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Modifiche alla Viabilità di Alessandria: Aggiornamenti per Eventi Speciali e Interventi Stradali
Il Comune di Alessandria comunica una serie di provvedimenti viabili in occasione delle prossime cerimonie commemorative, di una partita di campionato e di un trasloco, al fine di garantire ordine e sicurezza in città. Di seguito i dettagli per ciascun ev
Il Comune di Alessandria comunica una serie di provvedimenti viabili in occasione delle prossime cerimonie commemorative, di una partita di campionato e di un trasloco, al fine di garantire ordine e sicurezza in città. Di seguito i dettagli per ciascun evento e le relative misure adottate. Cerimonie di Commemorazione dei Defunti (29 ottobre – 2 novembre 2024) In occasione delle cerimonie…
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Tradizione e Futuro: L’Evoluzione della Maglia del Liverpool FC
1. La Storia del Colore Rosso
Il colore rosso è da sempre il segno distintivo del Liverpool FC, ma la sua storia affonda le radici nei primordi del club. Fondato nel 1892, il Liverpool adottò il rosso come colore principale, una scelta che avrebbe segnato per sempre la sua identità.
Origini del Colore
La decisione di utilizzare il rosso risale al primo anno di vita del club, quando i dirigenti optarono per un look che fosse distintivo e riconoscibile. Questo colore non era solo estetico; portava con sé un simbolismo di potenza e determinazione. Sin da subito, il rosso divenne un emblema di passione per il gioco e di unità tra i tifosi.
Il Rosso come Simbolo di Passione e Resistenza
Nel corso degli anni, il rosso è diventato sinonimo di passione non solo per il calcio, ma anche per la comunità di Liverpool. Ogni volta che i giocatori scendono in campo con la maglia rossa, rappresentano non solo se stessi, ma anche la storia e la cultura di una città vibrante e resiliente. Il rosso simboleggia la forza dei tifosi, il loro sostegno instancabile e la loro ferrea lealtà, anche nei momenti più difficili.
Evoluzione e Varianti di Colore
Nel corso dei decenni, il Liverpool ha sperimentato con diversi design e tonalità di rosso, ma la sostanza è rimasta la stessa. Anche quando sono state introdotte maglie di colore diverso, come le divise da trasferta, il rosso è rimasto il colore principale, un pilastro dell’identità del club. Questo legame è così forte che molti tifosi non possono immaginare il Liverpool senza la sua iconica maglia rossa.
Il Rosso nella Cultura Popolare
Il rosso del Liverpool FC ha superato il campo da gioco, diventando un simbolo riconoscibile in tutto il mondo. Da eventi sportivi a manifestazioni culturali, il rosso è sempre presente, incarnando lo spirito indomito del club e dei suoi tifosi. La maglia rossa diventa così un simbolo di orgoglio per chiunque la indossi o la veda, un modo per esprimere appartenenza a una comunità globale.
In sintesi, la storia del colore rosso nella maglia del Liverpool FC non è solo una questione di estetica, ma un viaggio attraverso la passione, l'identità e il senso di appartenenza che unisce i tifosi e il club in un abbraccio eterno. Fiero di essere rosso, ogni tifoso non indossa solo una maglia, ma porta con sé un pezzo della storia e della cultura di Liverpool.
2. Design e Innovazione
Il design della maglia Liverpool FC è un elemento cruciale che riflette l’evoluzione del club nel corso degli anni. Dalla sua nascita nel 1892, le divise sono state soggette a cambiamenti che non solo hanno migliorato l'estetica, ma hanno anche incorporato innovazioni tecnologiche che migliorano le prestazioni degli atleti.
Evoluzione del Design
Nei primi anni, le completini calcio erano semplici e funzionali, realizzate con materiali rudimentali. Con il passare del tempo, il design ha cominciato a riflettere un maggior senso di stile e identità. Negli anni '60 e '70, durante il periodo di grande successo del club, la maglia rossa divenne un simbolo di trionfi storici, con il famoso scudetto che esaltava ulteriormente la sua estetica.
Materiali e Tecnologie Innovative
Negli ultimi decenni, il Liverpool ha adottato materiali all'avanguardia che migliorano il comfort e le prestazioni. Tecnologie come l’uso di tessuti traspiranti e leggeri hanno rivoluzionato il modo in cui gli atleti indossano le maglie. Le divise moderne sono progettate per massimizzare la mobilità e la ventilazione, consentendo ai giocatori di esprimere al meglio il loro talento sul campo.
Collezioni Speciali e Collaborazioni
Il Liverpool FC ha anche lanciato diverse collezioni speciali che celebrano momenti iconici della storia del club. Queste edizioni limitate non solo attraggono i collezionisti, ma rafforzano il legame tra il club e i suoi tifosi. Collaborazioni con designer e marchi di moda hanno portato a linee di abbigliamento che fondono sport e stile, ampliando la portata della maglia rossa ben oltre il campo da calcio.
Risposta ai Tifosi e Cultura del Club
Un aspetto cruciale del design della maglia è la sua capacità di adattarsi alle preferenze dei tifosi. Il Liverpool FC ascolta le opinioni della sua base di fan e spesso incorpora elementi che riflettono la cultura locale. Questo coinvolgimento dei tifosi nella creazione della maglia contribuisce a rafforzare il senso di comunità e appartenenza.
Sostenibilità nel Design
Con l’aumento della consapevolezza ambientale, il Liverpool ha iniziato a esplorare pratiche più sostenibili nella produzione delle maglie. Utilizzare materiali riciclati e tecniche di produzione ecocompatibili non solo risponde a una domanda crescente da parte dei tifosi, ma posiziona il club come pioniere in termini di responsabilità sociale nel mondo del calcio.
In sintesi, il design e l'innovazione della maglia del Liverpool FC rappresentano un connubio tra storia, tecnologia e cultura. Ogni nuova maglia non è solo un articolo di abbigliamento, ma un simbolo che racconta la storia del club e dei suoi tifosi, rendendoli fieri di indossare il rosso in ogni angolo del mondo.
3. Simbolismo e Riconoscibilità
La maglia del Liverpool FC è molto più di un semplice capo d'abbigliamento sportivo; è un potente simbolo di identità e appartenenza, riconosciuto a livello globale. La sua riconoscibilità è il risultato di una storia ricca, di successi memorabili e del profondo legame con i tifosi.
Un Simbolo di Unità e Orgoglio
Indossare la maglia rossa del Liverpool rappresenta un atto di unità tra i tifosi. Ogni volta che un giocatore scende in campo con la maglia, non lo fa solo come individuo, ma come parte di una comunità più grande. Questo legame è evidente durante le partite, quando i tifosi cantano insieme “You'll Never Walk Alone”, trasformando lo stadio in un coro di voci che esprimono sostegno e speranza. La maglia diventa così un simbolo di orgoglio, un modo per mostrare la propria lealtà al club e alla sua storia.
Riconoscibilità Globale
La maglia rossa è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo, grazie ai successi storici del club e alla sua presenza nei principali tornei. Ogni volta che il Liverpool gioca in Europa o in altre competizioni, milioni di persone si riuniscono per vedere le partite, identificando il club attraverso il suo iconico colore. Questo livello di riconoscibilità ha trasformato la maglia in un simbolo di eccellenza sportiva e di una cultura calcistica globale.
Elementi di Design e Simbolismo
Oltre al colore rosso, vari elementi di design della maglia portano significati profondi. Il logo del club, con il suo famoso “You’ll Never Walk Alone”, rappresenta la resilienza e la comunità che caratterizzano il Liverpool. Le stelle che adornano la maglia, simbolo delle vittorie in competizioni europee, ricordano a tutti il prestigio e la storia del club. Ogni dettaglio contribuisce a costruire un’identità visiva che è sinonimo di grandezza.
Cultura e Identità dei Tifosi
La maglia del Liverpool non è solo un indumento, ma un'estensione dell'identità dei tifosi. Indossarla in occasioni speciali, come raduni o feste, diventa un modo per esprimere il proprio orgoglio e il proprio amore per il club. I tifosi non solo acquistano la maglia, ma la indossano come un simbolo di appartenenza a una comunità globale, che si estende ben oltre le mura dello stadio.
Impatto sui Media e nella Cultura Pop
La maglia rossa ha avuto un impatto significativo anche nella cultura pop, apparendo in film, canzoni e altre forme di espressione artistica. Questo ha contribuito a rafforzare il legame tra il club e le generazioni di tifosi, rendendo la maglia non solo un simbolo sportivo, ma anche un elemento di identità culturale.
In sintesi, il simbolismo e la riconoscibilità della maglia del Liverpool FC rappresentano un tessuto complesso di storia, identità e orgoglio. Ogni volta che un tifoso indossa questa maglia rossa, non indossa solo un capo di abbigliamento, ma abbraccia una tradizione ricca e vibrante che continua a unire persone di ogni parte del mondo.
4. La Maglia come Identità Culturale
La maglia del Liverpool FC è un potente simbolo di identità culturale, non solo per i tifosi del club, ma anche per la città di Liverpool stessa. Essa rappresenta un legame profondo tra il club e la sua comunità, riflettendo valori, storie e tradizioni che vanno ben oltre il calcio.
Un Riflesso della Comunità di Liverpool
Liverpool è una città con una storia ricca e complessa, e la sua squadra di calcio gioca un ruolo fondamentale nell’identità locale. La maglia rossa è diventata un simbolo di orgoglio per gli abitanti, rappresentando un legame con le proprie radici e con una comunità che ha affrontato sfide e trionfi. Indossare la maglia significa abbracciare non solo il club, ma anche la cultura e la storia di Liverpool.
La Maglia nei Momenti di Celebrazione e Resilienza
Durante eventi significativi, la maglia del Liverpool FC diventa un elemento centrale di celebrazione e unità. Che si tratti di una vittoria importante, di un anniversario o di un raduno di tifosi, la maglia rossa è indossata con orgoglio. Inoltre, in momenti di difficoltà, come nelle crisi economiche o nelle tragedie, la maglia diventa un simbolo di resilienza, un modo per i tifosi di unirsi e supportarsi a vicenda.
La Maglia come Simbolo di Inclusività
La maglia del Liverpool FC è anche un simbolo di inclusività. Il club ha storicamente accolto tifosi di tutte le età, etnie e background socioeconomici. Indossare la maglia rossa rappresenta un invito a far parte di una comunità accogliente, dove il calcio funge da collante per persone diverse. Questo messaggio di unità è particolarmente evidente durante le partite, dove le tribune si riempiono di volti diversi, tutti uniti dalla stessa passione.
Rappresentazione nei Media e nella Cultura Popolare
La maglia del Liverpool FC ha avuto un impatto significativo anche nella cultura popolare. È frequentemente presente in film, canzoni e opere artistiche, diventando un simbolo di identità culturale ben oltre il contesto sportivo. La sua riconoscibilità ha portato a un’appartenenza che trascende le generazioni, con i genitori che trasmettono la passione per il club ai propri figli, creando un ciclo di amore e appartenenza che continua nel tempo.
Impegno Sociale e Attività Comunitarie
Il Liverpool FC non si limita a rappresentare la sua comunità attraverso la maglia, ma è anche attivamente coinvolto in iniziative sociali. Il club promuove progetti che sostengono la comunità locale, come programmi educativi e attività benefiche. La maglia diventa così un simbolo di impegno e responsabilità sociale, rappresentando un club che si preoccupa del benessere dei propri tifosi e della comunità in generale.
In conclusione, la maglia del Liverpool FC non è solo un capo d’abbigliamento; è un simbolo di identità culturale che riflette la storia, i valori e la comunità di Liverpool. Essa unisce le persone, celebra le tradizioni e rappresenta un patrimonio di orgoglio e passione che continua a crescere, facendo del Liverpool FC non solo una squadra, ma un vero e proprio fenomeno culturale.
5. Il Futuro della Maglia
Il futuro della maglia del Liverpool FC è un argomento di grande interesse sia per i tifosi che per gli esperti di moda e design sportivo. Con l'evoluzione delle tecnologie, la crescente consapevolezza ambientale e l'importanza dell'interazione con i tifosi, la maglia rossa è destinata a trasformarsi ulteriormente, mantenendo però il suo status iconico.
Innovazioni Tecnologiche
L’innovazione è al centro del futuro della maglia. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti e le tecniche di produzione avanzate, permetteranno di creare maglie ancora più leggere, traspiranti e performanti. Le aziende produttrici stanno esplorando materiali che non solo migliorano le prestazioni sul campo, ma che offrono anche comfort e funzionalità in situazioni quotidiane, rendendo la maglia versatile sia per il gioco che per l’uso quotidiano.
Sostenibilità e Responsabilità Ambientale
Con la crescente attenzione verso le questioni ambientali, il Liverpool FC sta adottando pratiche più sostenibili nella produzione delle maglie. L'uso di materiali riciclati e processi di produzione eco-compatibili non solo rispondono alla domanda dei tifosi, ma posizionano il club come un leader nella responsabilità sociale. Questa transizione verso la sostenibilità non è solo una risposta alle sfide globali, ma diventa un elemento chiave nell'attrarre i giovani tifosi, sempre più consapevoli delle questioni ambientali.
Interazione con i Tifosi
Il futuro della maglia del Liverpool FC sarà anche caratterizzato da un maggiore coinvolgimento dei tifosi nel processo di design. I club stanno iniziando a riconoscere l'importanza di ascoltare la loro base di fan e di incoraggiarli a partecipare attivamente. Attraverso sondaggi e iniziative sui social media, il Liverpool potrebbe permettere ai tifosi di contribuire a elementi del design, creando una connessione ancora più profonda tra il club e la sua comunità.
Design Ispirato alla Tradizione
Nonostante l'innovazione, la tradizione rimarrà un elemento centrale nel design della maglia. I tifosi del Liverpool sono profondamente legati alla storia del club e si aspettano che la maglia continui a riflettere questo patrimonio. I design futuri potrebbero incorporare elementi nostalgici, mantenendo l'essenza del rosso iconico e altri simboli che rappresentano la storia del club.
Espansione della Cultura Globale
Il Liverpool FC ha già una base di tifosi globale, e il futuro della maglia potrebbe riflettere questa espansione. Collaborazioni con artisti, designer e marchi di moda potrebbero portare a edizioni speciali che celebrano la diversità della fanbase del club. Questi progetti potrebbero anche aprire la strada a collezioni che si ispirano a culture diverse, creando una fusione unica tra sport e moda.
In conclusione, il futuro della maglia del Liverpool FC si prospetta entusiasmante, caratterizzato da innovazione tecnologica, sostenibilità, e un forte legame con i tifosi. Pur rimanendo salda alle sue radici storiche, la maglia continuerà a evolversi, rappresentando non solo il club, ma anche una comunità globale di appassionati che sono fieri di indossare il rosso. Con ogni nuova stagione, la maglia del Liverpool non sarà solo un simbolo di calcio, ma un emblema di identità e orgoglio che trascende i confini del campo.
Conclusione
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Roma. Iniziata la demolizione dell'ex centro direzionale Alitalia di Muratella.
Roma. Iniziata la demolizione dell'ex centro direzionale Alitalia di Muratella. Dopo quasi 15 anni di abbandono l'area della Collina Muratella sarà finalmente riqualificata. Roma, lunedì 8 aprile 2024 è iniziato l'abbattimento dell'ex Centro direzionale Alitalia di Muratella, nel Municipio Roma XI. Lunedì è stato dato infatti il primo colpo di benna che consentirà la demolizione di 4 edifici ormai abbandonati da anni e l'avvio del progetto di riqualificazione dell'intera area, circa 106.756,00 mq, ricadente nella Collina Muratella. Ad assistere alle operazioni il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l'Assessore all'Urbanistica, Maurizio Veloccia e il Presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi insieme ai rappresentanti di CPI, proprietaria dell'area: l'Ing. Giuseppe Colombo, Amministratore Unico, il Dott. Mirko Bertaccini, General Manager e l'Ing. Michele Dal Prato (Direttore Tecnico). Le operazioni per l'abbattimento dureranno circa 18 mesi. Oltre alla demolizione degli edifici B-C-D-E dell'ex Centro direzionale, l'investimento della proprietà, del valore di circa 300 milioni di euro complessivi, prevede la realizzazione di: circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l'edilizia sociale; un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium; un supermercato e attività commerciali di vicinato; un sistema della mobilità che incentivi l'uso dei mezzi pubblici e la condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing). È prevista, inoltre, la valorizzazione ambientale dei luoghi, con la creazione di nuove aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, in stretta connessione con la Riserva Naturale Regionale Tenuta dei Massimi. In particolare, il progetto può essere suddiviso in due parti: il comparto edilizio, dove è prevista la realizzazione degli edifici residenziali e commerciali e delle opere pubbliche di urbanizzazione secondaria (plesso scolastico con auditorium); le aree pubbliche da riqualificare che comprendono aree a verde, infrastrutture stradali e parcheggi (opere di urbanizzazione primaria). Il comparto edilizio si articolerà attorno a una piazza pedonale: sarà attraversato da un percorso ciclo-pedonale centrale che si snoda lungo la zona a servizi (plesso scolastico ed auditorium), servirà le unità di edilizia residenziale libera e sociale e raggiungerà la piazza che ospita negozi di vicinato, pubblici esercizi e spazi ludico-sportivi. Lo stato di abbandono dell'ex quartier generale della vecchia compagnia di bandiera Alitalia dura da quasi 15 anni. Inaugurato nel 1991, era un centro direzionale all'avanguardia con 5 edifici collegati tra loro da una serie di tunnel che consentiva di spostarsi da una palazzina all'altra restando sempre all'interno delle strutture. Al suo interno anche due auditorium, una sala stampa, una mensa per oltre 1000 persone, parcheggi per oltre 3000 posti auto e la ricostruzione parziale di una cabina di aereo e il simulatore di volo di un B747 con pannello di comando esterno. Nel 2002, l'Alitalia, a seguito della crisi che l'ha colpita, vende il complesso ad una holding immobiliare, restando in affitto fino alla fine del 2008, quando il Centro Direzionale fu dismesso completamente a parte la palazzina A che è stata riutilizzata come sede di uffici da alcune multinazionali. Il Centro oggi versa in uno stato di abbandono e degrado anche a causa degli incendi che tra il 2019 e il 2020 hanno coinvolto alcune palazzine del compendio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Oltre alle carovane di macchine e pullman, uno spezzone del Collettivo di Fabbrica partirà in treno insieme alle realtà ambientaliste toscane.
Nostra intenzione sarebbe stata muoverci tutte e tutti in treno, ma ci siamo dovuti scontrare con un semplice fatto: una capienza dei treni insufficiente e una mancanza di qualsiasi tipo di discussione con Trenitalia. E' evidente la volontà di chiudere a qualsiasi ipotesi di recuperare il treno come mezzo principe della mobilità "democratica", utilizzato da un paese intero per manifestare, per eventi sportivi, ludici, comunitari, ricreativi.
L'appuntamento è alle h 11.00 a Prato centrale. Non c'è stata nessuna discussione collettiva con Trenitalia. Nessuna risposta alle nostre mail. Un'azienda privata che ci tiene a passare per tale, senza lasciare nemmeno un minimo sentore di "servizio pubblico".
Potremmo essere stati semplici pendolari che si sono messi d'accordo per fare biglietti cumulativi.
Gli sconti sui biglietti collettivi sono stati ridicoli. E le lavoratrici e i lavoratori delle biglietterie sono stati il nostro solo e unico riferimento.
Questo il livello di ipocrisia della cosiddetta "transizione ecologica". Che non si può dare senza ferrovie pubbliche, capillari, gratuite e di qualità.
Siamo la regione della strage di Viareggio, del più grosso e tragico disastro ferroviario della storia del paese. Lo stato delle ferrovie, privatizzate, tagliate, rese inutilizzabili ai fini della mobilità sostenibile ce lo sentiamo sulla pelle.
Siamo gioiosamente determinate/i a raggiungere Bologna anche in treno.
Perchè il viaggio per la manifestazione è la manifestazione stessa.
Le nostre intenzioni sono state dichiarate, preavvisate, dichiarate alla luce del sole.
Chiunque interverrà per trasformare questa nostra pacifica determinazione in un problema di ordine pubblico compirà quindi un atto politico deliberato ed evidente, di contrapposizione al diritto a manifestare e alle ragioni della nostra vertenza.
"Una locomotiva come una cosa viva". #insorgiamo
https://www.instagram.com/p/Cj93LDZMI-h/?igshid=MDJmNzVkMjY=
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Betfair: Il meglio per il Trading Sportivo in Italia
Nuovo articolo dedicato a Betfair https://imtrader.it/betfair #Betfair #betfairexchange #bettingtips #bettingpicks #bettingtwitter #bettingsports #bettingexpert #bettingtipster #imtrader #bettingexchange #trading
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Nessuna di queste, però, è come Betfair, probabilmente la piattaforma numero uno in Europa che consente agli scommettitori di qualsiasi livello di vincere somme elevate.
Questa piattaforma pone particolare attenzione alle scommesse calcistiche e permette agli utenti di scommettere anche in mobilità grazie alla Betfair app, disponibile sia sui dispositivi Android che iOS.
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Diventare uno Sport Trader su Betfair
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La sezione che decisamente ci interessa di più è quella relativa al calcio.
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PORTO SANT’ ELPIDIO – Torna a piombare l’incertezza sullo svolgimento della Granfondo Porto Sant’Elpidio-Stefano Garzelli che al momento sul calendario è programmata per il 5 luglio. L’ingresso nella Fase-3 ha portato ottime notizie sul netto calo della pandemia di Coronavirus in tutta la regione Marche ma sul fronte degli eventi sportivi, il nodo non si riesce ancora a sciogliere per quanto concerne la sicurezza e le precauzioni da adottare.
Il tutto senza essere a conoscenza dei protocolli che la Federazione Ciclistica Italiana ancora non ha reso noti ad organizzatori e addetti ai lavori del ciclismo ma col passare del tempo è tutto tornato in bilico per portare avanti i preparativi della manifestazione cicloamatoriale nel migliore dei modi.
Un immobilismo burocratico che non soddisfa pienamente gli organizzatori di Marche Ciclando capitanati da Vincenzo Santoni che, a sua volta, non condivide l’atteggiamento troppo attendista dei vertici federali sulla ripresa agonistica: “Quale futuro per le nostre manifestazioni? Che fare? Come organizzare? Perché mancano le direttive? Quali sono i protocolli ai quali dobbiamo attenerci? Chi si prende le responsabilità? Più il tempo passa e più rischiamo di trascorrere un anno in bianco. Ci ritroviamo ancora con le mani legate sull’organizzazione della nostra manifestazione già rinviata due volte tra marzo e aprile.
Lo stato di emergenza non è più problematico rispetto a tre mesi fa quando anch’io ho vinto la lotta contro il Covid-19. Ci ritroviamo al palo per l’ennesima volta dove per la nostra Granfondo non possiamo né aprire e coordinare le iscrizioni, né fornire le corrette informazioni a chi vuole iscriversi e neanche organizzarci in tempo utile sul rilascio dei permessi da parte degli enti.
Adesso che entriamo nella stagione estiva, è bello regalare un’immagine di Porto Sant’Elpidio così bella e ospitale grazie anche alla nostra granfondo concepita non soltanto nell’agonismo ma anche per permettere ai partecipanti e agli accompagnatori di godere del nostro mare, delle nostre strutture del territorio e di alimentare l’economia locale. Il comitato Marche Ciclando è nato circa un anno fa proprio per dare ancora più enfasi al ruolo della bicicletta con gli eventi sportivi e con la mobilità ciclabile in generale.
E poi ci sono i nostri sponsor che continuano a credere al nostro progetto e ai quali rivolgiamo il nostro sentito ringraziamento per il sostegno nonostante gli impegni già concordati. Così non si va avanti e a questo punto che ne sarà del prossimo appuntamento di fine luglio con il Gran Premio Papà Elio Giorgio Mare a Urbisaglia per allievi il giorno 26? E dei nostri corridori esordienti, allievi, juniores e under 23 ancora fermi ai box che ancora non hanno provato l’emozione delle gare?
In bilico non ci sono soltanto le nostre corse di Marche Ciclando, anche gli organizzatori del Gran Premio Capodarco Gaetano Gazzoli, Adriano Spinozzi e Simone Gazzoli hanno lanciato il loro grido di allarme sulla data del 16 agosto così come tanti altri organizzatori di prestigiose gare giovanili. Il Giro d’Italia a Porto Sant’Elpidio può anche aspettare metà ottobre ma senza i nostri eventi sul territorio marchigiano sarà difficile fare programmi per il futuro”.
Le parole di Vincenzo Santoni sono piuttosto eloquenti circa l’importanza della ripartenza del ciclismo che sta ancora alla finestra in attesa di conoscere il proprio destino.
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BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/badolato-un-erasmus-day-intercomunale-per-coniugare-le-dimensioni-locali-e-globali/
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali Lente Locale
R. & P.
Grande successo per la tappa #ErasmusDays di Badolato organizzato dall’Amministrazione Comunale di Badolato, da quella di Camini, dal settore “Global Youth” della cooperativa sociale “EUROCOOP Servizi – Jungi Mundu” di Camini e dall’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato (CZ).
Si è trattato di uno, di ampia rilevanza regionale e internazionale, tra i circa 4000 eventi organizzati in tutta Europa in risposta alla proposta lanciata dall’Agence Erasmus+ France nel 2017 ovvero l’agenzia nazionale francese per l’attuazione del programma europeo dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport Erasmus+ 2014-2020.
Un parterre di rilievo ha riempito la sala del Consiglio Comunale gremita di numerose persone venute anche da fuori paese. Tanti gli interventi, ricchi di spunti e proposte. Dopo il saluto istituzionale del vicesindaco, Domenico Leuzzi, ha preso la parola l’assessora Daniela Trapasso che ha voluto rivolgere un commosso pensiero alle popolazioni curde attualmente colpite dalla guerra scatenata dalla Turchia in Siria. “Conosciamo bene il popolo kurdo – ha detto l’Assessora – e questo attacco ci colpisce profondamente. Questa giornata è dedicata a loro”. Dopo l’intervento del Sindaco di Camini, l’Architetto Giuseppe Alfarano, che ha evidenziato i crescenti e fruttuosi rapporti tra i due enti pubblici territoriali, l’Assessora ha illustrato i punti che saranno alla base del prossimo gemellaggio tra i comuni coinvolti: Badolato e Camini. A seguire l’intervento del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Badolato, Raffaele Tommaseo, che ha sottolineato l’importanza di simili iniziative per i giovani. Molto articolato anche l’intervento di Francesco Candia, segretario regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Rosario Zurzolo, presidente della Cooperativa Sociale EUROCOOP Servizi – Jungi Mundu di Camini, impegnato da molti anni nell’implementazione di progetti di accoglienza e inclusione sociale di richiedenti asilo e rifugiati in tutto il territorio calabrese, e l’avvocato Antonino Laganà del Consiglio Italiano per i Rifugiati, hanno illustrato le attività dei progetti SPRAR /SIPROIMI in corso di svolgimento nei due paesi. Molto articolati anche gli altri interventi: per la Proloco di Badolato ha portato i saluti Pietro Piroso e per quella di Camini Cosmano Fonte, Domenico Leuzzi ha rappresentato l’OTP Riviera e Borghi degli Angeli. Di notevole interesse gli interventi della professoressa Savina Moniaci dell’ITT Malafarina di Soverato, ente proponente dell’iniziativa, della dottoressa Anna Lodeserto, internazionalista impegnata nello sviluppo di processi di ripopolamento che si innestano sulle politiche giovanili e sulla mobilità armonizzata, della dottoressa Raimonda Bruno coordinatrice regionale di Amica Sofia, associazione per la promozione della filosofia dialogica, della dottoressa Francesca Saraco dell’Associazione MaMa e della dottoressa Alessandra Tuzza dello sportello Europe Direct Calabria & Europa. Sono seguite brevi dichiarazioni e saluti da parte dei giovani del gruppo informale “YOUngi Camini” e delle volontarie impegnate a Camini grazie al Corpo Europeo di Solidarietà e del dottor Alessandro Guido, uno dei sei giovani che attualmente svolgono il servizio civile presso il Comune di Badolato attraverso il progetto Badolato Landart.
Piena e convinta la soddisfazione del Sindaco Giuseppe Alfarano, il quale sottolinea “l’importanza della cooperazione orizzontale che emerge, tanto più, da un processo partecipativo in grado di coinvolgere sin dall’inizio le nuove generazioni. Questo risulta di particolare importanza in contesti geografici che negli ultimi decenni hanno scontato in maniera determinante l’impatto dell’invecchiamento demografico e lascia ben sperare nel proseguimento dell’inversione di tendenza in corso proprio a Camini, piccolo borgo della Locride che fino a pochi anni fa era sull’orlo dell’estinzione e oggi può, invece, ospitare iniziative di calibro internazionale come i dieci progetti europei in corso di implementazione anche grazie al protagonismo giovanile che accompagna quello della società civile e dell’imprenditorialità sociale, già attive nei percorsi di inclusione sociale della popolazione migrante.
Un gemellaggio di prossimità è particolarmente ambizioso, in misura maggiore rispetto a quanto possano esserlo le relazioni instaurate con entità lontane, e questo riconoscendo le difficoltà tradizionalmente legate alle dinamiche competitive che molto spesso soffocano le opportunità di cooperazione. Il recupero di tale dimensione e della prossimità attraverso la sussidiarietà, rispondendo tanto all’articolo 5 della Costituzione quanto all’articolo 5 del Trattato di Lisbona relativo al principio di sussidiarietà, giungono in soccorso invitando all’azione comune in un’ottica di maggiore vicinanza alla cittadinanza che tale rapporto sinergico ispirato proprio a una condivisione di problematiche e prospettive comuni che partano dal contesto locale per aprirsi ulteriormente sul piano globale intende rafforzare ulteriormente anche attraverso la formula del gemellaggio.”
Il titolo specifico scelto per dal comitato organizzatore ovvero “Erasmus Goes Local ∙ Locals GO on Erasmus” intendeva richiamare proprio le sinergie di un dialogo continuo e bidirezionale rese possibili anche grazie a una declinazione strategica delle specifiche direttrici nazionali. Grazie al programma Erasmus+ una platea sempre più ampia di partecipanti – dalla popolazione adulta a quella giovanile, passando per la comunità di discenti della formazione professionale e di quella universitaria senza escludere i contesti sportivi e quelli scolastici – riesce a essere coinvolta in percorsi di crescita personale e professionale sia a livello locale ospitando progettualità condivise, sia a livello internazionale partendo da contesti periferici per poter maturare esperienze formativi di rilievo altrimenti inaccessibili e inimmaginabili. Questo è ampiamente dimostrato dal caso di Camini, dove parallelamente al lavoro di preparazione in corso per l’attività di mobilità transnazionale del progetto sul benessere giovanile “GOOD PRACTICES FOR A BETTER YOU(th). Empowering youth well-being” che vedrà l’arrivo di ben 40 adolescenti da 8 diversi paesi europei, due gruppi di giovani sono partiti a poche ore dalla conclusione dell’evento grazie ai progetti Erasmus+ in corso in questi giorni in Lussemburgo attraverso un partenariato siglato dalla cooperativa EUROCOOP con il Servizio Nazionale della Gioventù del Ministero dell’educazione nazionale, dell’infanzia e della gioventù del Granducato di Lussemburgo e in Croazia con la partecipazione dei membri della neo-costituita comunità giovanile “YOUngi Camini” al progetto “Road to Employment” sull’occupabilità giovanile e sul rafforzamento delle capacità dei giovani per garantire un migliore e più efficace ingresso nel mondo del lavoro.
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali Lente Locale
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali Lente Locale
R. & P. Grande successo per la tappa #ErasmusDays di Badolato organizzato dall’Amministrazione Comunale di Badolato, da quella di Camini, dal settore “Global Youth” della cooperativa sociale “EUROCOOP Servizi – Jungi Mundu” di Camini e dall’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato (CZ). Si è trattato di uno, di ampia rilevanza regionale e internazionale, tra […]
BADOLATO Un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali Lente Locale
Francesca Cusumano
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F.A.Q.
E' indispensabile un aeroporto nell’area fiorentina?
Possedere un aeroporto efficiente con adeguati collegamenti aerei è sempre più indispensabile per la competitività e per la capacità attrattiva di attivita industriali, turistiche e di eventi (economici, sportivi, culturali e congressuali). Per tutte le imprese fiorentine la nuova pista del Vespucci sarà il vero punto di svolta del sistema economico. Fra Firenze, Empoli, il Valdarno e la Valdelsa è concentrata la maggioranza delle aziende multinazionali e delle imprese esportatrici della Toscana.
Il 40% del PIL di tutta la città metropolitana è prodotto dalle grandi aziende internazionali come Nuovo Pignone, Thales, Eli Lilly, Menarini, KMG, etc. Queste aziende, con forti relazioni internazionali, non considerano l'aeroporto come un optional, ma è per loro un asset decisivo per decidere gli investimenti. Ecco perché lo sviluppo del Vespucci è essenziale per un territorio che voglia essere realmente aperto al mondo, non si rassegni e voglia così superare la criticità più invalidante allo sviluppo economico del nostro territorio come evidenziano tutti gli studi sulla competitività. Emblematico è il caso del Nuovo Pignone, capofila della divisione Oil & Gas della Ge Energy, che dal 1 gennaio 2014 per la limitatezza infrastrutturale aeroportuale fiorentina ha portato le funzioni di coordinamento via da Firenze.
L’aeroporto di Pisa può fare da aeroporto per Firenze?
All'intera Toscana non può bastare l'aeroporto di Pisa per rispondere adeguatamente alla domanda di traffico attuale, oggi in larga parte inevasa, e a quella prevista nel futuro. L’aeroporto di Pisa, infatti, pur di dimensioni maggiori, ha comunque criticità che non permettono di servire adeguatamente l’intera regione: la posizione decentrata rispetto al maggiore bacino d’utenza regionale (area centrale della Toscana); il ruolo di aeroporto militare con i vincoli che ne conseguono, le criticità ambientali derivanti dalla prossimità dello scalo agli abitati cittadini, la limitatezza degli spazi che già oggi talvolta costringono a dirottare o mandare aerei in parcheggio su altri scali.
L’aeroporto di Pisa localizzato a 80 km da Firenze è troppo lontano per poter servire in modo funzionale il capoluogo toscano e l’area fiorentina. Nessuna città di una qualche rilevanza internazionale e dalla capacità attrattiva anche molto inferiore a quella dell’area fiorentina ha come scalo di riferimento una struttura tanto lontana. In Italia la distanza media Città – aeroporto è di 10 km., Pisa centro – aeroporto addirittura 2 Km.
L’aeroporto di Bologna può fare da aeroporto per Firenze?
La distanza è addirittura superiore a quella dell'aeroporto di Pisa, 100 Km. anzichè 80 Km. al costo di 33 euro solo andata (27 euro + 6 euro per l'Aerobus). Il collegamento ferroviario ad alta velocità tra Firenze e il capoluogo emiliano (37 minuti) copre la tratta stazione-stazione, a cui poi vanno aggiunti i tempi di trasferimento stazione-aeroporto (20-25 minuti) e le attese nelle stazioni, con tempi complessivi reali di oltre un’ora, lo stesso tempo che si impiegherebbe con l'auto, ancora più costosa. Ed oggi per valurare un servizio è sempre più determinante il suo costo come si comprende dalla piattaforma di viaggio GoEuro che stila la classifica degli aeroporti meglio collegati al centro città ed al minor costo e premia l'aeroporto di Nizza a soli 5 minuti da centro città con il treno, ad un costo di 1,80 euro.
Può essere realizzato un treno veloce tra Firenze e Pisa?
Non è possibile realizzare una vera navetta Firenze-Pisa aeroporto per l’eccessiva distanza da coprire (80 km) per giunta su uno dei collegamenti ferroviari più importanti della Toscana, funzionali alla mobilità regionale di persone e merci tra il capoluogo e la costa e tra l’area della costa Toscana e il resto del paese. Non è pensabile dedicare tale ferrovia ad uso pressocché esclusivo di un collegamento aeroportuale, con frequenze e corse dirette proprie di una navetta città-aeroporto. I tempi di percorrenenza sarebbero comunque eccessivi, oltre l'ora.
Realizzare invece una nuova linea dedicata Firenze-Pisa aeroporto sarebbe irragionevole per i costi del tutto sproporzionati. Sarebbero inoltre ingiusticabili i costi ambientali di 80 km di nuovi binari, gallerie e viadotti per portare passeggeri in un'aerostazione non in grado di accoglierli essendo l'Aeroporto di Pisa un aeroporto militare non in grado di gestire da solo, per tutta una serie di vincoli, l’intera domanda di traffico aereo della regione.
Perché l’aeroporto di Firenze ha bisogno di una nuova pista?
L’aeroporto Vespucci ha bisogno di una nuova pista per superare le criticità ambientali e funzionali originate dall'orientamento sbagliato dell'attuale pista.
La principale criticità ambientali sono:
il sorvolo a bassa quota di interi quartieri in fase di decollo e di atterraggio (Le Piagge, Brozzi, Quaracchi, Peretola, la zona di Quinto Basso e Sesto Fiorentino verso Nord) abitati da centinaia e centinaia di famiglie e dove insistono ben 19 scuole i cui insegnanti debbono interrompere addirittura la lezione per riprenderla al passaggio dell'aereo.
le grandi quantità di inutili emissioni sia di inquinanti atmosferici sia acustiche causate dalle criticità operative dell'attuale pista che costringono gli aerei a riattaccate e dirottamenti che significano tempi di volo aggiuntivi e quindi consumi di carburante ed emissioni in atmosfera, riposizionamenti dei velivoli scesi su altri scali, trasporto su strada di decine di migliaia di passeggeri ogni anno atterrati in altri aeroporti. Ma ai voli dirottati bisogna aggiungere tutti quelli che dopo mille difficoltà riescono ad atterrare o partire dopo lunghe attese in volo o a terra.
Le criticità funzionali derivano dagli ostacoli naturali (monti a breve distanza), artificiali (centri abitati) e dai venti da sud-ovest e nord-est che se superano i 10 nodi nelle fasi di atterraggio e decollo sono responsabili di dirottamenti continui.
La nuova pista 12/30, detta parallela-convergente all'autostrada, validata da ENAC è l'unica capace di garantire:
- una normale funzionalità allo scalo di Firenze assicurando un coefficiente di utilizzo del 97,5% rispetto a quello dell'attuale pista al 90,2% riducendo i dirottamenti da centinaia a pochissime decine all'anno, dirottamenti che attualmente tengono lontano voli, vettori, aziende, turisti, congressi che non possono fare affidameto su un aeroporto che garantisce l'arrivo a destinazione solo nove volte su 10;
- ampie fasce di sicurezza e spazi liberi da ostacoli sui prolungamenti della pista, riducendo così il fattore di rischio dello scalo;
- la risoluzione delle attuali criticità acustiche degli abitati più prossimi alla pista.
Con la nuova pista si sposta l’inquinamento acustico dalle attuali zone di Peretola, Brozzi, Quaracchi e Sesto Fiorentino su altre aree abitate?
La nuova pista togliendo i voli sugli abitati di Peretola, Quaracchi, Brozzi e su parte di Sesto Fiorentino eliminerà del tutto l'inquinamento acustico su questi quartieri i cui abitanti vivono da anni una situazione insostenibile taciuta dalla politica che opportunisticamente non si fa interprete del forte disagio.
Con la nuova pista le traiettorie di volo cambierebbero e si svilupperebbero sulla parte libera della piana e sorvolerebbero inizialmente aree inedificate e poi a circa 3 Km dalla fine della pista i primi insediamenti industriali fino a raggiungere le prime aree resideziali ad oltre 4 km. (oltre 3 volte la distanza di Quaracchi dall'attuale pista) a quote così alte da non arrecare disturbo.
Con la nuova pista i 65 decibel (limite di legge per la compatibilità con le aree residenziali) ricadrebbero su aree vuote, il livello di 60 decibel verrebbe raggiunto in aree industriali e cesserebbe prima della parte nord dell'abitato di Capalle (solo 70 residenti).
Con la nuova pista parallela gli aerei sorvoleranno Prato?
L'abitato di Prato non verrà sorvolato. Il sorvolo dell'area pratese si limiterà alla zona prevalentemente industriale del Macrolotto ma a quote talmente elevate dai 400 agli oltre 500 metri da non arrecare alcun disturbo visto che i livelli di rumorosità, ricompresi tra i 55 ed i 50 decibel, sono assolutamente insignificanti.
Con la nuova pista parallela gli aerei sorvoleranno la città di Firenze?
La città di Firenze con la nuova pista verrà sorvolata molto molto meno di quanto avviene attualmente. Le traiettorie di volo principali della pista esistente coinvolgono l’area di Peretola, Quaracchi, Brozzi e Le Piagge ed a maggiore distanza le zone di Mantignano, Ugnano, Badia a Settimo; le traiettorie secondarie sorvolano le zone di Castello, Isolotto, Rifredi, Firenze Nova. La nuova pista essendo unidirezionale prevede atterraggi e decolli dalla parte libera della piana e i sorvoli di Firenze saranno consentiti solo in caso di emergenza, mentre i casi di riattaccata che continueranno ad avvenire in direzione di Firenze, grazie alla maggiore operatività della nuova pista, saranno drasticamente ridotti a casi sporadici rispetto all'ordinarietà indotta dalle criticità della pista attuale.
Con la nuova pista parallela gli aerei sorvoleranno Sesto Fiorentino?
No, anche i sorvoli che oggi interessano parte dell’abitato di Sesto Fiorentino, da Quinto Basso al centro cittadino, con i decolli verso nord (direttrice autostrada-monte Morello)non si verificheranno più. Verrà sorvolata solo una piccola porzione del territorio sestese a fianco dell’autostrada e libera da insediamenti.
Ma l'aeroporto a Peretola c'è dal 1931 perchè la situazione solo negli ultimi anni è divenuta insostenibile e sta stremando la popolazione?
Quando all’inizio degli anni Trenta l’aerostazione fu inaugurata, non c’era nemmeno una pista, sostituita da un enorme prato dal quale e sul quale gli aerei atterravano in tutte le direzioni. Quindi non c’era nemmeno un problema di rotte fisse su centri abitati. La situazione è cominciata a cambiare negli anni 80 ed in particolare nell'ultimo decennio nel quale i passeggeri sono aumentati a tassi di crescita sostenuti, nel 2014 l'incremento annuo è arrivato a quasi un +14%. Questo rende del tutto inconsistente le insinuazioni malevole di appartenenti a Comitati No Aeroporto che spesso affermano che la popolazione dei quartieri attualmente sorvolati sapessero a cosa andavano incontro acquiatando casa in questa sfortunata area.
Anno Numero passeggeri
1980 216
1985 5.836
1990 166.697
1995 797.567
2000 1.510.429
2005 1.686.000
2010 1.724.784
2015 2.365.334
2017 2.700.000 (previsione)
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Biciclettate collettive all’alba e by night, gare, spettacoli, test delle ultime novità in ambito due ruote e un villaggio bambini con percorso sportivo al Parco delle Cascine. Torna il Florence Bike Festival dal 21 al 23 aprile 2017, alla quinta edizione, organizzata da Veloce Club Firenze, con il suo appuntamento principe: la Granfondo Firenze De Rosa, 130 km su e giù tra Fiesole e il Mugello, con partenza da piazza della Signoria domenica 23 aprile. Ma sono tanti gli appuntamenti in città, dedicati non solo agli amanti delle due ruote, ma a famiglie, curiosi, sportivi di ogni livello.
“Tra le novità di quest’anno – dichiarano gli organizzatori Mauro Niccoli e Alessandro Cipriani – il coinvolgimento del Velodromo delle Cascine, che ospiterà la prima gara in pista, ma anche tanti eventi per vivere la città in maniera diversa”.
“Questa manifestazione ci sta a cuore per diversi aspetti – ha aggiunto l’assessore allo Sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci – a partire da quello sportivo, della promozione del movimento e della mobilità ciclabile. Ma anche per il messaggio che manda: il Florence Bike Festival è la dimostrazione pratica che la bici ha la capacità di farti riappropriare della città.
Mi preme sottolineare che anche quest’anno la Granfondo Firenze De Rosa partirà da piazza Signoria: la bici entra nel cuore della città, una grande manifestazione sportiva diventa motivo di attrazione di un turismo diverso”.
Si parte venerdì 21 aprile con l’apertura del Villaggio Expo al Parco delle Cascine, dove sarà possibile curiosare tra le ultime novità in fatto di accessori, telai, abbigliamento, alimentazione, creme e prodotti cosmetici studiati ad hoc, e-bike e tanto ancora. Uno spazio, gestito da Decathlon, sarà interamente dedicato ai bambini, con un percorso sportivo pensato per i più piccoli. Il servizio food&beverage sarà invece curato dal ristorante Buoneria by Fosso Bandito del gruppo Tosca Service, recentemente inaugurato a due passi da quella che sarà l’area Expo del Florence Bike Festival.
Sabato 22 aprile la giornata avrà inizio ancor prima dell’alba e si concluderà ben oltre il tramonto: il primo appuntamento è con la SunriseBike Ride, in collaborazione con Uisp Firenze, una biciclettata collettiva per le vie della città con partenza alle ore 06.00 dalle Cascine, alla scoperta di una Firenze diversa, silenziosa e senza traffico, per concludersi con una ricca colazione total bio.
Si tratta del primo appuntamento di un tour internazionale che toccherà varie tappe in Italia e in Europa e che l’anno scorso, alla sua prima edizione fiorentina, ha raccolto oltre 500 adesioni. Quest’anno si pedala anche per beneficenza: una quota delle iscrizioni sarà infatti donata alla Onlus CBM Italia, che si occupa delle forme di cecità curabile nell’infanzia nei Paesi in via di sviluppo.
Sempre sabato 22 aprile i ciclisti si riprenderanno il Velodromo delle Cascine, ad oggi utilizzato principalmente per la pratica di altri sport: qui si disputerà la prima gara in pista dell’anno, con scratch e corsa a punti, rivolta agli amatori.
Chiude la giornata di sabato la Velonotte, biciclettata d’arte che porterà i partecipanti alla scoperta della storia di Firenze, in una formula assolutamente family-friendly, ma della durata di 2/3 ore by night.
Una decina i km tra architettura, arte e botanica, altrettante le tappe del percorso, dove i ciclisti troveranno ad attenderli performance teatrali, mini-spettacoli, flash mob interattivi e commenti ricchi di storia preparati niente meno che da Franco Cardini. Tutto trasmesso in diretta da una radio fiorentina.
Infine domenica 23 aprile l’appuntamento più atteso, con la Granfondo Firenze De Rosa, che vedrà i partecipanti cimentarsi sul percorso originario della gara. Partenza da piazza della Signoria, passaggio lungo il Corridoio Vasariano verso i lungarni, via Piagentina e Lungo l’Affrico fino ad arrivare alla salita per San Domenico e superare Fiesole per immettersi nel Mugello.
Si continua per Vetta le Croci, Polcanto, Borgo San Lorenzo, dove si dividono le strade tra medio (95 km con 1600 metri di dislivello) e lungo percorso (130 km con 2700 metri di dislivello). Confermati i tratti più impegnativi: il Poggio degli Uccellini, il Passo del Giogo, la Futa e il traguardo sul “muro” di via Salviati reso noto dai Mondiali di Ciclismo del 2013. I premi parleranno toscano, tra il vino Dievole, la finocchiona del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, l’olio extravergine d’oliva rigorosamente made in Tuscany del Consorzio Toscano IGP, il farro della Fattoria Biologica Pieve a Salti e molto altro ancora.
Sempre alle Cascine troveranno spazio docce, parcheggio custodito per zaino e bici, nonché il palco per le premiazioni e il Pasta Party, momento conviviale quest’anno ancor più significativo. La cucina sarà infatti sostituita da un camion della Protezione Civile di Treviso, recentemente intervenuto sul campo in occasione del terremoto del Centro Italia. Le iscrizioni sono già aperte sul sito www.granfondofirenze.it.
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Florence Bike Festival. Sui pedali all’alba, di notte e su per le salite del Mugello Biciclettate collettive all’alba e by night, gare, spettacoli, test delle ultime novità in ambito due ruote e un villaggio bambini con percorso sportivo al Parco delle Cascine.
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A Varese qualità dell’aria buona: nel 2024 solo 3 giorni di superamento del Pm10
A Varese qualità dell’aria buona: nel 2024 solo 3 giorni di superamento del Pm10. Dall'inizio del 2024 i valori che misurano la qualità dell'aria di Varese sono rimasti ampiamente sotto i limiti, determinando così condizioni positive in termini ambientali per il capoluogo. Secondo i dati dell'Arpa infatti, sono stati solo 3 i giorni di superamento del PM10 a Varese mentre l'altro temibile inquinante, il biossido di azoto (NO2) è sempre rimasto sotto i limiti. La soglia da non superare per l'NO2 è di massimo 200 µg/m³ e Varese ieri, 21 febbraio, registrava un valore di 63 µg/m³ e addirittura solo 16 µg/m³ di Pm10 quando la soglia per le polveri sottili è di 50 µg/m³ da non superare per un massimo di 35 giorni all'anno. Dunque finora la qualità dell'aria varesina è buona. Si tratta di un trend positivo in atto da alcuni anni che vede Varese tra i capoluoghi dove si respira meglio in Lombardia. Un dato che emerge in questi giorni in cui l'inquinamento non sta dando tregua a diverse zone della nostra regione. ��Questo risultato – spiega il sindaco Davide Galimberti – visti i pochi giorni di pioggia e forte vento che si sono verificati nel 2024, è anche merito delle politiche adottate in questi anni dall'amministrazione e da una maggiore attenzione dei cittadini. La nostra città ha avviato infatti un processo virtuoso in diversi campi dalla mobilità all'efficienza energetica di edifici pubblici e scuole, che si è rivelato determinante. I dati che emergono in questa primi mesi invernali infatti dimostrano che lavorare tutti insieme in ottica di sostenibilità ci mette tra le migliori città per la qualità dell’aria». «Sicuramente – insiste l'assessore alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino - rispetto alla pianura Padana la situazione di Varese è favorevole anche per una maggiore circolazione atmosferica dovuta alle caratteristiche morfologiche del territorio. Però i dati degli ultimi anni ci dicono che siamo ben lontani dalla situazione che caratterizzava Varese in passato. E questo è anche merito delle iniziative messe in campo dall'amministrazione: dagli interventi per l'efficientamento energetico sugli edifici pubblici, come scuole e impianti sportivi, alle misure per favorire la mobilità sostenibile, agli incentivi a sostegno della sostituzione di vecchi impianti nei condomini a favore di moderni ed efficienti impianti di riscaldamento. A breve – prosegue l'assessore – il bando caldaie verrà riproposto visti gli ottimi risultati raggiunti gli scorsi anni. Nelle scorse settimane poi il Comune ha piantato oltre 200 alberi al Campo dei Fiori».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Vicenza: Parco Fornaci si arricchisce di un nuovo campo da street basket.
Vicenza: Parco Fornaci si arricchisce di un nuovo campo da street basket ed effettuati interventi di manutenzione. Il Parco Fornaci si arricchisce di un nuovo campo da street basket. L'area, frutto della riconversione dell'ex campo da bocce, è stata realizzata con un investimento di circa 23 mila, parte di un piano complessivo di lavori di manutenzione nel Parco dal valore di circa 53 mila euro. A presentare le novità sono stati gli assessori ai lavori pubblici Cristiano Spiller, alla partecipazione Matteo Tosetto e allo sport Leone Zilio. Presenti anche alcuni rappresentanti delle associazioni Street Basket Vicenza e Asd Araceli. «Gli interventi a Parco Fornaci rientrano nel progetto di riqualificazione del verde urbano del 2019, dal valore complessivo di circa 70 mila euro, che ha interessato anche Parco Città e l'area di via Tommaseo - spiega l'assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller -. Nel dettaglio, a Parco Fornaci oltre al nuovo campo da street basket, sono stati rifatti il camminamento esterno, per consentirne l'utilizzo anche dalle persone con mobilità ridotta, la recinzione su tre lati della piastra-palcoscenico ed è stata sistemata la pavimentazione della terrazza. Non rientra in questo progetto la manutenzione delle panchine del parco che andremo a fare a breve con altre risorse». «Con questi lavori si chiude un iter avviato dalla precedente amministrazione che rende possibile l'utilizzo di questa area del parco finora poco utilizzata – sottolinea l'assessore alla partecipazione Matteo Tosetto -. Ricordo che Parco Fornaci non è solo uno spazio verde, ma un luogo con molte attività, vissuto da sportivi, giovani, famiglie e anziani. L'obiettivo dei prossimi cinque anni sarà quello di continuare a valorizzarlo e di esportare questo modello in altre realtà del territorio attraverso il progetto dei chioschi nei parchi». «Abbiamo invitato - conclude l'assessore allo sport Leone Zilio - le associazioni Street Basket Vicenza e Asd Araceli, che si occupano della cura e della piccola manutenzione dei campi da basket parrocchiali e comunali, perché siamo sicuri che questo nuovo campo sarà vissuto anche da loro. A Parco Fornaci lo sport continua a dare un contributo fondamentale nel portare ragazzi e ragazze a vivere in modo sano questo luogo. È stato così con la Asd Pro Sport, che gestisce lo skate park, e siamo sicuri che sarà lo stesso per il nuovo campo da basket». Il campo da street basket La superficie prima utilizzata come campo da bocce è stata riconvertita sviluppando su metà un'area da street basket con canestro regolamentare e sull'altra porzione una piastra per successive installazioni. Nell'area, dotata di una nuova recinzione, è stata inoltre rimossa la vegetazione. I lavori di manutenzione La terrazza del Parco è stata oggetto di lavori di risanamento della pavimentazione, della ringhiera e del muro esterno. È stata inoltre messa in sicurezza la piastra-palcoscenico ed è stato riqualificato il percorso natura. Nell'area fontana è stata creata una seduta con elementi in calcestruzzo prefabbricati. Gli interventi a Parco Città e in via Tommaseo Le opere realizzate a Parco Fornaci rientrano nel progetto "Lavori di riqualificazione del verde urbano" del 2019, che comprende anche gli interventi a Parco Città e in via Tommaseo. Nel dettaglio, a Parco Città la manutenzione ha riguardato principalmente l'area dell'emiciclo, quella di sgambettamento cani e il percorso ciclopedonale per un importo complessivo di circa 6.300. Anche in via Tommaseo sono stati realizzati lavori di manutenzione sull'area cani, oltre ad aver sistemato l'area con la fontanella per un totale di 2.650 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sassari: venerdì presentazione del nuovo spazio all'Argentiera "Fronte Mare"
Sassari: venerdì presentazione del nuovo spazio all'Argentiera "Fronte Mare". Venerdì 8 settembre alle 10 sarà ufficialmente aperto all'Argentiera "Fronte Mare", il nuovo spazio creato per giocare, incontrarsi, assistere a eventi culturali, sportivi e ricreativi. Saranno presenti l'assessore alle Infrastrutture della Mobilità, Carlo Sardara e le assessore ai Lavori pubblici Rosanna Arru e alla Cultura Laura Useri, Andrea Maspero e Paola Serrittu, Presidente e Project Manager di LandWorks e una rappresentanza delle altre istituzioni che hanno partecipato al progetto e della Dinamo. Alla presentazione del progetto seguirà il laboratorio per bambini "Gioca con noi!", in cui i più piccoli potranno sperimentare i diversi giochi del campo e divertirsi creandone altri nuovi. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, Fronte Mare si animerà con il torneo organizzato dalla Dinamo Sassari, unica realtà isolana della massima serie: a sfidarsi sul campo riqualificato saranno le squadre giovanili del club sassarese nella formula 3vs3. Una simbolica prima che avrà come protagonisti i giganti del futuro, tutti ragazzi e ragazze nati tra il 2007 e il 2011, primi destinatari dello spazio. Basket, divertimento, socialità: sarà il campo a parlare, grazie all'invasione pacifica dei giovani cestisti che inaugureranno sotto il profilo tecnico la splendida area riqualificata. Il Fronte Mare è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l'associazione LandWorks e gli artisti internazionali Tellas e 2bleene, con il sostegno del Comune di Sassari, la Fondazione Sardegna Film Commission, l'Istituto di Istruzione Superiore "G. M. Devilla" di Sassari, l'Associazione Erasmuss - ESN Sassari e il supporto del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, il DADU - Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica - UniSS, l'Accademia delle belle Arti Mario Sironi, l'Istituto comprensivo "Latte Dolce Agro" di Sassari, Sardegna Teatro e Lo Stato dei Luoghi, il contributo di Fondazione di Sardegna e Fondazione Patria della Bellezza, il supporto di Univer by PPG, GCR, Tecnoalt e Dinamo Sassari e la partecipazione attiva della comunità locale e di numerosi altri partner. L'intervento è tra i vincitori della quarta edizione del Premio Creative Living Lab, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che mira a promuovere processi di rigenerazione dei territori periferici attraverso la realizzazione di microprogetti innovativi e di qualità, in ambito culturale e creativo, orientati alla trasformazione e al riutilizzo di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi e zone di verde non curate.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La Spezia: torna per la sua terza edizione l'iniziativa "Bici in asta"
La Spezia: torna per la sua terza edizione l'iniziativa "Bici in asta". "Bici in asta" è un’iniziativa organizzata dall’Assessorato Ambiente –Transizione ecologica - Energia - Ciclo Rifiuti - Trasporto Pubblico Locale Mobilità - Verde Pubblico Igiene Pubblica - Cura e decoro della Città volta ad incentivare l’uso del velocipede nella direzione di una la Mobilità sostenibile, uno dei punti fondamentali su cui l’Amministrazione Peracchini sta lavorando tramite il Piano della Mobilità Sostenibile. Il programma quest’anno prevede non solo l’asta ma anche iniziative dimostrative come l’esibizione di bici free style a cura dell’associazione ASD COACH SP che animeranno la piazza. Non solo acquisto di biciclette ma anche un’occasione per i cittadini di poter reperire pezzi di ricambio riciclati e riparare gratuitamente le proprie bicicletta non funzionanti grazie alla disponibilità dello staff Ciclo Point La Spezia. La giornata di sabato 15 aprile si aprirà alle 10 con l’esposizione fino alle ore 12 dei pezzi di ricambio. “Bici in Asta - ha dichiarato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - è una manifestazione che continua ad avere successo e quest’anno la riproponiamo più ricca con esibizioni spettacolari e dimostrative di esperti per intrattenere il pubblico: uniamo il rispetto per l’ambiente e il divertimento. Questo evento è un’occasione sia per sportivi e appassionati per incontrarsi e confrontarsi, sia per chi vuole aggiudicarsi un mezzo ecosostenibile per spostarsi in città. Siamo contenti di poter coinvolgere e collaborare con realtà del territorio come Asd Coach Sp, che porteranno performance di free style e CicloPoint La Spezia, che si sarà a disposizione delle .persone per fornire pezzi di ricambio e riparazioni delle biciclette non funzionanti”. “Sabato – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ciclo Rifiuti Kristopher Casati - torna Bici in Asta, alla terza edizione, per ridare seconda vita alle bici abbandonate nel nostro territorio mai reclamate. Ridiamo vita a questi mezzi che dovevano diventare rifiuti. Così facendo non creiamo rifiuti e diamo la possibilità di acquistare un mezzo comodo per la città e soprattutto sostenibile. Per questa edizione abbiamo deciso di devolvere il ricavato a favore dei giovani della Croce Rossa della Spezia sempre in prima linea nel sostegno dell’ambiente. Vi aspettiamo sabato dalle ore 10 in Piazza Europa!” Nella giornata del 15 aprile, tra le 11 e le 12 l’associazione ASD COACH SP si esibirà in evoluzioni spettacolari con le bici da free style; dalle 14 alle 15 si potranno acquistare i pezzi di ricambio attraverso un’offerta libera e dalle 15 alle 16 si terrà l’asta delle biciclette a cura dell’Istituto vendite giudiziarie di Parma; dalle 14 alle 16 lo staff di CicloPoint La Spezia sarà a disposizione dei cittadini per riparazioni di bici non funzionanti. L’occasione, come detto, sarà anche un momento di approfondimento sull’uso consapevole dei mezzi atti ad una mobilità sostenibile e a tal fine dalle 12 alle 15 si terranno test in sicurezza del nuovo monopattino bit mobility a cura di personale specializzato. Programma 8.00 – 10.00 Allestimento evento 10.00 – 12.00 Esposizione e riciclo pezzi di ricambio 11.00 – 12.00 Esibizione bici free style a cura dell’associazione ASD COACH SP 14.00 – 15.00 Pezzi di ricambio da riciclare ad offerta libera 12.00- 15.00 Test di simulazione in sicurezza nuovo monopattino bit mobility 15.00 – 16.00 Asta biciclette a cura dell’Istituto vendite giudiziarie di Parma 14.00 – 16.00 Riparazioni gratuite delle biciclette non funzionanti a cura dello staff Ciclo Point La Spezia Infine è stato deciso di devolvere il ricavato dell’asta pubblica alla Croce Rossa Italiana Giovani.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Vicenza, il Comune inizia a scrivere il Piano strategico dello sport
Vicenza, con l'avvio dell'iter per l'individuazione del professionista che si occuperà della elaborazione del progetto per un importo di 30 mila euro, entra nel vivo la definizione del Piano strategico dello sport del quale il Comune di Vicenza intende dotarsi entro il 2021, nel rispetto di quanto previsto dalle linee programmatiche di mandato per l’area delle attività sportive. "Come sta avvenendo con il Piano urbano della mobilità sostenibile, abbiamo deciso di intraprendere il percorso verso la redazione di un Piano strategico dello sport per pianificare in modo mirato le decisioni in ambito sportivo in città da qui ai prossimi anni, a partire dall'ascolto di cittadini e associazioni – spiega il vicesindaco con delega alle attività sportive Matteo Celebron – . Attraverso la somministrazione di sondaggi e l'analisi delle buone pratiche delle oltre 140 associazioni sportive cittadine potremo arrivare ad una mappatura della pratica sportiva a Vicenza e, successivamente, ad una progettualità strategica sia per quanto riguarda l'investimento nell'impiantistica cittadina che l'adozione di politiche per la promozione sportiva calate sui bisogni reali dei suoi abitanti, anche mediante la valorizzazione di luoghi all'aperto per la pratica sportiva, come accaduto con la Libera palestra del Retrone nel quartiere dei Ferrovieri". "Fare un piano strategico dello sport significa, infatti, guardare allo sport da un punto di vista globale – ha precisato Celebron –, non solo per le attività promosse dalle associazioni sportive ma nell'ottica che lo sport diventi un motore di sviluppo economico e sociale di tutta la città. La redazione del piano si colloca nell'ambito di un progetto più ampio di riorganizzazione dell'attività sportiva in città che ha visto la stesura del nuovo regolamento per l'utilizzo degli impianti sportivi e che passerà attraverso il riordino e la rimodulazione delle relative tariffe". Si tratta di un nuovo strumento di cui si doterà la città e che supporterà le azioni di pianificazione strategica e l’adozione di decisioni nel settore dello sport, con riferimento alla valorizzazione del ruolo fondamentale di associazioni e società sportive; al rapporto tra impianti/attrezzature per la pratica sportiva e spazi urbani dei quartieri dove realizzare integrazione sociale, cura delle persone, sviluppo del benessere psico-fisico e della salute; alla promozione della città e del suo territorio attraverso eventi e manifestazioni di rilievo a carattere sportivo. Sono vari gli obiettivi che si prefigge il piano: integrare lo sport e l’attività fisica nelle politiche urbane per migliorare la salute e la qualità della vita dei cittadini nel loro ambiente, luogo di socializzazione e di inclusione sociale; valorizzare il ruolo delle associazioni e delle società sportive del territorio per favorire la costruzione di reti di collaborazioni e scambi di buone pratiche, di progettualità per promuovere e supportare lo sviluppo dello sport, in particolare per i giovani e le categorie più fragili; arricchire e diversificare l’offerta della pratica sportiva in città per le diverse fasce di età, anche attraverso il miglioramento della fruibilità delle strutture e delle attrezzature sportive presenti; promuovere lo sport come fattore di valorizzazione territoriale, per favorire l’attrazione di investimenti e lo sviluppo economico. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro il 23 aprile 2021 con le modalità indicate nell'avviso pubblicato sul sito del Comune a questo link. Read the full article
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Ci sarà una domenica sportiva a Latina il 17 maggio
Lungomare di Latina Ci sarà una domenica sportiva il 17 maggio, dalle 8 fino alle 20, con la chiusura al traffico di auto e motoveicoli del tratto di strada compreso tra Capoportiere e Rio Martino. L'obiettivo è quello di trascorrere una giornata festiva da dedicare allo sport, all'attività motoria e alla natura. In via sperimentale l'amministrazione comunale, attraverso il servizio Mobilità e con il sostegno del presidente della commissione Ambiente Dario Bellini, ha deciso di chiudere al traffico quattro chilometri e mezzo di litorale per un giorno creando così una grande isola pedonale tra il lago di Fogliano e il mare,dando a tutti i cittadini, la possibilità di vivere con maggiore libertà uno dei tratti più belli del nostro territorio, nell’assoluto rispetto delle norme vigenti sul distanziamento sociale e su tutte le misure di sicurezza. Ha dichiarato il sindaco Damiano Coletta: "Penso che sia una opportunità per i cittadini dopo questo periodo di crisi, poter fruire di un così ampio spazio pedonale, in totale sicurezza, per fare attività motoria e sport. Un angolo incantevole della nostra città. Mi auguro che si continui tutti così, con senso di responsabilità. La riapertura è una fase da gestire con la massima attenzione". Chi volesse fruire dell'isola pedonale temporanea ha a disposizione, oltre alla pista ciclabile, i due parcheggi pubblici di Rio Martino e di Capoportiere e i parcheggi privati degli hotel Fogliano, Miramare e Tirreno. I clienti del camping Rio Martino potranno comunque accedere regolarmente presso la struttura. È ovviamente consentito l'ingresso ai veicoli delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco e degli organi di vigilanza, controllo e primo soccorso e dei mezzi di trasporto pubblico locale per lo svolgimento del servizio di navetta appositamente fornito nel tratto in oggetto. L’idea è nata dal gruppo consiliare di Latina Bene Comune, che ha proposto all’amministrazione le “domeniche sportive” già prima dell’emergenza Covid che durante la Fase 2, diventano anche un utile strumento per scongiurare la concentrazione di singoli e famiglie che fisiologicamente la domenica vanno al mare per trascorrere il proprio tempo libero. Si tratta anche una buona opportunità per il rilancio dell’economia sulla marina, dopo questo periodo di grave crisi. Hanno commentato i consiglieri di Lbc: “Interamente a disposizione dei cittadini un’ampia area di 4 chilometri, una grande isola pedonale dove potranno circolare liberamente pedoni, sportivi, ciclisti.Oggi parte in via sperimentale questa idea, che vedrà una sospensione nella stagione balneare e poi sarà ripresa in autunno, con l’aggiunta – se sarà possibile - di eventi e manifestazioni”. Domenica sarà anche l’occasione per sperimentare i vantaggi della mobilità sostenibile in città. Si potrà parcheggiare l’auto nelle aree messe a disposizione dagli hotel Fogliano, Tirreno e Miramare e si proseguirà a piedi o con mezzi alternativi; per raggiungere le zone più centrali del lato sinistro del lungomare, ci sarà anche una navetta garantita da Csc e che viaggerà all’interno dell’isola. Ha spiegato Dario Bellini, capogruppo di Lbc e consigliere con mandato del sindaco alla mobilità sostenibile: “Questa e le altre iniziative messe in campo, quali la creazione di ztl, isole pedonali, zone 30, rispondono a precisi strumenti strategici di cui l’amministrazione si vuole dotare oltre che per la qualità della vita, anche ai fini della ripartenza economica della città nella quale la possibilità di utilizzo di più spazi per le attività commerciali è divenuta oggi più che mai argomento centrale Latina sta investendo molto sul tema della mobilità alternativa. Oltre al servizio di car sharing affidato a Eppy e ad un trasporto pubblico locale finalmente moderno, l’individuazione di un operatore per il noleggio di una flotta libera di bici e monopattini elettrici, stiamo lavorando anche per la realizzazione di nuove piste ciclabili come quella che collegherà Viale Italia a Via del Lido, l’ultimazione della Via Francigena con 25 km di sentiero tra Latina e Terracina, ed all’individuazione di altri percorsi ciclabili cittadini. Si tratta di iniziative che fanno seguito ad una presa di coscienza della popolazione e agli stimoli continui che arrivano all’amministrazione anche da Asl e Urban Center, con i quali lavoriamo costantemente”. Read the full article
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ROMA – E’ stato ufficializzato alle due di questa notte il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per limitare sensibilmente il contagio da Cornavirus. Si estende, innanzitutto la zona rossa.
Off limits l’intera Lombardia e 14 altre province che cadono in Piemonte, Emilia Romagna, Marche. Diventano zona rossa infatti Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Insomma bisogna “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori”.
Campionato di calcio salvo, per ora: eventi sportivi ammessi solo a porte chiuse. Nel decreto sono contenute anche misure parzialmente restrittive per tutto il resto d’Italia. Tra quelle che più colpiscono: “Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. E un invito a limitare la mobilità, fatti salvi gli spostamenti indispensabili. E poi, “sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità”.
“Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Tutte misure ancora suscettibili di modifiche.
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