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#portadocumenti
pianocrisalide · 2 years
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Sono disponibili i nuovi portafogli/ portadocumenti- ci entrano fino a 4 passaporti - nel nostro negozio #etsy: PORTA DOCUMENTI "MOLAROTTO" | Porta Passaporto | Portadocumenti da Viaggio | Portadocumenti Tracolla | Portafoglio da Viaggio #portadocumenti #portadocumentidaviaggio #portadocumentitracolla #regaloperviaggiatore #portapassaporto #portafogliodaviaggio #regalodaviaggio #regaloperviaggio https://etsy.me/3SEOxFp (presso Torino, Piemonte, Italy) https://www.instagram.com/p/CjXRO4UMqmL/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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bucciadiarancia · 1 year
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Mio padre mi ha visto con un mano un quadernetto e col tono più tranquillo possibile ha detto: "Ah, ho uno di questi tuoi quaderni", ed ha tirato fuori dal portadocumenti dell'auto uno dei miei diari segreti da tardo adolescente.
Io manco da casa da un anno, sono diventata viola.
#r
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apeir0nn · 2 years
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oggi ho mandato al capo il link di Amazon per una cartella portadocumenti che mi sarebbe molto utile, me l'ha ordinata dopo due minuti :') spero che arrivi con prime perché non vedo l'ora di sistemare le mie scartoffie
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telodogratis · 6 days
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Addio Spid, arriva il nuovo portadocumenti digitale che dovranno avere tutti gli italiani
[[{“value”:” Rivoluzione nelle tasche e nelle borse degli italiani, grazie al Pnrr e ai suoi obiettivi sulla sostenibilità… L’articolo Addio Spid, arriva il nuovo portadocumenti digitale che dovranno avere tutti gli italiani proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”Rivoluzione nelle tasche e nelle borse degli italiani, grazie al Pnrr e ai suoi obiettivi sulla…
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adrianomaini · 8 months
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Raccontava di qualche sosta lungo il tragitto da Varapodio a Ventimiglia
Raccontava di qualche sosta lungo il tragitto da Varapodio a Ventimiglia https://ift.tt/GWpxzsl Ventimiglia (IM): il tratto iniziale di strada delle Ville Ho rivisto Rocco da lontano dopo cinquant’anni passando davanti alla casa di sua figlia, affacciato al poggiolo del secondo piano, sopra alle Calandre. Mi sono chiesto cosa ci facesse lì, lui che abitava solitario sulla collina di Peidaigo, nascosto tra qualche pinastro ma con davanti il disegno mobile del mare. Ho sospettato avesse problemi di salute. Non mi ha riconosciuto credo e mi ha salutato come fa con tutti quelli che passando a piedi per la strada delle Ville e alzano gli occhi, augurandomi buona passeggiata con la stessa gentilezza con cui quando ero piccolo mi offriva le sue olive cunzate* alla calabrese che stava mangiando con una pagnotta: “volete favorire?”. Ho capito che era lui per deduzione. Quando lo conoscevo ero un bambino sui dieci anni, ma ero il figlio del padrone o almeno del datore temporaneo di lavoro quando c’era da cavare le patate e Rocco dava del voi per rispetto quasi a tutti. Nell’ora meridiana del pasto e del riposo si sedeva sotto al grande albero di pissalùte* nella fascia in fondo alla campagna che raccoglievamo per fare seccare sul terrazzo e confezionare a pani avvolti nelle foglie di alloro. Oltre alle olive schiacciate alla calabrese mangiava qualche fetta di mortadella impacchettata in un foglio di carta oleata e in un altro foglio di carta grezza bianca per alimenti come facevano i salumieri. Quel foglio bianco lo utilizzava nel frattempo per scrivere la brutta copia della lettera per la sua donna che abitava e lavorava a Romano Lombardo dove erano note fabbriche di caramelle, tra cui l’azienda dolciaria Enrico Pagliarini. Le caramelle erano vendute in una scatola di lamiera che veniva spesso utilizzata come portagioie o portadocumenti da nascondere nell’armadio. A casa nostra era la cassaforte tenuta sul comò, c’erano dentro un po’ di soldi di scorta per un paio di mesi, in attesa di andare a vendere al mercato e c’erano anche dei buoni postali nominativi da diecimila lire che mia nonna ogni tanto mi regalava. Ma questa è la storia di casa mia. Rocco era arrivato col padre e la famiglia da un paese calabrese da cui era derivato il loro cognome. Raccontava di qualche sosta lungo il tragitto da Varapodio a Ventimiglia e il periodo vissuto a Genova in via Borgo Incrociati, vicino alla stazione di Brignole. Poi a Ventimiglia Vecchia li avevano accolti molto meglio e nelle campagne faceva anche delle giornate dal Lillo per insertare*. C’è chi se ne ricorda ancora. Rocco aveva messo su anche un piccolo banco di calze sul mercato del venerdì, e un giorno alla settimana non poteva assolutamente venire in campagna. La filanca, finita la guerra, attirava i clienti francesi che approfittavano del cambio favorevole del franco. Ogni tanto tirava un urlo e i clienti accorrevano al suo banco. Il fratello Salvatore lo incontro più spesso e mi parla nel nostro dialetto con un accento di un paese che non esiste nella realtà. Oggi dopo più di sei mesi sono salito a Ventimiglia Vecchia e c’era il manifesto di una settimana fa che annunciava che Rocco è mancato all’età di 91 anni e che a causa del virus non hanno fatto la funzione religiosa. Avrei voluto parlargli, ricordare qualcosa insieme. Ho perso un’altra occasione. * Cunzate: olive schiacciate e condite, insaporite alla calabrese - Pissalùte: pissalutti, varietà di fichi con picciuolo allungato - Insertare: innestare. Arturo Viale, Punti Cardinali. Da capo Mortola a capo Sant'Ampelio, Edizioni Zem, 2022 Altre pubblicazioni di Arturo Viale: La Merica...non c'era ancora, Edizioni Zem, 2020; Oltrepassare. Storie di passaggi tra Ponente Ligure e Provenza, Edizioni Zem, 2019; L'ombra di mio padre, 2017; ViteParallele, 2009; Quaranta e mezzo; Viaggi; Storie&fandonie; Ho radici e ali; Mezz'agosto, 1994. Adriano Maini via Aspetti rivieraschi https://ift.tt/dX1PGTH January 18, 2024 at 03:55PM
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L'Anno Nuovo porta IT Wallet, il portadocumenti elettronico
Tgcom24 A confermare, entrando più nei dettagli, la notizia il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, in audizione alla Camera. “IT Wallet, il portafoglio digitale che consentirà agli italiani di custodire alcuni documenti, come la patente di guida, sui device elettronici, arriverà il prossimo anno”.   Sul progetto IT Wallet, ha aggiunto, “siamo sostanzialmente in linea con il piano…
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gonagaiworld · 2 years
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La nuova missione di Spy Classroom è sollecitare le donazioni di sangue Il centro trasfusionale della Croce Rossa di Kanagawa distribuisce cartelline portadocumenti che mostrano Lily, Grete, Annette e Monika. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/la-nuova-missione-di-spy-classroom-e-sollecitare-le-donazioni-di-sangue/?feed_id=335216&_unique_id=63c2c541d4def #CroceRossaGiapponese #SpyClassroom
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lamilanomagazine · 2 years
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Crema, si finge il Maresciallo dei Carabinieri, ma davanti ha quello vero: denunciato
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Crema (Cremona), si finge il Maresciallo dei Carabinieri, ma davanti ha quello vero: denunciato. I Carabinieri di Pandino hanno denunciato per falsità materiale, false attestazioni a pubblico ufficiale sull’identità personale e usurpazione di titoli e onori un cittadino italiano di 57 anni, residente in provincia di Napoli, con numerosi precedenti penali e di polizia a carico. Durante questo intervento il vero Maresciallo dei Carabinieri ha denunciato il falso Maresciallo dei Carabinieri. Cosa è successo? Il Comandante della Stazione di Pandino, il pomeriggio di sabato 17 dicembre, verso le 14.30, era libero dal servizio e ha notato un’auto che in via Milano di Pandino ha svoltato e imboccato la strada contromano, percorrendola a forte velocità. Quindi, lo ha invitato a rallentare e a non proseguire contromano, ma l’uomo ha gesticolato con animosità facendo intendere che non gli importava quanto gli era stato detto. Anzi, ha fatto inversione e ha parcheggiato nella via. Il Comandante della Stazione lo ha raggiunto nel parcheggio e con il tesserino di riconoscimento si è qualificato e gli ha chiesto la patente di guida. Maresciallo dei Carabinieri, falso Il conducente di quel veicolo ha però mostrato una placca dei carabinieri, che si trova nei negozi specializzati in articoli militari e in vendita solo al personale autorizzato ad acquistarlo, ma non aveva all’interno il relativo tesserino di riconoscimento. Inoltre, ha riferito di essere anche lui un maresciallo dei carabinieri. Il vero maresciallo ha chiesto l’esibizione di un tesserino dell’Arma, ma l’uomo evidentemente non lo aveva e ha consegnato la patente di guida. A quel punto, il vero maresciallo ha chiesto il supporto di una pattuglia e lo ha accompagnato presso la caserma di Pandino dove ha verificato si trattava di un 57enne con precedenti penali e di polizia a carico per reati contro il patrimonio, contro la fede pubblica e relativi alla detenzione di documenti falsi. La denuncia Una volta terminati gli accertamenti l’uomo è stato denunciato per falsità materiale, false attestazioni a pubblico ufficiale sull’identità personale e usurpazione di titoli e onori. Il portadocumenti con la placca dell’Arma dei carabinieri è stato sequestrato ed è stato anche sanzionato per le infrazioni al codice della strada commesse. Read the full article
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designmiss · 8 years
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Un attrezzo multiuso nel portadocumenti https://www.design-miss.com/un-attrezzo-multiuso-nel-portadocumenti/ Un attrezzo #multiuso grande come una carta di credito
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mpandco · 3 years
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scontomio · 1 year
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💣 Cassettiera portadocumenti HAN SYSTEMBOX design accattivante per documenti fino al formato C4 🤑 a soli 40,42€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/cassettiera-portadocumenti-han-systembox-design-accattivante-per-documenti-fino-al-formato-c4/?feed_id=173187&_unique_id=65302ec147081&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Cassettiera%20portadocumenti%20HAN%20SYSTEMBOX%20design%20accattivante%20per%20documenti%20fino%20al%20formato%20C4 La cassettiera portadocumenti HAN SYSTEMBOX offre un design accattivante e un'organizzazione ottimale per il tuo ufficio. I suoi cassetti chiusi scorrono perfettamente e possono contenere documenti fino al formato C4. Ideale come sistema di archiviazione da scrivania o per impilare, questa cassettiera è dotata di clip di etichettatura e piedini antigraffio. Realizzata in Germania, questa cassettiera HAN è un prodotto di marca originale con dimensioni esterne di 275x330x320 mm. Il colore grigio chiaro-traslucente blu si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente di lavoro. #coupon #han #vaschetteportacorrispondenza #offerteamazon #scontomio
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maria-rosariab-blog · 4 years
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Gucci - portadocumenti Pochette
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Bisogna sapere viaggiare
Nei miei anni di vagabondaggio ho capito una cosa fondamentale: bisogna sapere viaggiare. Da qui la necessità di scrivere una guida pratica per viaggiatori bevendo un infuso di ibisco e rosa. Un vademecum frutto della mia personale esperienza che spero possa essere utile per rendere più piacevole qualunque tipo di viaggio, schematizzato ed arricchito di aneddoti affinché la lettura risulti scorrevole, chiara e piacevole.
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• Ricordarsi che per quanto tutto possa essere organizzato gli imprevisti capitano e bisogna affrontarli senza mai scoraggiarsi o demoralizzarsi. Spesso un piano di riserva è indispensabile (ricordo ancora i vari biglietti di ingresso di mostre ed esposizioni fatte on line di cui ho portato, per un eccesso di zelo, sia la versione cartacea che quella digitale) ma la cosa migliore è saper improvvisare quando possibile, modificando velocemente i nostri piani iniziali in base alle necessità. • Cercare di avere un bagaglio leggero: se ci sono dubbi meglio una cosa in meno che in più, in questi anni mi sono resa che nella maggior parte dei casi portavo con me cose inutili, di cui non ne avevo bisogno. Una felpa o un maglione anche in estate va bene per ogni imprevisto, portarsi dietro l’intero guardaroba invernale è un’esagerazione. In ogni caso se qualcosa dovesse servire si può sempre acquistare sul luogo, nel mio ultimo viaggio a causa di giornate particolarmente calde ne ho approfittato per comprare qualche maglietta nuova (tra l’altro tutte ispirate a “la Bella e la Bestia”). • Scegliere il bagaglio giusto in base a dove si deve andare, a quali mezzi si devono prendere e soprattutto in base a cosa ci si porta dietro. Io ho un intero kit viaggio di Carpisa regalatomi anni fa dalla mia migliore amica composto da trolley grande, beauty-case, trolley piccola e borsone, un regalo che negli anni si è rivelato utilissimo permettendomi di scegliere il bagaglio migliore in base alle necessità del momento, a questi vanno aggiunti la mia borsa da viaggio, sempre di Carpisa, regalo invece di mio padre per il mio primo viaggio da sola ed il mio zaino Eastpak che è con me dai tempi del liceo. Discorso a parte sono poi le borse per reflex e pc o per attrezzature particolari. Nel primo caso ho optato per una tracolla imbottita presa da Amazon che in genere diventa la borsa in cui tengo tutti gli apparecchi elettronici: cellulare, tablet, pendrive, memory card, power bank, carica batterie e cavi vari, e ovviamente la reflex. Nel secondo caso invece la cosa migliore è uno zaino imbottito, a causa del peso del computer, infatti, la tracolla risulta scomoda soprattutto se si dovrà camminare parecchio a piedi (cosa che imparai a mie spese durante gli anni universitari, la borsa fu una pessima scelta). • Controllare sempre prima di partire che il vostro bagaglio rispetti sempre le dimensioni ed il peso che la compagnia con cui avete scelto di partire vi consente di portare, eviterete così spiacevoli inconvenienti come il dover pagare in più per il vostro bagaglio. • Consultare sempre una guida locale prima di partire per sapere cosa si può o non si può portare (Samantha Jones docet) in modo da rispettare sempre i luoghi che visitate. • Discorso a parte va fatto per il beauty-case, croce e delizia di molti viaggiatori. Anche qua vige la regola del viaggiare leggero, il mio è composto davvero da poche cose e si riduce al kit per i liquidi preso sempre da Carpisa, e a pochi altri accessori. In particolare trovo indispensabile avere con me una crema solare, un sapone neutro, un buon deodorante, dell’aloe, del burro di karité, uno shampoo, un balsamo, le lacrime artificiali, un dentifricio, uno spazzolino, la Tangle Teezer compact, un pettine a denti larghi, una pinzetta, uno struccante, una bb cream leggera, un balsamo labbra, una matita e un mascara. In passato avevo anche un piccolo kit unghie ma optando per lo smalto semi-permanente è diventato del tutto superfluo. Quando possibile, ma non sempre, e mi concedo il lusso di portare qualcosa in più, aggiungo delle matite labbra e occhi e una palette Pupa che contiene un po’ di tutto oltre a qualche crema in più come l’anticellulite o quella all’ossido di zinco. Un altro modo per rendere il bagaglio più leggero è quello di usare dei campioncini oppure accessori usa e getta, che in linea generale non mi fanno impazzire perché trovo che inquinino troppo per i miei gusti ma ammetto che in alcuni casi possano essere una salvezza. Valida poi l’alternativa proposta da molte aziende cosmetiche ovvero quella di creare delle mini taglie dei vari prodotti che sono al di sotto dei 100 ml e, per chi è affetto da shopping compulsivo come me, sono pure un modo per provare prodotti diversi. • Dividere portafogli e portadocumenti può facilitare notevolmente le partenze soprattutto in aeroporto quando il controllo di carta d’identità e carta d’imbarco avviene ad ogni step, in più è una sorta di piano b, pensate di riuscire a perdere o a farvi rubare sia portafogli che portadocumenti? Improbabile quindi per ogni eventualità meglio tenere sempre comunque un documento (nel mio caso è la patente) nel portafogli e pochi spicchi comunque in borsa, per le emergenze. Comoda pure l’opzione agenda e portadocumenti per chi, ancora, usa il cartaceo, io oramai tendo a fare tutto con il tablet, quindi, per me, sarebbe un peso in più inutile. • Durante il viaggio cerchiamo di stare comodi, utile, quando possibile, vestire casual: capelli legati, niente trucco e tenuta sportiva, portando con me un piccolo cuscino ed una sciarpa di grandi dimensioni che può diventare un piccolo lenzuolo in caso di necessità. Se il viaggio dura poi parecchie ore è utile ogni tanto alzarsi per sgranchire le gambe. • Infine avere un passatempo durante il viaggio è sempre di aiuto per non annoiarsi, io spesso leggo ma si può tranquillamente vedere un film, ascoltare musica, disegnare, giocare con vari dispositivi elettronici, insomma sono diverse le attività da potere fare.
Detto ciò godetevi appieno ogni esperienza, non abbiate mai paura dell’ignoto perché ogni viaggio è un’avventura che ci potrà solo arricchire.
Stefania.
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deathshallbenomore · 2 years
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ho appena assistito a una incredibile scena di giustizia divina. salgo sul bus, arrivano i controllori a caccia di turisti senza biglietto. beccano turista francese che non solo non ha il biglietto, ma nemmeno [a detta sua] soldi e documenti. il controllore lo incalza spazientito, e l’altro ‘non ho niente, sono un turista!’. il controllore, giustamente, ‘guardi che questo non la giustifica ad andare in giro senza documenti’. si dibatte su eventuali soluzioni, ad esempio esibire una foto del documento, ma pare non esserci modo di risolvere. ‘allora andiamo in questura’. ed ecco che improvvisamente appare il bancomat per pagare la multa. 9/10, il punto in più l’avrei dato se ci fosse stata la gag del portadocumenti di ajeje brazorf, ma direi momento succosissimo da vedere dal vivo
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libriaco · 3 years
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Un dvärgen nella borsetta
Una cosa che nessun gentiluomo deve mai fare è gettare un'occhiata indiscreta all'interno della borsetta di una signora; figurarsi poi metterci le mani dentro per cercare qualcosa!
Mi si intenda, non è solo inutile galanteria, rispetto della riservatezza o, in caso di mogli o affini, timore di trovare chi sa cosa: il fatto è che nella borsetta di una donna si trova davvero di tutto e difficilmente quello che si cerca.
Si trovano senz'altro un metro metallico avvolgibile con integrata bolla per livella, le pinzette per le ciglia (quale donna non ne ha con sé?), una crema per le mani (commento come il precedente), una o più chiavette USB con i cordini rigorosamente intrecciati e indistricabili, una penna, un lapis, un piccolo cacciavite, numerose monetine di pezzature varie, decine di scontrini semi appallottolati e risalenti a settimane o mesi prima, dei fazzolettini di carta, un portamonete-portadocumenti con infinite capienti tasche, tutte rigorosamente piene, un cellulare, il caricatore di detto cellulare, qualche banconota da cinque e dieci euro, un paio di mazzi di chiavi con relativi ingombranti portachiavi, un porta occhiali per gli occhiali da vista, uno per quelli da sole, un disinfettante in crema, una mascherina chirurgica, una mascherina FFP2, dei guanti di lattice monouso. E questo è solo un florilegio.
Io, qualche mese fa, autorizzato da mia moglie a cercare il caricatore del suo cellulare, nella sua borsa ho trovato anche un Nano. Non scherzo, neanche sapevo che esistesse, prima di averlo tra le mani: ho pescato, dalla borsa delle meraviglie della consorte, Il nano, di  Pär Lagerkvist, un libriccino cartonato e piuttosto denso.   "E questo Pär Lagerkvist chi è?" ho chiesto alla mia signora. Ho pronunciato il nome nel mio svedese più fluido, dovuto a una vecchia frequentazione lavorativa, e tuttavia ho ricevuto uno sguardo di commiserazione per la mia ignoranza. "Non conosci Lagerkvist? È un premio Nobel!" "Nobel, che vuol dire Nobel, hanno dato il Nobel per la letteratura anche a Dario Fo e a Sinclair Lewis, che c'entra!" Ma ho incassato il colpo; il caricatore che mi aveva chiesto di cercarle gliel'ho dato, Il nano invece l'ho sequestrato e l'ho messo in cima alla mia pila delle letture notturne.
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P. Lagerkvist, [Dvärgen, 1944], Il nano, Milano, Fabbri, 1970
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