#orientamento scolastico.
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Alessandria: L'Associazione GAPP Lancia il Progetto "SpaziALe" per Adolescenti e Giovani in Difficoltà. Un'iniziativa per il supporto psicologico e sociale rivolta ai più giovani, finanziata dalla Fondazione CRAL
Il 14 ottobre 2024, l'Associazione di Promozione Sociale GAPP ha annunciato il progetto "SpaziALe", un'iniziativa di supporto psicologico e sociale per adolescenti e giovani adulti che affrontano situazioni di disagio
Il 14 ottobre 2024, l’Associazione di Promozione Sociale GAPP ha annunciato il progetto “SpaziALe”, un’iniziativa di supporto psicologico e sociale per adolescenti e giovani adulti che affrontano situazioni di disagio. Il progetto, avviato ad aprile 2024 grazie al finanziamento della Fondazione CRAL di Alessandria, ha l’obiettivo di fornire spazi di ascolto e percorsi terapeutici per giovani in…
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furrycollectorsoul · 2 years ago
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E’ necessario punire severamente i Reati di omofobia.
Ci sono casi di violenza contro le persone LGBTQIA in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte omofobe sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la dignità d’una Persona, il suo diritto ad autodeterminarsi ed essere Felice.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose.
L’opinione di un religioso, in un Paese Laico non conta: un papa ha già il suo Stato (il Vaticano) dove far prevalere il suo potere di monarca e leader di una setta religiosa; i cittadini hanno il dovere di far prevalere Civiltà e Progresso – non le retrograde posizioni di uno sciamano.
Tendenze sessuali (non solo eterosessuali) e biologia d’un corpo, non sono la stessa cosa: si può nascere in un corpo femminile, ma essere attratte solo da corpi femminili – e non perchè viene insegnato o si è state influenzate da qualcuno, ma perché la nostra specie umana è fatta così.
L’omofobia è odio irrazionale, non supportato da alcuna logica ed è la prova oggettiva di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale. Tale odio irrazionale può essere superato soltanto tramite corretto trattamento sanitario, rivolgendosi ad uno psicologo.
Il ‘buon senso’ è concetto soggettivo: un omofobo considera ‘buon senso’ offendere, molestare, emarginare, mobbizzare sul lavoro e indurre anche al suicidio chi consideri ‘diverso’ (vedasi, a tal proposito, il ‘caso Cloe Bianco, in Veneto, che non ha prodotto la immediata dovuta rimozione dal ruolo di chi è Responsabile, nel settore scolastico, in modo diretto e indiretto, della sua morte).
L’omofobia è un atteggiamento negativo nei confronti delle persone non eterosessuali e può manifestarsi sia attraverso azioni che parole e comportamenti: è importante utilizzare il linguaggio in modo rispettoso e non utilizzare termini offensivi per riferirsi a persone non eterosessuali o altre minoranze.
Utilizzare un termine offensivo come “frocio” per riferirsi a una persona gay è considerato una forma di omofobia e può essere offensivo e dannoso per la persona a cui è rivolto.
È un diritto non essere perseguitati poiché non eterosessuali: è necessaria una norma che vieti, quanto prima, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia contro chi non è eterosessuale, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, omofobia in Italia.
È buona cosa, Etica, aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e quindi una più alta Qualità della Vita; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È importante rispettare l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. L’omofobia va contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei diritti umani, e non può essere giustificata come una semplice opinione.
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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La cosiddetta Carriera Alias
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La Carriera Alias è stata di recente introdotta in alcune scuole della penisola, ma in modo surrettizio e strumentale, creando divisioni, imbarazzi e polemiche senza fine. Tutte cose di cui la scuola non ha alcun bisogno, arrivando sino al punto di imporla agli studenti, a volte minorenni e facilmente manipolabili da parte di adulti senza scrupoli.
Si tratta in sintesi della possibilità data allo studente con “dubbi di genere” o “in transizione” di scegliersi il proprio nome di elezione, all’interno del plesso scolastico frequentato, in sostituzione di quello legale e legittimo. Il quale viene giudicato non più consono con il proprio rivendicato (o sbandierato) “orientamento sessuale”.
Così lo studente Mario Rossi, di anni 16, potrebbe decidere autonomamente il prossimo anno di farsi chiamare Jessica da compagni, docenti, preside e personale amministrativo della scuola. E guai a coloro che non volessero ottemperare e desiderassero continuare a seguire la carta di identità: sarebbero come minimo giudicati moralisti, legalisti e antiquati, e se il ministero non interviene presto, rischierebbero una sanzione.
Ora, i fautori della scuola aperta e libera, senza regole (che non siano le loro), chiedono e auspicano sanzioni e multe per una coraggiosa docente dell’istituto comprensivo Vivaldi di Ostia che, sul proprio profilo Facebook ha, con la libertà che la Costituzione offre a tutti i cittadini, criticato la deriva della Carriera Alias e dell’identità di genere.
La docente, come riporta il quotidiano Repubblica, ha osato criticare il cambiamento di nome, in «Uno dei primissimi istituti comprensivi d’Italia dove è stata attivata la carriera alias», come avrebbe dichiarato la preside Federica Alessandra Inches. La quale, allertata da alcuni genitori che hanno scoperto il post, ha difeso la Carriera Alias, assicurando di aver «immediatamente condannato» il post social dell’insegnante.
Ma cosa diceva dunque il post all’origine delle polemiche? Una libera opinione che inizia così: «Pare, sembra, che a dodici anni ormai gli stessi [studenti], considerati dal ministero dell’Istruzione come dei bimbi dell’asilo, siano abbastanza grandi da poter esercitare il loro diritto di cambiare sesso».
Riflessione assolutamente legittima e perfino banale, a meno che al Vivaldi di Ostia non ritengano davvero che a 12 anni sia possibile “orientarsi” sessualmente come meglio si crede e obbligare gli adulti a seguire i propri dubbi di adolescenti. E dopo “pericolosissimi” emoticon e smile che ridono, la docente parla di «tutta quella roba sull’identità di genere, quella m…a lì».
Non ci piace la scurrilità e certi termini andrebbero evitati sempre, ma ci sembra inaccettabile la presa di posizione della preside che avrebbe detto, visibilmente scioccata dal post: «Sono senza parole, chiederò assolutamente spiegazioni alla docente». Ipotizzando perfino «un richiamo scritto o una sanzione».
Ma per cosa? Per il turpiloquio o per lesa maestà Gender? Neppure sulla propria pagina Facebook si può criticare ciò che andrebbe criticato – e vietato – in primis dal Ministero dell’Istruzione e del Merito?
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sotto silenzio cambiano il mondo. E riga.
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impossiblefanwombat · 2 years ago
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E' necessario punire severamente i Reati di omofobia.
Ci sono casi di violenza contro le persone LGBTQIA in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte omofobe sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la dignità d'una Persona, il suo diritto ad autodeterminarsi ed essere Felice.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
L'Etica non sostiene che i comportamenti privati debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose.
Tendenze sessuali (non solo eterosessuali) e biologia d'un corpo, non sono la stessa cosa: si può nascere in un corpo femminile, ma essere attratte solo da corpi femminili - e non perchè viene insegnato o si è state influenzate da qualcuno, ma perché la nostra specie umana è fatta così.
L'omofobia è odio irrazionale, non supportato da alcuna logica ed è la prova oggettiva di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale. Tale odio irrazionale può essere superato soltanto tramite corretto trattamento sanitario, rivolgendosi ad uno psicologo.
Il 'buon senso' è concetto soggettivo: un omofobo considera 'buon senso' offendere, molestare, emarginare, mobbizzare sul lavoro e indurre anche al suicidio chi consideri 'diverso' (vedasi, a tal proposito, il 'caso Cloe Bianco, in Veneto, che non ha prodotto la immediata dovuta rimozione dal ruolo di chi è Responsabile, nel settore scolastico, in modo diretto e indiretto, della sua morte).
L'omofobia è un atteggiamento negativo nei confronti delle persone non eterosessuali e può manifestarsi sia attraverso azioni che parole e comportamenti: è importante utilizzare il linguaggio in modo rispettoso e non utilizzare termini offensivi per riferirsi a persone non eterosessuali o altre minoranze.
Utilizzare un termine offensivo come "frocio" per riferirsi a una persona gay è considerato una forma di omofobia e può essere offensivo e dannoso per la persona a cui è rivolto.
È un diritto non essere perseguitati poiché non eterosessuali: è necessaria una norma che vieti, quanto prima, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia contro chi non è eterosessuale, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, omofobia in Italia.
È buona cosa, Etica, aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e quindi una più alta Qualità della Vita; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è 'peccato', ma solo salutare.
È importante rispettare l'uguaglianza e la dignità di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. L'omofobia va contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei diritti umani, e non può essere giustificata come una semplice opinione.
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qualificagroup · 12 days ago
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Mentoring e Orientamento Scuola
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Il Potere del Mentoring e dell’Orientamento
Il mentoring e l’orientamento sono due strategie fondamentali per aiutare i giovani a scoprire le loro passioni e talenti, e a costruire una carriera soddisfacente. Attraverso il mentoring, i giovani possono beneficiare dell’esperienza e della guida di un mentore esperto, che li aiuta a identificare e raggiungere i loro obiettivi.
L’orientamento scolastico, in particolare, gioca un ruolo cruciale per i giovani nella scelta della carriera e nel loro percorso di formazione. Infatti, come sottolineato da Mentoring e Orientamento Scuola, l’orientamento scolastico può aiutare i giovani a scoprire le loro inclinazioni e interessi, e a prendere decisioni informate sulla loro carriera.
Inoltre, il mentoring e l’orientamento possono anche aiutare i giovani a sviluppare abilità importanti, come la comunicazione, il problem-solving e la gestione del tempo. Queste abilità sono essenziali per il successo in qualsiasi campo, e possono aiutare i giovani a costruire una carriera soddisfacente e a raggiungere i loro obiettivi.
In sintesi, il mentoring e l’orientamento sono strumenti potenti per aiutare i giovani a raggiungere il successo. Attraverso l’utilizzo di queste strategie, i giovani possono ricevere la guida e il sostegno di cui hanno bisogno per costruire una carriera soddisfacente e raggiungere i loro obiettivi.
Il valore del mentoring
Il mentoring è un rapporto di guida e sostegno tra un mentore esperto e un giovane che sta iniziando il suo percorso professionale o personale. Questo tipo di relazione può essere molto utile per i giovani che cercano di scoprire le loro passioni e interessi, e di costruire una carriera soddisfacente.
Un buon mentore può offrire consigli, esperienze e feedback costruttivi, aiutando il giovane a prendere decisioni informate e a superare gli ostacoli. Inoltre, il mentore può anche fornire una rete di contatti e opportunità che altrimenti potrebbero essere difficili da ottenere.
Il mentoring può essere particolarmente utile per i giovani che stanno cercando di orientarsi nel mondo del lavoro o dell’istruzione. Ad esempio, un programma di Mentoring e Orientamento Scuola come quelli offerti da Mentoring e Orientamento Scuola può aiutare gli studenti a scoprire le loro passioni e a prendere decisioni informate sulla loro carriera.
In generale, il mentoring può essere un’esperienza molto arricchente per entrambe le parti coinvolte. Il mentore può imparare nuove cose e approfondire la sua comprensione delle esigenze dei giovani, mentre il giovane può ottenere una guida preziosa e un sostegno nel suo percorso di crescita personale e professionale.
L’importanza dell’orientamento
L’orientamento è un processo fondamentale per aiutare i giovani a scoprire le loro passioni, interessi e abilità, e a identificare le opportunità di carriera e di sviluppo che meglio si adattano alle loro esigenze. Questo processo può aiutare i giovani a prendere decisioni informate sulla loro carriera e a costruire un futuro più sicuro.
Inoltre, un’orientamento efficace può anche aiutare i giovani a identificare gli obiettivi a breve e lungo termine, e a creare un piano d’azione per raggiungerli. Ciò può includere l’identificazione delle risorse necessarie, come ad esempio corsi di formazione o esperienze lavorative, per raggiungere gli obiettivi desiderati.
È importante notare che l’orientamento non è un processo che si conclude una volta per tutte, ma piuttosto un percorso che accompagna i giovani nel loro cammino di crescita e sviluppo. Infatti, le esigenze e gli interessi dei giovani possono cambiare nel tempo, e un’orientamento efficace deve essere in grado di adattarsi a queste modifiche.
Per questo motivo, è fondamentale che i giovani abbiano accesso a risorse e strumenti di orientamento di qualità, come ad esempio il Mentoring e Orientamento Scuola offerto da Qualifica Group, che possono aiutarli a prendere decisioni informate sulla loro carriera e a costruire un futuro più sicuro.
Come il mentoring e l’orientamento possono aiutare i giovani
Il mentoring e l’orientamento sono strumenti fondamentali per aiutare i giovani a scoprire le loro passioni e interessi, e a sviluppare le competenze necessarie per raggiungere il successo. Attraverso il mentoring, i giovani possono beneficiare dell’esperienza e della guida di un mentore che li aiuti a identificare e a raggiungere i loro obiettivi.
Inoltre, l’orientamento scolastico e professionale può aiutare i giovani a prendere decisioni informate sulla loro carriera, grazie all’analisi delle loro abilità e interessi. Ad esempio, il servizio di Mentoring e Orientamento Scuola può offrire ai giovani una guida personalizzata per scegliere la carriera giusta.
I benefici del mentoring e dell’orientamento non si limitano solo allo sviluppo delle competenze e alla scelta della carriera, ma possono anche avere un impatto positivo sulla autostima e sulla fiducia in se stessi dei giovani. Infatti, secondo uno studio pubblicato sul sito dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), i giovani che hanno ricevuto un’adeguata guida e sostegno sono più propensi a raggiungere i loro obiettivi e a sentirsi più soddisfatti della loro vita.
In sintesi, il mentoring e l’orientamento sono strumenti essenziali per aiutare i giovani a raggiungere il loro pieno potenziale e a costruire una carriera soddisfacente. Grazie a questi strumenti, i giovani possono sviluppare le loro abilità, migliorare la loro autostima e prendere decisioni informate sulla loro carriera.
Conclusione: Il potere del mentoring e dell’orientamento
Il mentoring e l’orientamento scolastico sono due strategie fondamentali per aiutare i giovani a scoprire le loro passioni e a sviluppare le loro abilità. Attraverso il Mentoring e Orientamento Scuola, gli studenti possono ricevere sostegno e guida personalizzati per prendere decisioni informate sulla loro carriera e sul loro percorso di studi.
Inoltre, il mentoring e l’orientamento possono aiutare i giovani a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stessi, delle loro forze e delle loro debolezze, nonché a migliorare la loro autostima e la loro fiducia in sé stessi. Ciò può avere un impatto positivo sulla loro motivazione e sul loro impegno nello studio e nel lavoro.
È importante notare che il mentoring e l’orientamento non sono solo utili per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e i professionisti che li supportano. Infatti, possono aiutare a identificare le esigenze individuali degli studenti e a sviluppare strategie personalizzate per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
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siciliatv · 1 month ago
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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato una modifica alle date per le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2025/2026. La decisione è stata presa per permettere alle scuole di svolgere un'attività di orientamento più ampia e alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata.   Le nuove date per la presentazione delle domande di iscrizione sono state fissate dal 21 gennaio 2025 alle ore 8:00 fino al 10 febbraio 2025 alle ore 20:00. Questa modifica sostituisce la precedente finestra temporale che andava dall'8 al 31 gennaio 2025.   Il Direttore Generale Antonella Tozza ha comunicato la decisione a tutti i Direttori generali, Dirigenti scolastici e Coordinatori didattici delle scuole paritarie, nonché ai Presidenti delle Regioni, delle Province e ai Sindaci dei Comuni.   Questa iniziativa mira a garantire un processo di iscrizione più agevole e consapevole per tutte le famiglie italiane. Read the full article
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monotonousgirl · 5 months ago
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12 settembre 20:55
Innanzitutto mi presento, sono - e ho 22 anni. Non ho nessun disturbo diagnosticato, anche perché non ho mai avuto il privilegio di poter andare da un terapista, ma sono convinta di avere la depressione stagionale e un gran disturbo alimentare. Molto probabilmente è solo la tiroidite di Hashimoto, ma anche per quello non ho mai approfondito di più.
Vivo tra quattro mura che non mi rappresentano, che giorno dopo giorno mi stringono e mi oppressano. Mio padre è la mia unica ancora di salvataggio, ma non è chissà quanto bravo ad esprimere le sue emozioni, anzi, non è proprio bravo ad esprimersi. Mia madre, beh lei avrebbe bisogno di andare in terapia più di quanto non ne abbia bisogno io. Purtroppo sono nati in un “epoca” che pur non essendo troppo lontana da noi, ha ereditato tutti i pensieri negativi e chiusi di quel che era “l’epoca” dei loro genitori.
Mio malgrado per loro, non sono proprio conforme ai loro standard di figlia perfetta, anzi. Il mio orientamento sessuale è più confuso di qualsiasi altra cosa esistente al mondo, il mio andamento scolastico era pessimo e si è concluso con un 61 alla maturità e un grande senso di vuoto. Ora lavoro, ma non sono soddisfatta, esattamente come loro.
Ho quasi 23 anni e non ho ancora capito cosa ne voglio fare della mia vita, non so dove io voglia andare, non so cosa ne voglia fare. Per il momento l’unica certezza che ho è di voler scappare da casa, quel luogo in cui dovresti poter essere te stesso, ma è l’unico posto in cui non lo sono. Sono figlia di un matrimonio che va avanti per abitudine, per paura, per la continua ossessione per il pensiero altrui. Di conseguenza ne deriva la mia scarsa capacità di relazionarmi con il prossimo, ciò comporta che nelle relazioni tendo a stare sempre non un passo indietro ma ben tre.
Non ho mai avuto il dono della scrittura, penso tu lo stia notando dato il mio continuo cambio di rotta, di conseguenza vado dritta al punto.
Come posso essere felice io se tutto quello che mi circonda è così fottutamente triste e cupo?
Sono sempre stata quella che si è presa carico di tutto, sono quella che ha visto morire una nonna che considerava madre, sono quella che fino all’ultimo respiro del nonno ci è rimasta assieme da sola, sono quella che cerca il più possibile di mantenere stabile papà, sono quella che pur di rendere felice le persone le allontana da sé stessa.
Nessuno si chiede mai se soffro, se sto male. Tutti pensano che dietro queste mie apparenti spalle forti e il mio sorriso, si celi una ragazza che non ha paura di nulla, capace di sfondare il mondo intero. Ma io non sono nulla di quello che ho fatto credere alle persone di essere. Io sono quella stupida bambina insicura, che dopo essere stata bullizzata fino all’essere stata picchiata, ha sorriso ed è tornata a casa raccontando di esser stata lei quella forte. Sono quella bambina che ha scoperto che i nonni fossero venuti a mancare tramite un messaggio whatsapp e che nonostante tutto abbia fatto da spalla ai propri genitori e parenti. Sono quella bambina che lo stesso giorno ha avuto due attacchi di panico, uno dietro l’altro, così forti da tremare per la paura di non riuscire più a respirare.
Come faccio, dopo tutto ciò, a mostrarmi per quel che sono? Come faccio ad essere felice se tutti credano io lo sia già quando sto lì, buttata sul fondo dell’abisso più lontano, con un masso sullo stomaco e con il sorriso sulle labbra?
Io, potrò mai essere felice?
#gm
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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Il diploma di maturità può bastare per un buon lavoro?
Il diploma di maturità può bastare per trovare la propria dimensione nel mondo del lavoro? Specie se associato a una formazione supplementare mirata, che non deve essere necessariamente di tipo accademico. La pensano così molti dei 1.550 giovani studenti della scuola secondaria di primo grado coinvolti dall’Osservatorio sull’Orientamento Scolastico, del portale Skuola.net, realizzato quest’anno in collaborazione con Unioncamere. L'importanza del diploma di maturità Tra gli studenti che tra pochi giorni dovranno scegliere la scuola superiore, ben 8 su 10 si discostano infatti dal luogo comune che vede l’università come l’unica strada in grado di garantire un futuro soddisfacente, a cui rimane legato il 19%. La nuovissima generazione, la cosiddetta Alpha, sembra dunque differenziarsi da quella precedente, ossia la Zeta, per una visione del periodo post-diploma in cui l’università è solo una delle tante opportunità per completare la propria formazione e inserirsi nel mondo del lavoro. Ma, allo stesso tempo, la maggior parte dei ragazzi che rivalutano la “spendibilità” di un buon diploma è consapevole che non ci si possa certo fermare al termine delle scuole superiori: il 52%, perciò, immagina che per aumentare le proprie chance occupazionali, prima di candidarsi per un lavoro qualificato, un diplomato debba comunque passare per una delle tante opportunità di specializzazione professionalizzante disponibili oggi (ITS Academy, lauree o corsi professionalizzanti, tirocini aziendali, ecc.), mentre un più esiguo 29% crede che per farcela siano sufficienti volontà e determinazione. Analisi e dati: qual è il segnale? In prospettiva, questo, è sicuramente un buon segnale, visto che in base agli ultimi indicatori forniti dalla stessa Unioncamere attraverso il suo Sistema Informativo Excelsior, il 29% dei contratti di lavoro programmati dalle imprese dei settori industriali e dei servizi nel 2023 ha riguardato diplomati e nei prossimi 5 anni la previsione è che tale quota supererà il 31%. Peccato che i diplomati più richiesti spesso non siano sufficienti a soddisfare il fabbisogno delle imprese, che in molti casi cercano invano profili “introvabili”, in possesso di un titolo di tipo tecnico o professionale: Unioncamere stima che nei prossimi 5 anni potrebbero mancarne addirittura più di 200 mila. Su questo aspetto, a giudicare dai risultati del sondaggio, sembra tuttavia che gli studenti della scuola secondaria di primo grado di oggi continuino a guardare in massa in direzione dei licei. Alla vigilia dell’apertura delle iscrizioni, circa 6 su 10 stanno valutando soprattutto questi indirizzi. Un dato in linea con quanto rilevato in passato dall’Osservatorio e soprattutto con le scelte effettive degli studenti registrate negli ultimi anni. Licealizzazione Purtroppo, però, sappiamo che questa “licealizzazione” di massa porta con sé alcuni effetti collaterali. A causa di un orientamento errato alcuni di loro finiscono per spostarsi, durante il quinquennio, sull’istruzione tecnico-pratica o, peggio ancora, abbandonano in corso d’opera. Oppure, quasi costretti a iscriversi all’università dopo la Maturità, non riescono a completare il percorso accademico. Riscontrando così grandi difficoltà a trovare un’occupazione a elevata qualifica (e retribuzione). Alla base di un paradosso del genere potrebbero esserci varie motivazioni. Una di queste è sicuramente la visione che i ragazzi hanno del mondo del lavoro, con la contemporanea assenza di una conoscenza reale dei mestieri che trainano oggi il mercato. Ci si rende conto di questa percezione chiedendo loro cosa vorrebbero fare da adulti. Le occupazioni più gettonate restano, ad esempio, l’insegnante, il medico, l’ingegnere, lo psicologo. Secondo Unioncamere tutte professioni strategiche sotto molti aspetti anche nei prossimi anni e, tuttavia, ai primi posti delle classifiche delle offerte di lavoro delle imprese, documentate mensilmente attraverso le indagini Excelsior, si trovano prevalentemente richieste di “tecnici” o comunque di risorse con abilità pratiche. La quota dei “licenziandi” Ma la principale leva da attivare per superare questo disallineamento tra le idee e le intenzioni è quella dell’orientamento, per evitare di fare delle scelte quasi “al buio”. Un problema che i recenti interventi del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) intendono risolvere. E i risultati di questa azione sembrano già iniziare a vedersi: rispetto a dodici mesi fa, infatti, si sgonfia leggermente la quota dei “licenziandi” che si dicono totalmente indecisi sul post scuola secondaria di primo grado: scende dal 25% al 21%. Un punto importante è proprio lo snodo relativo al passaggio dalle scuole secondarie di primo grado a quelle di secondo grado, laddove emerge che 4 studenti su 5 dichiarano di aver svolto delle attività di orientamento, ma con il 44% di loro che riferisce di averle iniziate solo all'avvio dell’ultimo anno delle scuole medie. Sempre in merito alle attività di orientamento svolte, si rileva come il 38% le promuova a pieni voti e come il 46% riscontri un gradimento almeno parziale; mentre il 16% dichiara che tali attività non hanno aiutato a chiarirsi le idee sulla scuola superiore da scegliere. PNRR La situazione, però, dovrebbe migliorare nei prossimi anni, visto che il PNRR ha portato con sé una riforma dell’orientamento scolastico, che impone lo svolgimento di almeno 30 ore specifiche all’anno, a partire dalla prima media. Ore che dovranno essere “riempite” di contenuti provenienti da soggetti competenti in materia, onde evitare di alimentare quel cortocircuito che oggi crea il mismatch tra domanda e offerta di talenti sul mercato del lavoro. Foto di ElasticComputeFarm da Pixabay Read the full article
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kalabriatv · 1 year ago
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Orientamento scolastico con le attività del laboratorio di lingua cinese
Il Liceo “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, diretto dal dirigente Antonello Scalamandré da più di dieci anni è la sede dove studiare le lingue orientali (cinese, russo, arabo e giapponese). Un orgoglio, questa offerta vibonese, che è diventata grande opportunità per i calabresi e a quanti intendono studiare in questa scuola le lingue orientali.La lingua e la cultura cinese, dopo un percorso di…
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agrpress-blog · 1 year ago
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Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare con esperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola. L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola - Politiche Sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista di Mauro Antonio Di Vito, Direttore - Osservatorio Vesuviano - INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto. Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.
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ticonsiglio · 2 years ago
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Linee Guida Orientamento scolastico 2023: cosa prevede in 9 punti
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Open Day IIS Ciampini Boccardo: scopri l’offerta formativa del futuro
Due giornate di orientamento per studenti e famiglie a Novi Ligure. L’Istituto di Istruzione Superiore Ciampini Boccardo di Novi Ligure apre le porte al pubblico in occasione degli Open Day. Due date imperdibili: venerdì 13 dicembre 2024, dalle 17:00 alle 20:00, e sabato 11 gennaio 2025, dalle 14:30 alle 18:00, presso il plesso di Via Verdi, 44. Un’opportunità per studenti e famiglie di conoscere…
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corallorosso · 3 years ago
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Yemen, quei bambini non contano nulla? Che Paese è quello in cui 1 bambino su 5 rischia ogni giorno violenza e vita! Quel Paese esiste anche se è dimenticato dal mondo. Il suo nome è Yemen. Inferno in terra Più del 60% dei bambini intervistati in Yemen non è tornato in classe l'anno scorso dopo che sono state attaccate le scuole frequentate, secondo un nuovo rapporto di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Un bambino su cinque intervistato ha anche riferito di aver affrontato problemi mentre si recava a scuola che hanno messo a rischio la sua vita e la sua istruzione. Questi includono rapimenti o tentativi di rapimento, violenze crescenti e molestie da parte di estranei. I dati sono resi noti nel nuovo rapporto di Save the Children ‘Will I see my children again? pubblicato durante la 4a Conferenza Internazionale sulla Dichiarazione delle Scuole Sicure, che si terrà da oggi al 27 ottobre per proteggere l'istruzione durante i conflitti armati. “Quando siamo a scuola, sentiamo delle esplosioni. Corriamo dentro la scuola e quando finiscono, usciamo di nuovo a giocare. Uno dei miei amici è rimasto ferito in una delle esplosioni", ha detto Omar*, 8 anni. Negli ultimi cinque anni, più di 460 scuole sono state attaccate, comprese quelle colpite da fuoco incrociato. Più di 2.500 istituti sono stati danneggiati, utilizzati come rifugi collettivi per le famiglie sfollate o occupate da gruppi armati, causando l'abbandono scolastico di 400.000 bambini Circa il 45% dei minori ha riferito di aver osservato una qualche forma di presenza militare durante il tragitto da o verso la scuola, cosa particolarmente preoccupante in quanto quasi il 90% degli intervistati ha affermato di andare a scuola a piedi ogni giorno. “La situazione qui è allarmante. I gruppi armati si muovono in sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e gli studenti li vedono ogni giorno. In qualsiasi momento, ci aspettiamo che sparino, e spesso accade intorno al cancello in quanto gli uomini armati hanno reso questa scuola un bersaglio militare. Questo mette bambini e ragazzi in grave pericolo. Hanno persino rubato materiali da costruzione, stanno studiando nella paura” ha detto Lamia, 30 anni, un'insegnante a Taiz, dove l'escalation di violenza ha provocato a marzo diversi attacchi alle scuole. “I bambini con cui abbiamo parlato dipingono un quadro molto desolante. Le scuole dovrebbero essere rifugi sicuri e non zone di guerra. Tetti colpiti dall'artiglieria, muri semidistrutti e classi ridotte in macerie è ciò che la scuola significa per molti studenti dello Yemen. Spesso le lezioni si svolgono sotto il rumore degli aerei da guerra o sotto il sole cocente in una tenda improvvisata da qualche parte in un campo profughi. Per alcuni bambini, la scuola è il luogo in cui hanno perso i loro amici o si sono feriti, quindi molti non si sentono al sicuro andando in classe o continuando a studiare. La guerra ha invertito decenni di guadagni in campo educativo per i minori yemeniti. Non possiamo permetterci che l'istruzione sia ulteriormente compromessa. I bambini sono il futuro di questo Paese e dobbiamo assicurarci che la loro istruzione sia protetta” ha dichiarato Xavier Joubert, direttore di Save the Children in Yemen. (...) "Non sarai in grado di trovare una sola persona che viva qui che non sia stata danneggiata", ha detto Salem, 50 anni, consulente di orientamento in una scuola che è stata attaccata a Sa'ada. "Viviamo in uno stato costante di paura e ansia». (...) 10.000 bambini sono stati uccisi o mutilati dall'inizio dei combattimenti nel marzo 2015, vale a dire quattro bambini ogni giorno. Questi sono naturalmente solo i casi che l'Onu ha potuto verificare. Molti altri bambini morti e feriti non vengono registrati". (...) Con i bimbi yemeniti muore l’umanità. Globalist
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piusolbiate · 3 years ago
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Piano Diritto allo Studio per l’Anno Scolastico 2021/22
Il 5 ottobre è la Giornata Mondiale degli Insegnanti. Le docenti e i docenti svolgono un ruolo fondamentale per la costruzione del futuro di studentesse e studenti e di quello di tutto il Paese. Con la Deliberazione di Giunta N.95, attesa la volontà di sostenere e supportare l’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” nella sua azione formativa e di crescita culturale a favore degli alunni frequentanti i plessi scolastici siti sul territorio solbiatese è stata approvata la proposta di # Piano Diritto allo Studio presentata dall’Istituto stesso per l’Anno Scolastico 2021/22 per un totale di € 40.112,00 
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Ricordiamo che il Comune ha inoltre realizzato una serie di interventi a sostegno delle attività scolastiche, di seguito riportati: - Supporto agli alunni con disabilità delle scuole di ogni ordine e grado (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado), compresi interventi di facilitazione linguistica;
- Servizi di pre e post scuola sia alla Scuola dell’Infanzia “A. Ponti” che alla Scuola Primaria “G. Pascoli”  compreso servizio mensa e assistenza nei giorni di martedì e venerdì in cui non c’è il rientro scolastico;
- Finanziamento Premio allo Studio 2021 con stanziamento di € 14.000;- Contributo straordinario COVID-19 per acquisto libri scolastici riconfermato anche per l’a.s. 2021/22;
- Fornitura testi per alunni Scuola Primaria – spesa presunta complessiva di € 9.500;
- Fornitura pasti per insegnanti impegnati nella sorveglianza degli alunni durante il servizio mensa, solo in parte rimborsati dallo Stato;
- Copertura anche per tutto il 2021 dei maggiori costi per emergenza COVID-19 per pasti alunni, quantificati in €   0,78 + IVA cadauno;
- Progetto V.O.L.O. di orientamento professionale per un importo di € 1.500;
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readytowork · 4 years ago
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La felicità è la libertà di essere se stessi parola di Giulio
LA FELICITA’ E’ LA LIBERTA’ DI ESSERE SE STESSI
La discriminazione sessuale è un fenomeno odierno di cui bisogna parlare per avere dei cambiamenti nel mondo, perché tutti siamo uguali, indipendentemente dal nostro orientamento sessuale. Eterosessuale, omosessuale, transessuale, pansessuale, siamo tutti uomini e donne, con la stessa carne e lo stesso sangue. E’ importante conoscere il pensiero di tutti per sensibilizzare e chiarire i punti che ancora non sono chiari. Noi, Lorenzo ed Emanuela abbiamo intervistato Giulio, un insegnate omosessuale di scuola media per capire cosa significa vivere in un mondo nel quale esistono discriminazioni per il proprio orientamento sessuale, come esse vengono vissute e superate. In questo viaggio alla scoperta del pensiero umano, Giulio ci ha parlato di sé e di come vive la sua vita all’interno e all’esterno della scuola da omosessuale dichiarato. Anzitutto ci ha detto che ha scoperto di essere omosessuale quando era bambino. E’ sempre stato appoggiato dai suoi cari, i quali gli hanno dato conforto sia nei momenti felici che in quelli infelici, non gli hanno mai voltato le spalle. I suoi amici hanno fatto altrettanto, hanno accettato l’orientamento di Giulio, il quale è stato furbo a circondarsi di persone senza pregiudizi e che gli volessero bene, d’altronde è difficile non volerne ad una persona come lui: ha una mentalità molto aperta, è un buon ascoltatore e una persona di gran cuore, che cerca di aiutare gli altri a far emergere le proprie potenzialità, come fa con i suoi alunni, infatti, con lui gli ultimi della classe diventano i primi. A questo punto abbiamo sfruttato la sua risposta per chiedergli se pensasse che nel mondo della scuola le persone con un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale fossero soggette a bullismo e offese. Egli pensa che nel mondo ci sia poca omoaffettività, ovvero l’accettazione dei diritti delle persone omosessuali e questa cosa viene notata soprattutto nell’ambiente scolastico, luogo nel quale gli insegnanti credono che tutti i loro alunni siano eterosessuali, quando in realtà non è così e sono proprio loro i primi a discriminare, non capendo che la differenza, cosa del tutto normale, deve esserci, è essenziale, quest’ultima e le imperfezioni sono tutto ciò che ci rendono unici. La motivazione che ha spinto Giulio ad intraprendere il cammino scolastico è stata proprio quella di essere in diretto contatto con le ultime generazioni di media età e cercare di aiutare questi ultimi favorendo l’apertura del loro campo visivo e di pensare in vista di un futuro migliore. Per Giulio le persone di età maggiore hanno una mentalità retrograda riguardo questo tema rispetto ad un ragazzo, per cui è difficile trovare un punto di vista comune tra loro. “L’omosessualità non è una malattia, non si trasmette, essa è una parola che indica il nostro essere, il fatto che io sia omosessuale non implica che i miei alunni lo siano. Io combatto con loro e per loro sul fronte della realtà, li aiuto a crescere, ad aprire le loro menti nonostante gli ambienti familiari diversi. Non è facile ma per regalare loro un futuro migliore questo ed altro”. Queste le parole di Giulio per esprimere il suo obiettivo. Anche ciò che succede all’interno delle quattro mura domestiche è una causa del comportamento dei ragazzi e dei loro atteggiamenti che Giulio cerca di indirizzare verso la retta via. Non bisogna dichiarare tutto al mondo, bisogna anche tutelarsi, quando Giulio entra in classe non dice di essere omosessuale ma se glielo chiedono lui non si tira indietro e dice la verità. Siccome egli insegna alle scuole medie ha notato che lì è molto più difficile insegnare il suo pensiero siccome a quell’età i ragazzi sono molto infantili, mentre alle superiori gli alunni sono più maturi e possono capire certi discorsi. A questo punto ci è sembrato giusto chiedergli se ci fossero mai stati dei dissapori con i suoi colleghi e ci ha fatto capire che c’è molta diffidenza da parte di alcuni di loro, i quali si distanziano; è un omofobia sottile ma che a volte può essere anche grave. Sapendo che “Giulio” è solo un alias del suo vero nome gli abbiamo chiesto il perché di ciò. Lui: “E’ un modo per tutelare la mia persona all’interno dei vari ambiti perché non sempre possiamo metterci in mostra in modo eccessivo”. A volte la cosa ideale è restare cauti e fare piccoli passi in punta di piedi. Infine ci ha detto cos’è per lui la felicità, ovvero la capacità di poter fare le proprie scelte, di poter perseguire il sogno che si vuole realizzare senza avere paura di mostrarsi per ciò che si è e senza farsi ostacolare da nessuno.
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littleturtle95 · 4 years ago
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Pirlon ha detto la sua sulla scelta della Disney di fare uscire The Owl House con un personaggio bisessuale e io ne ho le tasche piene.
So che dovrei smettere di leggere i commenti di certa feccia ma a volte è più forte di me.
La cosa che mi manda ai matti è che sessualizzano le persone queer, anche i bambini, continuamente. Per loro è assolutamente normale chiedere ai loro figli/nipoti/ecc di otto anni se hanno già la fidanzatina, per loro è assolutamente normale considerare che le loro figlie/nipoti/ecc alle elementari abbiano già la cottarella per un amichetto. Sono cose che sono sempre state rappresentate nei media e che gli adulti non solo accettano, ma incoraggiano.
Quando invece una bimba ha una cotta per un'amichetta e un bimbo per un amichetto allora per magia tutto diventa sessuale. Per magia è troppo presto pensare a “certe cose”, sono per forza gli adulti che forzano le loro visioni nei bambini, perché loro “non sono pronti” per avere un'idea sulla loro “sessualitá”.
Cosa c'entra la sfera sessuale in questo? Se un bambino è abbastanza maturo, intelligente e consapevole della sua sfera emotiva per capire che gli piacciono le femminucce lo è altrettanto per capire che gli piacciono i maschietti (e viceversa).
Il considerare le tematiche LGBT come automaticamente per adulti nascondendo questa pretesa dietro l'oggettività di risparmiare loro le tematiche sessuali oltre che essere una scusa povera e offensiva, è anche illogico. Non c'è niente di sessuale nell'avere una cotta da bambini, è assolutamente normale.
Io le avevo, noi tutti le avevamo (orientamento permettendo ovviamente, aroace esclusi - credo, non lo sono quindi lo sto supponendo).
Per tornare a The Owl House, due ragazzine vanno insieme al ballo scolastico.
E allora???
I ragazzini nei media americani vanno al ballo scolastico da che mondo è mondo. Non c'è niente da spiegare e niente di scabroso in questo. I vostri figli non faranno domande e se ne faranno sarà facile rispondere perché la risposta è un'ovvietà e cioè “Vedi, a volte si possono piacere anche due femmine o due maschi”. Fine, punto, il sesso non va nemmeno menzionato.
Non mi pare che tentiate di non urtare la sensibilità dei bambini evitando ogni tipo di flirt o di bacio, anzi, mi pare che con le vostre coppiette etero ci andiate giù pesanti di limoni anche con la roba per bambini (sì Jasmine e Aladdin, sto parlando con il vostro bacio con la lingua che ancora mi sogno la notte lol).
Se proprio siete contrari dite che siete omofobi e basta e lasciate i bambini queer lontani dalle vostre turbe sessuali, perché di sessuale le loro cotte non hanno nulla.
E andate anche a fanculo.
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