#morireperdelleidee
Explore tagged Tumblr posts
Photo
Notre Dame e Bataclan
Questa foto è stata scattata dopo alcuni giorni dall’atto terroristico avvenuto a Parigi, nell’ormai tristemente famoso Bataclan. Volli respirare di persona gli sviluppi di una tragedia che sarebbe rimasta impressa nell’anima, non solo francese, di molte persone in tutto il mondo.
In questo video: “Morire per delle idee” espressi il mio parere in proposito:
https://www.youtube.com/watch?v=cqqtguNPACE
Differentemente da Notre Dame, però, non si sviluppò nessun genere di complottismo, giacché l’atto terroristico si svolse sotto gli occhi di tutti.
Il dramma di questi giorni, invece, si sta riempiendo di ridicolo.
Questi alcuni commenti, da me sintetizzati, letti nei vari social:
1) E’ stato certamente un atto terroristico, solo che non ce lo vogliono far sapere!
2) Una manovra di Macron per riunire la Francia sotto una sola bandiera senza più divisioni!
3) Sempre colpa di Macron che, sacrificandosi molto per la rinascita di Notre Dame riconquisterà la fiducia di tutti i francesi!
4) Sicuramente una strategia per arricchire ancora di più, tramite un affollamento turistico, le banche francesi in crisi profonda!
5) Un attacco dei servizi segreti per trovare poi una scusa per scatenarsi contro i terroristi, solo che ce lo faranno sapere più avanti!
6) Certamente una punizione di Dio per tutti i malaffari compiuti dai francesi!
E non vado avanti per non tediarvi oltre!
Quando mi chiedono: “Secondo te come è andata?”
Io non lo so come è andata, so solo che, molto probabilmente, tutti coloro che hanno assolute certezze su come si siano svolti i fatti, e quali loschi complotti si celino dietro alle quinte di Notre Dame, non sanno nemmeno che cosa stiano facendo, in questo momento, le loro mogli, i loro mariti e magari anche i movimenti a rischio dei propri figli, pur avendoli tutti i giorni in casa propria, ma pretendono di sapere con certezza inattaccabile che cosa stia accadendo in casa di chi non conoscono minimamente di striscio.
Mi appello, ripeto, alla tanto conosciuta sapienza di Socrate: “Non lo so!” anche se è psicologicamente meno eccitante che arrovellarsi la mente con possibili complotti architettati a nome di potenze oscure.
Sono dispiaciutissimo per quanto avvenuto, ma in merito all’immaginazione non ho nessuna intenzione di sperperarla concentrandomi sull’inutile ipotetico, anche se fa cassetta e farà vendere milioni di libri creati su misura e giornali per nulla di successo che, finalmente per gli articolisti, avranno i loro tanto agognati momenti di gloria. Dallo sbarco che non sarebbe mai avvenuto sulla luna alla tragedia delle Torri Gemelle che sarebbe stata architettata dalla CIA, le fantasie si sprecano, ma per quanto mi riguarda sono solo un prurito della mente e nulla più di questo.
natyan
https://www.studiogayatri.com
11 notes
·
View notes
Text
Ruska - apologia di una (quasi) morte
Avete mai visto quel fenomeno per cui in autunno le foglie degli alberi passano da un vivissimo colore verde a un morente ma affascinante colore rossaranciallo? Bene, questo fenomeno in Finlandia ha un nome, Ruska.
Qui a Tornio è abbastanza semplice riuscire a vederlo, perché praticamente ddò vai vai c’è foresta, perfino in città, quasi.
Praticamente tu stai lì che cammini per strada a testa bassa per i fatti tuoi, pensando ai debiti probabilmente, non curandoti veramente di dove metti i piedi o di evitare nemmeno le pozzanghere (con le converse, un genio veramente). Ascolti qualche canzoncina allegra per darti una botta di autostima come sempre, direttamente dalla tua playlist “Will to live” che, come potrete immaginare, di will to live non ha proprio niente (pezzo a caso “Do you feel it?” dei Chaos Chaos, che molti di voi conosceranno per una delle scene più tristi di Rick & Morty).
A un certo punto ti ricordi di avere qualche vertebra anche dietro al collo che ti aiuta a tenerlo alto e decidi di usarla, e ti rendi conto che sei finito in una tavolozza di colori del più decadente dei pittori. Il grigio della strada, il bianco delle nuvole, il colore ghiacciato del lago di fianco e tutte queste foglie colorate dal verde dei sempreverde al giallo, arancio e rosso degli alberi che invece le stanno perdendo, creano immediatamente un effetto ottico abbastanza interessante, che ti porta quasi a volerci nuotare dentro. Quando poi noti che le stesse foglie colorate sono anche per terra (perché giustamente sono decedute e quindi si staccano dai rami) la tentazione di menartici dentro è difficile da frenare.
(Abbastanza morbida come visione quella di nuotare nei cadaveri, ma comunque)
Lo so che questo è un argomento abbastanza mainstream ma ci tenevo a farvi conoscere questa nuova parola per esprimerlo, magari comincerete ad usarla anche voi, perché secondo me suona proprio bene, ruska, RUSKA.
Una volta mentre ero in bicicletta diretta al centro città per fare un po’ di spesa plebea ebbi un’epifania, e decisi che dovevo condividere quest’illuminazione con Elisa, che sicuramente mi avrebbe capita.
A Napoli facciamo una roba con la pasta molto bella: gli avanzi della pasta al sugo o li friggiamo a frittata oppure li ripassiamo in padella facendoli bruciacchiare leggermente (qualcuno gli dà fuoco ma sono casi rari). Chiamiamo questa meraviglia “pasta arruscata” dal verbo “arruscare”, bruciacchiare. Mentre ero in bici mi resi conto di questa simpatica assonanza tra questa preparazione e il fenomeno della Ruska e decisi di comunicarla subito. Per cui presi il cellulare e mandai un messaggio vocale su whatsapp dicendo “ho realizzato che gli alberi in autunno si arruskano”.Tutto ciò senza scendere dalla bici. Mentre pedalavo. In strada. A rischio di cadere e frantumarmi i denti.
Inutile dire che Elisa era d’accordo con me.
Allego foto del fenomeno incriminato, sulla riva del laghetto vicino a cui vivo (foto non mia).
7 notes
·
View notes
Quote
Approfittando di non essere fragilissimi di cuore, andiamo all'altro mondo bighellonando un poco
De Andrè
2 notes
·
View notes