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Detersivi naturali per lavatrice, ammorbidenti ecologici e saponi da bucato: coccola la tua pelle e il pianeta con delicatezza
Prendersi cura del bucato con prodotti ecologici e delicati non è mai stato cos�� semplice! In un mondo sempre più attento alla sostenibilità e al benessere, la scelta di detersivi naturali per lavatrice, ammorbidenti ecologici e saponi da bucato ipoallergenici rappresenta un passo importante verso uno stile di vita più sano e rispettoso dell’ambiente. Perché scegliere detersivi…
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Non preoccuparti, ci sono io qui per te
CAPITOLO 1 - Parte II
Il giorno dopo che il due gargoyle si sono ripresi del sono hanno notato subito due cose: la prima l'ora, ed infatti hanno visto che era praticamente quasi ora di pranzo, e la seconda il silenzio, cosa strana visto l'orologio interno del loro padrone. Per sicurezza hanno fatto un controllo veloce nel laboratorio principale, vuoto, hanno controllato subito dopo o meglio dire ascoltato fuori dalla porta chiusa del laboratorio privato, anche vuoto e silenzioso, per finire sono volati verso la camera del loro padre e dalla quale potevano sentire il russare tornate del loro padrone. Hanno sussurrato tra di loro per qualche minuti se svegliare il loro padrone ora o svegliarlo dopo aver preparato il pranzo, il bagno e dei nuovi abiti puliti insieme ad un’armatura questa anche pulita e lucidata. Dopo qualche altro minuto hanno deciso di preparare tutto prima di svegliarlo, ma soprattutto hanno bisogno di una bella tazza del tè preferito del loro padrone, prima di svegliarlo. Così velocemente sono volati in cucina a preparare il pranzo e nel mentre hanno anche preparato un po' di tè, poi sono andati ha preparare la tavola, subito sono volati a preparare un altro bagno con altri tipi di piante e hanno posizionato gli abiti puliti con l’armatura. Ora che tutto è stato fatto e sistemato sono volati entrambi nella stanza del loro padrone, sono riusciti a posare la tazza di tè sul comò senza svegliarlo, ma il profumo e il rumore della tazza che tocca il legno lo hanno svegliato. Intontito il loro padrone gli ha avvolti entrambi nelle sue viti, dopo alcune rassicurazioni dal duo e un sorso o due del suo tè, sono stati liberati e entrambi sono volati fuori dalla stanza. Il tempo di finire il suo tè di vestirsi con una delle sue vestaglie preferite e subito dopo è andato nella sala pranzo, con la tavola già imbandita e i suoi servitori nei loro solito posti, hanno mangiato tutti e tre insieme. Alla fine del pasto il Barone è andato a farsi il bagno, mentre i Huginn e Muninn sistemavano la cucina e la sala pranzo. Quando il Barone ha finito di fare il suo bagno e si è sistemato, si è spostato nel suo laboratorio principale per iniziare i primi preparativi, cioè quelli semplici, basilari, facili e rapidi da fare, senza alcun tipo di errore. Però avrebbe dovuto aspettare l'arrivo dei suoi servitori per passare alle parti un po' più complesse e dove aveva bisogno di aiuto, per finire sarebbe passato alle parti più complesse e delicate. E sono i passaggi che se non fatti bene possono rovinare il lavoro della sua vita… o almeno una parte… Proprio quando il Barone è arrivato alle parti dove ha bisogno dei suoi due servitori, i quali si sono presentati giusto in tempo, insieme hanno continuato i preparativi fini ad arrivare a quelli più delicati e per ovvie ragioni i due gargoyle si sono appoggiati sulle spalle del loro padrone in attesa di ordini. Non appena finì gli ultimi preparativi, lasciando sul balcone la piccola ampolla contenete la sostanza che avrebbe attivato il mutageno, si è guardato un’ultima volta intorno e ha controllato con i suoi servitori che tutti i preparativi fossero spuntati dalla lista. Sicuro che tutto sia fatto perfettamente, lasciando i suoi servitori a preparare la cena è andato consiglio dei capi yōkai, composto da tre gigantesche teste di pietra, ma come in ogni singolo volta che si è presentato non gli credevano.
Draxum: La minaccia umana si sta avvicinando. Se non agiamo immediatamente la Città Nascosta rischia di sparire.
Consiglio yōkai: Siamo stufi delle tue continue polemiche Draxum! Secondo la profezia gli esseri umani non sono nostri nemici.
Draxum: Ma è prevista la distruzione degli yōkai! Ci hanno già costretto a vivere sotto terra, se mi permetteste di cambiare il….
Consigliere yōkai 2: NO! I tuoi esperimenti sono un’offesa alla nostra vera natura. Ti ordino di porci un freno immediatamente!
Consigliere yōkai 3: Ecco cosa succede quando permetti ad un guerriero di giocare con l'alchimia.
Draxum: Sciocchi!
Offeso e con il suo orgoglio da guerriero alchimista ferito, se ne va sotto lo sguardo costante dei tre consiglieri e anche di un altro paio di occhi nascosti nell'ombra a sua insaputa, ma prima di dire o fare qualcosa di cui forse potrebbe pentirsi.
Consigliere yōkai 1: Non possiamo più fidarci di lui. Agente 64. Tienilo d'occhio è pericoloso. Uhh… Vuoi un ossetto? Ohh… il nostro cucciolotto.
Non appena il Barono Draxum ha lasciato la stanza hanno fatto uscire allo scoperto il loro agente 64, noto anche come Mayhem, per mandarlo dietro il guerriero alchimista e fermare ogni esperimento, ma prima di lasciarlo andare gli hanno dato un osso che ha preso teletrasportandosi subito dopo dietro il suo obbiettivo. Fuori dalla stanza o dalla caverna del consiglio, ancora alterato dalle parole dei tre antichi yōkai, con passo deciso come la sua determinazione ha continuato a camminare verso il suo laboratorio.
Draxum: Buffoni. Vorrà dire che fermerò da solo gli esseri umani, a partire da ora!
Aprì i portoni del suo laboratorio con abbastanza forza da farli sbattere contro le pareti, spaventano nel mentre i suoi servitori che alla sola aura e dallo sguardo del loro padrone hanno tenuto la bocca sigillata, senza tante cerimonie e senza nemmeno una parola Muninn e Huginn si sono sposati sulle spalle del loro padrone. Il tutto mentre Draxum si avvicinava al bancone dove aveva lasciato la piccola ampolla.
Draxum: Adesso gli farò vedere! Quando tutti gli yōkai potranno risalire in superficie senza preoccuparsi di doversi nascondere sarà allora che capiranno che avevo ragione. Voi due! Andate a liberare gli insetti. Non aspetteremo più.
Huginn e Muninn: Subito capo!
Il duo è volato velocemente verso una porta, che hanno aperto, e dalla quale è uscito uno sciame di insetti. A lavoro completato sono tornati velocemente dal Barone, che in quel momento stava inserendo gli ultimi sei dati prima di poter aggiungere il composto finale, ma proprio quando ha finito di inserire i dati e si è allungato a prendere l'ampolla Mayhem è apparso. La sua comparsa improvvisa ha fermato per alcuni secondi il trio, proprio quando Draxum si è ripreso dalla sorpresa gli ha lanciato contro una dei suoi rampicanti, l'agente è riuscito ad evitarlo per un pelo e in effetti il rampicante gli ha tagliato solo una piccola ciocca di pelo. È scomparso di nuovo riapparendo vicino all’ampolla che ha preso ed è scomparso di nuovo prima di essere attaccato di nuovo.
Draxum: NOOOO! HUGINN! MUNINN! ANDATE SUBITO A CERCARE QUELLE GAURDIE E MANDATELI DIETRO A QUEL MALEDETTO AGENTE!
Huginn e Muninn: Subito capo!
Sono volati velocemente e in direzioni diverse per trovare prima i due guardiani, Huginn lì ha trovato fuori a parlare tra di loro e con i loro cani giganti, gli ha raccontato velocemente tutto quello che è successo e ha descritto l’intruso, fornendogli poi la ciocca di pelo per farla annusare ai loro cani. Non ci vuole molto tempo che le due guardie iniziassero l’inseguimento per tutta la Città Nascosta, che è durata praticamente per tutta la notte, al mattino l'inseguimento si è spostato in superfice. I due scagnozzi di Draxum si sono dovuti camuffare, ma hanno continuato a inseguire la creatura simile ad un cane e quest'ultima ha continuato a correre tra le gambe dei pedoni, conquisti che si lamentavano e urlavano il loro fastidio. Ad un certo punto fa cedere delle bandierine sul marcia piede per rallentare i due scagnozzi, ed è riuscito nel suo intento i due “uomini" hanno di fatti rallentato per passare in punta di piedi per non pestarle. Cosa di cui Mayhem ne ha profittato continuando a correre persino tra un fattorino e un venditore, per poi correre lungo un vicolo e incontra un muro, non appena si volta per uscire dal vicolo vede i due “uomini” avvicinarsi minacciosamente. Gli saltano addosso, ma Mayhem svanisce pochi secondi prima e riappare al di fuori del vicolo, è ricomincia a corre per le strade di New York.
~ SUPERFICE ~
Finalmente la notte cala e accanto ad un edificio dove si sta svolgendo una festa tra gente poco raccomandata, nel palazzo dietro e al di sopra, proprio in cima alla guglia del tetto fanno la loro comparsa quattro figure nascoste nell'ombra. All'improvviso tutte e quattro le figure saltano giù atterrando su di una sporgenza dell'edificio. Una delle figure alza un bastone e spara un cavo ad una trave di metallo dall'altra parte dell'edificio dove si stava svolgendo la festa, poi attacca l’estremità del cavo alla parete vicino a lui, mentre la figura più grosso dei quattro tira fuori un walkie talkie.
Maschio sconosciuto: Sottomarino giallo, campo libero?
Sottomarino giallo: Affermativo, Rover rossa.
Maschio sconosciuto: Ricevuto. Forza ragazzi, ci siamo.
Tutte e quattro le figure fissano i morsetti al cavo e subito dopo si lanciano, o meglio si lasciando scivolare, fino ad arrivare proprio sulla festa dell'uomo ricco. Il Leader alza la mano come segnale, il gruppo continua a scivolare oltre la festa avvicinandosi ad un altro edificio, questo con una piscina sopra, e proprio in quel momento il Leader da il segnale al resto del gruppo per sganciare i morsetti. Tutti saltano dal cavo e giù verso la piscina, rivelando quattro tartarughe mutanti di specie diverse, ognuno in una posa diversa e gridando una parola ciascuno nel processo.
Leo: Ca-
Mikey: wa-
Donnie: bun-
Raph: ga!
Tutti: Tuffo a bomba!
La forza del loro tuffo è tale da riuscire a far sollevare l'acqua, formando così un enorme getto d'acqua, il tutto con April che li riprende con il suo cellulare, mentre urla trionfante, ed ovviamente viene infondata dell’enorme getto d'acqua. Nel mentre i ragazzi, che si trovano in piedi nella piscina ormai vuota, che ballano e gridando di gioia.
April: Woohoo!
Mikey: Per fare grandi cose devi essere un grande.
Donnie: Vediamo la velocità e l'angolo di entrata. Sì, è vero! Siamo stati grandi.
April: Siete stati fantastici! Datemi il cinque! O anzi il tre.
Raph: Non ce l'avremmo mai fatta senza la nostra April.
Leo: E senza le chiavi del tetto.
Mikey: Adesso andiamo a fare due tiri a canestro?
April: Io ci sto. Datemi un secondo! Pavimento bagnato e piscina vuota. Abbiamo finito. Donnie mi dai uno strappo?
Donnie: Non c'è problema.
Subito dopo che April ha sistemato i due cartelli ed è saltata sul guscio, che si è aperto immediatamente per fornire un sedile e un manubrio, non appena si è sistemata i rotori iniziano a girare e sollevano sia lei che Donnie. Il duo inizia ad allontanarsi dal tetto, seguiti subito dopo dagli altri tre o almeno prima che Leo si bloccasse all'improvviso sul posto. Rimesse dritto, fermo e rigido come una statua, il primo a notate la sua assenza è stato Mikey che ovviamente si è girato per vedere cosa ha stava facendo. Ma non appena noto che suo fratello se ne stava fermo immobile si preoccupò, infondo Leo sta sempre in movimento almeno un dito o una mano o il piede che batte per terra per il fastidio, ma mai fermo così. Senza dire nulla è tornato al fianco di Leo, mentre continuava a chiamarlo, ma non appena si fermò davanti inizio veramente a preoccuparsi. Poteva vedere ogni singolo muscolo teso al punto da tremare, il sudore che gli imbrattava ogni parte del corpo, l'assenza di fiato e poteva vedere le vene del collo gonfiarsi, non appena ha appoggiato la mano sul suo collo riesca sentire il suo cuore battere all'impazzata. Riesce a sentire la rigidità dei muscoli e il tremore, ed anche se si stava bagnando la mano del sudore di suo fratello non gli importa, in quel momento è solo preoccupato per suo fratello. Ad un certo punto sente una mano posarsi sulla spalla e girando leggermente la testa di lato per guardare chi è, si è lasciato scappare un sospiro di sollievo, e il proprietario della suddetta mano è Donnie con April al suo fianco, con Raph subito dietro di loro e tutti guardavano con preoccupazione il cursore. Ha spiegato la situazione dal suo punto di vista e subito dopo Donnie lo ha spostato di lato mentre si abbassava i suoi occhiali, ha avviato la scansione che è durata per pochi secondi, alla fine non ottenne alcuna risposta sodisfacente a parte i respiri brevi e il cuore che gli batteva come se stesse correndo una maratona. Per ogni evenienza a chiesto a Raph di aiutarlo ad abbassarsi a terra, con gli occhi sempre abbassati sono rimasti per alcuni secondi così aspettando che il loro fratello si riprendesse, nemmeno un minuto dopo il cursore ha aperto gli occhi e si è guardato intorno confuso.
Leo: Cos'è successo? Perché sono per terra?
Donnie: Hai avuto una specie di attacco di . . . ansia . . . O almeno credo che lo fosse. Come ti senti?
Leo: < Confuso, stanco, disorientato, e… e senti questa strana sensazione! Inoltre il mio sesto senso mi sta avertendo che sta per succedere qualcosa… > Sto bene. Un po' assetato in verità.
Mikey: Ci credo che hai sete! Non so quanti litri di sudore ai sudato!
Leo: Ora ho voglia di farmi una doccia.
Raph: Allora torniamo alla tana e andremo domani a fare qualche tiro.
Alle parole di Raph ha sentito una strana sensazione prevederlo e non è per nulla piacevole! È come se qualcuno mi stesse trattenendo e che mi chiedesse semplicemente con questa sensazione sempre più urgente di restare, per cosa non lo sa ma. . . La sola idea di tornare alla tana gli fece tendere di nuovo i muscoli.
Leo: No! Non è niente! Sto bene!
Raph: Leo questo non è niente!
Leo: Sto bene Raph!
Donnie: Per questa volta mi trovo d’accordo con Raph, quello non era niente Nardo. . .
Leo: So che mi hai scansionato. Dimmi i risultati.
Donnie: . . . Era tutto normale. . . A parte la mancanza di respiro e il tuo battito cardiaco aumentato. . . È tutto apposto. Ma. . .
Leo: Visto! Tutto apposto! Sto bene!
Donnie: Ma preferirei farti un paio di test e esami per ogni evenienza.
Leo: Dai ragazzi sto bene.
April: Non lo so Leo. . . È stato brutto…
Mikey: Dai fratello possiamo sempre riprendere domani. Torniamo alla tana, guardiamoci qualche film con qualche snack e ci rilassiamo.
Leo: NO! Vi prego ragazzi.
Donnie: Leo… cosa c’è che non va?
Leo: . . . N-Non so nemmeno come spiegarlo . . . Inoltre non mi credereste nemmeno.
Si allontana dal gruppo e si mette seduto sul bordo del tetto mentre si guarda intorno con sempre la stessa sensazione che qualcuno o qualcosa lo stesse trattenendo e aveva anche il sospetto che prima o poi questa sensazione lo avrebbe sicuramente portata da qualche parte, non crede in queste cose ma per questa volta proverà a credere in queste cose soprannaturali. . . Infondo nemmeno lui e i suoi fratelli sono soprannaturali, quindi può credere che c'è qualcosa di magico o qualcos’altro che lo sta guidando da qualche parte. Non si accorge dei suoi caratteri e sorella che lo guardano con preoccupazione, ma prima che Raph entrasse in azione e a parlare con Leo viene battuto sul tempo da Donnie, che si avvicina e si siede con il suo gemello.
Donnie: Puoi provare a spiegarmi? Ti prometto che terrò la mia mente il più aperta possibile.
Leo: * È . . . È come se qualcosa mi stesse trattenendo… Non so cosa, ma quando dite di voler tornare alla tana questa sensazione diventa più forte. . . E non è molto piacevole. Ma se stiamo fuori questa sensazione sta tranquilla per ora, ma ho anche il presentimento che succedere qualcosa stasera di molto importante. So che è da pazzi, ma D . . . Se mi riportate alla tana uscirò non appena posso da solo. *
Hanno parlato ancora per alcuni minuti prima che Donnie si allontanare dl fianco di Leo, con una mano appoggiata sulla sua spalla e lasciandolo lì mentre risolveva la questione, si è avvicinato al gruppo e ha spiegato come meglio poteva la situazione. Non molto tempo dopo il gruppo ha deciso di continuare a stare fuori, ma Leo doveva stare sotto l’occhio vigile di Donnie e April per ogni evenienza, ma se risuccedeva allora sarebbero tornati alla tana. April risale sul guscio di Donnie e il suo con Leo nel loro campo visivo saltano al tetto successivo, con Mikey al suo fianco e Raph subito dietro di loro, ma mentre salta vede la creatura simile a un cane che trema e piagnucola in un cantiere edile lì vicino. Anche se va sbattere la faccia contro l'edificio è prima che scivoli giù dal muro si aggrappa alla sporgenza e si tira su fino alla sporgenza del tetto.
Raph: OH! Ehi! Ehi ragazzi guardare. Quel cucciolo si è perso.
Salta giù dal tetto, seguito dal resto del gruppo, è attesa pesantemente dietro a Mayhem spaventandolo, infatti arruffa tutto il pelo pronto a teletrasporto in ogni momento e a ricominciare a correre.
Raph: Aww… ciao piccolino, cosa ci fai qui?
Tutti: Ahaha. . .
Raph: Che c'è? I cuccioli mi amano. Ci so fare con gli animali.
Ma subito dopo le sue parole Mayhem gli ringhia contro e gli salta sul viso artigliandolo, subito dopo salta tra le braccia di April, alla quale inizia a leccare il viso.
April: Aww… mi sta bagnando più lui che voi con il tuffo a bomba.
Mikey: Ha un aspetto davvero strano. Che cosa può essere?
Donnie: Beh! Potrebbe essere un San Bernardo post-atomico.
Donnie tocca la piccola ampolla di vetro legata al collare, intorno al collo di Mayhem, ma all’improvviso sentono uno scherno arrabbiato provenire da dietro di loro e notano due figure all’unico ingresso del cantiere edile, tutti sussultano nel vedere i due uomini e così tutte le tartaruga si nascondono dietro ad April prima di attuare il piano H. Raph, Leo e Mikey escono da dietro April e da qui inizia tutto, i due cattivi si smascherato con i loro cani e subito dopo inizia lo scontro, seguita poi dalla loro sconfitta e con la cattura di Mayhem… ma per tutto il tempo, anche se gli altri si sono dimenticati dell'episodio di Leo sul tetto. Leo non l'ha fatto e infatti ogni secondo, minuto e ora non sente altro, anzi più il tempo passa più sente la tensione nel suo petto aumentare e tirarlo da qualche parte.
~ DIMENSIONE ATTUALE ~
Bip!
Bip! Bip!
Bip! Bip! Bip!
. . . : Shh! Ho capito! Sono sveglia!
Voce maschile: SIGILLA! SPEGNI QUELLA DANATA SVEGLIA! ED ESCI VELOCEMENTE DA QUESTA CASA! NON VOGLIO VEDERETI NÉ OGGI NÉ DOMANI! E NON VOGLIO NEMMENO SENTIRTI!
Sigilla: < Lo faccio di già! Ogni singolo giorno da quando ho memoria! >
Ho lasciato uscire un sospiro mentre mi alzavo dal letto e rifacendolo il più rapidamente possibile, proprio quando sono uscita dalla mia stanza ho sentito il rumore della doccia che si avvia dalla stanza di papà. Ne ho subito approfitta scendendo il più velocemente possibile le scale, senza rompermi qualche osso, sono corsa in cucina e mi sono preparata una tazza di cereali e latte caldo, con un bicchiere di tè alla menata piperita. Per velocizzarmi ho dovuto iniziare ad ingozzarmi, mentre speravo di non strozzarmi, non appena ho finito di mangiare e bere il mio tè ho sentito la doccia spegnersi.
Sigilla: < Di già? Di solito ci mette più tempo! >
Ho messo tutto nella lavastoviglie e sono corsa di nuovo su per le scale e in camera, proprio quando mi chiudevo la porta a chiave ho sentito i passi di papa scendere girare e scendere le scale, ho lasciato uscire u altro sospiro.
Sigilla: < È stata una chiamata ravvicinata. Lo so che stai cercando di vedermi così puoi urlarmi contro tutto quello che vuoi! E solo perché domani è il mio compleanno . . . e anche il giorno in cui la mamma è morta per darmi alla luce. Non è colpa mia! >
Con rabbia e disprezzo mi sono tolta il pigiama e mi sono infilata nella mia doccia, mi sono presa il mio tempo non sono di fretta come i soliti giorni scolastici, oggi a quanto pare alle prime due ore manca la docente di storia.
Sigilla: < Io non ho fretta per ora stronzo, tu invece devi andare al lavoro! Inizio orribile, ma letamante sta migliorando questa giornata. Spero tanto che migliori ancora di più nel mentre. >
Non so per quanto sono rimasta sotto il getto della doccia, ma ho sentito la porta di ingresso aprirsi e chiudersi, ho spento l'acqua e mi sono avvicinata alla finestra e ho visto l’uomo salire in nella sua auto partendo subito dopo.
Sigilla: Vorrei tanto che fossi l'uomo che mamma ha amato per tutta la sua vita con te. Non rendi giustizia ai video che ho visto di voi due insieme.
Proprio in quel momento ho sentito le lacrime farsi strada ho chiusi rapidamente gli occhi, mentre prendo dei bei respiri profondi, lentamente la tristezza e le lacrime sono sparite ma come sempre il peso della solitudine è rimasto nel centro del mio petto. Anche se ormai mi sono abituata a questo peso, come mi sono abituata alle urla e a gli oggetti che mi vengono lanciati contro anche se non mi colpiscono mai, sono abituata a non avere cose come trucchi o vestiti alla moda con accessori. Però non ho niente di tutto questo, ho solo un pc, che ha fatto e sta facendo del suo meglio per non lasciarmi senza i miei videogiochi online gratis, un cellulare che è allo stesso posto del mio povero pc e anche le cuffie per entrambi sono quasi al limite. Con quel poco che mi da papà e solo quello che serve per potermi prendere un panino o una fetta di pizza dopo la scuola e per cena, ma ci vuole tempo e molta pazienza per riuscire a accumulare abbastanza denaro per prendermi un nuovo pc e poi un cellulare, le cuffie possono aspettare. Mi sono asciugata, patinata e legata i capelli in una treccia disordinata, prima di vestirmi con dei jeans con una maglietta blu e una felpa nera, mi sono messa un paio di calzini lunghi neri e delle scarpe da ginnastica anche nere con le suole bianche.
Sigilla: < Se non mi sbrigo perdo l'autobus e non voglio che la scuola chiami mio padre oggi. >
Ho preso lo zaino e il cellulare, con le sue cuffie, alla porta di ingresso mi sono messa il giubbotto e con lo zaino in spalla e il cellulare in tasca sono uscita. Mi sono assicurata di chiudere la porta a chiave prima di allontanarmi e incamminarmi verso la ferma del bus, infondo vivere in un borghetto nascosto e poco conosciuto della Toscana, non offriva molti servizi pubblici. Stanno migliorando, infatti del uno che passa alle sei del mattino e alle dieci di sera, adesso ne abbiamo due che passano la mattina e due la sera. Questo mi ha aiuta molto a stare il più lontano possibile da mio padre e da quella maledetta casa. Dopo cinque minuti di camminata sono arrivata alla fermata, con la panchina coperta, quando ho visto la panchina vuota mi ci sono seduta e ho tirato fuori il cellulare con le cuffie. In pochi secondi ho avviato la mia playlist su Youtube e ho iniziato ad ascoltare canzone dopo canzone, ad un brano AMV sulla serie Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles è al primo posto delle mie serie preferite sul fandom delle tartarughe ninja, lo stesso per il film, non so più quante volte avrò guardato la serie e il film. Ed ho anche letto tutte le fanfiction possibili, soprattutto quelle romantiche di Leo con il lettore, anche quelle di Donnie e lettore non mi dispiacciono… ogni tanto leggo anche quelle di Raph e quelle di Mikey, ma i miei preferiti sono Leo al primo posto e Donnie al secondo. Però adoro anche tutti i film d'azione, animazioni, horror, thriller, fantascienza, fantasy, guerra… e potrei continuare all’infinito, non vado matta per le commedie e per comici, ma se ci sono solo quelli allora posso guardarli anche se con fatica. Non appena il video è finito ho guardato l'ora.
Sigilla: < Tra cinque minuti dovrebbe arrivare l'autobus. >
Proprio quando ho messo via il cellulare, mentre stava iniziando la canzone successiva, ho sentito ogni singolo muscolo irrigidirsi fino al punto di tremare e rendendo impossibile ai miei polmoni di espandersi del tutto, quello che riesco a prendere sono brevi respiri e veloci. Pochi secondi dopo ho sentito il sudore ricoprire ogni singolo parte del corpo, anche se sono sicura che non sia un attacco di febbre improvvisa e non può essere per via del caldo tanto che siamo quasi a fine novembre. Mi sono sentita cadere di lato e per fortuna sono caduta sempre sulla panchina, non so per quanto tempo sono rimasta in questo modo, ma com'è arrivato è sparito. Anche se sono di nuovo in grado di regola in qualcosa di normale il respiro, sento ogni singolo muscolo dolorante e tremate per tutto il calvario, sono rimasta distesa sulla panchina per lasciare che i muscoli si riprendano. Sicura di non svenire o cadere, mi sono rimessa seduta, ho preso lentamente il cellulare e ho guardato l’ora.
Sigilla: < Tra un minuto dovrebbe arrivare il bus. . . Sono rimasta in quello stato per un pochino. . . Non voglio andare a scuola, ma non voglio nemmeno restare a casa e vedere papà. Quindi scuola sia. >
Il bus alla fine è arrivato, con due minuti di ritardo, sono salita facendo vedere l'abbonamento al controllore e ho preso il mio solito posto in prima fila, vicino al finestrino. Mi sono lasciata cadere sul sedile e appoggiando la fronte sullo zaino, che ho messo in grembo, e sono rimasta così per tutto il viaggio fino alla fermata della mia scuola. Per tutto il viaggio non ho avuto nessun’altro episodio del genere, anche se mi sono tenuta pronta per ogni evenienza, ma più il tempo passava più sentivo una strana come di un gancio o di una corda legata direttamente al mio petto e che tirava leggermente, anche se non è una sensazione dolorosa, fastidiosa o insistente, sta semplicemente lì e in continua tensione. Alla mia fermata sono scesa, stando attenta agli scalini, infondo i muscoli delle gambe sono ancora leggermente indolenziti. Mi sono sposta verso il cortile dell’ingresso della scuola, dove ho trovato la maggior parte dei miei compagni di classe a chiacchierare fino al suono della campanella. Io, con il mio meraviglioso stile di vita, non ho alcun amico che parli con me o altro, a parte quelli con i quali faccio gruppo sui giochi di squadra online, ma ovviamente ciò provato a farmi degli amici ogni anno. . . Finiscono sempre o non iniziano proprio, non ho vestiti alla moda di conseguenza le ragazze ben vestite mi prendono in giro o mi stanno alla larga, non faccio sport tanto che mio padre paga solo la retta scolastica e solo il necessario per la scuola il resto può andare al diavolo. Per lui sono solo un'assassina, l'assassina dell'amore della sua vita, di conseguenza non ho alcun diritto, è stato e lo è tuttora in grado di avvelenare la mente di tutti i membri della sua famiglia e anche quella di mamma. Quindi niente parole dolci, incoraggiamenti, sostegno, comprensione, aiuto di alcun tipo da nessuno . . . Penso anche che la maggior parte dei miei cugini più giovani sappiano della mia esistenza. . . Tutto quello che ricevo è l'essere ignorata, parole orribili, prese in giro . . . Ormai ho imparato ad apprezzare la solitudine, il tenere il cellulare sempre in modalità non disturbare, le molte email sconosciute . . . Sono brava a stare sotto i radar o almeno quelli della mia famiglia, forse ho delle buone basi per diventare una spia e sinceramente non mi dispiace l'idea, infondo l'idea di sparire e iniziare una nuova vita da zero non è male, inoltre per il governo o qualunque agenzia non avrebbe alcun tipo di difficoltà o spendere per farmi sparire.
Sigilla: < E la giornata era iniziata così bene… >
Ho sospirato e mi sono incamminava verso la porta di ingresso, che ho aperto, e ho continuato a camminare fino alla mia classe, che per fortuna stava al piano terra. Mentre salutava i bidelli e i professori lungo il percorso. Raggiunta la mia classe sono entrata e ho preso il mio posto, seconda fila sul lato destro della classe, il posto perfetto per non attirare l'attenzione. Anche se ogni tanto mi ritrovo a stare sotto i riflettori, infondo sono la studentessa preferita di tutti i professori e professoresse, inoltre essere anche una delle più breve della classe non aiuta.
Sigilla: < Non avendo amici ho tutto il tempo del mondo per studiare e per i compiti. Inoltre il dover passare la maggior parte del tempo fuori. . . da sola . . . aiuta anche. Mi sarò anche abituata a starmene da sola ma mi piacerebbe avere qualcuno nella mia vita. >
Ho chiuso Youtube e messo il cellulare in modalità non disturbare la campanella ha suonato, non molto tempo dopo ho visto i miei compagni riversarsi in classe, gridandosi e spingendosi l'un l’altro. Come sempre li ho ignorati e ho sistemato le cose necessarie per la prima lezione, cioè algebra, non è la mia materia preferite e non sono una genia come Donnie ma non sono nemmeno stupida. Comunque la lezione è iniziata non appena il professore è entrato, seguito subito dopo dall'appello, e la lezione come la mia giornata tipo o ruotine è finalmente iniziata. Infondo la scuola è uno dei pochi posti dove posso rilassarmi e lasciar cadere la guardia veramente, qui non ho la costante paura di dovermi nascondere o chiudermi in camera a chiave. . . Così da evitare le urla costanti di papà e i sui sguardi pieni di disgusto e odio . . . E poi ascoltare, prendere gli appunti, fare domande e persino le interrogazioni mi tengono sana di mente. Però il mio posto e momento preferito, di ogni singolo giorno, la biblioteca e il suo giardino privato o meglio dire dimenticato quasi da tutti tranne io, la bibliotecaria e il giardiniere. Ormai sono una socia onoraria! Infondo ci vado ogni singolo giorno dopo scuola e ci rimango fino all'orario di chiusura, anche durante il fine settimana passo tutto il giorno lì fino alla chiusura, che essendo in un piccolo borghetto di solito chiude verso le 23.00 in punto e il resto lo passo nel giardino privato. Quindi posso starmene tranquilla e al calduccio fino alle 23.00 e il resto lo passo nel giardino della biblioteca, ovviamente nei periodi più freddi mi porto dietro una coperta e grazia a un pergolato in legno con le panchine e un tavolo di legno, che mi protegge dalla pioggia e dalla grandine. La giornata scolastica è volata via, con la sensazione nel petto si è fatto sempre più forte, quando anche l'ultima campanella è suonata ho guardato la stragrande dei miei compagni lanciarsi fuori dalla classe e infilarsi nella marea degli altri studenti. Cosa che mi rifiuto di fare, odio essere spinta e soprattutto sulle scale, invece come faccio ogni giorno aspetto che si svuotino le classi e i corridoi, lo stesso la scuola e il cortile. La strada per andare verso la biblioteca è abbastanza sgombra e posso camminare tranquillamente fino all'edificio, sono venti minuti a piedi dalla scuola alla biblioteca, molto utile per tenermi un pochino in forma. Sei minuti dopo e il rumore di pochi altri pochi studenti mi sono alzata, con lo zaino in spalla, mi sono diretta verso l'uscita salutando i professori e i bidelli che incrociavo. In tre minuti sono già fuori dalla scuola e nel cortile, che grazie ai pochi gruppi ancora presi in chiacchiere, che ho superato in un minuto e fuori dal cancello principale mi sono incamminata per la biblioteca. Ovviamente con le cuffie di nuovo alle orecchie e la musica a palla, con la mia playlist preferita, i venti minuti di camminata sono volati. Soprattutto con la mia immaginazione che vola, fantasticando con vari personaggi di vari fandom, fino a quando non ho sentito un altro AMV con le clip del film di Rise of the Teenager Mutant Ninja Turtles e in questo la mia mente è volata a fantasticare su di Leo. La parte che adoro di più sul fantasticare, a parte le scene vietate ai minorenni, ma la fantasia che adoro di più è un momento di pace e tranquillità in cima al ponte di Brooklyn, io seduta con la testa di Leo appoggiata sulle mie gambe che si rilassava… adoro questa fantasia… soprattutto perché la immagino dopo gli eventi del film. Sono entrata nella biblioteca e sono andata direttamente al mio solito posto, mentre passavo davanti alla postazione di lavoro della bibliotecaria l’ho salutata, non appena ho preso posto mi sono sistemata per studiare e fare i compiti. Alcune ore di studio, con alcune pause per bere una cioccolata calda e qualche spuntino offerte sempre dalla bibliotecaria con alcune chiacchiere, finiti i compiti e lo studio mi sono messa ad aiutare la bibliotecaria a sistemare i libri e a inserire alcuni dati sul computer.
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Come prendersi cura dei propri capi per farli durare nel tempo
Come prendersi cura dei propri capi per farli durare nel tempo. Investire in un guardaroba ben curato non solo aiuta a preservare l'estetica e la funzionalità dei propri capi, ma rappresenta anche un approccio sostenibile alla moda. Prendersi cura dei vestiti significa proteggerli dall'usura e farli durare più a lungo, riducendo così la necessità di acquisti frequenti. Ecco alcuni consigli pratici su come lavare, conservare e scegliere capi di qualità che resisteranno nel tempo. Come lavare al meglio i tuoi capi Capi Colorati Come lavare i capi colorati è una di quelle incombenze che può mettere in crisi (quasi) chiunque. Lavare i capi colorati richiede, infatti, grande attenzione per evitare che i colori sbiadiscano o si trasferiscano. Ecco alcuni suggerimenti: - Separa i Capi: Prima di tutto, separa i capi colorati da quelli bianchi e chiari. Lavare insieme capi di colori simili previene il trasferimento di colore. - Utilizza Detergenti Delicati: Usa detergenti specifici per capi colorati che aiutano a mantenere la vivacità dei colori. Evita l'uso di candeggina, che può scolorire i tessuti. - Lavaggio a Freddo: Lavare i capi colorati con acqua fredda aiuta a preservare i colori. L'acqua calda può far sbiadire i tessuti. - Rovescia i Capi: Lavare i capi al rovescio riduce l'attrito durante il ciclo di lavaggio, proteggendo così i colori e le stampe. Capi Bianchi Per mantenere i capi bianchi brillanti e freschi, segui questi passaggi: - Separa i Capi: Lava sempre i capi bianchi separatamente dai colorati per evitare il trasferimento di colore. - Usa Detergenti Sbiancanti: Utilizza detergenti specifici per bianchi o aggiungi un po' di bicarbonato di sodio per potenziare l'effetto sbiancante. - Evita l'Acqua Troppo Calda: Anche se l'acqua calda può aiutare a rimuovere le macchie, l'uso eccessivo può danneggiare le fibre, soprattutto nei capi delicati. Segui sempre le istruzioni sull'etichetta del capo e non avrai soprese. - Asciugatura al Sole: Quando possibile, asciuga i capi bianchi al sole. La luce solare ha un naturale effetto sbiancante. Anche una corretta conservazione dei capi è fondamentale per evitare danni e mantenere i tessuti in buone condizioni. Per cominciare, è importante utilizzare grucce di qualità per appendere capi come camicie, giacche e abiti. Grucce imbottite sono particolarmente indicate per i tessuti delicati, poiché aiutano a mantenere la forma del capo senza lasciare segni o deformazioni. Per i capi pesanti come maglioni e giacche di lana, invece, è preferibile scegliere un posto che possa accoglierli piegati. Questo accorgimento evita che il peso del capo provochi distorsioni o allungamenti indesiderati. Un altro aspetto cruciale è la protezione dai parassiti. Sacchetti di lavanda o blocchi di cedro sono ottime soluzioni naturali per tenere lontane le tarme, senza ricorrere alla naftalina, che può essere tossica. Inoltre è consigliabile evitare ambienti umidi che possono favorire la formazione di muffa e cattivi odori. Assicurarsi che gli armadi siano ben ventilati può fare la differenza, mantenendo i vestiti freschi e in buone condizioni. Scegliere capi di qualità Investire in capi di qualità può fare una grande differenza in termini di durata e sostenibilità. Per fare scelte consapevoli, è importante prestare attenzione ai materiali. Prediligi tessuti naturali come cotone, lana, seta e lino, che generalmente durano più a lungo rispetto ai sintetici. La densità del tessuto e la qualità delle cuciture sono indicatori fondamentali della longevità di un capo. Optare per marchi affidabili e rinomati per la loro qualità e durabilità può richiedere un investimento iniziale più alto, ma a lungo termine ti permetterà di risparmiare denaro evitando acquisti frequenti. Il fast fashion,infatti, propone capi a basso costo ma spesso di scarsa qualità. Scegliere capi di qualità superiore, invece, non solo contribuisce a ridurre lo spreco, ma assicura anche un guardaroba più duraturo e stiloso. Prima di procedere con un acquisto, è utile leggere le recensioni di altri clienti. Questo ti darà una buona idea della qualità e della durabilità del capo che stai considerando. Potrai fare scelte più informate e sostenibili, garantendo al tuo guardaroba una vita più lunga e un impatto ambientale ridotto. Cosa che, insieme all'attenzione nella cura e nella conservazione dei capi, ti permette di farli durare belli e in forma, nel tempo. Così facendo, non solo avrai sempre un aspetto impeccabile, ma contribuirai anche a ridurre l'impatto ambientale della moda.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Cinque Capi da Avere nell’Armadio
Capi Essenziali per la Primavera/Estate 2024
Con l’arrivo della nuova stagione è il momento perfetto per rinfrescare il proprio armadio e abbracciare le tendenze più recenti della moda primavera/estate 2024. Tra colori vivaci e tessuti leggeri, ecco i cinque capi di abbigliamento essenziali che non possono mancare questa stagione.
Abito Midi Floreale
Lasciati avvolgere dalla natura con l’abito midi Bianca. Questo capo romantico, con i suoi colori tendenti al rosso, le sue maniche a palloncino, la sua silhouette femminile, la stampa e il suo spacco anteriore sono un must-have per questa primavera/estate. Indossalo con sandali con tacco per un look adatto per una cerimonia oppure con una ballerina o un sandalo basso per una serata estiva con gli amici.
Abito Bianca prezzo 69€
Descrizione Prodotto:
Vestito midi
Spacco anteriore
Tessuto non elasticizzato
Maniche lunghe a palloncino leggermente trasparenti
Colore fucsia, rosso e arancione
Taglie : S - M https://www.bombinate-shoes.com/product-page/vestito-bianca
Jeans Palazzo
I jeans Zoe sono un elemento indispensabile in ogni armadio, questo è un capo versatile e perfetto per creare un outfit casual o elegante a seconda di come viene abbinato. La silhouette di questo pantalone a palazzo è fluida e rilassata e dona un senso di libertà e comfort, mentre la lunghezza che tocca il suolo aggiunge un tocco di glamour.
Jeans Zoe prezzo 43€
Descrizione Prodotto:
Tessuto morbido ed elastico
Vita alta
Colore écru
Taglie : S - M - L https://www.bombinate-shoes.com/product-page/jeans-zoe
Blusa Romantica
La blusa Oscar di colore écru è un classico intramontabile che non può mancare nel tuo guardaroba. In questa stagione un tocco di fascino con i cuoricini stampati e piccoli ricami che percorrono tutta la blusa, le maniche a sbuffo che riportano ad una delicatezza. La versatilità di questo capo consente di indossarlo sia per un look formale che informale. Abbinala con una gonna per un look da ufficio o con un paio di jeans per un'atmosfera più casual e rilassata.
Blusa Oscar prezzo 29€
Descrizione Prodotto:
Blouse in garza di cotone
Maniche corte leggermente a sbuffo
Colore écru, fantasia cuoricini rossi
Taglie : S - M - L
100% cotone https://www.bombinate-shoes.com/product-page/blouse-oscar
Gonna in Tessuto Satinato
La gonna midi Gabby è un must-have per questa stagione ed è un'opzione audace per ogni occasione. La lunghezza midi offre un equilibrio perfetto tra forma e funzionalità, il tessuto satinato con la sua lucentezza delicata a mano morbida aggiunge un tocco di stile e raffinatezza al capo. Può essere indossata con una camicia bianca per un look da giorno o abbinata a un top scintillante per una serata elegante, è perfetta per creare un outfit da ufficio sofisticato, abbinando la gonna ad una blusa e un paio di tacchi.
Gonna Gabby prezzo 35€
Descrizione Prodotto:
Gonna midi
Tessuto satinato
Elastico in vita
Colore: Celeste chiaro, Panna.
Taglia unica https://www.bombinate-shoes.com/product-page/gonna-gabby-celeste
Completo Color Pastello
I completi color pastello offrono infinite possibilità di styling. Il completo Serena è composto da una giacca e pantalone palazzo della stessa tonalità creando un look coordinato e armonioso. Questo colore celeste evoca un senso di dolcezza e raffinatezza che si adatta perfettamente a questa stagione. I completi possono essere accessoriati con gioielli delicati e scarpe a punta per un tocco di eleganza.
Completo Serena prezzo 75€
Descrizione Prodotto:
Completo pantalone palazzo + giacca
Colore celeste
Pantalone vita alta
Taglie : S - M - L https://www.bombinate-shoes.com/product-page/completo-serena
Con questi cinque capi di abbigliamento essenziali per il tuo guardaroba, sarai pronta ad affrontare la stagione primavera/estate con stile e sicurezza. Sperimenta con combinazioni di colori e stili per creare outfit unici che riflettano la tua personalità e il tuo spirito alla moda.
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La moda della primavera - estate 2024
La moda primavera/estate 2024 sarà un omaggio alla libertà espressiva, alla sostenibilità e al vivere, riflettendo un desiderio di leggerezza e novità in una gamma cromatica che spazia dai toni energici e vivaci ai pastelli più delicati e sognanti. Tra i colori ci saranno il blu cielo, simbolo di tranquillità, con una sensazione di infinito e apertura, ideale per capi che vogliono trasmettere…
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Cettina Bucca a/i 19-20: “Liber”, i libri liberano le emozioni
L’incontro con Cettina Bucca e le sue collezioni è un appuntamento, sempre felice e sempre sorprendente, con la gioia generosa: la gioia del sorriso di una stilista che è innanzitutto una donna con una mente colta e un cuore ricco spalancato sul mondo, e che per questo è una stilista che ha cucito, con la stessa cura d’artista sartoriale che dedica agli abiti, l’amore per la moda sulla sua anima. E su quella dei capi a cui da vita. E sull’anima delle donne che con la sua moda veste.
Et voilà, che ogni nuovo incontro con le collezioni di Cettina Bucca è un appuntamento sempre inaspettato con un’ispirazione che non proviene da una caccia affannosa nei labirinti della creatività esibita, ma giunge dalla semplicità preziosa della vita quotidiana, anzi delle piccole gioie inestimabili della vita quotidiana.
Ecco spiegata la gioia generosa della sorpresa, come accade nella collezione a/i 2019-20.
Che è un invito ad un viaggio speciale, quello a riscoprire l’amore per la lettura dei libri (nell’era della moltiplicazione delle specie dei contenuti è meglio specificarlo). Quali? Beh, la collezione s’intitola “Liber”: e se anche non è letteralmente una raccolta di tomi rilegati, è di certo una raccolta di spunti narrata in stoffe, stampe e colori!
Qui, nei capi, in ogni minuzioso dettaglio sartoriale che li plasma, dentro alle trame dei tessuti pregiati, sempre eccellenti, sempre speciali perché organici e lavorati attraverso una filiera virtuosa, si dispiegano anche le trame delle storie che gli abiti narrano. Le creazioni di Cettina Bucca sono storie di femminilità che si scrivono sul corpo che l’indossa, canovacci di vite intrise di emozioni intense, vive, poetiche, testardamente allacciate alla realtà concreta vissuta ogni giorno, ma anche libere di innalzarsi nel cielo limpido dell’immaginazione che accoglie i sogni fatti della stessa sostanza della bellezza.
La bellezza consapevole: la donna di Cettina Bucca non è racchiusa in un modello, ma è aperta ad accogliere qualsiasi animo femminile desideri innamorarsi dell’abito che, a sua volta, l’accompagna ad innamorarsi di se stessa, e da lì a scrivere la sua storia.
Nella “Liber collection” al posto di carta e penna ci sono le stoffe, che disegnano modelli su cui creano giochi di pesi e consistenze: le lane pure e i velluti, di soprabiti e abiti che avvolgono morbidi la figura richiamano suggestioni dagli anni ’50 e ’60, per poi piombare a terra scorrendo sulle linee del corpo con la sveltezza tipica degli anni ’70, gli stessi da cui proviene la memoria dei pattern a grandi quadrati, che esaltano la leggerezza delle sete e degli chiffon degli abiti che proteggono, anch’essi spesso lunghi, così delicati eppur assertive della femminilità che li veste.
Le storie si dipanano via via nei colori: caldi come le copertine collezionate in schiera su scaffali affettuosi, quindi color marrone, ruggine, cammello, rosso intenso e giallo luminoso, ma anche freddi, pur sempre accoglienti, blu e azzurri che rispecchiano il mare e il cielo della Sicilia da cui provengono, il rosa della tenerezza e il viola deciso. E il mélange delle tinte a comporre la stampa che l’ispirazione la racchiude tutta: quella che tratteggia un’infinità di libri, infiniti come le storie di femminilità gioiosa delle donne abbracciate dalla creatività appassionata di Cettina Bucca.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#Cettina Bucca#Sicilia#artigianatoresponsabile#modaeterritorio#storiedaindossare#modaindipendente#nuovoMadeinItaly#webelieveinstyle
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Materiali e metodi per un trasloco efficace e organizzato
Organizzare un trasloco può essere una vera sfida, per quanto rappresenti un passo significativo nella vita delle persone. In molti ne hanno dovuto subire almeno uno e sanno quanto questo possa essere stressante, se non organizzato adeguatamente. Proprio l’organizzazione quindi è fondamentale per ridurre al minimo i problemi e il tutto parte da un buon uso dei materiali, come lo scatole di cartone, lo scotch o le imbottiture, e l’applicazione di alcune strategie.
Trasloco facile: gli strumenti necessari
Per prima cosa, per rendere il trasloco un'esperienza più agevole, è fondamentale equipaggiarsi con gli strumenti giusti. Le scatole di cartone, in particolare, costituiscono l'elemento cardine. Grazie a queste è possibile non solo trasportare agevolmente tutte le nostre cose da una casa all’altra, ma permettono anche una buona categorizzazione, se utilizzate sapientemente. Può essere una buona strategia, ad esempio, mettere insieme oggetti provenienti da una stessa stanza o con una stessa funzione, e successivamente scrivere sopra la scatola con un pennarello cosa contiene e dove andrà riposta. Accanto alle scatole, è importante utilizzare correttamente anche le imbottiture, come carta da imballaggio o pluriball, per proteggere oggetti delicati e fragili. Le buste di plastica, invece, si rivelano preziose per contenere piccoli oggetti e separarli nelle rispettive scatole, evitando disordini e semplificando la fase di sistemazione. Può essere una buona idea valutare l’utilizzo di carrelli per sollevare carichi pesanti, così da ridurre notevolmente lo sforzo fisico e rendere più agevole il trasporto di mobili ingombranti, oltre che aiutare a non avere infortuni. Per il confezionamento, infine, un taglierino, carta e nastro adesivo diventano strumenti indispensabili che non devono mai mancare.
Prepararsi a traslocare senza stress: ecco qualche consiglio
Può sembrare strano, ma la strategia e la pianificazione sono fondamentali anche durante un trasloco e non solo sul posto di lavoro. Un passo fondamentale è ad esempio quello di anticipare le esigenze della nuova casa, dipingendola e preparandola al nostro arrivo. Inoltre, se si prevedono altre modifiche come il cambio del pavimento o il rivestimento dei mobili, è consigliabile posticipare tali interventi di qualche giorno dopo aver completato il trasloco. Per evitare di farsi vincere dal caos, è una buona idea stilare liste di cose da fare ed elenchi di oggetti da riporre e trasportare, così da avere tutto a portata di mano. Proprio la classificazione e l’organizzazione degli oggetti rappresenta una fase fondamentale. La creazione di elenchi specifici per capi di abbigliamento, libri, utensili e altri oggetti domestici semplifica ad esempio il processo di imballaggio e, al momento del trasloco, rende l'intero procedimento più efficiente e ordinato. Il momento del trasloco può essere poi un’ottima opportunità per valutare cosa si possiede e decidere cosa tenere e cosa buttare via. È quindi il momento perfetto per liberarsi di oggetti superflui, ottimizzando lo spazio e dando un impulso al processo di rinnovamento. Sono fondamentali poi i procedimenti di imballaggio, confezionamento ed etichettamento, per tenere tutto ordinato e preciso. Infine, non bisogna temere di chiedere aiuto ad amici e parenti, in caso ce ne sia bisogno. Con il giusto sostegno e una perfetta pianificazione e materiali, effettuare un trasloco non sarà più un’esperienza da incubo. Read the full article
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Siamo pronti ad accogliere l'autunno con i nostri fantastici vestiti Boho Chic, perfettamente combinati con i colori delicati della nuova stagione.
Dimentica i colori sgargianti e scegli i toni della natura, dalle nuance del cielo alle sfumature della terra.
Il nostro vestito dai colori autunnali è un must have per la stagione, con il verde e il marrone come protagonisti insieme ad un disegno delicato.
La nostra collezione Boho Chic ti offre la possibilità di sfoggiare un look elegante ma allo stesso tempo comodo e sofisticato.
Per completare il tuo look autunnale non può mancare il kimono, il must have della stagione.
Abbinalo al vestito per creare un look unico e distintivo e per mantenere un look originale e confortevole.
Per le scarpe, scegli un paio ultra chic a contrasto con i colori dell'abito, che ti faranno sentire al top della moda autunnale.
Il nostro obiettivo è quello di consigliarti tutto ciò di cui hai bisogno per sfoggiare un look fantastico in ogni occasione.
Vieni a scoprire tutti i nostri capi dalle sfumature autunnali e lasciati ispirare dalla magia della nuova stagione.
Unisciti a noi nel nostro regno di stile Boho Chic, dove il comfort e l'eleganza si fondono in uno stile unico e inimitabile.
Ti aspettiamo da Charme in Via Piazzi 16 a Torino
𝑮𝒊𝒐𝒗𝒆𝒅𝒊̀ 𝑶𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂𝒕𝒐
Orario dal Martedì al Sabato
10,00-13,00/ 16,00-19,30
Photo Sergio Spanu
Modella Carola Stroppiana
#charmetorino#torino#coolgirl#bohochic#bohostyle#lifestyle#glamour#elegance#fashion model#torinofashionbloggers
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Felpa in Cashmere per Uomo: Lusso e Comfort al Maschile
La felpa in cashmere uomo e una testimonianza di lusso e comfort nell'abbigliamento maschile. Questo capo d'abbigliamento di alta classe vanta una storia affascinante, caratteristiche uniche e un metodo per identificare con precisione i prodotti autentici. In questo articolo, esploreremo brevemente la storia di questo prodotto, le sue peculiarita e caratteristiche, come riconoscere un prodotto genuino, dove trovarlo e fornire preziosi suggerimenti per l'acquisto. Discuteremo anche il motivo per cui e cosi popolare e come Gobi cashmere offre una vasta gamma di questi prodotti.
Una Breve Storia del Cashmere
Il cashmere ha una storia lunga e ricca che risale a migliaia di anni fa. La fibra di cashmere proviene dalle capre cashmere dell'Asia centrale, ed e nota per la sua estrema morbidezza e calore. L'arte di lavorare questa preziosa fibra si e sviluppata nel corso dei secoli, con regioni come la Mongolia, l'India e la Cina che sono diventate famose per la produzione di cashmere di alta qualita.
Nell'abbigliamento moderno, il cashmere e considerato un simbolo di lusso e stile. La sua storia ricca di tradizione e artigianato ha contribuito a consolidare la sua posizione come uno dei tessuti piu pregiati al mondo.
Caratteristiche e Peculiarita della Felpa in Cashmere
Le felpe da uomo con cappuccio sono conosciute per le loro caratteristiche uniche:
Morbidissime e Calde: Il cashmere e celebre per la sua incredibile morbidezza e capacita di trattenere il calore, offrendo comfort ottimale durante le giornate piu fredde.
Leggere e Sottili: Nonostante il suo potere termico, il cashmere e un tessuto leggero e sottile, ideale per l'abbigliamento stratificato e per un look sofisticato.
Durevolezza: Le felpe in cashmere sono notoriamente durevoli, mantenendo la loro eleganza e morbidezza nel tempo se curate con attenzione.
Eleganza Naturale: Il cashmere ha un'eleganza intrinseca che puo essere ulteriormente arricchita da dettagli come colletti o finiture in pelle.
Variegata Scelta di Colori: Il cashmere e disponibile in una vasta gamma di colori, permettendo a ogni uomo di trovare la felpa perfetta per il suo stile.
Come Riconoscere un Prodotto Autentico
E essenziale saper riconoscere una felpa in cashmere autentica per garantire un prodotto di alta qualita:
Etichette e Certificazioni: Controlla se la felpa presenta etichette o certificazioni che attestino la sua autenticita e provenienza.
Tessuto di Alta Qualita: Il cashmere autentico e estremamente morbido al tatto e non presenta pelucchi o fili sfilacciati.
Peso e Spessore: Le felpe in cashmere sono leggere ma hanno un peso considerevole per la loro dimensione, grazie al tessuto di alta qualita utilizzato nella loro produzione.
Prezzo: Il cashmere di alta qualita ha un costo elevato. Se il prezzo sembra troppo basso per essere vero, potrebbe non essere cashmere genuino.
Produttori Affidabili: Conosci i produttori rinomati e affidabili che producono felpe in cashmere di alta qualita.
Dove Trovare Felpe in Cashmere Uomo
Per trovare la tua felpa in cashmere da uomo ideale, esplora le seguenti opzioni:
Boutique di Lusso: Le boutique di moda di alta classe spesso offrono una selezione curata di felpe in cashmere di alta qualita.
Siti Web Specializzati: Esistono siti web specializzati nella vendita di abbigliamento in cashmere, dove puoi trovare una vasta gamma di opzioni. es. gobi cashmere
Mercati Vintage: I mercati vintage possono essere un ottimo luogo per trovare felpe in cashmere usate di alta qualita a prezzi accessibili.
Consigli per l'Acquisto
Ecco alcuni consigli da tenere a mente quando acquisti una felpa in cashmere:
Conosci la Tua Taglia: Assicurati di conoscere la tua taglia prima di acquistare per evitare inconvenienti con capi che non si adattano correttamente.
Cura Adeguata: Segui attentamente le istruzioni di cura specifiche per il cashmere, che spesso richiedono lavaggi delicati a mano o lavaggi a secco.
Politica di Reso: Verifica la politica di reso del negozio o del venditore in caso di problemi con l'acquisto.
Leggi le Recensioni: Dai un'occhiata alle recensioni degli altri acquirenti per avere un'idea della qualita e della soddisfazione del cliente.
Investi in Qualita: Il cashmere di alta qualita e un investimento a lungo termine. Se puoi permettertelo, opta per una felpa di alta gamma che durera nel tempo.
Perche e Popolare
La felpa in cashmere per uomo e popolare per diversi motivi:
Lusso: Il cashmere e considerato un tessuto di lusso grazie alla sua incredibile morbidezza e capacita di trattenere il calore.
Eleganza: Le felpe in cashmere sono eleganti e versatili, adatte per occasioni formali e informali.
Comfort: Il cashmere offre un comfort eccezionale, rendendo queste felpe perfette per l'uso quotidiano.
Durata: Con le cure adeguate, una felpa in cashmere di alta qualita puo durare a lungo, rendendo l'investimento degno di nota.
Come Gobi cashmere Offre Varieta di Questi Prodotti
Gobi cashmere e una piattaforma specializzata che offre una vasta selezione di felpe in cashmere per uomo. La loro ampia gamma di prodotti e frutto di una curatela attenta e di una verifica dell'autenticita per garantire ai clienti l'accesso a felpe in cashmere autentiche e di alta qualita.
La piattaforma offre un'esperienza di acquisto comoda e sicura, consentendo ai clienti di partecipare a aste online o dal vivo senza dover lasciare la propria casa. Gobi cashmere si impegna a fornire prodotti di cashmere autentici e di alta classe ai propri clienti, soddisfacendo le esigenze di chiunque cerchi un capo elegante e confortevole.
Conclusione
In conclusione, la felpa in cashmere per uomo e un capo d'abbigliamento che unisce il lusso alla comodita. Il cashmere di alta qualita offre un'esperienza di indossamento eccezionale, rendendo questo capo un investimento prezioso per il guardaroba maschile. Grazie a piattaforme come Gobi cashmere, e facile trovare una vasta gamma di opzioni attraverso aste online e dal vivo, garantendo che ogni uomo possa aggiungere un tocco di eleganza al suo stile.
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Laetitia Ky artista che crea sculture coi capelli
https://www.unadonnalgiorno.it/laetitia-ky-artista-che-crea-opere-darte-con-i-suoi-capelli/
Con la colonizzazione francese si è imposta la moda occidentale, quindi le donne ivoriane hanno iniziato a farsi i capelli lisci. Per me invece non va nascosta la nostra natura, è un elemento di blackbeauty. Vedersi rappresentate con le acconciature afro senza paura è un passo in avanti.
Laetitia Ky è un’artista, modella e attivista che crea sculture con i suoi capelli.
È una figura di spicco nel movimento naturale dei capelli, che, dagli anni sessanta, rivendica politicamente e simbolicamente le proprie radici, rifiutando di adeguarsi ai canoni estetici delle donne occidentali.
Nelle sue opere, i suoi capelli, svettano sulla sua testa rappresentando di volta in volta mani, braccia muscolose, volti con il pugno alzato, elefanti, seni e ventri femminili. Creazioni che costituiscono un potente strumento di comunicazione concepito per aumentare la consapevolezza sui temi della razza, del genere e della giustizia sociale. Elementi di identità nazionale, reinterpretati in chiave contemporanea.
Nata nel 1996 ad Abidjan, Costa d’Avorio, nonostante una laurea in economia, ha deciso di dedicarsi all’arte piuttosto che agli affari e ha iniziato a insegnare a cucire da sola, con l’intento di intraprendere una carriera nella moda.
Ha iniziato da giovanissima a interessarsi al movimento americano dei capelli naturali, praticamente ancora inesistente negli stati dell’Africa sub-sahariana, tranne rarissime eccezioni di qualche attivista.
Nel 2016, dopo aver visto online un album fotografico di donne africane pre-coloniali del ventesimo secolo, è stata ispirata a scolpire i suoi capelli in un modo simile a loro e ha pubblicato le sue sculture su Instagram che sono state di grande ispirazione.Nel 2017, i suoi post erano ormai virali, ha attirato l’attenzione di riviste internazionali e tenuto il suo primo seminario Ky Braids per insegnare la sua forma d’arte, l’anno successivo, ha lanciato il marchio di moda
Kystroy,
che utilizza la body positivity per descrivere i suoi capi.
L’oppressione basata sul sesso è un tema ricorrente della sua arte, ha realizzato sculture di protesta contro pratiche come l’appiattimento del seno, le mutilazioni genitali femminili e le leggi americane contro l’aborto.
Ogni acconciatura è un viaggio nuovo, diverso, che può durare pochi minuti o diverse ore, e che l’artista intraprende utilizzando solamente del fil di ferro legato ai suoi capelli naturali.
Nel 2018 è stata inclusa tra le 35 persone più influenti sotto i 35 anni del Prix Jeunesse Francophone.
L’anno seguente è elencata tra le cento persone di rilievo per la rivista Paper.
Ha anche recitato nel film Disco boy di Giacomo Abbruzzese, che ha vinto l’Orso d’argento a Berlino.
Laetitia Ky è un’artista poliedrica che, attraverso il suo lavoro, denuncia le metamorfosi dei corpi esplorando temi delicati e scomodi.
Nel 2022 è stata la più giovane protagonista della Biennale di Venezia, dove ha rappresentato la Costa d’Avorio e tra le cento artiste invitate dal Kunstmuseum di Wolfsbur per l’epocale mostra Empowerment dedicata al femminismo nell’arte.
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Bentornato medioevo
"Gonne, sandali e pantaloncini? Vanno banditi senza ripensamenti: il decoro è la nuova parola d’ordine della scuola italiana e la nuova grande sfida portata avanti dall’istruzione.
Le città italiane sono investite proprio in questi giorni dall’ennesima, rovente ondata di caldo e di aria condizionata, in questi tempi critici, non è dato neanche parlarne, dunque si è ben pensato di imporre alle ragazze un abbigliamento da talebane: gonne sì, ma soltanto lunghe oltre il ginocchio, niente magliette smanicate, perché la vista di una spalla nuda è qualcosa di oltraggioso e le scarpe debbono essere rigorosamente chiuse.
Perfino i sandali sono finiti nel mirino di questo penoso bigottismo. Cosa ci sia di irrispettoso o di indecoroso in un sandalo non riesco proprio a capirlo. Sia ben chiaro, non voglio lasciare intendere che a scuola bisogna vestirsi con un abbigliamento da discoteca, ma indossare dei semplicissimi sandali non dovrebbe essere considerato fuori luogo. Ma soprattutto perché negli anni duemila si continua a considerare vergognosa l’esposizione del corpo umano?
I greci gareggiavano nudi alle Olimpiadi e nessuno si scandalizzava, oggi mostrare una porzione di piede è qualcosa da bandire. E il messaggio che si trasmette ai ragazzi è anche peggiore: il corpo è qualcosa da temere, di cui avere vergogna, perché mostrarlo significa incorrere in un atteggiamento indecoroso. Il corpo femminile almeno, perché si parla espressamente di gonne e sandali, capi che non appartengono certamente al vestiario maschile.
Si è parlato tanto di parità di genere e si ostenta superiorità quando a Dubai il David di Michelangelo viene coperto nelle sue “vergognose nudità”. E quanti sorridono al ricordo di Daniele da Volterra, passato alla storia come il Braghettone per aver coperto con perizomi e delicati panneggi i nudi del Giudizio Universale? Tempi bui, tempi bui davvero, quando l’uomo si scandalizzava davanti alla nudità dei dipinti. Certo, il Braghettone si occupò di celare agli occhi della folla la vista di impudiche natiche e indecorosi genitali, oggi invece è un piede scoperto a far accapigliare scuole e giornali."
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #media #scuola
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Instagram post 12/62020
ASOBIYA 「着物のアート」 誰でも着物を見ると、大好きになるんだけど、日常生活にはない。なぜなら、着物の着方が難しいし、長く着るのも難しいんだ。 着物のモデルとして呼ばれるたびに、ちょっと不便なのに、おしゃれで綺麗になるって感じ。不思議だね! 2017年にアソビヤで仕事した。おしゃれなアックセッソライズをハンドメイドで作る会社。 特別なことはアックセッソライズは着物の生地で作られる。デリケートで着物と完璧に釣り合う 𝔸𝕊𝕆𝔹𝕀𝕐𝔸 𝔸𝕣𝕥 𝕠𝕗 𝕜𝕚𝕞𝕠𝕟𝕠 The kimono is a piece of clothing that anyone would fall for, but at the same time rarely is part of our daily routine. It’s not easy to wear it correctly and it’s not super comfortable. Every time they chose me to wear traditional clothing and accessories I feel pretty and elegant. This is why the kimono is so special! In 2017 I worked for Asobiya, a small business specialized in traditional handmade accessories. Super easy to pair them with a kimono and so delicate!! 𝔸𝕊𝕆𝔹𝕀𝕐𝔸 𝕃’𝕒𝕣𝕥𝕖 𝕕𝕖𝕝 𝕜𝕚𝕞𝕠𝕟𝕠 Il kimono è un capo d'abbigliamento di cui chiunque potrebbe innamorarsi al primo sguardo ma che difficilmente entra a far parte della routine quotidiana di una persona. Non è semplice indossarlo nella maniera corretta e nemmeno sopportarlo per lungo tempo. Ogni volta che mi capita di essere scelta come indossatrice di abiti ed accessori tradizionali mi sento bella ed elegante, nonostante la "scomodità" dei capi. È la magia del kimono! Verso la fine del 2017 ho lavorato per Asobiya, una piccola impresa specializzata nella creazione di eleganti accessori handmade. La particolarità è che sono realizzati per lo più con le stoffe dei kimono. Perfetti da abbinare insieme e super delicati!
#Asobiya#Kimono#Model#instagram#ユリコ・タイガー#ユリコタイガー#Yuriko Tiger#Yurikotiger#「エレ」#エレ#「ERE」#Ere7rock#Ere#ERELAST#Psykhere#EronoraMono#Yuriko tiger Is Not Mai Waifu!#Talent#Fan Blog#Fan Page
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QUANDO L’EPIDEMIA FINIRA’
Quando l’epidemia finirà non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla vita precedente. Sarà come uscire dal chiuso della lavatrice, la macchina del tempo delle nostre vite stracciate, l’acceleratrice della pulizia che aspettavamo da una vita.
Siamo entrati come capi delicati, tute blu ingrugnite o colletti bianchi irrigiditi ma non sappiamo come ne usciremo perché non sappiamo chi ha programmato la lavatrice. Se una massaia amorosa, un marito alla sua prima volta, un bambino dai ditini innocenti.
Potremmo uscirne più candidi. Ma anche macchiati, scoloriti, infeltriti, slabbrati, stazzonati.
Forse non saremo più capaci di metterci nei corpi degli altri. Ci sarà chi per la prima volta si interrogherà sugli amori che non ha saputo vestire, sul girovita che non ha osato vivere.
Ed io, intanto che giro da fermo dall’oblò guardo il mondo con nostalgia. Mi tengo stretto all’aletta del cestello aspettando la centrifuga come un decollo, e poi la fine come un passeggero che aspetta l’atterraggio, ad occhi chiusi.
David Grossman
dopo la sua prima lavatrice fatta in corso di isolamento sociale da coronavirus
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Il romantico borgo di Cavernago si trova adagiato tra le valli bergamasche a soli 12 chilometri da Bergamo ed è abbracciato dallo splendido Parco Regionale del Serio, una riserva naturale protetta che si sviluppa da Seriate lungo il corso dell’omonimo fiume Serio, sino alla sua foce nell’Adda. Cavernago è un villaggio dall’atmosfera unica ed è conosciuto anche come “il paese dei due castelli”, poiché all’interno del suo seppur limitato perimetro è possibile ammirare ben due meravigliosi manieri. Pur affondando le sue radici nell’epoca romana ed aver assistito al passaggio di diverse popolazioni sulle sue terre, Cavernago è stata plasmata nelle sue attuali sembianze da vicende storiche di epoca feudale, medievale e rinascimentale, che ne hanno definito il ruolo strategico e le esigenze difensive. Il territorio di Cavernago lega inoltre il suo nome a quello dell’antica famiglia Colleoni: fu proprio un membro della stirpe Colleoni infatti, il capitano di ventura Bartolomeo, a ricevere dalla repubblica di Venezia il possedimento della zona di Cavernago nel 1456 ed il delicato compito di garantirne la stabilità e la sicurezza. Sono numerose le tracce lasciate nel borgo da questa nobile casata ed infinite le scoperte di interesse storico ed artistico che si possono fare tra le mura di questo piccolo gioiello bergamasco. Cosa vedere e cosa fare a Cavernago Cavernago è celebre per essere caratterizzata dalla presenza di due splendidi castelli, il Castello di Malpaga ed il Castello di Cavernago. Il Castello di Malpaga è il luogo dove Bartolomeo Colleoni decise di stabilire la sua residenza una volta ricevuto in feudo questi territori lombardi e pur essendo la struttura nata con esigenze difensive, venne eccezionalmente ingentilito da opere d’arte, affreschi e decorazioni per renderlo perfetto come residenza nobiliare. È oggi possibile visitare il castello ed apprezzarne tutti gli scorci e le sale, ed è oltretutto possibile farlo indossando bellissimi abiti d’epoca del periodo Colleoni. Tali preziosi capi sono stati tutti realizzati a mano prendendo come ispirazione gli affreschi del castello e permettono di vivere un’esperienza davvero particolare. È oltretutto possibile dormire all’interno delle mura del castello, nella Locanda dei Nobili Viaggiatori, una struttura ricettiva situata nella corte e pensata per gli amanti della storia e dei soggiorni suggestivi, che offre letti e piatti tipici della tradizione lombarda. Ogni anno in agosto inoltre, la rievocazione storica a Malpaga apre una breccia sul passato e mette in scena lungo la via del castello personaggi in abiti tradizionali, menestrelli, principesse e baldi cavalieri oltre che cantori e musici, per un’atmosfera tipicamente medievale e assolutamente imperdibile. Il secondo castello di Cavernago è anch’esso legato alla casata Colleoni, ed è il Castello di Cavernago, detto anche Martinengo Colleoni. Venne edificato tra il 1597 e il 1610 da Francesco Martinengo Colleoni, discendente di quarta generazione di Colleoni. Come il suo predecessore, Francesco era un abile condottiero ma anche un uomo di cultura e riuscì a creare un edificio sicuro ma incredibilmente ricco di opere artistiche e delicati abbellimenti. Nel corso del XIX secolo, il ramo della famiglia Colleoni di cui Francesco era erede purtroppo si estinse e la fortezza subì diversi passaggi di mano, fino a entrare a far parte delle proprietà dei dei Principi Gonzaga di Vescovato. Ad oggi il maniero è ancora una proprietà privata della famiglia ed è però messo a disposizione in occasione di visite guidate ed eventi importanti: è infatti possibile coronare il sogno di un matrimonio principesco tra le sale del castello e sposarsi immersi in atmosfere d’altri tempi per una cerimonia degna delle più romantiche favole. Cavernago non è solo rappresentata dai suoi nobili castelli, ma ospita anche viuzze tra cui è un piacere perdersi e graziose chiese meritevoli di una visita. La Chiesa Parrocchiale di Cavernago risale al XVI secolo ed era un tempo una chiesa privata della famiglia Martinengo-Colleoni, mentre la Chiesa di San Giovanni Battista, situata in frazione Malpaga, risale al XV secolo e custodisce al proprio interno opere di pregio come la Trinità, la Vergine e Anime Purganti, del pittore Vincenzo Angelo Orelli, dipinta nel 1772. Cavernago tra natura e tradizioni culinarie Ogni esplorazione di Cavernago che si rispetti dovrebbe includere un’escursione nella stupenda Oasi Naturalistica del fiume Serio, che accoglie un ecosistema unico e funge da polmone verde del territorio: al suo interno è possibile passeggiare, gironzolare in sella ad una bicicletta oppure sostare per rilassanti picnic nel verde. Per chi ama associare invece la visita di un territorio alla scoperta della sua tradizione enogastronomica, Cavernago offre infinite opportunità per deliziare il palato. A partire dai più classici casoncelli, imperdibili e squisiti ravioli ripieni, fino ad arrivare ai formaggi DOP della bergamasca, come, solo per citarne alcuni, il formai de mut dell’alta Valle Brembana, il bitto o il quartirolo lombardo. Sia nella stagione calda che in inverno, Bergamo è poi sinonimo di polenta, nella sua versione più classica o in quella denominata taragna, intrisa di deliziosi prodotti caseari. Non mancano i dolci tipici locali come la torta Donizetti, creata dalla pasticceria Balzer in onore del compositore e la polenta e osei, un dolcetto che riproduce con pan di Spagna e creme il celebre piatto in versione salata. Cavernago è insomma la meta ideale per buongustai, romantici e amanti della storia, oltre che per chi cerca il contatto con la natura e per chi vuole immergersi nell’arte più raffinata: ce n’è davvero per tutti i gusti in questa perla del bergamasco. https://ift.tt/2UXpl1B Cavernago, il romantico borgo lombardo Il romantico borgo di Cavernago si trova adagiato tra le valli bergamasche a soli 12 chilometri da Bergamo ed è abbracciato dallo splendido Parco Regionale del Serio, una riserva naturale protetta che si sviluppa da Seriate lungo il corso dell’omonimo fiume Serio, sino alla sua foce nell’Adda. Cavernago è un villaggio dall’atmosfera unica ed è conosciuto anche come “il paese dei due castelli”, poiché all’interno del suo seppur limitato perimetro è possibile ammirare ben due meravigliosi manieri. Pur affondando le sue radici nell’epoca romana ed aver assistito al passaggio di diverse popolazioni sulle sue terre, Cavernago è stata plasmata nelle sue attuali sembianze da vicende storiche di epoca feudale, medievale e rinascimentale, che ne hanno definito il ruolo strategico e le esigenze difensive. Il territorio di Cavernago lega inoltre il suo nome a quello dell’antica famiglia Colleoni: fu proprio un membro della stirpe Colleoni infatti, il capitano di ventura Bartolomeo, a ricevere dalla repubblica di Venezia il possedimento della zona di Cavernago nel 1456 ed il delicato compito di garantirne la stabilità e la sicurezza. Sono numerose le tracce lasciate nel borgo da questa nobile casata ed infinite le scoperte di interesse storico ed artistico che si possono fare tra le mura di questo piccolo gioiello bergamasco. Cosa vedere e cosa fare a Cavernago Cavernago è celebre per essere caratterizzata dalla presenza di due splendidi castelli, il Castello di Malpaga ed il Castello di Cavernago. Il Castello di Malpaga è il luogo dove Bartolomeo Colleoni decise di stabilire la sua residenza una volta ricevuto in feudo questi territori lombardi e pur essendo la struttura nata con esigenze difensive, venne eccezionalmente ingentilito da opere d’arte, affreschi e decorazioni per renderlo perfetto come residenza nobiliare. È oggi possibile visitare il castello ed apprezzarne tutti gli scorci e le sale, ed è oltretutto possibile farlo indossando bellissimi abiti d’epoca del periodo Colleoni. Tali preziosi capi sono stati tutti realizzati a mano prendendo come ispirazione gli affreschi del castello e permettono di vivere un’esperienza davvero particolare. È oltretutto possibile dormire all’interno delle mura del castello, nella Locanda dei Nobili Viaggiatori, una struttura ricettiva situata nella corte e pensata per gli amanti della storia e dei soggiorni suggestivi, che offre letti e piatti tipici della tradizione lombarda. Ogni anno in agosto inoltre, la rievocazione storica a Malpaga apre una breccia sul passato e mette in scena lungo la via del castello personaggi in abiti tradizionali, menestrelli, principesse e baldi cavalieri oltre che cantori e musici, per un’atmosfera tipicamente medievale e assolutamente imperdibile. Il secondo castello di Cavernago è anch’esso legato alla casata Colleoni, ed è il Castello di Cavernago, detto anche Martinengo Colleoni. Venne edificato tra il 1597 e il 1610 da Francesco Martinengo Colleoni, discendente di quarta generazione di Colleoni. Come il suo predecessore, Francesco era un abile condottiero ma anche un uomo di cultura e riuscì a creare un edificio sicuro ma incredibilmente ricco di opere artistiche e delicati abbellimenti. Nel corso del XIX secolo, il ramo della famiglia Colleoni di cui Francesco era erede purtroppo si estinse e la fortezza subì diversi passaggi di mano, fino a entrare a far parte delle proprietà dei dei Principi Gonzaga di Vescovato. Ad oggi il maniero è ancora una proprietà privata della famiglia ed è però messo a disposizione in occasione di visite guidate ed eventi importanti: è infatti possibile coronare il sogno di un matrimonio principesco tra le sale del castello e sposarsi immersi in atmosfere d’altri tempi per una cerimonia degna delle più romantiche favole. Cavernago non è solo rappresentata dai suoi nobili castelli, ma ospita anche viuzze tra cui è un piacere perdersi e graziose chiese meritevoli di una visita. La Chiesa Parrocchiale di Cavernago risale al XVI secolo ed era un tempo una chiesa privata della famiglia Martinengo-Colleoni, mentre la Chiesa di San Giovanni Battista, situata in frazione Malpaga, risale al XV secolo e custodisce al proprio interno opere di pregio come la Trinità, la Vergine e Anime Purganti, del pittore Vincenzo Angelo Orelli, dipinta nel 1772. Cavernago tra natura e tradizioni culinarie Ogni esplorazione di Cavernago che si rispetti dovrebbe includere un’escursione nella stupenda Oasi Naturalistica del fiume Serio, che accoglie un ecosistema unico e funge da polmone verde del territorio: al suo interno è possibile passeggiare, gironzolare in sella ad una bicicletta oppure sostare per rilassanti picnic nel verde. Per chi ama associare invece la visita di un territorio alla scoperta della sua tradizione enogastronomica, Cavernago offre infinite opportunità per deliziare il palato. A partire dai più classici casoncelli, imperdibili e squisiti ravioli ripieni, fino ad arrivare ai formaggi DOP della bergamasca, come, solo per citarne alcuni, il formai de mut dell’alta Valle Brembana, il bitto o il quartirolo lombardo. Sia nella stagione calda che in inverno, Bergamo è poi sinonimo di polenta, nella sua versione più classica o in quella denominata taragna, intrisa di deliziosi prodotti caseari. Non mancano i dolci tipici locali come la torta Donizetti, creata dalla pasticceria Balzer in onore del compositore e la polenta e osei, un dolcetto che riproduce con pan di Spagna e creme il celebre piatto in versione salata. Cavernago è insomma la meta ideale per buongustai, romantici e amanti della storia, oltre che per chi cerca il contatto con la natura e per chi vuole immergersi nell’arte più raffinata: ce n’è davvero per tutti i gusti in questa perla del bergamasco. Cavernago è uno dei borghi lombardi della zona bergamasca assolutamente da visitare, tra castelli storici, tradizioni enogastronomiche e molto altro.
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diventare adulta e vivere da sola
capisci che entri definitivamente nel mondo degli adulti quando
devi ricordarti di pagare l'affitto
devi preoccuparti di fare la spesa altrimenti muori di fame
ti svegli la mattina e il tuo unico pensiero è "che cosa mi preparo a pranzo?"
appena finisci di pranzare il pensiero che ti passa è "che cosa mi preparo a cena?"
il weekend è fatto per le pulizie di casa, compreso fare lavatrici (facendo attenzione a dividere bene i capi a 40 da quelli delicati mentre le lenzuola a 60 gradi) e stenderle
pagare le bollette
buttare la spazzatura
ma in fondo la tua libertà ce l'hai
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Ports 1961
La sfilata di Ports 1961 a Londra rivede il vestir borghese, accostando tra loro, a mò di patchwork, tessuti, colori e fantasie a contrasto.
Il marchio canadese gioca con gli inserti e con gli strati per dare vita ad uno stile casual, che è anche, al tempo stesso: minimale, sofisticato ed innovativo.
In primo piano, troviamo dunque fiori tapestry, principe di Galles e quadretti. Ma, a prendere il centro della scena è soprattutto la tinta unita.
Volumi, ampi, si abbinano alla perfezione a tagli dritti e tessuti che talvolta sono sostenuti, come la pelle, talatra scivolati e morbidi, come la lana.
Ma per dare movimento, la direttrice creativa usa anche spacchi, tagli, frange (metalliche e tricot), arricciature e pieghe, nonché l’accostamento tra texture diverse.
Stesso discorso per i tagli asimmetrici, che ben si abbinano a stoffe double-face o utilizzate a mò di accessori, come nel caso dell’abito con sciarpa incorporata.
Le lunghezze sono rigorosamente midi e la palette è neutra, con brevi incursioni nel verde bosco, nell’azzurro polvere e nel grigio scuro.
A fare la parte del leone sono infatti, soprattutto, cammello, nero e bianco. Questi utilimi, vengono utilizzati dalla stilista per dare vita sia a colour-block decisi, quasi optical, che a delicati tromp l’oeil, su stoffe trasparenti e vaporose.
Anche se il tessuto principe dell’intera sfilata è sicuramente la maglia, righe e blocchi di colore costituiscono la parte più interessante e divertente dell’intero show.
La nuova collezione donna presentata da Ports 1961 alla London Fashion Week 2019, presenta un’ampia varietà di capi ispirati al look anni Settanta, soprattutto abiti e capispalla. Ma anche abiti da cocktail e scamiciati pensati per il lavoro, esaltati da scollature asimmetriche o bordi arrotondati.
Lavorazioni hanno il compito di accarezzare, indisturbati, la silhouette, per suggerire una generale sensazione di morbidezza, di effortless elegance.
Anche quando i tessuti sono leggeri e sottili.
La nuova collezione ideata da Natasa Cagalj per lo storico brand con sede a Toronto, riesce quindi ad offrire eleganza senza tempo, unita a vibe futuristici.
#Ports 1961#Natasa Cagalj#London Fashion Week 2019#LFW2019#autunno/inverno 2019-2020#womenswear#autumn/winter 2019-2020#fall/winter 2019-2020#A/W 2019-2020#A/I 2019-2020#F/W 2019-2020#womenscollection#patchwork#pattern#animalier#prêt-à-porter#ready-to-wear#RTW2019-2020#knitwear#tricot#colour-block#colour-blocking#bw#Settimana della Moda di Londra 2019#optical#black and white
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