#ovviamente. tutti vecchi.
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bucketsandraincoats · 1 month ago
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oddio ho appena assistito per la prima volta ad una vera riunione condominiale per circa 20-30 secondi prima di prendere l'ascensore. mortificante e incredibile
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abr · 1 year ago
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Alle capre di Ultima Generazione
SI fa presto a distinguere tra lavori sporchi/vecchi e sviluppo sostenibile/nuove attività per salvare il Pianeta che mica é di tutti, è solo vostro. I boccaloni sono bravissimi a cadere nel trappolone, peccato che ovviamente si autoinculino.
Giusto un esempio: il "cloud" (un poco etereo e molto hard insieme di computer interconnessi in rete) su cui si regge il "learning" e il "processing" del mitico ChatGPT, applicazione leader di LLM (Large Language Modeling) usatissima dalle capre laureande per farsi le tesi, bene, solo tale cloud consuma regolarmente l'energia di una media cittadina da 20-30.000 abitanti.
O vogliamo parlare di quanto energy intensive, tra computer altoparlanti e luci, sia il settore musicale, ricolmo di bestiame tatuato (molto naturale) e fumato (molto eco) tutto con voi e per voi?
Studiate capre, e preparatevi: quando i criteri di sostenibilità verranno applicati non da snowflake ignoranti e confusi ma un filo seriamente (ci siamo vicini), vi scartavetreranno via per manifesto GREENWASHING, il peccato mortale del futuro, le auto elettriche per come sono adesso e almeno la metà delle fonti rinnovabili; poi, altro che "città in 15 minuti", avrete 15 minuti al giorno di smartphone (come dire che vi spengono). E sarà solo l'inizio. Altro che allevamenti e campi.
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blogitalianissimo · 10 months ago
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mahmood aveva proprio detto in un'intervista, chiaramente riferita a marco carta, che dichiarare "sono gay" dalla d'urso "ci fa tornare indietro di 50 anni" io purtroppo proprio non reggo quando le celebrità eludono il coming out con le tipiche risposte "ma ormai nella mia generazione non si fanno più differenze, siamo tutti più aperti" che fanno tanto iper progressismo ma in realtà sono scuse vecchie come il mondo, e fanno veramente tornare indietro (hanno fatto dichiarazioni di questo tipo mengoni, mahmood, michele bravi) ora: -è ovvio che le domande dei media sulla vita privata siano fastidiose, ma quanto sarebbe più facile stroncare le speculazioni rispondendo in modo onesto e secco? -inoltre l'idea che nelle nuove generazioni siano tutti più aperti è falsa, l'omofobia nei ragazzini è ancora presente e vivendo in provincia vedo quanta gente anche giovane è ancora non dichiarata, far finta che ormai siano tutti più aperti non aiuta -mahmood e mengoni sono ovviamente out nella loro vita personale, il parziale riserbo lo mantengono solo come personaggi pubblici, per quanto fuori luogo l'outing non può avere chissà quali ripercussioni negative su di loro -in generale sono d'accordo che aver menzionato aneddoti strettamente personali in quel programma fosse fuori luogo, anche dire che sono gay dichiarati è tecnicamente sbagliato visto che non si sono mai dichiarati come personaggi pubblici, MA, mi ha colpito molto vedere sotto al video moltissimi commenti indignati di fan 30-40enni di mengoni, che dicono proprio "lui non ha mai dichiarato niente di tutto ciò!! sono fatti suoi", è molto palese come abbiano percepito il dire che mengoni è gay come un'accusa infamante, mentre è stato riportato come un dato di fatto assolutamente neutro. Cos'è che ci riporta davvero indietro allora? poi negli anni entrambi si sono di fatto esposti in modo indiretto, tra supporto alla comunità, temi lgbt nei video musicali, mengoni è stato paparazzato più volte con uomini, penso proprio il giorno stesso di quel programma è uscita una campagna pubblicitaria esplicitamente gay con mahmood quindi, se la loro idea è che non bisogna fare dichiarazioni apposite, ma solo vivere apertamente, allora menzionare quello che già si sà non lo vedo come un outing grave il modo in cui ne è stato parlato in quel programma è criticabile, ma anche l'ambiguità tenuta da loro dovrebbe esserlo, allora perdona il rant non richiesto, sono solo i miei 2 cent sulla questione
Guarda hai esposto dei punti molto validi e sinceramente non è che io possa controbattere, perché sì, ci son cose che hai scritto che condivido anche io.
L'unica cosa che posso dire è che è una scelta, fa parte della sua sfera personale, e non si può obbligare nessuno a fare coming out, o perché no, a condividere dettagli della propria vita privata se non vuole. Perciò io capisco che ci si possa rimanere male davanti a questa scelta, però è anche vero che noi non siamo nessuno per dirgli "Mahmood devi ufficializzarlo pubblicamente".
E ripeto, molte delle cose che hai scritto le capisco, ma allo stesso tempo non possiamo manco mettere bocca sulle decisioni altrui.
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kon-igi · 1 year ago
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KIT DI SOPRAVVIVENZA IN CASO DI RIBELLIONE DELLE AI
Dal momento che i vostri timori si fanno giorno dopo giorno sempre più consistenti e l’evoluzione delle intelligenze artificiali devia in modo esponenziale verso scenari apocalittici - e voi lo sapete che la mia specializzazione è proprio in apocalissi di varia natura - rispondo a un timore di @der-papero​ pubblicando una lista di oggetti di pronto utilizzo da inserire nel kit di sopravvivenza quando le AI prenderanno il sopravvento e il loro unico dubbio sarà se renderci schiavi o sterminarci tutti.
1 - PIGMENTO CUTANEO ‘ANATHERMAL’
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L’Anathermal - conosciuto negli ambienti dei ribelli come ‘La pittura’ - è un pigmento cutaneo a base di biossido di titanio e microsfere ceramiche che quando applicato su viso e superfici corporee esposte svolge una funzione termoisolante e riflettente nei confronti dei sensori di calore a infrarossi che le AI usano per induividuare gli esseri umani. Esiste in diversi colori (in foto un flacone di variante Nero) con i quali, se alternati, è inoltre possibile dissimulare la simmetricità del viso umano e rendere inutile il riconoscimento facciale (’Pittura di Guerra’).
2 - ARMA CORTA CON MUNIZIONAMENTO A NANITI
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In foto una Colt Python .357 Magnum con proiettili a punta cava espansiva in tugsteno i quali, una volta che impattano, rilasciano naniti programmati per sovraccaricare i superconduttori dei microprocessori con cui vengono in contatto. Ovviamente la possibilità che i naniti siano efficaci è tanto più grande quanto più il colpo è preciso nell’essere indirizzato vicino alla CPU del bersaglio.
3 - CUTTER A FILO MONOMOLECOLARE
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In foto un cutter ‘Grim Reaper’ con filo monomolecolare in nanotubi di carbonio rinforzato (non visibile a occhio nudo perché del diametro di 0,4 nanometri) che parte dall’apice del manico e si inserisce in una sfera di uranio impoverito. Se fatto roteare, il peso della sfera imprime una forza secante al filo monomolecolare - lungo 50 centimetri - tale da tagliare cavi e travi di acciaio con facilità. Ottimo per tranciare cavi o arti meccanici.
4 - POMPA ELASTOMERICA INTRATECALE ‘LACHESIS’
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Questo device permette, in particolari situazioni di stress o di pericolo, il rilascio automatico da parte di un elastomero inserito nel midollo spinale di catecolamine endogene per la soppressione del dolore, l’emostasi di sanguinamenti e il raggiungimento della massima forza esplosiva muscolare. Nei modelli di ultima generazione è stata inserita anche l’opzione terminale ‘Kobudera’ per le missioni senza ritorno.
5 - ARMA LUNGA CON MUNIZIONAMENTO ‘LIPSTICK’
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In foto un fucile di precisione Jigger ad aria compressa e una munizione a doppia camera contenente idrazina e tetranitrato di pentaeritrite, una miscela altamente infiammabile ed esplosiva, la cui estrema instabilità necessita di una bassa carica cinetica di espulsione per evitarne l’attivazione anzitempo. Il rivestimento del proiettile in lega di zirconio ceramico di colore rosso gli ha fatto meritare il soprannome di ‘Lipstick’, rossetto. Emblematica la frase dei tiratori del gruppo Snipy Jackson che prima di sparare sussurrano ‘Make up time!’.
6 - DISPOSITIVO DETONANTE EMP
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Granata deflagrante che al momento dell’attivazione emette un potente impulso elettromagnetico (Electro Magnetic Pulse) con un radius di 2 metri circa. Questo dispositivo contiene un generatore a compressione esplosiva di flusso che grazie al TED (transient electromagnetic disturbance) disabilita e, se non schermati, frigge circuiti integrati, processori e componenti a base silicio. Considerato il raggio ridotto e la pericolosità per eventuali potenziamenti cibernetici di chi la lancia, è un tipo di arma che sarebbe preferibile usare con un detonatore a distanza.
7 - LA BUONA VECCHIA MAZZA
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Perché le AI possono essersi anche evolute ma come per i vecchi PC un bel hard reset non manca mai di risolvere ogni situazione.
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Grazie dell’attenzione e vi saluto ripetendovi quello che in questi tempi difficili sono solito dire ai miei compagni...
Il futuro non è scritto. L'unico destino è quello che ci creiamo con le nostre mani.
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susieporta · 9 months ago
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DETOX-PULIZIA-LASCIARE ANDARE
Appunti per una pulizia di corpo-mente-energie secondo la Medicina Energetica Spirituale (MES)
Affrontare un processo di pulizia o "Detox", non è da sottovalutare, nel nostro mondo immaginario, abbiamo una visione molto romantica di cosa possa essere un processo di pulizia, e questo poi fa si che quando iniziamo un detox serio, finiremo per boicottarlo perchè quando arriviamo a scoprire di che cosa si tratta veramente, andiamo in crisi e non sappiamo come fare per portare avanti un qualcosa di profondo che nella nostra immaginazione è invece visto come un qualcosa che come una magia deve risolvere tutti inostri problemi.
Partiamo con il dire che il detox è si una pulizia, sì, certamente, e come ogni pulizia che si rispetti, ha delle sue regole, una sua struttura, una certa tempistica e ancora più importante, richiede un certo tipo di atteggiamento.
Quando ad esempio facciamo le pulizie di casa, dobbiamo togliere la polvere, lavare lo sporco che c'è in giro, fare ordine, buttare le cose che non servono più, riparare ciò che si può riparare e mettere in ordine la confusione che si è creata.
La stessa cosa vale per noi, siamo come una casa disordinata, sporca ed impolverata, a causa di tutta una serie di errori che abbiamo fatto negli anni, sia alimentari che ti stile di vita ecc, e quando andiamo ad approcciarci ad un processo profondo di pulizia, andiamo fare proprio quello che si farebbe per pulire casa, solo che il nostro corpo, essendo un organismo vivo, avrà una sua risposta, perchè pulire significa andare a lavorare su almeno tre livelli: quello fisico, quello emozionale e quello energetico.
Non solo esistono tossine fisiche, ma esistono anche tossine emozionali e blocchi energetici e con la pulizia attraverso un certo tipo di alimentazione andiamo a lavorare su tutti e tre i livelli.
Quando s'inizia a lavare e pulire la nostra dimora corpo-mente-energie, ovviamente s'innescheranno tutta una serie di resistenze ai nuovi input che stiamo dando al nostro sistema per i quali non si vorrebbe cambiare ma continuare a fare le cose che facciamo senza però stare male o sentirci appesantiti, pulire dunque implica il trovare un nuovo equilibrio, cambiare abitudini e stile di vita, un vero e proprio allenamento a ritrovare se stessi e ritrovare un modo di funzionare più naturale.
Per poter arrivare ad nuovo equilibrio �� necessario entrare nell'ottica di lasciare andare appunto abitudini vecchie che non è detto siano salutari per noi, solo perchè una cosa è diventata una zona di confort non vuol dire che sia in linea con la nostra costituzione e noi siamo pieni di abitudini/zone di confort sbagliate per il nostro funzionamento.
Quello del lasciare andare è il passaggio più difficile perchè va a toccare anche la sfera emozionale, quindi il lasciare andare tutta una serie di attaccamenti a situazioni, pensieri negativi, modi di vedere le cose, modi di rispondere alla realtà che non sono sani e allineati a ciò che siamo.
Quindi un Detox non è :"Mangio più leggero per qualche giorno"
si tratta di un processo e lavoro profondo su se stessi e di conoscenza di se stessi, che se fatto correttamente scardina tutti quei percorsi rigidi mentali, emozionali e fisici che abbiamo creato in anni di imposizioni, credenze e fissazioni, che poi sono proprio questi che hanno portato alla condizione della quale ci lamentiamo.
Molto spesso non riusciamo ad entrare nell'atteggiamento giusto di lasciare andare ciò che non ci serve più, e preferiamo dunque le nostre zone di confort e abitudini alla nostra salute, questo conflitto interno sotterraneo che va riconosciuto se si vuole raggiungere un buon risultato con il detox, accade quando non abbiamo ancora chiaro cosa vogliamo per noi stessi, per la nostra vita e per la nostra salute.
Roberto Potocniak & Eleonora Benzi
Questa e altre tematiche vengono affrontate nella nostra Accademia, se volete saperne di più qui sotto c'è il link della pagina di presentazione della nostra Accademia di Medicina Energetica Spirituale (MES)
https://accademiames.mykajabi.com/informazioni-accademia
oppure potete richiedere info al seguente indirizzo: [email protected]
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harrowscore · 7 months ago
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Sei una Ghoulcy shipper italiana!?? Allora esistiamo anche noi..non è colpa mia giuro io li amo troppo e non mi capitava dai tempi del bellarke. So che non diventeranno mai Canon ma chissenefrega. Perché su Twitter ti bloccano se ami questo pair? Mai visto nulla del genere. Sono entrata su Tumblr solo per shippare in santa pace 😅
sì, sono italiana! credo che con i miei reblog ossessivi sia come minimo riuscita a far interessare alla ship una esigua manciata di fellow sickos (italiani e non), quindi di certo non sei l'unica. anzi, su ao3 sono di gran lunga il pairing più popolare - vabbè che il fandom è praticamente neonato but still. "perché su twitter ti bloccano se ami questo pair?" oh povera figlia dell'estate shdhhfhdhd no sul serio, la cosa non mi stupisce per niente perché la coppia ha un sacco di attributi proBBBlematici (per me sono pregi ma vabbè) come l'age gap (non solo il fatto che cooper abbia più di duecento anni lol, intendo proprio fra gli attori) e la dinamica enemies to uneasy allies to (speriamo ma non ci conto proprio) lovers per cui ti accusano di essere un aBuSe aPoLoGiSt, e per giunta pure razzista perché invece di shippare la wholesome interracial pair vuoi accoppiare quella povera cinnamon roll della protagonista con il nasty old man di turno..... insomma, è un discourse vecchissimo che imo riecheggia in modo inquietante le vecchie r.eylo vs f.innrey wars dove ti facevano cyberbullismo e ti accusavano di qualsiasi cosa se volevi che rey pomiciasse col KTTV kylo ren lmao. I Was There, Gandalf™, e ho visto Cose. tbh non mi aspettavo minimamente che la coppia diventasse popolare, proprio per i suddetti motivi, ma a quanto pare ho sottovalutato il lato freak delle tumblr girlies (gnc). good for us! bisogna anche dire che se metti a paragone la cute puppy love romance con la dinamica della ghoulcy, ovviamente quest'ultima è molto più juicy. il pubblico in generale ama il conflitto, gli antieroi dannati e i villain pieni di dilemmi, per non parlare di roba tipo la bella e il mostro ecc. (infatti credo che molti più pg di colore dovrebbero essere caratterizzati in questo modo/avere questo tipo di storylines, vedi il sopraccitato finn che avrebbe ampiamente giovato di una character arc da vero ex stormtrooper con un forte conflitto interiore invece di diventare la sidekick di Super Rey. just imo ma vabbè). insomma, è un pair che può piacere quanto facilmente essere odiato da chi ha gusti, diciamo, più "convenzionali".
in ogni caso non sentirti assolutamente in colpa per shippare un pair "problematico"; la maggior parte di questi anti sono dei grandi ipocriti che amano roba problematicissima ma ti rompono le balle e si mettono a fare i moralisti solo sulle cose che non piacciono a loro. non esiste content Moralmente Puro al mondo, per non parlare di dinamiche fittizie realmente interessanti. ne so qualcosa perché sono su tumblr da dieci anni (ma non sono mai stata così masochista da iscrivermi a twitter lol). credo che un altro dei motivi per cui la ghoulcy è odiata da una fetta di pubblico sia il fatto che fallout, essendo un adattamento piuttosto riuscito di una saga videoludica di successo, riporta alla mente the last of us e il rapporto tra joel ed ellie, come se volessero ricreare una formula già comprovata, ma 1. la dinamica è molto diversa su tanti aspetti; ho visto solo il telefilm di tlou, ma joel considera davvero ellie come una figlia, in sostituzione della sua vera figlia biologica morta anni prima, mentre cooper ha già una figlia che tra l'altro pre-bomba era solo una bambina, mentre lucy è adulta (la sua prima scena è quella del suo matrimonio...); 2. è piuttosto ironico visto che un discreto numero di persone ha subodorato una... diciamo, tensione ambigua tra cooper e lucy. "there you are, little killer" e tutta la storia del dito, hello?? forse siamo solo tutti horny for la versione radioattiva del fantasma dell'opera lmao, ma è sicuramente qualcosa che ha colpito una parte di pubblico, specialmente, immagino, femminile. poi per carità, nella seconda stagione potrebbero pure dare loro un rapporto padre/figlia, anche se mi sembra difficile (infatti credo che cooper le farà da mentore, e non è la stessa cosa), e ai fan è concesso di immaginare tutti gli headcanon che vogliono... ma alcuni headcanon sono più plausibili di altri (questo vale per tutti i fandom), e non è giusto essere irrispettosi solo perché qualcun altro vuole che sti due abbiano un momento alla Famolo Strano lmao
ANYWAY, se ti va puoi mandarmi un ask con il tuo username. se ancora non ti seguo allora rimedierò, così possiamo parlare in privato tranquillamente di questo pairing incredibile (non ero così presa da tempo, proprio come te!) <3
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3nding · 1 year ago
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Io non vorrei menarla troppo con la storia che una volta si facevano cose che duravano di più e meglio ma cazzo abbiamo trovato infognata tra i miei vecchi giocattoli una macchinina a pile degli anni 90 con batterie originali. Ovviamente le pile erano esplose dentro e i contatti tutti arrugginiti/ossidati. Per curiosità stamattina ne ho messe due nuove. FUNZIONA.
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libriaco · 1 year ago
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4 dicembre, Santa Barbara
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«Guardi, diceva un minatore muovendo in giro la mano tesa, tutto quello che lei vede è della Montecatini. Non si può sbagliare.» La Montecatini, qua a Niccioleta, possiede le case, le strade, gli spacci aziendali, i mezzi di trasporto, le sedi dei partiti politici, il terreno circostante. Della Montecatini sono i grossi casamenti gialli, sparsi in disordine per le pendici di questi colli scabri, collegati appena da un sentiero scosceso, con larghi improvvisi sterrati nudi; il palazzotto del dopolavoro, una costruzione pseudo - razionale, di taglio littorio, stile 900, come si diceva nel ventennio; e la chiesa, un altro scatolone con una specie di pronao rettangolare, che fa pensare ad una palestra di boxe. Son della Montecatini le grigie e scialbe casette degli impiegati, e la mediocre villa della contadina, ed i più vecchi amano ancora, dopo la miniera, coltivare un pezzetto di terra, per cavarne ortaggi, od allevarvi un coniglio, un paio di galline. Molti operai non abitano qui, ma nei villaggi vicini, a Prata, a Monterotondo, o vengono addirittura da Massa Marittima: tutti su automezzi della Montecatini; prima della guerra venivano in bicicletta, e non pochi a piedi, dieci chilometri di strada e dopo il lavoro.
L. Bianciardi, La lambretta dei minatori [1954]. Online QUI.
Immagine: Il pranzo del minatore, miniera di Niccioleta (GR), primi anni '70. Nel 'caldaino', conservato nella 'panierina', il primo e il secondo. E nella 'panierina' anche il vino, il pane, il sale, le posate… I topi, dove c'erano, riuscivano a penetrare nelle panierine (di cartone pressato) e allora se ne doveva usare una di lamiera zincata.
La foto, ovviamente 'in posa', da QUI.
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dandyshoecare · 1 year ago
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Nuovi servizi di Dandy Shoe Care 2023
Quando ho cominciato più di 20 anni fa ad offrire il servizio di Dandy Shoe Care, ai clienti ho subito proposto tre opzioni: Argento , Oro e Platino. Argento offriva la possibilità di fare una lucidatura a mano delle calzature. Oro includeva il restauro delle scarpe, eliminazione di tutti i segni di usura , colorazione artistica (Patina) e lucidatura a specchio finale. Platino era la punta del nostro servizio e includeva praticamente tutto il pacchetto intero: restauro della tomaia, cambio delle suole, remise en forme, colorazione artistica e qualsiasi altro trattamento che richiedeva un concreto paio di scarpe. L’idea era giusta, ma ho fatto un errore: sono un perfezionista e non potevo solo lucidare le scarpe, offrendo il servizio Argento. Dovevo per forza sistemarle nel migliore modo possibile, mettendo tutto il tempo e il lavoro necessario, per arrivare ad un risultato che fosse in grado di soddisfarmi. lavorando in questo modo facevo pagare solo una piccola parte dell’ immenso lavoro fatto da me. Dopo poco tempo ho deciso di abbandonare l’idea di Argento, Oro e Platino, trasformando tutto in un unico servizio , che includeva tutto.
In questi anni sono cambiate tante cose. Ho continuato non solo a migliorare la mia tecnica, che al giorno d’oggi è considerata la migliore al mondo per il restauro e la colorazione delle scarpe, ma sopratutto ho analizzato le richieste di miei numerosi clienti. Oggi quindi vi voglio presentare il nuovo servizio basato sulle esigenze e le richieste attuali dei miei clienti. Torno alle radici e offro a tutti i miei nuovi e vecchi clienti tre servizi.
il primo servizio si chiamerà ‘DSC Pronti Via!’: eliminazione della polvere, nutrimento della pelle e lucidatura fatta a mano. Cose basiche, ma molto efficaci per mantenere le tue calzature sempre curate e lucidate. Il prezzo di questo servizio sarà fisso, di 35€. Le scarpe saranno lucidate subito, senza nessuna lista d’attesa. Servirà solo il tempo necessario per la lucidatura.
Il secondo servizio si chiamerà ‘DSC Classic’ e offrirà la eliminazione di segni di usura (graffi, e pieghe, macchie e così via), remise en forme, colorazione artistica o cambio di colore a scelta del cliente, nutrimento della pelle, cambio delle suole e dei tacchi (se il cliente desidera). Le suole e i tacchi possono essere sostituiti in cuoio o in gomma a scelta di cliente. Lucidatura finale, o i trattamenti anti macchie per le calzature scamosciate. In altre parole è tutto compreso! Il prezzo per questo servizio sarà calcolato in base di quantità di trattamenti richiesti dal cliente. Il prezzo parte da 180€.
il terzo servizio si chiamerà ‘DSC Privilège’: un servizio che include tutto, come in servizio DSC Classic, ma permetterà al cliente di sorpassare la lista d’attesa e avere le scarpe pronte in minor tempo possibile. Le scarpe saranno messe in lavorazione immediatamente, appena arrivano nel laboratorio di Dandy Shoe Care. Il costo di questo servizio sarà ovviamente più alto, e sarà calcolato in base alla quantità di trattamenti richiesti dal cliente.
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Novità (ma non solo...)
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Il vostro affezionato staff delle Biblioteche di Milano vi imbandisce un piccolo antipasto letterario, prima delle pantagrueliche proposte natalizie.
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Di Geoffrey Holiday Hall si sa soltanto che fu giornalista e scrittore. Elogiato da Leonardo Sciascia che lesse La fine è nota nel 1952, pubblicò solo due gialli e poi scomparve praticamente nel nulla. La fine è nota (uscito per la prima volta in Italia con il titolo La morte alla finestra) fu premiato in Francia nel 1953 come miglior poliziesco in lingua non francese. Il titolo originale (The end is known) deriva dal Giulio Cesare di Shakespeare: “Oh, se fosse dato all’uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota”. Un giallo di classe, strutturato come un viaggio a ritroso nella vita del protagonista di cui si ricostruisce la storia passo per passo, testimonianza per testimonianza, come un misterioso puzzle che si completa, ovviamente, solo nel finale. Molto godibile è anche il secondo titolo Qualcuno alla porta, dai toni più leggeri, nonostante gli omicidi e l’atmosfera della Vienna sotto l’occupazione sovietica nel secondo dopoguerra che non ricorda neppure lontanamente gli splendori dell’impero asburgico. “Sembra uno di quei soggetti che piacevano a Hitchcock (e non è detto che il pressoché ignoto Holiday Hall, scrivendo Qualcuno alla porta, non avesse in mente le figure di James Stewart e Doris Day, o di Cary Grant e Grace Kelly)”. La frizzante coppia americana che si trova, suo malgrado, a gestire le indagini ricorda anche il duo Tommy e Tuppence di Agatha Christie. Doppio colpo di scena sul finale: cosa chiedere di più a un libro giallo?
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Ha un solo difetto Un volto nella folla di Budd Schulberg: è troppo breve. Parliamo ancora dell’autore di Perché corre Sammy? e I disincantati per questo racconto appena uscito e finora inedito in Italia, da cui Elia Kazan trasse il film omonimo con protagonista Andy Griffith (l’indimenticabile avvocato Matlock della fortunata serie televisiva, per intenderci). Il tema, fin troppo attuale, è quello della manipolazione del pensiero e dei comportamenti (e quindi del voto) delle masse da parte dei personaggi dello spettacolo: in questo caso si tratta di un finto sempliciotto proveniente da un paesino dell’Arkansas che, in virtù della sua sconcertante capacità di coinvolgimento, diventa il paradigma dell’America intera. Grazie alle sue canzoni folk, a vecchi luoghi comuni sulle tradizioni popolari e a un indubbio carisma, il nostro eroe riesce a condizionare il pubblico e ad arricchirsi con i lauti proventi della pubblicità. Cambia il tema negli altri due racconti della raccolta: i ‘dietro le quinte’ del mondo del cinema in Questa è Hollywood, che l’autore, sceneggiatore e figlio di un tycoon della Paramount, non solo conosceva bene, ma sapeva anche descrivere con agile penna, e L’imbonitore, sul mondo della boxe. Ricordiamo che per la sceneggiatura di Fronte del porto (che è anche un romanzo), celebre film con Marlon Brando, Schulberg si aggiudicò l’Oscar nel 1954.
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Per la serie i grandi classici hanno sempre qualcosa da dire è stato ripubblicato da Mondadori e da Sellerio Brighton Rock di Graham Greene. Una lettura da consigliare sotto tutti i punti di vista: un giallo ben costruito con protagonisti tratti sia dalla malavita, sia dal caso che fa di un personaggio del tutto inaspettato un accanito segugio alla ricerca del colpevole, come fosse Porfirij Petrovic che insegue Raskolnikov o Javert che perseguita Jean Valjean, ma con uno spirito diverso, fresco e originale. “Nello specchio inclinato sopra il lavabo si poteva vedere riflesso, ma gli occhi si distolsero rapidamente da quell’immagine di guance livide e mal rasate, di capelli lisci e occhi da vecchio. Non lo interessava. Era troppo orgoglioso per preoccuparsi del suo aspetto”.
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Nuova ristampa anche per Le vittime di Norwich (1935) uno dei gialli più famosi (insieme a The House of Dr. Edwardes che ispirò il film Io ti salverò diretto da Alfred Hitchcock) fra i 31 composti dalla coppia britannica John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders sotto lo pseudonimo di Francis Beeding.
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Da La regina degli scacchi di Walter Tevis, lo scrittore di Lo spaccone e Il colore dei soldi, è stata tratta una miniserie televisiva di grande successo. Accade spesso che i geni abbiano avuto una vita difficile, siano dei disadattati, spesso asociali, in perenne conflitto con se stessi, il prossimo e il mondo che li circonda. È anche questo il caso della protagonista, la piccola Beth, cresciuta in orfanotrofio, che trova una riscossa alla sua grigia esistenza grazie alla passione per la scacchiera. Una curiosità sul ‘caso letterario’ di Tevis: dopo il successo dei primi libri, fu dimenticato anche a causa dei problemi con l’alcol. Quando decise di riprendere a scrivere, lo fece seguendo un corso di scrittura all’Università dove fu riconosciuto dal poeta Donald Justice che, stupito, gli chiese cosa ci facesse un grande autore come lui in mezzo agli studenti, quando avrebbe invece dovuto salire in cattedra. Breve fu purtroppo la sua seconda stagione creativa: Tevis morì a soli 56 anni per un tumore.
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Il voyeurismo è il tema principale dell’ultimo romanzo di Simenon pubblicato da Adelphi, Delitto impunito: composto nel 1953 durante il soggiorno dello scrittore a Lakeville nel Connecticut, fu edito l’anno successivo in volume e a puntate sul settimanale «Les Nouvelles littéraires». Il secondo tema del libro è l’invidia, quella di chi non ha nulla, né bellezza né fascino nè denaro ed è stato defraudato perfino dell’affetto dei genitori, nei confronti di chi invece ha tutto questo e ne mena vanto, e gode nell’esibirlo senza ritegno. Una lotta accanita tra due personalità, che è la lotta atavica tra gli uomini per la supremazia. “A Élie non era mai successo di trovarsi davanti un uomo completamente felice, felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata, e che approfittava con candore di tutto quel che lo circondava per accrescere il proprio piacere”.
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Una nuova indagine per l’improbabile detective di Partanna Giovà, metronotte per caso, coinvolto in un duplice omicidio di stampo mafioso insieme a tutta la scombinata famiglia Di Dio. Sarà ancora una volta l’anziana madre, autentica virago arroccata alle salde tradizioni popolari e armata di un cervello dalla logica “acuminata”, ad avviare le indagini verso l’inevitabile conclusione. Ma cos’è La boffa allo scecco? Questo, almeno, ve lo possiamo svelare: si tratta di un gesto simil-apotropaico (in realtà un autentico sopruso) che a tutti è occorso di subire almeno una volta nella vita, ovvero lo schiaffo di rimando, come sfogo per un’ingiustizia patita che non si è in grado di vendicare altrimenti. Roberto Alajmo non delude le aspettative.
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Per quanto riguarda Sarà assente l’autore di Giampaolo Simi, si può dire che, se esiste una sana via di mezzo tra assecondare a priori i gusti dei lettori meno esigenti e scrivere in modo che solo l’autore possa comprendere i propri contenuti, Simi l’ha sicuramente trovata e ce la propone in queste succulente paginette. Dedicato a chi ha la voglia, la necessità, l’urgenza di ridere a crepapelle.
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Nell’ultimo nato della serie del BarLume di Marco Malvaldi, La morra cinese, gli inossidabili vecchietti sono alle prese con l’omicidio niente di meno che di un giovane filologo romanzo alle prese con un carteggio appartenente alla famiglia di un nobile “arci-decaduto” del luogo, in cui, pare, compariva addirittura un’epistola inedita di Giacomo Leopardi. Ma questo non è l’unico movente per un delitto che non resterà a lungo irrisolto.
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Top 10 del giorno della mia laurea:
- vedere il meraviglioso bouquet con i 3 girasoli che avevo chiesto 🌻oltre alle roselline (non mi aspettavo pesasse così tanto ahah) e ovviamente la corona d'alloro con quei luuunghi nastri rossi, roselline e bacche 🌹
- sentire un maniera offuscata, per la troppa emozione interiore, la presidente della commissione che diceva 108 come voto di laurea e la proclamazione a Dottoressa in Servizi Giuridici per l'Impresa! 👩🏻‍🎓
- vedere lo sguardo orgoglioso e felice del mio relatore nei miei confronti ed essermi fatta firmare la tesi come ricordo oltre ad avergli lasciato una bomboniera con una certa utilità (non posso dire di più per non rovinare la sorpresa a qualche amico-lettore) ✍🏻
- lo scoppio dei tubi di coriandoli all'uscita dall'università, gli applausi e i complimenti anche da persone sconosciute (che carini) e da vecchi colleghi di università e delle superiori. Oltre alle foto di rito davanti e e dietro alla famosa colonna all'esterno dell'uni (anche quella con la gamba alzata a mo'di salto tanto trendy sui social) 👏
- brevi festeggiamenti in famiglia sulla panchina con qualche dolcetto e un bicchiere di spumante come pranzo🍾
- foto con lo sfondo dei calanchi (tema della mia tesi) 📸
- la chat con una delle collaboratrici della Riserva e il Direttore della stessa (vogliono pubblicare la mia tesi sul sito della Riserva e fare un post su di me con tanto di foto!) 🤩
- sorpresa al bowling con un angolino dedicato tutto a me sulla pista in cui ho giocato: palloncini tematici, foto e fascia con la scritta dottoressa 🎈
- sorpresona del regalo di gruppo del bowling: un buono per comprare una nuova boccia! 🎳
- taaaaanti abbracci e complimenti da parte di tutti 🥰 ed esprimere un bel desiderio spegnendo la candelina 🍰 e il botto del tappo dello spumante che fuori all'università ha colpito lo zio e al bowling il proprietario che mi ha mandata a quel paese in maniera scherzosa mentre tutti facevamo il coro "è lui il prossimo!"
A contornare tutta la giornata le risate con le mie amiche in chat e la notizia di un miglioramento di salute di una di loro 💓
Così tanta felicità in un giorno in cui sotto i riflettori c'ero soltanto io 😆
Tanto da dimenticare quanto male mi facevano i piedi e la stanchezza della salita ai calanchi ahahah
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canterai · 1 year ago
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Stanotte il panico. L'altro ieri ho conosciuto questo ragazzo, amico di amica, che chiameremo L. Ieri sera abbiamo fatto nottata per ferragosto, e io ovviamente ero la tipa figa troppo a disagio per parlare con chiunque. Non mi andava di bere e neanche di andare a ballare, e sono rimasta per buona parte della sera a chiacchierare con L. di tutto e di più, abbiamo addirittura calcolato la ipotetica velocità media di una lumaca trovata lì affianco. Verso le tre siamo tornati a casa solo io e lui, e mi ha proposto di rimanere a dormire con tutti loro a casa della mia amica. A casa abbiamo fatto altre cose da vecchi, tipo bere birra e fare cruciverba, e man mano sono tornati anche gli altri. In otto in una casa con tre posti letti+divano, ci siamo stretti come si poteva e io ovviamente sono finita a dormire con lui. Abbiamo continuato a chiacchierare tutta la notte fino alla mattina, e vabbè per farla breve mi ha baciata. E sono rimasta molto turbata perché mi sono resa conto di essere a disagio a essere toccata da braccia che non siano le mie, ad affidarmi all'altro. Non so se mi abbia fatto questo effetto semplicemente perché, pur essendo un'anima affine alla mia, ovviamente non sono innamorata di lui. Sono così confusa, non riguardo a lui ma riguardo a me.
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bloodyfairy83 · 9 months ago
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La casa - Il risveglio del male (Lee Cronin, 2023)
Qualche sera fa ho rivisto Evil Dead Rise, il nuovo capitolo della saga di Evil dead. Prodotto da Bruce Campbell e Sam Raimi. Il film ha un'ambientazione nuova, infatti piuttosto che la solita baita sperduta nel bosco, stavolta la location è un appartamento di un vecchio edificio. I personaggi non sono più semplici amici ma membri della stessa famiglia, impossibilitati ad uscire dall'edificio bloccato dalle forze demoniache anche qui evocate dal Necronomicon.
Un capitolo che ha dalla sua gran bei momenti di tensione e gore, un ritmo incessante dall'inizio alla fine che non lascia tregua allo spettatore e delle interpretazioni davvero notevoli. Su tutte spicca quella di Alyssa Sutherland, che grazie anche ad un ottimo lavoro di make up ha un aspetto davvero inquietante e spaventoso. Troviamo le immancabili citazioni ai vecchi film ( il necronomicon appunto, il bulbo oculare volante, la motosega e il sangue a valanghe) ma anche scelte innovative tra cui il mostro che unisce tutti i corpi dei posseduti che si muove come fosse un ragno.
Ovviamente non sto a dire che siamo ai livelli della trilogia epica di Raimi...nemmeno per sogno. Manca l'ironia e soprattutto il carisma del mitico Ash che per me resta l'unico e inimitabile.
È comunque un dignitoso capitolo, spassoso, violento e che intrattiene alla grande. Recuperatelo se non lo avete ancora visto 😊
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kon-igi · 1 year ago
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NEON
Il neon (dal greco: νέος, -α, -ον, "néos, -a, -on", nuovo) è un elemento chimico della tavola periodica degli elementi, che ha come simbolo Ne e come numero atomico 10. È un gas nobile quasi inerte e incolore, in grado di produrre una fluorescenza rossastra. È presente in tracce nell'aria (circa lo 0,007%).
Da wikipedia
Negli anni ‘80 a Torre del Lago esisteva un locale chiamato Frau Marlene, un posto più o meno velatamente concepito per un pubblico gay, che tra noi regazzetti era motivo di battutone scompiscianti del tipo ‘Stasera andiamo a vedere i finocchi? Attenzione però a tenere le spalle contro il muro per coprire il culo!’.
Ovviamente non avevamo la minima idea come fosse fatto UN GAY e le uniche informazioni ci venivano dalle commedie all’italiana e dai film con Alvaro Vitali dove ogni omosessuale era un effeminato sculettante dai modi affettati e ridicoli.
Grande stupore quando nel gruppo di conoscenti dei miei genitori sentii un’amica single di mia mamma lamentarsi del fatto che in quella compagnia non si sarebbe mai potuta trovare un uomo perché la maggior parte erano omosessuali (si trattava di un ambiente molto friendly verso qualsiasi tipo di diversità, proprio per vocazione filosofica) e, interrogata mia mamma in merito, scoprii che tranne un pittore che in effetti parlava e si muoveva come la macchietta di un cinepanettone, gli altri uomini erano tutti all’apparenza ‘normali’.
Impiegai qualche anno ad assimilare la cosa perché, vedete, una certa consapevolezza la si può acquisire solo con la frequentazione e l’empatia che ne deriva, altrimenti anche se non dichiaratamente omofobi leghisti catto-fascisti, alla fine la comprensione dell’argomento rimane puramente speculativa e troppo spesso a rischio ‘ho molti amici gay’.
Devo dire, però, che per il discorso transgender è stata molto più dura.
Prima di tutto perché per quanto io sia ricco, bello e intelligente, come il 99% della popolazione globale non avevo mai capito la differenza tra
PREFERENZA SESSUALE E IDENTITA’ DI GENERE
Cioè 
quale sia il genere con il quale preferisci avere rapporti sessuali 
e
quale sia il genere a cui ti senti di appartenere
La qual cosa, a onor del vero, viene complicata da tantissime varianti che non oso nemmeno stare a elencare... e mica per nulla in fondo alla sigla LGBT ci mettono un + a fare da aggregatore.
La cosa divertente è che tutto il mio pensiero in merito si potrebbe riassumere in VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
Magari i vecchi si confondono con i pronomi di genere e magari possono rimanere disorientati se oggi baci una persona dell’altro sesso, domani una del tuo stesso sesso e dopodomani ancora dell’altro ma VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
I vecchi imparano come ho imparato io e se non imparano moriranno senza mai aver capito... pazienza, perché in ogni caso il mondo sta andando avanti.
Per esempio, per 15 anni ho conosciuto una ragazzina carina che si chiamava Milena e poi SBEM! Milena è morta e al suo posto ora c’è un bel ragazzo che si chiama Neon.
Sbaglio ancora i pronomi di genere? Ovviamente, soprattutto se sono ubriaco e cerco di spiegargli la Vita, l’Universo e Tutto Quanto ma VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
Intanto Neon sa che un vecchio perlomeno ci sta provando a farlo sentire incluso e amato, un vecchio che, per fortuna, mai riuscirà a eguagliare l’amore di un padre e di una madre che lo hanno ascoltato, capito e supportato durante tutte le fasi della transizione. 
Beh... ci sarà pure un motivo se io e @salfadog siamo rimasti amici dopo più di trent’anni di vite assurde, non credete?
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nitroglycerin-a · 1 year ago
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La mia depressione sarà guarita solo quando riuscirò a distruggere tutti i maschi misogini/razzisti/omofobi stesso per le donne ovviamente non si fa nessuna discriminazione 😉😉 anche perché ho sentito delle cose dette da delle signore (vecchie) che farebbero accapponare la pelle a chiunque, commenti svilenti da parte di donne su altre donne che mi chiedo come possiate credere di saper giudicare qualcuno che tra l’altro dite di rispettare
Già è difficile sradicare quello che è il concetto culturale euro centrico che ci hanno inculcato, la gente dovrebbe veramente farsi un bagno di umiltà e capirà che paoletto l’impiegato può venire a fare la faccia tosta pure davanti invece che fare i saccenti su Facebook che a malapena sapete campare probabile sono andati al concerto dei Coldplay e si sputtanano lo stipendio in spritz e mangiate di sushi ma esplodete
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astra-zioni · 2 years ago
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Se un giorno dovessi averne la possibilità racconterei quello che succede dentro i reparti psichiatrici nell’Italia del 2023. Magari non in tutti, ma certamente tutti hanno lo stesso iter, vecchio, anacronistico e molto spesso ai limiti della dignità umana. Ho assistito a scene terribili e devo sentire ancora osannare Basaglia per aver chiuso i manicomi come grande conquista, certo, peccato che hanno continuato ad esistere, in maniera più silenziosa e subdola. Grande rispetto per la figura di Basaglia, intendiamoci.
All’ultimo ricovero una situazione in particolare mi ha lasciata senza parole, inerme. C’era questo ragazzo straniero, parlava un italiano stentato, a un certo punto, mentre fumavamo fuori, mi dice: Io vorrei tenere gli occhi aperti, ma loro me li chiudono. Io gli chiedo chi, chi glieli chiuda, e lui mi risponde e mi fa intendere gli psichiatrici, i medici. Lui vorrebbe vedere, dice. Ovviamente si riferiva alla mole di farmaci con cui vengono imbottiti i pazienti nei reparti psichiatrici, indiscriminatamente, a prescindere dalla gravità, è prassi. E non sono cure personalizzate, intendiamoci; potrei elencare i soliti tre farmaci ormai vecchi e superati (e mal tollerati) con cui vieni sistematicamente trattato a prescindere che tu sia uno schizofrenico, un sociopatico o una persona che ha avuto un momento di cedimento. Diventi uno zombie umano. Sbavi. Non ti reggi in piedi. Non riesci ad articolare le parole, e di conseguenza non riesci neanche a spiegare in maniera coerente a chicchessia né il tuo stato, né gli abusi che eventualmente subisci all’interno. Perché all’interno non ci sono telecamere, non c’è alcuna tutela, a stento riesci a vedere e parlare con i familiari. Se ti ribelli ti legano o ti imbottiscono di altri farmaci o ti fanno restare lì dentro mesi. Ho visto gente in reparto per quasi un anno. Un fottutissimo anno a sostare in un reparto microscopico senza nulla da fare, imbottito di farmaci e con un paio d’ore d’aria al giorno. Gli psichiatri? Figure mitologiche che incontri una volta a settimana se ti va bene, senza alcun tatto, alcuna umanità. Esci da lì dentro più traumatizzato di come sei entrato. Come dite, il TSO è un’eccezione, dunque ti puoi sottrarre da un trattamento sanitario volontario? Ahahah. Il TSO teoricamente non viene quasi più applicato, perché è uno sbatti a livello giuridico e sono necessarie una serie di approvazioni, quindi, sempre teoricamente, una volta che ti ritrovi in reparto dovresti poter uscire, firmando, se non sei sotto TSO. Ebbene i reparti psichiatrici se ne fregano. È capace che tu per legge non stia sotto TSO, ma non puoi uscire uguale, neppure firmando. (Vi fermo subito, vale anche per casi in cui ti ci sei ritrovato senza aver necessariamente compiuto atti “gravi”). Ti ritrovi dunque senza tutele giuridiche di cui spesso non sei nemmeno tu a conoscenza, perché chi finisce là dentro è talmente ai margini della società che non conosce nemmeno i diritti di cui gode, lontano dai propri affetti, bistrattato dal personale sanitario ed imbottito contro la sua volontà di farmaci totalmente inutili che servono a sedarti e a renderti docile. Perché le cazzo di strutture psichiatriche pubbliche non sono strutture riabilitative, di “diagnosi e cura”, come piace chiamarle alla sanità, ma delle cazzo di strutture contenitive dove viene messo 1) chi non dovrebbe trovarsi lì perché ha spesso problemi altri, 2) persone “scomode” che non si sa dove cazzo mettere, e se non hai la fortuna di mantenere un briciolo di lucidità nonostante i farmaci, come me, e di osservare in maniera critica cosa accade, di avere qualcuno al di fuori che fa il casino per te, un legame con l’esterno, sei fottuto.
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