#per Carlo Bordini
Explore tagged Tumblr posts
Text
a roma, oggi, 29 marzo, al palazzo delle esposizioni: presentazione della collana 'lunga conservazione', delle edizioni cambiaunavirgola
https://www.palazzoesposizioni.it/evento/presentazione-della-collana-lunga-conservazione cliccare per ingrandire PRESENTAZIONE DELLA COLLANA “LUNGA CONSERVAZIONE” 29 marzo 2023, h. 18:30 Libreria del Palazzo delle Esposizioni: Via Milano 15/17 Con gli autori Silvia Bordini, Giuseppe Garrera, Igor Patruno, Sebastiano Triulzi Introducono Marco Giovenale e Fabrizio M. Rossi Sono ribelli,…
View On WordPress
#Aelia Laelia#Aelia Laelia e i libri dimenticati#«Razza sacra». Pasolini e le donne: appunti per una ricerca#Cambiaunavirgola#Carlo Bordini#Claudia Damiani#Collana "Lunga Conservazione"#Edizioni Cambiaunavirgola#Fabrizio M. Rossi#Fabrizio Rossi#Giuseppe Garrera#Igor Patruno#Il volto dei libri#L’incipit dell’Infinito#Leopardi#Libreria del Palazzo delle Esposizioni#libri da vedere#Lunga conservazione#Marco Giovenale#materiali verbovisivi#Pasolini e le donne#poesia#prosa#Quando la canzonetta divenne poesia#Razza sacra#Roberto Roversi#Sebastiano Triulzi#Silvia Bordini#Tecniche d&039;evasione#Tu parlavi una lingua meravigliosa
1 note
·
View note
Text
Non ti lascio per quieto vivere
Perfino le cose per cui dovrei disprezzarti mi sono care
e sono troppo vecchio per trovarne un’altra
provo piacere a odiarti
e a dirti che ti amo, e ingannarti è la mia vendetta.
- Carlo Bordini
19 notes
·
View notes
Text
Lo storicizzando proseur Giovenale, in presenza & in dialogo con lo studioso e collezionista Giuseppe Garrera, coordinati entrambi dall’autore e filosofo Valerio Massaroni, lunedì alla libreria Panisperna, alle ore 18:30, si misureranno con antichi manufatti testuali risalenti in alcuni casi perfino al 2013, al 2019, al 2023, raccolti in quello che i paleografi e gli etologi sono ormai concordi nel chiamare Papiro di OGGETTISTICA, pubblicato da TIC.
Si parlerà forse di gif di gatti, espedienti per contenere il suicidio, di boomerism, forse di prosa in prosa, e di un diverso libro che nell’ancor più remoto 2009 sconvolse l’equilibrio glicemico della poesia italiana, iniziando a ignorarla bellamente. Facile vengano infine citate leggendarie figure del mesolitico come Corrado Costa e Giulia Niccolai, Emilio Garroni e Carlo Bordini, Amelia Rosselli e Carmelo Bene, Viky il vichingo, Doctor Who, Scramble, Daitarn 3 e Debbie Harry, Prigionieri delle pietre e Ritratto di donna velata.
In ogni caso non si parlerà di romanzi, nemmeno se belli, né di poesia. Contenuto di poesia in OGGETTISTICA = 0 %. Libro adatto agli intolleranti alla poesia e al romanzo.
Piuttosto, facendosi largo a martellate nella foresta pietrificata di neuroconnessioni del proseur, gli interlocutori tenteranno di cavargli fuori dati utili a divisare come mai possa succedere che una prosa scritta nel 2013-2023 non abbia quasi alcun rapporto con Sanguineti 1956, e addirittura si capisca, contraddicendo così tutte le pandette di quella inclita maggioranza di giureconsulti che quando sulla pagina non vede Sereni picchia a folle la folla di teste d’atropo sulla teca della neoavanguardia.
https://slowforward.net/2024/06/28/antichi-remoti-oggetti-testuali-in-libreria-1-luglio-a-roma-al-quartiere-monti-oggettistica-di-marco-giovenale/
_Siate Sereni, e venite a sentire senza timore, vi aspettiamo e vi divertirete_
0 notes
Text
Una poesia di Myra Jara tradotta da Carlo Bordini
Myra Jara è nata a Lima nel 1987, e vive a Roma. Sai come sono venuta dal letto fin qui? Concentrandomi. Uscendo dal cuore semplice della cagna. Così arrivo, mi siedo qui. Devo denaro a un uomo scortese. Devo denaro a un uomo volgare che mi aiutò a non averti. Non voglio pagarlo. Non ho morale con lui, voglio rubargli. Per questo ti parlo, piccolo essere che morì. Non hai mai detto nulla. Stare…
View On WordPress
0 notes
Photo
Per scrivere bisogna avere il coraggio della propria stranezza, della propria oscenità. In questo senso scrivere è un atto osceno che va esibito e del quale non bisogna mai vergognarsi.
Carlo Bordini, RaiNews24, 5 luglio 2006
47 notes
·
View notes
Text
Stamattina entrando su Facebook ho letto della morte di Carlo Bordini. Lo seguivo da anni conoscendolo tramite una persona che è stata molto importante per me. Carlo, come lo chiamavamo noi, non era solo un poeta, un professore, uno scrittore. È come se fosse morta una persona che conoscevo, che sentivo vicina pur non avendo mai avuto contatti diretti con lui. Amavo il modo in cui amava la sua giovane Myra, amavo leggere i messaggi quasi adolescenziali che si scrivevano pubblicamente, sotto gli occhi di tutti, a tratti quasi imbarazzanti eppure così teneri. Scrivevano poesie e si amavano, senza egoismi, con tutta la libertà che soltanto un amore così grande poteva racchiudere.
Oggi è una giornata molto triste.
27 notes
·
View notes
Text
so due o tre cose di lui/ così tremendamente precise/ e per pietà non gliele dico
TRACCIA PER UNA POESIA
Certo Allen Ginsberg
quando viaggiava
in India
in Messico in Giappone
fumando marijuana
ganja indiana
ayahuasca
prendendo etere
acido lisergico e
peyote e funghi messicani
pensando di accelerare
le mutazioni
faceva una vita
un pò
più interessante
della mia
per non parlare
poi
di quel Vassilj Ivan
che a caccia di
trotskisti e
sabotatori
viaggiava per la Russia
come nei romanzi
Editori Riuniti
ordine della Ghepeù
scherzi a parte
mi annoio
un pò
in bene o in
male
tutto sembra
già stato fatto
e forse l’unica cosa da fare è ricominciare da capo
e partendo da zero
non tener conto di tutte le speranze le
illusioni
di fino a poco fa
la solenne fanta-
stica ubriacatura
ubriacatura ideologica-sessual-esistenzial-vitale
mi chiedo come possono
esistere ancora dei fascisti
quando il 68 è stato così divertente
evidentemente siamo più malati
di quello che crediamo
se ci sono ancora imbecilli che non hanno partecipato
all’ubriacatura
e giocano con le bombe
mi sono simpatici
quelli che continuano a fare
quasi le stesse cose
di quando facevamo facevano la folle meravigliosa
ubriacatura
sapendo che non ci
credono
che non è più quella cosa
e coscienti di ciò
c’è un mio amico
che è passato attraverso tutte le esperienze
bolscevico esistenzial ubriacatura ideologica
senza neanche accorgersene
portando il suo armadio
come se nulla fosse
bello o tetragono senza nessuna frattura
apparente
è un reperto archeologico
dovrebbero metterlo al museo
insieme ai dinosauri
ma è un falso dinosauro
anche se ha un bel cartellino
so due o tre cose di lui
così tremendamente precise
e per pietà non gliele dico
le ragazze
deambulare promenarsi per Roma vedendo le ragazze
le ragazze
sono l’unica cosa nuova che è rimasta
le donne non toccate dalle delusioni e dall’età
nuove come il primo vulcano
il miracolo si è ripetuto in
loro incominciano da capo ogni volta
andare all’università
dove infiamma la discussione tra astensionisti
e boicottatori
e accorgersi che non me ne fregava
niente
assolutamente niente
ricominciare da capo
una lunga lunga ricognizione
come i tre moschettieri ricominciavano
vent’anni dopo
Carlo Bordini
1 note
·
View note
Text
Quando Avagliano pubblicò Gustavo, di Carlo Bordini, lo recensii su Musicaos, e mi capitò di presentarlo al Castello di Tricase, nell'agosto del 2006. Ripensandoci è una di quelle cose che capisci che ti sono accadute perché qualcuno allora pensava già bene di te, e di quello che facevi, e di quello che scrivevi. Della presentazione ricordo che tra una domanda e l'altra, un intervento e l'altro, Carlo Bordini aveva previsto delle musiche da ascoltare, che non erano citate nel romanzo, né erano direttamente collegate a "Gustavo", ma servivano a suscitare negli ascoltatori delle emozioni, da cui partire per la discussione. Divagammo.
Parlammo della sua scrittura, della rappresentazione della malattia mentale. Poi, con i suoi amici, andammo da Jolanda, a Lucugnano, terminus ad quem del novanta percento degli incontri letterari a sud del parallelo di Montesano Salentino. Era la prima volta che ci andavo, non a Lucugnano, ma da Jolanda. Quella sera parlammo di Messori, scomparso qualche mese prima. "Gustavo", le poesie, la prosa del "Manuale di autodistruzione", furono per me solo l'inizio, poi vennero i volumi di Sossella, prima ancora quello di Manni, con le poesie. Non mi capita mai di ricordare, a meno di non provare la sensazione di qualcosa che si è perso. In un mondo così pieno di rappresentanti e rappresentatori delle lettere, frettolosi e affrettati nel dimostrare e dimostrarsi, Bordini mi trasmise una quiete indescrivibile, una pace che poi ho trovato un altro paio di volte, in un altro paio di persone, nell'arco di sedici anni.
Incollo qui di seguito il link a quel mio intervento su Gustavo, e ringrazio nuovamente chi mi diede l'opportunità di conoscere Carlo Bordini.
https://musicaos.org/2007/07/29/gustavo-fa-un-sogno/
0 notes
Text
“Le parole, quelle vere, salvano il mondo… ma il mondo vorrà farsi salvare?”. Torna “Brown Sugar”, la raccolta leggendaria di “poesie sull’eroina” di Antonio Veneziani. Intervista
Le edizioni Hacca rimettono in circolo un libro importante, “Brown Sugar”, quello su cui si fonda la grandezza lirica, delicata e caustica, di Antonio Veneziani, uno che se fossimo negli Usa avrebbe la statura di un Jim Carroll, di un Lou Reed. Uscito la prima volta nel 1979, subito sotto gli auspici di Dario Bellezza (“La presenza di Veneziani nel mondo è una presenza discreta, talvolta rabbiosa, sempre discontinua: alla ricerca perenne di una ragione per vivere”), riedito da Castelvecchi, ha in dono pagine coinvolte di Nicola Lagioia, attuale zar del Salone del Libro torinese: “Era appesantito e delicato al tempo stesso. Parlava gesticolando, come se la sua storia lo costringesse a portare continuamente in scena un personaggio, l’unico modo per dire qualche verità. Mi sembrò un sopravvissuto. Provo a spiegarmi. Come ho detto, a Roma tutti arriviamo per diventare noi stessi, cioè per stendere sulla follia della città, simili ad acrobati, il nostro filo personale, e camminarci sopra sperando di non cadere. Per Pasolini le borgate. Per Penna l’eredità di un mondo addirittura precristiano. Per Veneziani quel filo fu l’eroina, e lui, quando ci conoscemmo, parlava già dall’altro capo. Non era morto di overdose. Non era impazzito. Non era rimasto senza parole. Portava ancora addosso qualche segno dell’esperienza, ma si era “risvegliato dalla malattia” già da qualche anno, e le poesie di Brown Sugar erano la cronaca, la testimonianza e insieme la trasfigurazione poetica di quell’attraversamento”. Per festeggiare il ri-esordio, Gabriele Galloni ha intervistato il poeta estremo e inafferrato.
“Brown Sugar”, dopo quarant’anni dalla prima edizione, viene ristampato con il titolo “Brown Sugar. Strade di polvere”, con ventitré nuove poesie. Raccontacelo.
Difficile, quasi impossibile, raccontare un libro che mi ha segnato così profondamente e come autore e come persona. E che secondo alcuni critici ha definito un’epoca, quella tra il Settanta e gli Ottanta. Vorrei solo aggiungere che tendenzialmente non rileggo i miei testi per parecchio, a volte per anni; così è stato anche per “Brown” e quando l’ho ripreso in mano, visto che mi era stato proposto di rieditarlo nelle varie edizioni, l’ho riletto un paio di volte e ho scoperto che alcune poesie non sono male, almeno io credo. Il libro è un viaggio (tutta la poesia credo sia un “viaggio”) nel paradiso infernale dell’ero, ma non solo. Sicuramente c’è il mondo omosessuale, il patteggiare con la morte, la paura e l’ansia del vivere, la notte, lo spaesamento, la rabbia, il dolore, almeno ritengo, decisamente lo spero. Ancora non riesco a capacitarmi come questo libro abbia “preso” tante persone e così diverse – da persone comuni a intellettuali. Ovviamente ringrazio tutti, spero nessun lettore resti deluso dalla nuova edizione.
I tuoi maestri?
I più svariati. Ho sempre letto molta poesia fin da ragazzo. Ma dovendo e volendo fare qualche nome: la beat generation (Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti e Gregory Corso) e alla rinfusa poeti assai distanti fra loro: Sandro Penna, Antonio Pozzi, Umberto Saba e Federico Garcia Lorca… E sinceramente mi “intrigano” molto i cosiddetti “minori” e ancora di più gli “irregolari”.
Compagni di strada?
La “Scuola Romana”, ma soprattutto Dario Bellezza, Renzo Paris, Carlo Bordini, Attilio Lolini, Sandra Petrignani, Gino Scartaghiande, Fernando Acitelli…
Progetti in corso e in divenire?
In uscita ad aprile-maggio: “Piccolo poema d’amor circense” con disegni di Agostino Raff, un’inchiesta “sulle trans” in collaborazione con Ignazio Gori, alcuni “affondi” sulla morte, un disco-libro il con cantautore Andrea Del Monte, un progetto con Maria Borgese (danza, poesia, collage), curo una collana di “Racconti” per Ponte Sisto… Molta roba, decisamente troppa. Ma mio padre diceva che per “tenere a bada” la morte bisogna avere molti progetti. Lo seguo alla lettera.
Quali sono i tuoi libri della vita?
Vari, e cambiano. Imprescindibili: “Testamento” di François Villon, Walt Whitman. “Foglie d’erba”, Paul Verlaine soprattutto: “Feste galanti” e l’antologia i “Poeti maledetti”, tutto Jean Genet, Sandro Penna, Antonia Pozzi, Amelia Rosselli e direi che basta, manca la prosa ma sarà per un’altra volta. A proposito, giovani, frequentate le “bancarelle” pochi giorni fa ho incontrato: “Il mio mondo è qui” di Dorothy Parker, nella traduzione di Eugenio Montale. I bravi traduttori andrebbero “santificati” non “sottopagati”, ma questa è un’altra storia. C’è molto da leggere, forse troppo, comunque sono sempre più convinto che le parole, quelle vere, autentiche possono salvare il mondo. Forse. Ma il mondo vorrà farsi salvare?
Gabriele Galloni
*In copertina: Antonio Veneziani in una fotografia di Dino Ignani
L'articolo “Le parole, quelle vere, salvano il mondo… ma il mondo vorrà farsi salvare?”. Torna “Brown Sugar”, la raccolta leggendaria di “poesie sull’eroina” di Antonio Veneziani. Intervista proviene da Pangea.
from pangea.news http://bit.ly/2WqpHvS
0 notes
Text
oggi, 10 novembre: ricordo di carlo bordini. letture alla biblioteca pagliarani, dalle ore 17:30
cliccare per ingrandire Il 10 novembre 2024 dalle ore 17:30 e fino alle 20 ricorderemo Carlo Bordini presso la Biblioteca Elio Pagliarani in via Marcantonio Bragadin 122b, Roma. Si prega di confermare la presenza scrivendo alla e mail biblioteca@bibliotecaeliopagliarani evento fb: https://facebook.com/events/s/ricordando-carlo-bordini/373039399133358/
View On WordPress
0 notes
Text
Carlo Bordini presenta Gustavo, romanzo in traduzione francese
Carlo Bordini presenta Gustavo, romanzo in traduzione francese
Giovedì 17 maggio, ore 19.00
alla Libreria Stendhal Librairie francaise de Rome Piazza San Luigi dei Francesi 23, 00186 Roma
Carlo Bordini presenta il suo romanzo Gustavo nella traduzione francese di Olivier Favier per Alidades.
Ne discuterà con Guido Mazzoni e Giorgio Patrizi.
Segue piccolo buffet.
View On WordPress
0 notes
Text
arrivare dopo, arrivare differenti: una notilla su "poesia" e "postpoesia" / marco giovenale. 2021
Riformulazione – forse non del tutto campata in aria – di un’idea fenomenologicamente fondata di POSTpoesia, partendo dai frisbees di Giulia Niccolai, per fare un esempio (che però non è l’unico pensabile) Un cenno ai frisbees, di Giulia Niccolai, è anche nel microsaggio che tempo addietro avevo dedicato a Carlo Bordini: nel n. 76 del “verri” (giugno 2021). In quella sede ma anche altrove…
View On WordPress
1 note
·
View note
Text
Poesia per Medellin di Carlo Bordini
Poesia per Medellin di Carlo Bordini
Carlo Bordini, poeta e storico (1938 -2020) In una foto degli scampati a un’inondazioneun uomo cammina nell’acqua che gli arriva al pettoun cane gli nuota accanto, ma si vede che l’uomo lo tiene accanto a sé con::::::una manosulle spalle l’uomo ha una bambinache tiene in una mano le scarpe dell’uomola bambina tiene una mano sui capelli dell’uomoe guarda verso il piccolo cane con un’aria un po’…
View On WordPress
0 notes
Photo
SENSIBILE COMUNE
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - 14/22 gennaio 2017
a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti
con l’assistenza curatoriale di Laura Perrone
Ingresso gratuito alla mostra: Via Gramsci n.69-71
www.sensibilecomune.org
Mostra, convegno, festival, evento, laboratorio, "Sensibile comune. Le opere vive" volutamente sfugge al senso consolidato di ciascuno di questi termini e cerca di collocarsi in un terreno intermedio, fatto di sovrapposizioni e di interstizi poco frequentati, dove probabilmente ci stanno portando le forme del sapere e dell’esperienza contemporanea. Numerose opere appartenenti alla collezione della Galleria Nazionale saranno usate non per essere esposte in maniera abituale al pubblico, ma per diventare agenti attivi dello sguardo, pre-testo per un confronto con altri artisti, nonché con teorici, coreografi, filosofi, poeti, amatori.
Sensibile comune è articolata in sei sezioni: Opere all’ennesima è concepita come campo in cui all’opera della collezione si risponde con un’altra opera, o con pratiche della parola, della performance e del gesto, fino a comporre un paesaggio di oggetti e di segni dentro il quale possa darsi l’avventura singolare e comune dell’intelligenza. Le Opere incurabili, in virtù del loro status di opere danneggiate, diventano strumenti di un’interrogazione che va letteralmente dentro l’opera e che riguarda la sua materialità e precarietà, il nostro rapporto con la trasformazione e il concetto stesso di valore. Opere in lotta è lo spazio dedicato alla presentazione di diversi archivi cartacei e non che raccolgono materiali legati all’impegno e alla lotta politica nelle sue diverse accezioni; è anche il luogo in cui dare forma a un archivio digitale basato sulla messa in comune di materiali attraverso un software open source. Opere in contemplazione, alla ricerca di forme diverse del sensibile. Opere in fuga, in cui si alternano interventi di parola a film d'artista. Opere in costruzione dove l’opera si fa nel momento stesso dell’incontro con il pubblico, e anche grazie a esso, secondo le non-regole dell’improvvisazione e di una ricerca, flagrante quanto incerta, dell’accordo.
SCARICA PROGRAMMA
OPERE ALL’ENNESIMA Artisti invitati: Anemoi, Elisabetta Benassi, Simone Bertugno e Watson (Loal – League of Art Legends), Rossella Biscotti, Lu Cafausu, John Cascone, Corrado Chiatti, Luca Coclite, Danilo Correale, Davide D’Elia, Antonio Della Guardia, Claire Fontaine, Giulia Gabrielli, Dora Garcia, Francesca Grilli, Emily Jacir, Kinkaleri, Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi, Olivier Kosta Théphaine, Sandra Lang, Andrea Lanini, Giuliano Lombardo, Eva Macali, Domenico Antonio Mancini, Fiamma Montezemolo, Luca Musacchio, Matteo Nasini, Mattia Pellegrini e Jesal Kapadia, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Cristina Kristal Rizzo, Carola Spadoni, Gian Maria Tosatti. Artisti della collezione: André Breton, Alberto Burri, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Juan Genoves, Emilio Isgrò, Ketty la Rocca, Piero Manzoni, Roberto Melli, Napoleone Nani, Filippo Palizzi, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Toti Scialoja, Mario Tozzi, Giulio Turcato.
Partecipano: Carlo Bordini, Pietro Gaglianò, Jacopo Galimberti, Dario Gentili, Lancelot Hamelin, Giacomo Marramao, Muriel Mayette-Holtz, Arianna Ninchi, Elisa Ottaviani, Laura Piccioni, Lidia Riviello, Alexei Penzin, Elettra Stimilli, Carla Subrizi, Giacomo Trinci, Paolo Virno.
OPERE INCURABILI Artisti della collezione: Carlo Alfano, Lucio Fontana, Eliseo Mattiacci, Pino Pascali, Paul Van Hoeydonck.
Partecipano: Marco Baravalle, Annarosa Buttarelli, Paola Carnazza, Carolyn Christov-Bakargiev, Karmen Corak, Rodolfo Corrias, Tarek Elhaik, Maria Profiri, Luciana Tozzi.
OPERE IN COSTRUZIONE Artisti invitati: Ayreen Anastas e René Gabri, Casamatta e Il Genio Collettivo (Nadia Arancio, Maria Hélène Bertino, Buio Blu, Luca Cechet Sansoé, Alessandra Cianelli, Andrea Coppola, Chiara De Dominicis, Maddalena Fragnito, Donatello Fumarola, Luciano Gagliardo, Manlio Garavaglia, Angelo Mancuso, Francesca Maciocia, Claudia Marelli, Fiorenza Orto, Stefania Palermo, Giorgio Palumbo, Mala Queen, Stefano Roveda, Marco Salvatico, Martin Volejnik), Daniele di Buenaventura, Fabrizio Ferraro, Non tanto precisi, Ludovico Takeshi Minasi, Michele Rabbia.
Partecipano: Elisa Davoglio, Marco Giovenale, Giulio Marzaioli, Simona Menicocci, Vincenzo Ostuni, Fabio Teti, Silvia Tripodi, Luca Venitucci, Michele Zaffarano.
OPERE IN LOTTA Artisti e archivi: Archivi Fondazione Baruchello, Archivio Giuseppe Garrera, Archivio Macao, Archivio Marincola, Archivio Sale Docks, Archivio Teatro Valle, Artpool Art Research Center in Budapest, Pablo Echaurren, Museo conviviale dell'arte ir-ritata, Centro di documentazione palestinese in Italia, Fondazione Echaurren Salaris, Radio Onda d’Urto, Fondazione Echaurren Salaris, Forniture Critiche, Carmelo Romeo, Luciano Trina.
Partecipano: Salvatore Gagliardo, Marco Baravalle, Gianfranco Baruchello, Franco Berardi Bifo, Manuel Borja-Villel, Emanuele Braga, Ilenia Caleo, Emiliano Campagnola, Giovanni Campolo, Nhandan Chirico, Roberto Comini, Carlo Costa, Wasim Dahmash, Maddalena Fragnito, Jacopo Galimberti, Gianni e Giuseppe Garrera, Emily Jacir, Pedro Lagoa, Nicolas Martino, Antar Mohamed Marincola, Despina Panagiotopoulou, Camilla Pin, Claudia Salaris, Marco Scotini, Carla Subrizi, Anna Szirmai, Lorenzo Teodonio, Mario Tronti, Nicola Valentino, Wu Ming 2, Elia Zaru.
OPERE IN FUGA Film di: Gianfranco Baruchello, Chiara Bettazzi e Gaetano Cunsolo, Maria Bertino, Simon Brodbeck e Lucie de Barbuat, Guy Debord, Malastrada Film, Jurij Meden, Marilena Moretti, Antonella Sgambati, Tariq Teguia.
Partecipano: Maria Hélène Bertino, Ilaria Bussoni, Donatello Fumarola, Alessandro Gagliardo, Enrico Ghezzi.
OPERE IN CONTEMPLAZIONE
Partecipano: Alessandro Biagioli, Danilo Bitetti, Silvia Bordini, Ilaria Bussoni, Armando Castagno, Vanda de Valli, Salvatore Dell’Aquila, Marcello di Paola, Andrea di Salvo, Emanuele Dotti, Alberto Fanfani, Emilio Fantin, Giampaolo Gravina, Ana Horhat, Cristiana Mancinelli Scotti, Paola Massardi, Marco Mazzeo, Eugenia Natalino, Cesare Pietroiusti, Franco Piperno, Valerio Vigliar, Monica Sgandurra, Clelia Viecelli Giannotti, Lucilla Zanazzi, Rolando Zandri, Lucia Zanello.
LA NUIT DES IDEES / PAROLE COMUNI
Partecipano: Kader Attia, Etienne Balibar, Franco Berardi Bifo, Benoist Bouvot, Andrea Carlino, Alex Cecchetti, Nhandan Chirco, Pierre Dardot, Malika Djardi, Claire Fontaine, Muta Imago, Simon Krhal, Christian Laval, Igor Lečić, Malastrada Film, Morgane Merteuil, Adrian Paci, Giorgio Passerone, Branko Popović, Jacques Rancière, Alexandre Roccoli, Marco Sanchirico, Jean-Marie Straub.
SENSIBILE COMUNE – LE OPERE VIVE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – 14/22 gennaio 2017 a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti con l'assistenza curatoriale di Laura Perrone, la consulenza per teatro e danza di Serena Soccio, il coordinamento di Sara Milano Ingresso gratuito alla mostra: via Gramsci n. 69-71 www.sensibilecomune.org
SENSIBILE COMUNE – LE OPERE VIVE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – 14/22 gennaio 2017 a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti con l'assistenza curatoriale di Laura Perrone, la consulenza per teatro e danza di Serena Soccio, il coordinamento di Sara Milano Ingresso gratuito alla mostra: via Gramsci n. 69-71 www.sensibilecomune.org
PRESS
Assistant Curator
November 2016 - January 2017
website
facebook
#assistantcurator#sensibilecomune#gnam roma#galleria d'arte moderna#cesare pietroiusti#ilaria bussoni#nicolas martino#exhibition
0 notes
Text
oggi, 19 febbraio, a roma: incontro per carlo bordini
.
View On WordPress
0 notes
Text
roma, 19 febbraio: incontro per carlo bordini
.
View On WordPress
0 notes