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PRIMA PAGINA El Mundo di Oggi martedì, 29 ottobre 2024
#PrimaPagina#elmundo quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi americana#federica#para#europa#ayudamos#vida#ministras#conocieron#contra#trato#sumar#arfa#cuando#asistia#negar#noche#electoral#foment#peligro#obra#social
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non ci posso credere che rai radio uno ha annunciato l'esistenza degli ufo così. a livello nazionale senza l'opinione di uno scienziato, un fisico. solo il presidente di ufologia che ha praticamente detto a tutti "visto? visto!?? non ero pazzo!"
#italianposting#italy posting#italia#non era nelle mie bingo card 2023 ma ecco se la gente crede alla santanchè si può anche credere agli ufo#ufo#non so#forse oggi è l'anniversario dello scherzo della radio americana degli anni 60#non so quando era#ma insomma mi aspettavo di meglio da rai 1
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Lingua inglese, hai vinto. Pensavo di conoscerti. Dico sul serio. Ero contento dei miei miglioramenti nella comprensione. Ma oggi ho incontrato una persona americana. Non sono riuscito a dire una sola frase di senso compiuto. Ho balbettato solo parole isolate tipo "when". Per dirne una: non mi è venuta in mente neppure la parola per dire "mercoledì". E Wednesday è il mio personaggio preferito della famiglia Addams. Capite la gravità della cosa? A casa la sapevo. Di persona no. Di persona non so nemmeno dire "the book is on the table". Penso che sia un blocco insuperabile. Vado a togliere "buon inglese" dal curriculum. Non voglio truffare la gente.
[L'Ideota]
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" In fondo, il nostro problema intellettuale è che noi amiamo l’America. Gli Stati Uniti sono stati uno di quei paesi che hanno sconfitto il nazismo, ci hanno mostrato la strada da seguire per la prosperità e la distensione. Se vogliamo accettare pienamente l’idea che oggi stiano tracciando la strada che porta alla povertà e all’atomizzazione sociale, è indispensabile ricorrere al concetto di nichilismo. Quanto alle ragioni tecniche, un’altra cosa che mi spinge a utilizzare questo concetto è la constatazione che i valori e il comportamento della società americana sono oggi profondamente negativi. Come per il nichilismo tedesco […], questa negatività è il prodotto di una decomposizione del protestantesimo, solo che non si verifica allo stesso stadio.
Il nazismo apparve nella sua prima fase dopo che, tra il 1880 e il 1930, il protestantesimo ebbe cessato di essere una religione attiva. Il nazismo corrisponde a un’esplosione di disperazione durante la sua fase zombi, a un’epoca in cui i valori protestanti, positivi e negativi, continuavano a persistere nonostante il venir meno della pratica religiosa. La fase zombi del protestantesimo americano è stata complessivamente positiva. In linea di massima va dalla presidenza di Roosevelt a quella di Eisenhower, e ha visto la nascita dello Stato sociale, delle università che assicurano un insegnamento esteso a tutti e di qualità e il diffondersi di una cultura ottimistica che ha conquistato il mondo. Questa America aveva recuperato i valori positivi del protestantesimo (alto livello di istruzione, egalitarismo tra i bianchi) e stava cercando di liberarsi dei suoi valori negativi (razzismo, puritanesimo). La crisi attuale corrisponde, viceversa, all’approdo allo stadio zero del protestantesimo. Ciò ci consente di comprendere al contempo sia il fenomeno Trump che la politica estera di Biden, tanto il deterioramento interno quanto la megalomania esterna, come pure le violenze che il sistema americano esercita sui propri cittadini e su quelli degli altri paesi. La dinamica tedesca degli anni Trenta e la dinamica americana attuale hanno in comune il fatto di essere animate dal vuoto. In entrambi i casi, la vita politica funziona senza valori, non essendo che un movimento tendente alla violenza. Rauschning definiva il nazismo non diversamente da ciò. Prima di abbandonarlo, fu membro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP): questo conservatore, per così dire “normale”, non poteva tollerare la violenza gratuita. Nell’America di oggi vedo un pericoloso vuoto di pensiero e di idee, condito dall’ossessione per il denaro e il potere, i quali non possono essere in sé dei fini, dei valori. Questo vuoto conduce all’autodistruzione, al militarismo, a una negatività endemica: in sostanza, al nichilismo. "
Emmanuel Todd, La sconfitta dell'Occidente, traduzione di Alessandro Ciappa e Michele Zurlo, Fazi Editore, 2024.
[Edizione originale: La Défaite de l'Occident, Paris, Gallimard, janvier 2024]
#Emmanuel Todd#La sconfitta dell'Occidente#Alessandro Ciappa#Michele Zurlo#Storia contemporanea#Stati Uniti d'America#Donald Trump#Joe Biden#politica americana#geopolitica#relazioni internazionali#letture#leggere#libri#nichilismo#progresso#sviluppo#democrazia#libertà#civiltà occidentale#Hermann Rauschning#protestantesimo#intellettuali europei#Franklin Delano Roosevelt#Stato sociale#welfare state#warfare#razzismo#puritanesimo#saggi
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L’idea che il sionismo sia un colonialismo di insediamento non è nuova. Gli studiosi palestinesi che negli anni ’60 lavoravano a Beirut nel Centro di Ricerca dell’OLP avevano già capito che quello che stavano affrontando in Palestina non era un progetto coloniale classico. Non inquadravano Israele solo come una colonia britannica o americana, ma lo consideravano un fenomeno che esisteva in altre parti del mondo, definito come colonialismo di insediamento. È interessante che per 20-30 anni la nozione di sionismo come colonialismo di insediamento sia scomparsa dal discorso politico e accademico. È tornata quando gli studiosi di altre parti del mondo, in particolare Sudafrica, Australia e Nord America, hanno concordato che il sionismo è un fenomeno simile al movimento degli europei che hanno creato gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sudafrica. Questa idea ci aiuta a comprendere molto meglio la natura del progetto sionista in Palestina dalla fine del XIX secolo ad oggi, e ci dà un’idea di cosa aspettarci in futuro.
Credo che questa particolare idea degli anni ’90, che collegava in modo così chiaro le azioni dei coloni europei, soprattutto in luoghi come il Nord America e l’Australia, con le azioni dei coloni che arrivarono in Palestina alla fine del XIX secolo, abbia chiarito bene le intenzioni dei coloni ebrei che colonizzarono la Palestina e la natura della resistenza locale palestinese a quella colonizzazione. I coloni seguirono la logica più importante adottata dai movimenti coloniali di insediamento, ossia che per creare una comunità coloniale di successo al di fuori dell’Europa è necessario eliminare gli indigeni del Paese in cui ci si è stabiliti. Ciò significa che la resistenza indigena a questa logica è stata una lotta contro l’eliminazione e non solo di liberazione. Questo è importante quando si pensa all’operazione di Hamas e di altre operazioni di resistenza palestinese fin dal 1948.
Gli stessi coloni, come nel caso di molti europei che arrivarono in Nord America, America Centrale o Australia, erano rifugiati e vittime di persecuzioni. Alcuni di loro erano meno sfortunati e cercavano semplicemente una vita e delle opportunità migliori. Ma la maggior parte di loro erano emarginati in Europa e cercavano di creare un’Europa in un altro luogo, una nuova Europa, invece dell’Europa che non li voleva. Nella maggior parte dei casi, hanno scelto un luogo in cui viveva già qualcun altro, i nativi. Quindi il nucleo più importante tra loro era quello dei leader e ideologi che fornivano giustificazioni religiose e culturali per la colonizzazione della terra di qualcun altro. A questo si può aggiungere la necessità di affidarsi a un Impero per iniziare la colonizzazione e mantenerla, anche se all’epoca i coloni si ribellarono all’Impero che li aveva aiutati e chiesero e ottennero l’indipendenza, che in molti casi ottennero e poi rinnovarono l’alleanza con l’Impero. Il rapporto anglo-sionista che si è trasformato in un’alleanza anglo-israeliana è un esempio.
L’idea che si possa eliminare con la forza il popolo della terra che si vuole, è probabilmente più comprensibile – non giustificata – sullo sfondo dei secoli XVI, XVII e XVIII, perché andava di pari passo con la piena approvazione dell’imperialismo e del colonialismo. Era alimentato dalla comune disumanizzazione degli altri popoli non occidentali e non europei. Se si disumanizzano le persone, è più facile eliminarle. L’aspetto unico del sionismo come movimento coloniale di insediamento è che è apparso sulla scena internazionale in un momento in cui le persone di tutto il mondo avevano iniziato a ripensare il diritto di eliminare gli indigeni, di eliminare i nativi e quindi possiamo capire lo sforzo e l’energia investiti dai sionisti e successivamente dallo Stato di Israele nel cercare di coprire il vero obiettivo di un movimento coloniale di insediamento come il sionismo, che era l’eliminazione dei nativi.
Ma oggi a Gaza stanno eliminando la popolazione nativa davanti ai nostri occhi, quindi come mai hanno quasi rinunciato a 75 anni di tentativi di nascondere le loro politiche di eliminazione? Per capirlo, dobbiamo apprezzare la trasformazione della natura del sionismo in Palestina nel corso degli anni. (segue nel link)
molto interessante
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Icone Mancate
Questa è una chitarra elettrica che pochi conoscono. Sebbene sia una Fender, la Performer, prodotta nel biennio 1985-1986 (anche come basso) divenne un oggetto per collezionisti per una serie di coincidenze negative.
Nasceva dall'esigenza della leggendaria casa liutaia americana di contrastare il successo delle Superstrats, cioè quelle chitarre che nella forma si rifacevano alla mitica Stratocaster ma che ne "aumentavano" le prestazioni, viste le richieste dei musicisti heavy metal di maggiore potenza sonora: per facilitare i movimenti i manici erano più sottili, la tastiera era a due ottave di estensione e si facevano esperimenti complessi con i pick up e gli humbuckers per maggiore output sonoro: icona di questo movimento fu la Frankenstrat che Eddie Van Halen si costruì con le proprie mani, divenendo una sorta di prototipo del genere. Marchi come Jackson, Guild, Ibanez, Kramer, Charvel, Washburn divennero famosissimi e sfornavano chitarre in quantità. Fender cercò di rispondere, e tra le idee c'era la Perfomer, che io trovo tra le chitarre più belle di sempre: aveva i pick up gemelli inclinati, 24 fret e una paletta a freccia caratteristica che volutamente si distingueva dalle Stratocaster
La Fender proprio in quel momento stava per essere venduta dalla CBS, ma problemi societari impedirono la produzione in uno stabilimento americano. Fu di fatti prodotta in Giappone, a Fujigen, prima che nel 1985 la produzione si trasferisse a Corona, dove ancora oggi si producono le linee più pregiate.
Voglio ricordare una cosa, quasi a riscatto della sfida delle Superstrats. In una decina di anni il fenomeno si consumò, soprattutto dopo che il grunge e i nuovi stili preferivano strumenti vintage ai nuovi superbolidi della chitarra. Fender, che in dieci anni ridivenne un'azienda solida e gigantesca, finì per comprarsi buona parte degli altri luitai: Guild fu acquistata da Fender nel 1995, Jackson e Charvel nel 2002, la Ibanez quasi fallì, la Kramer andò in bancarotta e fu acquistata dalla Gibson nel 1993.
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Vi racconto una cosa di Twitter.
Almeno di quando ci lavoravo, anche se non penso che le cose siano cambiate. Non potrei farlo per via di una questione contrattuale, non potrei neanche dire che ho lavorato su twitter per contratto, comunque. C'è, o c'era ma vi ripeto certe cose non cambiano, una policy che si chiama 'gloryfication of violence' dove chi inneggia ad una qualsiasi violenza facendola passare come una cosa buona va punito, di solito cancellando il tweet ma se è a livello profilo anche il profilo va eliminato, per esempio se io scrivo che il baffetto stava facendo una cosa buona con gli ebrei cado in questa policy. Però mi capitò un caso dove la polizia, americana, uccise un tizio perché gli aveva tirato una molotov nella macchina e il tweet recitava tipo "hanno fatto bene ad ucciderlo sto tizio", levando il fatto che mi sono beccato un errore (ma questo è un altro discorso) e che l'analista mi fece rileggere a voce alta alcuni punti della policy, fastidio, tale policy non è applicabile "alle violenze che la polizia perpreta sui civili", al che ho fatto notare all'analista che non è una cosa buona perché così facendo, cioè lasciando le malefatte dei poliziotti sulla piattaforma si istiga all'odio verso la pula, l'analista era d'accordo con me ma siccome il lavoro era quello di seguire le policy mi sono beccato sto errore e sono dovuto stare zitto nonostante sia una cosa assurda. Questo perché come vi ho già detto in passato la piattaforma, come anche le altre made in usa, sono soggette al volere del governo americano, se il governo ti dice che devi seguire una linea tu lo fai se no ti fanno chiudere. Perché vi racconto sta cosa? Perché oggi ho letto un articolo su Ansa che parla di un assalto da parte di ragazzi ad una macchina della polizia, nel giornalino c'è scritto bene e diverse volte 'antagonisti', ma anche anarchici dei centri sociali, che c'azzecca?, perché nell'articolo si dice che non è tollerabile, perché manganellare dei ragazzi inermi è tollerabile? Poi c'è anche scritto che la dirigente di Pisa la spostano a Pescara, un pò come fa la chiesa con i preti pedofili invece di punirli li sospende per un pò e li sposta in un'altra chiesa, così si allarga il danno. Questa è una deriva regalataci dagli amici yankee? Oppure è solo emulazione da parte del governo attuale verso un sistema che fa gola per via del nazi/fascio che hanno intriso dentro? Sempre gli americani ah! Stiamo andando in quella direzione, o come negli stati uniti, dove poliziotti razzisti picchiano i ragazzini di colore malamente? Visto un video sempre su twitter per lavoro e ho dovuto lasciarlo perché non potevo cancellarlo grazie alla policy sopracitata, quindi le forze dell'ordine saranno usati sempre più per punire comportamenti che non piacciono al governo? Portandoli così ad essere odiati e di conseguenza quando succede qualcosa non li chiami perché potrebbero prendersela con te che in realtà ne hai bisogno. Sempre perché il governo attuale ha bisogno di cani rabbiosi, proprio come gli americani hanno bisogno che i sudditi siano cattivi e seguano una linea che porta al disordine e al caos.
Tutto questo accade dopo le dichiarazioni di ursula sul riarmo europeo, sulla guerra, sulle questioni spinose che in questo momento il vecchio continente sta affrontando, sempre grazie ai nostri alleati tossici. Qualcuno dice che sono mosse politiche pre elezioni, può essere, secondo me Ursula sta cercando di prendersi il posto dello stoltonberg a capo della NATO, quindi deve dimostrare di essere in linea con quegli psicopatici paranoici, perché io che sono europeo, come tutti voi, non la volevo questa guerra, non avrei mai voluto una guerra se pur per procura, non è la nostra guerra, se gli stati uniti vogliono distruggere la russia che vadano loro dalla parte dell'Alaska e non vengano qua a rompere i coglioni a noi che abbiamo già da doverci difendere da politici inutili che minano la nostra società. Nessuno vuole che l'Europa sia libera e indipendente per il fatto che una superpotenza con un grande passato e un futuro roseo potrebbe creare problemi a livello mondiale, quindi gli amichetti yankee non potrebbero fare le loro merdate in giro per il mondo, ma direi che è anche ora di levarci di torno sti adolescenti bulli che sanno solo roteare le loro pistole.
Mi fermo qua, perché potrei anche andare all'infinito e ho tante cose da fare oggi.
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Appena un mese dopo le elezioni politiche, il nuovo governo laburista sta trascinando la Gran Bretagna in un grave conflitto civile, distruggendo al contempo quel poco che resta delle libertà britanniche, in particolare la libertà di espressione.
Il figlio adolescente di una famiglia di immigrati ruandesi ha accoltellato a morte tre bambine che frequentavano un corso di danza sulle note della popstar americana Taylor Swift, a Southport, una città vicino a Liverpool, il 29 luglio scorso. Il triplice omicidio ha scatenato proteste e rivolte da parte dei britannici che a quanto pare ne hanno abbastanza di come stanno le cose.
Il giorno dopo le prime proteste, il premier britannico Keir Starmer ha tenuto un discorso in cui ha a malapena menzionato le bambine assassinate, definendo però i manifestanti "teppisti di estrema Destra" provenienti dalla periferia di Southport per fomentare disordini. In tal modo ha liquidato tutte le preoccupazioni della maggioranza dei cittadini britannici e i loro timori per l'immigrazione di massa che sta mettendo a rischio la sicurezza dei loro figli, delle loro famiglie e delle loro comunità. Incredibilmente, il primo atto di Starmer dopo gli omicidi non è stato, come ci si poteva aspettare, quello di affrontare le preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini britannici, ma di stanziare fondi per la nuova sicurezza di emergenza per le moschee.
Secondo Starmer:
"Una banda di teppisti, è salita su treni e autobus, si è recata in una comunità che non è la loro. (...) E poi ha iniziato a lanciare mattoni contro gli agenti di polizia. (...) Che sia a Southport, a Londra o Hartlepool (...) Queste persone stanno mostrando al nostro Paese esattamente chi sono. Le moschee sono prese di mira perché sono moschee. Petardi sono stati lanciati contro la statua di Winston Churchill. Un saluto nazista al Cenotafio".
Starmer ha aggiunto che sta creando una unità speciale contro i crimini violenti, preposta a combattere, indovinate chi? I manifestanti:
"Ed è per questo che ho appena avuto una riunione con i vertici della polizia e delle forze dell'ordine. (...) Perché diciamolo chiaramente: non è una protesta; non è legittimo; è un crimine. (...) Porremo fine a tutto questo. (...) Una risposta sia alla sfida immediata, che è ovviamente guidata dall'odio di estrema Destra. (...) E quindi, a tal fine, posso annunciare oggi che, a seguito di questo incontro, istituiremo una capacità nazionale, tra le forze di polizia, per contrastare i disordini violenti".
Per non sprecare la crisi il premier ha anche annunciato che il governo incrementerà l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale:
"Questi teppisti sono mobili. Si spostano da una comunità all'altra e noi dobbiamo avere una risposta della polizia che possa fare lo stesso. (...) Estendere l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale (...) misure preventive: il comportamento criminale impone di limitare i loro movimenti prima ancora che possano salire su un treno".
Starmer avrebbe potuto fermare i manifestanti sul nascere prestando ascolto, e facendo fronte, alle preoccupazioni della gente "comune" sulla scia degli omicidi. Ha preferito invece etichettarli come "teppisti di estrema Destra", cosa che ha infiammato l'intero Paese, con proteste e rivolte che si sono diffuse da Southport ad altre città. La polizia ha ulteriormente esacerbato la situazione aizzando i suoi cani contro manifestanti innocui, arrestandone molti e ammanettando una donna di 73 anni portatrice di pacemaker che non era mai stata arrestata prima, colpevole solo di aver protestato pacificamente contro l'uccisione di tre ragazzine.
"Ho 73 anni e sono qui a causa delle bambine che sono morte e per questo mi hanno arrestato", ha dichiarato la donna, circondata dalla polizia antisommossa.
A Plymouth, secondo una fonte giornalistica, mentre estremisti di Sinistra erano intenti a vandalizzare una chiesa, prendendo pietre dal muro per lanciarle contro i manifestanti, la polizia non ha provveduto ad arrestare gli estremisti, ma ha pensato bene di picchiare i manifestanti.
Reprimendo senza indugio le tristi vestigia della libertà di espressione britannica, il direttore della Pubblica Accusa di Inghilterra e Galles, Stephen Parkinson, ha ammonito destando sconcerto che condividere e ritwittare materiale online delle rivolte è un grave reato che porterebbe all'arresto. "Abbiamo agenti di polizia specializzati che setacciano i social media alla ricerca di questo materiale, per poi procedere all'arresto", ha affermato Parkinson.
Più o meno nello stesso periodo, la polizia di Northampton ha scritto su X di aver "ricevuto segnalazioni di un crimine d'odio in merito a un post pubblicato sui social media" e in risposta ha arrestato una donna di 41 anni "perché sospettata di incitamento all'odio razziale".
Pertanto, ritwittare post su X ora fa finire in prigione. Ma un musulmano che brandisce un fucile d'assalto AK-47 sui social media, mentre minaccia di far saltare la testa alla gente, è verosimilmente accettabile. Altrettanto accettabili, a quanto pare, sono gli estremisti musulmani che promettono sui social media che tutti i sostenitori della "English Defense League" (un gruppo anti-islamico che è stato sciolto circa un decennio fa) che si presenteranno a Walthamstow, a nord-est di Londra, verranno uccisi e i loro corpi "spariranno" nei boschi. In effetti, musulmani e membri della Sinistra radicale si sono mobilitati a Walthamstow, tra le voci di una protesta contro l'immigrazione di massa che non ha avuto luogo, sventolando bandiere palestinesi. La folla ha esultano quando il consigliere laburista locale Ricky Jones ha tenuto un discorso in cui auspicava l'uccisione dei cittadini britannici contrari all'immigrazione di massa.
"Sono dei ripugnanti fascisti e dobbiamo tagliargli la gola ed eliminarli tutti", ha affermato. Dopo che il video è circolato online, alla fine la polizia non ha avuto altra scelta che arrestare Jones.
Peter Kyle, segretario di Stato per la Scienza, l'Innovazione e la Tecnologia, ha convocato i rappresentanti dei giganti dei social media e ha chiesto loro di porre un freno agli utenti che si discostano dalla narrazione del governo.
"Spero che le piattaforme garantiscano che coloro che cercano di diffondere l'odio online non vengano agevolati e non abbiano nessun posto dove nascondersi" ha dichiarato Kyle. Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), è stato condannato dal governo britannico per aver affermato che il Regno Unito si stava dirigendo verso una guerra civile.
Nel giro di pochi giorni, l'unità speciale potenziata di Starmer è riuscita ad arrestare, processare e condannare a tre anni di prigione un rivoltoso britannico per aver preso a pugni un agente di polizia. Tuttavia, l'assassino delle tre ragazze di Southport, Axel Rudakubana, verrà processato solo l'anno prossimo, mentre le vittime di stupro nel Regno Unito, compresi i bambini piccoli, aspettano in media 358 giorni prima che i loro stupratori vengano processati.
La polizia ha programmato delle "irruzioni all'alba" a casa dei manifestanti dopo aver "esaminato migliaia di ore di filmati per identificare le persone coinvolte in comportamenti violenti".
Ciò che la polizia non ha fatto è stato arrestare le bande di uomini musulmani armati che sono scesi in piazza in tutte le città britanniche. A Birmingham, Bolton e Middlesbrough, membri della "Muslim Patrol" (la Pattuglia musulmana) hanno picchiato i bianchi presenti, accusandoli di far parte delle proteste contro l'immigrazione di massa. A Sheffield, musulmani armati di machete vagavano per le strade alla ricerca di persone bianche di "estrema Destra" da attaccare.
A Birmingham, la seconda città più grande del Regno Unito, bande musulmane armate di spade sono andate a caccia di dimostranti bianchi, senza nessun poliziotto in vista. Una reporter di Sky News è stata costretta a interrompere la diretta dopo che un uomo mascherato le si è avvicinato al grido "Palestina libera!" mentre altri uomini intorno a lei simulavano di impugnare un'arma da fuoco con le mani. Alcune bande hanno aggredito violentemente un uomo innocente, picchiandolo dopo averlo buttato a terra davanti a un pub di Birmingham in cui era entrato casualmente. Hanno inoltre bloccato le strade e attaccato le auto, dopo averle controllate per vedere se c'erano dei bianchi all'interno. Ma dei poliziotti nessuna ombra.
Ma perché non era presente la polizia? Quando alla polizia della contea di West Midlands è stato chiesto perché non avesse fatto nulla contro "numerose persone armate con vari tipi di armi" (bande musulmane) a Birmingham, la risposta è stata che alle comunità musulmane era stato consentito di "svolgere l'attività di polizia di propria iniziativa".
Il sovrintendente della polizia della contea di West Midlands Emlyn Richards ha affermato:
"Abbiamo rapporti commerciali e comunitari davvero forti [con le comunità musulmane] (...) abbiamo avuto l'opportunità di incontrare i leader della comunità [musulmana], incontrare i leader commerciali [musulmani] (...) per capire in qualche modo lo stile di polizia che dovevamo adottare. (...) Quindi sapevamo che ci sarebbero state molte persone a quella contro-protesta, sapevamo chi era la stragrande maggioranza di quelle persone".
Richards ha poi rilevato che i contro-manifestanti (le bande musulmane) avevano "buone intenzioni" e che solo "una piccola minoranza" di persone aveva intenzione di "commettere crimini, provocare disordini o seminare paura nelle nostre comunità".
Stranamente, la polizia britannica non ha riconosciuto le "buone intenzioni" di coloro che protestavano contro gli omicidi di Southport e che solo "una piccola minoranza" era stata coinvolta in violenze e rivolte contro la polizia, contro gli hotel che ospitavano migranti illegali e le moschee.
E poi Richards conclude dicendo:
"Quello che abbiamo visto è stata una risposta da parte delle nostre comunità [musulmane] che hanno cercato in un certo senso di assicurarsi che ciò fosse controllato anche al loro interno e di dissuadere le persone dal prendere parte a quei disordini".
Il che tradotto significa che vaste aree del Regno Unito sono state interdette, ossia quelle in cui la polizia non ha più autorità.
Contrariamente a quanto affermato dalla polizia, i musulmani "anziani" sembravano incitare i membri della loro comunità di Birmingham, dicendo loro di "proteggere la casa di Allah" dalla "estrema Destra" e comunicando a Starmer che erano perfettamente in grado di "difendersi".
"Se ce lo chiedono ci difenderemo. Non ce ne vergogniamo, inshallah, e diremo apertamente il takbir ["Allahu Akbar!", "Dio è il più grande!"] ogni volta che ne avremo voglia", ha detto un anziano musulmano alla folla che continuava a gridare "Allahu Akbar!" Una minaccia?
Non secondo il capo della polizia della contea di West Midlands, che ha diffuso un messaggio video rivolto ai musulmani della regione, salutandoli con deferenza con "Salam Alaykum", rassicurandoli del sostegno della polizia e ringraziando sentitamente i loro "anziani" per la "cooperazione".
A Stoke-on-Trent, la polizia ha gentilmente chiesto a una folla di musulmani armati radunati davanti a una moschea di "buttare via" le armi presenti all'interno dell'edificio.
"Non date a nessuno motivo di interagire con la polizia, quindi se ci sono armi, sbarazzatevene, e non arresteremo nessuno", ha detto l'agente di polizia.
A Croydon, nella zona sud di Londra, le bande musulmane si sarebbero scatenate alla ricerca di bianchi da aggredire, ma non avendone trovati, hanno invece cominciato a distruggere tutto ciò che hanno trovato. La polizia ha pubblicato un messaggio fuorviante su X in cui affermava che i disordini musulmani scoppiati a Croydon non avevano nulla a che fare con le proteste, ed era una questione a parte.
E l'elenco potrebbe continuare. I media tradizionali hanno a malapena segnalato la violenza islamica. La BBC ha affermato, come fece la maggior parte dei media statunitensi durante l'infuocata estate di rivolte del 2020, che sebbene sia stato attaccato un pub di Birmingham, le proteste musulmane sono state "perlopiù pacifiche".
In contrasto con questa sorta di repressione autoritaria, Starmer, quando era leader dell'opposizione in Parlamento, si era dimostrato comprensivo nei confronti dei partecipanti alle rivolte su larga scala che il movimento Black Lives Matter (BLM) scatenò nel Regno Unito dopo la morte di George Floyd, nel 2020. Violenza e distruzione su larga scala, decine di poliziotti feriti dai manifestanti del BLM e danni alla proprietà, inclusi quelli inflitti al cenotafio di Whitehall, a Londra, nonché la deturpazione e la distruzione delle statue storiche, evidentemente non infastidirono Starmer. Piuttosto, all'epoca, egli pubblicò una sua foto che lo ritraeva "in ginocchio", a sostegno del movimento Black Lives Matter insieme a una dichiarazione in cui chiedeva al governo britannico di "garantire che le nostre esportazioni non vengano utilizzate per reprimere i diritti democratici negli Stati Uniti".
Dieci mesi di proteste settimanali in tutto il Regno Unito a sostegno del gruppo terroristico Hamas, orchestrate da organizzazioni affiliate a Hamas, che invocavano il "jihad" e chiedevano che Israele venisse ripulito dagli ebrei "dal fiume al mare" sventolando bandiere jihadiste di al-Qaeda, e che celebravano terroristi che hanno ucciso, stuprato, mutilato e bruciato vive persone innocenti, non hanno avuto alcuna conseguenza per i coinvolti, i quali continuano le loro manifestazioni di protesta, nonostante nel Regno Unito sia Hamas che al-Qaeda siano organizzazioni terroristiche proscritte e sostenerle possa comportare una pena detentiva fino a 14 anni di reclusione.
Nel frattempo, tuttavia, la polizia dell'area di Greater Manchester, in seguito a una denuncia, ha rimosso i manifesti degli israeliani rapiti, un'azione per la quale, dopo una forte reazione, ha poi dovuto scusarsi. A Londra, la Polizia Metropolitana ha rimosso altresì i manifesti degli ostaggi israeliani per "evitare qualsiasi ulteriore aumento della tensione nella comunità" e per "la responsabilità di adottare misure ragionevoli per evitare che i problemi degenerino". Pertanto, secondo la polizia britannica, gli appelli a uccidere gli ebrei non "aggravano i problemi" né "aumentano la tensione nella comunità"?
Starmer, seguendo le orme del suo predecessore conservatore Rishi Sunak, evidentemente non ha sentito il bisogno di intraprendere azioni drastiche contro i jihadisti, contro gli appelli all'intifada o contro gli slogan a favore della "liberazione della Palestina dal fiume [Giordano] al mare [Mediterraneo]", slogan che è ampiamente inteso come un invito alla distruzione di Israele.
La minaccia terroristica delle bande jihadiste persiste ancora oggi, ma l'ex capo della polizia antiterrorismo, Neil Basu, ha affermato che le attuali proteste nel Regno Unito contro l'omicidio di bambine e l'immigrazione illegale sono quelle che hanno "oltrepassato il limite del terrorismo".
Molti dei luoghi in cui si sono verificate proteste e rivolte sono città e paesi come Rotherham, dove gli abitanti temono giustamente le conseguenze della continua migrazione di massa. Queste città sono state teatro di abusi sessuali su una scala inconcepibile e di fallimenti deliberati altrettanto inverosimili da parte delle autorità nel far fronte a tali abusi. Nella sola Telford, le bande di adescamento musulmane hanno stuprato, abusato e torturato più di mille minori e adolescenti a partire dagli anni Ottanta e, in alcuni casi, ne hanno perfino assassinati alcuni.
Simili atti orribili perpetrati da bande di adescatori hanno avuto luogo, e continuano ad essere commessi a Rotherham, Rochdale, Oxford, Peterborough, Keighley, Newcastle e Birmingham. Oggi, numerosi migranti irregolari, quasi tutti uomini provenienti da Paesi extraeuropei, sono ospitati in hotel per gentile concessione dei contribuenti britannici che pagherebbero 8 milioni di sterline al giorno per il loro alloggio in alcune di quelle stesse città teatro dei crimini sessuali, e pare che questi uomini continuino a perseguitare e molestare i bambini inglesi del posto. Secondo una delle vittime, ora maggiorenne, la polizia britannica sta ancora cercando di insabbiare quanto accaduto.
L'unica figura semi-autorevole a parlare in modo sensato da quando sono iniziate le proteste e le rivolte è stata Donna Jones, commissario di Polizia e per la Criminalità dell'Hampshire e dell'Isola di Wight, la quale ha esortato il Paese alla calma e alla collaborazione, invitando il governo ad ascoltare le legittime lagnanze di coloro che stanno protestando:
"L'annuncio delle nuove Unità per i Crimini violenti del Primo Ministro ha portato ad un'accusa di polizia a due livelli, che ha infiammato i manifestanti che affermano di lottare per proteggere la sovranità e l'identità britannica e per fermare l'immigrazione irregolare. (...) Sebbene i devastanti attacchi di lunedì a Southport siano stati un catalizzatore, i punti in comune tra i gruppi di protesta sembrano concentrarsi su tre aree chiave: il desiderio di proteggere la sovranità britannica; la necessità di difendere i valori britannici e l'obiettivo di fermare l'immigrazione illegale... "Il governo deve riconoscere la causa di questi disordini civili per prevenirli. Arrestare persone o creare unità di disordini violenti significa curare il sintomo e non la causa. Le domande a cui queste persone vogliono una risposta sono: qual è la soluzione del governo all'immigrazione di massa incontrollata? In che modo il nuovo governo laburista difenderà e rafforzerà i valori britannici? Questa è la sfida più grande che il governo di Sir Kier Starmer deve affrontare... "Dobbiamo lavorare tutti insieme per porre fine a questo comportamento criminale e insensato da parte di un esiguo numero di persone, pur comprendendo le opinioni di coloro che partecipano alle manifestazioni di protesta e che provano forti sentimenti, ma non creano disordini".
Utilizzando le proteste in corso in tutta la Gran Bretagna per reprimere, in modo unilaterale, i diritti fondamentali, il primo ministro Keir Starmer è riuscito ad esacerbare il conflitto razziale, infiammare le tensioni, creare divisioni, penalizzare la libertà di espressione e a prendere chiaramente sottogamba le preoccupazioni legittime.
Robert Williams è un ricercatore che vive e lavora negli Stati Uniti.
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Enorme ! ElonMusk ha appena interrogato pubblicamente Thierry Breton su un enorme “contratto” concluso tra la Commissione Europea e NewsGuard , una grande azienda americana totalmente legata al Deep State e Wikipedia, incaricata di “consigliare l’Unione Europea nella sua strategia per combattere la disinformazione”! NewsGuard, attraverso i suoi consigli, è addirittura “all'origine” del regolamento europeo sulla censura DSA ! Musk ha chiesto pubblicamente a Breton se tutto ciò fosse confermato. Breton si rifiutò di rispondere. Ecco chi controlla la nostra libertà di espressione e di dibattito oggi! Per favore mi faccia sapere! È inaccettabile!
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PRIMA PAGINA Corriere Della Sera di Oggi mercoledì, 06 novembre 2024
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Odio il cappotto termico nelle case.
Per me devono respirare. Punto.
Ma ecco cosa dice un esperto muratore.
"Il vostro appartamento sarà una raccolta di umidità, tra muro esterno e pannelli di polistirene (scarto derivato dalla lavorazione del petrolio, materia prima in mano alla multinazionale americana 3M).
Più o meno come mettersi un sacchetto della spesa in testa, provate a respirare.....
certamente non entrerà il freddo, non entrerà il caldo, ma di sicuro quello che produce dentro casa:
docce, cucina, panni stesi, il semplice sudare e respirare di notte, rimarrà tutto dentro casa.
Quindi a traspirabilità già eravate scarsini, ora siete a zero.
Quel che è dentro, sta dentro. Umidità di risalita inclusa.
Poi forse vi sfugge, ma siete giustificati perchè non fate il mio mestiere, ma quei pannelli, chiamati polistirene espanso (espanso con un gas), quando avranno esaurito la loro tenuta o durata del gas che li rende leggeri e apparentemente traspiranti, sarà nociva come oggi vengono classificati alcuni materiali come le guaine bituminose, il cartongesso, le resine e tanti bei materiali che, guarda caso, le discariche/stazioni ecologiche, non accettano più.
L'amianto/eternit in tempi non lontani era il materiale del futuro, dimenticate?
Quindi sappiate che tra "tot" anni, appena lor signori dovranno vendere altro (tipo elettrico al posto della benzina), anche i vostri cappotti dovranno essere smaltiti come l'eternit oggi. Obbligatorio.
Sempre che chi li ha montati oggi si sia ricordato di risanare prima i muri, eliminare le parti cedevoli di pittura e di intonaco (altrimenti a cosa si attaccano?).... ripristinare il livello, dare un primer, un rasante di presa, applicare a regolari "patacche" della colla specifica i pannelli e assicurarli con cura con funghi a battere o tasselli particolari e verificarne la tenuta uno ad uno. Poi rasante, rete, ancora rasante, tonachino colorato a finire. Ai prezzi che vedo in giro dubito, quindi auguratevi anche che resti attaccato".
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Bel compleanno
Avrei voluto fare il solito post sul fatto che oggi è stato il mio compleanno, scrivere una qualche banalità sul tempo che passa eccetera, ma tra una cosa e l'altra non l'ho più scritto e ora neppure ho troppa voglia di farlo.
Il perché è presto detto: ho ricevuto una brutta notizia, livello devastante.
Qualche giorno fa mia madre mi ha detto che la moglie di mio cugino non stava bene ed era ricoverata da qualche tempo in ospedale fuori regione. Di solito mi danno sempre tardi le notizie in famiglia, sono sempre l'ultimo a sapere le cose, insomma.
Bene oggi, a tipo due giorni di distanza dall'aver saputo della malattia di lei sempre mia madre, dopo avermi fatto gli auguri di buon compleanno, mi ha informato che non c'è più.
Non ho già un cazzo da festeggiare visti gli anni che compio, ma ora ce n'è ancora meno.
Roberto, mio cugino, mi ha aiutato quando sono andato in USA, mi ha ospitato e mi ha dato consigli su come muovermi per andare nel New Jersey dalla nostra prozia americana che mi avrebbe accolto per altri due mesi circa prima di ripartire per l'Italia.
A lui sono molto legato per tanti motivi anche se da piccoli abbiamo avuto i nostri litigi. Era riuscito ad entrare in una multinazionale e ormai gira il mondo essendo diventato un manager apprezzato.
Ricordo la gioia quando nacquero le due gemelle ed è a loro che penso: cosa faranno senza più la loro madre?
È tutto quello che mi viene in mente.
Bel compleanno, vero?
Di merda.
#pensieri#pensieri in solitudine#pensieri miei#famiglia#sfogo#compleanno#compleanno di merda#dolore#tristezza#e che altro dire?
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"Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.
Aeroporti, qualche isola, industrie zero, terre poche, risparmi privati ridicoli, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un Pil inferiore alla sola provincia di Treviso.
È bastato un sol boccone.
PER L’ITALIA È DIVERSO:
Un capitale assolutamente enorme.
Secondo al mondo in quanto a risparmio privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste meravigliose.
Quinta potenza industriale al mondo prima dell'euro, ottava oggi.
Il Made in Italy è ancora oggi il marchio numero uno al mondo, davanti a Coca Cola.
Biodiversità superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei.
Come capitale artistico monumentale, non ne parliamo neanche: è superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia e Germania, più qualche fondo americano, cinese o arabo hanno fatto la spesa da noi a "paghi uno e prendi quattro".
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total.
Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana.
Anche il sistema bancario è passato ai francesi insieme all'alimentare.
I tedeschi si sono presi la meccanica, e il cemento.
Gli indiani tutto l'acciaio.
I Cinesi si son presi quote di TERNA, e tutto PIRELLI agricoltura.
Se ne sono andate TIM, TELECOM, GIUGIARO, PININ FARINA, PERNIGOTTI, BUITONI, ALGIDA, GUCCI, VALENTINO, LORO PIANA, AGNESI, DUCATI, MAGNETI MARELLI, ITALCEMENTI, PARMALAT, GALBANI, LOCATELLI, INVERNIZZI, FERRETTI YACHT, KRIZIA, BULGARI, POMELLATO, BRIONI, VALENTINO, FERRE’, LA RINASCENTE, POLTRONA FRAU, EDISON, SARAS, WIND, ANSALDO, FIAT FERROVIARIA, TIBB, ALITALIA, MERLONI, CARTIERE DI FABRIANO, ..... Ma...non hanno finito.
Ci sono rimaste ancora le case e le cose degli italiani.
E I LORO RISPARMI. CIRCA 3.000 MILIARDI DI EURO.
ORA VOGLIONO QUELLI.
Ecco chi ha chiamato Mattarella e gli ha "intimato " di procedere a sbarrare la strada a chi poteva mettere a rischio la prosecuzione della spoliazione.
I fondi di investimento, i mercati, che, come ricordavo raccolgono i soldi delle mafie, tutte, grandi e piccole, dei traffici di droga, di umani, di truffe internazionali, di salvataggi bancari, del "nero" delle grandi multinazionali, siano esse del commercio, dei telefonini, della cocaina o delle armi, questi fondi di investimenti dicevo, non hanno finito.
Ora tocca alle poche industrie rimaste, ai fondi pensioni, ai conti privati, agli immobili. Ora tocca a noi.
Ecco perché non serve a nulla mediare, arretrare un po'.
Non si placheranno, l'abbiamo già visto. BISOGNA FERMARLI ORA.
Ogni generazione ha il suo Piave. Questo è il nostro."
~ Gian Micalessin, giornalista indipendente
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Andrea Masala
Il Qatar ospita la più grande base militare americana in tutto il medioriente, ma è anche il paese che più finanzia hamas. Ospita Al Jazeera e i mondiali di calcio.
Israele ha ora un ministro che si professa “fascista omofobo” e un primo ministro, Netanyahu, che dice che Hitler non voleva far del male agli ebrei, ma poi fu convinto da un palestinese a farlo. Non ha messo neanche mezza sanzione alla Russia (con la quale concorda bombardamenti su Siria e Libano) ma viene appoggiata da tutta la coalizione antirussa internazionale.
La Turchia fa parte della Nato ma non ha messo mezza sanzione alla Russia (anzi triangola per fargliele aggirare), fa parte della Nato ma dice che i miliziani di Hamas non sono terroristi ma patrioti, mentre tutti i suoi partner atlantici dicono che sono come Isis. Mentre dice che Hamas è un movimento di liberazione nazionale e non terrorista, condanna come terrorista ogni movimento kurdo in Turchia e nei paesi limitrofi.
Biden raccomanda a Israele di non eccedere nella rabbia (mentre siamo già al quadruplo dei morti palestinesi) per non fare gli errori fatti dagli USA in Iraq e intanto manda le due principali portaerei in funzione anti Iran.
I paesi arabi circostanti oscillano tra la distruzione dello stato di Israele e gli accordi di Abramo, mentre intanto aderiscono ai Brics.
L’Occidente usa il diritto internazionale a giorni alterni, per alcuni vale e per altri no, certi crimini di guerra sono degni di incriminazione al Tribunale dell’Aia, altri no.
Per Putin occupare la Palestina è un reato, occupare l’Ucraina un destino. Per chi lo accusa “c’è un occupante e un occupato” vale solo a seconda delle alleanze.
Il mondo è così: disordinato, incoerente, casuale, conflittuale senza ratio. Ad ordinarlo è la nostra facoltà di analisi e razionalizzazione. Che non possono essere oggettive ma solo situate: bisogna scegliere un punto di vista. A raccontarci il mondo di oggi ci sono solo i punti di vista delle grandi potenze globali e di quelle medie regionali. Ognuno ce lo racconta partendo dalle sue convenienze.
Noi possiamo solo provare a metterci dal punto di vista dei popoli e della pace. Oppure aderire a una delle potenze, grandi o medie, secondo nostra convenienza o ideologia (o religione). Il punto di vista dei popoli e della pace è il più difficile, il più negato da tutti, ma è l’unico possibile per la convivenza e la cooperazione. Non so se sia un bene o un male, ma l’unica prospettiva che un poco si avvicina a questo è oggi incarnata dalla chiesa cattolica e dai movimenti di diverse società civili (anche in Israele, anche in Usa, anche in Palestina).
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Storia Di Musica #321 - Okkervil River, The Stage Names, 2007
Fino a 15 giorni fa non conoscevo questo gruppo, e la sua storia variegata e spassosa. Non conoscevo ovviamente nemmeno il loro modo di fare musica, che mi ha colpito davvero tanto. Will Sheff, voce e chitarra, Zach Thomas al basso e al mandolino e Seth Warren alla batteria sono tre amici sin dal tempo del liceo, e vivono nel New Hampshire. Si trasferiscono dopo il college ad Austin, in Texas, e mettono su una band: prendono nome dal titolo di un racconto di Tat'jana Nikitična Tolstaja (che discende da un ramo minore dei Tolstoj), contenuto nella raccolta Sotto Il Portico Dorato, che si intitola Sul Fiume Okkervil, che è un breve fiume che passa per San Pietroburgo: Okkervil River. Siamo a fine anni '90 del '900 e i nostri registrarono un album autoprodotto composto da sette canzoni intitolato Stars Too Small To Use. Iniziano a fare concerti, la band si allarga (Jonathan Meiburg alla fisarmonica e poi all'organo). Nel 2002 la famosa etichetta indipendente Jagjaguwar li mette sotto contratto: Seth Warren abbandona per seguire la carriera accademica a Berkely e viene sostituito da Mark Pedini alla batteria. Nello stesso anno pubblicano il loro primo LP, Don't Fall In Love With Everyone You See. Un anno dopo si spostano a San Francisco, Warren ritorna in gruppo, e pubblicano Down The River Of Golden Dreams. La band ha continui cambi di formazione, ma raggiunge una certa forma quando Travis Nelsen sostituisce Pedini alla batteria e si aggiunge un altro chitarrista, Howard Draper. Con questa formazione, nel 2005, pubblicano il loro lavoro più riuscito, che li fa conoscere in maniera decisiva anche oltre la scena indipendente: Black Sheep Boy è osannato dalla critica e vende benissimo per un disco indipendente, tanto che la band lo pubblica nel 2006 anche in Europa e ne fa uscire un mini EP in accompagnato, Black Sheep Boy Appendix. Zach Thomas esce dal gruppo e viene sostituito da Pat Pestorius. Il suono è un folk rock ricco, delicato, gioioso ma sono le idee dei testi di Sheff che stupiscono, in una sorta di costruzione di musica cabaret dove il racconto, a volte stucchevole, di ciò che succede intorno a lui è il fulcro della musica degli Okkervil River. E prova maestra è il disco di oggi, uscito nell'Agosto del 2007 e quasi da subito un classico della musica indipendente.
The Stages Names è, come suggerisce il titolo, una riflessione ironica e senza peli sulla lingua sull'essere un'artista e sulle storie che l'esserlo nasconde. Our Life Is Not A Movie Or Maybe prende in giro il già allora evidente e potente ingigantimento di qualsiasi cosa succeda nella vita di chiunque, o per meglio dire, la voglia di rendere le cose della vita molto più drammatiche o epiche di quello che sono (It's just a life story, so there's no climax\No more new territory, so pull away the IMAX). Unless It's Kicks è una analisi sul rapporto artista fan, A Hand To Take Hold Of The Scene è la prima genialata, infatti è una canzone che racconta della trama di due programmi TV, Cold Case (famoso anche in italiana, sulla squadra dell'FBI chiamata a risolvere i casi irrisolti di anni precedenti) e Breaking Bonaduce (una sorta di documentario su Danny Bonaduce, famoso attore bambino degli anni'70, che raccontava dei suoi problemi familiari da adulto) in cui furono usate canzoni della band (in Cold Case Black Sheep Boy). Savannah Smiles è la storia di Shannon Wilsey, famosa pornostar americana, che prese il suo nome d'arte da un film, Savannah Smiles del 1982: la sua è una storia tragica, poichè dopo un incidente stradale dove rimase sfregiata, decise di suicidarsi per non essere vista "brutta". Plus Ones è un piccolo capolavoro: l'espressione indica nelle liste dei concerti le aggiunte che gli ospiti dei backstage hanno per le entrate, ed è un testo quasi non sense che aggiunge uno o più unità a famosi titoli di canzoni: ? and the Mysterian che scrissero 96 Tears diventano 97, le 50 Ways To Leave Your Lover di Paul Simon diventano 51 e così via, citando anche i The Byrds di Eight Miles High, i R.E.M. di 7 Chinese Bros., David Bowie in TVC15 ed altri. You Can't Hold The Hand Of A Rock And Roll Man cita nel titolo un testo di una canzone di Joni Mitchell, Blonde In The Bleachers, e cita nel testo un quadro di Marchel Duchamp, La Sposa Messa A Nudo Dai Suoi Scapoli, Anche. John Allyn Smith Sails è dedicata alla vita e al suicidio del poeta confessionale John Berryman (originariamente John Allyn Smith). La canzone si conclude rielaborando la tradizionale canzone popolare Sloop John B (resa famosa dai Beach Boys), paragonando la morte a un viaggio di ritorno a casa. Non posso non citare anche Title Track (che cita Hollywood Babylonia di Kenneth Anger) e la toccante A Girl In Port, canzoni misteriosa e dolente. Le canzoni hanno una gioiosa musicalità e il disco va persino in classifica su Billboard. Will Sheff si mostra un cantautore davvero poliedrico e la band gira a mille, usando spesso solo strumenti acustici (tranne in Title Track e poche altre occasioni). Un piccolo gioiello scoperto in questo mese di Aprile, che con la seconda copertina capite benissimo a cosa è dedicato (almeno spero....)
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Signore, dammi la sicurezza di sé di un giornalista italiano che non sa che lo stato di Washington sia dalla parte opposta di Washington, D.C. e commenta sulla politica americana.
via https://x.com/matteozullo_mz
Più che "sicurezza di sé" la chiamerei in un altro modo, riferendomi alla faccia.
Cmq. cose che capitano oggi agli ignoranti che parlano agli ignoranti, fenomeno divenuto dilagante coi social. Un tempo c'era un cordone sanitario per aiutarli: l'autocensura, la risata in piazza, il sano, pubblico MA STAI ZITTO, MONA.
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