#mostre storiche
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Montechiaro d’Asti: Una celebrazione di eccellenze e tradizioni locali
Il 3 novembre 2024 Montechiaro d’Asti ospita una giornata all’insegna del tartufo bianco e delle specialità del Monferrato.
Il 3 novembre 2024 Montechiaro d’Asti ospita una giornata all’insegna del tartufo bianco e delle specialità del Monferrato. Il 3 novembre 2024, Montechiaro d’Asti accoglierà la tanto attesa Fiera Nazionale del Tartufo Bianco del Monferrato, un appuntamento immancabile per gli amanti della gastronomia e delle tradizioni piemontesi. L’evento promette un ricco programma di attività, degustazioni e…
1 note · View note
fashionbooksmilano · 2 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Varvara Stepanova
Una vita costruttivista
Aleksandr Lavrent’ev    Introduzione di Nicoletta Misler
Idea Books Edizioni, Milano 1988, 189 pagine,  telato con svc illustrata, 27,5 x 25,5 cm,  con oltre 350 ill. nel testo di cui 80 a colori, ISBN  9788870170399
euro 45,00
email if you want to buy :[email protected]
Questo volume, riccamente illustrato, presenta per la prima volta in modo completo l'opera multiforme di Varvara Stepanova, protagonista delle avanguardie sovietiche, pittrice, grafica, designer, stilista, scenografa, costumista e poetessa futurista. Come Rodcenko, Stepanova fu tra i fondatori del costruttivismo e partecipò alle mostre storiche del movimento. Dal 1924 fino al 1958 si occupò di grafica editoriale. È questo il campo in cui l'artista lavorò in modo più continuativo e ad esso è dedicato un lungo capitolo in cui viene presentata un'impressionante quantità di materiale iconografico inedito.
15/01/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
12 notes · View notes
sardies · 2 months ago
Text
“Non era solo Garum”, a Porto Torres la cucina dell’antica Roma
Porto Torres. Degustazioni, mostre, spettacoli e rievocazioni storiche, per vivere l’intero patrimonio della vita e della cucina nell’antica Roma, con un approfondimento sull’alimentazione nella Colonia Iulia di Turris Libisonis. Sabato 5 ottobre alle 16 la Direzione regionale Musei nazionali Sardegna e il Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano” di Porto Torres, in collaborazione con…
0 notes
londranotizie24 · 2 months ago
Link
0 notes
jacopocioni · 4 months ago
Text
Il Fascino del Pitti: Un Viaggio tra Moda e Cultura a Firenze nel 2024
Tumblr media Tumblr media
Il Pitti Immagine è uno degli eventi più prestigiosi del mondo della moda, un appuntamento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore. Ogni anno, Firenze diventa il palcoscenico di questa straordinaria manifestazione che combina eleganza, innovazione e tradizione, attirando migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. Il Pitti Immagine ha origini storiche che risalgono al 1952, quando si tenne la prima sfilata di moda italiana a Firenze. Da allora, l'evento è cresciuto esponenzialmente, diventando un punto di riferimento per la moda maschile con Pitti Uomo.
Tumblr media
Pitti Uomo, la manifestazione principale, si svolge due volte l'anno, a gennaio e giugno, e rappresenta un'opportunità unica per i designer emergenti e i marchi affermati di presentare le loro collezioni. Le sale della Fortezza da Basso, l'imponente fortezza rinascimentale che ospita l'evento, si trasformano in un vibrante hub creativo dove si intrecciano business, arte e cultura. Ogni edizione del Pitti Uomo è caratterizzata da temi specifici che influenzano non solo le collezioni presentate, ma anche l'intero allestimento dell'evento. Questo approccio tematico non solo stimola l'immaginazione dei partecipanti, ma offre anche una visione anticipata delle tendenze future. Il Pitti è noto per la sua capacità di lanciare nuove tendenze e di dare spazio a innovazioni stilistiche, che spesso definiscono le mode delle stagioni successive. Il Pitti Immagine non è solo moda. Le sue edizioni includono eventi collaterali che spaziano dall'arte alla fotografia, offrendo un'esperienza culturale completa. Mostre, installazioni e performance artistiche arricchiscono il programma, rendendo ogni visita al Pitti un'esperienza immersiva e stimolante. In conclusione il Pitti, si vive non si racconta. Queste alcune immagini "catturate" durante Pitti 2024, dal fotografo Marco Rappo tel. 3471490980 @the_maskedphotographer
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
  Read the full article
0 notes
carmenvicinanza · 7 months ago
Text
Silvia Rosi
Tumblr media
Silvia Rosi esplora lo spazio della memoria e della rappresentazione di sé, attraverso l’utilizzo di fotografia e video. 
Nella sua pratica riflette sulla costruzione dell’identità con l’intento di creare una nuova realtà.
Partendo dall’archivio fotografico familiare e attingendo alle origini e all’eredità culturale, ripercorre la sua storia personale rappresentata attraverso autoritratti in cui interpreta i suoi genitori raccontando la loro esperienza di migrazione dal Togo all’Italia.
Il suo lavoro è stato pubblicato, tra gli altri, da Foam e British Journal of Photography e selezionato per diverse residenze in giro per il mondo.
Premiata con il Jerwood/Photoworks Awards e inclusa nel progetto del British Journal of Photography, Portrait of Britain, ha vinto il Premio Vic Odden della Royal Photographic Society ed è stata tra le persone finaliste del MAXXI Bulgari Prize.
Ha partecipato a numerose mostre in contesti internazionali tra cui spiccano la National Portrait Gallery, il Brooklyn Museum e il LACMA di Los Angeles.
Con l’autoritratto affronta, da una prospettiva personale, ciò che diventa un racconto collettivo, carico di messaggi che sfociano in un più ampio discorso politico.
Nata a Scandiano, Reggio Emilia, nel 1992, vive e lavora tra Lomé e Londra, città in cui si è laureata in fotografia al London College of Communication della University of the Arts nel 2016.
Sin dai primi lavori è emersa la centralità della sua storia di italiana afro-discendente.
In Election Box, realizzato nei primi anni della sua formazione, l’esperienza di scrutatrice di seggio durante le elezioni è diventata uno spunto giocoso di riflessione sulla ‘sparizione’ delle persone nella cabina elettorale, ma anche sulla sua presenza in un luogo interdetto a chi non ha la cittadinanza italiana.
In Encounter è sempre il suo corpo al centro di un’indagine fotografica che attinge da motivazioni storiche e antropologiche: partendo dall’evoluzione della fotografia vittoriana, e in particolare dalla tradizione del ritratto in studio dell’Africa occidentale, ha ragionato sui processi di auto-rappresentazione che attribuiscono agli oggetti di scena un ruolo fondamentale nel costruire l’immagine e la storia della persona ritratta. Ha incluso elementi che rimandano a episodi di vita reali, come la presenza dei pomodori nel ritratto paterno che allude allo sfruttamento nei campi delle persone migranti in Italia, di cui egli stesso ha fatto esperienza.
I membri della sua famiglia, padre e madre, sono impersonati dall’artista stessa, che si cala in un ipotetico album di famiglia per raccontare il proprio vissuto attraverso quello dei suoi genitori.
La necessità di focalizzarsi sulle dinamiche della famiglia, attingendo al proprio passato ma anche attraverso altri tipi di archivi che è andata a ricercare in Togo, è inserita in una più ampia riflessione sui processi di immigrazione, sui retaggi coloniali e sulla perdita di alcune tradizioni nel passaggio tra contesti diversi.
L’esercizio della memoria è la sua pratica per riagganciare radici perdute e lavorare sulle conseguenze della diaspora africana.
In Protektorat riporta alla luce documenti del periodo coloniale tedesco in Togo, evidenziando la lotta per l’egemonia della lingua tra colonizzatori nelle colonie africane.
Per il Festival di Fotografia Europea, nel 2024, ha presentato la sua prima mostra personale italiana, dal titolo Disintegrata. Per questo lavoro ha raccolto centinaia di fotografie ordinarie, scatti di album di famiglia che raccontano la quotidianità di persone giunte dall’Africa prima del Duemila, in contesti diversi.
Per questo progetto, in una prolifica operazione di community building, Silvia Rosi ha attivato una rete italiana di persone afro-discendenti per formare un archivio familiare delle diaspore.
Le foto svolgono complesse funzioni sociali e diventano strumenti per affermare o indagare identità personale, appartenenza familiare, identificazione di genere, status di classe, affinità nazionale o appartenenza a una comunità.
La sua pratica artistica si muove nella relazione tra dimensione privata e pubblica della fotografia, tra immagine trovata e quella realizzata in studio, giocando sugli slittamenti di lettura e di significato generati dai diversi contesti di fruizione.
In un percorso che si snoda dall’album di famiglia al paesaggio abitato da corpi neri, esplora, restituisce e mette in scena, con umorismo, la nuova italianità fatta di differenze e sfumature, tutte importanti e degne di nota.
0 notes
lamilanomagazine · 8 months ago
Text
Milano, design week: il Comune presenta il palinsesto ufficiale della manifestazione
Tumblr media
Milano, design week: il Comune presenta il palinsesto ufficiale della manifestazione. Dal 15 al 21 aprile la Milano Design Week torna in città: zone storiche e nuovi itinerari per oltre 1.300 appuntamenti aperti al pubblico In occasione della presentazione della campagna Milano Home of Design, a Palazzo Giureconsulti, l'assessora al Lavoro e Sviluppo Economico Alessia Cappello ha illustrato il palinsesto ufficiale della Milano Design Week 2024, anticipando i numeri e i progetti della manifestazione che la città si prepara ad accogliere dal 15 al 21 aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile. "La Milano Design Week torna con un palinsesto ricco, sempre più globale e inclusivo, capace di dialogare con il territorio. Sarà una settimana di esposizioni e incontri per operatori e addetti ai lavori ma anche un'occasione per tutte e tutti di scoprire il design nelle sue diverse forme. Una festa per la città quindi, che non si limiterà alle zone storiche della Design Week ma coinvolgerà sempre più aree nuove e meno centrali, in un'ottica di valorizzazione di tutti i quartieri - ha detto l'assessora Cappello - Con la sua capacità di evolversi e rinnovarsi continuamente anche in termini di sostenibilità ambientale, la Design Week, con il Salone del Mobile, ha contribuito nel corso degli anni a consolidare il posizionamento di Milano come la casa del Design, a livello mondiale. A confermarlo sono i numeri delle presenze attese anche per questa edizione, i fatturati e l'indotto, le relazioni con i buyers e con la stampa non solo italiana, ma anche estera. La Milano Design Week si conferma dunque non solo un evento di prestigio, ma anche un motore di crescita economica e culturale per la città». I numeri dell'edizione 2024  Come ogni anno, il Comune ha selezionato attraverso un Avviso progetti e iniziative di interesse pubblico dedicati al design per costruire il palinsesto ufficiale della Milano Design Week. Confermato il trend di crescita degli ultimi anni, con 182 iniziative (+3,4% rispetto all'edizione del 2023) per un totale di 1.326 appuntamenti in città (10,5% in più dello scorso anno). Un dato particolarmente significativo a fronte delle regole più restrittive che l'Amministrazione ha proposto agli operatori per salvaguardare la coerenza e la qualità della manifestazione e limitare l'uso commerciale dello spazio pubblico. La Milano Design Week in città  Mostre, esposizioni, eventi e installazioni aperti al pubblico animeranno 18 diversi quartieri della città, ognuno contraddistinto da una propria identità e una diversa offerta. Addetti ai lavori, ma anche turisti e cittadini, potranno esplorare Milano muovendosi fra le zone storicamente protagoniste della settimana del design: Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale, Tortona. Confermate per il 2024 due delle novità dello scorso anno: Zona Porta Venezia e Zona Monumentale, che per questa edizione si arricchisce del nuovo itinerario che si svilupperà lungo la via e il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese. Molte le proposte diffuse in città che coinvolgeranno le zone Castello, Porta Romana, Stazione Centrale, San Vittore, Quadrilatero della Moda, Zona Bocconi, Navigli, fino a quelle meno centrali come Nolo, Crescenzago e Barona con progetti all'insegna dell'economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione. La Milano Design Week nei palazzi Anche quest'anno la manifestazione offre ai cittadini e ai visitatori l'occasione per scoprire i palazzi storici della città che apriranno le porte per ospitare iniziative a tema design: da Palazzo Litta, che accoglierà alcune mostre del progetto 5Vie Design Week, a Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni che saranno rispettivamente gli spazi per i due progetti di Elle Decor Material Home e L'Appartamento Spagnolo. Sarà possibile visitare anche Villa Mozart, grazie all'esposizione Doppia Firma della Fondazione Cologni, e Palazzo Morando con la mostra di fotografie di Carlo Valsecchi che racconteranno le opere realizzate in un ventennio dallo studio di architettura di Antonio Citterio e Patricia Viel. L'ex seminario arcivescovile, oggi Portrait Milano, sarà la sede di AudìHouse of Progress, mentre la Galleria d'Arte Moderna ospiterà La Casa dell'Architetto di Hearst. Inoltre Palazzo Giureconsulti si aprirà per Masterly- The Dutch in Milano, mentre nella Sala dei Pilastri del Castello Sforzesco sarà possibile visitare l'installazione di Stark, Transitions. La moda per la Milano Design Week Moda e design si incontreranno anche nell'edizione del 2024: dal palinsesto Milano Moda Design - promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana che accoglierà le iniziative dedicate alle home collection e gli eventi dei brand del fashion - a Bottega Veneta e Ralph Lauren che propongono installazioni e progetti di grande impatto visivo per la città, a Zegna che, in occasione della riprogettazione delle aiuole in piazza Duomo, darà nuova forma ad  alcune edicole cittadine e al proprio showroom di via  Montenapoleone. Molti altri appuntamenti coinvolgeranno anche il Quadrilatero della Moda. Riuso di edifici comunali dismessi Dopo la temporanea apertura dell'Istituto Marchiondi in occasione della Milano Design Week dello scorso anno, anche per questa edizione l'Amministrazione ha invitato gli operatori del design ad immaginare progetti o installazioni all'interno di spazi comunali dismessi da poter aprire al pubblico per l'occasione. Le proposte pervenute sono state selezionate da una commissione composta da Comune, Triennale, ADI Design Museum e Politecnico di Milano che ha selezionato due progetti tra loro molto diversi: - la ex Casa dell'Acqua di via Giacosa, edificio degli anni 20 all'interno del Parco Trotter, ospiterà un allestimento immersivo e sensoriale che attraverso il tema dell'acqua valorizzerà i locali dello storico edificio; - alcuni spazi commerciali dismessi di proprietà del Comune nei quartieri Cimiano e Niguarda, saranno rigenerati per accogliere le esposizioni di giovani designer emergenti e, alla fine della settimana del design, verranno rimessi a bando per ospitare negozi di vicinato a servizio del quartiere. Pedonalizzazioni tattiche  Per decongestionare il traffico veicolare e consentire una migliore fruizione da parte del pubblico, il Comune in collaborazione con AMAT e in accordo con i principali operatori delle zone interessate, realizzerà progetti di pedonalizzazione temporanea con elementi di urbanistica tattica in due delle aree a maggiore concentrazione di eventi: zona Tortona e zona Brera. Al termine della Design Week, gli arredi saranno riutilizzati per interventi di pedonalizzazione di fronte alle scuole della città. Temi prioritari dell'edizione 2024 Per la Milano Design Week 2024, il Comune ha chiesto agli operatori di prestare particolare attenzione a 4 temi prioritari: partecipazione dei giovani designer; l'utilizzo di soluzioni circolari e sostenibili per la creazione, il riuso o il riciclo degli allestimenti; massima inclusività e accesso alle persone con disabilità sensoriali e motorie; soluzioni per minimizzare l'utilizzo di auto private e favorire l'uso dei mezzi pubblici e la mobilità ciclabile e condivisa. Design week e accoglienza per i giovani Il 54% dei progetti accolti nel palinsesto prevedono iniziative rivolte ai giovani e alle giovani designer, per favorire la loro partecipazione alla Milano Design Week e dare visibilità al loro lavoro.  Molte le proposte arrivate su questo tema da parte sia di nuovi che di storici operatori: da Design Variation di Mosca Partner agli operatori di zona Tortona (Superstudio, Tortona Rocks e Tortona area Lab), alle iniziative di Porta Venezia Design District e Isola Design Festival. Il design emergente sarà protagonista anche quest'anno di We Will Design di Base Milano che rinnova la collaborazione con alcune delle più importanti scuole e accademie di design del mondo tra cui la Central Saint Martins e il Royal College of Art di Londra. Sempre sul tema giovani, da segnalare due progetti che prevedono anche originali soluzioni di ospitalità: - BASE Milano ospiterà sul suo rooftop un'installazione dedicata al tema della convivialità, che sarà anche la dimora provvisoria per 20 designer; - IED per rendere più accessibile la settimana del design, in collaborazione con il Comune di Milano e Milanosport, realizzerà presso il Centro Sportivo Savorelli il campeggio urbano "The Glitch Camp" che ospiterà gratuitamente gli studenti e i designer under 30 in arrivo in città. Sostenibilità, circolarità, accessibilità Come da diversi anni ormai, anche l'edizione 2024 sarà una Milano Design Week particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale e sociale.   Quasi il 60% dei progetti accolti in palinsesto adotta soluzioni circolari attraverso il riuso di allestimenti e di materiali precedentemente utilizzati. Tra le molte proposte dedicate al tema, da segnalare il progetto Solferino 28- Città Miniera: nello storico cortile del Corriere della Sera, l'installazione realizzata da Mario Cucinella riproduce una "città" costruita con casse della frutta in legno che, dopo la manifestazione, saranno smontate per tornare alla loro funzione originale. In piazza San Fedele, invece, la designer Nicoletta Gatti proporrà il progetto Second Life: 10 alberi caduti durante il nubifragio del luglio 2023 e messi a disposizione dal Comune di Milano saranno trasformati da 10 designer in totem-sculture d'autore. Al termine dell'esposizione le opere saranno esposte all'ADI Design Museum e successivamente messe all'asta per ripiantare nuovi alberi in città. Infine, secondo quanto dichiarato dagli operatori in fase di candidatura, il 33% degli spazi e delle installazioni presenti nel palinsesto adotteranno soluzioni per garantire la piena accessibilità alle persone portatrici di disabilità sensoriali e motorie. La campagna della Milano Design Week Milano si prepara a dare il benvenuto ai tanti in arrivo per la Milano Design Week con una campagna che vestirà la città di un racconto fotografico in 5 scatti di cui fanno parte 45 fra designer, architetti, chef, ricercatrici, curatori d'arte, studenti. L'obiettivo è di far sentire chi arriva alla Milano Design Week come a casa, accolto da una città che si presenta con un'identità collettiva chiara, autentica, cui contribuisce chi vive, lavora, crea, studia, ricerca e anche chi amministra la città, visto che il Sindaco Sala ha voluto far parte di uno degli scatti. La campagna è caratterizzata da 5 creatività, opera di Valerio Nico, fotografo non ancora trentenne che ha lavorato in tutto il mondo e che oggi è based in Milano: ritratti collettivi con scene di vita quotidiana che si svolgono, con naturalezza, in contesti simbolo della città. Proprio in questo c'è l'unicità di Milano, città in cui anche i luoghi iconici evolvono continuamente - nel loro utilizzo, nel loro significato - e spesso diventano setting dove lo stile di vita milanese prende forma, in un costante gioco di rimandi fra bellezza e funzionalità. "Presentiamo oggi Milano of Home of Design, campagna che afferma un messaggio molto chiaro: il design – considerato nella sua accezione più ampia – come veicolo potente di racconto e di promozione della città, capace di rafforzarne il posizionamento - se non addirittura il posto nell'immaginario collettivo - come destinazione per un viaggio, un congresso, un'esperienza di studio o di lavoro, l'avvio di un business", conclude Fiorenza Lipparini, direttrice Generale di Milano & Partners. La guida agli appuntamenti della Milano Design Week è disponibile sul sito: https://yesmilano.it    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
blogexperiences · 8 months ago
Text
Rimini, Museo della Città “L. Tonini”: I MIGLIORI VIAGGI DELLA NOSTRA VITA. Disegni e storie di avvistamenti, rotte, transiti
4^ Biennale Disegno Rimini“Ritorno al Viaggio”Rimini, sedi varie.20 aprile – 28 luglio 2024Progetto a cura di Massimo Pulini A Rimini torna la Biennale del DisegnoQuarta edizione, sul tema del “Ritorno al Viaggio”12 mostre, presenze internazionali, mostre storiche e il Cantiere Disegno Dai taccuini di Felice Giani a quelli di Mattotti, dagli acquerelli settecenteschi al Novecento di Thayaht,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cinquecolonnemagazine · 8 months ago
Text
Castel dell'Ovo: Un tuffo nella storia e nella leggenda
Castel dell'Ovo, situato sull'isolotto di Megaride a Napoli, è un castello millenario che sorge maestoso sul Golfo, offrendo una vista mozzafiato e un'immersione nella storia e nella leggenda. La sua silhouette, inconfondibile, è un simbolo della città partenopea, un luogo intriso di fascino e mistero che cattura l'immaginazione di visitatori e cittadini. Le origini di Castel dell'Ovo La storia del castello affonda le sue radici nell'epoca romana. Nel I secolo a.C., il generale romano Lucullo vi fece costruire una villa di lusso, sfruttando la posizione strategica dell'isolotto. Nel corso dei secoli, la villa venne ampliata e fortificata, assumendo la forma di un castello vero e proprio. Il Medioevo e il Rinascimento Durante il Medioevo, Castel dell'Ovo divenne una roccaforte strategica per il controllo del Golfo di Napoli. Fu conteso da diverse dinastie e subì numerosi assedi. Nel XVI secolo, il castello ampliato e rimodernato dagli Aragonesi, che ne fecero una residenza reale. Leggende e misteri Il castello è avvolto da un'aura di mistero e leggenda. Una delle più note narra che Virgilio, il celebre poeta latino, nascose un uovo magico nelle segrete del castello. Secondo la leggenda, il destino di Napoli è legato a quell'uovo: se si dovesse rompere, la città cadrebbe in rovina. Il castello oggi Castel dell'Ovo è oggi un museo aperto al pubblico. I visitatori possono passeggiare tra le mura storiche, ammirare le suggestive vedute del Golfo e conoscere la ricca storia del castello. Alcune sale ospitano mostre d'arte e eventi culturali. Castel dell'Ovo è un luogo imperdibile per chi visita Napoli. La sua storia millenaria, le sue leggende affascinanti e la sua bellezza mozzafiato lo rendono un vero e proprio gioiello da scoprire. Foto di gianfilippo maiga da Pixabay Read the full article
0 notes
personal-reporter · 10 months ago
Text
Retromobile 2024 a Parigi
A Parigi Retromobile apre le porte e fino a domenica 4 febbraio sarà la vetrina mondiale delle auto storiche. Il salone parigino, imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati, è il punto di partenza della stagione delle grandi mostre del 2024 che avranno luogo nelle capitali europee e statunitensi con la tedesca Essen e l’americana Pebble Beach a contendersi la palma delle più frequentate…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
mypickleoperapeanut · 10 months ago
Text
Tumblr media
"Considerazione, rispetto e un po di consapevolezza non guasterebbero"
Pretendiamo selettività, preparazione, conoscenza e coscienza da parte di chi ci sceglie per un giorno, per un tempo più lungo o per la vita, ma noi indigeni di questo straordinario Paese, che risponde al nome di Italia, non conosciamo molto della Penisola delle meraviglie e delle sue splendide Isole e cosa ancora più disdicevole troppo spesso ignoriamo le valenze artistiche, storiche e culturali anche del luogo dove abitiamo, dove insiste la nostra quotidianità. Definiamo masse di ignoranti i nostri ospiti e con la stessa presunzione ci arroghiamo per diritto di successione la conoscenza della nostra terra, millantiamo un sapere che invece ignoriamo, ostentiamo la conoscenza delle specifiche peculiarità che caratterizzano e identificano i nostri territori senza averne coscienza diretta.
Le condizioni perentorie e imprescindibili che pretendiamo dai nostri ospiti, quelle qualità conoscitive che riteniamo essenziale per l’invocato, sbandierato e preteso turismo di qualità, sono doti che ci dovrebbero appartenere e che purtroppo non abbiamo, perché se fossimo in possesso di tali capacità queste non ci permetterebbero di fare affermazioni senza senso, non ci farebbero dire disdicevoli banalità, ci impedirebbero di insultare chi sceglie il nostro Paese, perché di scelta di tratta e chi viene scelto a qualsiasi titolo ringrazia e resta grato per essere stato scelto.
Prima di etichettare come masse di barbari, orde di ignoranti, chi apprezza e ama il nostro Paese, cerchiamo di avere maggiore rispetto per noi stessi, facciamo il possibile per essere persone che meritano di vivere in Italia, rispettando, considerando, tutelando e conoscendo bene e a fondo il luogo dove abbiamo avuto l’opportunità di nascere o scelto di vivere, rispettiamo l’Arte, visitiamo i Musei, le Mostre, seguiamo le Opere i Concerti ed ogni forma di partecipazione e manifestazione artistica, conosciamo la nostra e l’altrui Storia e soprattutto accogliamo, rispettiamo e consideriamo, le persone che vengono a scoprire di persona le nostre meraviglie.
Riccardo Rescio - Firenze 30 gennaio 2024
https://medium.com/@italiaefriends/considerazione-rispetto-e-un-po-di-consapevolezza-non-guasterebbero-a6bba20f5deb
0 notes
fashionbooksmilano · 2 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Il Mobile Napoletano
nella storia e nell’arredamento
Giusy Baffi
Edizioni Fioranna, Napoli 2011, 195 pagine, 21 x 30 cm, Illustrazioni: a colori e b/n, ISBN  9788890349195
euro 50,00
email if you want to buy [email protected]
Napoli da sempre è stata un crocevia dal moto perpetuo, merci, navi, anime: ghiotta terra di conquista. Napoli che si adatta ad ogni dominazione senza perdere la propria più intima essenza, la propria napoletanità, della quale troviamo importante conferma anche nell'arte. Nelle arti maggiori, certamente, ma anche nelle arti decorative, che sono più spesso meno opera del singolo genio e più spesso espressione di un sentire anche corale, soprattutto in quelle creazioni destinate ad accompagnare le persone in tutti gli attimi della vita quotidiana, come nel caso dell’arredamento. In una terra così intensa non potevano nascere mobili banali: accostandosi al loro studio, si scopre fin da subito come Napoli seppe essere terra di eccellenza anche in questo. Il libro è un excursus storico e stilistico, alla scoperta del mobile napoletano nel periodo che spazia approssimativamente dal 1730 al 1830, periodo altamente rappresentativo dell’evoluzione dello stile dei mobili partenopei. Sono stati presi in considerazione non tanto gli arredi sommi presenti in regge e musei, bensì tutti quei mobili che sono presenti nelle case, nelle mostre di antiquariato, nelle botteghe antiquarie: arredi più semplici, ma non per questo di minore interesse storico e stilistico. Obiettivo del lavoro è la realizzazione di una piccola guida di facile e immediata interpretazione al fine di rendere riconoscibili i mobili napoletani rispetto agli altri, contemporanei, delle diverse regioni italiane. Il lettore verrà accompagnato, attraverso note storiche e tecniche, con l’aiuto dell’apparato iconografico, in gran parte inedito, a prendere in considerazione come i periodi storici e le dominazioni, abbiano portato a mutare significativamente lo stile, modificando ed elaborando proporzioni, linee, forme e particolari, pur conferendogli caratteristiche inconfondibili per lo sguardo dell’esperto. Dove possibile, sono stati segnalati anche alcuni artefici, ebanisti, pittori, intagliatori o decoratori, attivi in città nel periodo preso in considerazione. Si è cercato, inoltre, di offrire una rassegna dei marmi e dei legni più utilizzati a Napoli nel periodo in esame: il lettore la troverà nell'approfondimento.
11/04/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
4 notes · View notes
fiat500nelmondo · 11 months ago
Link
0 notes
Text
Saboris Antigus, viaggio tra autentici sapori sardi
Un traguardo che sottolinea la profonda connessione tra le tradizioni secolari e le delizie culinarie di Trexenta e Sarcidano, due sub-regioni storiche della Sardegna centro-meridionale.  Esperienze, mostre, laboratori – In programma una vasta gamma di esperienze, dalle mostre e i percorsi museali agli intrattenimenti musicali e tradizionali, dalle attività all’aria aperta per esplorare le…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
chez-mimich · 1 year ago
Text
Parigi, agosto 2023
Tumblr media Tumblr media
“Over the Rainbow” al Centre Pompidou è una di quelle classiche mostre di fine estate, prima delle grandi mostre d’autunno. Sono le opere “proibite” delle collezioni del Beaubourg inerenti il tema dell’omosessualità, anzi LGBT come si dice adesso com una formula quasi chimica che fa anche un po’ ridere, anche perché guardando queste opere datate anni Venti o Trenta a partire dalle Avanguardie storiche fino agli anni Settanta e oltre, si comprende come oggi nessuno ha inventato niente. Ma io fine dell’esposizione non è naturalmente quello, bensì mostrare ciò che è stato oggetto di censura o al centro di scandalo nel mondo dell’arte. L’arte è di per sé tutta “scandalosa” e vedere queste opere fa anche un po’ sorridere poiché fanno riflettere su una della più grandi devianze umane e cioè la convinzione che il “piacere” sia “male”. Da questo assioma derivano tante infelicità.
Tumblr media Tumblr media
0 notes
enkeynetwork · 1 year ago
Link
0 notes