#misure CoronaVirus
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agrpress-blog · 1 year ago
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Il 30 gennaio 2020, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarò ufficialmente l'emergenza globale per il coronavirus, segnando l'inizio di una delle crisi sanitarie più gravi della storia moderna. Questa decisione, basata su raccomandazioni temporanee, ha influenzato aspetti cruciali come viaggi, commercio, quarantena, screening e cure. Dopo oltre 5 ore di consultazioni, l'OMS ha formalmente riconosciuto il coronavirus 2019-nCoV come una "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale", segnando il primo passo di una battaglia duratura. Il 31 gennaio, il Consiglio dei Ministri italiano ha risposto prontamente, dichiarando lo stato di emergenza sanitaria per l'epidemia. I primi due casi confermati in Italia, due turisti cinesi, sono stati isolati presso il Centro Lazzaro Spallanzani di Roma. In tutto il mondo, al 30 gennaio, i casi confermati raggiungevano quota 7818, di cui 7.736 solo in Cina. L'Italia, in uno sforzo preventivo, ha implementato controlli aeroportuali e misure di quarantena, istituendo una Task force per il coordinamento delle azioni. L'inizio del 2020 ha portato il mondo a un inedito lockdown di massa. Le strade deserte di Hubei, in Cina, sono state la profezia di ciò che avrebbe colpito anche l'Italia e altri paesi. Il 21 febbraio, l'Italia identifica il primo paziente, un 38enne di Codogno, dando il via a un'escalation di casi che porta all'annuncio del lockdown nazionale l'8 marzo. L'OMS dichiara ufficialmente la pandemia l'11 marzo. Il secondo anno è stato segnato dalle varianti virali, in particolare dalla variante Alfa. Ma il grande punto di svolta è arrivato con i vaccini anti-Covid-19. Il 10 dicembre 2020, l'FDA approva il primo vaccino, BNT162b2 di Pfizer BioNTech, seguito da altri. Le vaccinazioni, iniziate il 27 dicembre, hanno segnato una nuova era nella lotta contro la pandemia. Nel 2021, milioni di persone sono state vaccinate, contribuendo a salvare oltre un milione di vite in Europa. Il terzo anno ha visto una gestione più ordinaria con una popolazione sempre più immunizzata. La lotta contro il virus continua, ma ora con strumenti più efficaci. Il 5 maggio 2023, l'OMS annuncia la fine dell'emergenza sanitaria, una pietra miliare raggiunta dopo tre anni di sfide. Sebbene il virus rimanga, le vaccinazioni e l'esperienza acquisita consentono ora di gestirlo come l'influenza stagionale.
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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Il mercato azionario hanno registrato una buona performance quest’anno
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Quest'anno la maggior parte dei guadagni nel mercato azionario si è concentrata nei titoli tecnologici statunitensi. Nel frattempo, la Federal Reserve sembra decisa a mantenere la rotta fino a quando l’inflazione non mostrerà segni reali di calo. Con la complessità dei mercati azionari che sta raggiungendo nuove vette, gli investitori devono fare i conti con una serie di estremi insoliti ma molto influenti. Qui di seguito, esaminiamo cinque forze che saranno determinanti nel plasmare la prossima fase del ciclo azionario. 1. La fine degli stimoli Con la Fed e le altre banche centrali che hanno inasprito l’offerta monetaria per far fronte ai postumi inflazionistici della pandemia di coronavirus, è estremamente improbabile che si torni a un mondo guidato dagli stimoli, visti i chiari rischi posti dall’aumento dei prezzi. Questo è importante perché le misure di stimolo hanno svolto un ruolo importante nell’aumento dei prezzi degli asset nell’ultimo decennio. È importante anche perché il mercato prevede tagli sostanziali dei tassi nel 2024. Nonostante la Fed abbia tentato in modo aggressivo di reprimere le pressioni inflazionistiche attraverso la rimozione degli stimoli e uno dei cicli di rialzo dei tassi più rapidi della storia, l’economia globale dispone di una tale quantità di denaro che rimane ampia liquidità per creare inflazione dei prezzi degli asset. Il livello di aggressività delle politiche ha creato lo scenario per l’emergere di eventi rischiosi, come i recenti crolli bancari statunitensi. A prescindere dai rischi di un rapido ritiro della liquidità, la Fed sembra impegnata a ridimensionare l’economia. La sua capacità di gestire la riduzione dell’inflazione in modo fluido potrebbe tuttavia essere messa alla prova nella prossima fase del ciclo. 2. Decelerazione economica e atterraggio duro o morbido Una caratteristica insolita di questo ciclo di mercato è stata la mancanza di sincronia. Normalmente, le strette della politica monetaria provocano una decelerazione degli investimenti, delle spese e delle assunzioni, con l’effetto complessivo di una deflazione su larga scala. Tuttavia, in questo ciclo, i salari hanno continuato a crescere e le tendenze dei consumi sono rimaste solide, anche se l’economia è rallentata. Inoltre, non abbiamo assistito a un ciclo del credito significativo e, sebbene vi siano alcuni piccoli segnali di aumento della disoccupazione, il sentiment delle imprese rimane relativamente solido. Ciò significa che il mercato del lavoro è straordinariamente rigido, nonostante la Fed cerchi di indurre un aumento della disoccupazione. Questa mancanza di sincronia è in parte il motivo per cui l’economia statunitense sta andando così bene a fronte di una stretta monetaria così aggressiva. Ma questo potrebbe significare una maggiore inflazione – o quantomeno un’inflazione più vischiosa – nel corso dei prossimi trimestri. 3. La deglobalizzazione e il disaccoppiamento Cina-USA L’era della massima liberalizzazione dei mercati e della globalizzazione è ormai alle nostre spalle, con conseguenze su produttività, inflazione e ridistribuzione economica. Negli ultimi anni è emerso chiaramente come Stati Uniti e Cina si stiano disaccoppiando a livello economico e politico. Ciò implica maggiori investimenti interni, in quanto entrambe le parti cercano di costruire catene di approvvigionamento indipendenti che prima erano interconnesse. Ci vorrà tempo, ma l’Inflation Reduction Act statunitense contribuirà a incentivare gli investimenti interni, contribuendo a creare una maggiore indipendenza dalla Cina. Riteniamo tuttavia che il governo statunitense sia seriamente intenzionato a costruire l’infrastruttura necessaria per rendersi indipendente dalla Cina, ed è per questo che sarà importante essere dalla parte giusta di questo cambiamento a livello di titoli. La nostra view sulla Cina rimane quella di un mercato investibile, la selettività sarà fondamentale. Un maggiore intervento politico implica un cambiamento del contesto sia per i flussi di investimento sia per la libertà di creazione di ricchezza. Questo influenzerà senza dubbio i premi di rischio. 4. L’IA e l’importanza di essere dalla parte giusta del ciclo di investimento Nessuna prospettiva di investimento è completa senza un riferimento all’intelligenza artificiale (IA), soprattutto per l'influenza che questo tema ha avuto sui mercati azionari quest’anno. L’istruzione, lo sviluppo dei media, l’efficienza dei carburanti, il fintech e la fornitura di dati finanziari e la medicina sono tutte potenziali aree di impatto per l’IA, sulla base di un mondo in cui oggi vengono creati più dati all’ora che in un intero anno vent’anni fa, ma in cui solo l’1% dei dati globali viene catturato, archiviato e utilizzato. L’IA è destinata a cambiare drasticamente tutto ciò. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che sarà importante posizionarsi sul lato giusto del ciclo dell’IA, data l’entità della spesa in un momento in cui molti margini aziendali si stanno comprimendo. Si tratta di una considerazione a breve termine, mentre l’analisi a più lungo termine si concentra su quali aziende potrebbero subire una disruption o essere adottate in massa a causa del rapido cambiamento della user experience. 5. Fine dell’era ‘goldilocks’ per i profitti aziendali Queste forze sono sintomatiche di un ciclo insolito, in cui gli echi della crisi finanziaria globale sono ancora presenti. I rapidi cambiamenti tecnologici, il COVID e i conflitti geopolitici creano le premesse per un percorso accidentato in futuro, in cui sarà importante macinare rendimenti. Riteniamo che i mercati premieranno sempre di più le società in grado di resistere al declino economico e di mantenere o ampliare i margini di profitto. Trovare la strada migliore per il futuro Sebbene gli ultimi tre anni siano stati dominati dall’oscillazione tra titoli growth e value, riteniamo che il futuro implichi una maggiore attenzione alle specificità dei titoli e alle società in grado di crescere e di incrementare i propri utili attraverso un ciclo fondamentalmente cambiato. Il nostro compito è quello di individuare le società che potranno prosperare nelle prossime fasi del ciclo azionario. Read the full article
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Inchiesta Partygate, Boris Johnson condannato per aver mentito al Parlamento
Il Comitato sui privilegi britannico ha pubblicato il rapporto di 108 pagine sul Partygate che ha coinvolto l’ex primo ministro Boris Johnson mentre in Gran Bretagna erano in vigore misure restrittive per limitare la diffusione del coronavirus. Lo riportano i media britannici. Dall’indagine è emerso che Johnson ha ingannato il Parlamento sul Partygate. Il rapporto chiede quindi, che l’ex premier…
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italian-malmostoso · 4 years ago
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studiorussogiuseppe · 3 years ago
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Misure fiscali e finanziarie per l'emergenza Coronavirus
Misure fiscali e finanziarie per l’emergenza Coronavirus
Per far fronte all’emergenza Coronavirus sono state adottate numerose misure straordinarie dirette a prevenirne ed arginarne l’espansione e gli effetti sul sistema economico. Si tratta di provvedimenti d’urgenza finalizzati a sostenere famiglie, lavoratori e imprese (1) In ordine temporale: decreto-legge n.18 del 2020 Cura Italia decreto-legge n. 23 del 2020 Liquidità decreto-legge n. 34 del…
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fabriziosbardella · 4 years ago
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Il Decreto del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio introduce nuove misure urgenti in materia di contenimento adottate anche da Regione Lombardia #dcretodelconsigliodeiministri #misureurgenti #contenimento #regionelombardia #coronavirus #epidemia
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agrpress-blog · 1 year ago
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Il 30 gennaio 2020, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarò ufficialmente l'emergenza globale per il coronavirus, segnando l'inizio di una delle crisi sanitarie più gravi della storia moderna. Questa decisione, basata su raccomandazioni temporanee, ha influenzato aspetti cruciali come viaggi, commercio, quarantena, screening e cure. Dopo oltre 5 ore di consultazioni, l'OMS ha formalmente riconosciuto il coronavirus 2019-nCoV come una "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale", segnando il primo passo di una battaglia duratura. Il 31 gennaio, il Consiglio dei Ministri italiano ha risposto prontamente, dichiarando lo stato di emergenza sanitaria per l'epidemia. I primi due casi confermati in Italia, due turisti cinesi, sono stati isolati presso il Centro Lazzaro Spallanzani di Roma. In tutto il mondo, al 30 gennaio, i casi confermati raggiungevano quota 7818, di cui 7.736 solo in Cina. L'Italia, in uno sforzo preventivo, ha implementato controlli aeroportuali e misure di quarantena, istituendo una Task force per il coordinamento delle azioni. L'inizio del 2020 ha portato il mondo a un inedito lockdown di massa. Le strade deserte di Hubei, in Cina, sono state la profezia di ciò che avrebbe colpito anche l'Italia e altri paesi. Il 21 febbraio, l'Italia identifica il primo paziente, un 38enne di Codogno, dando il via a un'escalation di casi che porta all'annuncio del lockdown nazionale l'8 marzo. L'OMS dichiara ufficialmente la pandemia l'11 marzo. Il secondo anno è stato segnato dalle varianti virali, in particolare dalla variante Alfa. Ma il grande punto di svolta è arrivato con i vaccini anti-Covid-19. Il 10 dicembre 2020, l'FDA approva il primo vaccino, BNT162b2 di Pfizer BioNTech, seguito da altri. Le vaccinazioni, iniziate il 27 dicembre, hanno segnato una nuova era nella lotta contro la pandemia. Nel 2021, milioni di persone sono state vaccinate, contribuendo a salvare oltre un milione di vite in Europa. Il terzo anno ha visto una gestione più ordinaria con una popolazione sempre più immunizzata. La lotta contro il virus continua, ma ora con strumenti più efficaci. Il 5 maggio 2023, l'OMS annuncia la fine dell'emergenza sanitaria, una pietra miliare raggiunta dopo tre anni di sfide. Sebbene il virus rimanga, le vaccinazioni e l'esperienza acquisita consentono ora di gestirlo come l'influenza stagionale.
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gsartecucina · 5 years ago
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Elenco codici allegato 1 modificato - Dpcm 22 Marzo 2020. Quali attività continuano a lavorare, quali chiudono, scarica e consulta il decreto e l'allegato. Di seguito trovate l'Elenco codici allegato 1 modificato - Dpcm 22 Marzo 2020 IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO…
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unpaesesospeso · 5 years ago
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Facciamo Finta
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montecorriere · 5 years ago
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Coronavirus: misure igienico-sanitarie Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
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charlie-vigorous-reblog · 3 years ago
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PERCHÈ I PAESI NATO STANNO FACENDO HARAKIRI SULL’ENERGIA? | NoGeoingegneria
Psicosi da formazione di massa o follia dei popoli
Nel 1852 lo storico inglese Charles Mackay aveva scritto un classico intitolato Memoirs of Extraordinary Popular Delusions and the Madness of Crowds [Memorie di straordinari deliri popolari e la follia dei popoli], in cui forniva una visione poco conosciuta dell’isteria di massa dietro le Grandi Crociate religiose del XII secolo, la Psicosi delle Streghe, quella dei Tulipani Olandesi e numerosi altri deliri popolari. È importante per capire questa corsa globale e irrazionale verso il suicidio economico e politico.
Gli stessi attori chiave, come Bill Gates e Papa Francesco, che per la Covid hanno patrocinato l’imposizione a livello globale dei lockdown e una vaccinazione con un prodotto sperimentale non testato che altera la genetica, sono dietro il Grande Reset del Forum Economico Mondiale di Klaus Schwab e la sua follia delle zero emissioni di carbonio dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con l’unico fine di far accettare al mondo misure economiche draconiane e senza precedenti.
Questo richiederà che, per essere incanalata nella giusta direzione, la popolazione dovrà essere docile e fisicamente debole, una condizione che il professore di psicologia belga Dr. Mattias Desmet e il Dr. Robert Malone chiamano Mass Formation Psychosis, una psicosi della folla, una sorta di ipnosi di massa che ignora la ragione. È chiaro che sia il mito del riscaldamento globale che l’agenda della pandemia da coronavirus richiedono una tale ipnosi di massa – una “straordinaria illusione popolare.” Senza la paura isterica della COVID non avremmo mai permesso all’Agenda Verde di arrivare così lontano, al punto che le nostre stesse reti elettriche sono sull’orlo del blackout e le nostre economie quasi al collasso.
L’obiettivo finale sia della pandemia COVID dell’OMS che dell’Agenda Verde è una marcia verso il distopico Grande Reset di Schwab dell’intera economia mondiale a favore di una dittatura corporativa guidata da un piccolo nucleo di società globali, come BlackRock e Google-Alphabet.
F. William Engdahl
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3nding · 3 years ago
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🇮🇹🇷🇴 Coronavirus: atterrato in Italia il volo dell’Aeronautica Militare romena con 4 pazienti Covid-19 provenienti dalla Romania che necessitano di cure in terapia intensiva. L'operazione, svolta nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, consentirà di alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere del Paese 👉 bit.ly/9Nov21-PazientiRomania
- Dipartimento Protezione Civile
Gentilmente quanti qui sopra insistono a dire che vaccini e misure di sicurezza non funzionano possono andare a farsi definitivamente fottere.
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abr · 4 years ago
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Le Seychelles, la nazione più vaccinata al mondo, con oltre il 60% della popolazione adulta che ha ricevuto due dosi, ha reintrodotto le restrizioni a causa di un picco di casi Covid. Per due settimane tutte le scuole resteranno chiuse, le attività sportive sono state annullate. Tra le misure anche il divieto di assembramenti, la chiusura anticipato di negozi bar e casinò, lo smart working per i lavoratori non essenziali e il coprifuoco alle 23. Le restrizioni arrivano nonostante un tasso di vaccinati altissimo, e secondo solo a Gibilterra: il 62% dei residenti ha ricevuto infatti ambedue le dosi, il 68,82% una sola dose. Israele, tra i paesi più avanti con le vaccinazioni, ha somministrato due dosi al 55,9% della sua popolazione. Le Seychelles hanno utilizzato il vaccino AstraZeneca, ricevuto dall'India, e il cinese Sinopharm, donato dagli Emirati Arabi Uniti. Quasi un terzo dei 1.068 positivi era stato completamente vaccinato. (...) I sospetti cadono anche sul vaccino cinese, perché Pechino si è rifiutata di pubblicare i dati completi delle sperimentazioni. Ad alimentare il dubbio, il caso del Cile, che nonostante abbia vaccinato metà della sua popolazione con il Corona Vac, un altro vaccino cinese, ha subito una seconda ondata devastante (...).  Le Seychelles hanno una popolazione di 98.000 abitanti. Quando il presidente Wavel Ramkalawan ha annunciato l'inizio della campagna di vaccinazione a gennaio, il paese aveva registrato un totale di 531 casi di coronavirus e un solo decesso. Ma oggi, quasi quattro mesi dopo e nonostante il successo della campagna di vaccinazione, il paese ha registrato 6.373 casi di coronavirus totali e 146 morti.
via https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/qui-gatta-ci-covid-nbsp-seychelles-sono-paese-piu-39-vaccinato-269268.htm
il vaccino cinese funziona peggio del loro virus? CARRAMBA CHE SORPRESA (non ho paura dell’espansionismo cinese perché non sono capaci di proteggersi dalle loro stesse armi).  
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out-o-matic · 3 years ago
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Cunial, eletta in Veneto, laureata in chimica industriale, imprenditrice agricola alla prima esperienza da deputata, era balzata agli onori delle cronache nell’aprile 2020, e per la precisione il giorno di Pasquetta, quando fu fermata dai vigili di Roma durante un pattugliamento in pieno lockdown, mentre guidava in direzione Ostia: alle forze dell’ordine disse che doveva raggiungere il mare per «motivi di lavoro», rivendicando le guarantigie parlamentari.
Come raccontato qui, nel corso degli ultimi mesi, «Cunial ha anche sostenuto che vaccinare i bambini sia «un genocidio», ha definito «uno scempio in nome e per conto delle agromafie» le misure di contrasto alla Xylella che devastava gli ulivi, ha tentato di baciare un giornalista di La7 durante una manifestazione No-mask, ha accusato Bill Gates di aver sterilizzato «milioni di donne in Africa» e di aver provocato un’epidemia di poliomelite in India, si è barricata in Regione Lazio con l’amico Davide Barillari (costretti a uscire, hanno chiesto asilo politico alla Svezia), ha presentato svariate mozioni - tutte bocciate - contro la «sperimentazione del 5G», ha fatto ricorso alla Corte costituzionale contro le misure anti-Covid («ricorso inammissibile» il verdetto), si è presentata su un palco con un casco dichiarando: “La possibilità di morire di coronavirus è minore di quella di morire per un asteroide. Mi sono attrezzata”, ha strappato con gesto plateale in Aula i Dpcm di Conte, è stata accusata di vilipendio al Capo dello Stato al termine di un discorso infarcito di teorie del complotto, dal Nuovo ordine mondiale agli Ogm, ha organizzato alla Camera convegni No-vax».
https://www.corriere.it/politica/elezioni-presidente-repubblica-2022/notizie/sara-cunial-deputata-no-vax-oggi-elezione-presidente-repubblica-f684ceb6-7d2a-11ec-9ae1-2cc0e30cf040.shtml
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paneliquido · 4 years ago
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VIETATO VIVERE
Un mattino ti svegli e scopri che è vietato vivere, perché è così, è vero: «L’uomo moderno, in cambio di un po’ di sicurezza, ha rinunciato alla possibilità di essere felice» (Sigmund Freud) perché ormai ogni divieto sembra sacrosanto, ma poi diventa un insieme che diventa una galera, la nostra galera. Lo sembra questa nostra vita in cui, appunto, un mattino ti svegli e scopri che a Roma e a Torino, siccome eravamo a corto di divieti, hanno deciso di bloccare le auto per via dello smog (sacrosanto, certo) e pazienza se salire su tram e metro diventerà una follia, fa niente se in pratica già non possiamo più uscire di casa e dobbiamo stare attenti pure a come ci stiamo, in casa, e a che cosa mangiamo, beviamo, fumiamo, diciamo, ascoltiamo, clicchiamo; fa niente se la capacità di imporre divieti è diventata la misura dell’amministrazione pubblica, fa niente. Tanto ormai è tardi, viviamo come se vivere corrispondesse solo al rischio di morire, non ci siamo accorti che il bisogno di sicurezza genera sempre – sempre - anche delle forme di un autoritarismo e la tendenza a regolamentare ogni cosa. Mentre un professorino di Foggia, ieri, spiegava che un Natale in solitudine è più spirituale (ma lo colpisse un fulmine, a Giuseppe Conte) abbiamo smesso di accettare che la prima causa di morte è la vita, che basta nascere per avere una probabilità su tre di avere un tumore (purtroppo è vero) mentre c’è una parte del mondo che non riesce a mangiare e c’è un’altra che non riesce a non farlo: e, in mezzo a tutto questo, non c’è nessuno che ammette che la prima causa di morte, nel Pianeta, sono l’alimentazione e la respirazione. Si muore perché si vive. Così leggiamo libri e guardiamo programmi che parlano di cucina (che servono a ingrassare) e poi passiamo dal dietologo (perché dobbiamo dimagrire) e non passa giorno senza che un’alterata percezione del rischio venga trasformata in causa di morte da una politica medicalizzata (o sanità politicizzata, fate vobis) che ormai spadroneggia, e che tende a inglobare anche le dimensioni comportamentali dell'esistenza. Ormai il libero arbitrio viene visto come una minaccia da ridurre a malattia: ecco perché l'Organizzazione mondiale della sanità e cento altri organismi fanno campagne mediatiche e «scientifiche» su tutto, e decidono i prossimi nemici della nostra salute. Ora c’è il coronavirus, certo. Ma sappiamo tutti che presto o tardi, per dire, negheranno la mutua agli obesi, metteranno etichette terrorizzanti per cibi e vini come per le sigarette, il peso dei bambini diverrà un voto sulla pagella (accade negli Usa) e ci saranno le chiese senza incenso passivo (accade in Canada) e saremo sempre più invasi da continue «valutazioni dei rischi» mentre pubblicheremo, sui nostri giornali, qualsiasi studio: anche se il giorno prima ce n'era un altro che diceva il contrario. Ascolteremo qualsiasi medico o virologo o camice bianco come se l’idiozia non fosse equamente distribuita in tutte le categorie, e il nozionismo rendesse davvero più intelligenti. Il terrore di ammalarsi impera in una civiltà che tende a interpretare la natura umana solo in chiave biologica, e che ti spiega, persino, che i grandi uomini erano soprattutto dei grandi malati: depressi erano Ippocrate e Churchill e Montanelli, Leopardi aveva un problema di neurotrasmettitori, la sensibilità di Tchaikovskij era una somma di fobie omosessuali, Van Gogh del resto era epilettico, Paganini aveva la sindrome di Ehiers-Danlos, Rachmaninov quella di Marfan, e, peggio, la vicina di casa ha il coronavirus. E allora bisogna vietare. Giustamente. Ma, a poco a poco, vietano tutto. La vera minaccia alla nostra proviene da una declinazione distorta della libertà stessa: non abbiamo più margine individuale a fronte della proliferazione proprio dei diritti individuali: il diritto alla salute su tutto, ma questo dopo che un insieme di minoranze ha oppresso sempre nuove maggioranze per via dei diritti del cittadino, del consumatore, del bambino, dell’alunno, dell’anziano, del pedone, dell’automobilista, del ciclista, del turista, dello sportivo, del disabile, del militare, del teleutente, dell’ascoltatore, del lettore, dell’ambientalista, del cacciatore, di chi vuole essere armato e di chi esige che la gente sia disarmata, di chi vuole fumare e di chi non vuole il fumo altrui: sinché a un certo punto tutti i diritti hanno finito per elidersi a vicenda e il lockdown (mondiale?) da Coronavirus ci ha dato la mazzata finale. Così resteremo a casa. Distanziati, se possibile. Senza troppi abbracci e smancerie contagiose. Anaffettivi. Naturalmente senza fumare (perché il fumo passivo ammazza il figlio dell’inquilina del palazzo di fronte, e di recente hanno scritto che fa male anche ai cani) e bevendo acqua senza sodio (ma occhio all’arsenico e al cloro e ai solfati, oltre al celebre stronzio) ma senza prosciutto, salame, mortadella e bacon che sono pieni di grassi malsani e nitrati e nitriti (di cavallo?) e niente birra perché il luppolo fa male alla prostata, lo zucchero bianco è veleno al pari di burro, strutto, olio di palma e olio di colza, i sostituti dello zucchero fanno peggio, i biscotti contengono mediamente più grassi dei salumi, sul caffè e sui carboidrati si è letta ogni cosa, nel 2015 l'Organizzazione mondiale della sanità ha deciso che «la carne è cancerogena» (le salsicce sono accanto all'amianto nel gruppo 1, dove sono racchiusi gli agenti più pericolosi) come la Coca Cola e le bibite di ogni tipo, e i succhi, anche in versione dietetica, mentre la frutta alla fine contiene sempre tracce di pesticidi anche se hai lavato e sbucciato, e comunque fa ingrassare come quella secca, il gelato contiene additivi e coloranti e conservanti, in generale tutti i grassi causano malattie cardiache, il generale tutto il grano (non solo il glutine) contiene bromato di potassio, le merendine per bambini fanno ingrassare e danno squilibri ormonali, dei fritti neanche parliamo, il pesce assorbe le sostanze tossiche dei nostri mari, la pizza ha la farina 00 che ha troppo amido e amido e zuccheri e i bordi bruciati o carbonizzati che fanno venire i tumori, niente è peggio del sale che alza la pressione, forse solo il vino, almeno secondo il Chief Medical officer (2016) che ha stabilito che faccia male sempre, anche poco, e che ti abbassa l’aspettativa di vita. Ma chi la vuole, questa vita. Chi la vuole, questa sanità che ingloba anche le dimensioni sociali e comportamentali, e dove qualsiasi coglione ti spiega che se ti ammali pesi economicamente sulla società. Ridateci il compianto (davvero) e libertario Antonio Martino, ex ministro ed economista: «L’impiego di argomentazioni scientifiche volte a distogliere la percezione del rischio, terrorizzare l’opinione pubblica e indurre le autorità politiche all’adozione di misure restrittive delle libertà individuali... rappresenta nient’altro, nella quasi totalità dei casi, che uno strumento nella lotta che gli statalisti di ultima generazione conducono ai danni delle nostre libertà». Ridateci il Michele Ainis del 2004 col suo libro «Le libertà negate. Come gli italiani stanno perdendo i loro diritti», dove raccontava di uno Stato che, in fondo, ti chiede solo di rispettare delle regole: e fa niente se queste regole, lentamente, nel loro insieme, finiscono per imbrigliarci come le cordicelle che bloccavano Gulliver. Ormai è vietato tutto. Fioccano le commissioni culturali e giornalistiche per edulcorare i testi che rischiano di offendere qualche sensibilità, fioccano le purghe del linguaggio, già vent’anni fa scrittori come Michel Houellebecq e Oriana Fallaci furono denunciati per aver istigato all’odio razziale, libri e film sono stati accusati a vario titolo di razzismo o pedofilia, parlare è diventata un’impresa (ne abbiamo scritto più volte) e attendiamo chiusi in casa, sfiduciosi, le prossime novità sul lockdown, sui nuovi divieti: non abbiamo mai avuto (mai, mai, neppure lontanamente) una classe politica così scandalosamente imbecille, proprio tarata mentale: ma c’è qualcosa che va oltre e, come si dice, ha piovuto sul bagnato. Un diluvio. E ci sono tante persone normali, perbene, che sono diventate inconsapevoli fiancheggiatrici di un neosalutismo che ha i toni isterici e salvifici di chi non si limita a lottare contro un virus, come tanti che ce ne sono stati nella Storia: è anche piccolo traffico, piccolo commercio, sondaggino di opinione, esondazione ideologica, pubblicità progresso, fanatismo di chi stabilisce dall’alto il benessere di un popolo e rivitalizza il primato del collettivo sull’individuo, glorifica l’intervento statale, annuncia nuove ondate e nuovi lockdown, e intanto ci chiude in casa. Ma ne usciremo. Ne usciremo comunque.
Filippo Facci
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ninocom5786 · 3 years ago
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Da quando è scoppiata la pandemia del coronavirus, si sono susseguiti eventi sciagurati. Le misure di contenimento del contagio da covid-19 purtroppo sono state rivelate una vera e propria cilecca che hanno soltanto peggiorato le cose, soprattutto nelle classi sociali più povere, più oppresse e più disagiate, nei lavoratori e nelle lavoratrici soprattutto. I media ci hanno fatto il lavaggio del cervello con queste benevolenze e con questa propaganda dell' "andrà tutto bene" e che in realtà non è andata così, anzi è andata peggiorando. I vaccini sono essenziali per ridurre la potenzialità del virus, ma non sono strumenti per distruggerlo totalmente. Esistono cure e farmaci studiati da scienziati e da esperti seri che purtroppo vengono ignorati per far guadagnare più profitto possibile alle più importanti case farmaceutiche mondiali e nazionali. Siamo sempre punto e a capo dato che i sistemi sanitari delle maggiori democrazie nel mondo, a partire dagli USA e dall'UE, sono totalmente collassati non per il fatto che ci sono persone non vaccinate e poco vaccinate, non per il fatto che le persone osservano poco le misure anticovid, ma per il fatto che le politiche di privatizzazione e regionalizzazione della sanità pubblica hanno permesso al virus di circolare liberamente e le sole vaccinazioni non bastano. I telegiornali, i talk show, i quotidiani, i politici, la classe dirigente e persino i social media ci strizzano i cervelli con questa cosa della "responsabilità" nell'osservare quelle misure ridicole e inutili che per nulla sono scientifiche, sono solo mosse politiche nell'interesse di un gruppo di pochissime persone che guadagnano molto grazie al lavoro altrui. Essi ancora fanno terrorismo psicologico e mediatico diffondendo paura, terrore, divisioni e insicurezza. Essi sono pagati per fare tutto ciò in tempo di pandemia e/o di guerra.Di ondate ce ne saranno fin quando non permetteranno le cure e i farmaci efficaci e studiati a tutti noi che solo così potremmo sconfiggere la pandemia. Paesi come la Cina e Cuba e altri paesi non occidentali hanno saputo affrontare con determinazione il virus grazie ai loro sistemi sanitari pubblici, grazie a lockdown ben mirati e ben studiati senza creare paura, terrore, divisioni e insicurezze. Questa pandemia ha danneggiato psicologicamente e socialmente tutti, ha stravolto le amicizie e i parenti, ci ha privato di ogni contatto umano e di sviluppare una propria critica ben dettagliata. Ci dicono di non prendersela con i politici, invece io me la prendo con loro e soprattutto con la classe dirigente sono loro i veri untori e i veri irresponsabili. Le morti per covid devono pesare sulle loro coscienze e invece se ne lavano sempre le mani giornalmente come se nulla fosse. Sono loro i veri criminali insieme a Confindustria, ai banchieri e ai media. Sono loro i veri negazionisti del virus. Sono loro a creare e a dividere i popoli in pro vax e no vax.Hanno trasformato una pandemia in una guerra geopolitica contro i paesi non occidentali e questo è al dir poco scandaloso e abominevole. La gente si deve assolutamente svegliare ed elevare la propria coscienza, rendersi conto che tutte queste misure anticovid messe in atto sono state fallimentari e che non hanno alcuna valenza scientifica, ma soltanto politica. E poi se ci sono dei movimenti che diffondono teorie oscurantiste e antiscientifiche, è perché non è stata mai fatta un'informazione ben dettagliata sugli effetti collaterali dei vaccini anticovid e su come vengono sperimentati, creati e studiati e su chi li produce e nell'interesse di chi e per cosa sono stati fatti (certamente, non nell'interesse della salute e della sicurezza dell'intera collettività). Tutto questo squallore e tutto questo marasma deve essere messo fine al più presto possibile.
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