#prevenzione stupefacenti
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Progetto di Educazione alla Legalità nelle Scuole: Carabinieri e Dirigenti Scolastici in Prima Linea contro la Droga (Video)
Una collaborazione tra Carabinieri della provincia di Alessandria e scuole locali per sensibilizzare i giovani sul contrasto alle droghe e promuovere la legalità.
Una collaborazione tra Carabinieri della provincia di Alessandria e scuole locali per sensibilizzare i giovani sul contrasto alle droghe e promuovere la legalità. A Casale Monferrato prende vita un importante progetto di educazione alla legalità che unisce le forze dei Carabinieri della provincia di Alessandria e i Dirigenti Scolastici locali per sensibilizzare gli studenti sui temi del…
#Alessandria progetto legalità#cani antidroga#Carabinieri Alessandria#Carabinieri sicurezza giovani#Casale Monferrato#collaborazione Carabinieri scuole#contrasto spaccio scuole#controllo antidroga scuole#controllo sostanze scuola#cultura legalità scuola#Educazione alla Legalità#Educazione civica#educazione civica studenti#educazione prevenzione droga#educazione sicurezza#iniziative scolastiche legalità#Istituto Ascanio Sobrero#legalità Casale Monferrato#legalità studenti#Lotta alla droga#Nucleo Cinofili Volpiano#pastore tedesco antidroga#prevenzione abuso sostanze#prevenzione droga Casale Monferrato#prevenzione droga giovani#prevenzione droga scuola#prevenzione stupefacenti#prevenzione tossicodipendenza#progetto educativo legalità#progetto legalità scuole
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"Ti stai facendo una canna!" "Embè?": la nuova campagna del governo contro la droga è già un meme
Lo spot per prevenire il consumo di stupefacenti segue la non fortunata iniziativa con l'allora ct della nazionale Roberto Mancini. E sui social è già virale per la sua discutibile qualità ed efficacia
[...] Video, meme, ironici sketch su TikTok. È diventata questa, in pochissime ore, la campagna istituzionale del Dipartimento per le politiche antidroga in rotazione sulle reti Rai. Un bambino critica un ragazzino più grande mentre si prepara una canna. Trenta secondi, in cui il più piccolo avvisa il maggiore: «Guarda che ti fai male, poi è un attimo che passi ad altre droghe».
Un ritorno alle pubblicità progresso anni novanta che di progresso avevano ben poco: la generalizzazione degli stupefacenti, l'atmosfera ansiogena e quella sensazione di terrorismo psicologico che tratta la tossicodipendenza esclusivamente come un problema giovanile. Dopo la Venere di Botticelli lanciata ad aprile come influencer dal Ministero del Turismo e il logo del Ministero del Merito presentato a maggio che sembrava richiamare alla fiamma del Msi, un altro pasticcio per il Governo Meloni. Va detto che l'Italia non colleziona successi per spot informativi sulla prevenzione al consumo e all’abuso di sostanze stupefacenti, eppure l’informazione sugli effetti delle varie sostanze restano ovunque la premessa di qualsiasi comunicazione. https://www.youtube.com/embed/kCg6FXNHVn0
Lo spot del Governo tuttavia accomuna tutte le droghe («è un attimo che passi ad altre droghe»). E dietro lo spot è evidente la mano del consulente del Dipartimento per le politiche antidroga, il leader delFamily Day, Massimo Gandolfini («assolutamente contrario a ogni legalizzazione») sostenitore di una criminalità affibbiata ai consumatori di cannabis, dell’equiparazione tra droghe pesanti e leggere. Decisamente un cambio per la politica italiana sulle droghe che archivia la stagione della ex titolare del dossier, Fabiana Dadone, che pur non producendo risultati concreti, aveva tentato di aprire un dialogo sulla legalizzazione della cannabis. Adesso arriva lo spot anti cannabis del Governo Meloni. Così debole da suscitare l'ilarità sui social: «Ogni anno il governo realizza campagne anti-droga che causano effetti controproducenti perché sono fatti a cazzo di cane"» una delle parodie più riuscite firmate da Il Grande Flagello su Twitter. Tra la reazioni politiche si segnala la critica lapidaria del segretario di +Europa, Riccardo Magi: «Ma davvero il governo pensa di fare la guerra alla droga con questi spot ai limiti del ridicolo? Un insieme di luoghi comuni privi di ogni base scientifica, una breve sequela di affermazioni che non hanno alcuna fondatezza scientifica o statistica e che si basano evidentemente su un presupposto: i giovani italiani sono stupidi. Una cosa è certa: chi ha pensato questa pubblicità regresso non ha alcuna contezza di ciò che accade nel mondo reale ed è rimasto a una retorica anni 80 che ha portato alla guerra alle cannette, alla persecuzione di qualche adolescente mentre, nel frattempo, il narcotraffico prosperava. Fatevi una cortesia: legalizzate la cannabis e proibite questi spot».
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Misterbianco: Carabiniere libero dal servizio sorprende uno spacciatore, arrestato Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, operate da parte dei militari dell’Arma di Catania che, anche liberi dal servizio, hanno sempre un occhio attento a questo fenomeno criminale.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Gela, 20enne arrestato dalla Polizia di Stato: trovato con venti chili di hashish nel cofano dell’auto.
La Polizia di Stato di Gela ha tratto in arresto un 20enne gelese, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un equipaggio del Commissariato di Pubblica Sicurezza, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ha intercettato il giovane mentre, a bordo di un’auto di grossa cilindrata,…
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Crotone, sequestrati beni ad un 54enne detenuto
Beni per un valore di 128 mila euro sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato ad un cinquantaquattrenne di Crotone, detenuto a seguito di una condanna per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti anche in forma associativa e aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento di sequestro patrimoniale è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di…
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Aumenta il mercato delle droghe sintetiche e oppiacei
Droghe sintetiche, il fentanyl spaventa anche l’Italia: arriva la stretta del Governo. Il Governo porterà anche una informativa sul Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Cresce in Italia l’allarme Fentanyl, l’oppiaceo sintetico che negli Stati Uniti sta mietendo vittime - almeno 180 al giorno - soprattutto tra i giovani. Il Governo porterà lunedì 11 marzo in consiglio dei ministri un decreto legislativo con una stretta sul controllo del commercio dei cosiddetti «precursori» delle droghe: le sostanze chimiche con cui si possono produrre nei laboratori illegali pericolose droghe sintetiche, a cominciare proprio dal Fentanyl utilizzato in medicina come analgesico, che riesce ad avere una potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina. Multe, reclusione e stop all’attività per le violazioni Insieme al decreto che di fatto aumenta le sanzioni per chi viola le regole sull’importazione ed esportazioni di queste sostanze con cui si producono le droghe sintetiche il Governo porterà sempre in consiglio dei ministri anche una informativa sul Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Il decreto anche per mettersi in linea con l’Europa adegua le sanzioni in caso di violazioni del commercio dei cosiddetti «precursori» e cioè «sostanze frequentemente utilizzate nella fabbricazione illecita di stupefacenti e sostanze psicotrope», come li definisce la Convenzione delle Nazioni Unite del 1988 contro il traffico illecito di stupefacenti. Vengono puniti con multe salate e reclusione le violazioni di registrazione legate all’immissione in commercio di queste sostanze, alla loro importazione e all’esportazione senza rispettare gli obblighi di notifica. Prevista anche in caso di violazione la sospensione dell’attività degli operatori autorizzati a trattare queste sostanze A cosa servono i precursori delle droghe sintetiche I precursori in Italia sono divisi in quattro categorie, con l’ultima categoria - la quarta - appena aggiunta dal decreto atteso lunedì in consiglio dei ministri: si va dalle sostanze che consentono in particolare la fabbricazione di droghe sintetiche quali amfetamine, ecstasy, LSD, fenciclidina, metaqualone, ecc. Altri precursori (anidride acetica, permanganato di potassio, fosforo rosso, ecc.) sono utilizzati dai trafficanti come reagenti, con la funzione di trasformare una sostanza naturale in una droga d'abuso, in particolare per l'ottenimento di eroina e cocaina, oppure come solventi (acetone, etere, acido cloridrico ecc.) per l'estrazione e la purificazione delle droghe di origine naturale o per la preparazione di droghe di sintesi. In particolare con la quarta categoria si alza il livello di attenzione anche sull’efedrina contenuta in diversi medicinali (anche contro il raffreddore) e in farmaci veterinari. Il boom delle droghe sintetiche e quindi del ricorso ai «precursori» per produrli è anche un effetto del giro di vite deciso dall’Afghanistan che da poco ha vietato la coltivazione dell’oppio. L’allerta Fentanyl in Italia e le prime iniziative L’ultimo oppiaceo sintetico che sta devastando gli Usa è proprio il fentanyl e ora anche l’Italia lo sta attenzionando, come dimostra anche l’arrivo del Piano nazionale per contrastare un suo utilizzo improprio. Del resto è di poche settimane fa la decisione del ministero della Salute - in una nota partita dalla Direzione generale della prevenzione del ministero guidata da Francesco Vaia - di alzare il livello di allerta su questa droga sintetica a 3, quello massimo. Per ora la circolazione in ambito extra sanitario in Italia viene ritenuta contenuta, ma è stato deciso di avviare maggiori controlli a esempio contro il rischio di furti nelle farmacie ospedaliere. In particolare il ministero della Salute insieme all’Istituto superiore della Sanità hanno deciso di attenzionare anche l’uso improprio delle prescrizioni farmaceutiche. Il dramma negli Usa e la situazione internazionale Per ora comunque la situazione drammatica che vivono gli Stati Uniti dove il fentanyl e altri oppiodi sono una vera e propria emergenza nazionale è ancora lontana. Secondo una delle ultime ricerche sul tema condotta dall'Università della California e pubblicata sulla rivista «Addiction», la proporzione dei decessi per overdose negli Usa che coinvolgono sia il Fentanyl che gli stimolanti è aumentata di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021. Un allarme tale, quello del consumo dell’oppioide sintentico, che ha portato gli Stati Uniti nel luglio dello scorso anno a creare una coalizione internazionale di 90 Paesi per combattere le droghe sintetiche. Il 31 gennaio è arrivato anche l’impegno della Cina per fermare il commercio illegale della sostanza. E il divieto di consumo del Fentanyl è entrato perfino nella Costituzione del Messico. Che cos'e' il Fentanyl Read the full article
#amfetamine#droghesintetiche#ecstasy#fenciclidina#fentanyl#LSD#metaqualone#oppiaceosintetico#tossicodipendenza
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Nell’ambito delle attività mirate alla prevenzione e repressione di fenomeni di microcriminalità e degrado, nonché alla lotta contro il traffico illecito di sostanze stupefacenti, il Nucleo Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Corciano ha recentemente denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia un giovane del 2005 per detenzione ai fini di spaccio. Durante i controlli, il personale del Nucleo ha fermato il ragazzo, il quale ha immediatamente manifestato un atteggiamento nervoso e insofferente. Tale comportamento ha sollecitato ulteriori approfondimenti da parte degli agenti, che hanno condotto a un esito positivo dell’operazione. Al controllo, infatti, il giovane è stato trovato in […]
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6 dic 2023 13:13
NON PROPRIO STINCHI DI SINTI - MA QUALI FURTARELLI E BORSEGGI IN METRO: LE FAMIGLIE ROM SONO IN AFFARI CON LA 'NDRANGHETA - SEMPRE PIU' INCHIESTE GIUDIZIARIE RIVELANO I RAPPORTI DEI GRUPPI NOMADI CON LE COSCHE IN GIRO PER L'ITALIA - IN ALCUNI CASI LAVORANO A STRETTO CONTATTO CON LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, MENTRE IN ALTRI LE FAMIGLIE SI SONO TRASFORMATE IN VERI E PROPRI "CLAN" CHE CONTROLLANO I QUARTIERI TRA NARCOTRAFFICO, ARMI ED ESTORSIONI... -
Estratto dell'articolo di Fabio Amendolara per “la Verità”
Mammasantissima blasonati sembrano aver accettato l’ingresso di famiglie rom nella stanza dei bottoni della ’ndrangheta: dal santuario di Polsi a San Luca, […] passando per il quartiere Archi di Reggio Calabria […] fino alla capitale economica, Milano, dove interi quartieri vengono invasi dalla cocaina che i grossisti fanno sbarcare a Gioia Tauro.
Con le nuove generazioni criminali alle prese con grandi operazioni di riciclaggio e investimenti in bitcoin, gli «zingari», come continuano a chiamarli i boss calabresi, sono riusciti a insinuarsi nel mercato della droga, prendendo in mano molte aree dello spaccio. Ma non solo. A Roma, per esempio, un’inchiesta antimafia ha ricostruito che i boss Vincenzo Alvaro e Antonio Carzo, ottenuta l’autorizzazione di aprire una propaggine ’ndranghetista nella Capitale, avrebbero usato i rom come teste di legno, facendo intestare loro, secondo l’accusa, nuove licenze per ripulire beni aziendali di imprese ormai compromesse ma anche per «sfuggire a eventuali misure di prevenzione patrimoniali».
E addirittura in terra di Calabria ci sarebbe un’area che gli inquirenti ritengono ormai nelle mani dei gruppi criminali rom: la città di Cosenza e il suo hinterland sarebbe ormai appannaggio della famiglia Abbruzzese, ovvero una costola del clan degli zingari. Come a Catanzaro, dove alcuni quartieri sarebbero nelle mani dei Bevilacqua-Passalacqua, «soggetti stanziali di origine nomade», spiegano gli inquirenti, «organizzati con le medesime modalità delle associazioni ’ndranghetistiche». Una serie di inchieste raccontano l’evoluzione della criminalità rom: Maniscalco, Revenge, Ghibli, Rinascita, Garden e Jhonny. […]
Con il passare del tempo, gli zingari avrebbero «acquisito sempre di più autonomia rispetto alle predette cosche, fino a divenire un gruppo mafioso con un proprio programma criminoso che si inserisce nell’assetto ’ndranghetistico in competizione con le altre associazioni mafiose». […]
Anche le parole di un collaboratore di giustizia hanno riscontrato ciò che i magistrati già sospettavano. I racconti di Vincenzo Cristiano consegnano a chi indaga il peso specifico della comunità criminale rom così come percepito dai boss della ’ndrangheta. Cristiano, parlando con uno degli uomini di peso nell’ambiente rom, si sarebbe sentito dire: «Io ho cinquecento uomini battezzati di ’ndrangheta [...]». Un esercito, praticamente.
Con tutte le carte in regola per occuparsi di stupefacenti, armi ed estorsioni. Ma con una carta in più rispetto al passato: la forza di intimidazione mafiosa. Che in alcuni casi pare già essere stata messa in campo anche nei confronti di chi fa informazione. È finito nel mirino, per esempio, Klaus Davi, «reo», è spiegato nell’ordinanza di custodia cautelare dell’indagine ribattezzata Sinopolini, «di aver attirato l’attenzione sulla ’ndrangheta a Roma, avendo progettato di voler affiggere alle fermate della metropolitana i nomi dei boss calabresi» del calibro di Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro, «mettendo in pericolo la loro copertura».
[…] Qualcuno poi deve aver deciso di alzare il tiro. Anche perché nella documentazione dell’indagine Garden emerge che la Guardia di finanza ritiene che sia stato possibile trovare conferma dei riti di affiliazione proprio grazie agli articoli di Davi.
Cosimo Borghetto, indicato come protagonista di alcune guerre di mafia e punto di riferimento dei gruppi rom, poi, in una intercettazione si lascia scappare a proposito di Davi: «Spero che muoia e gli scoppi la pancia». E Davi a metà ottobre si è trovato nella cassetta della posta una busta con dei proiettili da revolver, ovvero dei calibro 9. Il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri ha aperto un fascicolo. E il questore Bruno Megale ha subito spiegato: «Per quanto riguarda la sicurezza dei giornalisti qui a Reggio Calabria c’è massima attenzione». Anche perché Davi non è l’unico cronista finito nel mirino delle cosche. È il primo, però, forse, ad aver dato fastidio ai gruppi di estrazione rom. […]
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Negli studi USA si è dimostrato che le donne lesbiche e bisex hanno un rischio che oscilla dal 7 al 37 per cento di prendere una Malattia Sessualmente Trasmessa (MST).
Le percentuali relative sono state calcolate... nel 2014... :
Papilloma virus (30,6%)
Clamidia (19,6%)
Herpes orale o genitale (16,3%)
HIV (6,1%)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4010811/
Questo studio spagnolo spiega quali siano le motivazioni ad usare o meno metodi di prevenzione meccanici (dighe dentali e condom femminili).
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9852118/
Come è prevedibile è l'omofobia interiorizzata, l'abuso di alcolici o stupefacenti ad essere i principali fattori che forse ne limitano l'uso, ma che soprattutto aumentano il rischio di MST.
Tuttavia è la paura del HIV ad aumentarne l'uso, ma il 6%... del 7-37%... è in realtà un valore bassissimo e quindi rappresenta più l'effetto dell'ansia sempre da Minority Stress.
Ha maggior senso lavorare sulla riduzione dell'abuso di Alcolici e Stupefacenti, sull'accoglienza familiare e scolastica per evitare del tutto il Minority Stress e l'omofobia interiorizzata che nel caso delle donne lesbiche e bisex si somma alla misoginia.
Un altro elemento fondamentale è la vaccinazione per HPV perché in ogni caso non può essere fermato meccanicamente con dighe dentali e condom femminili e causa anche tumore alla cervice uterina!
#lesbiche #bisex #donne #Mst #HIV #hpv #herpes #amigay
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Frosinone, Ceccano, Ceprano, fermati in 30, 5 ritiri di patente per abuso di alcol e stupefacenti
Sono i risultati di un’operazione della polizia stradale nel territorio tesa alla prevenzione degli incidenti legati alla guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Su 30 veicoli controllati ci sono stati ben 5 ritiri di patente, 4 conducenti risultati positivi all’alcooltest e tre positivi all’uso di sostanze stupefacenti. Si tratta di una percentuale pari al 15%, altissima! Sono state…
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Carabinieri e Polizia Locale di Alessandria in Azione nelle Scuole di Casale per la Prevenzione all’Uso di Droghe
Una sinergia tra istituzioni per garantire la sicurezza dei giovani: Carabinieri, Polizia Locale e Dirigenti Scolastici uniti contro la diffusione di stupefacenti
Una sinergia tra istituzioni per garantire la sicurezza dei giovani: Carabinieri, Polizia Locale e Dirigenti Scolastici uniti contro la diffusione di stupefacenti. Nel quadro di una collaborazione volta alla tutela della salute e della sicurezza degli studenti, i Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato, insieme alla Polizia Locale di Alessandria, hanno svolto una serie di controlli…
#Alessandria sicurezza#azione antidroga#Capitano Piero Pasquino#Carabinieri Alessandria#Casale Monferrato#Casale Monferrato sicurezza.#Comando Provinciale Alessandria#Comunità casalese#contrasto spaccio#contrasto uso sostanze#controllo antidroga#droga e gioventù#educazione legalità#educazione scolastica#Etna pastore belga#Forze dell’ordine#giovani e droghe#giovani e sicurezza#Istituti scolastici#Legione Carabinieri#lotta spaccio#monitoraggio scuole#partnership istituzionale#Polizia Locale#Polizia Locale Alessandria#prevenzione comunitaria#prevenzione droga#prevenzione droghe#prevenzione scolastica#prevenzione sostanze stupefacenti
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INDIVIDUARE E RICONOSCERE IL DISTURBO DI PANICO: UNA GUIDA ESSENZIALE
Una Guida Dettagliata alla Diagnosi e al Trattamento del Disturbo di Panico
Per i professionisti della salute mentale, riconoscere e diagnosticare correttamente il disturbo di panico è fondamentale. La diagnosi si basa sui criteri del Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Psichici (DSM) e viene confermata quando:
Si verificano attacchi di panico improvvisi e ricorrenti (un singolo attacco non è sufficiente per la diagnosi).
Gli attacchi di panico non sono causati da una sostanza specifica.
Gli attacchi non sono il risultato di altre patologie psichiche.
Conseguenze degli attacchi di panico
Il disturbo di panico può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona, generando altre paure, disturbi mentali e problemi sociali. Le persone affette da questo disturbo possono tendere all'isolamento sociale e adottare comportamenti limitanti, con gravi conseguenze a livello cognitivo, emotivo e comportamentale.
Tipologie di disturbi di panico
Disturbo di panico: evitamento di attività e luoghi pubblici
Le persone con disturbo di panico spesso sviluppano strategie di evitamento che riducono la loro autonomia e il benessere psicologico. Evitano situazioni che potrebbero aumentare la loro ansia fisica, come bere caffè o frequentare luoghi affollati. Alcune persone arrivano a evitare completamente situazioni o luoghi per paura di nuovi attacchi di panico. Questo comportamento può portare all'isolamento sociale.
Attacchi di panico con agorafobia
L'evitamento può condurre allo sviluppo dell'agorafobia, una paura intensa di situazioni come l'uso dei mezzi pubblici, gli spazi aperti o chiusi, stare in fila o stare da soli fuori casa. Questo porta spesso a rinunciare a attività quotidiane piacevoli o utili.
Ipocondria
Le persone con attacchi di panico possono sviluppare preoccupazioni esagerate sulla propria salute fisica, monitorando costantemente i propri segnali fisiologici e alimentando l'ansia.
Fobie
Alcuni individui possono sviluppare fobie specifiche, come la paura di guidare, la depressione o il rischio di abuso di sostanze stupefacenti o alcool, nonché il rischio di suicidio.
Interventi per il disturbo di panico
Per affrontare il disturbo di panico, è importante considerare sia le misure preventive a lungo termine che i rimedi immediati durante un attacco.
Prevenzione
Per prevenire gli attacchi di panico, è consigliabile migliorare lo stile di vita attraverso una corretta alimentazione, l'esercizio fisico regolare e lo sviluppo di strumenti per gestire lo stress.
Rimedi a breve termine
Durante un attacco di panico, è essenziale controllare il proprio respiro, ridurre la valenza attribuita ai sintomi fisici e cercare di distrarsi, spostando l'attenzione dalle sensazioni fisiche avvertite.
Rimedi a lungo termine: psicoterapia
La psicoterapia breve strategica o la terapia cognitivo-comportamentale sono efficaci nel trattamento a lungo termine del disturbo di panico. Queste terapie aiutano a comprendere le cause sottostanti del disturbo, a modificare le credenze disfunzionali e a evitare situazioni temute.
Affrontare il disturbo di panico richiede tempo e impegno, ma con il supporto adeguato è possibile migliorare significativamente la qualità della vita e ridurre gli attacchi di panico.
Scopri come affrontare il disturbo di panico e migliorare la tua qualità di vita oggi stesso❗️Contattami per una consulenza gratuita.
Tito Bisson
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Trieste: Controlli straordinari del territorio, 2 arresti e 11 denunciati Allo scopo di garantire maggiore sicurezza, proseguono i servizi coordinati straordinari disposti dal Comando Provinciale Carabinieri su tutto il territorio provinciale volti alla prevenzione della criminalità diffusa così come al contrasto dello spaccio di stupefacenti come e al controllo della circolazione stradale.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Cecina: Sequestrati 40 chili di cocaina nascosti in un trolley, in carcere un 30enne albanese
Cecina: Sequestrati 40 chili di cocaina nascosti in un trolley, in carcere un 30enne albanese
La California (Cecina, Livorno) 21 marzo 2023 – Cecina: Sequestrati 40 chili di cocaina nascosti in un trolley, in carcere un 30enne albanese Nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni dell’hinterland livornese (in particolare, Rosignano, Cecina e Piombino), nella giornata di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile…
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Polizia trova hashish in una scuola a Salerno
Controlli della Polizia di Stato in un istituto scolastico di Salerno, in accordo con la direzione scolastica: è stato effettuato in particolare un servizio straordinario finalizzato alla prevenzione ed alla repressione della vendita e del consumo di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’attività, coordinata dalla Squadra Mobile ed alla quale hanno preso parte gli uomini della Polizia…
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DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
(Modifica dei benefici penitenziari)
1. All'articolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. L'assegnazione al lavoro esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione previste dal capo VI possono essere concessi ai detenuti e agli internati per i delitti commessi per finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell'ordinamento costituzionale, per delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'articolo 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dallo stesso articolo, nonché per i delitti di cui agli articoli 416-bis e 630 del codice penale e dall'articolo 74 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, solo se sono stati acquisiti elementi tali da escludere l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva. Quando si tratta di detenuti o internati condannati per i delitti di cui agli articoli 575, 628, terzo comma, 629, secondo comma, del codice penale e dell'articolo 73, limitatamente alle ipotesi aggravate ai sensi dell'articolo 80, comma 2, del predetto testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, i benefici di cui al precedente periodo possono essere concessi solo se non vi sono elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva.»;
b) i commi 1-bis, 1-ter, 2-bis e 3-bis sono abrogati.
Art. 2.
(Collaboratori di giustizia)
1. L'articolo 58-ter della legge 26 luglio 1975, n. 354, è abrogato.
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