#premonizioni
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raga io come cavallo pazzo nel 1992, il festival è truccato e domani lo vince Geolier
per i numeri del lotto contattatemi dalle 14 alle 16 il martedì e il giovedì.
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Bill Gates nel 2020:
“Se vuoi aspettare e vedere se appare un effetto collaterale, ci vogliono due anni”.
Due anni dopo... la lunga lista di effetti collaterali si sta mostrando in tutto il mondo... per chi vuole vedere
#covid#2020#2022#2023#effetti collaterali#italia#bill gates#vaccini#vaccino#premonizioni#complotto#complottisti
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Davanti a Te, sono disarmato.
Mi arrendo al destino o al dio, che ci ha collocati sul pianeta nella stessa epoca.
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Ciao, mi chiamo Elisa Delpari sono una ragazza italiana di 34 anni che un giorno ha deciso di cimentarsi nel mondo della scrittura, mettendo nero su bianco "1944: The rebellion", un romanzo dove una teen-ager compirà un viaggio nel tempo ritrovandosi nella mente di una partigiana italiana, vivendo così un'incredibile avventura con questo gruppo di giovani combattenti e scoprendo anche un segreto sulla sua famiglia.
Spero di avervi incuriosito con questo primo post di presentazione e se vi piace il genere, non vi resta che acquistarlo: https://amzn.to/3HFBYU9
#libri#lettura#leggere#fantasy#storia#partigiani#resistenza#nazisti#olocausto#Paranormale#Sovrannaturale#Premonizioni#visioni#ricordi#amore#Amicizia#Famiglia#ebrei#Adolf Hitler#libertà di pensiero
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Riccardo Ferrazzi. "Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni". Intervista a un grande traduttore e autore
Riccardo Ferrazzi Intervista a un grande traduttore e autore Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni di Giuseppe Iannozzi 1. Riccardo Ferrazzi, recentemente hai tradotto il “Romancero gitano” di Federico Garcia Lorca. La tua traduzione è stata pubblicata da Luigi Pellegrini Editore, introduzione di Fabrizio Centofanti, con un saggio critico Ilaria Serra. Perché hai deciso di metterti…
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#Federico García Lorca#Giuseppe Iannozzi#Le avventure di Huckleberry Finn#Marino Maglian#Mark Twain#Oligo Editore#Pellegrini Editore#Premonizioni#Riccardo Ferrazzi#Romancero gitano
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___hanfolk
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Riccardo Ferrazzi "Premonizioni. Punti di contatto tra umano e divino nell’antichità", Oligo Editore
Oligo editore Sogni, premonizioni e visioni dall’antichità al Cinquecento Alessandro Magno, Giulio Cesare, Mosè, Gesù e, ancora, Costantino. Cosa hanno in comune? Hanno avuto delle premonizioni. Con sogni e visioni hanno intravisto porzioni di futuro. In questo breve saggio si parlerà di oracoli antichi (caldei, etruschi, greci e romani), ma anche di personaggi storici, uomini illustri e…
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#Oligo Editore#Riccardo Ferrazzi "Premonizioni. Punti di contatto tra umano e divino nell’antichità"
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"Premonizioni, presentimenti, previsioni"
La nostra mente elabora continuamente tutte le informazioni, tutti i particolari, tutte le piccole cose che accadono intorno a noi, particolari apparentemente insignificanti che al momento ci sfuggono ma che rimangono impressi nel nostro "hard disk" soprattutto quando riguardano persone a noi vicine e a cui siamo legati.
Personalmente mi è successo, e mi succede ancora, a volte come un flash improvviso altre nei momenti di profonda riflessione, che tutti questi particolari iniziano a prendere un senso, tutte queste tessere vengono allineate ed elaborate nel mio cervello, proiettate come filamenti di dna, e iniziano a formare un pensiero, un algoritmo, che mi porta a schematizzare i possibili avvenimenti futuri con tutte le varianti, paragonabili a una partita a scacchi.
È così che ho iniziato a "prevedere il futuro" per così dire, a creare con la mente situazioni, sogni (oppure incubi) ad occhi aperti, è così che riesco a vedere in anticipo tutto quello che può succedere.
Questo mi aiuta molto nella vita quotidiana, in famiglia con gli amici e anche nel lavoro perché riesco a capire in pochi istanti chi ho davanti, conosco già le risposte prevedo quasi sempre qualsiasi reazione ed evoluzione futura in un qualsiasi rapporto umano.
Molti la chiamano empatia, sensibilità, profondità; niente di tutto questo, si tratta solamente di un'ottima memoria di una spiccata intelligenza e velocità di elaborazione del pensiero.
Naturalmente spesso tutto ciò è anche causa di problemi, soprattutto con quelle persone riservate a cui non piace essere "lette dentro", per non parlare poi di tutti quelli (tanti) che indossano una maschera, poiché riesco a penetrarla con estrema facilità.
Molti attribuiscono queste premonizioni alla chiaroveggenza, a qualcosa di non scientifico, sovrannaturale e sensoriale, soprattutto quando questi scenari si concretizzano nella realtà.
Succede che una di queste previsioni non mi esce più dalla mente, un presagio particolarmente vivido e terribile, non mi fa più dormire, per settimane, un incubo ricorrente che mi sveglia ogni notte e mi terrorizza, riguarda una persona a me molto vicina, perché percepisco quasi con sicurezza che è in grave pericolo.
Quando quest' incubo si realizza quasi alla perfezione nella vita reale di questa persona, tranne per l'epilogo drammatico della morte, il mondo mi crolla addosso, è successo tutto come avevo previsto, non so più a cosa credere, non riesco a darmi una spiegazione razionale, il senso di colpa mi attanaglia perché avrei potuto fare qualcosa prima, nonostante avessi rivelato in parte il mio incubo a questa persona.
Da allora questi scenari e visioni che la mia mente costruisce sono sempre più frequenti, mi spaventano terribilmente, cerco di evitarli, provo a non pensare, di giorno ci riesco, ma il problema è la notte quando riesco a vedere in profondità il male che mi circonda. Ed ho paura.
Smokingago
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" Lo scorso anno tagliavo in diagonale piazza Maggiore in una tiepida notte di fine aprile con Fernanda Alfieri, storica e autrice di un bellissimo libro su un caso (di cui ci sono i documenti) di possessione demoniaca (sulla quale c’è solo una presunzione). Il libro si intitola Veronica e il diavolo (Einaudi, 2021). Chiedevo a Fernanda con una certa infantile insistenza – stavo lavorando sul Processo di condanna di Giovanna D’Arco (Marsilio, 2022, a cura di T. Cremisi) – Perché tutti credono a Giovanna D’Arco?, perché uomini che hanno studiato piú di lei, cavalieri e soldati che hanno combattuto piú di lei, sconosciuti che hanno lavorato, pregato, amato e vissuto piú di lei, le credono quando dice di sentire voci che la spingono a combattere per la liberazione della Francia e propugna di aver ricevuto un segno (una corona) che rassicura sulla natura divina e non diabolica delle voci? Fernanda, soave e precisa come pure è, mi ha risposto che il regime di profezia – il fatto che le persone credano che altri sentano le voci e a ciò che le voci dicono – vige in un mondo in cui si pensa che la storia si ripeta e dunque, ripetendosi, si possa prevedere. Quando subentra l’idea che la storia sia qualcosa di piú o meno lineare ma comunque progressivo, la sensibilità per premonizioni e anticipazioni si attenua.
Quella notte non avevo pensato subito – o forse non mi ero accorta di aver cominciato a pensare – al fatto che viviamo in un regime tecnologico che induce ripetizione, che il tempo mostra i suoi nodi. Non la storia collettiva, o forse anche, essendo la storia una stratificazione di storie (con tutta la sub- e super-additività che la faccenda contiene) ma le nostre storie personali. Le nostre vite quotidiane si ripetono, come ho già scritto, aiutate da dispositivi che per la ripetizione – sempre piú veloce ed efficiente – sono costruiti. Saremo dunque noi, con le nostre cuffiette wireless, il nostro rivolgerci ad aiutanti elettronici, i nuovi santi e i nuovi pazzi di un Medio Evo wireless dove è tornato valido il regime della profezia? Terrapiattisti, complottisti politici, antiscientisti, e apocalittici di varia natura e colore. Ma anche santi e visionari, rivoluzionari e sognatori. (Siri, ripetizione!, Chiara si è verificato un problema). "
Chiara Valerio, La tecnologia è religione, Einaudi (Collana Vele, n° 208), marzo 2023; pp. 76-77.
#Chiara Valerio#saggistica#letture#leggere#citazioni#libri#La tecnologia è religione#progresso#scritti saggistici#società#Fernanda Alfieri#Veronica e il diavolo#credulità popolare#Giovanna D’Arco#relazioni#antiscientismo#stregoneria#Francia#Storia delle donne#Storia d'Europa#profezie#tecnocrazia#Medio Evo#passato#saggi#futuro#intellettuali contemporanei#tecnica#vita#pensiero critico
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Ogni tanto penso a quel verso di una canzone dei Fleet Foxes che fa: "Into town one morning I went / Staggering through the premonitions of my death" e penso ecco, questo è quello che faccio da un po' di tempo a questa parte, barcollo tra le premonizioni della mia morte.
Io me lo vorrei spiegare come funziona il mio cervello, ma non posso, non so e poi, in definitiva, non voglio. M'accontento il più delle volte, e quando non lo faccio darei a fuoco l'universo intero.
Spesso capita di fantasticare su quale superpotere sarebbe bello avere, o su quale opportunità: il governo del mondo intero; la capacità di far sparire ogni crimine, o distruggere tutte le armi in un momento; il potere di controllare le menti; il potere di convertire tutti al bene. E ogni volta, queste fantasticherie mi portano a una conclusione, ad una soltanto: ne abuserei, e diventerei una calamità per l'intera umanità.
Ho preso il me-ombra a braccetto, e l'ho portato a fare due passi, e ho perso il conto di quante volte ci siamo scambiati di posto. Non sono io, è il mondo; non è il mondo, è la vita. Non è la vita, sono io. C'è uno specchio che riflette perfettamente un altro specchio e a starci in mezzo vengono dei bei capogiri; ma non vengono, quando si è lo specchio. Quale dei due? Non conta, o forse non ha neppure senso chiederselo.
Forse devo fare ordine, ogni tanto, nel mio palazzo mentale, e magari quell'ordine si rifletterà anche al di fuori.
Domani, spero sia bel tempo.
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qualsiasi cosa più articolata dello stare a letto a piangere con il telefono in mano non è sostenibile.
ho delle cose da fare, ma non ci riesco. sembra tutto insormontabile, anche solo distrarmi da un loop che ho da giorni e giorni sul mio corpo, su come si possa amare senza provare attrazione, su cosa significa lavorare su sé stessi, su come si gestisce la disforia, sul non colpevolizzarmi quando mangio, sul cercare di capire come andare avanti.
sono abbastanza brava ad andare avanti. scricchiolante, tenuta su con lo scotch, ma di solito ce la faccio. da sola. insieme, come si fa? non so come agire. non so come smettere di sanguinare, di stare male per pensieri che sono costantemente comprovati dalle azioni, l'unica strada sicura, l'unica strada che vedo è quella che conosco ed è lastricata di disturbi. di cose che fanno male a tutti. i miei peggiori incubi erano premonizioni future, erano la verità, e da questa cosa non credo mi riprenderò mai.
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Bei ricordi
delle ultime Dolomiti
mentre arriva
Sua Maestà Primavera
🌸 🙏🌼
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25 gennaio 2024
Per la serie
PRANZI SFIZIOSI
99 Red Balloon
NOVA BOSSA LTD. & LIZETTE
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[ Ravioli ripieni di radicchio + salsa di erborinato e mele ]
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con degli amici poco fa stavamo scherzando sul fatto che in passato mi è capitato di avere delle strane sensazioni, delle premonizioni, di sentire cose non ancora accadute, o di sapere cose che in realtà in nessun modo avrei potuto sapere. mi hanno chiesto di sparare tre numeri a caso. mi sono concentrata, ho detto 3, 77, 52.
sono i numeri usciti al superenalotto alle 20.
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Riccardo Ferrazzi. Intervista a un grande traduttore e autore: Lorca, Twain e Premonizioni
Riccardo Ferrazzi Intervista a un grande traduttore e autore Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni di Giuseppe Iannozzi 1. Riccardo Ferrazzi, recentemente hai tradotto il “Romancero gitano” di Federico Garcia Lorca. La tua traduzione è stata pubblicata da Luigi Pellegrini Editore, introduzione di Fabrizio Centofanti, con un saggio critico Ilaria Serra. Perché hai deciso di metterti…
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#Federico García Lorca#Giuseppe Iannozzi#Le avventure di Huckleberry Finn#Marino Maglian#Mark Twain#Oligo Editore#Pellegrini Editore#Premonizioni#Riccardo Ferrazzi#Romancero gitano
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IL SACRO MASCHILE.
"Il Sacro Maschile rappresenta la capacità di penetrare con determinazione nella verità, di superare i propri limiti e di mettersi al servizio di un'entità più grande. Significa essere consapevoli e attenti alla propria realtà interiore, in modo da proteggere l'intuito e accogliere il Femminile, le sensazioni, le premonizioni e condividere il ritmo interno fatto di luce e ombre.
Il Sacro Maschile non è un ideale, ma piuttosto un'essenza individuale e autentica che ognuno di noi esprime in modo personale, basato sulle proprie esperienze, educazione, vissuti ci permette di superare l'illusione della realtà oggettiva e di accedere alla realtà soggettiva.
Il Sacro Maschile non ha nulla a che fare con la lotta, le guerre o i risvegli pseudo-new age. È piuttosto qualcosa che già esiste dentro di noi e che deve essere semplicemente accettato e accolto attraverso la nostra parte Femminile. Questo aspetto non riguarda la conquista o il dominio sugli altri, ma piuttosto l'accettazione di se stessi, la comprensione del proprio ruolo all'interno della realtà e il rispetto per gli altri e per l'ambiente circostante.
Il Sacro Maschile può essere visto come un'entità spirituale che vive dentro e ci ispira a cogliere la vita con coraggio, gentilezza e comprensione, ci permette di utilizzare la nostra potenza e la nostra forza interiore per raggiungere obiettivi comuni. Il Sacro Maschile ci obbliga a sviluppare una visione più ampia della realtà e di connetterci con la nostra essenza autentica, contribuendo alla crescita e all'evoluzione sia personale che collettiva.
Non c'è bisogno che gli uomini si sveglino o escono da un sonno profondo, poiché il Sacro Maschile è già presente in loro, non hanno bisogno di essere forzati o manipolati, ma piuttosto di essere accettati e permesso loro di seguire il corso naturale, come è successo per il Sacro Femminile, in questo modo, ogni persona può sviluppare una maggiore comprensione e consapevolezza di sé stessa, del proprio ruolo nella realtà e del potenziale che risiede dentro di sé, contribuendo al proprio benessere.
Il Sacro Maschile è un mistero e come tale deve essere esplorato con rispetto e nella sua naturale lentezza, richiede una certa pazienza e apertura mentale per poterlo comprendere nella sua totalità, può essere visto come un processo iniziatico della propria natura interiore arcaica e del proprio potenziale, ogni persona ha i suoi tempi e il suo percorso unico per avvicinarsi al Mistero Maschile."
(Carla Babudri)
Dal Libro: Seme Divino - Il Mistero Maschile.
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Le gemelle, Marco Fare’, Delos Digital. A cura di Barbara Anderson.
Inutile negarlo, ci sono cose che possono sembrare inspiegabili, i déjà-vu, le sensazioni, le percezioni, le premonizioni. Inquietudine e sconcerto così come sinistre sensazioni nell’ammirare le due bellissime donne della cover di questo racconto breve. I loro sguardi penetranti e intensi che sembrano dirci cose senza la necessità di usare le parole. La connessione, la vicinanza, la fusione che…
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