#non avere coraggio
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artemisx78 · 1 month ago
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When Someone stole a part special of your Heart but in the same time...
this part change at you...in a Stone, because for a moment to belive it...
all your world have lose control...
and in the same time...
when your soul tourn back on your steps...
Will found only the sweetness of the lonliness into the Heart...
this Is really the pain... Dolcezza e passione 🌹 @artemisx78
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“La grotta in cui hai paura di entrare ha il tesoro che cerchi.”
— Joseph Campbell
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità. Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro.E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento.
Umberto Galimberti
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lonelysmile · 10 months ago
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purtroppo la gente non capisce che ci sono persone (tipo me) che non si sentono a loro agio in determinate situazioni sociali e quindi preferiscono non parteciparvi
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C'è sempre tempo per aver paura, adesso non è il momento! 🖤
Cit. "L'amore si impara leggendo"
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a-silent-bear · 2 years ago
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Qualunque decisione tu prenda, in qualunque direzione tu vada, qualsiasi sia il tuo stato d’animo, ci saranno sempre persone contrariate dalle tue scelte. Sempre. Ora le cose sono due: o conosci te stesso talmente tanto da rimanere stabile e indenne, o barcolli e speri di non cadere, laddove sono tutti pronti allo spettacolo.
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rivoluzionaria · 1 year ago
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«Non basta volerlo» disse lei con un filo di voce, senza smettere di fissare l'orizzonte. «Devi avere anche il coraggio di viverlo».
— manuela g.
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sentimentoviscerale · 17 days ago
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Ieri ho giocato con una bambina di sette anni. Non era previsto. È successo. Mi ha guardato, mi ha sorriso, e ha detto: “Vieni con me, ti faccio vedere una cosa”.
Mi ha fatto sedere, ha preso uno stetoscopio: “Senti il mio cuore?” e poi "Fammi sentire il tuo" . Poi abbiamo giocato al dottore: lei curava, io facevo finta di star male, ma a un certo punto non serviva più fingere. Mi sentivo davvero curato. Mi ha mostrato qualche passo di ginnastica ritmica, con l’orgoglio semplice di chi vuole solo condividere. Io, dai miei quasi trent’anni, ho provato a starle dietro, goffo e ridicolo, ma felice.
Mi ha presentato Bobby, il coniglio, e Lulù, l’orso: si abbracciavano forte. “Stanno sempre insieme”, mi ha detto. Poi si è seduta accanto a me, con naturalezza, come se lo facesse ogni giorno. Mi ha fatto vedere i suoi premi, i suoi giochi preferiti. E poi di nuovo: “Vieni con me”. Come se volesse darmi in prestito il suo mondo, anche solo per un attimo.
E mi è rimasta addosso quella frase. “Vieni con me”. Noi adulti ce ne dimentichiamo. Di dire: ti mostro cosa c’è dentro di me. Forse per paura che non basti. Che non sia abbastanza bello per l’altro. Ma i bambini no. Ti aprono tutto senza filtri. E tu, se hai il coraggio di chinarti, di seguirli, ti accorgi che il mondo, visto da lì, è ancora pieno di magia.
A volte basta avere solo il coraggio di cambiare prospettiva.
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leggerezza-dell-essere · 2 months ago
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1. Eliminare i sensi di colpa.
2. Non fare della sofferenza un culto.
3. Vivere nel presente (o almeno nell’immediato futuro).
4. Fare sempre le cose di cui si ha più paura; il coraggio è una cosa che s’impara a gustare col tempo, come il caviale.
5. Fidarsi della gioia.
6. Se il malocchio ti fissa, guarda da un’altra parte.
7. Prepararsi ad avere ottantasette anni.
Erica Jong, Come salvarsi la vita
_____Sandra Ramos Casasampera
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vintagebiker43 · 3 months ago
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Nella sua rubrica del Foglio il giornalista Andrea Marcenero si dice dispiaciuto perché Sigfredo Ranucci non è morto mentre era a Sumatra nel 2005.
Le parole del figlio, Andrea Ranucci, sono da leggere:
"Caro Andrea,
fortunatamente mi sono imbattuto così poche volte nelle pagine del "giornale" in cui scrivi da non sapere né il tuo cognome né se tu - spero vivamente per la categoria di no - sia un giornalista professionista o un comico satirico, sono il figlio di Sigfrido Ranucci e nonostante alcune volte me ne sorprenda anche io, non sono ancora orfano di padre.
Vivo da sempre con il pensiero, il timore che ogni volta che saluto mio padre possa essere l'ultima, del resto credo sia inevitabile quando vivi per decenni sotto scorta, quando hai sette anni e ci sono i proiettili nella cassetta della posta di casa tua, quando vai a mangiare al ristorante e ti consigliano di cambiare aria perché non sei ben gradito nella regione, quando ti svegli una mattina e trovi scientifica, polizia, carabinieri e DIGOS in giardino perché casualmente sono stati lasciati dei bossoli, quando ricevi giornalmente minacce, pacchi contenenti polvere da sparo e lettere minatorie, o semplicemente quando ti abitui a non poter salire in macchina con tuo padre.
Ricordo perfettamente il periodo dello Tsunami e dell'isola di Sumatra, che giusto per precisione si trova in Indonesia e non India, quando papà con il parere contrario del suo Direttore Roberto Morrione decise di raccontare la vicenda in uno dei luoghi più martoriati dalle inondazioni, lontano dalle comodità e dai luoghi privilegiati dai quali tutti i media scrivevano.
È uno dei primi ricordi di cui ho contezza, avevo 5 anni, mia sorella 6, mio fratello forse 8, eravamo in macchina, erano circa 40 ore che nessuno riuscisse ad avere contatti con papà, mamma tratteneva le lacrime a fatica, sola con noi tre, faceva finta che andasse tutto bene, forse è stata la prima volta che ho avuto la sensazione che dovessi percepire la vita con papà come se fosse a tempo, con una data di scadenza.
Ebbene sì, è tornato sano e salvo e a distanza di 20 anni purtroppo per te, Andrea, per fortuna per noi e credo di poter dire per il paese è ancora qui, a svolgere il suo lavoro come sempre, vivo e vegeto anche se in tanti lo vorrebbero morto.
Il morto del giorno è il giornalismo italiano, ancora una volta, e chi è l'assassino è evidente a tutti.”
Chapeau. Solidarietà a Ranucci, viva ammirazione per il suo coraggio e la sua forza. Evviva Report, uno dei pochi presidi di democrazia ancora presenti, capace di incarnare l'idea per cui il giornalismo deve essere il cane da guardia del potere e non, come spesso capita nel nostro paese, il cane da compagnia o, addirittura, da riporto.
@CarloCunegato
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ragazzoarcano · 1 year ago
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"Di che cosa potrebbe essere capace una persona che ha paura di essere respinta se improvvisamente trovasse il coraggio di chiedere? Non otterrebbe risultati migliori in tutto ciò che fa?"
— Jia Jiang - Più forte dei no
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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«Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; [... ...] per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.» Mt 24,6
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lonelysmile · 1 year ago
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i miei mi hanno appena "attaccata" dicendo che rompo le scatole solo perché mi lamento perché mio papà in casa non fa assolutamente nulla (ad esempio quando mangia potrebbe sistemare le cose che ha usato e buttare i rifiuti o pulire ciò che ha sporcato invece tocca sempre a me o a mia mamma) oppure perché dicono che non accetto le opinioni degli altri (ho sentito dire frasi razziste e sessiste da alcuni parenti e a casa ho espresso il mio disaccordo ma non penso che siano opinioni personali ma semplicemente concetti che oggi non dovrebbero essere più condivisi)
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falcemartello · 21 days ago
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Un recente rapporto di Legambiente ha generato i soliti titoli terrorizzanti, ma i dati italiani e mondiali parlano chiaro: non c'è alcuna tendenza all'aumento degli eventi estremi legati al clima.
In occasione della pubblicazione del rapporto di Legambiente “Bilancio 2024 dell’Osservatorio Città Clima”, ci sono state diverse agenzia stampa con comunicati terrorizzanti: ne riporto qui uno, volutamente senza indicarne l’origine (si dice il peccato ma non il peccatore!): «È stato un anno nero per il clima dall'Atlantico al Pacifico, il 2024 è stato segnato da eventi estremi senza precedenti. In Italia sono stati 531, sei volte in più in un decennio».
La prima considerazione che viene alla mente è che un aumento di 6 volte in dieci anni degli eventi estremi climatici in Italia è qualcosa che non può avere alcun senso reale! Ma al di là di considerazioni di “buon senso”, ciò che contano sono i dati.
Ed i dati parlano chiaro. Basta vedere il report a cura del CNR-IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) sulle frane ed inondazioni in Italia dal 1951 ad oggi (clicca qui). Come purtroppo ultimamente spesso succede, bisogna saltare a piè pari il titolo (spesso anche l’abstract di articoli scientifici, alle volte scritti più per compiacere l’editore che non per presentare il vero contenuto del lavoro) ed avere il coraggio di leggere l’intero scritto. Si scopre che gli eventi di frane ed inondazioni in Italia con almeno un decesso o un disperso hanno un andamento costante dal 1951 ad oggi, sia come numero di eventi che come vittime. Ci sono stati anni particolarmente nefasti come il 1951 ed il 1966 (le alluvioni del Polesine e di Firenze tra tutte) e tra i decessi non può non spiccare la tragedia del Vajont, che nulla ha a che vedere col clima. Ma negli ultimi anni non si osserva nulla di anomalo ed il recente aggiornamento del 2024 conferma la stazionarietà dei fenomeni con 14 eventi e 19 tra decessi e dispersi.
(continua)
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raccontidialiantis · 3 months ago
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Lo ghiaccerà con gli occhi, stasera
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“Occhio per occhio e il mondo diventa cieco.”  (M. K. Ghandi)
Luna l’ha appena scoperto: ieri sera è venuta a conoscenza del fatto che lui si vede con un’altra donna. Lo starà facendo perché forse la nuova preda è più fedele e servile di lei; più esperta nelle cose di sesso, pensava. Tuttora non osa ammettere neppure a sé stessa che invece egli potrebbe semplicemente amarla.
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Sei anni d’amore e di totale, sua totale e piena devozione per lui gettati al vento. Non ci sarà più quel gioco gentile ma stimolante e crudele tra due che si amano. Non si sottoporrà più con genuina e partecipata gioia ai riti dolorosi ma per lei dolcissimi e intimi a cui Manuel con pazienza l’aveva abituata.
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Le prime volte infatti, alle richieste dell’uomo lei reagiva con veemenza. Probabilmente, da qualche parte nei recessi della sua mente abituata ad obbedirgli e scattare a comando, troverà il coraggio di troncare con lui. Una salutare alzata d'orgoglio. Intanto comunque stasera per l’ultimo appuntamento con lui s’è fatta stupenda.
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Ma è assolutamente decisa: non lo lascerà avvicinare al suo corpo più di tanto e non si farà mai più neppure toccare, da lui. Lo guarderà come un animale ferito a morte guarda il cacciatore che gli ha ficcato una pallottola nel cuore, prima di esalare l'ultimo respiro. Piangerà dentro, ma non gli darà la soddisfazione di vederla sanguinare e soffrire per davvero, stavolta. L’ultima volta.
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Con Manuel, all'inizio della loro storia Luna era una donna risoluta e anche aggressiva, lo combatteva e litigava molto, con lui. Rivendicava come donna un suo ruolo paritario, nel rapporto che si stava creando tra loro due. Poi, per puro amore di quell’uomo, ha accettato progressivamente tutto e man mano s’è sottomessa in toto al suo volere.
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Dopo alcune settimane la cosa ha iniziato decisamente anche a piacerle: non vedeva l’ora di indossare il collare, desiderava soltanto essere sculacciata e punita nelle mille, sottili maniere che lui conosceva. S’era finalmente insinuato nella sua psiche il gusto tenue, subdolo, riprovevole ma pervicace della sottomissione al maschio dominante.
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Dio come godeva con lui nel farlo. E oggi pomeriggio altre news. La sorpresina finale: Dolores, la nuova donna che ha inaspettatamente accartocciato il cuore del suo Padrone, sembra che sia addirittura una dominatrice lei stessa.
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E che sia una molto forte e determinata, con gli uomini. Manuel l’ha conosciuta da poco, a una convention inter-aziendale. La nemesi vuole che lei abbia subito messo gli occhi proprio su di lui e che adesso non voglia avere a che fare con nessun altro uomo.
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E sembrerebbe addirittura che come prima volta lei abbia voluto che Manuel partecipasse a una sua cosa a tre con il suo accompagnatore e collaboratore tuttofare storico e fedele. La versione moderna del puro schiavo. Lo ha voluto quindi come secondo schiavo. E l’uomo oggetto di tanta cura, dopo un iniziale disorientamento ha accettato.
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Adesso, ogni volta che lui pensa alla sua nuova Padrona o che la vede, che qualcosa gliela ricorda, ha un tuffo profondo al cuore. Che il nuovo arrivato Manuel sia il benvenuto, nel mondo della dominazione e nella parte dello schiavo: proverà così, ogni volta che lei vorrà, del puro dolore fisico.
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E l'umiliazione di essere la seconda scelta, di sborrare dentro di lei solo dopo che lei avrà goduto col primo schiavo. Subirà costantemente l’umiliazione psicologica più imbarazzante e tenace, qualcosa che si protrae durante i giorni a seguire e che incide in modo definitivo sull’autostima del soggetto sottomesso, specie se di sesso maschile.
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S’abituerà a servirla secondo il suo assoluto volere. Luna, la schiava di ieri invece, per parte sua, una volta ammortizzato il colpo e finite le lacrime, le parole, presto tornerà libera dal giogo della passione con un uomo ormai profondamente cambiato. Forse col tempo troverà un altro dominante, per continuare a soffrire d'amore e godere nel farsi dominare.
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Il maschio curioso, carico di desiderio sessuale e assetato di vita che comunque è dormiente in Manuel vorrebbe addirittura farla incontrare con la sua padrona. Ma sa che per ora questa è solo una sua fantasia. Chissà: forse in un futuro non troppo lontano…
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In ogni caso, più probabilmente questa vicenda segnerà la nascita di una nuova Luna: stavolta prenderà il ruolo di una vendicativa, gelida, cattiva, lucida, spietata e ormai esperta dominatrice. Le vicende tra amanti sono spesso molto complicate, aggrovigliate.
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Accadono inattese vere e proprie rivoluzioni copernicane. Esse mutano i desideri delle anime che inspiegabilmente si attraggono. E nascono i comportamenti d'amore e le storie più singolari.
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RDA
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tulipanico · 4 months ago
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È tradizione ormai, questo post alla fine dell'anno, ma non mi riusciva di scegliere solo nove fotografie, tutta la bellezza raccolta non ci entrava in soli nove spazi. È stato un anno pazzo, per la prima volta posso dire di aver soddisfatto quasi tutti i buoni propositi che mi ero prefissata, mi guardo indietro e -forse- mi voglio un po' bene.
Alla bellezza, al coraggio, alla luce, all'amore che è in ogni cosa. Mi auguro di potervi trovare ancora, di essere capace di vedervi lungo la strada, sempre.
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