#passione metropolitana
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Skateboard: Tra Evoluzione Urbana e Stile di Vita
Lo skateboard è più di uno sport, è una cultura radicata nelle strade urbane. Nato dall’idea di muoversi su quattro ruote, è diventato un simbolo di stile e design. Gli skater non sono solo praticanti sportivi, ma membri di una comunità dalla moda informale e creativa. La cultura si estende dagli skatepark e agli “spot” urbani. La nascita del primo skateboard: quando il surf incontra…
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#adrenalina urbana#ambiente cittadino#arte cittadina#creatività cittadina#creatività urbana#cultura metropolitana#dinamica cittadina#divertimento in città#emozioni cittadine#energia cittadina#energia metropolitana#Esplorazione Urbana#espressione artistica urbana#evoluzione urbana#gioventù creativa urbana#gioventù urbana#impatto sociale urbano#ispirazione cittadina#libertà urbana#mid90s#moda cittadina#moda metropolitana#movimento culturale urbano#movimento urbano#park#passione metropolitana#performance metropolitana#scena urbana#skateboard#spirito urbano
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Poema Introduttivo del poeta José Pulido al nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse”
Poema Introduttivo del poeta José Pulido al nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse” Questo l’annuncio Social del Poema Introduttivo del grande poeta latinoamericano di prestigio internazionale José Pulido al primo libro scritto assieme dai due poeti sposi nell’aprile 2023. Nei prossimi giorni si avranno ulteriori news, soprattutto sul “come” Munoz e Nigri sono…
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#A Francesco Nigri il Primo Premio d&039;Eccellenza "Città del Galateo" per il libro IL SEGRETO DI EBE Sezione Libri Editi di Poes#adamar poesia di hebe munoz#agenzia venezuelana notizie#bajo palabra diario de caracas#belle poesie d amore#bellissime poesie d amore#capoversi maiuscole a capo doppi a capo#CIRCULO DE ESCRITORES DE VENEZUELA#collaboratore e co-editore della Editoriale Continua del Poeta Alfredo Silva Estrada#conferenziere della Direzione della Letteratura del Conac (1996-1997) e dell’Ateneo di Maracay#contemporaneità non significa cedimento ma co evoluzione#cosmica poesia facebook page#Da Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse”: i due poeti sposi annunciano il loro libro di poesie d’amore a quattro mani#desiderio di contemporaneità#direttore fondatore del Fondo Editoriale Diosa Blanca#discontinuità sillabe estetica non forzata non ricercata grazia passione per la vita l amare l essere l essersi poesia#Docente di Letteratura all’Università Metropolitana di Caracas#ebe divinità giovinezza#ebe mitologia#el diario de caracas#el nacional#El Siglo e il supplemento letterario Verbigracia de El Universal#endecasillabi#evolversi musicalità linguaggi#fotografo matteo mignani#frasi poesie d amore#hebe munoz poetessa#hebe munoz poetessa italovenezuelana#hotel del quirinale roma#inclinaziona agli accenti
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Alberto Angela: Un divulgatore nell'Antica Roma
(Spunto per un racconto di fantasia)
Immaginatevi se Alberto Angela, con la sua solita passione e il suo inconfondibile stile, si trovasse catapultato indietro nel tempo, nell'antica Roma. In quell'epoca del passato che tanto lo affascina e rapisce.
Immaginiamo il nostro amato divulgatore cortese, con la sua barba curata e i capelli con quel disordine ordinato, in mezzo ai Fori Imperiali, ma invece di spiegare ai telespettatori, di ritrovarsi a dover interagire con i romani dell'epoca.
Tutto inizia quando, durante la ripresa per una nuova puntata di Stanotte sul Grande Raccordo Anulare, Alberto si avvicina troppo a una strana macchina del tempo nascosta che sbuca dal terreno, dopo l'ennesima ricognizione archeologica in merito ai lavori della nuova metropolitana, la Linea Legio XV.
Alberto inavvertitamente calpesta la parte appena sporgente, un bagliore improvviso e... ecco fatto! Si ritrova in toga, con i capelli raccolti in un elegante nodo, e una pergamena in mano invece degli appunti di Stanotte a.
"Salve, cittadino romano!" - lo saluta un centurione, guardandolo con aria perplessa.
Alberto, pur cercando di mantenere la calma, non può fare a meno di balbettare - "Ehm... salve! Io sono... Alberto Angela, un umile studioso del vostro tempo".
Il centurione lo osserva attentamente, poi esclama - "Un umile studioso? E cosa mai studierai, cittadino? Forse la filosofia? O forse la retorica?"
Alberto, con un sorriso imbarazzato, risponde - "Beh, diciamo che studio un po' di tutto dalla storia all'archeologia, passando per la paleontologia".
Il centurione, con gli occhi spalancati, lo interrompe - "Paleontologia? Ma chi è mai questa paleontologia? Forse una nuova divinità?"
Il centurione trovando alquanto strano questo Albertus Angelus (io quando ero in Spagna negli anni '80 parlavo in italiano mettendo sempre la "s" finale, così come con il latino metto "us" e vado da dio... anzi da Giove) decide di portarlo in Senato.
Da quel momento in poi, Alberto davanti ai senatori, cercherà di spiegare cosa sia un documentario ma viene scambiato per un mago; tenta di analizzare un reperto archeologico con una lente d'ingrandimento ma viene accusato di spiare; per non parlare del momento in cui cerca di spiegare la teoria dell'evoluzione.
Mentre cerca di spiegare il concetto di "evoluzione" ai senatori romani, Alberto si ritrova a disegnare un albero genealogico che parte da un pesce e arriva fino all'uomo moderno. L'assemblea scoppia in una risata fragorosa - "Un pesce che diventa un uomo? Cittadino, forse hai bevuto troppo vino!"- esclama un senatore con aria di sufficienza.
Per nulla sconfortato, Alberto cerca un modo per dimostrare le sue teorie e decide di organizzare una sorta di "lezione pratica" nei Fori Imperiali. Raduna un gruppo di bambini romani, i quali si dimostrano entusiasti della novità, iniziando a mostrare loro fossili e reperti archeologici. Ma le cose non vanno come previsto, un bambino affascinato da un teschio, lo scambia per una maschera e inizia a usarlo per giocare.
Nel frattempo, a palazzo imperiale, l'imperatore Tito, incuriosito dalle strane voci che circolano sulla presenza di un "mago" che parla di pesci che diventano uomini, decide di incontrare personalmente Alberto.
Alberto viene invitato a una cena sontuosa e, durante il banchetto, l'imperatore gli chiede di eseguire una dimostrazione delle sue capacità. Alberto, ricordandosi i consigli di Paco Lanciano, improvvisa una sorta di "esperimento scientifico" con del vino, dell'acqua e un uovo sodo, cercando di simulare la formazione della Terra.
L'imperatore, pur non capendo nulla, rimane affascinato e lo nomina "mago ufficiale" della corte.
Ma l'avventura non finisce qui. Alberto infatti verrà da prima coinvolto in una rissa tra gladiatori, poi tenterà di introdurre l'uso della carta igienica nel mondo romano e, per sbaglio, attiverà un meccanismo all'interno del Colosseo, facendo uscire tutte le fiere ingabbiate nei sotterranei dell'anfiteatro.
Per rabbonirle e permettere la loro cattura, Alberto imposterà la voce come quando narra i documentari della BBC durante Noos. I felini così incantati, con tanto di fusa, rientreranno docilmente nelle gabbie.
Alla fine, esausto ma felice, Alberto riuscirà a tornare nel presente, portando con sé un'esperienza unica. Con tanti spunti per scrivere un nuovo libro: Magus Scriptor - Come si divulgava cultura nell'antica Roma. Prossimamente solo nella libreria di casa mia.
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Storia Di Musica #312 - Kaki King, Legs To Make Us Longer, 2004
La scoperta di grandi chitarriste arriva oggi ad una delle grandi interpreti attuali. Kaki King era l'unica donna presente in una classifica stilata nel 2006 dalla rivista Rolling Stone, The New Guitar Gods, classifica dove peraltro King è l'artista più giovane in assoluto. Eppure il primo strumento che la giovanissima Kaki amava suonare fu la batteria, da adolescente invece la sua passione si trasferì sulle corde di una chitarra. Inizia a suonare in gruppo con un suo amico di scuola alle superiori, Morgan Jahnig, che diventerà il basista degli Old Crow Medicine Show, un gruppo di Nashville che avrà un forte successo locale negli anni a seguire. Nel 1998 i due amici vanno a New York all'Università, dove Kaki King prende lezioni di chitarra. Per mantenersi, suona da busker nella metropolitana e fa la cameriera in un famoso locale dove si suona dal vivo, il Mercury Lounge.
Kaki riesce a personalizzare a suo modo la tecnica del fingerpicking, che ricordo consiste nel pizzicare le corde della chitarra direttamente con le dite, senza il plettro, che nella sua esecuzione classica prevede la posizione della mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Con piccoli risparmi riesce a registrare un demo di brani strumentali, che impressionano una piccola e giovane etichetta discografica, la Verlour, che nel 2002 le fa firmare il contratto per un disco. L'anno successivo, nel 2003, esce Everybody Loves You: prodotto in prima persona da King, il disco è il primo fulgido esempio della maestria con cui l'artista padroneggia lo strumento. Al fingerpicking che riprende la magia dei giganti americani dello stile, tra cui John Fahey (di cui ho già parlato in questa rubrica), il suo allievo Leo Kottke (dalla vita incredibile e dalla musica inebriante) e Preston Reed (altro campione, che vive in Scozia da venti anni) aggiunge tocchi di flamenco (come la proverbiale tecnica percussiva dello stile andaluso) e addirittura il suonare la chitarra con la tecnica slapping tipica dei bassisti (tecnica che consiste nell'alternare uno slap, cioè uno strappo, e una percussione con il pollice alle corde di uno strumento). Il risultato ammalia la critica, che considera il disco il migliore debutto chitarristi da decenni.
Forte di questo incoraggiamento, Kaki King si mette subito a riscrivere pezzi, e nel 2004 pubblica il disco che ho scelto oggi. La chitarrista passa ad una etichetta di una Major, la Red Ink che fa capo a Epic\Sony Music e in produzione arriva il chitarrista David Torn, uno che ha studiato con Leonard Bernstein, ha suonato con i più grandi artisti del rock, del pop, del jazz, vincendo numerosi Grammy e ha suonato per decine di colonne sonore di film famosi. Il disco, Legs To Make Us Longer, formato da 10 brani strumentali e dal primo esperimento di King al canto, è il tripudio della sua tecnica sorprendente ma piena di sentimento che King ha trasmesso in Everybody Loves You. Ma ci sono anche altre cose in questo lavoro, in primis tocchi di altri strumenti - un contrabbasso, una batteria, accenni di archi in vari punti - che aggiungono più dimensione e consistenza al caratteristico modo di scrivere canzoni di King per chitarra solista. L'impiego di batteria e contrabbasso in Ingots è sorprendente all'inizio, ed è il suo lato spiccatamente melodico che rapisce l'ascoltatore in gemme come Doing The Wrong Thing, dove con King in una danza veloce ma esile attraverso il movimento e lo spazio, si accodano prima il violoncellista Erik Friedlander e la violinista/violista Joyce Hammann entrino nel mix a quattro minuti per portare la melodia nell'etere. King suona per la prima volta su disco la chitarra elettrica in Can The Gwot Save Us?, in uno stile campagnolo e pastorale che, nonostante tutta la sua lentezza ed eleganza, è più misterioso di qualsiasi altra cosa qui. Neanderthal stupisce per la dolcezza, All The Landslides Birds Have Seen Since The Beginning Of The World è misteriosa e quasi gotica, fa impressione la sua capacità di creare emozioni con la tecnica e il suono. La traccia finale dell'album, My Insect Life, la mostra in compagnia di basso, violoncello e batteria, in questa traccia si cimenta per la prima volta al canto, con una voce piccola e "adolescenziale" che è quasi coperta dalla sua chitarra acustica ed elettrica sovraincisa. Due tracce, Frame e Doing The Wrong Thing verranno inserite nella colonna sonora del film Into The Wild di Sean Penn del 2007, con King che insieme a Michael Brook, grandioso musicista e produttore canadese, scrisse i temi principali, accompagnati dalle canzoni che scriverà per la stessa occasione Eddie Vedder (che vincerà il Golden Globe per la miglior canzone originale per Guaranteed). Anche in questo caso, critica entusiasta e un ottimo riscontro di vendite per un disco così particolare. E King aprirà concerti di artisti come David Byrne e collaborerà con i Foo Fighters nel disco Echoes, Silence, Patience & Grace (del 2007) dove suona la sua chitarra magica nel brano Ballad Of The Beaconsfield Miners.
Kaki King dopo questo disco cambierà molto nello stile musicale: paurosa di sentirsi descritta solo come un portento della chitarra acustica, inizierà un percorso più che decennale di studiom che continua ancora oggi, e di sperimentazione sulle potenzialità della chitarra, persino organizzando una sorta di spettacolo multimediale con l'aggiunta di video installazioni, giochi di luce, performace artistiche. Sebbene poco conosciuta, King è un talento eccezionale, una figura iconoclasta che è l'unica nuova voce di quest'epoca alla chitarra acustica, anche se esplora altre avvincenti strade sonore e musicali.
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Today's mix:
Metro Tech 7 by DJ Marinho Fischetti 2001 Euro House / House / Trance
Took a trip down to early 2000s São Paulo, Brazil today with this very ephemeral dance mix that was put out by the city's Metropolitana radio station as part of their very own Metro Tech series. Never once in my life have I ever ventured into any of this locale's dance stuff before, but if this set is really truly representative of what was flowing throughout São Paulo at the time, then I guess I was expecting it to be a whole lot more Brazilian than it actually was? 🤷♂️
I mean, outside of the total banger that is Fogo's "Another Star"—which interpolates Stevie Wonder's own late 70s song of the same name, and is also therefore very similar to another Brazilian-sounding Bob Sinclar-produced house track by Salomé de Bahia called "Outro Lugar" that interpolates that very same Stevie song—the vast majority of the rest of this is just purely unremarkable trash that's been imported from mainland Europe; basically a bunch of songs that aren't Kernkraft 400's "Zombie Nation," but are just as janky and soullessly goofy with their rote and formulaic combos of things like squelchy bass vibrations and big and stupid, blaring melodies that are more fit for drunkenly chanting along to at soccer matches and hockey games. Não gosto!
But still, standing out from all of that transactional, mindless muck are actually a couple house gems here that don't have any of that cheap Euro-stink on them at all, like this release's final song, "Camels," which is actually a bonus track that falls outside of the mix itself, and is by a prolific Italian guy named Santos, who, from the looks of it, may actually have more aliases under his name than he has bones in his own damn body—and I'm assuming that his body is one with an amount of bones in it that most people would consider to be pretty normal!
"Camels" is a thumping, turn-of-the-millennium filter house delight that fronts with a lovely pair of dramatic and cinematic bits of orchestral string, along with a little piece of guitar funk as well, and then calms itself down with some distorted guitar synth fuzz on its bridge 🤘.
But the thing about that particularly terrific piece of sunshining dance bliss glitz is that you can find it on *plenty* of other releases; a song that I *definitely* can't leave you all today without mentioning is one that I don't think has ever appeared anywhere else besides this very Metro Tech 7 mix itself: a thing called "My President" by La Cubanita.
Now, to be honest with you all, I have no fucking clue who La Cubanita actually is. Discogs links them to a New York Latin house musician by the name of DJ Lucho, but I doubt that Lucho would exclusively release a song like this on some random-ass São Paulo radio station mix; because, really, if he did that, I think he fucked up big time—this song would've absolutely been his calling card.
See, what's so wonderfully odd about this very song appearing *exclusively* on a Brazilian dance mix from 2001 like this is how totally unexpected it is. This is a tune that stars a sexy-voiced, Spanish-speaking Latina who goes by the name of Mónica, and she gets passionately dicked—or perhaps cigarred?—down by none other than American president Bill Clinton himself, with pleasure-filled moans induced from her and all 😂. And normally, I really don't tend to enjoy the particular brand of tribal house that's on display here, but I think you can understand why I make such a big exception for this one. And of all the places to discover it too; like, what an absolutely ridiculous find here!
So, once again, never shut anything off, folks, because you really never know when you might come across an exclusive and exceedingly rare house track about a former American president's sex scandal on a mix from a country on a different continent that was most likely released when that president's successor had already taken office! 😊
Listen to the full mix here.
Highlights:
House of Glass - "Disco Down" La Cubanita - "My President" Fogo - "Another Star" Santos - "Camels"
#euro house#eurohouse#house#house music#trance#dance#dance music#electronic#electronic music#music#2000s#2000s music#2000's#2000's music#00s#00s music#00's#00's music#90s#90s music#90's#90's music
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Eletto il Presidente di Italia Viva del Chierese-Carmagnolese
Nella mattinata del 17 dicembre, nelle diverse Zone della Provincia di Torino, si sono tenuti i congressi di Italia Viva per l'elezione dei Presidenti.
Si è conclusa la stagione dei referenti "Nominati" con l'elezione di nuovi Presidenti, di Zona, Provincia e Regione.
Per il Chierese-Carmagnolese è stato eletto per acclamazione Pier Antonio Pasquero.
Ecco il programma presentato dal Presidente al Congresso zonale:
Italia Viva del Chierese-Carmagnolese si è caratterizzata in questi anni per essere particolarmente attiva sul territorio, su diverse tematiche, due fra tutte sono state la promozione della nascita e lo sviluppo del distretto del cibo e l’intervento determinate contro l’insediamento di un enorme allevamento intensivo di maiali a Poirino.
Italia Viva del Chierese-Carmagnolese è stata molto di più di un semplice “comitato elettorale”. Non si è limitata a declinare a livello locale le iniziative nazionali. Ha fatto politica territoriale, lo ha fatto ingaggiando un dialogo e un confronto di idee con tutti i cittadini che amano approfondire le tematiche pubbliche.
Italia Viva continuerà ad esercitare la sua presenza sul territorio con impegno rinnovato. Il nostro primo obiettivo sarà quello di contribuire con tutti gli strumenti possibili a creare una identità di territorio e a consentire al territorio di mettere a frutto i suoi talenti e le sue potenzialità. Italia Viva porterà ai cittadini le posizioni dei migliori esperti sui vari temi di interesse locale e regionale:
lo sviluppo economico della Regione e le sue ricadute sul nostro territorio;
la gestione del Sistema Sanitario Regionale e l’impatto sui cittadini;
La salvaguardia dell’ambiente, le pari opportunità e altro.
Il 2024 vedrà l’organizzazione di numerosi eventi su questi e su altri temi di interesse locale e regionale. Italia Viva intende contribuire a determinare scelte strategiche utili al territorio, introducendo nel dibattito pareri autorevoli e competenze reali.
La nostra azione sarà “sovracomunale” e supporterà le amministrazioni che metteranno in atto politiche e azioni che superano i campanilismi, che creano sinergie, economie di scala e che migliorano e semplificano la vita dei cittadini.
Collaboreremo senza posizioni pregiudiziali, caso per caso, con chiunque condivida concretamente i nostri obiettivi.
Faccio politica da oltre quarant’anni, la faccio con passione, non cerco né visibilità né cariche, spero di poter continuare a farla con Italia Viva per contribuire a far crescere la nostra zona, la nostra Regione, il nostro Paese, la nostra Europa.
PIER ANTONIO PASQUERO
CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELL’AREA OMOGENEA METROPOLITANA 11 DI TORINO
#italiaviva#italia viva#italiavivadelchierese#chieresecarmagnolese#carmagnola#reneweurope#congresso#chieri#pino torinese#poirino
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Eruzioni del Gusto ‘24
Carlo Petrini, (Slow Food) da Eruzioni del Gusto ’24 lancia la proposta di un reddito di contadinanza nell’ambito del Premio Contadino dell’anno, del quale è stato insignito anche il nostro Padre Claudio Joris PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Un reddito di contadinanza a coloro che hanno profuso impegno nella cura della terra con passione e dedizione: la proposta è di Carlin Petrini…
#Carmine Maione#Eruzioni del Gusto ‘24#Oronero dalle Scritture del Fuoco#Peppe Vessicchio#Pietrarsa#Premio Contadino dell’anno
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Buenos Aires’ Tango Soul: A Cultural Dive into Argentina’s Capital
Buenos Aires, often called the "Paris of South America," is a city where European elegance meets Latin passion. Known for its rich history, vibrant neighborhoods, and of course, the iconic dance of Tango, Argentina’s capital offers a cultural experience like no other. For any traveler looking to dive into the soul of this dynamic metropolis, exploring the art, music, and food of Buenos Aires provides a deep connection to the Argentine way of life. Here’s a guide to discovering the city’s cultural heartbeat.
Begin at Plaza de Mayo: A Window into Argentina’s History
Start your journey at Plaza de Mayo, the historic and political center of Buenos Aires. This square has witnessed Argentina’s most significant moments, from protests to presidential speeches. Surrounding the plaza are important landmarks like the Casa Rosada, Argentina’s presidential palace, with its distinctive pink façade. History buffs can take a tour of the palace and even stand on the famous balcony where Eva Perón addressed the masses.
A visit to the Catedral Metropolitana, the city’s main Catholic church, offers a glimpse into Buenos Aires’ colonial past. The remains of General José de San Martín, Argentina’s national hero, rest here, making it a must-see for those interested in the country’s fight for independence.
San Telmo: The Bohemian Heart of Buenos Aires
Next, head to the neighborhood of San Telmo, known for its cobblestone streets, antique shops, and a bohemian atmosphere that reflects the city’s creative soul. On Sundays, the San Telmo Market comes alive with street performers, tango dancers, and artisan stalls selling everything from handmade crafts to vintage treasures. The market is a great place to enjoy local food, so be sure to try a traditional Argentine empanada or a glass of Malbec wine.
San Telmo is also home to many milongas—traditional tango dance halls—where locals gather to practice and perform this passionate dance. If you’re feeling adventurous, join a class and learn the basics of tango, or simply watch the skilled dancers glide across the floor. Tango is more than just a dance in Buenos Aires; it’s a way of life that expresses the city’s deep emotions and spirit.
La Boca: Tango’s Birthplace and a Riot of Color
No cultural dive into Buenos Aires is complete without a visit to La Boca, the birthplace of tango. Famous for its colorful houses and artistic vibe, La Boca is where Italian immigrants first settled in the late 19th century. The neighborhood’s most famous street, Caminito, is like an open-air museum where you can see street performers dancing tango, browse through art stalls, and enjoy the lively energy of this eclectic district.
La Boca is also home to the legendary La Bombonera stadium, where you can catch a match of Boca Juniors, one of Argentina’s most famous football clubs. Even if you’re not a sports fan, the passion and intensity of a Boca Juniors match is an unforgettable experience, reflecting the city’s love for football.
Recoleta: Elegance and Art
For a different perspective on Buenos Aires, visit Recoleta, an upscale neighborhood known for its grand architecture, museums, and leafy parks. The highlight of Recoleta is the Recoleta Cemetery, a labyrinth of elaborate mausoleums and tombs, including the final resting place of Eva Perón. Wandering through the cemetery feels like walking through history, as many of Argentina’s most prominent figures are buried here.
Recoleta is also home to the Museo Nacional de Bellas Artes, where you can admire works by both Argentine and international artists. The neighborhood’s many cafés and plazas are perfect for relaxing and soaking in the refined atmosphere.
Palermo: Where Art and Nature Meet
For a modern take on Buenos Aires, explore Palermo, the city’s trendiest district. Divided into smaller sub-neighborhoods like Palermo Soho and Palermo Hollywood, this area is known for its chic boutiques, street art, and buzzing nightlife. Palermo is also home to some of the city’s best restaurants, where you can indulge in asado, Argentina’s famous barbecue, or enjoy a late-night cocktail at one of the many stylish bars.
Nature lovers will enjoy a peaceful walk through Bosques de Palermo, a sprawling park with lakes, rose gardens, and plenty of open space to relax. The Japanese Garden is another highlight, offering a serene escape in the middle of the city.
Tango Shows and Theatres: Buenos Aires’ Performing Arts
For a night of entertainment, Buenos Aires offers numerous venues to experience tango shows, where professional dancers perform this elegant and passionate dance. The grand Teatro Colón, one of the most famous opera houses in the world, also hosts performances ranging from classical music to ballet and opera. A tour of the theatre reveals its opulent design and storied history as one of Argentina’s most important cultural institutions.
For a more intimate tango experience, head to a milonga, where locals gather for tango nights. Milongas are scattered throughout the city, and many of them offer lessons before the dancing begins, allowing visitors to fully immerse themselves in this quintessentially Argentine tradition.
Conclusion: Buenos Aires, A City of Passion and Culture
Buenos Aires is a city that pulses with culture, passion, and life. Whether you’re exploring its historic landmarks, dancing to the rhythm of tango, or savoring its world-renowned cuisine, the capital of Argentina offers a unique cultural experience at every turn.
For travelers looking to dive deeper into the city’s soul, tour operators like Roomchai Limited, Buenos Aires Walking Tours, and Tango Trip can help guide you through Buenos Aires’ rich offerings, ensuring you don’t miss the hidden gems that make this city so captivating.
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Ultime Notizie Roma: Cronaca, Attualità e Eventi nella Capitale
Tutte le ULTIME NOTIZIE Roma: economia, politica, elezioni, lavoro e impresa, problemi con i migranti. Sul quotidiano Roma-24 si parla degli avvenimenti più attuali online.
Benvenuti su Romanotizia.it, il punto di riferimento per tutte le notizie Roma, dove troverete le ultime notizie Roma, aggiornamenti in tempo reale su eventi, cronaca e molto altro ancora. La nostra missione è fornire una copertura completa e accurata su ciò che accade nella capitale, offrendo ai nostri lettori informazioni utili e dettagliate.
Cronaca Roma
La cronaca di Roma è sempre ricca di eventi e avvenimenti che catturano l'attenzione di residenti e visitatori. Nelle ultime settimane, la città è stata teatro di vari episodi significativi. Dall'arresto di una banda specializzata in furti in appartamento alla scoperta di un giro di droga nel quartiere di San Basilio, le forze dell'ordine sono costantemente impegnate per garantire la sicurezza dei cittadini.
Un recente episodio di cronaca nera ha visto un clamoroso inseguimento nel quartiere di Tor Bella Monaca, dove la polizia ha intercettato e arrestato un noto latitante. Le indagini continuano per svelare i legami del malvivente con altre organizzazioni criminali attive sul territorio romano.
Attualità e Politica
Roma è anche il cuore pulsante della politica italiana. Gli ultimi sviluppi vedono la giunta capitolina impegnata in una serie di riforme volte a migliorare la vivibilità della città. Tra i principali temi in discussione ci sono la gestione dei rifiuti, il miglioramento della rete dei trasporti pubblici e l'implementazione di nuovi spazi verdi.
Un recente dibattito ha riguardato la proposta di introdurre una zona a traffico limitato (ZTL) notturna per combattere l'inquinamento e ridurre il traffico nel centro storico. La misura, ancora in fase di valutazione, ha suscitato diverse reazioni tra cittadini e commercianti.
Eventi Culturali e Spettacoli
Roma, con la sua ricca storia e cultura, offre un calendario fitto di eventi e spettacoli. Le prossime settimane vedranno l'apertura della tanto attesa mostra su Caravaggio ai Musei Capitolini, un evento imperdibile per gli amanti dell'arte. Inoltre, il Teatro dell'Opera di Roma presenterà una nuova produzione de "La Traviata", con la partecipazione di artisti di fama internazionale.
Non mancano poi le iniziative per i più giovani. La Festa del Cinema di Roma tornerà ad ottobre con una selezione di film e documentari provenienti da tutto il mondo. Un'occasione unica per gli appassionati di cinema di vivere da vicino il glamour del tappeto rosso e di partecipare a incontri con registi e attori.
Notizie di Servizio e Utilità
Per chi vive o lavora a Roma, le notizie di servizio sono fondamentali per affrontare la quotidianità nella capitale. Gli ultimi aggiornamenti riguardano il piano straordinario di manutenzione delle strade, con lavori programmati in varie zone della città per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale.
Importanti novità anche per i pendolari: è stata annunciata l'apertura di nuove stazioni della metropolitana Linea C, che collegheranno il centro con le periferie esterne, rendendo gli spostamenti più rapidi ed efficienti.
Sport
Il calcio rimane uno degli argomenti più seguiti dai romani. Le squadre della capitale, AS Roma e SS Lazio, sono pronte a dare battaglia nella nuova stagione calcistica. I tifosi seguono con passione le vicende dei loro beniamini, sperando in una stagione ricca di successi e soddisfazioni.
Non solo calcio, però. Roma è anche sede di importanti eventi sportivi internazionali, come la Maratona di Roma e il torneo di tennis degli Internazionali BNL d'Italia, che attirano ogni anno migliaia di atleti e appassionati.Per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie Roma, visitate Romanotizia.it. Qui troverete le ULTIME NOTIZIE Roma e le notizie di cronaca Roma più rilevanti, insieme a un'ampia gamma di contenuti che coprono tutti gli aspetti della vita nella Città Eterna.
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"Armonie Visive e Sonore: Un Viaggio nel Festival 'Corde di Primavera' 2024" VI Edizione
La sesta edizione del rinomato festival chitarristico "Corde di Primavera" è alle porte, inaugurando il 18 maggio 2024 un'esperienza musicale senza precedenti.
Questo evento annuale, curato con passione dall'Associazione Culturale Musicale Neos Kronos e legato al prestigioso Master di Interpretazione del maestro Frédéric Zigante, si è guadagnato un posto d'onore nel panorama culturale grazie alla sua eccellente selezione di artisti e alla sua innovativa distribuzione degli eventi in sedi di prestigio.
Quest'anno, il festival, sotto la guida esperta del Maestro Stefano Spallotta, si arricchisce della presenza dell'artista Bianca Coggi, la cui mostra "Giochi di luce" promette di essere un dialogo visivo stimolante, esplorando il rapporto intrinseco tra colore e luce. Le sue opere saranno esposte in maniera unica, integrandosi con l'ambiente storico del cinema-teatro Vittorio Veneto di Colleferro, offrendo una scenografia vibrante per il concerto di chitarra acustica del Maestro Leonardo Vannimartini.
Il talento tutto italiano di Vannimartini, già riconosciuto internazionalmente con il primo premio al Concorso di Bruxelles nel 2023 e il premio "Villa-Lobos" l'anno seguente, sarà in mostra il 26 maggio alle ore 18:00. Il suo concerto è un evento imperdibile per gli amanti della musica, che avranno l'opportunità di assistere a una performance di rara intensità emotiva.
Vi invitiamo a partecipare a questo incontro tra arte e musica, un'esperienza che promette di essere indimenticabile. L'ingresso è gratuito, un'opportunità da non perdere per immergersi nella bellezza dell'arte in tutte le sue forme. Per ulteriori dettagli, vi invitiamo a consultare i numeri presenti sulla locandina dell'evento. Non mancate, vi aspettiamo! 😘
Il Maestro e L' Associazione
Il Maestro Stefano Spallotta è un noto chitarrista, compositore e direttore. Ha composto e diretto il “Concerto Breve” per chitarra e orchestra d’archi, accompagnato dalla Neos Kronos Orchestra. Ha anche un canale YouTube ufficiale dove condivide video dei suoi diversi progetti musicali.
L’Associazione Musicale Neos Kronos, fondata dal Maestro Spallotta, è un’organizzazione che promuove e diffonde le attività musicali e la cultura musicale sul territorio italiano. L’associazione organizza vari eventi, tra cui il Festival “Corde di Primavera”, che offre concerti, conferenze, presentazioni di libri e masterclass di chitarra. Questo festival è collegato al Master annuale di Interpretazione tenuto dal M. Frédéric Zigante.
L’Associazione Neos Kronos è nota per il suo impegno nel sostenere talenti emergenti e affermati nel campo della musica. Ha avuto un ruolo fondamentale nel portare in scena alcune tra le personalità più rilevanti del panorama nazionale delle sei corde. L’associazione ha anche collaborato con diverse istituzioni, tra cui la Provincia di Frosinone e la Città metropolitana di Roma Capitale.
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Bologna: cinque specialità tradizionali diventano Denominazione Comunale d'Origine
Bologna: cinque specialità tradizionali diventano Denominazione Comunale d'Origine Cinque ulteriori saperi e prodotti strettamente connessi alla tradizione bolognese sono stati insigniti del marchio di Denominazione Comunale d'Origine, con delibera approvata in Giunta nei giorni scorsi. Vengono riconosciute cinque attività caratteristiche radicate nella tradizione, nell'artigianato e nell'eredità culturale locale e cioè: l'arte dello scalpellino e della scultura in arenaria, un'arte millenaria tipica della Valle del Reno; l'ocarina di Budrio, il piccolo flauto in terracotta creato ancora oggi con maestria e passione; il burattino come manufatto artigianale, parte integrante del teatro di burattini di scuola bolognese; i balanzoni, deliziosi tortelloni avvolti nella tipica sfoglia verde e da cui nasce la variante rosa la Balanzona, per un progetto a sostegno del centro antiviolenza dell'Unione Donne Italiane sezione di Bologna che unisce tradizione e solidarietà in un unico gesto. L'istituzione della Denominazione Comunale d'Origine ha l'obiettivo di valorizzare e promuovere le risorse territoriali come un patrimonio collettivo, preservando le conoscenze e le attività tradizionali che meglio rappresentano l'identità di Bologna e della sua area metropolitana. Il marchio De.Co. costituisce lo strumento principale per mettere in evidenza le peculiarità locali, consentendo alle produzioni artigianali, alimentari e culturali di generare importanti opportunità di promozione del territorio con benefici per l'intera comunità. Il registro De.Co. ha raccolto in pochi anni 17 prodotti tipici, 5 saperi tradizionali e ben 36 tra produttori e promotori delle denominazioni già assegnate. Il registro pubblico per la Denominazione Comunale d'Origine elenca sia i saperi che i prodotti riconosciuti, insieme alle imprese autorizzate ad utilizzare il marchio De.Co. Bologna per le loro attività o prodotti. Queste le ultime attività iscritte al registro Per la produzione del tortellino e/o del tagliere salsamentari: La Luna di Cappelletti Bianca e C. Sas titolare di Cantina Bentivoglio, Fermata del Gusto Snc di Bonafè e Marinelli, Torte e Tortellini, Stefani Restaurant Group di Vincenzo Vottero, Pasta e Affini Srl di Adesso Pasta Car Ristorante e TuDay Conad. Per la produzione della mela rosa romana, è stata iscritta l'azienda Contini & Carboni. Inoltre, l'Unione Donne Italiane (Udi Bologna) promuove la Balanzona, mentre l'associazione Fulvio Ciancabilla Aps è iscritta al registro De.Co. per l'arte degli scalpellini e della scultura in arenaria. Infine, le attività iscritte al registro De.Co. in relazione all'ocarina di Budrio includono: Fondazione Entroterre, Il Temporale Aps, Società Cooperativa Sociale Arcobaleno, Associazione Diapason Progetti Musicali Aps e Gruppo ocarinistico budriese Aps.. Ulteriori informazioni e il modulo per richiedere l'attestazione De.Co. sono disponibili su: https://www.decobologna.it/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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4 apr 2024 14:23
DI BRUNO CE NE E’ UNO E VIENE DA NETTUNO! “FUI BOCCIATO A DIVERSI PROVINI, OGGI TUTTI I GENITORI SONO CONVINTI DI AVERE UN FIGLIO FENOMENO” – BRUNO CONTI SI RACCONTA: "IO PER ANDARE A GIOCARE ALLA ROMA PRENDEVO IL TRENO DA NETTUNO, POI LA METRO E FACEVO UN PEZZO A PIEDI, OGGI I GENITORI PORTANO LA BORSA AL BAMBINO. COSI’ IMPARARE IL SACRIFICIO È DURA” – L’ABUSO DI FARMACI? ASSOCIARE CERTI PRODOTTI ALLE MALATTIE È UN MECCANISMO NON SEMPLICE. LE POLEMICHE CI SONO SEMPRE STATE, ANCHE SULLA CARNITINA AL MONDIALE” – E POI ERIKSSON, MARADONA, PERTINI E IL PARAGONE DE ROSSI-ANCELOTTI -
Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera” - Estratti
Bruno Conti, lei ha debuttato in A 19enne, 50 anni fa. Era già pronto o fu Liedholm a buttarla nella mischia?
«Non mi sentivo pronto, ma il Barone me lo disse all’ultimo, fu questo il segreto».
La Roma è ancora parte della sua vita. Un caso unico.
«Soprattutto se penso che ho realizzato il sogno di mio padre, che era un tifoso romanista e ha cresciuto sette figli. Ho giocato, allenato i ragazzi, la prima squadra, ho fatto il direttore tecnico e del settore giovanile: quando potevo essere d’aiuto non mi sono mai tirato indietro».
Se oggi deve spiegare a un ragazzino che cos’è il professionismo, che parole usa?
«Il problema è spiegarlo ai suoi genitori. Noi siamo cresciuti in strada, pensando solo a divertirci. Oggi se a 11 anni un bambino viene selezionato c’è un’esasperazione incredibile, si pensa solo al risultato, a litigare e a sovrastare gli altri, invece di far capire poche cose, ma con chiarezza».
(...)
Uno dei provini fu con Helenio Herrera. Come andò?
«Scrisse che ero bravo tecnicamente ma che fisicamente non potevo giocare a calcio.
Non fu l’unico a dirlo, ma non ho mai mollato. E come dico sempre ai più giovani, ho sempre pensato a divertirmi».
Ma per emergere pesa di più la fame o il talento?
«Io un po’ di talento ce l’avevo, anche nel baseball. Ma ottieni tutto solo con la fame e la passione, che sono quelle che ti fanno fare i sacrifici. Se racconto ai ragazzi che per andare a giocare alla Roma prendevo il treno da Nettuno, poi la metropolitana e facevo anche un pezzo a piedi, mi rispondono che i tempi sono cambiati. Ma se i genitori portano la borsa al bambino, imparare il sacrificio è dura...».
(...)
Se la Roma è l’amore di una vita, la Nazionale cos’è stata?
«La prima convocazione con il Lussemburgo fu un sogno e dalla seconda con la Danimarca non sono più uscito: vincere il Mondiale significa ricevere ancora oggi lettere dal Giappone, dalla Cina, dalla Croazia. Vuol dire lasciare un segno nella gente».
I campioni dell’82 sono più amati di quelli del 2006?
«Fare paragoni è difficile. Però la nostra vittoria arrivò in un Paese che dopo gli anni di piombo aveva voglia di felicità, di fare festa. E battere quel Brasile, quella Argentina, poi Polonia e Germania, fu speciale: siamo stati snobbati, ma non eravamo da meno di tutti quei fenomeni».
Per dimostrarlo avete quasi fatto annegare Bearzot?
«Era sempre cupo e triste dopo le prime tre partite. Ma dopo la vittoria sul Brasile io e Graziani lo abbiamo buttato in piscina con la tuta e il borsello delle pipe: non sapeva nuotare e ci siamo dovuti tuffare in tanti per soccorrerlo».
Lei è anche il responsabile della colonna sonora di quella spedizione, giusto?
«Presi in prestito da Cabrini la cassetta di Battiato e cuccurrucucù paloma la ascoltavo in continuazione: l’ho messa sul mangianastri del pullman ed è diventata la nostra musica».
Che ricordo ha di Pertini?
«In ritiro con la Roma eravamo rimasti svegli tutta la notte per seguire la vicenda del povero Alfredino, con il presidente che seguì da vicino tutta la tragedia. Ritrovarcelo in Spagna fu particolare, ma lui era semplice, alla mano. Era davvero uno di noi».
Maradona le faceva una corte così serrata?
«Ad ogni abbraccio in campo, Diego mi sussurrava nell’orecchio di andare a Napoli.
C’era grande stima e rispetto, venne a Trigoria a trovarmi quando allenavo. Oltre al calciatore c’era un uomo fantastico, buono nell’anima».
Lei è stato campione del mondo, ma ha sbagliato un rigore chiave in finale di Coppa dei Campioni, per giunta a Roma: un campione ricorda di più i momenti di gioia o quelli brutti?
«Nessun italiano in tre anni consecutivi ha vinto Mondiale, scudetto e Coppa dei Campioni e io ci sono andato molto vicino. Ma lo sport è fatto di gioie e dolori: questi te li porti dietro, bisogna accettare le sconfitte e reagire, perché il calcio è bello comunque».
Con De Rossi allenatore della Roma cosa è cambiato?
«Per me Daniele è sempre stato un allenatore in campo, per l’intelligenza tattica e per le scelte che faceva: quando vedevo Ancelotti in campo avevo la stessa sensazione. Poi è un grande uomo, mai banale: ha preso la squadra in un momento delicato e si sta dimostrando un allenatore vero, preparato in tutto. Sono contentissimo per lui».
Cosa pensa della paura per i farmaci assunti in carriera, manifestata da tanti suoi ex colleghi?
«Personalmente non ho mai preso nulla di nulla e le polemiche ci sono sempre state, anche sulla carnitina al Mondiale. Ma associare certi prodotti alle malattie è un meccanismo non semplice».
Eriksson è stato suo allenatore. La sua lotta al tumore è un’altra pagina dura.
«Non dimenticherò mai la sua presenza, in quel momento non scontata, al mio addio al calcio. Forza Sven, gli auguro tutto il bene possibile».
Che padre è stato Bruno Conti con i suoi figli?
«Protettivo. Ho cercato di crescerli come ha fatto mio padre con me, grazie anche a una moglie incredibile, nel rispetto assoluto per la famiglia. Esserci riuscito è una grande soddisfazione».
La dinastia prosegue coi nipoti?
«Ne ho cinque, due giocano a calcio. Bruno nel Verona e Manuel con il Cagliari».
C’è un ragazzo del settore giovanile della Roma su cui non avrebbe scommesso e che invece �� arrivato in alto?
«Politano era considerato come me, troppo gracile. Nessuno ci credeva invece è arrivato dove è arrivato. Ma quello che mi ha dato più soddisfazione di tutti è proprio De Rossi: lo avevamo preso come attaccante, poi è stato spostato in mediana ed è diventato grande. Anche per questo vederlo oggi sulla panchina della Roma è speciale».
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La Prefazione del nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse” è del poeta Edgar Vidaurre
La Prefazione del nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse” è del poeta Edgar Vidaurre Questo l’annuncio Social dell’autore di prestigio internazionale del primo libro scritto assieme dai due poeti sposi nell’aprile 2023. Nei prossimi giorni si avranno ulteriori news, soprattutto sul “come” Munoz e Nigri sono arrivati a questo libro di poesie d’amore e su cosa…
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#A Francesco Nigri il Primo Premio d&039;Eccellenza "Città del Galateo" per il libro IL SEGRETO DI EBE Sezione Libri Editi di Poes#adamar poesia di hebe munoz#belle poesie d amore#bellissime poesie d amore#capoversi maiuscole a capo doppi a capo#CIRCULO DE ESCRITORES DE VENEZUELA#collaboratore e co-editore della Editoriale Continua del Poeta Alfredo Silva Estrada#conferenziere della Direzione della Letteratura del Conac (1996-1997) e dell’Ateneo di Maracay#contemporaneità non significa cedimento ma co evoluzione#cosmica poesia facebook page#Da Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse”: i due poeti sposi annunciano il loro libro di poesie d’amore a quattro mani#desiderio di contemporaneità#direttore fondatore del Fondo Editoriale Diosa Blanca#discontinuità sillabe estetica non forzata non ricercata grazia passione per la vita l amare l essere l essersi poesia#Docente di Letteratura all’Università Metropolitana di Caracas#ebe divinità giovinezza#ebe mitologia#El Siglo e il supplemento letterario Verbigracia de El Universal#endecasillabi#evolversi musicalità linguaggi#fotografo matteo mignani#frasi poesie d amore#hebe munoz poetessa#hebe munoz poetessa italovenezuelana#hotel del quirinale roma#inclinaziona agli accenti#insigne poeta e Presidente del Circolo degli Scrittori del Venezuela#la più bella poesia d amore#La Prefazione del nuovo libro di poesie di Hebe Munoz e Francesco Nigri “HEFRA Amarsi Amarse” è del poeta Edgar Vidaurre#laboratori del Celarg
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Valli di Lanzo, l'incubo traffico continua: la galleria di monte Basso riaprirà solo nel 2025
Nessuna novità e nessuna buona notizia per le Valli di Lanzo dall’ultimo sopralluogo dei tecnici della Città metropolitana nella galleria di monte Basso: il tunnel riaprirà solo tra più di un anno e quindi si prospetta un’altra estate di passione per residenti e turisti. Come era già stato annunciato diversi mesi fa, i lavori (e la burocrazia) richiederanno ancora molto tempo. La previsione resta…
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Storia Di Musica #255 - AA.VV., Dylan In Jazz. A Jazz Tribute To Bob Dylan, 2018
Wagram è un sobborgo austriaco, appena fuori Vienna, e fu teatro di una delle più grandiose battaglie napoleoniche: il Generale Bonaparte conseguì una delle sue più grandiose vittorie, in una sanguinosa battaglia contro l’esercito degli austriaci comandati dall'Arciduca Carlo. È anche il nome di una stazione della metropolitana parigina, ed è lì che nacque ai suoi fondatori l’idea di fare una etichetta discografica indipendente, nel 1999. Fautrice di numerosi progetti interessanti, nel 2018 quelli della Wagram hanno pescato nel mare magnum delle cover di canzoni di Bob Dylan (sebbene il calcolo è per forza di cosa approssimativo, si contano accreditate cover su 300 canzoni con autore o co-autore Dylan da parte di oltre 1500 artisti) delle riedizioni particolari dei classici del menestrello di Duluth. Ne è uscita fuori una compilation dal grande gusto e dalle scelte niente affatto scontate, che è il piccolo regalo di Natale di questa rubrica. Il titolo, Dylan In Jazz, spiega solo in parte le scelte e gli artisti, in una selezione che nasconde delle storie niente affatto male. Tutte le registrazioni erano presenti in dischi precedenti, ma insieme mostrano una amalgama sfiziosa e logica. Si parte con la riedizioni blues di Master Of Wars di Eric Bibb, grandissimo nome della chitarra acustica blues, che con la sua voce cavernosa e i tocchi “tristi” alla sei corde racconta dei signori della guerra, classico di Dylan sfortunatamente sempre di attualità. Il secondo brano è la prima perla: Jack DeJohnette, formidabile batterista jazz, con il bassista Larry Grenadier, John Medeski alle tastiere (il quale collaborerà spesso con lo stesso Dylan nella sua carriera) e la chitarra di John Scofield, pioniere del jazz rock con Miles Davis, nel 2017 scrivono un disco a nome Hudson, in omaggio al fiume che attraversa New York, bellissimo e in cui fanno una cover strumentale, e riuscitissima, di Lay Lady Lay, classico da Nashville Skyline (1969).��Ben Sidran, tastierista, produttore, ingegnere del suono, dedicò un intero disco a cover di Dylan, Dylan Different del 2009, da cui sono tratte le sue interpretazioni smooth jazz di Knockin’ On Heaven’s Door e Gotta Serve Somebody, una delle gemme meno conosciute di Bob Dylan, dal suo album “gospel” Slow Train Coming del 1979, canzone tra l’altro che vinse il Grammy come migliore canzone rock maschile nel 1980. Abbey Lincoln, cantante e compositrice jazz, attivista dei diritti civili e femminili, moglie di Max Roach, rilegge con passione Mr. Tambourine Man, dall’ arrangiamento con spiccato groove della batteria. Joshua Redman, sensazionale sassofonista della ultima generazione, insieme all’altrettanto grandioso piano di Brad Meldhau, suona una deliziosa The Times They Are A-Changin’, uno dei pezzi più belli della carrellata. C’è una bella parentesi di black music: la versione R&B/soul/funk dei Neville Brothers di The Ballad Of Hollis Brown, due artisti dimenticati come Stanley Turrentine con una versione, piuttosto modificata, di Blowin’ In the Wind, Girl From The North Country del compianto Howard Tate, fenomenale cantante soul la cui carriere non decollò mai del tutto per i suoi problemi di alcool e eroina. Il jazz ritorna nella scelta della storica cover che Keith Jarrett fece di My Back Pages, dal suo album Somewhere Before del1968, il mandolino elettrico di Bill Frisell in una versione strumentale struggente di Just Like A Woman, la ripresa di Ballad Of Thin Man di Jef Lee Johnson con Charlie Patierno e Yohannes Tona. Molto belle le cover cantate di Like A Rolling Stone, dalla cantante jazz danese Cæcilie Norby con un arrangiamento dolcemente caraibico, e una cover sentita di Everything Is Broken, singolo di Oh Mercy! del 1989, un disco che rilanciò nel mondo musicale Dylan, della cantante francese Louisa Bey. Personalmente è bellissima la cover di Don’t Think Twice, It’s Alright (che è una delle canzoni con più cover in assoluto) del duo franco-italiano composto dalla band el pianista Olivier Hutman e dalla voce, meravigliosa, di Alice Ricciardi. L’ultimo verso di uno dei testi più belli e dolorosi del Dylan giovanile (il brano è da The Freewheelin’ Bob Dylan del 1963) dice:
Arrivederci, dolcezza Dove sono diretto non posso dirlo Ma ciao è una parola troppo bella, babe Così dirò solamente addio Non sto dicendo che mi hai trattato male Avresti potuto fare di meglio ma non mi interessa Hai solamente sprecato il mio tempo prezioso Ma non pensarci, va tutto bene.
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Cento modi di lanciare un cancellino: in metropolitana
Ne esistono di tutti i tipi e qualità, per tutti i gusti, per tutti i giusti, per tutte le giumente.Corre sui binari.Arriva in ritardo oppure puntuale, dipende dalla Nazione. Al suo interno, le più disparate categorie di persone.Una di loro è Cassapaola, la quale aveva una passione per i registratori di cassa. Mangiava una chewing-gum, nel momento in cui stiamo raccontando, e scrollava con aria…
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