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PRIMA PAGINA La Sicilia di Oggi domenica, 23 marzo 2025
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se oggi abbiamo vinto l'oro nella pallavolo femminile il merito è tutto di mila e shiro btw
#voi pensate che stia scherzando? ASSOLUTAMENTE NO#quel cartone ha cresciuto una generazione di bambine che voleva gare pallavolo#e infatti ad oggi come dice velasco la pallavolo sta alle bambine come il calcio sta ai bambini#e abbiamo una delle leghe migliori del mondo proprio in italia#quindi GRAZIE MILA È TUTTO MERITO TUO
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Juve esonera Thiago Motta, Tudor è il nuovo allenatore
Cambio in panchina per la Juventus: Thiago Motta esonerato, arriva Igor Tudor. La notizia, attesa e ora ufficiale, è stata confermata dalla stessa società bianconera tramite un comunicato pubblicato oggi. Dopo settimane di risultati altalenanti e tensioni interne, la dirigenza della Juventus ha deciso di voltare pagina. Thiago Motta, alla guida tecnica della squadra da inizio stagione, lascia…
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fanno tutti sti cazzo di video tutti uguali con la musica drammatica e i primi piani in bianco e nero per dire tre cazzate come se fossero spottoni del supermercato e non la vita di bambine, ragazze e donne di tutto il mondo
#è proprio vero che i social non vanno guardati oggi#che tanto ogni cosa mi fa più vomitare della precedente#gli spot finti delle squadre di calcio come anche i soliti personaggi della bolla femminista che si parlano solo tra di loro
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Io vi amo 🩶🖤
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Taci. /Amica Tizia/ Taci.
Sulle soglie del bosco non odo parole che...
**appunti che mi serviranno forse un giorno chissà**
Amica Tizia mi ha reso la mattinata parecchio difficile. Tesoro, ho da fare, farefare! Ma inizia coi messaggi vocali mentre piange. Piange perché l'amante stasera vede una sua collaboratrice di lavoro. Una ragazza giovane, con la quale lui non ha mai avuto storie, MA...
MA è reo di parlare bene di lei.
Cioè, diocristo, lui parla bene di una ragazza brava sul lavoro. Quindi?
Quindi immane tragggggedia. Tragedia che si sviluppa su più piani (che vi risparmio). Però una chicca va salvata: io faccio cagare a tirar su il morale delle persone, perché prendo sempre vie tortuose tutte mie. Faccio cagare, è risaputo. Nonostante questo lagggente cerca da me un supporto. Io riesco a dare solo il supporto che piacerebbe a me ricevere, ma non siamo tutti uguali etc etc. Immaginate questa scena: voi credete di non saper stare in piedi senza un bastone. Io vi guardo, ascolto tutte le vostre lamentele piagnose e poi BAM!, tiro un calcio al vostro bastone e lo lancio lontanissimo. Voi vi incazzate come delle bisce e iniziate a insultarmi. Ed è proprio in quel punto che, illuminata da luce divina e con la voce di Jesoo, in verità, in verità vi dico: "Ma non lo vedi, testa di cazzo, che stai in piedi sulle tue gambe anche senza bastone?!" Epifania: "oh, è vero. Miracolo. Miracolo!" Miracolo un cazzo, sei solo una persona disagiata che cerca di usare ME come appoggio. MAAAAAAAAAAAAA... torniamo a noi.
Amica Tizia piange. Dice "Ci sarà sempre una donna più bella di me." (una? buuuahahahah) "Ci sarà sempre una donna più intelligente, più simpatica, più interessante di me! E io sono un'insicura... come posso sopravvivere? aiuto... salvami... ciiiiiro, ciiiiro!"
E io (quella che a consolare fa schifo) tolgo il tappo alla bottiglia del buonsenso e annaffio il fiore della mia pazienza caduto:
"Toglimi una curiosità, - le dico - me se tu ti svegliassi un giorno e ti trovassi con un metro di cicatrici sul corpo, con un seno in un modo e l'altro a cazzo di cane, senza un capezzolo, con un braccio fuori uso, cosa faresti? Cosa cazzo faresti? Ti butteresti dal quinto piano? Oppure tireresti fuori il carattere? Sei lì ad aver paura che lui trovi una donna più bella di te, ma ci sono donne bellissime che sono state tradite da uomini che sono andati a scoparsi dei cessi. Non è la bellezza il metro. Non è la simpatia, l'istruzione. Non è un cazzo di niente. TU devi stare bene come unità, come un UNO. Quando stai bene da sola puoi pensare di stare bene con qualcuno accanto, ma prima devi stare bene TU, per i cazzi tuoi. Devo continuare o per oggi posso smetterla di scrivere banalità? Vero: ci saranno sempre donne "più" di te, ma porcaputtana... ci sono uomini che vogliono stare con me, mi vedi? Non vogliono tutti Barbie Perfezione al loro fianco!"
Immaginatemi sudata e ansimante dopo questo monologo. Immaginatemi ancora piena di luce divina in un momento in cui mi sento piena di grazia e dannatamente superiore a sta mentecatta e lei, lei quoque, mi dice:
"Ma vabbè, gli uomini sono attratti da te per il tuo gran cervello."
Non è ironica, è seria. Cioè, se non fosse così seria, scoppierei a ridere, ma è serissima. Quindi dico:
"Cosa?"
"Eh, per forza, se qualcosa in te trovano... sarà il cervello!"
Leggete anche voi il sottotesto, il messaggio nascosto di questa frase, vero?
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Le vecchie generazioni avevano un pregio, sapevano stare un passo indietro. Erano generazioni sagge e consapevoli dei propri limiti, generazioni semianalfabete che sapevano riconoscere chi poteva dargli una mano per comprendere meglio le cose: il medico, il prete, il maestro. Oggi no, oggi è tutto diverso. Oggi siamo in una societa' dove l'analfabetismo di ritorno esplode alla massima potenza ma tutti si sentono medici, chirurghi, insegnanti, ingegneri, allenatori di calcio, specialisti di genetica, fisica, idraulica e virologia. Ormai il must e' "l'ho visto su google". Rimane complicato capire dove va l' acca, dove la e con l'accento; di punteggiatura neanche a parlarne e non va meglio con il soggetto o con il congiuntivo. Unica cosa certa è che tutti sanno tutto di covid-19, scie chimiche e che ogni cosa detta dagli scienziati e'una boiata pazzesca.
@ilpianistasultetto
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PRIMA PAGINA Gazzetta Di Modena di Oggi sabato, 22 marzo 2025
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"Quando vedevo la gente che partiva alla 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno, capivo che per i sardi il calcio era tutto. Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo. I banditi facevano i banditi per fame, perché allora c'era tanta fame, come oggi purtroppo. Il Cagliari era tutto per tutti e io capii che non potevo togliere le uniche gioie ai pastori. Sarebbe stata una vigliaccata andare via, malgrado tutti i soldi della Juve. Dopo ogni partita spuntava Allodi che mi diceva: "dai, telefoniamo a Boniperti". Ma io non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito." Non è vero. Non è vero che il mondo è avaro di storie. È tutto il contrario. Le storie sono ovunque, bisogna solo avere il coraggio di cercarle nei meandri impolverati della bellezza. Non è vero che il tempo passa e le cose cambiano. L'unica cosa vera è che cambiano gli uomini, schiavi di ciò che calcio non è: il denaro." (Gigi Riva)
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Inter-Milan: Lautaro Martinez sblocca il derby, primo tempo nerazzurro nella Supercoppa in Arabia Saudita.
Riyadh. Nella prestigiosa cornice dell'Arabia Saudita, il primo tempo della Supercoppa Italiana si conclude con l'Inter in vantaggio sul Milan per 1-0.
Riyadh. Nella prestigiosa cornice dell’Arabia Saudita, il primo tempo della Supercoppa Italiana si conclude con l’Inter in vantaggio sul Milan per 1-0. A decidere finora è stato un gol del solito Lautaro Martinez, che al 36° minuto ha capitalizzato un’azione rapida dei nerazzurri, mettendo la palla in rete con un preciso tiro sul secondo palo. La sfida tra le due storiche rivali italiane è stata…
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Sapevate che... Socrate aveva una tecnica per affrontare le persone irritanti? Vi è mai capitato, durante una discussione, che l'altra persona gridasse per dimostrare di avere ragione? Non c'è niente di più insopportabile, vero?
Un giorno, Socrate fu attaccato da un uomo. Era una persona rude e incivile, che con un pessimo argomento arrivò persino a schiaffeggiarlo. Anche oggi ci sono molti individui così...quando non sanno come esporre le loro idee, diventano aggressivi. Ma come reagì Socrate? Non fece nulla! Non urlò, non rispose con la violenza, niente. Uno dei suoi discepoli si chiese del comportamento di Socrate, e il grande filosofo rispose: "Se un asino mi avesse dato un calcio, l'avrei forse portato in tribunale?"Cosa ci insegna Socrate? Che una persona intelligente non dovrebbe mai abbassarsi al livello di un idiota. A volte, il silenzio è la risposta più elegante. Non è un caso che la parola "eleganza" derivi dal latino "electro", che significa luce. Cosa vuol dire? Significa che una persona elegante non è chi indossa abiti di marca o possiede oggetti costosi, ma chi sa scegliere come comportarsi, quando parlare e quando tacere…
Sconosciuto
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21 Marzo - GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DELLA MAFIA A TRAPANI : I BAMBINI
Quest’anno siamo qui, a Trapani, io, mio fratello Salvatore e con noi, tutti gli altri, quelli che, come noi, sono morti per mano di qualcuno. Ho chiesto a Giuseppe che è morto quando aveva dodici anni, chi era questo qualcuno. Mi ha spiegato che qualcuno non è una sola persona, è una volontà, quella di comandare su tutti gli altri, di seguire una legge che non tiene conto del rispetto verso gli altri e del fatto che va contro quello che è giusto secondo quegli gli accordi chiamate “leggi” , che sono stati fatti per tutti gli uomini o che vengono da Dio. Chi ha questa volontà di comandare sugli altri, di sfruttare il lavoro degli altri di dare agli altri cose che li possono uccidere o fargli perdere l’anima, hanno diversi nomi: mafiosi, camorristi, e così via. Sono anime oscure, senza pietà e morale. Così li ha chiamati Giuseppe che queste cose le sa perché suo padre era un mafioso che aveva deciso di lasciare la strada del male per diventare un giusto. Allora i mafiosi hanno preso Giuseppe e lo hanno ucciso e poi lo hanno sciolto nell’acido. A Claudio invece, a 11 anni gli hanno sparato in fronte perché senza saperlo, aveva visto cose che chi fa il male, non volevano si sapessero. Lo stesso è capitato a Graziella a 17 anni e Giuseppe Letizia a 14 anni. Giuseppina invece mi ha detto che stava giocando quando un proiettile sparato per un regolamento di conti la raggiunse. Aveva 12 anni. Anche Dodò stava giocando a calcio e due proiettili sparati per lo stesso motivo lo hanno preso in testa e al fegato. Lui non si ricorda altro ma è morto dopo tre giorni senza sapere perché. Paolino aveva visto chi aveva sparato a suo padre ed è morto a 13 anni mentre cercava di scappare. Ho chiesto a mamma che è sempre con noi, se io e Salvatore, a 6 anni, avessimo visto cose che non dovevamo, o nostro padre era mafioso e voleva seguire la via dei giusti. Lei mi ha spiegato che noi siamo morti per caso, perché la nostra macchina stava passando vicino a quella di un giudice e c’è stata un’esplosione. Io e Salvatore siamo diventati una macchia di sangue su un muro a duecento metri dalla macchina distrutta con dentro quel poco che restava della mamma. Per questo mamma dice che oggi siamo qui, perché oggi torniamo a vivere ad essere insieme agli altri bambini che dicono i nostri nomi, perché solo una piccola parte di chi ci ha ucciso, ha pagato per quello che ci ha fatto. Torniamo per dire che il male che ci ha ucciso, non ha alcun diritto, alcuna giustificazione e per ricordare a tutti, che quel male che ci ha distrutto, non è un nome, una cosa, ma la parte malata dell’anima umana, quella che vive di soprusi e di torti, quella indifferente al dolore degli altri e nemica del giusto. Per questo siamo qui, perché ogni giorno a noi si uniscono sempre tanti, troppi altri bambini, morti mentre giocavano, mentre mangiavano o ridevano in altri parti del mondo ma uccisi sempre dalle stesse anime malate. Per questo siamo qui a Trapani, perché dobbiamo insegnare ai grandi l’orrore di un bambino che muore, il dolore che nasce da una ingiustizia, il peso orribile del donare infelicità, la necessità di essere giusti al di là di ogni altro egoismo. Quando avranno imparato tutto questo, forse solo allora gli uomini capiranno.
This year we are here, in Trapani, me, my brother Salvatore and with us, all the others, those who, like us, died at the hands of someone. I asked Giuseppe, who died when he was twelve, who this someone was. He explained to me that someone is not just one person, it is a will, that of commanding everyone else, of following a law that does not take into account respect for others and the fact that it goes against what is right according to those agreements called “laws”, which were made for all men or which come from God. Those who have this will to command others, to exploit the work of others, to give others things that can kill them or make them lose their soul, have different names: mafiosi, camorristi, and so on. They are dark souls, without mercy and morals. That is what Giuseppe called them, who knows these things because his father was a mafioso who had decided to leave the path of evil to become a righteous person. So the mafiosi took Giuseppe and killed him and then dissolved him in acid. Claudio, on the other hand, was shot in the forehead at 11 because, without knowing it, he had seen things that those who do evil, did not want known. The same thing happened to Graziella at 17 and Giuseppe Letizia at 14. Giuseppina, on the other hand, told me that she was playing when a bullet fired for a settling of scores hit her. She was 12. Dodò was also playing football and two bullets fired for the same reason hit him in the head and liver. He does not remember anything else but he died after three days without knowing why. Paolino had seen who had shot his father and died at 13 while trying to escape. I asked my mother, who is always with us, if Salvatore and I, at 6, had seen things we shouldn't have, or if our father was a mafioso and wanted to follow the path of the righteous. She explained to me that we died by chance, because our car was passing near that of a judge and there was an explosion. Salvatore and I became a bloodstain on a wall two hundred meters from the destroyed car with what little was left of our mother inside. This is why mother says that today we are here, because today we return to live to be together with the other children who say our names, because only a small part of those who killed us, paid for what they did to us. We return to say that the evil that killed us, has no right, no justification and to remind everyone, that the evil that destroyed us, is not a name, a thing, but the sick part of the human soul, the one that lives of abuse and wrongs, the one indifferent to the pain of others and enemy of the right. This is why we are here, because every day we are joined by many, too many other children, dead while playing, while eating or laughing in other parts of the world but always killed by the same sick souls. This is why we are here in Trapani, because we must teach adults the horror of a child dying, the pain that comes from an injustice, the horrible weight of giving unhappiness, the need to be just beyond any other selfishness. When they have learned all this, perhaps only then will men understand.
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“Sono arrivato a 90 dannatissimi anni ora, e non posso camminare come vorrei e tutto il resto.
Adesso posso dire di essere in pensione.
La cosa peggiore quando invecchi è che tanto scompare dalla tua vita.
Non puoi correre, non puoi giocare a calcio, e gradualmente ti rendi conto che ti stai avvicinando alla morte.
La morte potrebbe essere proprio dietro l’angolo a 90 anni.
Ma sono felice.
Sono seduto qui a scrivere, facendo le mie cose.
Mi piace.
Ho due figlie, tre nipoti e una moglie… alla fine tutti mi raggiungeranno.
Nessuno dirà: ‘Mi dispiace così tanto che stai per morire – Vorrei che tu fossi come me e che non stessi per morire.’
Tutti moriranno.
Almeno sono arrivato fino a 90 anni, cazzo, non sono morto a 9, o 19 o 29.
Ho 90 anni, e ho avuto la migliore vita possibile che potessi immaginare.
La miglior moglie possibile e la migliore famiglia possibile.
Potrebbe non essere la famiglia che altri considererebbero la migliore possibile, ma è la miglior famiglia possibile per me..."
Ha oggi 92 ANNI, per il grandissimo e due volte premio Oscar... Michael Caine!

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- Oggi mi sento come la nazionale di calcio.
- Affranto ma desideroso di recuperare?
- No, in crisi di identità.
- Ah. Niente di nuovo, come al solito.
- Già.
- Ma lo psicologo che cosa dice?
- Lo psicologo dice che ha bisogno di tempo.
- È un caso difficile?
- No, gli mancano pochi anni alla pensione.
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In ricordo di Bruno Pizzul, grande giornalista, telecronista della Nazionale di Calcio Italiana, scomparso oggi 5 Marzo 2025 all’età di 86 anni.
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Se ne è andato con la velocità di una folgore, con la velocità con cui annichiliva gli avversari. Il calcio italiano dice addio a Gigi Riva, l'eroe eponimo più autorevole del suo pantheon: lo chiamavano Rombo di Tuono, metteva l'onore sopra ogni cosa. E per raccontarlo davvero ci vorrebbero la poesia del suo amico De Andrè e l'inventiva del suo cantore Gianni Brera. Perchè se c'è stato in Italia un calciatore che pur essendo mito è riuscito a restare un uomo, quello è stato Giggirriva, come lo chiamavano i suoi 'corregionalì sardi. Che lo hanno venerato da quando, nel 1963, arrivò sull'Isola: doveva rimanere al massimo un paio di stagioni, per sfruttarla quale trampolino di lancio, e invece non se n'è più andato, fino all'ultimo giorno della sua vita, oggi. «Perchè qui - spiegò a chi gli chiedeva il motivo di una scelta controcorrente - io che in pratica non avevo famiglia, ne ho trovate tante».
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