#Le avventure di Huckleberry Finn
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167. Le avventure di Huckleberry Finn
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Riccardo Ferrazzi. "Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni". Intervista a un grande traduttore e autore
Riccardo Ferrazzi Intervista a un grande traduttore e autore Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni di Giuseppe Iannozzi 1. Riccardo Ferrazzi, recentemente hai tradotto il “Romancero gitano” di Federico Garcia Lorca. La tua traduzione è stata pubblicata da Luigi Pellegrini Editore, introduzione di Fabrizio Centofanti, con un saggio critico Ilaria Serra. Perché hai deciso di metterti…
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#Federico García Lorca#Giuseppe Iannozzi#Le avventure di Huckleberry Finn#Marino Maglian#Mark Twain#Oligo Editore#Pellegrini Editore#Premonizioni#Riccardo Ferrazzi#Romancero gitano
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Mark Twain "Le avventure di Huckleberry Finn, Oligo Editore
Traduzione e cura di Riccardo Ferrazzi e Marino Magliani Pagine 368, 22 euro dal 14 aprile in libreria OLIGO «TUTTA LA MODERNA LETTERATURA AMERICANA DERIVA DA UN LIBRO DI MARK TWAIN CHIAMATO HUCKLEBERRY FINN» (ERNEST HEMINGWAY) Una nuova traduzione del capolavoro di Mark Twain – un romanzo picaresco ambientato nel sud schiavista dell’America degli anni ’40 del XIX secolo – che accetta la…
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Santi Moix Brooklyn Studio
Testo di Luca Beatrice
Fotografie Ben Russell, Joshua Nefsky, Coordinamento editoriale Silvia Berselli, Art direction Wonderingsold
M77 Gallery, Milano 2014, 130 pagine,
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
Pubblicato in occsione della mostra M77 Gallery Milano 2014 in collaborazione con Paul Kasmin Gallery New York
Santi Moix, una delle personalità più interessanti dell’ambiente artistico newyorkese. L’esposizione propone 40 lavori inediti, tra dipinti e acquerelli, e una grande installazione site specific, pensata appositamente per gli spazi della galleria. Catalano di nascita (Barcellona, 1960), Santi Moix ha attinto dai frequenti viaggi e dai soggiorni di studio (Francia, Italia, Giappone, Africa) la linfa vitale per nutrire la sua creatività, fino a trovare nella metropoli americana un sicuro approdo dove sviluppare la sua arte. Influenzato da maestri quali Delacroix, Velàzquez, El Greco, Picasso, Mirò, Pollock, Moix ha avuto e continua ad avere, dal mondo della letteratura una altrettanto importante fonte d’ispirazione. L’immaginario letterario costituisce davvero un considerevole bagaglio di informazioni per la sua pittura. Non è un caso che la sua più recente personale in terra catalana ruotava attorno alle avventure di Huckleberry Finn, l’immortale personaggio di Mark Twain, con un’installazione di disegni e un grande wall drawing. “Ciò che cerco di fare, ogni giorno - afferma Santi Moix - è ribellarmi al passato e ai codici, che la mia opera non si capisca a prima vista, tentare che l’opera diventi intelligente da sola. Mi piacciono i quadri che sembrano idioti. Lottare contro gli istinti che conducono a certi automatismi, mi piace pensare che le foreste frondose siano grandi orecchie. Penso a Ramon Llull (scrittore e filosofo di Majorca) che diceva: captare sempre nell’ambiente le idee e proiettarle finché si convertono in sostanza propria. Veniamo da una grande esplosione, l’idea che questa stessa esplosione uscirà sulla tela e si perderà per sempre. La mia funzione, come artista, è quella di congelare l’istante”.
14/12/23
#Santi Moix#art exhibition catalogue#M77 Gallery Milano 2014#ambiente artistico NY#art books#fashionbooksmilano
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Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di stelle, e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante.
Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le stelle cadenti, per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido.
MARK TWAIN, Le avventure di Huckleberry Finn (1884)
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Le avventure di Tom Sawyer: Tom Sawyer e Huckleberry Finn 1 - Mark Twain https://ift.tt/DmV5r0w
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Lo sapevate che… Il diario di Anna Frank è stato censurato?
Se libri come Lolita o come l’Amante di lady Chatterley furono censurati per la forte componente erotica presente nei testi, erotismo che naturalmente urtava i moralisti di turno, altri libri furono censurati per ragioni meno ovvie. Eccone alcuni:
➡️Il dottor Zivago di Boris Pasternak: le ragioni furono squisitamente politiche. Il romanzo di Pasternak mette in evidenza gli aspetti più oscuri della Rivoluzione d’Ottobre e in Russia naturalmente ciò non poteva essere permesso. Tutte le case editrici russe respinsero quello che oggi è diventato un classico della letteratura, il romanzo, pensate, venne pubblicato per la prima volta in Italia, grazie a Giangiacomo Feltrinelli che fece arrivare clandestinamente il manoscritto.
➡️Le Operette Morali di Giacomo Leopardi: ebbene sì, il nostro grande poeta venne bandito e inserito nell’Indice dei libri proibiti. Perché? Le riflessioni di Leopardi sul dolore del vivere, sulla natura matrigna, insensibile al destino umano, urtarono la sensibilità cattolica. Pensate che fino al 1966 l’opera continuò ad essere proibita. Leggete il Dialogo della Natura e di un'anima e il Dialogo della Natura e di un Islandese. Danno i brividi.
➡️Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain. Ebbene sì, questo classico della letteratura dell’infanzia è finito nel mirino del polemicamente corretto e della cancel culture. Il motivo? È stato accusato di razzismo e l’uso frequentissimo della parola n… è bastato per far declassare il buon vecchio Mark Twain a scrittore diseducativo. Per gli stessi motivi anche Il buio oltre la siepe è stato bandito dalle scuole.
➡️ll diario di Anna Frank: questa è stata la censura più vergognosa, un insulto alla memoria di una ragazzina vittima dell’Olocausto. Per molti anni non si poteva leggere nelle scuole. Perché? Per la ragione più assurda di tutte: c’è un paragrafo in cui Anna descriveva la propria anatomia e i genitori temevano che propri figli potessero imparare i nomi delle proprie parti del corpo.
La letteratura viene censurata perché non si comprende il messaggio che ha voluto trasmetterci o perché lo si comprende fin troppo bene. I libri sono pericolosi: possono svergognare i governi, far scoppiare rivoluzioni o semplicemente mettere a nudo i pregiudizi e l’ipocrisia dei benpensanti. La letteratura, non mi stancherò mai ripeterlo, non è morale ma etica, ci spinge, ci sprona a fare nostra la complessità che scaturisce soltanto dalla comprensione.
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Potete seguirmi anche su Instagram, dove vi parlerò dei grandi classici, mi trovate a questo link: bit.ly/ilprofessorx
#libri #censura #letteratura
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“ Gli adulti non giocano, e più vanno avanti nella loro vita, più accumulano proprietà, meno è permesso loro di giocare. Possono ritagliarsi degli spazi in cui praticare uno sport: una partita di calcetto settimanale, o qualche scambio a tennis, ma lo sport non è del tutto gioco. Il gioco autentico presuppone lo sgretolamento dei ruoli costituiti durante la nostra vita. Giocare significa smettere di essere il Direttore e diventare Pirata. Non «fingere di diventare pirata», ma esserlo per intero, immergendosi nella nuova identità al punto da agitare una spada di gomma e urlare di rabbia mentre si assalta un fortino di sabbia. Il gioco prevede l’immersione assoluta in una storia che ci vede protagonisti con un’altra identità; è un luogo in cui si entra privi di ogni cosa, proprio perché è fondamentale essere pronti a diventare chiunque. Gli adulti possono permettersi l’arte, non il gioco. Possono immedesimarsi per un paio d’ore nel personaggio di un film d’avventura, ma anche in quel caso debbono giustificare questa perdita di identità momentanea con il valore intellettuale dell’esperienza artistica. Non tutti possono permettersi di essere adulti e correre al cinema per vedere il nuovo episodio di Guerre stellari. Non con una spada laser giocattolo da agitare nell’intervallo, almeno. L’eliminazione del gioco dalla vita degli adulti è il prezzo più grande che si deve pagare per accumulare averi. La vita del signor Langhorne è esemplare, da questo punto di vista: il piccolo Sam influì sempre sulla sua esistenza, e il piacere del gioco non lo abbandonò mai. Addirittura, quando iniziò a pubblicare brevi racconti su qualche rivista e intravide la concreta possibilità di una carriera letteraria, l’editore gli chiese un nome più breve da mettere sul frontespizio: lui decise di utilizzare il gergo degli scandagliatori del Mississippi che, quando c’era abbastanza acqua per navigare, urlavano al capitano: «Marca doppio!». Mark Twain, in americano. Ma proprio quel nome buffonesco, paradossalmente, fu il primo sintomo di una nuova vita che il signor Laghorne non poteva più affrontare privo di ogni cosa. La libertà che aveva sempre coltivato venne assediata dai suoi libri, dalla sua casa editrice, dalla sua famiglia. Come è noto, i racconti andarono talmente bene, e le conferenze erano talmente partecipate, che Mark Twain diventò famoso. I suoi romanzi più importanti sono utilissimi per descrivere quell’arte di non avere niente che certi bambini, in certi posti e in determinati periodi storici, sanno praticare con tanta dedizione: Le avventure di Tom Sawyer e, soprattutto, Le avventure di Huckleberry Finn. “
Salvatore La Porta, Less is more. Sull’arte di non avere niente, Il Saggiatore (collana La Cultura, n° 1134), 2018¹. [Libro elettronico]
#Less is more#letture#leggere#citazioni#libri#saggistica#Salvatore La Porta#Mark Twain#età adulta#giocare#gioco#letteratura americana#identità#essere#bambini#infanzia#Samuel Langhorne Clemens#avventure#adulti#Guerre stellari#libri per ragazzi#racconti#libertà#fantasia#creatività#vita#Le avventure di Tom Sawyer#Le avventure di Huckleberry Finn#letteratura per ragazzi#indipendenza
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l'ultimo libro di Bret Easton Ellis, BIANCO, uscito qualche mese fa (in Italia da Einaudi) e alla luce degli ultimi eventi (...) straordinariamente attuale.- «Sono scioccato per ciò che sta avvenendo, è orwelliano», dice lo scrittore americano.Viviamo in un' epoca contrassegnata da un nuovo puritanesimo, o se preferite da un nuovo maccartismo nel nome del politicamente corretto: al punto che se uno scrittore bianco maschio eterosessuale narrasse le vicende di una protagonista nera Lgbtqi verrebbe accusato di «appropriazione culturale». (...) Oggi è l' identità dell' artista a dare un significato al suo lavoro. Se sei transessuale, se sei gay, se sei una persona di colore, allora questo diventa il tuo biglietto da visita. E ciò che conta non è necessariamente ciò che hai (da dire) ma ciò che porti in scena come identità. Ed è una cosa spaventosa (...). Quando lei consegnò American Psycho, (...) lei venne attaccato dalle femministe e accusato di essere misogino, omofobo, razzista e così via. Pensa che oggi American Psycho troverebbe un editore? «Penso che se fosse scritto da una persona di colore disabile e transgender probabilmente lo troverebbe, ma da un uomo di mezza età bianco o da un giovane bianco no, (...) in quel campo di rieducazione che sono oggi le corporation dell' editoria e dello spettacolo in America no, non sarebbe possibile. Sono tanti i libri che non so se oggi sarebbero pubblicati: non penso che Fight Club, il romanzo del '96 di Chuck Palahniuk, verrebbe pubblicato, perché molti dicono che difende la violenza, il dolore e la crudeltà». (...) In realtà è un fenomeno che viene da lontano, anni fa Mark Twain venne accusato di usare la parola «negro» nelle Avventure di Huckleberry Finn, per cui il libro venne proibito in alcune università americane: e dire che Twain era un convinto abolizionista e disertò dall' esercito Confederato. C' è chi accusa Shakespeare di razzismo e antisemitismo, e Dante di islamofobia e omofobia. Tutto dovrà essere riscritto? «Di recente, come sapete, qui in America la Hbo ha tolto dal suo catalogo Via col vento, salvo poi rimettercelo in una nuova edizione in cui si sottolinea che la pellicola è razzista. Il problema è che quando fai una cosa del genere, hai incoraggiato il plotone d' esecuzione circolare della sinistra, dico circolare perché poi va a finire che si sparano tra loro. Una parte del problema di bandire Via col vento è che Hattie McDaniel ha vinto l' Oscar come miglior attrice non protagonista. Era la prima attrice nera ad aver vinto un Oscar. È per questo che quando se ne sono resi conto poi hanno lasciato perdere. (...) Quello che sta succedendo è assai preoccupante. (...) Non sanno che cazzo stanno facendo (...)».
da LaStampa, via https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/quot-cancel-culture-quot-nuovo-maccartismo-americano-bret-easton-243433.htm
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Avevamo tutto quanto il cielo, lassù, scintillante di stelle, e ci mettevamo a guardarle sdraiati a terra, e discutevamo se le aveva fatte qualcuno o se erano venute fuori così, da sole, e secondo Jim le aveva fatte qualcuno, ma secondo me erano venute fuori da sole, perché pensavo che ci voleva troppo tempo per farne così tante. Jim allora diceva che era stata la luna a farle, e beh, la cosa mi sembrava abbastanza ragionevole, così non ribattevo niente, perché una volta avevo visto una rana fare talmente tante uova che naturalmente poteva essere andata a quel modo. Guardavamo anche le stelle cadenti, per vedere dove finivano. Per Jim erano stelle venute male che venivano buttate via dal nido. MarkTwain - Le avventure di Huckleberry Finn
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Mark Twain ad Istanbul
Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens è stato autore di capolavori riconosciuti della letteratura americana del XIX secolo come Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn. William Faulkner scrisse che fu il “primo vero scrittore americano”.
Nel 1867 venne in visita ad Istanbul e descrisse la sua esperienza con parole sarcastiche: “Mosques are plenty, churches are plenty, graveyards are plenty” (Le moschee sono molte, le chiese sono molte, i cimiteri sono molti).
Riporto alcune, non lusinghiere parole, della sua esperienza ad Istanbul:
“Dicono che il Sultano avesse 800 mogli. Si tratta di poligamia. Il fatto che una cosa del genere sia legittima ha fatto arrossire le nostre guance per la vergogna”.
“Ci sono gatti ovunque ma non c’é whisky“.
“Gli uomini indossavano vestiti brutti, eccentrici che solo un sarto pazzo o sette demoni potevano concepire”.
Ebbe modo di visitare molti negozi e laboratori. Venne colpito dall'enorme numero di disabili e mendicanti che chiedevano l'elemosina per le strade. Sui negozianti disse: “Non potevano fare affari onesti senza dire bugie e imbrogliare. Anche gli stranieri che si sono stabiliti qui sono abituati a questa usanza”.
Non gli piaceva né il cibo né gli edifici storici e sul caffé turco: “Tra le bevande che ho bevuto nei paesi non cristiani, il caffè turco era il peggiore”.
Ma una cosa é piacuta a Mark Twain? Si. Il Bagno turco. Naturalmente non ha potuto fare a meno di dire che era una partica descritta in maniera esagerata nei libri di viaggio.
Bisogna comunque dire che Mark Twain era una persona molto, molto particolare, difficile da “conquistare” e che é stato accusato anche di essere razzista.
Per evitare una esperienza negativa come quella dello scrittore non affidarti a degli improvvisati o a dei cialtroni!
Foto: Mark Twain (al centro) ad Istanbul davanti alla fontana di Ahmet III antistante al Palazzo Topkapi (1867)
La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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Accade in queste ore nel New Jersey, dove due membri afroamericani dell’Assemblea hanno introdotto una risoluzione chiedendo ai distretti scolastici di rimuovere “Le avventure di Huckleberry Finn”. “L’uso nel romanzo di un insulto razzista e le sue rappresentazioni di atteggiamenti razzisti possono turbare gli studenti”, si legge nella risoluzione “NJ ACR225” introdotta dai democratici Verlina Reynolds-Jackson e Jamel Holley. Ironia della sorte, il romanzo di Twain quando uscì nel 1885 fu attaccato perché antirazzista: il personaggio di Jim era troppo eroico per uno schiavo.
come dicevo ieri, per i comunisti ogni scusa è buona per censurare i capolavori della letteratura e dell’arte in generale. In fondo non ragionano così anche i loro grandi amici: i Talebani?
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Riccardo Ferrazzi. Intervista a un grande traduttore e autore: Lorca, Twain e Premonizioni
Riccardo Ferrazzi Intervista a un grande traduttore e autore Federico Garcia Lorca, Mark Twain, Premonizioni di Giuseppe Iannozzi 1. Riccardo Ferrazzi, recentemente hai tradotto il “Romancero gitano” di Federico Garcia Lorca. La tua traduzione è stata pubblicata da Luigi Pellegrini Editore, introduzione di Fabrizio Centofanti, con un saggio critico Ilaria Serra. Perché hai deciso di metterti…
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L'anime televisivo Yurei Deco di Science Saru debutterà il 3 luglio #Anime #Crunchyroll #ScienceSARU #TomohisaShimoyama #YueriDeco
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Frasi Di Mark Twain
Frasi Di Mark Twain
Mark Twain, il cui vero nome era Samuel Langhore Clemens, era uno scrittore, oratore e comico americano. Durante la sua vita ha scritto opere di grande successo come Il principe e il mendicante o Un yankee alla corte di Re Artù, ma è conosciuto soprattutto per il suo romanzo Le avventure di Tom Sawyer e il suo sequel Le avventure di Huckleberry Finn. Mark Twain è considerato il padre della…
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Le avventure di Huckleberry Finn - Mark Twain https://ift.tt/AztlIRG
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