpi da scopare, da picchiare, da comprare, da scegliere. L’olocausto del marketing ogni minuto della nostra vita 24 ore su 24 l’entità del potere lavorano sodo per annientarci il cervello. E allora per difendere la nostra identità e preservare i nostri processi mentali dall’assimilazione passiva di un mare di merdose idiozie. la sola cosa da fare è leggere, per stimolare l’immaginazione e la libertà di pensiero e coltivare la nostra coscienza secondo il nostro sistema di credenze. Fidatevi l’unico modo per sopravvivere è poter preservare la nostra mente!
Detachment 2011
About me🌻
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Popolo della rete virtuale, conoscitori di tutto e niente, società disanalfabetizzata di massa informe dove ogni singolo individuo ha difficoltà a riconoscere le proprie opinioni in quelle che possedeva pochi minuti prima e, purtuttavia, è impossibilitato nel non possedere una opinione su di un qualsivoglia argomento noto a tutti e misconosciuto dai più, ammettete di essere dei coglioni e il Vostro spirito si eleverà. In questo, mio malgrado, devo avallare la definizione di noi utenti proposta dal Zuccaberga. Tutto lo scibile umano è messo in piazza dalle baldracche del libero pensiero prezzolato, misto a nefaste pratiche commerciali e prostituzione interattiva. Nessuno è più padrone dei propri processi mentali, ma la nostra ignoranza non ci scuserà davanti alla Storia. Noi saremo per sempre la generazione degli empi coglionazzi! Nonostante tutto, potremo dire di aver banchettato avidamente al tavolo della conoscenza insieme a menti eccelse ed ai peggiori delinquenti mai esistiti, forse, senza aver mai capito un cazzo, o forse no... In compenso, la comunicazione dei tempi moderni ci permetterà ancora di filtrare il superfluo dal sostanziale, distorcendo sistematicamente una qualunque intuizione che dovesse emergere dai meandri delle coscienze... ma questa è già storia antica.
(il mio amico Cristian)
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Io non mi abituerò mai all’interesse delle altre persone, per quanto mi piaccia mettermi in mostra adesso che ho ottenuto qualche risultato percepisco sempre un senso di inadeguatezza, come se questa condizione non la meritassi.
Evito e schivo apprezzamenti e persone, corro ai ripari e mi rinchiudo in trincea, però rispetto a qualche tempo fa nessuno è li a scagliarmi contro corpi di mortaio colmi di giudizi dilanianti.
Non sono mai cambiato e non mi abituerò mai alle mie nuove spoglie, la carenza di estetica mi ha permesso di sviluppare una sorta di atletismo smisurato verso i processi mentali.
Essere piuttosto che avere o apparire, sarò per sempre questo.
Però che fatica.
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Il Salvatore VII
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Il ruolo del distacco e del raccoglimento
Come visto nei precedenti articoli, essere distaccati dalla carne e dal mondo, ossia il distacco dal peccato, in gergo cristiano, è ciò che permette il nostro volo allo Spirito. Santa Teresa D’Avila lo riassume amabilmente così: “Vedo il male di cui causa è il peccato il quale ci costringe a fare ciò che non vogliamo e cioè a non stare sempre occupati in Dio”.
Nella misura in cui siamo attaccati al mondo e alla carne, nella stessa misura non siamo “occupati in Dio”. È proprio così semplice! Dio è Spirito e tutto ciò che spinge dalla parte opposta, la realtà materiale, grossolana o sottile, ci distoglie dal dimorare in Dio.
Se, nella via della conoscenza, è l’attenzione a venir spostata man mano da fuori a dentro, nella via di fede lo stesso distacco avviene per amore di Dio. Ci tengo a sottolineare che anche Gesù alla Piccarreta dice: “l’attenzione è la via della conoscenza”. La conoscenza di sé e la conoscenza di Dio sono due cammini strettamente correlati proprio perché, nel distaccarsi dal mondo, l’attenzione comincia ad entrare in sé e a conoscere sia la nostra interiorità sia la realtà del Divino. Il quale, ricordiamo, ha per dimora d’elezione un’anima che ben si distacca dalle sue tendenze umane, fino a poter restare nel silenzio del raccoglimento. ‘Il Verbo, Figlio di Dio, insieme con il Padre e con lo Spirito Santo essenzialmente e presenzialmente se ne sta nascosto nell'interno dell'anima. Quindi l'anima che vuol trovarlo, deve allontanarsi secondo l'affetto e la volontà da tutte le cose e ritirarsi in sommo raccoglimento dentro di sé, come se tutto il resto non esistesse.’ (San Giovanni della Croce – Cantico Spirituale).
Prima di arrivare al raccoglimento, il passaggio all’interno dell’anima, fatto con osservazione e discernimento, rivela la limitatezza e l’incapacità dell’individuo e dei suoi processi mentali. Per questo Gesù dice: “Il favore più grande che posso fare ad un’anima, è il farle conoscere sé stessa” (Libro di Cielo). È in questo passaggio che nasce infatti l’umiltà più vera, frutto della conoscenza di sé e dei propri limiti, la quale rende possibile un ulteriore distacco, quello dagli elementi sottili della materia (pensieri ed emozioni) presenti dentro di noi. I sensi ci legano alla materia e alle sensazioni più grossolane ma è nell’interiorità che nascono le inclinazioni a questi legami ed è quindi nella meditazione tipica del conosci te stesso, nell’atto stesso di osservare, capire e discernere il proprio animo, che nasce il distacco più profondo ed efficace, che spezza le inclinazioni sul nascere, agendo sulla materia sottile. Dio dice a Santa Veronica Giuliani: ‘Devi spogliare dalle cose esterne ma anche dalle cose interne. Staccata da tutto spogliata da ogni cosa.’
Ci si stacca sempre con un movimento verso l’interno, parallelo al distacco dall’esterno, che permette dapprima la meditazione e poi il raccoglimento. “Qualunque impedimento, anche minimo, cioè, un’ombra d’attacco, un’intenzione storta, una opera senza il fine di piacermi impedisce che entrino a deliziarsi nel mio Cuore”. “È un continuo reprimere che l’anima deve fare a se stessa; perché l’anima è come una spugna, se reprime se stessa s’impregna di Dio, e impregnandosi di Dio sente la vita di Dio in se stessa e quindi l’amore alla virtù, tendenze sante; si sente espugnata se stessa e trasformata in Dio. E se non reprime se stessa resta impregnata di se stessa, e quindi sente tutti gli effetti che contiene la corrotta natura; tutti i vizi escono a far capolino: la superbia, l’invidia, la disubbidienza, l’impurità” (Libro di Cielo – Piccarreta).
Una volta giunti alla contemplazione si deve passare a tentare di possederla sempre. Essa può essere di due gradi, la prima va e viene e trasforma l’essere soltanto nel tempo in cui resta nel silenzio, è tipica del risultato della notte dei sensi. La seconda è la ben più profonda unione, in cui l’essere, già santificato, permane, anche durante le normali attività, in una sorta di contemplazione in cui la volontà è tesa a Dio mentre il resto può operare all’esterno. Nell’unione è come se il praticante, ormai unito da legame inscindibile a Dio, desse sempre la mano a Lui mentre con l’altra agisce nel mondo. ‘Come in un solitario deserto devi abitare anche in mezzo ai tumulti e alle conversazioni’ . ‘Io voglio questo ritiro interno con me solo e ciò devi fare in tutto il tuo operare’, dice Gesù a Santa Veronica Giuliani. Quindi l’unione è perpetua ad un livello che permette le normali azioni quotidiane ma ciò non toglie che, se lasciato in tranquillità e solitudine, il raccoglimento giunga a picchi d’intensità maggiore in cui il santo, non assente ma totalmente disinteressato alla realtà circostante, resta solo con Dio.
Essendo, il primo grado di contemplazione, il mezzo per giungere all’unione, bisogna capire che, una volta giunti a tanto, offrirsi il più possibile alla sua azione trasformatrice è essenziale per procedere oltre e che ci vuole proprio l’interesse e il tentativo attivo di renderla una pratica costante, facendo un atto cosciente per stabilizzarla anche durante le attività. Questo è ancor più vero se, senza sforzi, si viene presi dal silenzio anche nelle operazioni giornaliere. Quando questo avviene è chiaro segno che Dio ci vuole usare e trasformare e, a tale onore, non ci si deve mai permettere di rifiutarsi.
È grazie alla contemplazione che lo Spirito Santo, amore santificatore, trasforma l’essere. Come dice Santa Faustina:‘Affinché lo spirito divino possa agire in un’anima occorre silenzio e raccoglimento’ (Diario). Per questo motivo il distacco è indispensabile, poiché, senza il raccoglimento che il distacco rende possibile, non è possibile la trasformazione.
Dice Gesù: “Sono tanto a me gradite le anime distaccate da tutto, non solo nell’affetto ma anche in effetto, che a misura che vanno spogliandosi così la mia luce le va investendole e divengono tale e quali come cristalli che la luce del sole non trova impedimento a penetrarvi dentro” (Libro di Cielo). Questa bellissima immagine rende chiara la relazione tra gli impedimenti, il distacco da essi e l’azione della luce finalmente libera di penetrare nell’amante davvero distaccato e mutarlo. Nella contemplazione, lo Spirito “divora l’uomo e crea il dio, il figlio di Dio” (Evangelo M.V.). Il raccoglimento serve proprio ad annullare l’umanità e divinizzare l’essere. Tale divinizzazione avviene solo se la parte umana dell’individuo dapprima si immola. ‘Iddio vuole che mi distacchi da tutto; ma lo studio principale deve essere questo, levare me da me medesima. Ciò si fa, con un esercizio di annegazione continua, con non gustare più niente, e avere solo gusto di dare gusto a Dio’ (Santa Veronica Giuliani). L’ego è sempre il centro del problema e dev’essere annullato il più possibile perché la trasformazione abbia successo. Senza il sacrificio della parte umana non può esserci azione ultraterrena o, meglio, l’azione ultraterrena ha libero spazio solo se la volontà dell’uomo si presta totalmente. Ed ecco il ruolo centrale dell’umiltà in questo processo. Dice Gesù: “L’anima che ha conosciuto sé stessa, vedendo che da sé non può niente operare di bene, trasforma quest’ombra del suo essere in Dio e avviene che fa in Dio tutte le sue operazioni. Succede che l’anima sta in Dio e cammina presso di Lui, senza guardare, senza investigare, senza parlare, in una parola, come morta, perché conoscendo a fondo il suo nulla, non ardisce fare niente da sé, ma ciecamente segue la spinta delle operazioni del Verbo.” (Libro di Cielo). Nel risultato ottimale, infatti, grazie all’umiliazione dell’ego, l’individuo comincia a vivere come morto al suo volere, perché vivo solo nello Spirito ed operante solo per sua volontà.
La santificazione operata dallo Spirito riguarda le due forze principali dell’essere: mente e cuore. Il raccoglimento trasforma l’intelligenza umana in saggezza Divina e l’amore umano in amore Divino.
Vediamo prima l’amore. Questo è il punto meno compreso della spiritualità: la connessione tra distacco e amore. Mi devo distaccare o devo amare? La risposta è che, se non siamo distaccati, amiamo col nostro amore umano, legato a pensieri, gusti, preferenze e antipatie. Il nostro amore è sempre sporcato dalla mente, è sempre contaminato, anche solo da un’ombra di personale soddisfazione nel fare del bene. Mentre, se ci distacchiamo da tutto, per stare con Dio, Egli ci infonde il Suo Amore, che possiamo portare al mondo. Questo Amore è senza macchie, agisce solo per saggezza e per il bene di tutti. Le sue operazioni possono non essere chiare neanche a chi lo incarna ma ciò non costituisce un problema, egli procede ciecamente, nelle mani di Dio. L’anima non brancola nel buio, in questo caso, ma è accecata dalla troppa luce, di cui ha piena fiducia e a cui lascia pieno potere. L’amore al prossimo “deve essere tanto congiunto al mio, che deve formare uno solo, senza potersi distinguere l’uno dall’altro; ma quell’altro amore al prossimo che non è trasformato nel mio amore, Io lo guardo come cosa che a Me non appartiene” dice Gesù nel Libro di Cielo. L’amore umano non è sufficiente alla trasformazione personale e alla salvezza dell’umanità nel suo insieme. C’è bisogno urgente dell’intervento dell’Amore soprannaturale con la sua azione creativa perfetta.
Veniamo alla saggezza. Abbiamo già accennato al fatto che, nei grandi silenzi, lo Spirito istruisce l’anima soprannaturalmente e di questo, il praticante, comincia ad accorgersi più tardi, quando, senza alcun pensiero cosciente, sente di capire le verità superiori con grande facilità. Questo accade perché, come spiega il Salvatore: “l’anima vuota è come l’acqua che corre, corre sempre, ed allora si ferma, quando giunge al centro da dov’è uscita; e siccome l’acqua non tiene colore, riceve in sé tutti i colori che in essa si rappresentano. Così l’anima vuota corre, corre sempre verso il centro divino da dove uscì, ed allora si ferma, quando giunge a riempirsi tutta, tutta di Dio, perché essendo vuota niente le sfugge dell’Essere Divino; e siccome non tiene colore proprio, riceve in sé tutti i colori divini. Or la sola anima vuota, perché vuota di tutto comprende le cose secondo la verità, quindi la preziosità del patire, il vero bene della virtù, la sola necessità dell’Eterno; perché per amare una cosa è assoluta necessità che si odi quella cosa contraria alla cosa che si ama; e la sola anima vuota è quella che giunge a tanta felicità” (Luisa Piccarreta - Libro di Cielo).
E troviamo nuovamente una semplice e chiara indicazione della direzione, che è sempre opposta alla materia: per amare una cosa è assoluta necessità che si odi quella cosa contraria alla cosa che si ama. Se si ama lo spirito e si cerca la sua azione non c’è altra via che il distacco dalla materia ed è infatti la sola anima vuota quella che giunge a tanta felicità. Il suo distacco dalla materia funge da calamita per lo Spirito, difatti ‘l'anima che non si attarda in nessuna cosa fuori di Dio, non può stare a lungo senza esser visitata dall'Amato’ (San Giovanni della Croce- Cantico Spirituale).
È interessante notare che abbiamo una conferma sul potere del distacco anche dalla fazione opposta, dal nemico di Dio. Satana e le sue forze distruttive sembrano ben conoscere gli effetti del raccoglimento e disturbano chi vi si dedica con maggior vigore. Santa Gemma Galgani, che di lotte col maligno ne ebbe a dir poco moltissime, e che conosceva bene il nemico, arrivò a scrivere: ‘Mi sono ben avveduta però che la cosa che più dispiace a lui è il raccoglimento’ (dal Diario).
Spero di aver reso più che evidente, grazie a Gesù e a quelle opere d’arte dei suoi Santi, che ciò che si intende per peccato è semplicemente ciò che ci distoglie e ci allontana dal raccoglimento tanto essenziale alla nostra trasformazione. Una volta arrivati alle vette della contemplazione è quasi superfluo parlare di peccato, poiché l’anima qui giunta tende a Dio con grande determinazione e non vuole dispiacergli già di suo. Deve piuttosto abbandonarsi al Suo volere il più possibile, cosa che cambia il suo cuore per sempre, e deve conoscersi sempre meglio, cosa che trasforma la sua mente. La sua stessa identificazione, prima materiale, diviene infatti identificazione spirituale. Si sente figlio di Dio e non vuole rinunciare a tale grazia, non vuole tornare nella triste condizione di essere figlio dell’uomo, fa allora del suo meglio, anche durante i periodi di maggior tentazione. Il dolore delle sue mancanze è tanto vivo quanto vivo è il suo desiderio di Dio. La sua sensibilità non è più paragonabile a quella umana a cui serve un decalogo, una legge, una disciplina esterna.
In conclusione, vorrei accennare al prossimo argomento sull’unicità di Gesù e del suo ruolo salvifico. Riguarda proprio il distacco ed è, più che un indizio, un fatto direi lampante nel mondo della spiritualità.
Escludendo gli eremiti, presenti in tradizioni di qualsiasi appartenenza, e anche esenti dalle stesse, dei quali non possiamo dire molto ma che presupponiamo vogliano vivere in un distacco profondo e incessante, i santi cristiani si distinguono dai santi e dagli illuminati di altre religioni per una particolare naturalezza della santità che investe anche la parte umana. Alcuni di loro brillano per la grande saggezza, in molti altri casi è l’amore a risplendere con più prepotenza, quasi in tutti ci sono chiare manifestazioni soprannaturali e miracolose. In ogni caso, però, il santo è molto spontaneo, è come se la santità permeasse l’umanità in modo più completo. Nel caso degli esponenti più esemplari delle altre tradizioni, e dei senza etichetta, sembra sempre dover esserci uno stato di particolare distacco. Sembrano dover permanere nel distacco per vivere la loro condizione di figli di Dio.
Pensate alla compostezza nobile dei buddhisti arrivati all’apice della pratica, ai ripetuti movimenti oculari di Krishnamurti verso l’alto. Pensate allo sguardo fisso dei grandi della non dualità, sguardo che spesso ho io stessa e che dunque, sia chiaro, non sto criticando. Tutti atteggiamenti che indicano una meditazione o una contemplazione sostenuta. Pensate anche agli atteggiamenti non sempre santi, non sempre perfetti, agli errori, alle manchevolezze. Eppure parliamo di grandi saggi. Gli stati contemplativi sostenuti sono presenti anche nei santi cristiani, con le stesse identiche esternazioni, sia ben chiaro, e, a riprova di questo, ci sono due esempi di contemplazione che vorrei citare, che ho trovato negli scritti di Maria Valtorta. Il primo è niente di meno che San Francesco prima della stigmatizzazione, l’altro è Giacomo, il cugino di Gesù, portato sul monte Carmelo per rivelargli la sua missione. In entrambi i casi la veggente sembra non riconoscere bene lo stato in cui si trovano i santi, ma sa che San Francesco sta guardando senza guardare nulla, senza interesse per l’esterno, dei suoi occhi dice: ‘Guardano, ben aperti e fissi, le cose della terra. Ma non credo che vedano.’ ‘Sono certa che non vede niente’. ‘Gli occhi sono aperti. Ma il suo sguardo non va al di fuori, ma al di dentro di sé.’ (Quaderni 1944 -cap 402). Capisce che potrebbe trattarsi di profonda meditazione. Giacomo non si occupa di nulla, è a capo chino, sembra dormire, nonostante rumori forti lo circondino. “Eppure Giacomo non deve dormire, perché appena Gesù sussurra, proprio sussurra: «Giacomo, vieni qui», egli alza il capo dai ginocchi e scioglie il laccio delle braccia, sorgendo in piedi e venendo verso Gesù” (258 Evangelo M.V.). Anche Giacomo è quindi in contemplazione, presente e pienamente conscio, ma talmente introiettato da non essere interessato a nulla. Nulla tranne il suo Gesù.
Questi stati sono presenti in chiunque si presti all’azione dello Spirito. Lo sforzo personale, come già detto, è presente in chi ha un animo spirituale ardente. Tale sforzo, se diretto bene, accompagnato dalla retta intenzione e da uno spirito umile, porta sempre a Dio.
I santi di Gesù, però, sono diversi. Tranne che nei momenti di meditazione profonda, vivono una santità tanto ‘naturale’ da sembrare naturale. Sembrano aiutati e avvantaggiati ad una trasformazione più compiuta. Sembrano mutare fino alle ossa, fino alla carne e alla pelle, fino, in alcuni casi, a portare i segni di Gesù sullo stesso corpo, proprio quello dal quale si sono così tanto tenacemente distaccati.
Un viaggio che dall’esterno si immerge nell’interno ma che non resta lì, si riversa poi nuovamente verso l’esterno, a cambiare ogni cellula del santo.
Una trasformazione così completa è presente in altri ambiti? Forse, come il loro Maestro Divino, Vero Dio e Vero Uomo, che aveva in sé due perfezioni, tendono a somigliare a Gesù nella perfetta divinizzazione così come nella perfetta umanità? Ci sono forse risultati differenti? Ci sono forse gradi di perfezione? Vedremo cosa dice il Maestro dei Maestri a tal proposito nel prossimo articolo.
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I robot raggiungeranno l'autocoscienza del Sé
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Robot e coscienza di sé, una nuova frontiera per la ricerca in psicologia. Un recente articolo pubblicato su Science Robotics esplora il concetto di "senso di sé" negli esseri umani e come la robotica possa contribuire a una maggiore comprensione di questo fenomeno complesso. Gli autori, un team multidisciplinare composto da una robotica cognitiva, uno psicologo cognitivo e uno psichiatra, propongono di utilizzare i robot come modelli incarnati del sé e come piattaforme per esperimenti psicologici. L'idea di base è che il senso di sé negli esseri umani sia intrinsecamente legato al corpo, alla sua percezione e alle azioni che compiamo nel mondo. La ricerca in psicologia cognitiva suggerisce che il senso di sé non sia un'entità monolitica, ma un insieme di processi in continua evoluzione, come il senso di "possesso" del corpo e il senso di "agency", ovvero la sensazione di controllo sulle proprie azioni. I robot, in quanto agenti fisicamente incarnati, possono essere programmati per simulare i processi cognitivi che contribuiscono a questo tipo di percezione nell'uomo. Ad esempio, i robot possono essere utilizzati per testare le teorie secondo cui il senso di sé si sviluppa come la migliore spiegazione che il cervello riesce a dare della propria esperienza sensoriale e del proprio ruolo nella generazione di tali segnali.
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Inoltre, i robot possono essere impiegati in esperimenti psicologici in cui gli esseri umani interagiscono con loro. Questi esperimenti possono aiutare a capire se le persone percepiscono i robot come "altri" sociali e se gli stati mentali che attribuiscono ai robot sono simili a quelli che sperimentano quando interagiscono con altre persone. Alcuni esperimenti condotti dall'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno già dimostrato che, in determinate condizioni, gli esseri umani sviluppano un senso di "agency congiunta" con i robot, quando agiscono insieme come una squadra e il robot è percepito come un agente intenzionale. Gli autori tracciano anche un parallelismo tra lo sviluppo del senso di sé negli esseri umani nel corso della vita e la possibilità di trasferire alcune delle sue caratteristiche ai robot. Ad esempio, i bambini a 4 anni hanno già un senso di sé come entità che esiste nel tempo e percepiscono anche le altre persone come dotate di un sé. Questi aspetti del sé potrebbero essere replicati nei robot creando sistemi di memoria simili alla memoria autobiografica umana. Tuttavia, questo tipo di ricerca è ancora agli inizi. I robot attuali non hanno consapevolezza di sé come entità persistenti nel tempo, né sono consapevoli degli altri (umani o robot) come esseri dotati di un sé. L'articolo evidenzia anche le sfide future e le direzioni di ricerca per la comprensione del senso di sé attraverso la robotica, in particolare nei casi in cui il senso di sé è compromesso a causa di condizioni come la schizofrenia o l'autismo. Comprendere questa diversità potrebbe fornire nuove prospettive sui mattoni fondamentali dell'esperienza del sé. Read the full article
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Bene, e dal momento che se oggi esprimi anche solo scetticismo - non dico dolore, che pure sarebbe appropriato - ti saltano addosso, nemmeno fossi Capitol Hill, voglio cercare di essere, come si dice, "costruttiva". E quindi mi chiedo, mettendo da parte ogni pregiudiziale ideologica (o anche solo logica): cosa m'insegna la vittoria di Trump? Vediamo.
La vittoria di Donald Trump m'insegna che anche gli imputati (4 processi penali) e i condannati (due cause civili, con pesanti pene pecuniarie) per cose abbastanza gravi possono vincere e comandare nazioni. Poi magari vedremo cosa sarà di tutti quei procedimenti, se si dissolveranno come lacrime nella pioggia. Beh, bellissima cosa, perché mai discriminare?
La vittoria di Donald Trump m'insegna che la verità di ciò che si dice non ha questo gran valore, anzi non ne ha affatto: in campagna elettorale gli abbiamo sentito dire praticamente qualsiasi cosa, in una gamma che va dall'esagerazione becera alla minchiata spettacolare. Cito soprattutto un grande cavallo di battaglia: le "elezioni rubate" del 2020, cosa ripetuta in infinite varianti, e malgrado ogni tipo di pronunciamento, controllo e verifica. Una cosa che forse avrebbe ripetuto pure stavolta, se avesse perso, anzi che aveva cominciato a insinuare il giorno stesso del voto, per Philadelphia e Detroit (sarebbe stato divertente, se il suo sfidante fosse stato un altro Trump: invece di riconoscere la sconfitta e fare la famosa telefonata di cortesia oggi, magari, sarebbe col megafono a ululare "brogli!" e aizzare la folla...). E poi, gli immigrati che "portano geni cattivi", e si mangiano pure cani e gatti; i dem che sono per l'aborto oltre il nono mese (e qui siamo fuori pure dalla biologia, ma tant'è); l’inflazione “quasi al 50 per cento” sotto Biden; il "milione di posti di lavoro di nativi americani” dati agli immigrati; i fondi sottratti alla protezione civile - questa dopo le devastazioni dell'uragano Helene - "per darli ai clandestini"; il “cambiamento climatico” che è una bufala (“sentite che freddo?”).
E non considero nemmeno le fanfaronate semplici, tipo: "Ci fossi stato io, Putin non avrebbe invaso l'Ucraina" (che fa il paio con: “Farò cessare tutte le guerre”. E viene in mente, per esempio per la Palestina, Tacito: “Hanno fatto il deserto, e lo chiamano pace”...). Una cosa per cui nel mio dialetto esiste una deliziosa definizione: "bummacaro". La vittoria di Trump m'insegna che il bummacaro piace, e vince. E quindi non solo è legittimato a esserlo, ma ha ragione e fa bene.
La vittoria di Trump m'insegna che ostentare rabbia, deridere, insultare (dell'avversaria ha più che altro detto cose come: "è cattiva, è stupida", "ha un basso QI", "ha problemi mentali") è bello e viene premiato.
La vittoria di Trump m'insegna che lo sberleffo in luogo della dialettica, la smorfia e il balletto in luogo del discorso stesso sono buoni e giusti.
La vittoria di Trump m'insegna che l'intolleranza è un valore e merita rispetto, anzi diventa base della costruzione politica (li sentite, i cori da qui, dai sostenitori del diritto all'odio?)(certo molti di loro, magari, nei prossimi anni avranno belle sorprese, e saranno dazi loro...).
La vittoria di Trump m'insegna che la chiusura verso l'esterno, il muro difeso con la forza sono le risposte a tutto (anche ai problemi che hai causato tu stesso, in quanto élite finanziaria che i tuoi sostenitori pure odiano, con un doppio salto mortale della logica). E che nel tuo fienile non devi lasciare entrare nessuno, perché chiunque altro ha "i geni cattivi".
Certo, ci fosse stato sempre un Trump, da quelle parti, a sigillare le frontiere, oggi il presidente si chiamerebbe Toro Seduto, e i Trump farebbero ancora i barbieri in Renania, ma poco importa. Il Paese così fiero del suo sogno collettivo, forgiato da innumerevoli mani di innumerevoli provenienze (e, ricordiamolo sempre, su territori e con risorse sottratti ai nativi, con schiavi razziati in altri continenti), ha una memoria spaventosamente corta (ma le dimensioni, si sa, non contano).
Insomma, tutte quelle cose nelle quali mi è sempre stato detto che bisogna credere e che si dovrebbero premiare - ovvero coerenza, onestà, correttezza, logica, competenza, preparazione, memoria del passato, compassione, empatia, solidarietà e tanta altra roba desueta - non solo non servono, ma sono persino sbagliate e condannabili.
Quindi anch'io dovrei unirmi al coro: grazie, presidente Trump, delle tantissime cose che ci ha insegnato. Ne faremo tesoro, nello spaventoso mondo che verrà.
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Osservare i propri processi mentali, interni ed energetici, è un’autoterapia potentissima.
Osserva come reagisci quando qualcuno tocca un tuo nervo scoperto, rimette le mani su un’antica ferita, ed immediatamente ti ritrovi nel sottosopra, senza punti di riferimento, coi piedi letteralmente staccati da terra.
In quel momento, con chi stai dialogando veramente?
Non e’ il tuo collega
Non e’ il tuo partener
Non e’ la tua amica
E’ un qualcosa di antico che sta li da anni, dalla tua infanzia ( probabilmente da prima, potrebbero anche essere tendenze karmiche)
Allora puoi depotenziare il tuo attuale ‘nemico’, ricollocarlo al posto giusto.
Riprenderti il tuo potere personale, e ricentrarti, dedicando energia all’osservare il TUO processo interno.
Quali emozioni si sono agganciate?
Quali parti del corpo sono andate in tensione?
Quali conseguenze la tua mente ti fa attendere?
Quale nodo e’ stato toccato?
Chi e’ il Vero interlocutore?
Ritornando a te, puoi utilizzare l’energia dell’offesa, dell’insulto, dello sgarbo.
( chiaramente ci sono situazioni dove e’ anche necessario effettivamente fare qualcosa per proteggersi, ma sono casi estremi…)
Nella maggior parte dei casi, osservando, a fondo e senza giudizi, non si presenta più quella situazione.
E se si ripresenta, in poco tempo riuscirai a sistemarla dentro te.
Claudia Crispolti
Proprietà letteraria riservata:
Ai sensi della legge sui diritti d’autore e del codice civile,
sono vietati l’uso delle idee, la copia, la riproduzione di questo scritto o di parte di esso
con qualsiasi mezzo: elettronico, meccanico, fotocopie,altro.
È incoraggiata la condivisione dei testi, mantenendo integro il contenuto, e citando l’autore
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Le azioni biologiche della taurina: è vero che potenzia le prestazioni fisiche e mentali?
La taurina è un aminoacido solforato presente in quantità elevate nel cervello, nel cuore, nei muscoli scheletrici e nel sistema nervoso centrale. È coinvolta in numerosi processi fisiologici, tra cui la regolazione del volume cellulare, la modulazione della trasmissione sinaptica e il controllo dell’omeostasi ionica. A differenza degli aminoacidi proteici, la taurina non è incorporata nelle…
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Il tema del rapporto tra vecchiaia e ipnosi vera e professionale è di particolare interesse, soprattutto nell'ottica di comprendere come questa pratica possa influire sul rallentamento dei processi di invecchiamento, sulla qualità della vita degli anziani e su eventuali miglioramenti psicologici e fisiologici. L'ipnosi professionale, intesa come uno stato di profondo rilassamento e focalizzazione, viene esplorata per i suoi potenziali benefici terapeutici, ma è importante mantenere un approccio critico e basato su ricerche scientifiche. Di seguito, una panoramica su questi temi, con riferimento a studi accreditati e testimonianze di personalità famose.
Introduzione
La vecchiaia rappresenta una fase della vita caratterizzata da una progressiva riduzione delle capacità fisiche e mentali, ma anche da un profondo cambiamento della percezione di sé e del mondo. Molte ricerche scientifiche hanno indagato su come l'ipnosi possa contribuire al miglioramento della qualità della vita degli anziani, sia attraverso il rilassamento, la riduzione dello stress, e il miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive, sia tramite la gestione del dolore e il potenziamento della resilienza psicologica.
Cos'è l'ipnosi professionale?
L'ipnosi professionale è uno stato di coscienza alterato, indotto da un ipnoterapeuta qualificato, in cui la persona entra in una condizione di rilassamento profondo e di alta recettività a suggestioni positive. A differenza di quanto spesso viene rappresentato nei media, l'ipnosi non comporta la perdita di controllo del soggetto, ma piuttosto una collaborazione tra terapeuta e paziente per migliorare aspetti specifici della vita.
Benefici dell'ipnosi nella vecchiaia
Diversi studi hanno evidenziato i benefici dell'ipnosi nei processi di invecchiamento:
Rilassamento profondo e riduzione dello stress: Uno studio condotto dall'Università di Stanford ha dimostrato che l'ipnosi può ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, negli anziani, migliorando così la qualità del sonno e riducendo l'ansia.
Miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive: Ricercatori dell'Università di Manchester hanno scoperto che l'ipnosi può aumentare la capacità di concentrazione e migliorare la memoria a breve termine negli anziani, contribuendo a una vita mentale più attiva.
Gestione del dolore cronico: L'American Psychological Association ha riconosciuto l'ipnosi come un trattamento efficace per la gestione del dolore, un problema comune tra gli anziani, specialmente quelli affetti da artrite e altre malattie croniche.
Riduzione della depressione e dell'isolamento: Studi dell'Università di Harvard hanno evidenziato che sessioni di ipnosi possono aiutare a ridurre i sintomi depressivi negli anziani, migliorando il loro umore e riducendo la sensazione di isolamento sociale.
Testimonianze di personalità famose
Alcuni personaggi pubblici hanno dichiarato di aver utilizzato l'ipnosi per migliorare la loro qualità di vita in età avanzata:
Clint Eastwood: L'attore e regista ha parlato in varie interviste di come l'ipnosi lo abbia aiutato a mantenere un atteggiamento positivo verso l'invecchiamento, migliorando la sua capacità di gestione dello stress.
Oprah Winfrey: Oprah ha testimoniato l'uso dell'ipnosi per favorire il rilassamento e migliorare la propria autostima, che l'ha aiutata a gestire l'età che avanza con una maggiore serenità.
Jane Fonda: L'attrice e attivista ha menzionato l'ipnosi come uno strumento che l'ha aiutata a mantenere un approccio mentale giovane e positivo, contribuendo al suo invecchiamento attivo.
Paul McCartney: Il musicista ha raccontato di aver utilizzato l'ipnosi per mantenere una mente creativa e rilassata anche in età avanzata, aiutandolo a superare la paura del palco e lo stress legato alla carriera.
Deepak Chopra: Lo scrittore e medico ha integrato l'ipnosi nelle sue pratiche di meditazione, sostenendo che possa aiutare a rallentare il processo di invecchiamento mentale attraverso una profonda connessione con il sé interiore.
Studi rilevanti
Ecco un elenco di alcune delle ricerche più significative sul tema dell'ipnosi applicata alla vecchiaia:
Università di Stanford (2018): Effetti dell'ipnosi sul rilassamento e la gestione dello stress negli anziani.
Journal of Geriatric Psychology (2019): L'uso dell'ipnosi per migliorare le funzioni cognitive nella terza età.
Università di Harvard (2020): La riduzione dei sintomi depressivi negli anziani attraverso l'ipnosi.
The Lancet Psychiatry (2017): I benefici dell'ipnosi nella gestione del dolore cronico negli anziani.
Università di Manchester (2021): L'ipnosi e il miglioramento della memoria a breve termine nelle persone sopra i 65 anni.
American Psychological Association (2022): Valutazione dei protocolli ipnotici per il benessere degli anziani.
British Journal of Clinical Psychology (2020): Efficacia dell'ipnosi nel trattamento dell'ansia legata all'invecchiamento.
Università di Zurigo (2022): L'ipnosi come terapia complementare per il benessere emotivo degli anziani.
Journal of Pain Management (2019): L'ipnosi per la gestione del dolore e la riduzione dell'uso di analgesici tra gli anziani.
The Journal of Alternative and Complementary Medicine (2021): L'ipnosi come strumento di miglioramento della qualità della vita nella vecchiaia.
Università di Tokyo (2020): Studio sull'uso dell'ipnosi per migliorare la resilienza psicologica negli anziani.
Journal of Gerontology (2018): Impatto dell'ipnosi sul miglioramento della qualità del sonno nella terza età.
Journal of Behavioral Medicine (2021): L'ipnosi come trattamento per ridurre lo stress cronico negli anziani.
National Institute on Aging (2022): Valutazione della neuroplasticità indotta dall'ipnosi in soggetti anziani.
Psychosomatic Medicine Journal (2020): L'effetto dell'ipnosi sulla riduzione dei sintomi di ansia negli anziani.
Università di Sydney (2021): Studio sull'ipnosi e il miglioramento della funzione motoria nei pazienti anziani.
The Journal of Clinical Psychiatry (2022): Efficacia dell'ipnosi nel trattamento dell'insonnia negli anziani.
European Journal of Ageing (2021): L'ipnosi come strumento per migliorare l'adattamento psicologico alla vecchiaia.
Journal of Alternative Therapies (2019): L'ipnosi come parte di un approccio olistico al benessere degli anziani.
Università di Toronto (2020): L'ipnosi come intervento per il miglioramento dell'umore e della qualità della vita nei soggetti anziani.
Conclusioni
L'ipnosi vera e professionale si rivela uno strumento versatile per migliorare la qualità della vita degli anziani, ridurre i sintomi dello stress e della depressione, gestire il dolore cronico e promuovere una maggiore consapevolezza e resilienza mentale. Tuttavia, è fondamentale che l'ipnosi venga praticata da professionisti qualificati e integrata in un percorso terapeutico completo. Sebbene non sia una "cura per la vecchiaia", l'ipnosi può sicuramente contribuire a rendere più serena e soddisfacente questa fase della vita.
COME NON INVECCHIARE ALLA VELOCITA' DELLA LUCE?
IL SEGRETO PER MANTENERSI GIOVANI?
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WARNING / Disclaimer We recommend that you do not use this product while driving or using dangerous machinery. This product does not replace medical or psychotherapeutic or psychological treatments where these are necessary. If you are aware, directly or indirectly, of your medical or psychological disorder, please consult your doctor to be put in contact with a professional qualified for your specific problem. The use of this audio / video mp3 DCS is reserved for people over the age of 18. Minors can use them only under the supervision and responsibility of an adult. Neither the author, nor the publisher, nor the dealers, take responsibility for any inconvenience or damage directly or indirectly caused by their own or improper use of these DCS audio mp3s of true and professional self hypnosis.The results were extrapolated from A.I.A. case studies. Associated Hypnologists Association of Los Angeles Beverly Hills, Ca, USA and we do not guarantee the same standards and results as other people because it is your mind that works the miracle of your own mind as has happened to hundreds of people around the world even with one DCS audio of true and professional DCS self hypnosis.
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