#pane e tempesta
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I am totally dead at the fact there is a gay couple in this book. I need a children movie about this story not only because it is cute, even if for the moment it does not have anything new on older Benni books, but just because it would be a Rai Cinema production and it would have a gay couple helping destroying some capitalist asshole.
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thememecrown · 2 months ago
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Quello che mi dà più fastidio in tutto questo non è Olly in sé. Per carità, si vede che è un bravo ragazzo e tutto quello che volete. Ma è lo stereotipo che rappresenta a darmi sui nervi: il classico bravo ragazzo/dannato ragazzo, il tipico modello standard che fa impazzire le adolescenti in piena tempesta ormonale. Insomma, l'ennesimo NPC italiano che gli stranieri immaginano di incontrare o che viene descritto in molte fanfiction (soprattutto quelle con il solito cliché del ragazzo mafioso). Olly incarna alla perfezione questo fottuto stereotipo: duro all'esterno, ma in realtà un pezzo di pane.
Lucio, invece, è tutta un’altra storia. Lui rappresenta chi viene messo ai margini, un sognatore, un eterno Peter Pan (tra Topo Gigio e la citazione di Toy Story). Porta una canzone che dice, in sostanza: “Hey, va bene così come sei, anche se ti emozioni facilmente.”
Dove Olly incarna perfettamente le imposizioni e le aspettative prefabbricate della società odierna, Lucio le frantuma senza esitazione. Olly è il prodotto di un modello già scritto, rassicurante e facilmente digeribile, mentre Lucio è l’eccezione, l’anomalia che si rifiuta di conformarsi. Lui non si adatta ai canoni prestabiliti, ma li sfida, li sovverte, portando con sé un messaggio di libertà e autenticità.
E questo che mi da fastidio... change my mind guys
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alonewolfr · 2 months ago
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E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.
|| Stefano Benni
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mermaidemilystuff · 2 years ago
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Bene bene bene bene (non è vero) qui siamo completamente broke af, fatto tutti i conti al centesimo, mi aspettano tre settimane di pane, acqua e disperazione. Nei prossimi mesi non potrò permettermi di farmi una ceretta, di riprendere i due prodotti skincare che ho finito, sicuramente a dicembre non mi farò come regalo di compleanno parrucchiera e lenti nuove degli occhiali. Ma qualcosa si muove, c'è da stringere tanto la cinghia ma per poco. Bisogna avere pazienza e chissà, il prossimo anno capace che andare dal parrucchiere diventerà qualcosa di diverso di un autoregalo di compleanno e il mio autoregalo di compleanno sarà qualcosa di diverso e più soddisfacente di andare dal parrucchiere.
Questa è la tempesta che precede il sereno.
Ho paura, ma sono positiva.
L'anno prossimo è rinascita.
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canesenzafissadimora · 11 months ago
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Un dolore interrogato
non è piú lo stesso dolore,
una crepa si apre, si entra
nell’assenza di mondo
in punta di piedi nudi,
il male nasconde la testa
sotto le ali dei pensieri,
si vergogna delle sue parole
antiche come semi d’albero
forze potenti lontane
dai brividi delle città.
Assaggiare l’assenza,
assaporare il furore
dell’abbandono, illuminare
le gesta superbe di palazzi e strade
qui dal corale del bosco
vita che se ne infischia
delle prove di splendore.
Camminando a passo di lince
dentro il male, il dolore ruggito di leone
si fa devoto alla mano di chi
lo percorre fremendo e non gli dà nomi,
tocca tasta lecca pieghe angoli polveri da sparo.
Esplorato e spolverato con riguardo
il dolore assottiglia la discordanza scura
tra quello che senti e quello che pensi
e una tempesta di mare dolce si alza
dicendoti: «So che sei qui per me».
Io, sale nell’acqua.
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Chandra Candiani - "Pane del bosco."
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susieporta · 1 year ago
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Promemoria per tutti gli anni futuri
Ricordare gli anni passati.
Le infinite transumanze.
Tutti i luoghi che ho attraversato.
Dove ho appoggiato le mani.
E le labbra.
Ripercorrere il contorno
di ogni morto con gli occhi
fissare il volto dei vivi.
Costruire altari
dove mi hanno sparato
lasciare un fiore e un respiro.
Fare miracoli con quello che ho
non aspettare tempi migliori
per fare il pane e forgiare gioielli.
Tenere presente
la tempesta che sbatte
sul porto di ogni uomo
e tacere.
Indignarmi per le ingiustizie
negare asilo al male
cantare la gioia
contemplare ogni mattina
le montagne che sanno
la forma dell’eterno
pregare senza posa
senza parole chiedere
con moderata sfrontatezza
solo tutto il bene.
Permettere alle novità
di farmi paura.
Ricordare che ho un corpo.
Che niente muore.
Che nulla è mio.
Che esiste solo oggi.
Manuela Toto
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curiositasmundi · 2 months ago
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“Il tuo paese ha conosciuto ingiustizie e crimini, e ha servito mostri i cui artigli si chiamavano autorità, partito, investitura divina o gradimento del popolo. Altri ne verranno, mostri ipocriti e ridenti, ma tutti prima o poi faranno la stessa fine. Marciranno nel pozzo profondo della Storia. Non devi obbedirgli, non devi diventare come loro.”
Pane e tempesta - Stefano Benni
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incamminoblog · 2 months ago
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#PANE QUOTIDIANO, «Perché avete paura? Non avete ancora fede?»
La Liturgia di Sabato 1 Febbraio 2025  VANGELO (Mc 4,35-41) Commento:Rev. D. Joaquim FLURIACH i Domínguez (St. Esteve de P., Barcelona, Spagna) In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E,congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si…
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Stefano Benni kinda clown in finishing Pane e Tempesta as if it was a last book and than continued writing
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la-misto · 1 year ago
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A trentacinque primavere di esperienze, si avverte un'inusitata gravità, come se il mondo intero trovasse riposo sulle proprie spalle. Non più un fardello leggero, ma una presenza imponente, fatta di quotidiane sfide, di ostacoli che s'innalzano come montagne, di giorni che s'assomigliano, uno dopo l'altro, tessendo una trama densa di preoccupazioni.
È l'età dei bilanci inaspettati, dove l'affitto non è mai solo un numero, ma il simbolo di un rifugio sempre più precario, di pareti che racchiudono sogni e delusioni. Le bollette, un tempo semplici note a margine della vita, ora si gonfiano come onde in tempesta, minacciando di inghiottire la tranquillità di giornate già troppo piene. E i prezzi, oh, i prezzi! Danzano in un valzer frenetico, al ritmo di una musica che pare non conoscere fine, rendendo il pane quotidiano un lusso inatteso.
In questo teatro dell'assurdo, il salario, quel compagno fedele di giornate lavorative, sembra ormai un'eco lontana, insufficiente a colmare le crepe di un'esistenza che richiede sempre di più. La ricerca di un lavoro, non una semplice occupazione ma una chiamata, una vocazione che possa dare senso ai giorni, diviene un viaggio epico, un percorso costellato di prove, talvolta così arduo da sembrare un miraggio nel deserto dell'odierna società.
Eppure, in questo caos, in questa tempesta di preoccupazioni e dubbi, si cela una verità più profonda, un invito a guardare oltre. Forse, è proprio nell'affrontare queste battaglie, nel sollevare questo peso, che possiamo scoprire la nostra vera forza, ritrovare la nostra essenza più autentica. Non è forse la sfida la più grande maestra? Non è forse nel superare gli ostacoli che possiamo innalzarci, più consapevoli, più integri, più umani?
Così, a trentacinque anni, con il peso del mondo sulle spalle, siamo chiamati a danzare sotto la pioggia, a trovare la melodia nascosta nel tumulto, a riscoprire, in ogni piccola vittoria, la magia di essere vivi. Perché, in fondo, ogni difficoltà nasconde un'opportunità, ogni notte promette un'alba, e in ogni inverno, per quanto rigido, si cela la promessa di una rinascita.
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colonna-durruti · 2 years ago
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Rimarremo qui
Rimarremo qui come un muro sul vostro petto,
pezzi di vetro e fichi d'India nella vostra gola,
tempesta di fuoco nei vostri occhi.
Rimarremo qui come un muro sul vostro petto,
laveremo, anche, i piatti nelle vostre bettole,
riempiremo i bicchieri ai signori,
puliremo, anche, i pavimenti delle vostre sporche cucine
per strappare dai vostri odiosi denti
il pane per i nostri figli,
ma, rimarremo qui come un muro sul vostro petto.
Soffriremo, anche, di fame e di freddo,
ma vi sfideremo,
canteremo poesie
riempiremo di manifestazioni le strade,
colmeremo di fierezza le prigioni,
e faremo figli,
generazioni ribelli una dopo l'altra.
Tawfik Zayyad ( 7 maggio 1929 – 5 luglio 1994 )
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alonewolfr · 2 months ago
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E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.
|| Stefano Benni
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intotheclash · 2 years ago
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E per noi ogni giorno è prezioso. E abbiamo i racconti. E sappiamo riparare le cose, voi no. E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.
Stefano Benni - Pane e tempesta
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littlesweethyena · 3 years ago
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Il tuo Paese ha conosciuto ingiustizie e crimini, e ha servito mostri i cui artigli si chiamavano autorità, partito, investitura divina o gradimento del popolo.
Altri ne verranno, mostri ipocriti e ridenti, ma tutti prima o poi faranno la stessa fine. Marciranno nel pozzo profondo della storia. Non devi obbedirgli, non devi diventare come loro.
Pane e tempesta - Stefano Benni
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saltatempox · 5 years ago
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"Nessun mostro è peggiore di quello che si nasconde. E nessun delitto è peggiore di quello del forte contro il debole. Maledetto chi ti porta via l'acqua, chi ti deruba del pane, chi ti toglie la libertà. Il tuo paese ha conosciuto ingiustizie e crimini, e ha servito mostri i cui artigli si chiamavano autorità, partito, investitura divina o gradimento del popolo. Altri ne verranno, mostri ipocriti e ridenti, ma tutti prima o poi faranno la stessa fine. Marciranno nel pozzo profondo della storia. Non devi obbedirgli, non devi diventare come loro. Ma verranno giorni in cui il pozzo sarà quasi vuoto. Dovrai calare il secchio tante volte, aspettare e lottare, finché troverai l'acqua preziosa per chi ne ha bisogno. Ti diranno che l'acqua è altrove, che ci sono modi più facili per averla, ti venderanno acqua d'oblio oppure avvelenata, ti uccideranno dicendo che l'acqua è soltanto loro. Ma conserva la speranza, torna ogni notte, cala il secchio e resisti, non aver paura."
- S. Benni, Pane e Tempesta
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doppisensi · 7 years ago
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Nei sogni della notte i cattivi chiedono perdono ed i buoni uccidono. Sarebbe bello durare quanto i racconti che abbiamo ascoltato e che raccontiamo. Ma loro dureranno più di noi. E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.
Stefano Benni, Pane e tempesta
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