#paure umane
Explore tagged Tumblr posts
Text
"L'Ospite Indesiderato": Un Thriller Avvincente di Shari Lapena. Segreti e Suspense in un Isolato Hotel di Montagna. Recensione di Alessandria today
Biografia dell’Autrice. Shari Lapena è un’autrice canadese di grande successo, nata a Toronto. Dopo una carriera come avvocato e insegnante, Lapena ha deciso di dedicarsi alla scrittura, rivelandosi una maestra del thriller psicologico
Biografia dell’Autrice.Shari Lapena è un’autrice canadese di grande successo, nata a Toronto. Dopo una carriera come avvocato e insegnante, Lapena ha deciso di dedicarsi alla scrittura, rivelandosi una maestra del thriller psicologico. Conosciuta per il suo stile teso e ricco di colpi di scena, ha raggiunto la fama internazionale con il bestseller “La coppia della porta accanto”, a cui sono…
#Alessandria today#Atmosfera Inquietante#autrici di bestseller#classici moderni del thriller.#Colpi di scena#colpi di scena sorprendenti#Crimini#dinamiche umane#Finale inaspettato#giallo moderno#Google News#Hotel isolato#Intrighi#investigazione#isolamento#isolamento e pericolo#italianewsmedia.com#L’Ospite Indesiderato#Letture avvincenti#Letture consigliate#libri da leggere#Maestria Narrativa#mistero#Mitchell’s Inn#narrativa contemporanea#narrativa internazionale#paure umane#personaggi complessi#Pier Carlo Lava#romanzi di successo
0 notes
Note
Sono 46 anni che avrei bisogno di un gatto, di sapere com' è vivere la vita con un animale e provare quello che tutti chiamano "amore incondizionato". Si, non ho figli e sarei a detta di molti nella fase del ciclo vitale "donna-single=gattara". Ho paura. Non ho mai vissuto questo tipo di esperienza e ho mille paure: e se muore perché involontariamente lo uccido? e se soffre perché lo costringo in un ambiente non suo? Se perdo la mia libertà e sto male e lui idem? E quando morirà sarà l'ennesimo dolore da affrontare. Mi faccio mille paturnie e mille problemi sia pratici che iper fantasiosi. Vedo gatti ma non mi decido e secondo me mi avranno presa anche un po' sul cazzo pensandomi come pazza inconcludente. Ecco, mi sento così. Tra l'altro faccio una vita abbastanza regolare e non avrei neanche il problema di essere in quella fase "pepe sul culo" per cui esco moderatamente e faccio robe moderate (più che altro non avrei proprio più le forze di andare tipo ad un rave...per dire eh). Detto ciò, secondo te, esiste qualcuno al mondo che si possa essere mai pentito di aver fatto questa scelta (escludendo le merde umane che puntualmente abbandonano animali per strada)?. Può succedere che una persona mediamente sana di mente si possa accorgere che questa scelta è in realtà per lei insostenibile a diversi livelli e per altrettante ragioni? Grazie per aver letto fin qui sto pippone paranoico incredibile. Sarei curiosa e felice di leggere una tua risposta. Ti seguo sempre e ti stimo un botto.
Stai parlando di uno degli esseri con il quale ci siamo scelti per sentirci meno soli nel cammino attraverso i secoli.
Finché ci sarai tu, sarà il suo ambiente e la tua e la sua libertà saranno sempre proporzionate a quella dell'altro.
Non credo che lo ucciderai e quando arriverà il suo momento di riposare nel prato in fondo al sentiero del mondo, sono sicuro che da lui avrai imparato molto sulla vita e tutto sui rimpianti... quanto sia stata unica e piena la prima insieme a lui e come non ci sia bisogno dei secondi, se si è vissuto ogni nuovo giorno con intensità.
Loro lo sanno fare divinamente, gioendo delle piccole cose (che poi tanto piccole non sono) e quindi credo che tu non debba privarti di una connessione così profonda e bella con una creatura che ti insegnerà una nuova sfaccettatura di quella strana cosa che molti chiamano 'vita'.
27 notes
·
View notes
Text
Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per indovinare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle umane passioni; nelle strade, le automobili saranno schiacciate dai cani; la gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori, né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare; in nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere il servizio militare; gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, né paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà piu' una virtu', e nessuno prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro; la morte e il denaro perderanno i loro magici poteri, e né per fortuna né per sfortuna, la canaglia si trasformerà in virtuoso cavaliere; nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un’affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione; i bambini di strada non saranno trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena; una donna nera, sara' presidente del Brasile e un’altra donna nera, sara' presidente degli Stati Uniti d’America; una donna india governerà il Guatemala e un’altra il Perù; in Argentina, le pazze di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, poiché rifiutarono di dimenticare nei tempi dell’amnesia obbligatoria; la Santa Chiesa correggerà gli errori delle tavole di Mosè, e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la Chiesa stessa detterà un altro comandamento dimenticato da Dio: “Amerai la natura in ogni sua forma”; saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell’anima; i disperati diverranno speranzosi e i perduti saranno incontrati, poiché costoro sono quelli che si disperarono per il tanto sperare e si persero per il tanto cercare; saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che possiedono desiderio di giustizia e desiderio di bellezza, non importa dove siano nati o quando abbiano vissuto, giacche' le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più nulla; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in questo mondo semplice e fottuto ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
(Eduardo Galeano)
13 notes
·
View notes
Text
Attore, ma d'istinto.
Nella sua testa era ben chiaro che essere attore era un privilegio assoluto, vivere mille volte, raccontando la propria storia, senza la pretesa di imporre, ma di poter guardare un nuovo punto di vista, una prospettiva focalizzate da arricchire, da adoperare. Nel suo cuore, conosceva l'amore consolidato per questo mestiere, la fedeltà da riservare, il sacrificio a cui non poter dare questo nome, perché chi fa il mestiere d'attore, del resto, non ha il "privilegio" di aver qualcosa da sacrificare veramente, e tuttavia non è proprio così, nonostante si continui a "giocare". Marcello attore instancabile, lasciava spazio alla più profonda intelligibilità emotiva, accoglieva il suo personaggio come si accoglierebbe un nuovo amico a cui raccontare una storia da vivere insieme. Portava vita, inevitabilmente. Ogni parola, ogni gesto in scena raccontavano il suo istinto, la sua emotività, elementi fragili e potentissimi. Ogni vita narrata, su pellicola, attraverso i suoi occhi, celava qualcosa di sé e vibrava di un sentire, vitale, reale, empatizzante, vissuto, compreso, così vicino da essere percepito. La sua istintività recitativa si manifestava in modo naturale e autentico, ogni parola pronunciata e ogni movimento erano sostenuti, guidati, dall'essenza stessa del personaggio che interpretava, a cui lui dava un nome, una nuova casa da abitare. Lui, attore volitivo, uomo dalla sensibilità acuta e intelligente, era capace di entrare con naturalezza, nelle profondità psicologiche dei suoi personaggi, ne abbracciava gioie, paure e desideri, portando in vita sfumature emotive e complessità umane. Senza artificiosi tecnicismi, incarnava il concetto stesso di versatilità, raccontando ogni colore di quelle vite vissute, attraverso la sua innata elasticità emotiva e coscienza attoriale permeate da una predominante d'istinto che non si imponeva, ma che lasciava solo vita a quel darsi, al concedersi, per meglio raccontarsi.
#marcello mastroianni#best actor#telefonamitra20anni#mastroianni#attore#mastroianni marcello#biografia#istinto
12 notes
·
View notes
Text
Ci sono le donne....
e poi ci sono le donne donne
E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare.
Devi spezzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta soltanto, a bassa bassissima voce.
Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo avertele raccontate, si tormenteranno - in un agonia lenta e silenziosa- al pensiero che scoprendo il fianco e mostrandosi umane e facili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi.
Percio prendile e amale.
Amale vestite, e senza trucco che a spogliarsi sono brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi
di una donna possono trovare scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno, sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
Antonia Storace
10 notes
·
View notes
Text
Ci sono le Donne. E poi ci sono le Donne Donne. E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza. Le devi prendere e basta. Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare. Devi spazzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto, a bassa, bassissima voce. Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo avertele raccontate, si tormenteranno al pensiero che, scop…rendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed tuoi passi allontanarsi. Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a spogliarsi son brave tutte. Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi di una donna possano trovare scudo dietro un velo di mascara. Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia. Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a sé stesse. Ma, appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro...
Nel giardino dei ciliegi.
104 notes
·
View notes
Text
Quante volte diamo per scontato che le parole abbiano lo stesso peso per tutti? Amore, rabbia, dolore... Sembrano concetti universali, eppure ognuno di noi li vive in un modo così personale. Quando diciamo "ti amo" non stiamo pronunciando una formula magica univoca. Stiamo eseguendo un complesso rituale, fatto di intenzioni, ricordi, sensazioni, paure e speranze. Un rituale specifico e personale che è diverso per ciascuno di noi.
Quanti fraintendimenti nascono da questa illusione di una comunicazione perfetta? Quanti muri invisibili si alzano tra le persone perché diamo per scontato di capirci, senza fermarci ad ascoltare davvero.
Spesso tendiamo a proiettare le nostre esperienze sugli altri, a interpretare le loro emozioni attraverso la lente della nostra vita. Vediamo un sorriso e pensiamo subito a felicità, una lacrima e associamo automaticamente dolore. Ma dietro quel sorriso potrebbe nascondersi una stanchezza infinita, e dietro quella lacrima una liberazione. La comprensione profonda non è una semplice deduzione, è un'immersione delicata nel mondo dell'altro.
Ricordo quando credevo che condividere le canzoni fosse un modo infallibile per creare un legame con gli altri. Se a entrambi piaceva la stessa canzone, pensavo che automaticamente condividessimo anche le stesse emozioni, le stesse esperienze. Come se quella melodia fosse una sorta di codice segreto che solo noi due conoscevamo. Ma poi ho capito che non è così semplice. La stessa canzone può risuonare in modo profondamente diverso in ognuno di noi, evocando ricordi, sensazioni e interpretazioni personali che spesso non hanno nulla in comune.
E allora ho iniziato a chiedermi: come facciamo a conoscerci veramente, se non scavando oltre le apparenze? Se non ci mettiamo a nudo, senza paura di mostrare le nostre fragilità? Se non impariamo ad ascoltare con il cuore, oltre le parole?
Ogni esperienza della nostra vita è come una grande foresta, piena di sentieri nascosti e di pericoli da superare. Ognuno di noi la percorre, inciampa, si perde, trova la via. Ma anche se due persone escono dalla stessa foresta, è impossibile affermare con certezza che abbiano attraversato gli stessi sentieri, visto gli stessi panorami, provato le stesse emozioni, imparato le stesse lezioni.
Eppure, tendiamo a semplificare tutto, a cercare punti in comune, a creare delle scorciatoie affettive, basandoci spesso su supposizioni, su un'idea precostituita di ciò che gli altri provano o pensano. Ci accontentiamo di sfiorare la superficie, di riconoscere i punti in comune più evidenti. Ma è proprio lì che perdiamo l'opportunità di scoprire qualcosa di veramente profondo. Perché la vera connessione non nasce dalle somiglianze, ma dalla curiosità di esplorare le differenze.
Quando impariamo ad ascoltare davvero, senza giudicare né paragonare, apriamo una porta su un mondo nuovo. Un mondo in cui le differenze non sono un ostacolo, ma una ricchezza. Un mondo in cui possiamo scoprire aspetti di noi stessi che non sospettavamo nemmeno di avere.
È come se ognuno di noi fosse un diamante grezzo, con mille sfaccettature ancora da scoprire. E ogni relazione è un'opportunità per far brillare una nuova luce su quelle sfaccettature, per rivelare la nostra complessità e la nostra unicità.
Forse è proprio questa la vera bellezza delle relazioni umane: la possibilità di crescere insieme, di scoprire nuove profondità in noi stessi e negli altri.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare.
#tumblr#blog#newpost#conoscitestesso#spiritualità#meditazione#consapevolezza#anima#misticismo#riflessioni#pensieri#citazioni#filosofia#psicologia#introspezione#sociale#giustizia#uguaglianza#dirittiumani#sostenibilità#arte#creatività#pittura#musica#scrittura#poesia#digitalart#universo#fiamme gemelle#fiammegemelle
5 notes
·
View notes
Text
Due di Denari
"I sommovimenti preparatori prima dell'Eruzione finale".
Alle pendici del Vulcano, si agitano le Menti degli stolti.
C'è chi non vede e si incammina ignaro sul sentiero di arrampicata.
C'è chi non vuole vedere e sfida l'Universo.
C'è poi chi intuisce, ma non si fida del suo istinto e si ritrova a percorrere le stesse strade dei "non vedenti".
E poi c'è il Saggio, colui che sente e osserva. Posato e di buon senso.
E realizza che il Vulcano è in procinto di una imminente Eruzione.
Avvisa gli abitanti dei luoghi limitrofi del possibile pericolo ed evita di lanciarsi in "imprese suicide e folli" in tempi di incandescente movimento tellurico.
Ma l'Umanità ha sete di gloria, di opposizione, di oltraggio.
Vuole sfidare i "genitori interiori". Ignorarli nei loro saggi consigli. Ingannare insicurezze e paure tramite la ribellione.
E, per un avventato e impellente bisogno di riconoscimento, perde lucidità. Si avventura comunque a piedi scalzi in terre di pericolo e di possibile colata lavica.
Questi non sono tempi di "follie", né di gesti dissennati. Ci viene piuttosto caldeggiato un ritiro intimo e contemplativo, una visione radicata e distaccata, attenta e presente ai movimenti interiori.
Le allucinazioni e i deliri mistici sono fuorvianti.
Non lasciamoci ingannare dal "canto delle Sirene".
Restiamo concentrati e presenti alla nostra Umanità.
Se avete ancora bisogno di "eccezionalità" per colmare le vostre lacune emotive e per tacitare l'insicurezza, allora vi ritroverete davanti al cratere del Vulcano proprio nel momento di massima Eruzione.
Non scherzate con il Fuoco.
Non ora.
Ci sarà il tempo della Connessione ed Azione "sicura". E non è oggi.
Oggi si sta fianco a fianco con la nostra Ombra terrestre. La si accompagna dolcemente a raccontarci le nostre più intime fragilità, le ferite ancora esposte, le esperienze traumatiche più profonde che stanno emergendo dalle viscere.
Stiamo decisamente raschiando il fondo del barile.
Presto finiremo i movimenti di pulizia del trauma e potremo stabilizzare un po' la nostra dimensione Umana.
Ma il pericolo di "frattura mentale" è forte, di scambiare il canto delle Sirene per realtà e restarci intrappolati per sempre.
Di oltrepassare quel varco così pericoloso tra salute mentale e pura perdita di controllo sulla nostra struttura interiore.
C'è una sottile linea che divide la spiritualità dalla follia.
Solo i più saggi e posati conoscitori della Materia riescono a distinguerla.
E' un viaggio senza ritorno la rottura di questo delicato equilibrio mentale ed emotivo.
Siate come gli alberi. Radicati e possenti. Resistenti al Vento, ma plastici.
Lasciate che la cadute delle foglie ingiallite completi la spoliazione della chioma, mentre le radici offrono saldo ancoraggio alla Madre terra.
Tra poco cadranno le prime bombe atomiche sul piano cosciente della Realtà.
Tante persone si porteranno al limite della loro struttura interiore fino alla frattura definitiva, fino a perdere completamente il controllo sulla loro emotività, lucidità e presenza.
La rabbia e la follia dilagheranno.
Lo sapevamo sarebbe accaduto. Era ciò che si presagiva da tempo.
E non è un passaggio di "ascensione". Non per la loro struttura.
E' la spaccatura definitiva tra lo strumento Mente e la Connessione troppo dolorosa con il trauma.
Il troppo, stroppia.
Occorreva preventivamente maturare le "basi umane". E non è stato fatto.
Oggi serve Responsabilità, Lucidità e Radicamento.
Oggi serve la Spada.
Tutto il resto avverrà dopo la tempesta.
Ma oggi è oggi. E va affrontato. Non con l'azione. Ma con la piena Coscienza e Connessione con la parte Emotiva e Fisica di noi stessi.
Siate vigili e presenti.
Ed allora potrete camminare con serenità e forza, poiché il vostro "navigatore interiore" vi guiderà lontano dai pericoli e dalle paure.
Vi accompagnerà con dolcezza e calore ad affrontare ogni passaggio finale di destrutturazione e di rilascio con relativa sicurezza e tranquillità.
Vi starà accanto come un buon genitore, tenendovi la mano nel momento più deflagrante della "perdita".
Prendetevi cura della vostra psiche. In ogni modo possibile.
Fatevi aiutare se vi sentite troppo vulnerabili. Non tralasciate i sintomi di esaurimento e stanchezza.
Non aggrappatevi al fuori, alle visioni mistiche, alle soluzioni magiche e risolutive. Non ora. Perché lo strumento di Connessione Cristallino non è ancora settato. E ci vorrà del tempo.
Restate svegli e pronti a proteggere il vostro "assetto umano". Dedicatevi a lui. Alimentatelo con amore e devozione. Offritegli il meglio.
Poi ci sarà tempo per il grande evento di ricongiunzione "Cuore Cristallino" e "Mente".
Ma davvero ora non è tempo per "giocare ai maghi e alle streghe".
Qui si fa sul serio adesso.
Mirtilla Esmeralda
6 notes
·
View notes
Note
7
7. Descrivi la tua ragazza ideale
Domanda complicata...
Come dicevo qualche domanda fa, mi importa soprattutto che condivida con me qualche interesse, in modo - ad esempio - da poter parlare di libri o film senza trovarmi davanti un muro di gomma, che sì mi sta a sentire ma magari più per farmi contento che perché le piace l'argomento in sé.
E anche dei valori fondamentali, sia più genericamente a livello di apertura mentale, sia poi anche a livello di ideali che si traducono in scelte politiche: se tu appoggi uno che mette prima ansie e paure e poi vite umane e sviluppo della società, o i soldi (di alcuni) sempre e comunque prima del benessere del pianeta e di chi ci vive sopra, possiamo forse essere amici e chiacchierare, ma a un livello profondo dubito riusciremo mai a capirci a pieno. Il che non vuol dire avere le stesse idee su tutto, ma una base comune su cui poter dialogare.
Poi, in quanto a carattere, penso con me ci voglia un bel po' di pazienza e capacità di comprensione, visto che non sono proprio una spada a spiegarmi e comunicare...
Infine, fisicamente, non essendo molto alto, tendo a preferire ragazze bassine.
Però ecco, a parte i fasci sono aperto a tutto :')
Che poi, tutto sto papiro, ma tanto prima dovrebbe esistere una a cui frega qualcosa di me.
11 notes
·
View notes
Text
L'ombra dell'abbandono l a storia di una ragazza adottata
Sin dai primi mesi della sua vita, questa ragazza è stata accolta da una famiglia amorevole e generosa, pronta ad offrirle tutto l'affetto e la cura di cui aveva bisogno.
Tuttavia, nonostante l'amore che la circonda, una profonda ferita rimane nel suo cuore: il senso di abbandono.
Quando la madre biologica ha deciso di partorire in anonimato e di lasciarla all'ospedale, questa ragazza ha dovuto affrontare un vuoto incolmabile.
Non ha mai potuto comprendere le ragioni che hanno portato la sua madre a prendere una decisione così dolorosa e difficile.
Il suo cuore è rimasto segnato da una ferita profonda, che continuerà a portare con sé per tutta la vita.
La paura di essere abbandonata si è radicata in lei fin da piccola, crescendo insieme alle sue paure e insicurezze.
Nonostante la sua famiglia adottiva faccia tutto il possibile per farla sentire amata e protetta, è difficile superare quel senso di insicurezza che l'accompagna costantemente.
Per proteggersi da ulteriori ferite, questa ragazza ha sviluppato una difesa: preferisce lasciare andare le amicizie e le relazioni, temendo che le persone possano abbandonarla o respingerla.
È un modo per evitare il dolore, ma allo stesso tempo si priva delle gioie che solo le relazioni umane possono offrire.
La madre biologica, con la sua scelta di anonimato, ha inflitto un duro colpo all'autostima di questa ragazza.
Si sente inadeguata, come se non fosse abbastanza buona per essere amata o accettata.
Questo senso di inadeguatezza si riflette nella sua percezione di sé stessa: si ritiene brutta, indesiderata, e si auto-impone una maschera di invisibilità per evitare di essere giudicata.
La paura di mostrarsi per ciò che è veramente è diventata un peso insostenibile.
Questa ragazza si nasconde dietro un muro di insicurezze, temendo di essere giudicata o respinta.
È come se portasse sempre con sé un'etichetta di "diversa", incapace di sentirsi parte integrante del mondo che la circonda.
Questa storia è un grido silenzioso, un richiamo all'emotività e alla comprensione.
È un invito a riflettere sulle conseguenze profonde che un abbandono può causare nella vita di una persona, anche quando questa è circondata da amore e sostegno.
La ragazza adottata, nonostante tutte le difficoltà che ha affrontato, ha una forza interiore straordinaria.
Ha imparato a convivere con la sua paura, a superare i momenti di tristezza e a trovare la sua strada nel mondo.
Ogni giorno, combatte le sue insicurezze e cerca di costruire un futuro migliore per sé stessa.
Questa storia ci ricorda che ognuno di noi può essere il punto di svolta nella vita di qualcun altro.
Possiamo offrire un sorriso, una mano tesa, un ascolto attento.
Possiamo essere luce nella vita di chi si sente abbandonato, donando speranza e amore incondizionato.
La ragazza adottata merita di essere vista, ascoltata e amata per ciò che è veramente.
Merita di superare le sue paure e di trovare la felicità che tanto desidera.
E noi, come lettori, possiamo contribuire a far sentire la sua voce e ad aprire i nostri cuori all'emotività di questa storia
5 notes
·
View notes
Text
"Girls": La Serie che Spoglia New York
Ironia Tagliente e Sceneggiatura Senza Limiti
"Girls" non ha paura di osare. La serie, creata e interpretata da Lena Dunham, si distingue per la sua scrittura ironica e senza peli sulla lingua. La sceneggiatura è audace, affrontando temi scomodi con un umorismo graffiante e una sincerità disarmante.
Dunham non teme di mostrare la vita reale, con tutte le sue imperfezioni e contraddizioni, offrendo un ritratto onesto e spesso esilarante delle difficoltà e delle gioie della gioventù.
Le Protagoniste: Lontane dalle "Amiche Perfette"
Le protagoniste di "Girls" sono un gruppo di giovani donne molto diverse dalle sofisticate e glamour eroine di "Sex and the City". Hannah, Marnie, Jessa e Shoshanna sono personaggi complessi e imperfetti, ognuna alle prese con le proprie insicurezze e ambizioni.
Infatti, la serie le ritrae in modo realistico, mostrando le loro lotte quotidiane e i momenti di crescita personale senza edulcorarli, rendendole incredibilmente umane e riconoscibili.
I Ragazzi di "Girls": Non Solo Amori e Flirt
I personaggi maschili in "Girls" non sono semplici comparse o interessi amorosi secondari. Adam Driver, nel ruolo di Adam Sackler, spicca per la sua interpretazione intensa e sfaccettata.
Quello che intendo è che i ragazzi della serie sono personaggi a tutto tondo, con le loro problematiche e peculiarità, che contribuiscono a creare dinamiche complesse e spesso imprevedibili con le protagoniste femminili. Infatti, le relazioni, romantiche o amicali, sono sempre trattate con un realismo crudo e una profondità emotiva che aggiunge ulteriore spessore alla narrazione.
New York, New York: La Città che non Dorme (e non Glorifica)
A differenza di "Sex and the City", che spesso dipingeva New York come una città scintillante e piena di opportunità glamour, "Girls" offre una visione molto meno patinata della Grande Mela.
La città è ritratta in modo realistico, con le sue sfide quotidiane, gli appartamenti minuscoli e i lavori precari. New York diventa così un personaggio a sé, una presenza costante che riflette e amplifica le difficoltà e le conquiste dei giovani protagonisti.
Camei da Sballo: Ospiti Inaspettati
Uno degli aspetti più divertenti di "Girls" sono i camei di personaggi famosi. La serie ha visto la partecipazione di numerose star del cinema e della televisione, che spesso appaiono in ruoli inaspettati e memorabili. Questi camei aggiungono un ulteriore livello di interesse e sorpresa, arricchendo la trama con momenti di pura gioia per i fan.
Destini Sospesi: L'Indeterminatezza della Vita
Una delle caratteristiche distintive di "Girls" è l'indeterminatezza dei destini delle protagoniste. La serie non offre risposte facili o finali perfetti. Al contrario, riflette la realtà delle giovani generazioni, in cui il futuro è spesso incerto e le strade da percorrere sono molteplici e confuse.
Questa incertezza è parte del fascino della serie, che cattura l'essenza della giovinezza con tutte le sue speranze e paure.
Realismo Crudo e Cinismo: La Vita Senza Filtri
"Girls" è famosa per il suo crudo realismo e il cinismo esasperato. La serie non edulcora le difficoltà della vita, affrontando temi come la disoccupazione, le relazioni tossiche e le crisi esistenziali con una schiettezza disarmante.
Questo approccio realistico e spesso brutale distingue "Girls" da molte altre serie televisive, rendendola un ritratto autentico e toccante della vita di una generazione.
In conclusione, "Girls" è una serie che ha saputo distinguersi grazie alla sua scrittura incisiva, ai personaggi autentici e alla rappresentazione realistica della vita a New York. È un viaggio emozionante e spesso doloroso attraverso le esperienze di giovani donne che cercano di trovare la loro strada in un mondo complesso e incerto.
E, per chi è fan di Adam Driver, offre anche l'opportunità di vedere una delle sue interpretazioni più memorabili e intense.
Se come me amate le serie televisive particolari e emozionanti, "Girls" fa per voi. Per altri consigli date un'occhiata agli altri post e alle EasyTears List!
0 notes
Text
Solo un'altra persona scomparsa di Gillian McAllister: Un thriller psicologico da brividi. Recensione di Alessandria today
Gillian McAllister costruisce un intricato intreccio di mistero e suspense che cattura il lettore fino all'ultima pagina.
Gillian McAllister costruisce un intricato intreccio di mistero e suspense che cattura il lettore fino all’ultima pagina. Solo un’altra persona scomparsa di Gillian McAllister, pubblicato da Fazi Editore nella collana Darkside, è un thriller psicologico che si insinua nelle profondità delle emozioni umane e del terrore che scaturisce dal mistero di una persona scomparsa. Questo romanzo si…
#bugie e segreti#Colpi di scena#colpi di scena mozzafiato#Darkside#Fazi Editore#Gillian McAllister#Gillian McAllister romanzi#Gillian McAllister thriller#indagine poliziesca#indagini e segreti#investigazione#lettura avvincente#Lettura Intensa#libro scomparsa#mistero#narrativa psicologica#paure umane#perdita e dolore#personaggi complessi#romanzo da brividi#Romanzo giallo#romanzo internazionale#romanzo sul mistero#SCOMPARSA MISTERIOSA#segreti nascosti#Solo un&039;altra persona scomparsa#storie di scomparse#Suspense#thriller dark#thriller di successo
0 notes
Text
\In questa richiesta riconosco la più diffusa di tutte le nostre umane preghiere, quando invochiamo di essere esauditi in ciò che paure, fragilità o passioni generano nell’intimo\volontà di prendere, salire, comandare\Tre verbi che fanno male\Perciò tre verbi maledetti\Ci sono anche domande benedette, che nascono da fame di luce e di gioia, da amore che manca come il pane, da verbi benedetti, come dare, scendere, servire\Ermes Ronchi\
0 notes
Quote
Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per indovinare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle umane passioni; nelle strade, le automobili saranno schiacciate dai cani; la gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori, né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare; in nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere il servizio militare; gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, n�� paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà più una virtu', e nessuno prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro; la morte e il denaro perderanno i loro magici poteri, e né per fortuna né per sfortuna, la canaglia si trasformerà in virtuoso cavaliere; nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un’affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione; i bambini di strada non saranno trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena; una donna nera, sarà presidente del Brasile e un’altra donna nera, sarà presidente degli Stati Uniti d’America; una donna india governerà il Guatemala e un’altra il Perù; in Argentina, le pazze di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, poiché rifiutarono di dimenticare nei tempi dell’amnesia obbligatoria; la Santa Chiesa correggerà gli errori delle tavole di Mosè, e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la Chiesa stessa detterà un altro comandamento dimenticato da Dio: “Amerai la natura in ogni sua forma”; saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell’anima; i disperati diverranno speranzosi e i perduti saranno incontrati, poiché costoro sono quelli che si disperarono per il tanto sperare e si persero per il tanto cercare; saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che possiedono desiderio di giustizia e desiderio di bellezza, non importa dove siano nati o quando abbiano vissuto, giacche' le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più nulla; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in questo mondo semplice e fottuto ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
(Eduardo Galeano)
12 notes
·
View notes
Link
0 notes
Text
"L' Arte senza tempo dell'accoglienza"
di Riccardo Rescio
La distinzione tra chi prende una determinata decisione e chi delle altrui scelte diviene soggetto,
è sostanziale e profonda, ma solo ad una superficiale, retorica e stereotipata valutazione.
Da una più attenta osservazione della complessa tessitura delle relazioni umane, emerge con chiarezza che la distanza tra chi sceglie e chi viene scelto, non è nella realtà così ampia.
Indubbiamente la scelta è sempre conseguente ad una molteplicità di fattori che consapevolmente o inconsapevolmente spingono una persona a prediligere una opzione piuttosto che un'altra.
Motivazioni che traggono origine da un ampio spettro di emozioni, racconti, storie, ricordi, paure, desideri, aspirazioni, sensazioni vissute in modo viscerale, altre volte molto più superficiali.
Scegliere è un viaggio guidato dalla personale emotività, un percorso più o meno accidentato tra diverse possibili opportunità, ognuna delle quali carica di un recondito o istintivo significato.
L'essere scelti invece è solo apparentemente una condizione passiva, poiché è sempre e comunque il risultato di tutte quelle motivazioni che sottostanno a chi sceglie.
Scegliere ed essere scelti sono le due diverse facce della stessa medaglia, l'una sussiste in ragione dell'altra.
Nella realtà è una esperienza estremamente gratificante, poiché la scelta da sempre ricade su ciò che si ritiene migliore, più capace, più buono, più bello, dove l'azione non può e non deve essere considerata come rassegnata accettazione, bensì come meritato riconoscimento.
Chi viene scelto, non può che sentirsi fortemente gratificato e altrettanto motivato nel mostrare gratitudine, verso chi ha compiuto la scelta.
La gratitudine è un pregevole sentimento, un ammirevole comportamento, che denota una diversa dinamica relazionale, segnata dalla riconoscenza, che è anch'essa una scelta.
Nello scenario generale delle relazioni interpersonali, la gratitudine assurge a valore assoluto della considerazione e del rispetto.
La gratitudine è un pilastro fondamentale nella costruzione di relazioni significative, specialmente nei contesti in cui si è a contatto con il pubblico.
Proprio all'interno degli ambiti ricettivi, di somministrazione e di servizi, l'analisi del concetto di "accoglienza" assume una rilevanza primaria.
Il termine "accoglienza" abbraccia molto di più di una semplice interazione basata su convenzioni sociali, convenevoli scontati, o convenienti pratiche commerciali, in realtà rappresenta una vera e propria filosofia di vita, una modalità di esistenza che privilegia l'apertura verso l'altro e il desiderio sincero di far sentire l'altro accolto, apprezzato e considerato.
L'accoglienza si manifesta nei gesti quotidiani, dai più piccoli, come un sorriso spontaneo, fino ai più impegnativi, e si conclude, ma mai del tutto, con un caloroso abbraccio al momento dell'arrivederci.
Questi gesti, semplici ma intrisi di significato, segnano l'inizio e la conclusione di un'esperienza di incontro tra persone, siano esse legate da precedenti conoscenze o unite da un momento condiviso, per caso o per scelta.
L'accoglienza è la costruzione di un ponte tra individui, è l'opportunità attraverso la quale si può esprimere amore e passione, gratitudine e riconoscenza, imprescindibili condizioni che trasformano ogni singolo incontro in un'occasione unica e irripetibile.
L'accoglienza, in fondo, è un invito alla condivisione, alla celebrazione partecipata della gioia di un incontro, alla piena consapevolezza del momento vissuto.
L' offrire e il ricevere accoglienza divengono atti gratificante, azioni, comportamenti in cui ogni momento non è mai una esperienza conclusa, ma soltanto l'inizio di un'altra avventura umana.
In sintesi, l'accoglienza di chi ha scelto inizia con un sorriso di benvenuto e si conclude con un abbraccio di arrivederci di chi è stato scelto.
Firenze 11 aprile 2024
0 notes