#piccoli ritratti
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Nuova commissione 10x10 cm
In libera espressione artistica…mi è piaciuto, diventerà un gradito regalo per un amante dei cavalli. “Le Miniature del cuore” cm 10×10, li spedisco abbelliti da una cornice paspartou. Tutte le info per queste è altri tipi di commissione le potete trovare su questa pagina https://umbertafineart.com/alcuni-lavori-su-commissione/ Ti piacciono i contenuti che propongo, sostienimi con…
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#amo i cavalli#animal portraits#arte#arte animali#artisti su commissione#cavalli#cavalli arabi#mini ritratti#piccoli ritratti#ritratti animali#ritratti su commissione
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Autori Vari "Piccoli ritratti di gatti", presentazione
Per i giovani lettori Selvatici e teneri, furbi e giocherelloni, indipendenti e maliziosi… Sfogliare queste pagine è come percorrere una magnifica galleria di ritratti di gatti: testi appartenenti a epoche e stili differenti si accompagnano a illustrazioni contemporanee, raccontandoci le mille sfaccettature dei misteriosi felini che da sempre affascinano scrittori e artisti.(da Rizzoli…
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Da: The Fiery Cross
Parte seconda, cap. 18
La chiamata dei capo clan.
La brezza proveniva da ovest. Jamie alzò il mento, godendosi il suo tocco freddo sulla pelle accaldata. La terra digradava a onde di marrone e di verde, accese qua e là da sprazzi di colore che illuminavano la bruma degli anfratti come il chiarore di un fuoco da campo. Si sentì calare addosso una gran pace a quella vista, e respirò a fondo, mentre il suo corpo si rilassava. Anche Gideon si rilassò, ogni irascibilità ormai prosciugata come acqua da un secchio bucato. Pian piano Jamie lasciò cadere le mani sul collo del cavallo, che restò immobile, le orecchie puntate in avanti. Ah, pensò, mentre si impossessava di lui la consapevolezza di essere in un Posto con la P maiuscola. Pensava a posti del genere in una maniera inspiegabile a parole, limitandosi a riconoscerlo quando ne scovava uno. Avrebbe potuto definirlo sacro, se non fosse che la sensazione che gli procurava non c’entrava niente né con la chiesa né con i santi. Era semplicemente un luogo a cui sentiva di appartenere, e ciò bastava, anche se preferiva essere solo, quando gli capitava di trovarlo. Abbandonò del tutto le redini sul collo del cavallo. Nemmeno una creatura dalla mente distorta come Gideon avrebbe provocato guai, qui. E infatti il cavallo rimase tranquillo, con il massiccio e scuro garrese che fumava al freddo. Pur non potendo trattenersi a lungo, Jamie si sentiva profondamente soddisfatto di quella tregua... non solo dalla battaglia con Gideon, bensì anche dalle pressioni del prossimo. Aveva appreso molto tempo prima l’arte di isolarsi in mezzo a una folla, di cercare la privacy nella propria mente quando il corpo non poteva averne. Però era un montanaro nato, e aveva imparato presto anche l’incanto della solitudine, e l’aura di guarigione che emanavano i luoghi silenziosi. Tutto a un tratto ebbe una visione di sua madre, uno di quei piccoli, vividi ritratti che il suo cervello conservava gelosamente per poi tirarli fuori di punto in bianco in risposta a Dio sapeva cosa: un suono, un odore, qualche momentaneo ghiribizzo della memoria. Stava posando trappole per i conigli su una collina, quel giorno, tutto accaldato e sudato, con le dita irritate dalle ortiche e la camicia appiccicata alla pelle per via del fango e dell’umidità. Sua madre se ne stava là sotto l’ombra verdognola, a terra accanto a una piccola sorgente, del tutto immobile – il che non era da lei – con le lunghe mani ripiegate in grembo. Lei gli aveva sorriso in silenzio e lui le si era avvicinato, a sua volta senza parlare ma pieno di un grande senso di pace e contentezza, per poi appoggiarle il capo contro la spalla con un braccio di lei attorno alla vita, sapendo di trovarsi al centro del mondo. Aveva cinque anni all’epoca, o magari sei. All’improvviso, così come era arrivata, la visione svanì, simile a una trota luminosa che scompaia nell’acqua scura. Si lasciò dietro di sé la stessa sensazione di pace profonda, tuttavia, quasi che qualcuno lo avesse abbracciato, e una mano morbida gli avesse sfiorato i capelli. Scese rapidamente di sella per il bisogno di sentirsi gli aghi di pino sotto gli stivali, in una specie di collegamento fisico con quel posto. Per cautela legò le redini a un pino robusto, benché Gideon apparisse abbastanza calmo; abbassata la testa, stava brucando a terra in cerca di ciuffi d’erba secca. Jamie restò fermo un istante, poi si girò con cura a destra verso il nord. Non ricordava più chi glielo insegnato, se sua madre, suo padre o il Vecchio John, il padre di Ian. Recitò le parole, tuttavia, mentre girava in tondo seguendo il corso del sole, mormorando la breve preghiera a ciascuno dei quattro venti, per poi terminare a ovest, nel sole del tramonto. Raccolse a coppa le mani vuote e la luce le riempì, traboccandogli dai palmi.
Che Dio possa tenermi in salvo a ogni passo, Che Dio possa aprirmi ogni valico, Che Dio possa sgombrarmi ogni strada, E che possa accogliermi nelle Sue mani.
Seguendo un istinto più antico della preghiera, prese la fiaschetta dalla cintura e ne versò qualche goccia a terra. Brandelli di suoni gli giunsero sulle ali della brezza; risate e richiami, rumori di animali che si inoltravano nel sottobosco. Non lontana da lì, la carovana si trovava giusto dall’altra parte di una valletta, intenta ad aggirare lentamente la curva della collina di fronte. Doveva andare, adesso, raggiungerli nell’ultimo tratto di salita verso il Ridge. Eppure esitò qualche istante, restio a infrangere l’incantesimo di quel Posto. Captando con la coda dell’occhio un minuscolo movimento si chinò, strizzando gli occhi per scrutare la fitta ombra sotto un cespuglio di agrifoglio. Se ne stava lì immobile, perfettamente fuso con lo sfondo cupo. Non lo avrebbe mai visto, se i suoi occhi da cacciatore non ne avessero percepito il movimento. Un gattino piccolo piccolo, il pelo grigio gonfiato come un soffione maturo, gli enormi occhi spalancati che non battevano ciglio, quasi incolori nella tenebra. « A Chait», sussurrò tendendogli lentamente un dito. «Che cosa ci fai tu qui?»
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Riccardo Mannelli
[*] Sara e Ascanio
[*]
[*] Ritratto d'attrice
# [*] Hasta manana 8
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# [*] Sono una donna
http://www.riccardomannelli.it/project/ritratti/
https://it.pinterest.com/
https://www.cambiaste.com/it/artisti/riccardo-mannelli-5629
#https://www.galleriagagliardi.com/it/opere-artista/riccardo-mannelli
http://www.riccardomannelli.it/project/alcuni-piccoli-film/
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Un anno fa ho cominiciato a riempire di disegni questo libro, l'idea era di provare a ritagliare un pezzettino di ogni giorno da dedicare a una cosa che amo fare. Non sono sempre riuscita a farlo, né a seguire le indicazioni dell'autrice del libro, che prevede alcuni soggetti anomali per far sperimentare (tipo le tubaure) e una griglia di quadratini (uno per ogni giorno, appunto) per mantenere piccoli e idealmente rapidi i disegni.
Io ho allargato o convertito alcuni temi, includendo per esempio degli animali e dei fiori e ho sconfinato a volte per avere un rettangolo anziché un quadrato, e penso che continuerò a piegare le regole un pochino, perché alcune pagine le ho quasi finite mentre altre sono ancora vuote.
Vorrei disegnare di più dal vivo e finora ho sfruttato youtube per sperimentare dei ritratti da persone in movimento, voglio provare anche con gli animali.
Vorrei anche sperimentare di più con i pennarelli e le penne e qualche acquerello, anche se la carta di questo libro non è molto adatta, però potrei incollare sul retro delle pagine piene, dato che disegnarci sopra rovina i disegni fatti coi pastelli che sto usando principalmente. Sono riuscita a disegnare anche con una mano sola in questi giorni di braccio rotto, tenendo ferme le pagine con un altro quaderno, e ho inserito nella pagina delle composizioni involontarie le mie scomposizioni involontarie e in quella dei vestiti estivi il tutore che spero di togliere presto.
In questi giorni ho fatto delle foto per ricordarmi a che punto sono arrivata a un anno di distanza e vedremo cosa riuscirò a combinare nei prossimi mesi. È stato un bel modo di tenere traccia delle mie giornate o di ricordare alcuni momenti speciali ripescati tra le vecchie foto. Insomma, nel complesso direi che l'esperimento sta riuscendo.
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Ch-ch-changes
���� Novità
Nella più recente app per iOS, Attività ora mostra una interazione con un follower, se esiste, ed elimina le nuove voci quando si passa altrove.
Nella più recente app per iOS, la tavolozza di colori predefinita ora è abbinata alla modalità chiara o scura di iOS quando si accede o ci si registra.
Ora è possibile cambiare la scheda predefinita della dashboard scegliendo “Seguiti” o “Per te” passando alle impostazioni di configurazione della scheda della dashboard (si trovano nella barra della scheda) e bloccando l’opzione scelta. Questa funzione è disponibile per tutti gli utenti su web e coloro che usano la versione 31.9+ dell’app iOS o la versione 31.8+ dell’app Android. Impostando la scheda predefinita su una qualsiasi piattaforma aggiornerà le altre piattaforme al successivo caricamento.
Sul web, nei blog di gruppo in cui è abilitata l’opzione “Mostra ritratti autori” ora appare il ritratto dell’autore nell’intestazione del post e nell’avatar del blog di gruppo. Funzionava già così per gli avatar mobili di grandi dimensioni, ma ora l’opzione è stata estesa anche dove usiamo gli avatar più piccoli nelle impostazioni.
Abbiamo apportato qualche modifica visiva al selettore del blog per immettere la risposta, così è più intuitivo capire che è possibile fare clic per selezionare blog diversi da quello principale.
🛠 Correzioni
Abbiamo riscontrato alcuni casi in cui i tag filtrati non impedivano ad alcuni post di apparire. L’errore è stato corretto e i tag filtrati ora funzionano su tutti i post.
Abbiamo corretto alcuni errori grafici nella ricerca di audio mentre si scrive o si modifica un post sul web.
Abbiamo migliorato il rapporto di contrasto per il pulsante Chiudi quando si visualizza un blog o un post in un popup sul sito. Prima usava i colori del tema del blog, ora lo abbiamo aggiornato affinché mostri un contrasto migliore quando un blog usa una combinazione di colori a basso contrasto.
Abbiamo corretto alcuni errori grafici in Safari che causavano uno sfarfallio delle frecce sinistra e destra nei caroselli dei consigli di blog e tag quando ci si passa sopra con il mouse.
🚧 In corso
Siamo al corrente di un problema che impedisce l’elaborazione dei rimborsi in alcuni casi. La risoluzione è una priorità assoluta. Se hai richiesto un rimborso ma l’accredito non compare nell’estratto conto entro 10 giorni, contatta il Supporto!
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Siamo al corrente di un problema molto raro che può rendere inutilizzabili le conversazioni di messaggistica dirette se un blog inavvertitamente blocca e poi sblocca l’altro partecipante alla conversazione. Sbloccando l’altro blog, la conversazione dovrebbe funzionare di nuovo. Se ti è capitato, contatta il Supporto e ti aiuteremo a correggere manualmente il problema nella conversazione!
🌱 In arrivo
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#aggiornamenti tumblr
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Piccoli ritratti ad acquerello su cartone da imallaggio.
@gianlucacitiart
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Ritratti Africani Seydou Keïta , Malik Sidibé, Samuel Fosso
a cura di Filippo Maggia
Electa, Milano 2023, 144 pagine, 22.3 x 28.4 cm, Bilingue Italiano/Inglese, ISBN 978-8892823785
euro 32,00
email if you want to buy [email protected]
Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra, a cura di Filippo Maggia, allestita presso il Magazzino delle Idee di Trieste dal 18 febbraio all'11 giugno 2023. Seydou Keïta e Malik Sidibé, nati da famiglie modeste, hanno iniziato la loro carriera in piccoli studi fotografici nella capitale del Mali, Bamako e con il loro obiettivo hanno immortalato anni cruciali per la storia del paese e dell'Africa. Di una generazione successiva, è Samuel Fosso: anche lui ha iniziato la propria carriera in un piccolo studio fotografico ma la sua opera non si compone come quella di Keïta e Sidibé di ritratti di altri, ma ritrae sé stesso interpretando ironicamente gli stereotipi dell'Africa vista con gli occhi dell'Occidente o in cui reincarna, a partire da Malcolm X, le figure simbolo dell'emancipazione dei neri. Il percorso che si dipana nel libro è una sorta di "staffetta", come la definisce il curatore, che permette di coprire un lungo periodo di storia africana: il filo narrativo tracciato da Keïta alla fine degli anni Quaranta ha poi trovato un suo percorso evolutivo che corre di pari passo con la progressiva conquista e manifestazione di una consapevole 'africanità', segno distintivo che leggiamo nei loro ritratti, che non casualmente divengono autoritratti in Fosso.
12/04/23
orders to: [email protected]
ordini a: [email protected]
twitter: @fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
#ritratti africani#photography exhibition catalogue#Magazzino Idee Trieste 2023#Seydou Keita#Malik Sidibé#Samuel Fosso#Filippo Maggia#photography books#fashionbooksmilano
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I Lèvër al Castlët Sülàca e Ucmèr
(I Levori - Castelletto Vezzolacca e Mocomero)
Presentazione Giovanni Manzi - Claudio Carrai
Il libro di poesie in prosa in dialetto piacentino con traduzione in italiano accenna alla vita nel dopoguerra nell’alta Val Tolla (ora Val d’Arda).
Dopo alcuni ritratti di personaggi e dell’infanzia descrivo alcuni dei principali momenti/lavori in montagna. In poche pagine non è possibile parlare estesamente di molte persone e della vita di quei piccoli paesi, spero comunque che la lettura possa riportare alla memoria momenti che vanno ben oltre quello che ho scritto.
Il libro sarà presentato in occasione dell’assemblea annuale degli Amici della Antica Chiesa in Castelletto di Vernasca (PC) il prossimo 10 agosto 2024 a partire dalle ore 17,00. La partecipazione è libera.
Arturo Croci - viva la vita
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Endri Beqo e il suo amore per l'arte..." Nel 2013 Endri partecipò in collaborazione con suo fratello stilista a Firenze presso un teatro di abbigliamento e vignette. Oltre a tutto ciò abbiamo citato sopra, da 7 mesi Endri rispecchia la sua arte, anche come professore al corso per i bambini piccoli nel ramo pittura presso il Centro "ZojArt" Academy."
Foto cortesia ENDRI BEQO E IL SUO AMORE PER L’ARTE E I PICCOLI ARTISTI Endri Beqo è nato l’8 gennaio 1988 a Tirana (Albania). Nel 2010 – 2015 si laurea presso l’Università delle Arti di Tirana nel campo della scultura e della grafica.Endri ha partecipato a diverse attività nella categoria dell’arte del fumetto in ritratti e illustrazioni, con diversi libri, articoli e giornali. Inoltre, egli ha…
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#Albania#Alessandria today Magazine#Algeria#Argentina#Austria#Bangkok#Bari#Benevento#Bolivia#Campobasso#Italia
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"Le Miniature del cuore"
Ed eccomi qui con la nuova proposta artistica… “Miniature del Cuore”. Mini Ritratti Animali, dove l’arte incontra i dettagli e le emozioni. Questo progetto artistico cattura la vivacità degli animali attraverso un’oculata precisione in formato ridotto… uno sguardo ravvicinato che rivela la bellezza e la complessità di creature dalle piume, pellicce o squame. Con amorevole attenzione ai dettagli,…
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#2024#animal portraits#animali#arte#blog arte#cani#dog portraits#matite colorate#pastelli#piccoli ritratti#ritratti di animali
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FONDATION ANNETTE E ALBERTO GIACOMETTI: “ANNETTE EN PLUS INFINITEMENT”
Al pari di tante modelle "di professione" come Suzanne Valadon, Fernande Olivier o la famosissima Kiki de Montparnasse, Annette Giacometti è il soggetto incontrastato di un enorme quantità di opere di Alberto Giacometti, suo marito, un caso quasi unico di identificazione e simbiosi tra artista-modella e opera. Del resto le parole di Giacometti alla madre in una lettera del 1949 lasciavano pochi dubbi: "...C'est la seul femme avec laquelle je peux vivre e qui me rend possible d'etre complètment dans mon travail..." Ed è proprio merito di Annette se, dopo la morte di Alberto, prende vita la "Fondation Albert ed Annette Giacometti" di Parigi, che proprio quest'anno celebra un doppio anniversario: il centenario della nascita della sua fondatrice e i vent'anni della creazione della Fondazione, celebrati degnamente dalla magnifica mostra "Annette en plus infinitement”, allestita proprio nello scrigno della Fondazione in Rue Victor Schoelcher a Parigi, nel cuore di Montparnasse. Vale la pena spendere due parole sull'edificio o meglio “hotel particulier” di Paul Follot (1877-1941) in perfetta Art Déco che ha ospitato sia lo studio dell'architetto sia il suo appartamento. Oggi nell'Hotel Follot è stato ricostruito l'atelier di Giacometti e sono state ricavate piccole e deliziose sale espositive, la biblioteca e l'archivio dell’istituto Giacometti. La mostra, curata da Thierry Pautot, comprende una ragguardevole serie di busti, realizzati a partire dal 1946, dopo il ritorno di Giacometti a Parigi e caratterizzati da una materia "consumata" che fu cifra stilistica del grande scultore svizzero. Alberto conosceva tanto bene la sua modella, da saperla ritrarre perfettamente "a memoria". Come si sa Alberto Giacometti si concentrò su pochi soggetti come i busti, i ritratti, la figura in movimento, i volti, il naso e poco altro; la sua fu una ricerca sulla profondità psico-esistenziale di pochissimi soggetti, una ricerca verticale più che orizzontale. Di grande interesse anche i nudi, soggetto d'elezione per la Parigi delle avanguardie. Pieni di fascino particolare quelli di una ieratica Annette, con le braccia serrate lungo il corpo in posizione frontale. Bello il logo della Fondazione con la silhouette della scultura all’interno della Galerie a Maeght di Parigi fotografata da Henri Cartier-Bresson. La mostra, aperta fino al prossimo 27 settembre si completa con un piccolo apparato fatto di schizzi, quaderni di appunti, lettere e qualche fotografia, una di grande fascino che ritrae Alberto che a sua volta ritrae Annette. Un'altra gemma preziosa in una città già ricolma di una miriade di piccoli gioielli.
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Man Ray
Rottura delle convenzioni sociali: Rrose Sélavy, serie di ritratti del 1921 nei quali Man Ray realizza un fotomontaggio in cui il volto truccato di Marcel Duchamp -suo grandissimo amico è unito al corpo e agli abiti di Germaine Everling, compagna di Francis Picabia. Così facendo, attraverso la categoria del ritratto fotografico, Man Ray manifesta una sensualità più immediata che esalta sia l'istantanietà tecnica del mezzo sia la dimensione erotica, giungendo in alcuni casi a un esplicito riferimento sessuale
Riferimenti sessuali: Quatre saisons (1929). dimensione nella quale si realizza la piena ricerca di una sessualità libera, capace di affrancare i surrealisti dall'oppressione culturale per divenire esclusivo motore dell'arte e simboleggiare cosi aspetti legati all'illuminazione e la dedizione verso la conoscenza
Ritratto: The Fifty Faces of Juliet (1941-1955), cinquanta fotografie che risalgono al periodo passato da Man Ray negli Stati Uniti, a Hollywood, luogo in cui- nel 1940-incontra la ballerina e modella Juliet Browner, che negli anni a venire diventa la sua compagna di vita. Un intero ciclo composto di fotografie in bianco e nero ispirato dall'idea di donna-musa, immagini talvolta ritoccate a mano con pastelli colorati o stampate con tecniche particolari, che impressionano per l'estrema eleganza e la grande sensualità che i ritratti di Juliet - sempre diversi - racchiudono e raccontano. La rilevanza di tale opera è costituita dall'enorme varietà di tecniche quali la solarizzazione, il sovrasviluppo, la retinatura - che l'artista americano applica a partire dallo stesso soggetto, mescolando insieme fotografia, pittura e disegno.
Nudo femminile: serie Models: (1920-1940), fotografie realizzate durante il periodo di vita trascorso a Parigi e che vedono per soggetto le modelle con le quali l'artista lavorava all'epoca. Le immagini, successivamente raccolte in un album che contiene 83 fotografie, documentano il modo in cui Man Ray cataloga minuziosamente parte della sua vita professionale, dando vita a un diario che - da una parte- racconta la sua vita di fotografo e dall'altra ne descrive le frequentazioni amorose. L'esito è una selezione rigorosa di immagini che racchiudono un senso estremamente privato e autobiografico. Piccoli particolari quali dettagli di volti, sguardi e capigliature, svelano il corpo e i suoi segreti
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#Tiziana Sanna from vittorio e.pisu on Vimeo.
Tiziana Sanna e i suoi dipinti iperrealistici, ✈️Mercoledì 22 marzo alle ore 18.00 alla Cagliari Airport Library si inaugura la doppia esposizione personale di Tiziana Sanna, pittrice iperrealista che trova nella natura selvaggia la sua principale fonte di ispirazione e nella sua ricerca coglie la profonda istintualità di un mondo incontaminato. La prima sala ospiterà "Endangered" grandi tele dedicate agli animali esotici a rischio di estinzione: tigri, leopardi, giaguari, leoni, elefanti, rinoceronti. La seconda sala ospiterà "Tiliguerta", la collezione degli animali endemici della Sardegna, che era stata inaugurata nel 2020 alla Fondazione per l'arte Bartoli Felter a cura di Alessandra Menesini. Scopri di più: http://bit.ly/3lt1hTY vimeo.com/466410111
Tiliguerta
Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese. Ritratti, in compagnia dei loro simili, nelle tele di Tiziana Sanna come in una (bestiale) galleria degli avi. Primi piani sullo sguardo del gufo Bubo Bubo e sui palchi ramificati del Cervus, in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei monsignori. Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano l’immortalità e volevano essere ricordati ai posteri nella gloria delle loro insegne. Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltre mare e in qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature in uno spazio neutro per niente mimetico. Colori bruniti, e la luce a piovere sulle corna del muflone, sulle penne candide del barbagianni, sul rostro adunco del grifone . Quadrupedi, sauri, volatili in una mostra intitolata alla verde TILIGUERTA. La lucertola, dice un verso di Eugenio Montale, ferma sul masso brullo . Alessandra Menesini
La mostra sarà visitabile fino a metà aprile con i seguenti orari: - dal lunedì al giovedì 9.30-13 / 14-18 - venerdì 9.30-13 / 14-16.30
Una trasmissione S'Arti Nostra Un film di Vittorio E. Pisu
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Nneka Jones
https://www.unadonnalgiorno.it/nneka-jones/
Nneka Jones è una delle più note artiste e attiviste contemporanee.
Nata a Trinidad, vive a Tampa in Florida, ha fondato Art You Hungry definito un viaggio nell’arte visiva che soddisfa i desideri impellenti nutrendo l’anima.
È diventata famosa con la sua opera sulla copertina di Time nel 2020 durante le rivolte del movimento Black Lives Matter.
Lavora con tecniche miste, ricami, tessuti e pittura che vanno da grandi dimensioni come murales a pezzi molto piccoli.
Famosi sono i suoi ritratti di donne nere che denunciano ingiustizie sociali, ricami che da lontano sembrano dipinti.
È nella terra caraibica di Trinidad, crogiolo di culture, festival e diverse etnie, che sono stati piantati i semi delle sue radici artistiche e la sua identità.
Ha imparato a cucire osservando sua madre e iniziato a disegnare sin da piccola ritraendo donne nere con le tecniche del disegno, pittura e scultura.
Nel 2016 si è classificata prima in tutti i Caraibi agli esami di arte e design e ha deciso di approfondire la sua educazione negli Stati Uniti.
Si è laureata in arte all’Università di Tampa nel 2020 e ha studiato marketing. È stato grazie a un corso di pittura sperimentale che la incoraggiava a dipingere senza colori, che ha iniziato a usare il ricamo come mezzo artistico.
Mentre era ancora studente ha vinto l’Emerging Artist Award al Gasparilla Festival of the Arts e iniziato la serie di dipinti a tecnica mista intitolata Targets, che utilizza preservativi come colori per denunciare il dilagante aumento di adolescenti caraibiche scomparse e diventate vittime di tratta e abusi sessuali.
I suoi lavori, nel 2020, sono stati notati dal direttore artistico della rivista Time che le ha commissionato un’opera d’arte per la copertina del numero speciale del 31 agosto-7 settembre sul razzismo negli Stati Uniti, intitolato The New American Revolution. Era una bandiera americana ricamata, lasciata intenzionalmente incompleta, con un ago infilato nell’ultima striscia a sottolineare che il lavoro non è finito.
Da quel momento, ha cominciato a esporre in posti prestigiosi e le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei e gallerie statunitensi.
Il Washington Post le ha chiesto di ritrarre l’ascesa della vicepresidente Kamala Harris ed è stata invitata come oratrice per Adobe MAX dove ha sottolineato l’importanza dell’arte come veicolo per l’attivismo.
La serie Shooting Range Target, è costituita da ritratti in digitale di donne nere di ogni età a cui ha sovrapposto un occhio di bue, per “convincere lo spettatore a fermarsi e affrontare il problema a testa alta, guardando direttamente negli occhi la ragazza“.
I volti ritratti come obiettivi richiamano l’attenzione sulle questioni sociali degli Stati Uniti, la violenza armata in generale e soprattutto le sparatorie della polizia contro le persone nere, operazione tesa a rafforzare l’attenzione sul movimento Black Lives Matter, affinché le future generazioni di colore abbiano uno spazio uguale e paritario.
Ha inserito volti di donne nere in cerchi che rappresentano i bersagli delle freccette e dei proiettili.
In una serie successiva, dal titolo Targets Variegated, ha smesso di rappresentare le donne come vittime che evocano tristezza e pietà, per restituire loro potere e consapevolezza.
Ha anche prodotto un dipinto di George Floyd, l’uomo assassinato per soffocamento la cui storia ha fatto il giro del pianeta.
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Soggetto nomade
Agosti Battaglia Carmi Catalano Russo
Identità femminile attraverso gli scatti di cinque fotografe italiane 1965 1985
Postfazione di Rosi Braidotti. Introduzione di Cristiana Perrela e Elena Magini.
Produzioni Nero, Roma 2020, 176 pagine, brossura, 22 x 26,3 cm, ISBN 9788880560760
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
"Soggetto nomade" raccoglie in un unico volume gli scatti di cinque fotografe italiane realizzati tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, che restituiscono da angolazioni diverse il modo in cui la soggettività femminile è vissuta, rappresentata, interpretata in un periodo di grande cambiamento sociale per l'Italia. Anni di transizione dalla radicalità politica all'edonismo, anni di piombo ma anche anni di grande partecipazione e conquiste civili, dovute principalmente proprio alle donne, e alle battaglie femministe. Una riflessione sull'identità e sulla sua rappresentazione che prende le mosse dai ritratti dei travestiti di Genova di Lisetta Carmi (Genova, 1924), dove la femminilità è un'aspirazione, e si declina attraverso le immagini di attrici, scrittrici e artiste di Elisabetta Catalano (Roma, 1941-2015), gli scatti sul movimento femminista di Paola Agosti (Torino, 1947), le donne e le bambine di una Sicilia sfigurata dalla mafia di Letizia Battaglia (Palermo, 1935) e infine gli uomini che per un giorno assumono l'identità femminile nel carnevale di piccoli centri della Campania esplorati da Marialba Russo (Napoli, 1947).
orders to: [email protected]
twitter: @fashionbooksmi
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instagram: fashionbooksmilano
tumblr: fashionbooksmilano
11/02/23
#Soggetto nomade#Lisetta Carmi#Elisabetta Catalano#Paola Agosti#Letizia Battaglia#Marialba Russo#photography books#anni 60 80#soggettività femminile#Lina Wertmuller#Natalia Aspesi#libri fotografia#fashionbooksmilano
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